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Pianto di pietra. La Grande Guerra di Giuseppe Ungaretti
Il volume ricostruisce, con dettaglio quasi quotidiano, l'esperienza di Giuseppe Ungaretti, soldato nella Prima Guerra Mondiale. Nessuna biografia del poeta si era mai addentrata tanto nel grumo oscuro e fitto della sua esperienza bellica. Qui,finalmente, un attentissimo e inedito lavoro di ricerca permette di offrire una pressoché completa narrazione della vita del poeta, nel periodo fondamentale per la sua formazione umana e letteraria. Scopriamo allora che Ungaretti per più di tre anni ha fatto la guerra di trincea, sempre in prima linea, sempre da soldato semplice, prendendo parte a numerosi assalti, vivendo e subendo le cose atroci della prima guerra moderna. Conosciamo quindi la fragilità dell'uomo il desiderio di annullarsi per recuperare le forze, ormai esaurite nei combattimenti. Ripercorriamo la genesi delle singole poesie di Ungaretti, che prendono forma da un vissuto reale, dal dato puramente biografico. Il volume offre infine la guida per un itinerario storico letterario, tra i luoghi di Ungaretti, proprio su quello che era il fronte del Carso. -
La donna capovolta
Candidato al Premio Strega 2019«Un romanzo che capovolgerà diverse certezze» - Il VenerdìEleonora è una filosofa, insegna studi di genere, frequenta amici intellettuali e progressisti, ha un marito narciso e una figlia all'estero. Tutto bene? No, non proprio, perché - complice l'età che avanza - Eleonora si trova in preda a una sorta di spaesamento interiore. Forse perché ha un'anziana madre demente da accudire. Alina è una efficientissima badante moldava ingaggiata per alleviare Eleonora dalle incombenze di cura della madre. Il confronto tra le due donne - che fanne entrambe perno sulla terza, la vecchia madre - è come una deflagrazione: si specchiano l'una nell'altra e si detestano per questo. Pensano di essere diversissime e invece sono legate da una reciproca dipendenza che non riescono a tollerare. Entrambe si trovano d'un tratto, a essere tradite, deluse dove meno se l'aspettavano. E nel romanzo di Titti Marrone ciascuna racconta la sua esistenza direttamente, per la sua parte, in brevi, spietati e a volte ironici lampi di coscienza contrapposti: un susseguirsi di personaggi e d'involontaria feroce comicità sulla vecchiaia, la malattia, i piccoli trucchi per fuggire dalle responsabilità. -
Sulle amazzoni
Una delle maggiori poete del Novecento, una delle più brillanti e radicali intellettuali della Parigi tra le due guerre, una delle più sensibili scrittrici italiane contemporanee: è un confronto a tre, nel tempo e nello spazio, questa chicca letteraria che vede protagoniste l’americana Natalie Clifford Barney, la russa Marina Cvetaeva e Valeria Viganò intorno ai temi dell’amore, del lesbismo, della maternità, della guerra. Marina, esule a Parigi dopo la Rivoluzione d’Ottobre, sperava che Natalie l’aiutasse a pubblicare le sue poesie. Natalie non lo fece. E la poeta, ferita dal mancato riconoscimento, rispose con la famosa ""Lettera all'amazzone"""": una vendetta. Viganò ripercorre il tormentato rapporto tra le due – ma anche le loro profonde affinità – e dice la sua sulla querelle che gira intorno all'amore tra donne, tema oggetto di feroce dibattito anche oggi. Il volume comprende """"Lettera all'amazzone"""" di Cvaeteva, brani scelti di Clifford Barnes (inediti in Italia) e il testo di Viganò che ha curato il progetto."" -
La casa di Matteo. Storia di un legame
La Casa di Matteo prima di essere un libro è un progetto speciale che prevede la realizzazione di due case di accoglienza per bambini orfani con disabilità, gravi malformazioni, tumori, patologie che necessitano non solo di cure particolari ma soprattutto di un amore familiare e di un accompagnamento alla morte. Progetto e libro nascono da un'esperienza vera. Quando nacque, Matteo fu abbandonato in ospedale dalle persone che lo avevano messo al mondo. Una mamma e un papà lo hanno adottato, con la promessa di essere per lui la famiglia che non aveva. Poco dopo un anno dalla sua adozione, Matteo inizia a soffrire di forti mal di testa e, in seguito a una serie di visite, si scopre che ha un terribile cancro. Lotta come un guerriero fino alla fine insieme alla mamma e al papà. La missione di Matteo era di essere figlio, anche se per poco, e di diventare un esempio. I suoi genitori adottivi, insieme ai nonni e agli zii, sono stati uno strumento, avevano il compito di amarlo, di donargli una famiglia, di accompagnarlo per mano nel suo nuovo mondo. Forse, se Matteo non fosse stato adottato prima che il cancro fosse sopraggiunto, non avrebbe mai avuto nessuna famiglia. I bambini che nascono nei nostri ospedali e che, a causa di gravi malformazioni, disabilità odi terribili tumori, vengono lasciati alle cure dei medici perché nessuno può o vuole prendersene cura, sono molti di più di quanto si pensi. Prefazione di Luigi De Magistris. -
Il tempo breve: narrative e visioni
Il tempo come realtà che scandisce le nostre esistenze ma anche come percezione che dà loro forma. E il tempo interno, il ritmo della narrazione che segna le scritture contemporanee, fortemente influenzate dall'avvento dell'era digitale. I tempi del racconto si contraggono in spasmi concitati oppure possono dilatarsi per acquietare l'ansia del troppo veloce, rendendo molto sottile la linea di demarcazione tra reale e virtuale. Un gruppo di studiose e ricercatici della Società Italiana delle Letterate riflette sul tema incrociando saperi ed esperienze. -
Un fagiano nello spazio. Riflessioni poco serie di un tipo che non esiste
Quando la realtà è complessa come quella attuale si avverte la necessità di soluzioni immaginarie. Questo libro raccoglie alcune di queste soluzioni fornisce una chiave di lettura alternativa e poco seria al senso comune delle cose. Lo sguardo da saputelli dei guerrieri Masai, Lazzaro protagonista del Risorgimento e il figlio dell'otorino che gioca nel campionato cadetto sono solo alcuni dei personaggi delle mirabolanti avventure de ""Un fagiano nello spazio""""."" -
Viaggi non organizzati. La vita e il cinema di Giorgio Arlorio
Giorgio Ariorio (Torino, 27 febbraio 1929) ha attraversato da protagonista tutto il cinema italiano del dopoguerra. Ha lavorato con grandi maestri (Gillo Pontecorvo, Dino Risi, Mario Camerini, Mario Monicelli, Mauro Bolognini) e ha scritto film di genere di grande successo (""La patata bollente"""" di Steno, """"L'arciere delle mille e una notte"""" di Antonio Margheriti, """"Il mercenario"""" di Sergio Corbucci, """"Zorro"""" di Duccio Tessari). È stato un importante autore televisivo (con Nanni Loy è il curatore di Specchio segreto, una delle trasmissioni di culto della televisione anni '60) e ha a lungo insegnato sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia (1999-2016). Si è distinto per l'impegno politico e civile (nelle battaglie dell'Associazione Nazionale Autori Cinematografici) ed è stato anche uno stupendo narratore dei fatti e dei misfatti del cinema. La sua biografia è un viaggio nel cinema italiano che ci aiuta a superare la storica divisione tra cinema d'autore e cinema di genere, tra film di impegno politico e opere decisamente commerciali: Arlorio ha avuto lo stesso approccio da grande professionista quando scriveva Queimada per Gillo Pontecorvo e Marlon Brando o ll giorno più corto per Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Attraverso una preziosa carrellata di storie, aneddoti e informazioni, raccontati con la sottile ironia che è parte integrante del suo modo di raccontare il cinema e la vita, Arlorio ci aiuta a capire meglio la natura del cinema italiano, la sua essenza più vera e profonda."" -
Ischia Capri Procida. Guida romanzata in sette giorni delle tre gemme del Golfo di Napoli
Questa guida la leggerete in mezz'ora sul traghetto verso le isole. Seguite ogni giorno orari e luoghi come una caccia al tesoro. Ma sapete che a Ischia si può fare snorkelling scoprendo una città romana sommersa e nuotare in mezzo a geyser sottomarini? O che c'è la coppa greca più antica d'Italia? E la tomba di Luchino Visconti? E a Capri sapete qual è l'ora migliore per entrare nella Grotta Azzurra, o dove s'intratteneva Oscar Wilde, o ancora a Procida dove nuotare fra i delfini, trovare la piscina naturale fra le rocce o i ristoranti di pesce a km zero? ... Scoprite le meraviglie delle isole partenopee come un viaggiatore moderno del Grand Tour. Questa è una guida interattiva che sorprenderà (soprattutto) chi è stato a Ischia solo per le terme, a Capri solo andata e ritorno in giornata, e Procida... l'ha vista solo dal traghetto per Ischia. -
Amore inquieto
L’infanzia è come una cattedrale al cui centro c’è lei, la madre. Da adulte, rivisitare quel rapporto primario, spesso amoroso e conflittuale al tempo stesso, è opera della memoria e della coscienza. Così Eleonora si ferma in un momento topico della sua vita: quello dell’annunciata morte della madre. In questa sospensione, il tempo si annulla e gli spazi si sovrappongono in reminiscenze vicine o più lontane. In un flusso di coscienza spietato, anche se tutto perdona. In un dialogo con lei che tira in scena anche la nonna, un triangolo di figure femminili che emergono da una scrittura “radicata nelle emozioni” eppure contenuta, mai ridondante. Che sfiora e scava, piange e sorride di una storia personale e familiare. Ed è solo a libro chiuso che si rivela la ragione di questo viaggio: una spudorata dichiarazione d’amore verso la madre. -
Voce di sale. Un viaggio nel mondo dell'autismo
Un libro sull'autismo e in particolare, tra storie di amore e di amicizia, sull'effetto collaterale che produce quando scaraventa all'aria una famiglia: la solitudine. Una domanda, apparentemente innocua, buttata lì in una mattina qualunque da un bambino di 9 anni, Adriano, innesca un marasma di pensieri e riflessioni in sua madre, che ruzzola così tra i suoi ricordi. Il racconto traghetta il lettore dalla spensieratezza dell'adolescenza all'incontro con il grande amore e alla nascita dei figli, dall'ansia del sospetto al dolore della certezza: l'autismo del figlio. Ed è una rivoluzione all'interno della famiglia e fuori, uno scontrarsi con un mondo non ancora sufficientemente informato e pronto all'accoglienza. Una chiusura che spintona nell'angolo della solitudine, tra lacrime e rabbia. Perfino il marito non riesce a fronteggiare la situazione e, vilmente, si allontana. Gli incontri con una pittrice eclettica e il primo amore riconsegnano alla madre, Aurelia, gli strumenti per aprire un varco tra pregiudizi e disinformazione e soprattutto la spingono a corpose riflessioni e nuove consapevolezze. È in grado di amare suo figlio per quel che è e non per quello che avrebbe voluto che fosse. Un assioma, faticosamente conquistato, sovrasta tutti: l'autismo e l'autistico sono due entità differenti e mentre il primo si odia, l'altro si può riuscire ad amare. -
Io sono quello di sinistra
La storia si sviluppa tra gli anni Settanta e i giorni nostri. Nell'arco di quaranta anni un uomo uccide più volte per un amore mai dichiarato. Si potrebbe definire quindi un romanzo giallo, anche se non in senso classico, dal momento che l'identità dell'assassino è nota fin dalle prime pagine. Tuttavia nel corso della lettura emerge contemporaneamente una riuscita ""provocazione"""", un esperimento voluto: coinvolgere il lettore nei momenti di ideazione e scrittura del racconto. Diverse opzioni sembrano spingere, invogliare il lettore nella ricostruzione della vicenda e a indagare la psiche dei personaggi. Nasce così un continuo sentirsi nello stesso tempo lettore e autore. Si crea una facile empatia con i personaggi, forse anche con l'assassino. L'unica caratterizzazione precisa e voluta dall'autore è in sostanza quella di un giovane avvocato penalista e di sua moglie, appassionati di vino, musica lirica e indagini che conducono affiancati, alla faccia di una improbabile deontologia professionale, che però viene totalmente confermata nel finale."" -
Quella voce poco fa
La piccola Tilde nasce malformata da una misera donna che i paesani considerano una fattucchiera ma, contro ogni pronostico, sopravvive a ogni avversità con l’aiuto di alcuni personaggi fiabeschi: un cacciatore di frodo dal cuore d’oro e in odore di anarchia, una paesana zitella senza dote, una insegnante che poi fonderà l’Onmi, una maestra di canto che le educa la voce meravigliosa. Siamo nel 1914, circa un secolo fa, in una sperduta valle tra Verona e il Trentino e potrebbe sembrare una storia che affonda le sue radici in un mitico mondo contadino fermo nel tempo. Ma è la Grande Storia a non fermarsi: tra la Prima e la Seconda guerra mondiale, quando troppi uomini sono morti in guerra e le donne devono ingegnarsi per sopravvivere, loro e i figli, il Fascismo nasce e si rafforza improntando di sé ogni angolo del Paese, con la sua retorica, i suoi gerarchi spesso corrotti, le sue milizie prepotenti. Tilde, segnata e rassegnata alla sua “diversità”, se ne sta sui monti cercando di sopravvivere come tutti ma la Storia bussa prepotentemente alla sua porta quando incontra un brigante gentile, una sorta di Robin Hood che vive rubando e poi distribuendo ai contadini affamati cibo e generi di prima necessità. Lui, Adamo, saprà vedere oltre la bruttezza del corpo di Tilde e per lei si arruolerà come volontario per la guerra di Abissinia in cambio del perdono dei suoi reati. -
Quella notte a Roma. Biografia di Luigi Di Sarro
Avrebbe avuto davanti a sé un futuro radioso, Luigi Di Sarro, e invece tutto si fermò la notte del 24 febbraio 1979, quando venne ucciso. Era la Roma cupa degli anni di piombo. A due passi da San Pietro, in un tragico incidente a un posto di blocco, la sua vita fu spezzata da alcuni colpi di pistola. Aveva solo 37 anni e non fu l'unica vittima innocente della legge Reale. 254 morti e 371 feriti sono il tragico bilancio delle vittime di questa legge nei primi quindici anni della sua applicazione, dal 1975 al 1990. Artista di pregio e di sicuro avvenire, Luigi Di Sarro era contemporaneamente anche un medico coscienzioso, che viveva la sua professione come missione. Amante di viaggi, sempre pronto a cogliere il segno dei tempi, era stato tra i primi in Italia a praticare l'agopuntura. La sua grande passione era però l'arte nelle sue molteplici declinazioni. A questa febbre dedicò gran parte della sua breve ma intensa vita: artista sperimentale di grande coraggio, fu capace di esprimersi in diversi linguaggi, attraversando con lo stesso impeto il disegno, la pittura, la scultura, la grafica e la fotografia. Attraverso i ricordi di familiari, amici, studenti e colleghi che hanno nel cuore il ragazzo sempre allegro e spensierato. Prefazione di Maurizio Fiasco. Postafazione Alessandra Atti Di Sarro. -
Garbatella 100. Il racconto di un secolo
18 febbraio 1920 - 18 febbraio 2020. La Garbatella attraverso un secolo. In un diario ricco di notizie e immagini la storia e i personaggi che hanno reso questo quartiere uno dei luoghi più suggestivi e amati di Roma. Scritti di: Giorgio Guidoni, Flavio Conia, Francesca Romana Stabile, Gianni Rivolta, Floriana Mariani, Claudio D'Aguanno, Francesca Sperati, Giuliano Marotta, Andrea Catarci, Claudio Marotta, Giancarlo Proietti, Cosmo Barbato, Paolo Moccia, Simonetta Greco, Sandra Girolami, Maria Jatosti, Carla Monaldi. Presentazione di: Amedeo Ciaccheri, Presidente del vunicipio Roma VIII. -
Isolina, un martedi
Isolina insegna in un liceo: è vivace, vigile, ironica, appassionata. Ama Orlando ed è amica di Angelica, in surreale confronto con Astolfo, il bidello filosofo, ignora e combatte le due colleghe nemiche: Alcina e Morgana. Un diario pieno d'ironia e di sorprese di un unico giorno nella sua vita: un martedì. 23 capitoli brevi e fulminanti che faranno ridere e commuovere. Tra l'aula e la sala professori, tra docenti e alunni, i piccoli e grandi drammi ma anche i momenti di felicità e pienezza di un mestiere che si può fare con passione: nonostante tutto. -
Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica
Fino a qualche decennio fa, la rappresentazione della lesbica nel cinema era quasi esclusivamente stereotipata: “lei” era una criminale e/o una donna psichicamente instabile con un percorso obbligato verso la tomba o il sanatorio. Oppure transitoria, affetta da confusione senti/mentale, da cui rinsavire per tornare a una (sana e consapevole) eterosessualità. Negli ultimi anni però si sta andando verso una normalizzazione. Non tutto è cambiato, ma certo molto si è spostato, sia nel cinema sia nella televisione. La dualità maschile/femminile non è più l’unica a poter raccontare il desiderio: la macchina da presa veicola uno sguardo empatico e diventa un dispositivo che tenta di registrare la complessità di figure non più inchiodate in ruoli fissi e monolitici, bensì variamente contrastate da emozioni e sensazioni. Lo sguardo diventa un sentire all’interno di una relazionalità costitutiva che coinvolge tutte: registe, attrici, spettatrici. Non è più solo una questione di visibilità, ma di posizionamento: riconfigurare lo sguardo filmico in modo che rifletta una nuova relazione femminile con il desiderio, che non è solo desiderio dell’altra, ma è soprattutto desiderio di libertà. -
Femminismi futuri. Teorie. Poetiche. Fabulazioni
Nel vivo della ricerca su temi del presente che attraversano culture e discipline. Prodotti del confronto e del lavoro collettivo, ad alta densità di conoscenza ma di forte leggibilità Quali sono le domande che il pensiero, la ricerca e l'attivismo femminista del nuovo secolo pongono in una società insidiata da fantasmi e mostri dell'antropocene e attraversata dal progresso digitale e tecnologico? Le devastazioni ambientali e le crescenti disparità ed esclusioni sociali sul nostro pianeta spingono a vivere politicamente in relazione agli altri, nell'atto di assumersi la responsabilità di un futuro collettivo. Il tema della diaspora, dell'esilio e della fuga — della diversità che ne è origine e conseguenza a un tempo — attraversa molti degli scritti contenuti in questo volume: le autrici percorrono sentieri noti e inesplorati dell'immaginario letterario e artistico e quello delle nuove tecnologie e del mondo digitale, ponendoli in consonanza e intreccio tra loro, alla ricerca incessante delle voci della diversità, della resistenza, dell'opposizione alle pratiche oppressive, razziste e omofobiche del mondo attuale. Tra letteratura, scienza, arte e attivismo digitale, dal cyber- e xeno-femminismo alla nuova ecologia di Donna Haraway: una lunga cavalcata tra romanzi fantastici e di fantascienza speculativa femminile, da Ursula K. LeGuin a Octavia Butler, Han Kang e Nnedi Ohorafor, fino alle artiste afrofuturiste che stanno disegnando un nuovo scenario, reale e immaginario, di possibili futuri a venire. Una ricerca e una proposta del gruppo ""Femminismi futuri"""" — coordinata dall'anglista Lidia Curti."" -
Colpevole d'innocenza
Con un blitz, all'improvviso, in una normale giornata di lavoro, l'autore di questo libro, in qualità di ispettore generale della Cassa depositi e prestiti, viene arrestato dalla Guardia di finanza con l'accusa di aver percepito bustarelle per trattare più velocemente le pratiche relative ai pagamenti per lavori di opere pubbliche, cioè corruzione. L'accusa si basa su una precisa dichiarazione di un pentito: il ragioniere capo del comune di Nuoro a sua volta colpevole di peculato, falso ideologico, corruzione, concussione ed emissione di assegni a vuoto. Fabrizio viene arrestato: fotografie, impronte digitali, firme e infine una indagine corporale per com¬pletare l'umiliazione. Trascorre 5 giorni nel carcere di Regina Coeli a Roma, 10 giorni nel carcere di Badu e Carru a Nuoro e 45 giorni agli arresti domiciliari. Attimi di terrore, si pensa sempre che simili eventi non possano capitare a noi stessi... le cose brutte e tristi possono succedere solo agli altri. Ma purtroppo non è così. I fatti che racconta de Prophetis mettono in evidenza come la vita di tutti noi sia in balia di eventi imprevedibili a volte uniti all'ignoranza e all'impreparazione di chi dovrebbe difenderci e tutelarci. -
Le ragioni della gestazione per altre (e per altri)
Un'analisi approfondita che, seppur di parte (come non esserlo... ?), sgombra con onestà il campo dai pregiudizi, vaglia e contempla le ragioni di tutte, non dimenticando l'assoluto rispetto della donna e neanche il lato economico. Tutto è illustrato e spiegato in oggettività, con capitoli brevi, in un italiano colloquiale. -
Cattedra di omosessualità
«Conosci te stesso e nulla di troppo»: c'è molta, molta curiosità intorno ai temi GBTQI. Innanzi tutto da parte degli interessati, dei consanguinei, degli amici più affettuosi (perché fa arrossire anche noi la circostanza che Proust e Pasolini non conoscessero la loro omosessualità — allora non si dovrebbe poter scrivere). Gli uomini omosessuali (esser lesbica è altro, noi non si conosce la lesbicità e aspettiamo i libri delle sorellastre), stanchi di stereotipi triviali, stanchi di esser subalterni, vogliono — come tutti — ritrovare le proprie radici, il che significa aver Storia, Esistere. Storicizzare significa prendere coscienza di sé, definirne le origini, quando nacque il divieto, rigettare l'inelunabilità del male, stabilire che il cristianesimo è stato estrema violenza, inciviltà, superstizione, testi grossolanamente contraffatti, morte. Significa predisporre tattiche e dimostrazioni contro chi — per soddisfare suo gretto livore, sua superstizione — ci vuole ancora vedere come feccia. Il racconto fatto per secoli sugli omosessuali è stereotipo, è falsità. Storicizzare vuol dire, in fine, conoscere i vangeli, cominciando da quelli ufficiali, opporre al perfido mito paolino di Sodoma e Gomorra una ricostruzione scientifica che individua la frode, tornare a stabilire che con le mitiche città noi non abbiamo niente da spartire, pure per ammissione di Yeshua ben-Pantera (anche conosciuto come Gesù cristo).