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Viaggi postumi. Avventure post-mortem dei personaggi illustri
La chiusura di una tomba non sempre sancisce la fine di una vicenda umana. Molte volte l'ultima dimora si trasforma nel luogo da cui iniziano avventure e peripezie che riflettono gli aspetti tragicomici e imprevedibili della vita. Spesso queste avventure post-mortem sono la prosecuzione di strategie di potere, amori, odi, invidie e intrighi condotti in vita, che trovano nella dimensione della morte un nuovo impulso e una imprevedibile evoluzione. ""Viaggi postumi"""" racconta le più straordinarie di queste vicende. Dalla vendita illegale delle mummie egizie come panacea per tutti i mali all'uso dei cuori dei principi per creare pigmenti, dall'esposizione delle spoglie di personaggi famosi nei musei ai tentativi di rubare cadaveri illustri per rivenderli a studiosi e collezionisti. Il potere, la guerra, le rivoluzioni, la storia umana nei suoi più profondi significati, ma anche la magia, il carisma di santi e beati e l'influenza della religione; le vicende di queste salme sono il riflesso di secoli e secoli di storia. Attraversano le pagine i nomi di Voltaire, Keats, Colombo, Giulio Cesare, Marx, Lenin, Carlo Magno, Alessandro Magno, Mussolini, Hitler, Einstein e tanti altri. Scrittori, politici, artisti, principi... ma anche persone comuni, ognuno con una storia da far conoscere. Un viaggio negli aspetti più contorti e straordinari dell'animo umano, nelle sue ossessioni e paure più profonde: quelle legate all'ignoto e all'inevitabile incontro con la morte."" -
Budapest. Ritratto di una città
Città figlia del Danubio, a cavallo del fiume più celebrato d'Europa, Budapest nasce in un luogo unico e sviluppa un'architettura originale e fantasiosa. La storia della collina della Fortezza che dà sul Danubio ricorda la nascita della città e un sovrano del Quattrocento, Mattia Corvino, il cui regno coincise con una vera e propria età dell'oro per l'Ungheria. Città di fusioni, come quella tra musica classica e folk operata da Béla Bartók e Zoltán Kodály; la tradizione continua con una vibrante mescolanza di musica gitana, klezmer e jazz. Città degli sconosciuti, rompendo le barriere della lingua ungherese spesso definita impenetrabile, è popolata da una schiera di scrittori e poeti che hanno meritato il riconoscimento internazionale, da Sándor Petofi a Sándor Márai, da Péter Esterházy a György Konrád. -
Andalusia. Paesaggio dell'immaginario
Giardino ai piedi dell'Europa, crocevia fra Spagna, Africa e Nuovo Mondo, l'Andalusia ha rappresentato una ""dogana culturale"""" per più di diecimila anni. Se Giona fu il più antico esploratore a raggiungere questa regione, considerata da Plinio come la più ricca e fertile della terra, Cristoforo Colombo inventò l'America salpando da un cantiere navale di Cadice. Il grande fiume che attraversa l'Andalusia, il Guadalquivir, ha irrigato la storia, la cultura e l'economia dell'intera Spagna, attraverso le dominazioni fenicia, greca, romana, musulmana e castigliana. Eccezionale è la varietà degli scenari naturali andalusi: dai nevai della Sierra Nevada alle paludi del Coto de Donana, dai deserti dell'Almeria alle spiagge della Costa de la Luz. Scenari che hanno da sempre stimolato la fantasia di costruttori e architetti: pensiamo ai siti archeologici di Italica e Madinat al-Zahra e alla meravigliosa Alhambra, ma anche ai palazzi del Secolo d'Oro spagnolo, o al ponte di Alamillo regalato da Calatrava a Siviglia. Paesaggi dell'immaginario che hanno ispirato antichi filosofi della stregua di Averroè e Maimonide quanto moderni politici e scrittori come Blas Infante e García Lorca. Senza dimenticare musicisti e cantantes: dalla musica classica andalusa ai compositori Guerrero e Morales, De Falla e Turina; dal flamenco fino alle contemporanee band underground di Granada e Malaga. L'Andalusia è la summa di antiche culture, ma anche un laboratorio di idee e tendenze in fermento..."" -
Marsiglia. Ritratto di una città
La realtà più profonda e verace di Marsiglia rimane generalmente nascosta a chi, fermandosi alla sua reputazione di caotico porto di mare, patria del vizio e della criminalità ritratti in tanta letteratura e cinema, non si addentra nella sua appassionata ""arte di vivere"""", che pulsa nelle bellissime pagine della trilogia narrativa di Jean-Claude Izzo. Un forte senso di libertà ha caratterizzato la storia di questa eccezionale città fin dalle sue origini, favorito da una fusione incessante e creativa di culture prerogativa di una popolazione che, citando Blaise Cendrars, rimane oggi """"insolente, felice di essere viva, e più indipendente che mai"""". Il Porto Vecchio, nel quale i primi coloni greci entrarono con le loro galee per farne una base di commercio, è tuttora il centro vitale della città. Il progetto Euroméditerranée e la proclamazione di Marsiglia a Capitale Europea della Cultura nel 2013 hanno permesso un processo di riqualificazione urbana che sta dando sorprendenti risultati. Con i suoi ventisei secoli di esistenza, Marsiglia coniuga tradizione e modernità e, sulle tracce del suo passato, disegna il volto del suo avvenire. David Crackanthorpe ci guida in una piacevole esplorazione della straordinaria architettura dei suoi quartieri e delle vestigia delle numerose dominazioni; delle isole dell'arcipelago del Frioul e della magnifica costa, caratterizzata dalle smeraldine calanques."" -
Gossip. Dalla Mesopotamia a Dagospia
Con una rigorosa analisi del sapere ""informale"""", Paolo Pedote ci propone un percorsodivulgativo che, attraverso una nutrita carrellata storica di personaggi celebri e curiosi aneddoti, fa emergere una brillante riflessione sugli aspetti antropologici, sociali e filosofici di questa forma di comunicazione praticata fin dalla notte dei tempi. Condannato come vizio dalla Bibbia e utilizzato per incastrare Gesù davanti al Tempio, nella cultura romana il gossip entra in letteratura attraverso i """"canti trionfali"""" sull'omosessuale Cesare e le pagine di Svetonio e Tacito sulle turpitudini nell'Impero. Nel Medioevo, il vescovo Liutprando da Cremona è il primo corvo del Vaticano a cantare omicidi, orge e stupri. La calunnia si fa strumento per eliminare i porporati scomodi e prova nei processi dell'Inquisizione contro le streghe. Tra i pettegoli illustri troviamo Dante e Boccaccio, Machiavelli e l'Aretino. La prima """"analisi sociologica"""" del chiacchiericcio risale a Carlo Goldoni e alle sue commedie di sarte, portinaie e usurai. Ma è con la nascita del giornalismo che il gossip trova la sua forma letteraria, dalle pagine della Gazzetta Veneta a quelle di Vanity Fair. E a costruire il mito tutto italiano del """"paparazzo"""" nei bar di Vittorio Veneto sono Fellini e Flaiano. Negli anni Novanta il gossip si fa infine fermo-immagine sulla nostra società. Dall'incidente di Lady Diana alle fellatio presidenziali di Monica Lewinsky, la notizia è ormai """"gogna mediatica"""". Con Berlusconi, Ruby e Marrazzo..."" -
Lisbona. Ritratto di una città
Un viaggio letterario nella Lisbona più autentica, a spasso con i personaggi storici che la vissero e quelli nati dall'immaginazione di scrittori che la ritrassero, da José Saramago e Fernando Pessoa ad Antonio Tabucchi, che, italiano in terra straniera, ha fatto di questa città una seconda casa e un secondo cuore. Inseguendo i protagonisti della letteratura, della storia e del cinema, Lorenzo Pini ci condurrà, da perfetti flàneurs, in giro per la città. In un gioco turistico a tu per tu senza regole né - almeno apparentemente mete, se non quelle individuate dagli scatti di José Fernandes. Ci ritroviamo così, quasi senza accorgercene e sempre con il naso all'insù, tra il blu del mare e degli azulejos, nel frenetico mondo del Bairro Alto come nella quiete dei giardini sulle sommità occidentali della città, tra la più ricercata raffinatezza borghese del Carmo come nella casbah dell'Affama, attraverso rivoluzioni e trasformazioni radicali, assolati pomeriggi e surreali domeniche di epoche passate. Il tutto, naturalmente, scarpinando. Perché Lisbona è città di pendii e dislivelli, talvolta da lasciare senza fiato. Se dalla Baixa pianeggiante si vuol godere dei miradouros soleggiati battuti dalla brezza oceanica, non c'è alternativa: o così, o velocemente sospinti dai numerosi tram ed elevadores cittadini. Ci sarà sempre tempo, poi, per riprendersi dalla fatica seduti a un tavolino di un chiosco, sorseggiando una ginjinha o un bicchiere di Porto, o gustando un pastel de nata a Belém. -
La marina tedesca 1939-1945. Azioni belliche e scelte operative
Quando il 3 settembre 1939 Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, la Marina tedesca era assolutamente impreparata a sfidare le flotte delle due potenze alleate che, pur dovendo presidiare anche il Mediterraneo e le colonie asiatiche minacciate da Italia e Giappone, schieravano 22 navi da battaglia, 7 portaerei, 83 incrociatori, 255 cacciatorpediniere e 135 sommergibili. La distruzione della Kriegsmarine fu evitata grazie alla caduta della Francia - che mise a disposizione tedesca le basi da cui porre sotto assedio le isole britanniche - e all'audace applicazione di una ""strategia della dispersione"""" volta a valorizzare l'impiego combinato di mezzi di superficie, subacquei e aerei, elaborando nuove tattiche operative (come il """"branco di lupi"""" per gli U-Boot) o aggiornando al XX secolo antichi metodi di guerra, dalle navi corsare ai campi minati. Gli ammiragli tedeschi furono costretti ad architettare operazioni poco ortodosse, intercettando le linee di traffico mercantile avversario con un pugno di U-Boot e speciali """"corazzate tascabili"""", impiegando armi come le mine magnetiche e lanciando rischiose operazioni contro paesi neutrali ma strategici in vista del confronto con Londra e Parigi. I risultati furono ambivalenti, con alcuni spettacolari successi pagati però a caro prezzo. Prefazione dell'ammiraglio Gianni Vignati."" -
Praga. Ritratto di una città
Praga è una città magica, ricca di ponti, cattedrali, torri e cupole dorate, ma anche una moderna metropoli europea, che si specchia da più di dieci secoli nelle acque del fiume Moldava. Centro politico della Boemia ed ex capitale del Sacro Romano Impero, fin dalla sua fondazione nel IX secolo fu fulcro della cultura europea. È qui che Mozart mise in scena la première del suo ""Don Giovanni""""; ed è qui che nei primi anni del Novecento si muoveva Franz Kafka, mentre più tardi, sotto il regime comunista, il testimone della cronaca artistica sarebbe passato a scrittori come Milan Kundera e a registi come Milos Forman. Il centro storico di Praga, incluso nel 1992 nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'Unesco, rappresenta una delle più variegate """"collezioni di architettura"""" al mondo: dal barocco all'art nouveau, dal gotico al cubismo, dal neoclassico all'ultramoderno. Andrew Beattie ci accompagna in una lunga passeggiata per le suggestive vie delle quattro ex città indipendenti riunite nel 1784 - Hradcany (il Castello), Mala Strana (il Piccolo Quartiere), Stare Mèsto (la Città Vecchia) e Nove Mèsto (la Città Nuova) - e per il quartiere ebraico di Josefov, annesso alla città nel 1850. Ma Beattie riflette anche sulla città moderna, dove nuovi, arditi edifici come la """"Casa danzante"""" di Frank Gehry convivono con il ponte Carlo, l'Università Carolina e la cattedrale di San Vito."" -
La strada, il nazista e il pittore
Un vecchio filmato viene ritrovato in una chiesa del Devon, in Inghilterra. Le silenziose immagini in bianco e nero sono sufficientemente eloquenti da attirare l'attenzione dei media e suscitare la curiosità scientifica di un brillante storico, il professor Bennett della University of Plymouth. Il filmato risale agli anni della Seconda guerra mondiale e mostra degli uomini delle SS mentre sorvegliano dei prigionieri al lavoro nella costruzione di una strada, in uno dei territori dell'Unione Sovietica occupati dai nazisti. Bennett si lancia in un'indagine che lo porterà a scoprire il terribile segreto del filmato. La strada, che avrebbe dovuto collegare oltre 1000 chilometri di territorio da Leopoli a Stalino percorrendo tutta l'Ucraina, non aveva solo funzione di approvvigionamento delle truppe tedesche impegnate nel progetto di colonizzazione dell'Ucraina, ma serviva un secondo fine, molto più inquietante: un ingegnoso metodo per sterminare la popolazione ebraica locale. I campi di lavoro lungo la strada, le condizioni disumane, il gelo, la fame e le angherie dei loro aguzzini causarono la morte di migliaia di persone. Bennett racconta come un avvincente romanzo-inchiesta questa oscura vicenda, ripercorrendo come sia riuscito a identificare l'ufficiale delle SS, Walter Gieseke, responsabile del raccapricciante progetto. Di fondamentale aiuto nella sua indagine si riveleranno le memorie di un pittore rumeno, Arnold Daghani, sopravvissuto ai lavori forzati lungo la strada. -
L' ultima frontiera. La lunga marcia dei Cheyenne
Nel 1879, da una riserva dell'Oklahoma dove erano stati confinati dal governo federale, 300 Cheyenne si misero in marcia verso un obiettivo impossibile: i pascoli dei Padri, lontani più di 1000 miglia dal luogo inospitale e gelido del confino. Questo libro è la storia della loro lunga marcia e della ferocia con cui il governo americano vi si oppose, fino a decidere lo sterminio piuttosto che consentire alla tribù di raggiungere il suo scopo. Dapprima in sordina, poi con un massiccio dispiegamento di forze, il governo si adoperò con ogni mezzo per far recedere gli indiani dal loro proposito. In un clima sempre sospeso tra la leggenda eroica e il sanguinoso squallore delle operazioni repressive si svolge il duello fra l'esercito federale degli Stati Uniti d'America e il popolo di Piccolo Lupo, il capo dei Cheyenne. E mentre gli indiani decimati, braccati, affamati si inoltrano sempre più nel territorio americano, lo scoramento, la ripugnanza e la vergogna si insinuano nelle truppe regolari, poste a confronto con l'irrealtà dei miti lusinghieri della democrazia americana. In una sorta di ballo in maschera si incontrano i personaggi leggendari del West: da Wyatt Earp a Buffalo Bill e al generale Crook. Intorno a loro i caratteristi dell'epopea: il vecchio magistrato, i saloon, gli scout dell'esercito, i ministri evasivi, i giornalisti addomesticati e gli scandali politicamente soffocati. -
Blue. Chi ha ucciso il jazz?
Chi ha ucciso il jazz? Esiste un nuovo Thelonious Monk? E un nuovo John Coltrane? Dov'è l'erede di Jelly Roll Morton? Nisenson si pone queste domande e ne esamina le sconcertanti risposte. E tempo di affrontare la realtà, afferma Eric Nisenson: il jazz, un tempo musica popolare e innovativa, è morto. Corrotto e ucciso dalla commercializzazione, dall'appropriazione da parte del mainstream. Il celebre autore e critico musicale ci spinge persuasivamente a riflettere su come oggi l'intera industria del jazz sia controllata da un selettivo gruppo di potere che sta attuando una stretta presa alla gola sulle componenti più vitali della musica. Quanto hanno influito le etichette discografiche e i musicisti ""conservatori"""" nel mortificare l'innovazione, caratteristica così fondamentale e fondativa del jazz? Molti credono che il jazz abbia raggiunto il suo apice nei tardi anni Cinquanta e nei primi anni Sessanta, quando il genio di Miles Davis e John Coltrane scosse il pianeta. La maggior parte del jazz che vende oggi si rifa a questo periodo: una gallina dalle uova d'oro per l'industria discografica... una musica tecnicamente grandiosa, ma non più spontanea, scollegata dall'emozione. Prefazione di Luca Cerchiari"" -
Tom Waits. Dalla parte sbagliata della strada
Bluesman bianco e cantore ""dell'altra faccia dell'America"""", Tom Waits è uno degli artisti più amati, originali e imitati della storia del rock. Abbracciando la sua carriera quarantennale, da """"Closing Time"""" a """"Orphans"""" e oltre, questa biografia ci racconta di un sopravvissuto camaleontico che non ha mai perso credibilità cult e mistero da outsider. Dal suo scalmanato periodo """"jazzbo"""" nella Los Angeles anni Settanta ai tempi recenti che gli hanno valso più di un Grammy: passo dopo passo, album dopo album, analizzando ogni brano. Nato in California nel 1949, Waits incontra presto un altro grande """"maudit"""" come Charles Bukowski. Sceglie di stare """"dalla parte sbagliata della strada"""", quella di chi non ha voce ed è tagliato fuori dalla storia, facendosi custode di tutte le storie di prostitute, ubriaconi, clochard e poeti beat che torneranno nei suoi testi. Sempre rifuggendo riflettori, fama e show-business. È l'""""anti-Springsteen"""" per eccellenza. La sua vita sregolata da """"rain dog"""" è fatta di ubriacature, amori passeggeri e incontri con grandi personaggi. Solo il legame con la cantante Rickie Lee Jones metterà fine per un po'ai suoi innumerevoli flirt. Grazie alla dieta a base di alcol e sigarette, la sua voce si fa sempre più roca, da """"licantropo"""". Francis Ford Coppola comincia ad affidargli colonne sonore e parti nei suoi film. Una carriera cinematografica che trova il suo culmine in """"Daunbailò"""" e """"Coffee and Cigarettes"""" di Jim Jarmush."" -
Guida ai narratori italiani del fantastico. Scrittori di fantascienza, fantasy e horror made in Italy
Anche se in Italia i generi della fantascienza e dell'horror sono praticati da pochi decenni, la tradizione fantastica ha tuttavia radici antiche che risalgono almeno alle ""corbellerie"""" (così le definì il cardinale Ippolito d'Este) di Ludovico Ariosto. Escludendo tuttavia i generi precedenti alla nascita del romanzo moderno, questo libro si occupa degli scrittori che si sono cimentati con una certa costanza nei vari tipi di letteratura d'immaginazione, dal meraviglioso allo strano, dal gotico al perturbante, dal fantastico tout court al weird fino appunto ai generi di consumo della narrativa del terrore, della science fiction e del fantasy. Un excursus che parte da certe Operette morali di Giacomo Leopardi per proseguire con il movimento della scapigliatura e continuare con gli ormai classici del fantastico del Novecento, da Capuana a Verga e Bontempelli fino a Buzzati, Calvino, Landolfi e Morselli, approdando infine ai contemporanei: Valerio Evangelisti, Danilo Arona, Pierfrancesco Prosperi, Renato Pestriniero, Dario Tonani, Licia Troisi, Barbara Baraldi etc. Il volume è strutturato in voci alfabetiche per autore ed è corredato da numerosi box che esaminano in maniera più puntuale particolari correnti letterarie o fenomeni editoriali, dalla scapigliatura al futurismo, dalla protofantascienza alla fantarcheologia fino alle recentissime correnti del connettivismo e del new weird, senza trascurare la storia delle pubblicazioni più significative e l'importante ruolo dei curatori e dei critici."" -
Il disco. Musica, tecnologia e mercato dal positivismo al web
Dopo un periodo di declino, dovuto all'emergere e alla massiccia diffusione del formato digitale, il disco in vinile vive ora una rinata popolarità, con vendite che in Gran Bretagna hanno raggiunto picchi impensabili fino a pochi anni fa. Senza questo rivoluzionario supporto la storia della musica sarebbe sopravvissuta solo in parte. Nato fra Europa e Stati Uniti nel contesto della rivoluzione industriale e del grande sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica, il disco si è rapidamente affermato come uno dei contributi più rilevanti del Novecento, simbolo di un pensiero capace di coniugare in un oggetto senza frontiere arte e scienza, ricerca grafica e ubiquità del suono riprodotto e dell'ascolto. Questo saggio, il primo in Italia dedicato a tutti gli aspetti del disco e l'unico a ripercorrere tutte le teorie su di esso, traccia la storia di un supporto in continua evoluzione (dal cilindro di cera di Edison al brevetto di Berliner, dal microsolco al CD) anche in ragione delle decisive interazioni con i generi musicali, la rete dei media, il sistema produttivo, gli eventi bellici e sociali. Un testo rigoroso quanto divulgativo che sa proporci anche curiosità, vicende e genealogia dei protagonisti del settore (inventori, produttori, tecnici), sottolineando il valore del disco come bene culturale e come oggetto di studio e di archiviazione e conservazione, oltre che come prodotto industriale. -
Atene. Ritratto di una città
Atene, perla architettonica dell'Attica affacciata sul golfo e protesa verso monti e colline, costituisce un'anomalia storica. Se gli scavi ne datano le prime fondamenta a oltre 5000 anni fa, la città divenne capitale della Grecia soltanto nel 1834. Nel corso dei secoli subì l'occupazione di ogni cultura e civiltà europea: dai primi fondatori provenienti dall'attuale Albania alle potenze naziste, passando attraverso persiani, macedoni, romani, slavi, goti, veneziani, francesi, catalani, turchi, italiani e bulgari. La primigenia struttura dell'acropoli fu gradualmente modificata dai vari dominatori divenendo fortezza, castello, tempio, moschea, cattedrale e perfino harem. L'età dell'oro di Atene raggiunse il suo apogeo nel V secolo a.C, con i grandi progetti architettonici di Pericle. Ma è sugli ultimi due secoli che John Gill concentra l'attenzione, facendoci riflettere su quanto la quintessenza di Atene come culla della democrazia sia stata enfatizzata dalla fantasia romantica degli intellettuali dell'Ottocento. La città è oggi un affascinante mosaico. Se nei quartieri del centro è ancora possibile passeggiare lungo gli itinerari percorsi da Sofocle o Platone, il tempo sembra essersi fermato all'atmosfera del piccolo borgo ottocentesco di viuzze e casupole, brulicante di una società multietnica che si muove fra mercati, taverne e teatri. Altrettanto interessanti sono i quartieri periferici dove si muovono le nuove avanguardie letterarie, musicali e architettoniche. -
Storia delle battaglie sul mare. Da Salamina alle Falkland
Un saggio che si propone di raccontare le dieci battaglie sul mare più decisive della storia, soffermandosi su ogni evento bellico ma inquadrandolo in un più ampio contesto strategico e tecnico. Si parte dalle battaglie combattute dalle navi a remi e a vela. A Salamina (480 a.C), Azio (31 a.C.) e Lepanto (1571) protagoniste sono navi a remi evolutesi in oltre due millenni, dalla bireme alla galea. Lepanto vede tuttavia affermarsi per la prima volta il ruolo della polvere da sparo: innovazione che segnerà le battaglie navali fondamentali di tre secoli, da quella combattuta nel canale della Manica (1588) sino a Trafalgar (1805). La fase successiva è caratterizzata da una più marcata influenza dell'evoluzione tecnologica: lo scontro di Hampton Roads (1862) segna una rivoluzione, con il duello tra navi spinte da macchine a vapore, armate con cannoni ospitati in torri rotanti e protette da spesse corazze di ferro. La battaglia dello Yalu (1894), un evento in apparenza secondario, domina le menti degli esperti navali, e segna l'ascesa del Giappone; allo Jutland (1916), le grandi corazzate, in rapida evoluzione, diventano le dominatrici del mare: possono colpire a lunga distanza e rimanere difese, pur rivelandosi vulnerabili a torpediniere e sommergibili. A Midway (1942) si aggiunge la minaccia portata dagli aerei imbarcati sulle portaerei, nuove regine delle flotte. Infine, alle Falkland (1982) gli scontri sono segnati dalle dotazioni hi-tech, come jet a decollo verticale... -
Guida ai supereroi Marvel. Vol. 1: A-H.
Da oltre 70 anni la Marvel stupisce il mondo con i suoi eroi: Spider-Man, Hulk, Captain America, Thor, Iron Man, Wolverine... sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno reso celebre la Casa delle Idee nel mondo, campioni dalle caratteristiche sovrumane che appaiono come divinità agli occhi di chi ne osserva le gesta attonito e meravigliato. ""Guida ai Supereroi"""" conduce il lettore in un incredibile mondo di invincibili eroi, criminali carismatici, creature mostruose, esseri sovrannaturali, alieni e androidi, raccontando i fatti essenziali di queste figure mitiche, dalle più famose alle meno note. Ne vengono descritte le origini, l'evoluzione e i poteri, e analizzati il profilo sociale, politico e psicologico, senza però dimenticare le epiche battaglie, gli amori, le alleanze, i tradimenti, e tutto ciò che in definitiva li rende umani e a noi più vicini. In 2 corposi volumi (""""dalla A alla H"""" e """"dalla I alla Z"""") corredati da numerose immagini, l'opera esamina centinaia di personaggi, con 60 schede di approfondimento e inserti speciali, e descrive dettagliatamente i principali eventi e supergruppi Marvel dalle origini fino ai giorni nostri. Una guida per il lettore esperto che voglia rivivere antichi ricordi e assaporare nuove emozioni, ma anche per il neofita interessato a orientarsi in un mondo che potrebbe anche essere il nostro, se non fosse popolato da creature tanto straordinarie. Prefazione di Giuseppe Guidi."" -
Buenos Aires. Ritratto di una città
L'architetto Le Corbusier definì Buenos Aires ""la capitale di un impero immaginario"""". A partire dalla sua fondazione nel XVI secolo, la principale città argentina è stata tanto un luogo dell'immaginazione quanto lo scenario di numerosi eventi storici cruciali. Dalle invasioni straniere del passato ai più recenti colpi di stato e dittature militari, parallelamente alla storia della città si è sviluppata una vibrante cultura popolare generata dalla durezza dell'immigrazione e dalla nostalgia per una patria perduta. Questa guida culturale ci spinge a riflettere sugli sforzi di uomini e donne per costruire una città dove realizzare i propri sogni, fornendoci al contempo un affresco della Buenos Aires odierna. Dai grattacieli sorti lungo l'estuario del Rio de La Plata al pittoresco porto di La Boca da dove migliaia di migranti si sono affacciati per la prima volta al nuovo continente, Buenos Aires ha creato la sua propria leggenda, che oggi rivive nelle tanguerie, negli affollati campi da calcio, nei caffè dove prendono vita sostenuti dibattiti o da dove osservare il viavai dei passanti. Nick Caistor ci porta all'interno della brulicante città, mostrandoci come il passato abbia plasmato le sue strade, come la politica argentina abbia lasciato il proprio marchio in ogni angolo urbano, come ogni nuova ondata di abitanti si sia venuta a integrare al variegato mix culturale della metropoli. Esplorando la complessa eredità lasciata tanto dal colonialismo spagnolo quanto dal peronismo..."" -
First Overland. Da Londra a Singapore in Land Rover
Perché no? In fondo, nessuno l'aveva mai fatto prima. Sarebbe stato il più lungo tragitto percorso via terra di tutti i tempi, dal Canale della Manica a Singapore. Sapevano che già parecchie spedizioni l'avevano tentato. Alcune erano arrivate fino ai deserti dell'Iran. Altre avevano perfino raggiunto le pianure dell'India. Ma nessuno era riuscito a proseguire oltre le alture e la giungla dell'Assam, attraverso la Birmania settentrionale, verso la Thailandia e la Malesia. A ideare l'impresa sono sei giovani delle università di Cambridge e Oxford: Adrian Cowell (business manager), Patrick Murphy (navigatore e cuoco), Nigel Newbery (furiere e meccanico), Henry Nott (ingegnere) e Tim Slessor (scrittore e assistente cameraman). Privi di qualsiasi mezzo, si rimboccarono le maniche per trovare dei finanziatori. Dopo aver convinto la BBC ad acquistare i propri filmati per una possibile serie televisiva, persuasero la Land Rover a prestar loro due station wagon ultimo modello. Infine sedussero un editore che firmò loro un contratto di anticipo per un libro-reportage. Per quando furono pronti a partire, i loro sponsor (più di 80!) spaziavano dalle distillerie di whisky alle fabbriche di pale pieghevoli. Alla fine del 1955, l'avventura cominciò. Sette mesi e 12.000 miglia dopo, due logore Land Rover entrarono nella città di Singapore. Oggi, a distanza di mezzo secolo ""First Overland"""" è stato ripubblicato con la prefazione di Sir David Attenborough."" -
Regina di cuori. Vita della sublime e infame Margherita di Valois
Mai personaggio fu tanto lodato per l'avvenenza della figura, la soavità dei lineamenti, l'intelligente spregiudicatezza della mente, la vastità della cultura. Mai donna fu altrettanto ferocemente attaccata dai contemporanei e accusata di innumerevoli turpitudini e inaudite crudeltà. Figlia di Enrico II di Francia e di Caterina de' Medici, fu unita in matrimonio al protestante Enrico III di Navarra (futuro Enrico IV di Francia). Ma a quelle nozze, che dovevano essere simbolo di riconciliazione tra cattolici e ugonotti, fece seguito dopo appena cinque giorni il massacro di San Bartolomeo, in cui morirono migliaia di protestanti. Ultima discendente dei Valois, accettò l'annullamento del matrimonio con Enrico IV a seguito di generose ricompense, per poi adoperarsi a rafforzare la sua posizione di moglie ripudiata. Generosa mecenate di scrittori e poeti, filosofi e musicisti, sia in vita che dopo la morte venne screditata da numerosi libelli per il suo temperamento passionale di cui non fece mai mistero. Tutt'oggi viene ricordata con una connotazione caricaturale e leggendaria sotto il soprannome di regina Margot, affibbiatole nel XIX secolo.