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Guida al cinema noir
Il Noir è forse il genere cinematografico più prolifico e duraturo della storia del cinema. Legato alla letteratura ma capace di sviluppare anche moltissimi soggetti originali, accompagna il pubblico sin dagli anni Trenta. Oggi tutto viene etichettato come Noir, ma esistono canoni tematici e stilistici che il lettore deve conoscere per approfondire questo ricchissimo filone. Lo scopo di questa guida è introdurre il neofita in un mondo oscuro e complesso e stimolare l'esperto a rivedere e analizzare film classici e meno conosciuti. Una panoramica del genere Noir, così come è stato interpretato non solo nel suo paese d'origine, gli Stati Uniti, ma anche in Francia, in Inghilterra e in Italia, senza tralasciare quelle cinematografie che negli anni hanno integrato il Noir nella loro tradizione: la Spagna, la Scandinavia e l'Estremo Oriente. Chiarita la divisione nei tre periodi principali, Noir classico (dagli anni Trenta fino alla fine dei Cinquanta), neo Noir (dalla Nouvelle Vague fino agli anni Ottanta) e post Noir (le ultime tendenze legate al cinema di Tarantino), il volume affronta tutti i personaggi chiave con un'ampia scelta di film. -
Tutto Dracula. Vol. 1: conte incubo, Il.
1897: Londra è il centro del mondo, ed esce un libro che dell'orizzonte vittoriano resterà uno degli affreschi fondamentali, labirintico e torbido come Londra stessa; un libro tanto noto da far favoleggiare che si tratti di quello più stampato al mondo dopo la Bibbia. Frutto di anni di ricerche e scrittura, Dracu-la rappresenta un prodigioso precipitato di miti, sogni e angosce del moderno Occidente, che dà voce a speranze, timori e desideri; una sorta di ""manifesto"""" di istanze sociali, morali, religiose, economiche, politiChe del proprio tempo che, in qualche modo, già prefigura il Novecento. Il rapporto Occidente-Oriente, il tema del sesso e il ruolo della donna, le paure dello straniero, dell'epidemia, della follia, la riflessione sul potere, l'ossessione dell'identità e del non riconoscersi allo specchio... Un romanzo strano, in apparenza fin troppo chiaro (fino ai particolari sugli orari ferroviari e gli ultimi ritrovati della tecnica) e che invece gronda ambiguità: non solo in dettagli - come le ombre lasciate da materiali eliminati delle primissime versioni - ma nel rapporto generale con voci narranti sempre in dubbio sulla propria sanità mentale, nelle infinite allusioni che oggi rischiano di sfuggirci. L'evocazione del tiranno non-morto da un predatorio Oriente deciso a infettare la nostra modernità non si consuma nell'Halloween delle facili mascherate, o nella favoletta dei vampiri modaioli: e val la pena cercare di rivivere a fianco dei primi lettori, idealmente coi loro occhi, lo shock culturale recato da quest'opera incredibile."" -
Storia dei draghi. Dai Nibelunghi a Game of Thrones
I draghi sono un fenomeno globale. Troviamo tracce di questi mostri alati a diverse latitudini e in varie epoche: animali mitologici che hanno turbato l'umanità per migliaia di anni. Dalle bestie sputafuoco del mito e delle leggende nordeuropee al Grande Drago Rosso del libro dell'Apocalisse, dal ruolo soprannaturale nell'antica Cina a quello delle donne-drago che hanno rappresentato una minaccia all'autorità maschile. Ma c'è una cosa che tutti i draghi hanno in comune: la paura suscitata dal loro formidabile potere e, di conseguenza, il nostro bisogno di sopprimerlo, di placarlo o, in qualche modo, di assumerlo come ""nostro"""". Come spiegare questa esigenza? È il nostro bisogno di imporre l'ordine sul caos, incarnato in un cavaliere, un eroe in grado di uccidere i draghi? È il nostro terrore della natura scatenata nella sua forma più distruttiva? O il drago non è altro che l'espressione di quel mistero più grande e inquietante di tutti: la nostra mortalità? Martin Arnold ripercorre la storia dei draghi, le concezioni leggendarie e storiche su queste figure, la loro rappresentazione e i significati metaforici, religiosi, mitologici, dall'Età Antica a II trono di spade, e risponde all'interrogativo su cosa abbia spinto l'uomo a creare nel suo immaginario queste creature magnifiche. Postfazione di Licia Troisi."" -
Guida al gioco da tavolo moderno. Dalle origini agli anni Ottanta
Da diversi anni il gioco da tavolo è molto più che un passatempo per ragazzi non ancora schiavi della rete, è divenuto un vero e proprio fenomeno di costume, che sfida il massiccio diffondersi di social media e gioco virtuale, per promuovere l'interazione umana fra un lancio di dadi, un boccale di birra e parecchie risate. Se per i nostri nonni, e ancora nostri padri, il gioco poteva essere una partita di carte con gli amici o la tombolata natalizia che riuniva le generazioni, oggi è diventata consuetudine per molte famiglie dedicare una serata alla settimana al gioco, sia esso di ruolo, di società o un vero e proprio wargame. Questo volume esamina lo sviluppo cronologico di tale fenomeno, partendo dagli Stati Uniti del secondo dopoguerra per arrivare alla fine degli anni Ottanta, quando il wargame e il gioco di ruolo hanno consolidato le proprie radici anche qui in Italia, con la comparsa di negozi specializzati, associazioni e manifestazioni sempre più importanti in varie località del paese. Pur concentrato sui due filoni principali del gioco da tavolo di quegli anni - wargame cartaceo e gioco di ruolo - il libro tratta anche di altre branche del fenomeno, come il gioco sportivo o il libro-game, cercando di dare un'immagine completa delle migliaia di titoli che hanno formato, anno dopo anno, l'intelaiatura dell'odierno immaginario ludico. L'autore accompagna il viaggio con curiosità, classifiche, consigli, gossip, peculiarità e stravaganze di un universo dentro il quale ognuno di noi ha trascorso (o ancora trascorre) una parte significativa della vita. -
Elogio dello snobismo
«Lo snobismo è una religione. Bisogna davvero che sia così, dato che gli snob vivono manifestamente in uno stato di profonda devozione verso le loro divinità». Comincia così il viaggio di Marcel Boulenger nel mondo dello snobismo e dei suoi protagonisti, dei loro rituali, che vengono raccontati con stile ironico e brioso in una sorta di ""retroscena"""" di questo culto dai molti lati oscuri. In questo racconto si troveranno molti spunti di riflessione che faranno rivalutare al lettore la frase «Sono uno snob»... o forse no. Prefazione di Alfredo De Giglio."" -
Guida al cinema di arti marziali
Il cinema di arti marziali ha avuto il suo apice tra gli anni Sessanta e Settanta, ma è giunto sino a noi vivo e ricco di personaggi. La figura più emblematica è quella di Bruce Lee che, con solo quattro film, ha conquistato milioni di spettatori, diventando un fenomeno di costume. La sua tragica, prematura e, per certi versi, inspiegata morte nel 1973 ne ha fatto una leggenda. L'autore, esperto di cinema e cultura popolare, è stato praticante, istruttore, arbitro e cronista di arti marziali, scrivendo numerosi testi su queste discipline. Con questo volume ripercorre la storia di un genere dai suoi esordi sino a oggi, sottolineando come un fenomeno ""di genere"""" abbia allargato la sua influenza a tutto il cinema d'azione, anche occidentale. Se il cosiddetto """"cinema del Kung Fu"""" dell'epoca classica è finito, racchiuso in un'era che periodicamente genera dei revival, si affacciano spesso nuovi spunti e riletture. Il cinema di Hong Kong rappresenta indubbiamente la quintessenza del cinema marziale, ma scopriremo che quello coreano, indonesiano e thailandese, in anni più recenti, hanno dato un loro fondamentale contributo al filone, che ha poi trovato prolifiche e più commerciali espressioni negli Stati Uniti. Questa Guida ripercorre la produzione, le vicende e le curiosità legate a tutti i film celebri e meno celebri. I loro eroi. I registi. E soprattutto gli attori che ne hanno delineato le caratteristiche, da Bruce Lee a Jackie Chan, da Chuck Norris a Jean-Claude Van Damme e Brandon Lee, senza dimenticare le figure femminili. Una panoramica completa che, tra Oriente e Occidente, non tralascia le produzioni per ragazzi legate ai videogame, arrivando sino agli ultimissimi successi."" -
Dinomania. Perché amiamo, temiamo e siamo incantati dai dinosauri
Rettili e volatili a un tempo, i dinosauri ci consentono di immaginare un mondo che va decisamente oltre gli usuali confini temporali, culturali e psicologici. Li abbiamo concepiti e rappresentati in modi diversi e contraddittori, che riflettono in parte la mutevole concezione di noi stessi. La loro scoperta, attorno all'inizio del XIX secolo, fu intimamente connessa alla nostra consapevolezza di un tempo geologico. La loro enorme stazza e la forza smisurata richiamavano alla mente ferrovie, navi da guerra e fabbriche, facendo paradossalmente dei dinosauri i nuovi emblemi della modernità. ""Dinomania"""" racconta l'evolversi del nostro rapporto d'amore con i titanici sauri, a partire dalle prime storie ispirate dal rinvenimento delle loro ossa fino agli odierni parchi tematici dedicati a loro. Venendo a concludere che, nella nostra immaginazione, i dinosauri sono - e sono sempre stati - essenzialmente dei draghi, e che la loro attuale rappresentazione attinge agli stessi miti e leggende da cui emerse un immaginario all'inizio dell'era odierna."" -
Scarpe. Storia, stili, modelli, identità
Ogni giorno facciamo una o più scelte su quali scarpe indossare, ma perché scegliamo proprio quelle? Acquistare, indossare e collezionare scarpe è per molti un'abitudine che rasenta il feticismo. Ma perfino chi considera le scarpe come un articolo d'abbigliamento banale e di poca importanza si rende conto di come sceglierne un paio sbagliato possa pregiudicare la riuscita di un'occasione pubblica o privata e avere infauste conseguenze a livello sociale. Questo libro esplora la storia delle scarpe e riflette su come differenti tipi di calzature siano venuti a identificare molte caratteristiche delle persone che le indossano. Diviso in quattro sezioni - sandali, stivali, scarpe coi tacchi e sneakers -, il saggio ripercorre le origini e l'influenza dell'impatto tecnologico; spiega come le scarpe vengono prodotte e indossate; si sofferma sul loro design e ragiona su come siano arrivate a detenere un significato sociale che va oltre la loro primaria funzione di proteggere i piedi. L'autrice ci rivela aneddoti e scandali, successi e fallimenti, idiosincrasie e ossessioni dei loro produttori, indossatori e critici, aiutandoci a capire i fattori che hanno contribuito a influenzare mode e tendenze del footwear. -
Storia dell'alchimia
L'oro ha sempre esercitato il suo fascino sull'uomo e da sempre si è cercata la strada per fabbricarlo, per trasmutare i metalli vili nel metallo più prezioso. Quest'idea ha condotto a incessanti (e talvolta bizzarri) esperimenti che hanno traghettato il sapere alla moderna scienza chimica di oggi. Ogni epoca ha visto affiancarsi a molti onesti alchimisti abili truffatori e ciarlatani, furfanti votati a ingannare le persone facendo leva sulla credulità e sulla cupidigia umana, lasciando credere che esistesse un metodo infallibile per acquistare una ricchezza illimitata. Ma l'alchimia è stata anche molto altro: per alcuni significò anni gettati e fortune disperse nel tentativo di preparare un elisir di lunga vita; per altri l'esplorazione di un simbolismo religioso o mistico capace di condurre al perfezionamento dell'anima umana. ""Storia dell'alchimia"""" descrive le origini e lo sviluppo di quest'arte, dal periodo greco all'Ottocento, dalla Cina al mondo arabo. L'elemento romanzesco e avventuroso di questa storia è illustrato da passi tratti dalle opere dei suoi più celebri e noti indagatori."" -
Non solo cowboy. Un viaggio nelle storie più intriganti del selvaggio West
I libri sul West spesso tralasciano i dettagli più intriganti... Per esempio che i giovani Stati Uniti raddoppiarono le loro dimensioni acquistando dalla Francia la Louisiana, nel 1803, col denaro preso in prestito dai britannici, e che questi documenti sul maggiore accordo immobiliare della storia sono, a tutt'oggi, conservati in una cassaforte di Londra. Butch Cassidy rimase davvero ucciso in Bolivia? Sembra invece che sia tornato negli Stati Uniti, sotto falso nome, per finire i suoi giorni nel West povero in canna. Nel 1935 propose perfino una sceneggiatura autobiografica ai produttori hollywoodiani, che la rifiutarono perché poco credibile. Se il ricco zio, proprietario di un ranch, l'avesse spuntata, Winston Churchill, scolaro dallo scarso profitto, sarebbe stato spedito nel Wyoming per diventare un cowboy, cambiando la storia del Novecento... E ancora, i retroscena della temeraria spedizione di Lewis e Clark, la visita inaspettata di una ""regale turista"""" nella minuscola cittadina di Sheridan... Storie inedite che aggiornano e rinfrescano idee e luoghi comuni sulle leggendarie terre di frontiera a ovest del Mississippi. West è infatti molto di più di un'immensa distesa di territorio: si tratta di un ideale, di uno stile di vita, di un atteggiamento, un particolare modo di fare e di parlare."" -
La luna nell'immaginario, Storia, letteratura, cinema
Per Giacomo Leopardi la Luna è una presenza misteriosa ed enigmatica, che rispecchia il cammino dell'uomo nonostante a lui procuri angoscia. Leopardi si chiede cosa ci faccia in cielo, così silenziosa. Più coraggiosi, molti altri sognatori hanno invece immaginato di poterla avvicinare: ci hanno volato intorno, l'hanno raggiunta, vi sono atterrati, ne hanno conosciuto gli abitanti ""lunatici"""" o seleniti. In tanti hanno immaginato viaggi sul nostro satellite, basti pensare all'ariostesco Astolfo che sulla Luna recupera il senno di Orlando e, ancora prima, a Luciano di Samosata nella sua Storia vera. Alla fine il sogno di tanti poeti, pensatori, scrittori si è avverato: l'uomo sulla Luna ci è arrivato davvero, ci ha mandato razzi, macchine semoventi che l'hanno studiata, ci ha posato i propri - piccoli ma grandi - passi. Nel cinquantenario del primo sbarco sulla Luna, questo libro fa un excursus sull'immaginario generato nell'ambito della narrativa e del cinema, ma anche nel fumetto, nell'arte e nell'illustrazione, nella pubblicità, nella musica e in televisione. Ripercorreremo le pagine scritte da Jules Verne e da Herbert G. Wells fino a grandi scrittori di fantascienza quali Arthur Clarke e Robert Heinlein, i film di grandi registi a partire dal Viaggio nella Luna di Georges Méliès del 1902 e proseguendo con Fritz Lang, Robert Altman e Stanley Kubrick fino al recente biopic su Neil Armstrong. Poi i fumetti di Tintin, serie televisive come UFO e Spazio: 1999, il rock spaziale di David Bowie e vari altri gruppi, le illustrazioni di Chesley Bonestell e Karel Thole... Non mancherà l'aspetto scientifico, con un riepilogo della storia delle missioni spaziali e ipotesi sul futuro della colonizzazione lunare, e il ricordo emozionante di quella notte del 20 luglio 1969."" -
Storia della guerriglia. Tattica e strategia della guerra senza fronti
La guerriglia, considerata un'azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d'arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un'importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente. Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l'evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l'economia, la tecnica. Ne risulta una ""analisi spettroscopica"""" di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale. Prefazione e Postfazione di Marco Guidi."" -
Valencia. La città, la sua regione
Valencia, città calda e accogliente, una delle capitali turistiche del Mediterraneo, è un luogo d'incontro dell'anima occidentale con quella araba, la commistione, non sempre priva di conflitti, di due culture che si sono avvicendate storicamente sulla costa sud della Spagna. Questo libro racconta la città ma anche il territorio che circonda Valencia, le province di Castelló e Alicante, con particolare attenzione alla loro anima moresca. I mori progettarono un sistema di irrigazione che permise lo sviluppo di una fiorente tradizione agricola, introdussero la lavorazione di sete pregiate, l'industria della carta e la produzione di arance. Non tutti sanno che nel Quattrocento Valencia era la città più ricca del Mediterraneo occidentale e ancora oggi possiamo ammirare splendidi palazzi di quel periodo. Attorno alla città si alternano diverse tradizioni: Gandia, famosa non solo per le sue spiagge, ma anche per il palazzo appartenuto alla famigerata famiglia dei Borgia; Elx, con un'estesa piantagione di palme; Alcoi, roccaforte anarchica circondata da montagne. Michael Eaude ci racconta l'arte, la letteratura e l'architettura di Valencia, soffermandosi sulle personalità che hanno contribuito a fondarne l'anima: Josep de Ribera e l'impressionista Joaquín Sorolla; il cantore dell'inquietudine, il poeta medievale Ausiàs March; Santiago Calatrava, l'architetto che ha dato alla città edifici d'acciaio che sembrano sul punto di spiccare il volo. Un libro sugli angoli nascosti di Valencia e del país valencià, una terra ricca di storia e contraddizioni, profumi, suoni e colori a cui nessun viaggiatore può rimanere indifferente. -
Apache. Una leggenda americana
Celebrati da cinema e romanzi, gli Apache sono entrati nella storia come abilissimi guerrieri che dominarono il Sudovest degli Stati Uniti dai tempi degli spagnoli sino agli ultimi fuochi delle guerre indiane. Geronimo fu l'ultimo capo di guerra ad arrendersi e il suo nome è diventato il grido di battaglia dei paracadutisti americani in guerra contro il Giappone nella Seconda guerra mondiale e il nome dell'operazione per la cattura di Osama Bin Laden. Stefano Di Marino illustra la storia di questo popolo, i modi di vita, l'epopea militare; un testo che insegue la leggenda tra i segni della storia, citando avversari, generali, soldati e coloni in una carrellata nella quale emergono i vari clan e i loro capi sino ai cruenti anni della guerra che determinò la definitiva sconfitta degli Indiani d'America. -
Profugus. Misteri, migrazioni e popoli del mare nell'Eneide di Virgilio
21 settembre 19 a.C.: Publio Virgilio Marone muore a Brindisi lasciando incompiuta la sua opera più importante, l'Eneide. Incompiuta non per pochi versi da rifinire (come a volte si sente dire), ma per una quantità di nodi non sciolti, mancate armonizzazioni, contraddizioni di un testo ancora magmatico: aspetti che certo non penalizzano la straordinaria ricchezza poetica e umana del poema e anzi offrono la preziosa possibilità di intravederne le stratificazioni, lo sviluppo del pensiero dell'autore, una sorta di making of. Destino strano, quello dell'Eneide: tra strumentalizzazioni imperial-fasciste, deprezzamenti su Virgilio ""servo del potere"""" e incomprensioni sul profilo di Enea non si contano le letture che tradiscono un senso globale del testo. Scritto su commissione di un principe ambizioso per celebrare una nuova età dell'oro, grazie a una pace raggiunta dopo decenni di guerre, il poema svela una realtà complessa, dove la ricerca interiore di Virgilio si specchia nelle vicende e nelle fatiche interiori del protagonista. Cioè un profugus allo sbando coi suoi compagni nella più grave crisi del mondo antico, quella che travolge l'età del bronzo (circa 1200-1150 a.C.). Una crisi - climatica, politica, economica, culturale, religiosa - che dai Balcani al Caucaso, dall'Egeo al Nord Africa, dall'Anatolia per tutto il Levante vede migrazioni coatte, crolli d'imperi, ibridazioni culturali. Se troppe volte ci lamentiamo, di fronte alla nostra crisi odierna, di non disporre di categorie adeguate per interpretarla, grandi storie come l'Eneide offrono senz'altro qualche preziosa provocazione."" -
Storia dell'India
Culla di religioni e di culture, mosaico di popoli, lingue e tradizioni, arricchita nel corso dei millenni da incomparabili capolavori, l'India è oggi abitata da un quinto dell'intera umanità: un gigantesco caleidoscopio, in cui si rispecchiano drammaticamente le ombre di uno straordinario passato, le feroci contraddizioni del presente e le grandi sfide del futuro. In questo libro sintetico e completo, Hermann Kulke e Dietmar Rothermund ne ripercorrono la storia: dalle antiche culture della Valle dell'Indo ai regni che affondano le loro radici nel mito e nell'epopea, dalle invasioni che l'hanno periodicamente sconvolta ai contatti con i Greci e i Romani, dallo splendore delle corti dei Moghul ai sanguinosi contrasti religiosi, dal dominio britannico ai travagli successivi all'indipendenza. È un'evoluzione lunga e tortuosa, caratterizzata da traumatiche fratture e da una profonda continuità: la costante rinascita di antiche tradizioni, al di là degli imprevedibili cammini della storia. Sottolineando i fattori geografici, ambientali e umani che hanno caratterizzato la storia dell'India, identificando le sue correnti sotterranee e le sue svolte fondamentali, gli autori ci restituiscono in tutta la sua ricchezza la straordinaria epopea di una civiltà che, usando le parole di Friedrich Schlegel, ""non è soltanto all'origine di tutte le cose, ma è superiore in tutto, intellettualmente, religiosamente o politicamente e persino il patrimonio greco impallidisce al confronto""""."" -
Guida agli stili nell'arte e nel costume. L'età moderna
Una guida agli stili nell'arte e nel costume che hanno caratterizzato l'età moderna tra il XV e il XIX secolo; un'analisi condotta attraverso una trattazione incentrata sulle esperienze artistiche, con inserti dedicati al costume, che restituisce il quadro di un'epoca in termini di immaginario collettivo, moda e abbigliamento, orientamenti di gusto e comportamenti sociali. Le esperienze artistiche sono raccontate sia dal punto di vista delle peculiarità stilistiche sia in rapporto ai protagonisti che le hanno animate; una trattazione che mette in evidenza il perpetuo cambiamento degli stili. Un racconto che si apre con il Rinascimento, inteso quale atto di nascita della modernità artistica, indagato a partire dall'analisi cinquecentesca del Vasari e che, dopo aver attraversato la rottura manierista, prosegue con il fenomeno barocco, visto nelle sue varianti ""realista"""", """"classicista"""" e """"sensualista"""". Successivamente vengono analizzate le esperienze neoclassiche nel loro contrapporsi alle fantasiose torsioni dell'illusionismo secentesco, mentre la stagione romantica, indagata sia nei suoi protagonisti che nelle specificità nazionali, è anticipata dall'analisi di quelle proposte preromantiche che si contrapposero all'illusionismo naturalistico dell'epoca moderna. Il libro si chiude con l'esperienza impressionista, vera e propria cerniera artistica e culturale tra l'età moderna e quella contemporanea."" -
Guida alla percezione del tempo
Perché perdere tempo a leggere un libro sul tempo? In fondo, per la nostra società, il tempo costituisce il bene più prezioso, quello che perdiamo ogni giorno senza riuscire a fare tutte le cose che riteniamo di dover fare, smarriti nel mare degli impegni. Questo senza pensare che un tale straziante impedimento ce lo siamo creato noi stessi, alzando sempre più l'asticella del possibile, perdendo la ricchezza delle cose fatte con calma, stimolando sempre meno l'immaginazione e diminuendo la capacità di introiezione corretta che riesce a farci vedere cose diverse, fresche e divertenti, tali da rendere la vita degna di essere vissuta. La maggior parte di noi conduce le proprie giornate lungo una strada lastricata di effetti speciali, abbonamenti improbabili che ci obbligano a vedere sempre di più, a capire sempre meno, a fagocitare storie sempre più simili a se stesse; un'esistenza basata sulla fretta che ci obbliga ad alzarci la mattina e sviluppare una serie di obiettivi che non lasciano spazio alla meditazione, alla riconsiderazione, al pensiero filosofico e, anche, alla correzione dei nostri errori mentali. Una carrellata attraverso la storia, la letteratura, l'arte, il cinema, il teatro, la musica e la fisica, su come è stato percepito e interpretato lo scorrere del tempo nelle varie epoche. Un percorso che va dalle immaginarie macchine del tempo ideate da scrittori come H.G. Wells, Isaac Asimov e Michael Bishop, alle scoperte della fisica del Novecento, che fanno quasi sembrare la science fiction realtà, passando attraverso metaforici ""viaggi nel tempo"""" che si affrontano personalmente, nella malattia e nella cura, per approdare alle inevitabili considerazioni sul """"tempo perduto"""" dei consumi e del capitalismo moderno. Testi di Roberto Chiavini, Laura Dalfino, Alessandro Fambrini, Chiara Onniboni, Luca Ortino, Laura Rizzo, Chiara Selmi. Postfazione Loris Pinzani. Introduzione di Robert Silverberg."" -
Storia degli Aleramici
Gli Aleramici furono un'importante famiglia feudale di origine franca. Quando si parla di dinastia aleramica si pensa subito ai marchesi di Monferrato: questo è stato infatti il ramo più noto (in Italia e soprattutto all'estero) della famiglia sia per l'importanza del territorio da esso governato sia per i prestigiosi risultati conseguiti da alcuni suoi membri nell'Oriente mediterraneo (Terrasanta e impero di Bisanzio). In realtà il casato degli Aleramici, tra tutte le grandi famiglie che intorno all'anno Mille fiorirono in Italia, fu quello che si diversificò in più ramificazioni, dando luogo a numerose dinastie operanti nel basso Piemonte e parte della Liguria occidentale. Pur nella scarsità di documenti a disposizione, e nel rigoroso rispetto della verità storica, l'autore utilizza una narrazione esauriente e completa che non trascura nessun personaggio. Il libro si apre con una introduzione storica utile a inquadrare gli avvenimenti nel loro contesto italiano ed europeo. -
Bruce Springsteen & Atlantic city
Bruce Springsteen, ""The Boss"""", uno dei maggiori rocker al mondo, famosissimo per classici come """"Dancing in The Dark"""", """"Born to Run"""" e molti altri, è da sempre legato alla sua terra natale: il New Jersey, uno stato che ha partorito numerosi talenti musicali, televisivi e cinematografici, oltre a essere lo sfondo della celebre serie """"I Soprano"""". """"Bruce Springsteen & Atlantic City"""" è la narrazione di una storia culturale unica che appassionerà i fan del rock con la sua analisi letteraria del Magic Tour, tournée mondiale realizzata tra il 2007 e il 2008 e l'ultima intrapresa dal boss con la E Street Band. James Pettifer, in questo straordinario saggio di storia culturale e racconto di viaggio, ci conduce per le strade di Atlantic City vissute attraverso le canzoni di Springsteen, cantore delle persone comuni, del lavoro, della frustrazione, delle passioni e dei dolori degli americani. La città diventa quindi uno spaccato della quotidianità del New Jersey, una metafora della società statunitense con le sue contraddizioni e le sue diseguaglianze economiche, nello scintillante mondo intellettuale di Princeton, nelle aree urbane fra le più degradate degli Stati Uniti, nell'energia motrice della creatività giovanile. Tema ricorrente del libro è il Jersey Shore, la costa atlantica del New Jersey, con la sua storia romantica, le paludi sinistre, le vaste e bellissime dune di sabbia e le violente tempeste invernali.""