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Sinfonia
Cinque donne protagoniste di un romanzo corale al femminile che disegna un crudo affresco della società bulgara contemporanea, dominata dall'idea che il miglior amico dell'uomo - forse il solo amico - sia il denaro. Ricchissima e grassa, Moni è la figlia di un boss arricchitosi con traffici illeciti e ruberie. Nel cinismo di un mondo fatto di feste dell'alta società e di uomini interessati solo al suo denaro, l'unico che la ami davvero è il poverissimo Simo, che della ricchezza di Moni è all'oscuro. Anche Becky Aneva è prigioniera di una realtà in cui tutto ruota intorno al denaro, quello che il marito Theo le lascia in cambio del sesso, consumato puntualmente ogni giovedì, in una frustrante routine matrimoniale. Nel grigiore della quotidianità della signora Aneva, l'unica cosa vitale è la presenza di Di, la giovane massaggiatrice stretta fra i capricci dei ricchi pur di trovare scampo - per sé e per la madre Arma - alla miseria più nera. La stessa miseria con cui deve combattere Nora, vittima delle avances del marito della signora Aneva e di Gozo, il proprietario dello squallido locale dove lavora come cameriera. Cinismo e ingenuità, rabbia e rassegnazione compongono l'universo umano di questo romanzo che, lontano da ogni retorica, restituisce il quadro di una spietata lotta per la sopravvivenza. -
Il resto
Pubblicato per la prima volta nel 1972, a metà strada fra la raccolta di racconti e il romanzo, Il resto esplora tutti i temi cari a Tachtsìs: dal genere come costruzione influenzata dall'ambiente sociale all'omosessualità, dal confine tra autobiografia e finzione narrativa alle dinamiche psicologiche e affettive della famiglia piccolo-borghese greca. A un primo sguardo, questo libro può essere visto come un romanzo, e le vicende attraverso cui si muove il protagonista - nel suo percorso di formazione, iniziazione all'omosessualità e accettazione di sé - paiono esserne i capitoli. Una lettura più attenta, però, rivela differenze stilistiche e sfaccettature che rompono l'unità del romanzo e dello stesso protagonista, che si scompone in personaggi diversi, la cui identità cambia con il cambiare delle variabili sociali. I rapporti familiari e in particolare quello con la madre sono al centro delle vicende di tutta la prima parte dell'opera, mentre nella seconda parte, allo sfondo di una Grecia sempre più appesantita dalla guerra e dai suoi lasciti subentra un panorama internazionale, nel quale il protagonista si muove con l'agio di un uomo maturo la cui sessualità è ormai compiuta e accettata. Postfazione di Dimitris Papanikolaou. -
Le leggi razziali e l'ottobre del 1943
Come cambiò il quotidiano in seguito all'avvento delle Leggi razziali e in che modo le famiglie cercarono di sottrarsi alla deportazione: sono questi i temi e le domande cui cerca di dare una risposta il presente volume, nato da un lavoro di ricerca sul campo. Calivà, infatti, raccoglie qui una serie di interviste a gente comune che fu, suo malgrado, protagonista di quegli eventi. L'obiettivo è intrecciare la grande Storia e le piccole storie dei singoli, le vicende personali e private, anche familiari, che consentono di capire meglio quell'epoca riducendo la distanza emotiva e temporale che ci separa da essa. Il libro è strutturato in due parti: nella prima c'è la ricostruzione storica del periodo delle Leggi razziali e delle deportazioni naziste durante l'occupazione di Roma; nella seconda, trovano spazio le interviste agli ebrei della Capitale. -
Antologia dei poeti maledetti
C’è un elemento di fondo comune a tutti i maudits, un tratto che caratterizzò la loro vita e le loro opere per come oggi le conosciamo. E un filo ancora più sottile unisce i sette poeti, fra i più rappresentativi dei maudits, che Vittorio Pagano ha scelto di raccogliere e tradurre in quest’antologia: si tratta di Gérard de Nerval, Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Tristan Corbière, Stéphane Mallarmé e Maurice Rollinat.rnEd è lo stesso Pagano a chiarire i motivi della scelta sulla cui base costruisce la sua Antologia dei poeti maledetti: una scelta “intesa a stabilire come forse questi poeti, di là dalle suggestioni e dalle affinità biografiche, psicologiche e fisiologiche, raggruppare si possano a un titolo più sostanzialmente, più stilisticamente rappresentativo: quello dell’esigenza metrica che li possedé”.rnSi comprende quindi perché la traduzione dei poeti qui riproposti è metrica: il tentativo è quello di rendere soprattutto la maniera in cui le ragioni maudites si fanno valere come ragioni di poesia. -
L' iperuranio di Lunaspina
"Precisiamo che Lunaspina è nome d'arte di una giovanissima cantante-poetessa che vive tra Catania e un piccolo comune della provincia. Aggiungiamo che si tratta di un libro insolito, originalissimo anche nella sua struttura che alterna e contamina prosa a poesia lungo nove sezioni autonome. Una enciclopedia di reazioni, provocazioni e riflessioni, una miscela esplosiva di sentimenti, ansie, sicurezze-insicurezze, speculazioni analitiche, polemiche e soprattutto tanta voglia di vivere e operare e comunicare e ancora provocare per comprendere o forse per non voler più sentire campane e campanacci... uno zibaldone di creatività letteraria sorprendente, unico e necessario a chi voglia approfondire aspetti e attese dei giovani più giovani, quelli segnati anzitempo dalle consapevolezze...""""." -
Agli àgli m'incipollo (La forma)
"Si prenda una donna, bella, sfacciata, sfaccettata, curiosa, complessa, quella che gli psicologi definirebbero problematica. Le si dia un passato siciliano d'infanzia misera di denari e affetti, d'adolescenza ribelle, di gioventù assetata di saperi e sapori, e un presente in terra straniera, dove alla soddisfazione del desiderio si aggiunge e mescola il dolore della perdita e la riflessione sulla separazione, con risultati al limite della nevrosi. (...) Scrivendo delle lettere a un uomo malato terminale di cancro, la donna tenta di recuperare qualunque evento passato, anche il più lontano, che possa aiutarla a comprendere la natura della """"liverate"""" che appare e scompare nel suo presente..."""". (Dalla prefazione di Daniela Saitta)" -
Per non scavalcare il cielo
Resoconto ludico e serio, dolente e ironico, sognatore e realistico, dietro cui si cela l’invito a meditare in profondità.rnrn«(…) Non c’è un sol verso in tutto questo denso e coerente Nastro di Moebius, su cui si possa ricorrere a somiglianze di struttura, contenuti o spiccante linea letteraria. (…) C’è un significato ulteriore da cogliere nel gioco a nascondere di Giulia Sottile, e la chiave di lettura è da intercettare proprio in questo continuo resoconto ludico e serio, dolente e ironico, sognatore e realistico, pietoso ma intransigente, dietro cui si cela l’invito a meditare in profondità. (…) Quasi diario in pubblico, mantenuto sul registro coinvolgente della colloquialità spontanea, come suggella la composta umiltà del finale nel suo pur costante gioco a nascondere» Dal saggio introduttivo di Laura Rizzo. -
Es-glasnost
La splendida prova narrativa di una scrittrice ricca di humor, risorse inventive, intelligenza critica.rnrn«Avvincenti per la loro freschezza e genuinità espressiva, le quattro parti di Es-Glasnost di Giulia Sottile possono intendersi come la splendida prova narrativa di una scrittrice ricca di humor, risorse inventive, intelligenza critica. (…) E il lettore non finisce di ammirare il sistema di strategie narrative messo in atto, l’effervescenza delle formule linguistiche, la scrittura sempre diretta, priva di orpelli e paludamenti stilistici, oltre che l’originale impostazione della storia, la complessità dei contenuti mai prevedibili, mai scontati, la forza espositiva e argomentativa del pensiero». Dalle annotazioni analitiche di Angelo Maugeri.rn«In questo momento narrativo di subliminali-trasparenze interiori-confidenze, Giulia Sottile colloca e libera un flusso di coscienza, fantasia e memoria con avvincente levità e ordine. C’è evidente una approssimazione fattuale e seria alla linea dell’alta tradizione letteraria europea». Dalla nota editoriale. -
Riflessi
Prefazione di Mario Grasso. -
Acquamara
Denaro, tufo e malaffare, in un avvincente romanzo ambientato in una immaginaria Acquamara alla fine degli anni 1960. Un piccolo universo siciliano e mafioso, dove il protagonista principale, Titta Mezzasalma, magistrato ligio al dovere con una particolare passione per le donne, indaga su uno strano incidente avvenuto nella locale cava di tufo. Una minchiata d’incidente, dicevano... -
Sul confine. La poesia e il personaggio di Alda Merini
È lungo questa linea che nasce la poesia di Alda Merini, cioè lungo la linea del suo labile confine tra il suo mondo e quello fuori dal suo.rnrnAppendice di pareri autonomi e inediti di: Cinzia Demi, Vincenzo Guarracino, Stefano Lanuzza, Massimiliano Magnano, Angelo Maugeri, Laura Rizzo, Tommaso Romano, Mario Rondi.rn«Esistono persone con confini esili che si lasciano permeare dagli altri, e a volte escludono gli altri. È lungo questa linea che nasce la poesia di Alda Merini, cioè lungo la linea del suo labile confine tra il suo mondo e quello fuori dal suo. Lì nel suo “confine senza fine” la poetessa incontrava l’arte. La sofferenza incontrava le parole e l’immagine del dolore. Questo l’«a fondo» di Giulia Sottile, psicologa, lungo una ricerca scrupolosa, nuova per molti suoi aspetti e davvero definitiva come diagnosi scientifica che non è stroncatura letteraria ma chiave di lettura che propone una “dimensione”». Dalla prefazione di Anna La Rosa. -
Il capro espiatorio e Cristo
Prefazione di Alessandro Centonze. -
Non ho tempo da perdere
Prefazione di Simona Lo Iacono. -
Da Psyco a Il lato positivo. Il cinema come manuale di psicopatologia
"Freud paragonava il lavoro del terapeuta a quello dell'archeologo che, muovendosi tra i reperti antichi, ri-costruisce una città distrutta e ne ri-definisce le mura, le fondamenta. Sulla scia di questa metafora, a me piace pensare questo libro come a una guida che di fronte a un monumentale, quanto vasto sito archeologico, indica le opere da visitare, il percorso da compiere verso l'esplorazione della coscienza"""" (dalla prefazione di Anna La Rosa). """"Da 'Psycho' a 'Il lato positivo' può essere visto come un compendio che fornisce una linea guida per chi volesse addentrarsi nella conoscenza del cinema e delle tematiche psicologiche e formarsi una cultura cinematografica su specifici temi. È articolata ma chiara e ben organizzata l'impostazione del saggio. Già dando un primo sguardo all'indice si potrà comprendere l'intento dell'autrice e appassionarsi ancor prima di cominciare la lettura"""" (dalla postfazione di Giulia Sottile)." -
Dammi carta e pensa
«Le sorprese in questo libro sono nascoste tra un cortocircuito e l'altro del gioco fonosemantico che Emanuele Fiore brevetta. Poesia quasi scheda d'identità dei nostri giorni di astanti-assenti, e ipocrisie. Fulminanti metafore che la grazia della poesia colora di affabilità e delicatezza letteraria. (...) Cerca complici perché è Letteratura la chiave di volta di tutta la silloge, la Letteratura in veste di cerimonia tutta ludica e di una originalità che esige ricerca di sodali disposti a intrattenersi fino a partecipare e lasciarsi allenare al gioco del cambio di vocali o di consonanti, al massacro delle locuzioni usurate, impiccate a confronto con sostituzioni che le deridono: ""Niente è come sempre""""; """"L'eterno al lotto""""; """"Minuto in un secondo"""". A occasioni dove viene mimato un refuso che non c'è: """"È qui distante"""". Il palleggiare con la stessa parola nelle sue diverse accezioni in dipendenza degli accenti: """"L'ascia lascia la scia"""". E questo come regola quasi costante con i titoli, quasi altrettanti aperitivi per le sontuose portate di innovazioni condotte con magistrale abilità e padronanza di significati e significanti. (...)» (dalla pref. di M. Grasso)"" -
Il guardiano del bosco
Un guardiano insolito per un bosco che lo è altrettanto con i suoi tesori botanici e la fauna che al suo interno vive. Un mondo a sé stante in un angolo della Sicilia, che potrebbe essere un altrove idealmente universale. Dopo la lettura di questo romanzo ecologico pieno di sorprese, ciascuno dirà che il bosco narrato da Orazio Italia lo ha suggestionato al punto da fargli desiderare di esserne guardiano e andare ad abitarvi, infatti ai suoi margini c'è la vita di un paese dove tutti si conoscono e vivono ordinarie umani passioni sentimentali, civili, sociali e politiche. Spesso soprattutto politiche, perché spetta alla politica custodire i tesori del bosco e del suo lago naturale. -
Col dire poesia
Raccolta di riflessioni di poeti e critici italiani contemporanei sul significato della parola ""poesia""""."" -
Il gelsomino notturno
Ricordi di infanzia e adolescenza tra affetti e tradizioni di una Sicilia inedita per qualsiasi lettore, proverbi ricette, sapori e colori di un mondo reale e vissuto che adesso va scomparendo e che la scrittrice recupera a futura memoria con scrittura colloquiale e coinvolgente. La scrittrice confida: ""La principale protagonista della raccolta è Madre Natura, nella sua accezione sia laica che religiosa, la Madre delle Madri, Colei che genera, crea e distrugge, che dà e che toglie a suo piacimento. A lei si associa la costante presenza delle figure femminili che hanno per lo più ispirato la narrazione, fonte inesauribile di insegnamenti, intrisi di saggezza popolare siciliana."""""" -
Aquilia delle Poiane (Approssimazioni alle realtà romanzesche di una città)
Uno dei nomi, Aquilia, del passato remoto di Acireale, per un libro come realtà romanzesche di una città che contiene ed esprime la complessità di luci e ombre dell'umana condizione universale, con la singolare polisemia della sua anima e altrettante unicità di clima, prodotti della natura come dell'ingegno degli acesi. Una città privilegiata per la sua collocazione a mezza collina tra l'Etna e il mare, per il sole e le sue famose Terme Santa Venera, dove quella volta Riccardo Wagner ha trascorso vacanze di prolifiche cure e artistiche meditazioni. E poi il Carnevale e l'Opera dei Pupi, tradizioni, saggezze e allegria, a bilanciare ingenuità estemporanee, ozi, piaceri dei ricchi più ricchi e qualche aura, più o meno drammatica, di foschi misteri irrisolti, brevi ombre che velano ma non attutiscono il resto di limpida solarità culturale della Città dalle cento campane, luogo d'arte, artisti e genialità artigiane. Un libro, ""verità di uno"""", dolce e amaro come la vita umana di ogni giorno, scritto da un figlio di Acireale, lontano, ma sempre vicino, per memoria dei luoghi che gli sono più cari. Un libro che esalta o disapprova, ironizza quando coglie in attualità di assopimenti, mentre, sottovoce, ricorda, contesta e rivendica. 40 foto invitano a cogliere ulteriori significati nei coinvolgenti ragguagli dello scrittore."" -
Pink!
Dal sandwich di salmone a New York al carpaccio di tonno a Ibiza, passando a gustare l'anatra laccata al miele a Bangkok. Lo chef e food stylist Peter Norman e il fotografo Mikael Strinnhed ci conducono attraverso un viaggio culinario in 14 delle più vivaci città del mondo. Hanno incontrato amici, cucinato, mangiato, festeggiato e raccolto tutto il glamour in uno straordinario libro fotografico. Una raccolta di 130 ricette che parlano a tutti i sensi e promettono piacere di gusti esotici e raffinati.