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Il piccolo libro della donna perfetta
Suggerimenti, regole e tecniche per diventare la donna perfetta per il proprio uomo e poi decidere se tenerlo o passare al successivo. -
Outsider. Otto imprese leggendarie per sperare in un calcio migliore
8 storie, 8 squadre cui nessuno dava credito e invece: l'Atalanta, allora in serie B che è quasi finalista nella Coppa delle Coppe (oggi sostituita da Europa League); il Nottingham Forest che in due anni arriva alla conquista della Coppa dei Campioni (attuale Champions League) dalla Second Division inglese; la Roma semifinalista di Coppa delle Coppe contro ogni pronostico; l'Athletic Bilbao che stupisce tutti sfiorando la conquista della Coppa Uefa (oggi sostituita da Europa League); il Torino di Mondonico, a cui solo la malasorte e un Ajax cinico, impediscono di vincere la Coppa Uefa; la Danimarca che vince, incredibilmente, i Campionati europei; la Lazio, semifinalista di Coppa Uefa, nonostante l'assenza di un presidente e con una società sull'orlo del fallimento e infine il Bastia che, pur essendo una piccola formazione, arriva a disputare la finale di Coppa Uefa contro il Psv Eindhoven, dopo aver eliminato squadre sulla carta molto più forti. Prefazione di Roberto Mancini. -
Le lettere del mio nome
"La mia vita è una storia di parole pensate"""", affermava Grazia Livi, giornalista, raffinata scrittrice e acuta critica letteraria. E con le parole e le vite di alcune delle maggiori figure del Novecento - Simone de Beauvoir, Colette, Virginia Woolf, Gertrude Stein, Gianna Manzini, Ingeborg Bachmann, Anna Frank, Anna Banfi, Carla Lonzi, Agnes Bojaxhui (madre Teresa di Calcutta) - si confronta in """"Le lettere del mio nome"""", romanzo-saggio - o """"saggio narrante"""", come lo hanno definito alcuni critici - che le valse il Premio Viareggio nel 1991 non solo per l'originalità dell'impianto narrativo ma anche per la sua forte cifra anticipatrice di una modalità del discorso critico in cui chi scrive non ha paura di mettersi in gioco in prima persona. Perché per una scrittrice, che ritiene che la parola scritta sia """"un incanto"""", le parole dell'altra - delle altre - sono, possono essere, altrettante tappe di un percorso di consapevolezza di sé e di un autonomo sguardo sul mondo. Livi ci offre così un'autobiografia intellettuale nel suo divenire, il resoconto di una costruzione dell'io individuale che mantiene un forte aggancio con quel """"noi""""- le donne - emerso con forza nel contesto culturale e politico del secondo dopoguerra a partire dalla pubblicazione de """"Il secondo sesso"""", inaudita cartografia del ruolo materiale e simbolico, della secondarietà, del non-soggetto femminile nel mondo patriarcale. Postfazione di Liliana Rampello." -
Al di là dei frutti. Dal mondo a Piazza Vittorio. Storie, ricette e curiosità di un mercato multietnico
Entrando nello storico mercato di piazza Vittorio, si ha la sensazione di fare il giro del mondo attraverso i banchi di un mercato. Alimenti provenienti da tutto il mondo, stoffe riccamente decorate, cantilene delle diverse lingue, stornelli romaneschi e il suono secco del coltello che taglia la carne. Ma c'è molto di più in questo mercato. Nascoste tra i banchi, ci sono le memorie di ieri e le storie di oggi che, in silenzio e quasi soffocate dal fragore, ne sono il frutto più succoso e speciale. ""Al di là dei frutti"""", nato da una ricerca sul campo, è il tentativo di entrare nel profondo di questo luogo e nella sua anima. Con interventi di Erri De Luca e altri noti frequentatori di questo magico luogo."" -
La mente virtuale
Hamelin è un paese senza futuro: i suoi bambini sono stati rapiti da un pifferaio magico che si chiama monitor. Da alcuni decenni Hamelin è ovunque. I new media digitali attirano i sensi e la mente - soprattutto dei bambini e degli adolescenti - assorbendoli completamente: il monitor è il padrone della loro mente. Col passare degli anni diventano selvatici e imprevedibili, agitati da pulsioni enigmatiche e violente, indisciplinati e fragili. Il processo dell'alternarsi generazionale, la ciclicità del divenire sociale sembrano messi a repentaglio. Che ne sarà della generazione che cresce guardando schermi che restituiscono una realtà virtuale potenzialmente sconfinata? Quali relazioni all'altro innesca l'essere ""connessi"""" senza soluzione di continuità? Quella mente virtuale - di cui le innovazioni tecnologiche ci stanno fornendo la nuova sintassi - rimescola le nostre carte: gli strumenti e le forme del lavoro critico ereditati dal Novecento vanno ripensati per entrare più a fondo in un presente che potremmo definire post-moderno, o con più forza, post-umano."" -
Leggendaria. Vol. 107: Tempo per crescere
La rivista si colloca nell'ambito degli strumenti del pensiero critico, assumendo il sapere e l'esperienza delle donne come punto di vista collocato e privilegiato per la critica del presente: ha un approccio multidisciplinare e multiculturale rivolto a donne e uomini, ed è particolarmente attenta alla trasmissione generazionale. Favorisce la scrittura di giovani donne e dedica una sezione apposita ai giovani lettori e alle giovani lettrici - ""Under15"""". Ogni numero si apre con un """"Tema"""", cui concorrono contributi diversi e interagenti. Lo """"Speciale"""", collocato di solito al centro del fascicolo, pubblica dialoghi, saggi o mappature bibliografiche ragionate su singoli temi o figure di rilievo. In """"Primopiano"""" si approfondisce l'analisi di singole figure di scrittrici, artiste, pensatrici o alcuni percorsi tematici; in """"Letture"""" sono raccolte recensioni su libri di recente uscita, mentre """"Ultimi arrivi"""" segnalano testi annunciati, ristampati o appena pubblicati. La rubrica """"A/margine"""" tratta spesso di eventi o iniziative ritenute di particolare interesse (convegni e seminari, mostre d'arte, rassegne cinematografiche, performance teatrali etc.). """"News"""" segnala gli appuntamenti di interesse per il pubblico."" -
Campare in campagna. Perché sì, perché no, perché forse
È bucolica, leggiadra, serena e felice come la dipingono taluni o è un inferno di fango, concimi puzzolenti e desolazione, rotta solo dal rumore di trattori? La vita agreste è elegante e snob o lastricata di sacrifici e rinunce? È possibile lavorare per una multinazionale standosene a vivere nel proprio casale in collina? È pensabile cambiar vita iniziando una nuova attività in campagna? Quali prospettive ci sono nel settore agricolo? È costoso ristrutturare un rustico? Proviamo a ragionarci per capire qual è la nostra e vostra idea di campagna. -
Sotto la pelle dell'orsa
Due brevi testi di scrittura tra il memoir e la riflessione sull'esser donne nel XXI secolo. ""Il dono effimero della bellezza"""" si addentra nel significato, e l'uso, della bellezza del corpo giovane inalberato dalla generazione delle ragazze degli anni Cinquanta, della sua potenza e della sua fragilità nell'impatto con una cultura delle madri fatta ancora di pudore e cautela. Delle difficoltà di gestirla, quella bellezza, tra ostentazione e nascondimento, a volte fino alla tentazione di cancellarla con il rifiuto del cibo. In """"Quell'andatura incerta"""" c'è una figlia che osserva, ricorda, si sdoppia, allontana e ritrova la propria madre, e nell'andirivieni vuole capire qualcosa di entrambe. Perché lì, in quei passi incerti e incessanti dall'una all'altra, stanno nodi profondi: nella lunga storia di figlia e di madre che rivela anche a se stessa, l'autrice cerca di dire un intreccio di sentimenti che coinvolge altre donne, diverse per età e per scelte di vita. Un racconto personale, concreto, diretto e consapevole che ogni legame amoroso è un lavoro paziente e intelligente di strappi e ricuciture."" -
Il piccolo libro delle verdure non solo verdi
Il piccolo libro che non può mancare nella cucina di vegetariani e vegani, ma che si rivelerà molto utile per chiunque voglia preparare piatti gustosi e colorati. -
Il piccolo libro della cucina veloce ma chic
Chi ha detto che una cucina veloce è una cucina necessariamente trascurata? Niente di più falso. Presto e bene questa volta vanno insieme. -
Lettere e diari dal fronte e dalla prigionia (1915-1918)
Le lettere e i diari si configurano tra gli strumenti più preziosi e affascinanti di indagine e conoscenza e si rivelano particolarmente significativi se riferiti a un evento deflagrante come la guerra, laddove, al fragore delle armi e all'urgenza della grande storia, si affianca la più sommessa ma non meno forte voce delle vicende umane. È quanto avviene in queste Lettere e diari dal fronte e dalla prigionia (1915-1918), di Giuseppe Ceccarelli (Ceccarius). Peppino, così si firma, è un giovane, che parte per la guerra lasciandosi alle spalle una delicata situazione familiare. Il suo rigoroso impegno a servire la patria e la prepotente e impaziente speranza di tornare a casa si mescolano e si intrecciano in un racconto coinvolgente, inevitabilmente doloroso, a volte persino ironico, ma che nulla concede all'autocommiserazione o alla retorica. -
L'invenzione delle personagge
È una scelta, chiamarle personagge. Sono le figure femminili che si muovono, pensano, agiscono nelle tante storie che si raccontano. Abitano romanzi, film, serial tv, pièce teatrali ma anche diari, autobiografie, memoir, arte e poesia. Per non dire delle immagini: foto, graphic novel come dipinti, installazioni, perfomance. Da molti anni la critica femminista decostruisce le eroine del melodramma, le protagoniste del romanticismo, le Dark ladies dei noir su carta e su pellicola, le Desperate Housewives come le signore in giallo. l'ambizione delle autrici, con i saggi raccolti in questo volume, è quella di voltare pagina e guardare chi sono, come vengono inventate, scritte, rappresentate - e da chi - le nuove donne, alle quali danno parola autrici e autori di tutto il mondo. Guardare le figure di donna dell'immaginario così come si accampano nella mente di chi scrive e di chi legge, guardare la forma che prendono, la vita che si prendono: è la proposta critica che qui si avanza. Una proposta politica. Se il mondo reale è abitato da figure di donna che irritano e inquietano, forse è nelle narrazioni che si trovano strumenti per cambiare, per mutarne il senso. -
O solitude
Catherine Millot, scrittrice e psicoanalista, allieva di Jacques Lacan, ci racconta attraverso i suoi viaggi, i suoi amori infelici, il senso di abbandono, la tristezza della solitudine. In questo romanzo però, gli incontri sembrano lenire questa angoscia. Incontri importanti con i protagonisti del secolo passato: Proust, che legge e rilegge e definisce il romanzo sull'amore per eccellenza, Barthes che si è lungamente interrogato sui modi della vita solitaria, animato da un grande soffio di desiderio, Hudson e la sua felicità nella solitudine della Pampa e nei giardini londinesi, Soseki che durante la malattia ritrova nel silenzio la sua creatività, Poe che indica una via per uscire dal maelstrom della depressione. Un viaggio per consentire alla solitudine la felice impazienza degli inizi. -
Leggendaria. Vol. 111
La rivista si colloca nell'ambito degli strumenti del pensiero critico, assumendo il sapere e l'esperienza delle donne come punto di vista collocato e privilegiato per la critica del presente: ha un approccio multidisciplinare e multiculturale rivolto a donne e uomini, ed è particolarmente attenta alla trasmissione generazionale. Favorisce la scrittura di giovani donne e dedica una sezione apposita ai giovani lettori e alle giovani lettrici - ""Under15"""". Ogni numero si apre con un """"Tema"""", cui concorrono contributi diversi e interagenti. Lo """"Speciale"""", collocato di solito al centro del fascicolo, pubblica dialoghi, saggi o mappature bibliografiche ragionate su singoli temi o figure di rilievo. In """"Primopiano"""" si approfondisce l'analisi di singole figure di scrittrici, artiste, pensatrici o alcuni percorsi tematici; in """"Letture"""" sono raccolte recensioni su libri di recente uscita, mentre """"Ultimi arrivi"""" segnalano testi annunciati, ristampati o appena pubblicati. La rubrica """"A/margine"""" tratta spesso di eventi o iniziative ritenute di particolare interesse (convegni e seminari, mostre d'arte, rassegne cinematografiche, performance teatrali etc.). """"News"""" segnala gli appuntamenti di interesse per il pubblico."" -
Leggendaria. Vol. 112: Neapolitan
La rivista si colloca nell'ambito degli strumenti del pensiero critico, assumendo il sapere e l'esperienza delle donne come punto di vista collocato e privilegiato per la critica del presente: ha un approccio multidisciplinare e multiculturale rivolto a donne e uomini, ed è particolarmente attenta alla trasmissione generazionale. Favorisce la scrittura di giovani donne e dedica una sezione apposita ai giovani lettori e alle giovani lettrici - ""Under15"""". Ogni numero si apre con un """"Tema"""", cui concorrono contributi diversi e interagenti. Lo """"Speciale"""", collocato di solito al centro del fascicolo, pubblica dialoghi, saggi o mappature bibliografiche ragionate su singoli temi o figure di rilievo. In """"Primopiano"""" si approfondisce l'analisi di singole figure di scrittrici, artiste, pensatrici o alcuni percorsi tematici; in """"Letture"""" sono raccolte recensioni su libri di recente uscita, mentre """"Ultimi arrivi"""" segnalano testi annunciati, ristampati o appena pubblicati. La rubrica """"A/margine"""" tratta spesso di eventi o iniziative ritenute di particolare interesse (convegni e seminari, mostre d'arte, rassegne cinematografiche, performance teatrali etc.). """"News"""" segnala gli appuntamenti di interesse per il pubblico."" -
Il sindaco Marino e la grande corsa
Cosa è accaduto dal 2013 all'estate 2015 alla giunta Marino? Quali i comportamenti, le contraddizioni, le scelte radicali e i dietro front del Sindaco che molti hanno definito ""un marziano""""? Quale il ruolo del Partito democratico che alla fine di luglio del 2015 ha deciso di commissariare Roma con una giunta monocolore, incurante delle scelte degli elettori che avevano votato a grande maggioranza per una coalizione che vedeva alleati Pd e Sel per il governo della città? Tutto questo ci viene raccontato da Gianluca Peciola, capogruppo dei consiglieri comunali Sel nell'Assemblea di Roma Capitale, che ha vissuto in prima persona tutte le fasi dell'amministrazione della città accanto a un Sindaco spesso isolato. Ignazio Marino che, all'inizio del suo mandato, è stato proposto come argine all'antipolitica, per la sua estraneità ai giochi di potere interni al Partito democratico romano; poi è stato definito un """"sindaco onesto"""" per la gestione della difficilissima fase dell'inchiesta di Mafia Capitale e infine """"sindaco inefficiente"""", delegittimato più volte in pubblico dal premier Matteo Renzi. Marino si è trovato spesso a correre da solo costretto da altri ma anche per sua scelta."" -
Leggendaria. Vol. 113: Ciao, maschi
Contributi di: Sara Bennet, Paola Bono, Barbara Bonomi Romagnoli, Stefano Ciccone, Elisa Coco, Marina Cosi, Anna Maria Crispino, Giulia Crispino, Oria Gargano, Zuzanna Krasnopolska, Alberto Leiss, Laura Levi, Sergio Manghi, Barbara Mapelli, Daniela Matrònola, Alessio Miceli, Krizia Nardini, Silvia Neonato, Enzo Palmisciano, Giovanna Pezzuoli, Gianluca Ricciato, Alessandra Riccio, Luisella Seveso, Mario Simoncini, Luisa Stagi, Nadia Tarantini, Marina Vitale, Maria Vittoria Vittori Matilde Ciolli, Celeste Costantino, Sveva Magaraggia, Chiara Martucci, Monica Pasquino, Sara Pollice, Cirus Rinaldi, Silvia Vaccaro, Federico Zappino. -
Dell'ambivalenza. Dinamiche della narrazione in Elena Ferrante, Julie Otsuka e Goliarda Sapienza
Di certo in letteratura l'ambivalenza appare sempre di più come il vero motore della narrazione, quel resto ineliminabile, quel residuo, a volte fastidioso, che pure occorre ascoltare, che spinge a decisioni apparentemente incongrue, determina svolte e destini che danno spessore a trame e scritture. Sul filo di un serrate confronto con tre romanzi contemporanei - L'amica geniale di Elena Ferrante, Venivamo tutte per mare di Julie Otsuka e L'arte della gioia di Goliarda Sapienza - i saggi raccolti in questo volume esplorano vari aspetti e diverse modalità con cui le autrici mettono all'opera la potenza dinamica dell'ambivalenza: nelle relazioni tra donne, come nel caso delle amiche Lila e Lenù; nel complesso fenomeno delle soggettività migranti, esemplificate dalle spose per procura che dal Giappone viaggiano in nave verso la California tra le due guerre mondiali; nella costruzione di una ""personaggia"""" monumentale e solo apparentemente compatta, quale la Modesta che attraversa da donna libera l'intero secolo che abbiamo alle spalle. Narrative che dialogano con le rappresentazioni che artiste/i di varie nazionalità, ma sempre all'incrocio tra più mondi - geografici, culturali, sessuali - ci offrono di sé come specchio di una ambivalenza che segna e allo stesso tempo produce gli scenari dell'immaginario del terzo millennio."" -
La disertora
A volte le cose fatte per rimedio riescono meglio di quelle fatte per volontà. E infatti, quando l'Ersilia, bella come il sole, si ritrova incinta di un certo Giobatta e scopre che lui è già sposato, accetta di diventare la moglie del fratello Ferruccio e tutto va per il meglio. Così nasce Luce che, con quel suo nome di cosa e non di persona, cresce nella grande famiglia con un branco di fratelli per metà cugini. Ed è lei, quasi settanta anni dopo, a ritessere i fili della memoria di quella famiglia e di quel paese del pistoiese, quando la Toscana era ancora un Granducato. Per i contadini analfabeti la miseria era la stessa, allora come quando l'Italia si riunisce sotto il Re piemontese: sono loro i primi a essere chiamati per la leva obbligatoria, cinque anni di assenza dai campi che potevano significare la rovina. E per i renitenti non c'era scampo se non l'automutilazione o la fuga. Ora che le ombre minacciose della prima guerra mondiale incombono sul paese e sui suoi nipoti, la vecchia Luce ricorda il suo amante di gioventù, Vittorio detto il Tacca, che contadino non era voluto restare e a quella ""guerra dei signori"""" non aveva voluto partecipare. Lei aveva fatto il possibile e l'impossibile per salvarlo - e di stupro allora ancora non si parlava, se ne moriva, a volte. Aveva sottratto un disertore alle autorità e più che altro si sentiva lei stessa una disertora, perché se i potenti ascoltassero le donne di guerre non se ne farebbero e non se ne sarebbero mai fatte, e gli uomini non sarebbero andati a morire."" -
Semplicemente in equilibrio. Piccole ricette per vivere e consumare meglio
Esiste una strada che ci possa portare a un equilibrio interiore che ci doni consapevolezza e armonia, mentre lottiamo ogni giorno col traffico, gli impegni e quell'indefinibile senso di insoddisfazione che ci disturba? La risposta è sì, e non è necessario fare i salti mortali per trovare quella strada. A raccontarlo non è un esperto psicoterapeuta, né tanto meno un medico, un nutrizionista o un insegnante di yoga e meditazione, e nemmeno un tecnico ambientale, ma una persona normale che vive tutti i dubbi e difficoltà della quotidianità. Sabrina Gregori racconta il cammino che l'ha condotta a un modo di vivere più etico, dedicato a una maggiore armonia con se stessa e con il mondo. Affronta argomenti quali il benessere psico-fisico, la creatività, il rilassamento, l'armonia, e anche l'inquinamento, l'ambiente, il cibo, partendo dalla sua semplice esperienza, per dimostrare che chiunque può avvicinarsi a questi temi e trarne giovamento. Racconti, condivisione di risultati raggiunti, piccole ricette per vivere e consumare meglio, con un vantaggio per l'ambiente, la propria psiche e, perché no, il proprio portafogli.