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Guida alla letteratura tedesca. Percorsi e protagonisti 1945-2017
Fine della Seconda guerra mondiale. 1945. La Germania è un mucchio di macerie, la storia è finita. Eppure da quell'Anno Zero la letteratura di lingua tedesca riprende il suo cammino e torna a essere uno dei punti di riferimento della cultura mondiale, facendo i conti con il passato e proiettandosi verso il futuro. Da Heinrich Böll a Günter Grass, da Ingeborg Bachmann a Friedrich Durrenmatt, da Peter Handke a Herta Müller, da Christa Wolf a Uwe Johnson: questo volume traccia un percorso attraverso la narrativa tedesca degli ultimi settant'anni con 28 voci analitiche e sintetiche sugli autori più rilevanti. Oltre le figure individuali degli scrittori si delinea un duplice movimento: quello complessivo della letteratura tedesca del dopoguerra e quello più generale del mondo nel quale questa letteratura s'inscrive. La guida getta poi un coraggioso sguardo sul presente, suggerendo nomi forse meno noti al lettore italiano - come Daniel Kehlmann, Jenny Erpenbeck o Christian Kracht - nella consapevolezza che il panorama editoriale italiano fatica a seguire queste evoluzioni. Il quadro è arricchito da un'ampia panoramica iniziale sull'attività di coloro che, dopo gli esordi in un periodo precedente, continuarono la loro attività nel dopoguerra (da Thomas Mann a Brecht a Jünger) e da due ampie appendici sulle produzioni di generi limitrofi alla narrativa come la poesia e il teatro, oltre che da una terza appendice dedicata al cinema tedesco, che si afferma come uno degli strumenti espressivi più efficaci della Germania pre e post-riunificazione. Chiude il volume una sezione sui ""26 romanzi da non perdere"""": altrettante schede di lettura che analizzano opere imprescindibili fra le più acclamate da pubblico e critica e altre ancora poco conosciute."" -
Il cittadino e il direttore generale. Una storia di sanità
Un pamphlet che racconta come un'azione volta a favorire il miglioramento di un servizio venga ricusata da una certa burocrazia sorda, chiusa al dialogo col cittadino, incurante dei suoi diritti e produttrice di atteggiamenti per cui qualche lesione delle regole è la regola. Il tutto a dispetto dei molti che agiscono nel rispetto delle norme. I risultati della vantata terza sanità al mondo sono stati rimessi in discussione nel 2015 quando, dopo decenni, l'aspettativa di vita dei cittadini italiani è diminuita, perdendo in 15 anni i vantaggi acquisiti in 40. Al Policlinico Sant'Orsola-Malpighi di Bologna è stato assegnato nel 2015 - lo stesso anno della storia che costituisce la spina dorsale del pamphlet - il premio per la migliore struttura sanitaria del paese. Ma i criteri di assegnazione del premio - sviscerati nelle pagine di questo libro - ed episodi concreti fanno dubitare del giudizio di chi quel premio ha dato. -
Guida ai fantasmi d'Italia. Dove cercarli e trovarli
Un excursus nel mondo dell'impalpabile. Una guida ai fantasmi d'Italia, regione per regione, dove il lettore avrà modo di percorrere, portato per mano dalla nostra detective dell'occulto, un itinerario alla scoperta di quelle presenze che, secondo la tradizione, si manifestano dalla mezzanotte in poi. Verremo a conoscenza non solo della storia degli antichi palazzi, testimonianza degli accadimenti che si sono verificati nel tempo nel nostro Paese, ma anche di quelle vicende non riportate dalle fonti ufficiali che hanno coinvolto nobili personaggi e non solo, lasciando all'interno di castelli, edifici e strade la loro invisibile presenza che racconta a chi ha l'avventura d'incrociarli storie d'amore, di guerra e di sangue: un tragico vissuto che li ha ancorati a quei luoghi per l'eternità. -
Gli animali nella storia della civiltà
L'uomo controlla oltre due miliardi di animali utili: come sia giunto a tale incontrastata dominazione costituisce un capitolo di storia trattato per la prima volta in questo volume. Dalla preistoria con le sue grandi migrazioni al Medioevo; dall'età delle grandi scoperte a quella moderna con le sue catalogazioni ed esperimenti; dalle teorie evoluzionistiche alla lotta alle epidemie, fino all'età della chimica con gli allevamenti intensivi e l'eugenetica. Morus racconta il mondo animale e il suo rapporto con l'uomo, partendo dalle primissime forme di vita nei mari, passando per i dinosauri e le prime bestie cacciate, fino agli immensi mattatoi di Chicago, parlandoci così della guerra più lunga che sia mai stata combattuta sulla terra. Sfruttati, venerati, sterminati, addomesticati, gli animali sono i protagonisti di una storia avventurosa quanto quella dell'uomo. Nondimeno, da sempre ne occupano l'immaginario all'interno di saghe, favole e leggende e delle prime pitture rupestri. Attraverso il racconto delle corride dei Visigoti, dell'invasione dell'Europa da parte di milioni di topi che passarono il Volga cacciati dal terremoto o dell'isola che i conigli trasformarono in un deserto, questo libro mette insieme una rassegna dei più importanti studi condotti su basi scientifiche - le teorie di Darwin e Mendel per citare le più note - e un'appassionante raccolta di curiosità, come l'ingresso dei gatti nei salotti dell'alta società o le polemiche sulle scimmie e sul darwinismo. Morus ci fa vedere il mondo dagli occhi dell'affascinante e misterioso regno animale. -
I segreti dei templari
I cavalieri Templari professarono davvero una dottrina segreta in contrasto con quella della Chiesa cattolica romana? La estesero a tutto l'ordine? Quali furono i suoi dogmi, le sue fonti, i suoi legami con le grandi eresie del XIII secolo? Rappresentava davvero un pericolo così grave per la società da giustificare le terribili misure adottate dalla Chiesa e dalla Corona francese per distruggere l'ordine del Tempio? Nel XVII secolo l'abate René-Aubert Vertot considerava i Templari «l'enigma più impenetrabile che la storia abbia lasciato da decifrare alla posterità», mentre Napoleone non credeva che si sarebbe mai riusciti a risolverlo. «Come si potrebbe decretare che i Templari erano innocenti o colpevoli a distanza di cinquecento anni» diceva «quando anche i contemporanei sono discordi?». In effetti si decideva di essere prò o contro l'ordine del Tempio in modo sistematico e prima di qualsiasi analisi, a seconda che si fosse atei o credenti. Discolpare i Templari significava processare la monarchia che aveva approfittato delle loro spoglie e il papato che li aveva abbandonati e condannati; colpevolizzarli significava difendere sia la Corona sia la religione. Nato da un lungo e attento lavoro di ricerca da parte di Jules Loiseleur, questo saggio, assurto a pietra miliare degli studi sui Templari, cerca di far chiarezza sull'organizzazione interna e i rapporti col mondo esoterico dei membri dell'Ordine. Contiene inoltre gli atti dell'inchiesta sui Templari in Toscana e la cronologia dei documenti relativi alla soppressione dell'Ordine. -
Storia del libro. La via maestra dello spirito umano
Una storia del libro che è piuttosto un ""romanzo del libro"""", un racconto avventuroso: quasi un'autobiografia scritta dal libro stesso. Libro come contenitore e come contenuto, come veicolo di un autentico soffio creatore o di una comunicazione importante, o ancora di una """"onorevole"""" volgarizzazione. Ancora, il libro come scintilla di rivoluzioni o custode di segreti corporativi, a volte oggetto di vezzo per i salotti buoni, altre volte oggetto pericoloso da bandire o da distruggere. Una storia del libro che è quindi anche una storia del """"carattere"""", dai geroglifici agli innovatori Didot, Fournier e Bodoni, ma anche una storia della stampa dalla Cina all'Europa, grazie al segreto della carta carpito prima ai cinesi e poi agli arabi. Il libro, infine, come oggetto di scambio e di mercato, dall'era industriale a oggi, ma anche oggetto di culto appassionato per gli amatori, con una sezione finale dedicata ai """"templi del libro"""": le biblioteche più famose del mondo o che hanno """"fatto la storia""""."" -
Bob Dylan. Scritti 1968-2010
Questa entusiasmante raccolta di scritti è un album di ricordi incentrati su Bob Dylan, premio Nobel per la Letteratura 2016, che prende il via in New Jersey nell'estate del 1963 per terminare a Minneapolis nella notte delle elezioni americane del 2008. Nel primo caso, il pubblico di un festival trattiene il respiro di fronte a un tizio con chitarra dall'aria trasandata che dice di chiamarsi Bob Dylan e che suona insieme a Joan Baez; nell'altro, Dylan si presenta per la prima volta alla sua vecchia alma mater, l'Università del Minnesota, e, nella notte in cui gli Stati Uniti votano per il cambiamento, investe di un nuovo significato le canzoni che si è portato dietro per quasi mezzo secolo. Greil Marcus, celebre in tutto il mondo per i suoi Mystery Train e Tracce di rossetto, ha seguito il lavoro e la vita di Bob Dylan con l'intensità di un fan e la perseveranza di un detective. Alle approfondite e appassionanti indagini sulle storie ingarbugliate della vecchia musica americana si alternano in questa godibilissima narrazione commenti stringati su dischi, libri, concerti, pubblicità radiofoniche. Ne esce il racconto frizzante e prezioso di più di quarant'anni d'impegno condivisi da un cantante e poeta senza eguali e un ascoltatore straordinariamente acuto. -
Storie di Parigi
Questo libro è il racconto di una passeggiata di 7 giorni e 50 km per le vie di Parigi; nasce dal confronto fra una Parigi mentale, costruita su letteratura, cinema e musica, e l'esperienza reale della città, l'avventura della camminata urbana. Un viaggio a più dimensioni: una fitta rete di riferimenti letterari, cinematografici e musicali intrecciati tra loro, ma soprattutto un viaggio nella Modernità che a Parigi è nata il 14 luglio 1789, con la Grande Rivoluzione, e sempre qui è morta in un'altra data arbitraria ma non troppo, il 14 giugno 1940, giorno in cui la Wehrmacht vittoriosa sfila ai piedi dell'Arco di Trionfo. La città è il territorio sacro della flânerie, secondo Walter Benjamin; la metropoli è la realizzazione dell'antico sogno umano del labirinto. Ma come tracciare l'itinerario, con quale ordine, in che modo riprodurre l'ipertesto di una Parigi mentale? La risposta è forse implicita nella topografia di questa città smisurata? In fondo, per quanto grande possa essere la Parigi reale, sarà comunque più piccola dell'astratta Parigi intellettuale. -
Vita semieroica di Franco Valobra
Molti lo ricordano per la sua partecipazione al film “Il nome della rosa”, dove non dice una parola ma è impossibile non notarlo. Altri come il dottor Fez ne “Il gioco di Milo Manara”. Fu amato da Fellini e stimato da Bertolucci, che lo recuperò, a un certo punto della vita, da una spiaggia della Martinica dove era finito a leggere i tarocchi in seguito a una disavventura sentimentale. Ma questi, nell'intensa vita di Franco Valobra, sono solo alcuni dettagli. Classe 1924, torinese di nascita e cortonese d'adozione, a vent'anni diviene attivista del Partito d'Azione. Solo dopo la guerra si laurea in Farmacia, senza tuttavia esercitare la professione. Sente infatti molto più congeniali al suo temperamento la critica cinematografica e il giornalismo. Scrive su Camus, Fitzgerald e Vittorini, venendo in breve riconosciuto come un protagonista del giornalismo culturale italiano negli anni Sessanta. Scrivendo per una lunga serie di quotidiani e riviste, ha l'occasione di incontrare alcuni fra i maggiori personaggi della letteratura, del cinema, dello sport e delle arti, su scala mondiale, divenendone intimo amico. Intellettuale libero e controcorrente, fu l'anima intelligente e colta di Playmen, primo magazine di erotismo patinato nato in Italia cinquant'anni fa sul modello di Playboy, intervistando nomi come Sciascia, Ginsberg, Moravia, Fred Astaire, Vargas Llosa e Ionesco. -
L' importanza di essere Lucio. Eros, magia e mistero ne «L'Asino d'oro» di Apuleio
Caposaldo del fantastico antico ma in realtà di ogni tempo, l'opera di Apuleio nota come Le metamorfosi o più comunemente ""L'asino d'oro"""" è l'unico romanzo latino a oggi pervenuto intero. Il volume che si propone costituisce un rinvio commentato, guidato, alla lettura di quest'opera bizzarra. Un'opera giocata sullo spiazzamento del lettore (e degli stessi critici, che ne dibattono il senso autentico), tra divertita ironia, fiaba erotica, orrore onirico e sapienza iniziatica, dipanata come viaggio nella terra delle Madri: di qui la scelta anche nella nostra lettura di un itinerario """"in progress"""". Nelle pagine del romanzo tutto cambia continuamente, metamorfizza in continui colpi di scena: in un teatro di personaggi e fantasie idealmente tra Fellini e David Lynch, per bocca del povero protagonista Lucio trasformato (per errore) in asino, l'autore avvocato, conferenziere, forse mago e di sicuro un po' istrione gioca a tutto campo per tenere inchiodati i lettori/spettatori attraverso laboratori di streghe, caverne di briganti, alcove di signore birichine e santuari di Iside. Una scatenata, vertiginosa contaminazione di generi dal sentore - diceva Flaubert - d'incenso e d'orina, ma insieme una grande avventura di rinnovamento interiore; un'opera da rileggere - tale la funzione del volume proposto - continuando a farsi domande."" -
San Paolo. Ritratto di una città
Caotica, spaventosa e disumana: è così che appare a un primo, affrettato sguardo San Paolo. Niente a che vedere con il fascino immortale di Rio o la musicalità afro di Bahia. Eppure questa città conquista tutti: lo fa attraverso la storia del suo popolamento, legato prima all'epopea dei bandeirantes, i cowboy brasiliani, poi all'emigrazione italiana e di tante altre etnie; per l'ineguagliabile proposta culturale dei suoi teatri, dei musei ricchissimi, delle sue università; perché è polo di attrazione di ogni religione e una città buona per ogni gusto, ogni avventura, e offre scorci inaspettati. Ci si può svegliare in Giappone e ritrovarsi immersi, cambiando quartiere, nella verace tradizione calabrese; in un attimo si passa dalla Wall Street sudamericana alla memoria dell'immigrazione italiana del Brás o del Bixiga; dal lusso più sfrenato all'umile lavoro dei calzolai e dei carcómanos (i verdurai di origine italiana). Ogni bairro, ogni quartiere, racconta una storia diversa: Italia, Giappone, Africa, Francia, Turchia... ogni provenienza è rappresentata. San Paolo è la città dove sono nati o confluiti tanti movimenti letterari e culturali, e i personaggi più noti del Brasile: da Oscar Niemeyer a Pelé, da Elis Regina ad Ayrton Senna e Caetano Veloso. Una città modernissima, con i suoi grattacieli che la fanno assomigliare a una Manhattan tropicale, che contiene tuttavia tutte le contraddizioni di un paese meraviglioso eppure difficile e complesso. Motore dell'economia sudamericana e soprattutto di un'avventura umana meticcia da sempre. -
Robin Hood. La vera storia di un fuorilegge
Chi era Robin Hood? Forse un ""ribelle sociale"""", più probabilmente un feroce assassino. Oppure era un abile arciere che difendeva il trono di re Riccardo Cuor di Leone? Holt indaga in diverse direzioni, cerca negli archivi, segue le tradizioni popolari, approfondisce i poemi medievali. Un'opera di accurato rigore storico e, insieme, una narrazione di grande fascino. Nelle vicende del fuorilegge di Barnsdale, qui rievocate con numerosi brani originali, rivive il Medioevo inglese in tutta la sua complessità, con le sue classi sociali rigidamente suddivise in nobili, cavalieri, possidenti, gentiluomini di campagna, abati e sceriffi: un variopinto palcoscenico che sembra creato apposta per incorniciare le imprese di Robin Hood. Il pensiero di Holt è chiaro: reale o immaginario, Robin Hood è il frutto di una società dove le carestie portavano alladrocinio e al saccheggio, dove la violenza era un fatto naturale e accettato. In questo mondo duro e aspro, Robin Hood incarna il coraggio, l'avventura, il rischio e assume la parte dell'eroe libero e multiforme, spietato con gli avversari, cortese con le donne, pronto al gesto aristocratico ma anche alla caccia proibita e alla grassa risata che riempie di suoni la """"foresta verde""""."" -
La civiltà in bagno. Dall'antichità ai giorni nostri
È la storia della civiltà ""in bagno"""", ordinata cronologicamente dalla preistoria ai giorni nostri e arricchita da aneddoti interessanti e notizie curiose. Ha ragione l'autore quando afferma che la storia dei popoli si impara meglio nelle loro stanze da bagno che dai loro campi di battaglia? Sigfried Giedion ha scritto: """"per uno storico non esistono cose troppo banali"""". Lo storico di oggi infatti riesce a vedere caratteri di una società riflessi nell'acqua del bagno, trova documenti importanti su usi e costumi di un'epoca nelle apparecchiature e nelle decorazioni dei servizi. Centinaia di illustrazioni tratte da incunaboli, miniature, quadri, disegni costituiscono la documentazione più completa che si potesse raccogliere."" -
San Francisco. Ritratto di una città
Anthony Bourdain visitò San Francisco durante una delle sue celebri missioni culinarie e quello che ne disse è degno di nota: «Chi non si diverte a San Francisco dev'essere pazzo. Si beve, si mangia, è sporca e cattiva e assolutamente meravigliosa». San Francisco infatti non è solo la dama elegante che appare in fotografia; San Francisco è rock, nell'essere stata al centro di tante rivoluzioni culturali quali i primi movimenti sindacali ottocenteschi, la Beat Generation degli anni Cinquanta, la Summer of Love del 1967, ed è stata palcoscenico anche per la nascita dei movimenti lgbt negli Stati Uniti. Ma San Francisco è anche pop, perché tante invenzioni in campo tecnologico, del design e del costume che usiamo tutti i giorni sono nate da quelle parti. Come se il genio aleggiasse nella nebbia che la abbraccia per una parte dell'anno. San Francisco è un po' la storia degli Indiani d'America e degli esploratori dei mari; è la città del jazz e del rock 'n' roll; la città di chi si sente diverso, degli ambientalisti, degli operai, dei dissidenti, degli sperimentatori, dei rivoluzionari, dei sognatori. È la città di Mark Twain, di Jack London, di Dashiell Hammett, di Jack Kerouac, di Maya Angelou, Janis Joplin, Jerry Garcia, di Dave Eggers. È una città dove l'eccentricità è più lodata del conformismo; dove - a dispetto della morsa di una gentrifìcazione sempre più aggressiva - sembra ancora che tutto sia possibile, dove movimenti culturali e artistici lontani dal baricentro degli Stati Uniti si sono evoluti e hanno avuto un'eco in tutto il mondo. Perché San Francisco è la città del dream of the West: quell'Ovest dove i sogni non hanno limiti. -
I grandi ammiragli dell'età remica
15 biografie di grandi ammiragli, dall'antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell'abilità personale e dell'importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell'ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l'estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall'aristocrazia. Di tutt'altro ceto erano gli ufficiali dell'Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici. -
Guida al cinema fantasy
All'inizio degli anni ottanta del secolo scorso prima con ""Excalibur"""" di John Boorman (1981 e poi con """"Conan il barbaro"""" di John Milius (1982), nasce un nuovo genere cinematografico: il fantasy, che già aveva in ambito letterario una tradizione di tutto rispetto. Si tratta di storie per lo più avventurose che hanno una ambientazione barbarica o medievaleggiante dove un eroe o un gruppo di eroi, non necessariamente senza macchia e senza paura, combattono contro il male tra mille pericoli e difficoltà, rappresentate da esseri mostruosi, malvagi stregoni, incantesimi e fatture, alla ricerca non solo del modo di ripristinare la pace perduta ma anche di trovare un equilibrio in se stessi. Il libro ripercorre le tappe di questo genere cinematografico, da quei primi inizi alle successive realizzazioni che culmineranno nel 2001-2003 con l'approdo sullo schermo della più famosa trilogia letteraria del genere: """"Il signore degli anelli"""" di J.R.R. Tolkien, realizzata da Peter Jackson. Ma non è soltanto questo ventennio a essere oggetto della presente narrazione; il racconto prosegue infatti fino ai giorni nostri attraverso pellicole quali le saghe di Harry Potter e delle Cronache di Narnia, le varie versioni per lo schermo del poema nordico """"Beowulf"""", le diverse riproposizioni del ciclo arturiano, eccetera. E non solo, perché, una volta identificati i canoni del genere, è stato compiuto un viaggio a ritroso individuando quei film che, sebbene catalogati allora in altri modi (storici, fantastici, mitologici, peplum), possono essere considerati fantasy ante litteram, a partire dal muto """"I Nibelunghi"""" di Fritz Lang (1924)."" -
Guida al cinema bellico
Come approcciarsi a un genere cinematografico che mette al centro della sua stessa esistenza concetti terribili quali distruzione, morte, situazioni disperate, il tracollo della civiltà alla luce impietosa dei lampi della battaglia, la stigmatizzazione dell'animo più nero e vergognoso della natura umana? Il concetto da cui partire è considerare il cinema di guerra come un cinema della memoria, spettacolare e truce al tempo stesso, rimarcante un istinto fortemente connaturato al genere umano: la pulsione al predominio violento sull'altro. Michele Tetro e Stefano Di Marino analizzano il cinema bellico attraverso i tempi, la storia, i temi portanti, le figure iconiche, gli scenari, i contesti, le interpretazioni, la spettacolarità e le ideologie. Tutto questo senza dimenticare valenze quali eroismo, dedizione, coraggio, forza, volontà, impegno e fervore per la causa della vittoria. arricchito da accurate ricostruzioni storiche, il volume ripropone anche gli scenari bellici più importanti del XX secolo: dai conflitti della Grande Guerra alle tante battaglie combattute per procura in ogni angolo del mondo, dalle operazioni di massa della Seconda guerra mondiale alla ""sporca guerra"""" in Vietnam, dal delicato equilibrio della Guerra Fredda alla guerra del Golfo e alla lotta al terrorismo, fino alle guerre """"di fantasia"""", filtrate attraverso gli stilemi fantastico-fantascientifici del cinema."" -
Guida al grottesco
Sfuggente per natura a ogni definizione razionale, il grottesco si propone - già al suo primo apparire - come negazione delle proporzioni e trasgressione di una narrazione codificata del reale e dell'ideale. I ""grilli"""" - quelle inquietanti presenze ibride antropo-zoo-fitomorfe che la mano dei copisti medievali disegnava nei manoscritti tra le linee del testo - ritornano nella modernità come fantasmi dell'immaginario. Impossibile da contenere all'interno di un solo genere o di un solo linguaggio, il grottesco manifesta una potenza arcaica in primo luogo basandosi sul forte impatto visivo della metamorfosi, della stilizzazione, della forzatura, della caricatura, infine della rappresentazione - dalla fiaba alla fantascienza - del mostro, dell'automa e dell'alieno, eccezioni nella norma del creato e nell'ordine costituito dall'uomo. La sede del corpo è indicata dal grottesco come il terreno di uno scontro tra livelli logici e politici inconciliabili che non sempre possono risolversi nell'esplosione liberatoria del riso, rimanendo sospesi tra grido, gesto gratuito e follia, secondo quella tendenza alla teatralizzazione che determina l'individuazione immediata di figure e parole del grottesco, dal carnevale alla scena borghese al teatro dell'assurdo. Linea di frontiera tra arti visive e letteratura, il grottesco predomina in quei movimenti - dal Barocco al Romanticismo, dall'Espressionismo al Postmoderno - in cui l'evidenza della crisi delle aspettative della ragione genera la contrapposizione di un'estetica del brutto refrattaria a ogni possibile appropriazione ideologica e apportatrice di una frattura vertiginosa e insanabile."" -
Film documentario d'autore. Una storia parallela
Intorno al film documentario, in passato, si è consolidata la convinzione che non si trattasse di vero cinema, ma di un genere più vicino al giornalismo; e la stessa parola ""documentario"""" era sinonimo di filmato di cronaca e collage di spezzoni di repertorio. Oggi invece il cinema del reale raccoglie sempre più proseliti sia tra il pubblico che tra gli autori. Da """"Bowling"""" a """"Columbine"""" di Michael Moore fino a """"Microcosmos"""" della coppia Nuridsany e Pérennou, da """"Il cineocchio"""" di Dziga Vertov a """"Lo and Behold"""" di Werner Herzog, passando per il cinema vérité e molte altre fasi della sua lunga storia, il cinema documentaristico d'autore rappresenta il fenomeno cinematografico più rilevante degli ultimi vent'anni. L'autore ci propone un testo il più possibile esaustivo, in quanto a forme, tendenze e registi di tutto il mondo, del film documentario d'autore, dalle origini a oggi. In una fase storica particolarmente favorevole a tale linguaggio filmico, le ragioni del suo successo si possono rintracciare, almeno in parte, nel progressivo venir meno della creatività nel cinema di finzione e nella considerazione che una società globale sembrerebbe voler abbattere le frontiere tra cinema narrativo e cinema del reale, metabolizzandoli entrambi nel proprio flusso di immagini. Il volume è arricchito da filmografia dedicata a questa tradizione filmica, dagli albori fino a oggi."" -
Corpi impuri. Il tabù delle mestruazioni
Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, ho il marchese, il marchese? In ""quei giorni"""" mia madre mi vietava il bagno e non preparava la maionese: sarebbe impazzita! Come pure non toccava i fiori: sarebbero appassiti. Oggi per molte donne le innominabili mestruazioni sono una scocciatura, se non un'imbarazzante vergogna. Gli uomini, poi, spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo! Se il sangue mestruale provenisse - non so - da un braccio, forse non sarebbe coperto da censure. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, attorno al sesso femminile, si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate nei secoli con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose; fino al 1875 quando, finalmente, hanno cominciato a capirci qualcosa. Postfazione di Giancarla Codrignani.""