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Nuvolo. The Crucial Years. Ediz. illustrata
Giorgio Ascani nasce a Città di Castello nel 1926. Figlio di tipografi, cresce in Umbria, dove, durante la Resistenza, viene soprannominato dai compagni partigiani ""Nuvolo"""", nome che lo accompagnerà per tutta la vita. The Crucial Years sono gli anni che seguono la frequentazione di Burri e la sua influenza, il trasferimento nella vita artistica e culturale della Roma degli anni '50, l'incontro determinante con il poeta e critico Emilio Villa e poi con Cagli, Colla, Peggy Guggenheim e molti altri. Anni di amicizie, di collaborazioni, di dialoghi e di famiglia. Quelli tra gli anni '50 e i primi anni '60 sono anni di creazioni, di grandi esposizioni; di poesie e di fermenti. Gli anni cruciali. Cruciale (crux) è l'intersezione dei cicli pittorici di Nuvolo, che si sovrappongono, si influenzano, si compenetrano in un continuum irregolare ma armonioso, scandendo la sua straordinaria produzione artistica. Serotipie, Scacchi, Bianchi, Cuciti a macchina, Bianchi Collages, Daini, Tensioni sono le tecniche utilizzate dall'artista. Nuvolo, quindi, in questi anni, ha svolto continuamente una vera e propria tesi sul poetico della materia e le sue forme, sulle immagini dell'oggettualità."" -
Nello Petrucci. Over the sky. Ediz. italiana e inglese
Vi è una coerenza profonda tra i contenuti di questo ciclo pittorico di Nello Petrucci e la tecnica da lui adottata, il décollage. Protagonista assoluta è la stratificazione. La nostra storia, nella sua profondità temporale, e la contemporaneità, nell'affastellamento della comunicazione globale. Lo strappo, che è urlo o ferita nella sua privazione, offre l'opportunità della creazione mediante un movimento che è inverso a quello della composizione, il togliere, utilizzando per giunta un ready-made, ovvero i resti della comunicazione stratificata sui muri cittadini. Rotella parlava di magia e di messaggio nell'arte. Petrucci si rifà al Rotella degli anni Cinquanta, alla ricerca sperimentale che si collocava più nell'ambito dell'informale muovendosi in direzione di una suggestione visionaria che facesse da contraltare al degrado e il senso di effimero dell'esistenza. Una tecnica che privilegia la causalità e dunque la freschezza del gesto pittorico capace di trasformare emozioni in visioni. -
Frank Holliday (in Rome). Ediz. italiana e inglese
Frank Holliday è uno degli artisti del Club 57, lo storico locale dell'East Village di New York al quale recentemente il MoMA della Grande Mela ha dedicato un'importante mostra. Egli fa il suo primo ingresso in un'istituzione museale italiana con una personale di 36 opere dipinte nel suo studio vicino a Piazza Navona, dove ha lavorato alacremente nell'estate del 2016, avendo come ispirazione i Maestri della storia dell'arte. Per Holliday i termini delle pittura sono abbastanza fluidi e la totale priorità va assegnata ai fenomeni puramente pittorici. Tuttavia, anche quando in queste sue opere più recenti sembra prevalere la libera invenzione, essa rimane pur sempre determinata da spunti esterni, qua e là riconoscibili, nonostante siano stati trasfigurati dalla memoria. Per dirla con le parole di Paul Klee, infatti, Holliday è ""astratto con qualche ricordo, soprattutto quello di chi non c'è più""""."" -
Rodrigo Godá. Anima mundi. Catalogo della mostra (Roma, 6 luglio-23 giugno 2019). Ediz. italiana e inglese
Rodrigo Godá pratica una pittura in linea con i caratteri del surrealismo brasiliano, arricchito da elementi derivati dalla Pop Art. Lavora con varie tecniche, sia nel disegno che nella pittura, a volte in bianco e nero (nankim e pittura a olio), a volte a colori (pittura a olio, acrilico, acquerello e pastelli). In particolare nei disegni, ma anche nei dipinti, vengono raffigurati un gran numero di ornamenti, trame e linee diverse, aree di colori intensi e profondi, che fanno da sfondo agli elementi raffigurati, accuratamente organizzati nella composizione, in un'esplosione quasi caotica. Nell'opera di Godá la raffinatezza del rapporto tra i colori, associata a una profonda preoccupazione per l'ambiente, argomento di forte attualità, l'utilizzo dell'eccesso, nonché il suo repertorio costituito di elementi astratti, figurativi e ornati, non consentono all'artista di essere incluso tra il naïf, ma più propriamente tra gli artisti contemporanei. -
Pizzi Cannella. Teatro!
Catalogo della mostra di Pizzi Cannella presso la scenografia Mekane di Roma. La Mekane si contamina con il mondo dell'arte, degli artisti, delle opere che, a causa delle ampie dimensioni, necessitano di spazi enormi che difficilmente si trovano negli studi degli artisti. La bottega della scenografia, una volta, era in continuità con la bottega del pittore, non vi era nessuna distinzione: i pittori del Quattrocento iniziavano a cimentarsi con lo spazio scenico in modo parzialmente cosciente e poi sempre più consapevolmente, con una tradizione che continua ancora oggi. Le opere in mostra sono quattro: ""Mappa di Roma"""" (2006), nata per coprire quasi l'intera lunghezza della la scalinata centrale di Villa Medici. """"Doppio Shakespeare"""" (2006), composta da due sipari per due teatri attigui, allestiti nello spazio della Galleria L'Attico, che mettevano in scena simultaneamente, due a due, quattro drammi di Shakespeare. """"Mappa del mondo, gli uccelli"""" (2018), scenografia per un concerto del Maestro Riccardo Muti. """"Mappa per Napoli"""" (2019), grande mappa realizzata su tela da scenografia impiegata nel contesto della mostra """"Almanacco Napoli""""."" -
100 ricette di cucina dedicate alla storia
Lo sapevate da chi prende il nome la pizza Margherita? E che cosa amavano mangiare Leonardo Da Vinci, Mozart o i Beatles? In questo curioso e ""appetitoso"""" volumetto troverete le risposte. Cento ricette legate ai grandi nomi del passato entrati nella storia, dei quali si raccontano aneddoti e vezzi culinari, tutte facilmente realizzabili nella cucina di casa."" -
La carrozza di tutti
Punto d'arrivo della produzione di De Amicis, pubblicata nel 1899, quest'opera indica come la letteratura di viaggio potesse servire ulteriormente e in modo nuovo all'analisi della conoscenza della società nell'Italia cittadina di fine Ottocento. È un'opera importante anche per ciò che riguarda la rappresentazione della città moderna, in questo caso Torino, con le sue contraddizioni, aperture e resistenze al nuovo, componenti generazionali, sociali, politiche, umane. Il libro è organizzato in 12 capitoli, tanti quanti sono stati i mesi del 1896 durante i quali De Amicis viaggiò sulle 15 linee tranviarie, ancora trainate dai cavalli, proprio prima che entrassero in funzione le nuovissime linee elettriche. -
Ombre ammonitrici
La poesia filosofica di Ito Ruscigni ha come motivo ispiratore l'immanente e si distende tra religione e filosofia per guardare verso quella che lui chiama la ""Grande Realtà Trascendente"""". Corredato da un ricchissimo apparato di note, il poemetto polemizza con l'arroganza autoritaria del potere che toglie all'uomo la condizione che ne motiva l'esistenza, la libertà. Un libro che mette a soqquadro i baluardi della verità stessa e ci impone di riesaminare le domande prime e ultime."" -
Mezzana
Il tragico bombardamento navale su Genova convince una famiglia, composta da una madre e i suoi tre figli, a sfollare in Lunigiana, dove l'illusione di una vita tranquilla viene presto delusa. Si trovano infatti ad affrontare perquisizioni, rastrellamenti e fame, ma anche teneri affetti e un grande amore, per ricordare che nulla, per quanto violento sia soffoca la parte migliore delle persone. -
Lucio Fontana in dialogo con lo spazio: opere ambientali e collaborazioni architettoniche (1964-1968)
Lucio Fontana è stato oggetto di studi ampi e approfonditi, ma nonostante egli sia forse l'artista italiano più studiato del Ventesimo secolo, la sua opera e traccia della sua presenza sono così ricche di spunti e direzioni di lettura, da suscitare possibili infiniti percorsi. Il lavoro di Paola Valenti analizza l'attualità del ""barocco"""", all'interno della concezione di """"spazialismo"""" che sta alla base dell'opera matura di Fontana. Una ricerca appassionata e una rilettura scrupolosa di molto materiale documentario e bibliografico."" -
La più forte era lei, la montagna
Durante la Seconda Guerra Mondiale le attività sportive hanno avuto l'indiscutibile, quanto misconosciuto, merito di allentare la tensione psicologica ed al suo termine, invece, hanno rappresentato un'insostituibile fonte di ripresa morale, non valorizzata sufficientemente dalla storiografia ufficiale. Soprattutto le attività svolte in montagna, sfondo naturale di moltissime azioni belliche, hanno rappresentato un esempio di riscatto e sacrificio, di amicizia e solidarietà, anche grazie agli alpinisti Giusto Gervasutti, Gabriele Boccalatte, Emile Allais, Andrè Tournier, Leo Gasperi, Hermann Buhl e Martin Schliessler. Ma sullo sfondo degli avvenimenti di guerra scorrono anche il campionato di calcio e le gare di ciclismo con le squadre del Genoa, del Torino, della Juventus, dell'Inter, del Milan, del Bologna tra le tante e la nascente ""rivalità"""" Coppi-Bartali."" -
Partigiano a Triora
Età di lettura: da 10 anni. -
Occhi verdi, quanti cammelli?
Questa raccolta di racconti rappresenta quadretti di quotidianità alla quale tutti partecipiamo. Con spirito ironico l. autore indugia sulle stranezze e spesso sulle incongruenze della vita, traendo spunto da personali e professionali esperienze, inducendo il lettore a semplici riflessioni, la cui filosofia non può che essere condivisa. -
Il naufrago del bosco
Un uomo senza memoria, persa durante un'escursione, vive solo in un bosco dell'Appennino e qualcosa dentro di lui gli dice in modo distinto, di tenersi lontano dal mondo civile finché non avrà ritrovato la sua identità. Inizia così l'avventura del ""Naufrago del bosco"""",che attraverso una vita completamente nuova a contatto con una natura difficile ma generosa, giungerà alla scoperta di una verità nascosta e ad una profonda maturazione psicologica. Il tutto con lo sfondo del bosco, fermo in una sospensione dalla realtà che rende il tempo umano, indefinito."" -
Genova e i mille
Genova è stata in diverse occasioni centro di svolte fondamentali della Storia d' Italia, ma senz'altro quella più entusiasmante è stata la spedizione dei Mille. Organizzata nel corso di ventidue drammatiche giornate, tra incertezze, paure e disaccordi tra i capi, l'impresa si compì nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860: questo libro è la cronaca degli eventi dell'aprile-maggio di quell'anno, che gli Italiani di allora non poterono leggere sui giornali, per una volontaria omissione di notizie, atta a salvaguardare la riuscita dell'azione. Cronaca delle giornate durante le quali a Genova si aprì il capitolo fondamentale per il compimento dell'Unità d'Italia. -
Fatimaddalena
La storia inizia ai giorni nostri tra La Spezia e Sarzana attorno ad un misterioso ritrovamento in una vecchia casa ereditata. Due amici tentano di ricostruire l'identità del suo ultimo inquilino, un uomo eccentrico, vissuto nell'ombra, proprietario di strani e antichi documenti su una schiava turca giunta in Corsica a inizio '600, convertita al cristianesimo e poi scomparsa. Tra avventura e curiosità si dipana via via il romanzo e la ricostruzione storica dei fatti per fare luce sull'oscura vicenda della donna, che si rivela autentica e con risvolti intriganti. L'indagine condurrà i due amici a ricercare Sarzana Firenze e Roma. -
La stagione del riscatto
Negli anni di transizione (1948-1958) prima del boom economico, molte figure femminili, tenaci e determinate, hanno voluto far sentire la propria voce, per condividerla con coloro che, anche solo idealmente, avrebbero voluto essere partecipi o, in parte, lo sono stati. Tutti i fatti riportati appartengono a storie realmente vissute nel ponente ligure (solo i nomi delle protagoniste sono stati cambiati), tuttavia possono essere accomunati a tante altre, ugualmente drammatiche anche se sconosciute. Il denominatore comune del sogno accompagna il lettore nello snodarsi delle singole vicende, a volte proponendosi come elemento salvifico o risolutivo. Sei donne vivono intensamente le loro scelte e ne accettano fino in fondo le conseguenze. Sei ritratti: in essi ogni lettrice può riconoscere un po' di sé e ogni lettore sentirsi parte in causa. Sono tutte storie di coraggio, di affermazione della propria esistenza, anche quando si va controcorrente per sostenerla. -
Storia di Havelock e di altri eroi. Antologia del romanzo anglo-normanno
Si ritiene spesso che il romanzo medievale abbia avuto origine sul territorio francese, con le vicende della Tavola Rotonda. Nasce invece da autori di lingua anglo-normanna (linguisticamente francesi, ma trapiantati in Inghilterra dopo il 1066) che abitano il territorio inglese e che ne indagano il passato: di questi, gli esemplari più noti sono quelli: della ""materia"""" di Tebe e di Troia e delle leggende celtiche (romanzi di """"Tristano e Isotta""""). C'è poi un terzo filone di """"materia d'Inghilterra"""", che tratta di eroi di origine, in parte insulare e in parte danese, che inventa nuove regole di struttura e di espressione retorica."" -
L' elisir
Gianfranco, un benestante genovese, si accorge che nella sua cantina vive Giacomo, un barbone con la passione della scrittura che durante la sua fuga improvvisa lascia dietro di sé quattro agende della Cassa di Risparmio. Gianfranco non resiste e inizia a leggerle. Il barbone o è un balordo o un genio. In realtà potrebbe trattarsi di qualcosa di più... Il senzatetto, con la sua umanità ed intelligenza, destabilizza il modo di essere e di pensare di personaggi ben definiti nei loro egoismi piccoloborghesi fino a sconvolgerne l'esistenza. La cantina di un palazzo residenziale è il luogo prescelto da Giacomo per animare la sua storia che avrà come attori le persone che lì vi abitano, ignari protagonisti forse di un disegno più grande. -
Una traccia d'identità
Raccolta in due parti di brevi poesie, attraverso le quali Marina Martinelli descrive il suo profondo desiderio di libertà, di fuga ma anche il suo amore per la vita, come nella poesia "" Deserto"""" , presente nella prima parte del libro. L'immagine onnipresente è quella del tempo, un tempo ultraterreno, irraggiungibile agli occhi di una donna che cerca solo di conoscer se stessa; anche il mare e la spiaggia fungono da leitmotive in quasi tutte le composizioni: l'acqua marina, intatta e immobile come il tempo, la sabbia e il sole incandescente, metafora di un cuore ardente ma non corrisposto. A fare da scenografia c'è una Genova """"stanca"""", fotografata nel grigiore della stazione ferroviaria di Brignole, nella perdizione dei vicoli stretti ma anche nella ridente Riviera. Una raccolta limpida, atta a mostrare le paure più inconsce dell'autrice, che poi sono quelle di ognuno di noi.""