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Ed è già resurrezione. Piccola storia di un amore gratuito che si fa dono, servizio, condivisione
Don Zelio Vagaggini (Piancastagnaio 1 novembre 1925 - 29 ottobre 2017) viene ordinato sacerdote a Pitigliano il 26 giugno 1949. Inviato come vice parroco al suo paese, dal 1962 al 2001 è parroco di Piancastagnaio. Ricopre anche i delicati incarichi di Vicario generale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello e di Padre spirituale del Seminario regionale Pio XII di Siena dal 2001 al 2007. Appassionato dal rinnovamento ecclesiale del Concilio vaticano II, lavora con grande coraggio per attuarlo nel suo paese e nella diocesi, impegnandosi in particolare per operare e a favore e insieme ai poveri, vecchi e nuovi che la nostra civiltà continua a creare, dove riconosce il Volto di Gesù Cristo. Per questo fonda la Comunità della Resurrezione e la Casa Famiglia della Colta. Queste sono le sue memorie e la sua spiritualità, composte da racconti, ricordi e poesie. -
Il giacobino
Il noto giornalista, Alex Visconti, appena ripresosi dalla precedente tragica avventura, viene chiamato dall'amico colonnello dei carabinieri Marino Terenzi, per aiutarlo nelle indagini di alcuni efferati omicidi avvenuti nella città di Arezzo. Tutti i delitti fanno pensare ad un omicida seriale che evoca avvenimenti legati alla storia della rivoluzione francese. Gli investigatori seguono varie piste e tutte sembrano non portare a nulla. Il giornalista stesso è più volte portato a sbagliare ipotesi. Un finale drammatico e travolgente porterà delle sofferenze ad entrambi i protagonisti. -
Madeleine
"La gioventù è un fiore, e tutti vogliono metterci il naso per sentirne l'odore. Quando, però, appassisce, nessuno più l'annusa.""""" -
I musei dell'Amiata
"Quando perfino in questa montagna sarà scomparsa quella sapienza realistica che faceva ammirevoli i miei vecchi, quando il liquore di queste anfore antiche si sarà mescolato all'acqua non potabile dei luoghi comuni tecnicamente diffusi, dove andremo noi, ostinati discepoli della natura."""" (Ernesto Balducci)" -
Bambini dietro la linea del fronte
"Bambini dietro la linea del fronte"""" è una raccolta di ricordi e testimonianze del secondo periodo bellico mondiale, un modesto tributo di memoria a ottant'anni dalla promulgazione delle leggi razziali (17 novembre 1938), a settanta dall'entrata in vigore della Costituzione (1 gennaio 1948) e dalle prime elezioni politiche repubblicane (18 aprile 1948) alle quali, dopo il referendum (2 giugno 1946), presero parte per la, prima volta le donne. Penso che i ricordi vengano trasmessi particolarmente attraverso la memoria visiva che consente di fissare i fatti in immagini indelebili. Capacità umana, questa, bellissima e potenzialmente dolorosa a un tempo perché consente di evocare forme scaturite dalla sensazione, nell'attimo stesso in cui si fa sentimento." -
O vivo o morto dovrà ritornar, dovrà ritornar. Le vicissitudini di una comunità trentina nella prima guerra mondiale
Gianfranco Molteni è nato a Milano nel 1948, si è trasferito a Siena nel 1969 dove si è laureato in filosofia con una tesi in etnologia. Ha lavorato per diversi anni per le discipline demo-etnoantropologiche di Siena sia nella didattica che nella ricerca. Dall'inizio degli anni Ottanta insegna , materie letterarie prima nelle scuole medie inferiori, poi in quelle superiori. Da metà degli anni Ottanta si è occupato prevalentemente di museografia etnografica, curando l'apertura di numerosi musei nel senese (Orgia, Serre di Rapolano, Buonconvento, San Giovanni d'Asso), nell'area fiorentina (Montespertoli), un parco della Memoria a Lioni (Avellino) e nell'aretino (Castiglione dei Sabbioni). Proprio mentre dirigeva quest'ultimo museo ha incontrato Danilo Taufer e la moglie Antonella che gli hanno parlato dell'esperienza del nonno nelle miniere del Valdarno durante la Prima Guerra Mondiale. Da qui è nata l'idea di questo libro O vivo o morto dovrà ritornar, dovrà ritornar Le vicissitudini di una comunità trentina nella Prima Guerra Mondiale.Da qui è nata l'idea di questo libro. -
Museo di storia naturale della Maremma. Ediz. italiana e inglese
"Questo museo, che state per visitare, è figlio della Maremma ed è modernità, tradizione, è storia narrata, divulgazione, ricerca. È, in altre parole, ricchezza vera, raccontata a chi vuole ascoltare. La Maremma ha saputo cambiare rimanendo fedele a se stessa. Quante altre terre sono riuscite a fare altrettanto?""""" -
Governo locale. Creatività con lo sguardo al futuro. L'esempio di Montalcino
"Mettendo in ordine una notevole quantità di materiali vari (relazioni, articoli, appunti eccetera), mi sono trovato fra le mani alcuni documenti riferiti alle mie prime esperienze nelle istituzioni locali. Il 22 Novembre 1964 venni eletto per la prima volta Consigliere Comunale di Montalcino, come indipendente nella lista del Partito Socialista Italiano (PSI). Avevo da poco compiuto 26 anni, allora se non ero il più giovane, sarò stato probabilmente tra i più giovani eletti d'Italia.""""" -
Pontelandolfo e Casalduni bruciano ancora
È un atto unico di teatro sociale che vuole denunciare uno dei tanti efferati eventi criminosi avvenuti a danno di persone inermi, anziani, donne e bambini, mostrando il lato oscuro del ""Risorgimento"""". Nonostante siano passati oltre 10 anni, nonostante le nuove acquisizioni storiche, nei testi scolastici non c'è traccia di queste atroci verità. Una performance teatrale per contribuire a ricordare e non dimenticare quanto queste popolazioni abbiano sofferto."" -
Castelnuovo dell'Abate. Una comunità valdorciana e il suo statuto medievale
Il volume presenta l'edizione dello statuto medievale di Castelnuovo dell'Abate, comunità della bassa Val d'Orcia, che fu castrum di frontiera della Repubblica di Siena. Il testo normativo è accompagnato da un saggio introduttivo di riferimento politico-amministrativo e storico-agrario e da due appendici dedicate rispettivamente alla mezzadria delle origini nel territorio di Castelnuovo e alla relazione sulla comunità contenuta nella seicentesca 'Visita Gherardini'. -
Una vittoria mancata
Un viaggio alla ricerca dei segreti del Paese delle Aquile. Un racconto di un'esperienza professionale intensa e appassionata in Albania, tra i forti contrasti sociali e le ambigue dinamiche della comunità internazionale. Un'occasione di riflessione sulla sicurezza economica e finanziaria. -
Montalcino nel quattrocento. Lo Statuto dei danni dati e degli straordinari (1452): edizione e note storiche
Il volume di Federica Viola presenta l'edizione dello statuto dei danni dati e degli straordinari della comunità di Montalcino (1452). Muovendo da esso vengono illustrati, con il ricorso ad una vasta documentazione inedita che si aggiunge alla testimonianza dello statuto, aspetti centrali e poco conosciuti della vicenda storica ilcinese quattrocentesca. A temi riguardanti la storia politico-istituzionale, altri si affiancano aventi riferimento alla storia economica e sociale. Una prefazione di Alfio Cortonesi valorizza le informazioni di carattere storico-agrario contenute nello statuto edito. -
Gli edifici sacri di Monte Labbro. Storia e fotodocumentazione dopo le opere di restauro
"A distanza di circa dieci anni viene riproposto il lavoro di ricerca documentaria e fotografica, frutto della mostra presentata nel 2006 e dedicata agli edifici sacri di Monte Labbro. La pubblicazione si arricchisce di una documentazione dedicata agli interventi di consolidamento operati sul sito di Monte Labbro nel 2017 e si aggiorna anche nel formato. In questa nuova veste, essa assume un carattere più autonomo rispetto all'idea di catalogo, pur mantenendo salde le linee che hanno guidato tutto l'impianto della ricerca. Ricomporre l'esperienza lazzarettista alla luce di ciò che Monte Labbro ha rappresentato nello snodarsi dell'intera vicenda è una collaudata chiave di lettura che si arricchisce ulteriormente con questa ricerca fotografico-documentaria. La ricostruzione di un percorso capace di comunicarne i complessi intrecci è l'obiettivo di questo lavoro. La mole di documenti archivistici e iconografici prodotta dal movimento lazzarettista resta naturalmente il segno tangibile di quella esperienza ma, allo stesso tempo, è evidente che lo sforzo per comprendere il contenuto di quegli scritti non può prescindere dal come e dal quanto quei fatti abbiano avuto a Monte Labbro il loro fulcro.""""" -
La Garfagnana al fronte. Testimonianze della Grande Guerra dagli archivi del Corriere di Garfagnana
«La Banca dell'Identità e della Memoria, istituita presso l'Unione Comuni, è un centro per conservare, valorizzare e far conoscere la memoria e l'identità del territorio, sia attraverso la costituzione di un archivio in cui si raccolgono e organizzano documenti, pubblicazioni, fotografie e materiale video sulla Garfagnana, sia dando vita a laboratori di idee e iniziative per promuovere ricerche, incontri, manifestazioni, attività didattiche. La Banca realizza ricerche su temi di particolare interesse sulla storia, la cultura, le tradizioni del territorio ed è un'opportunità a disposizione di quanti per studio, lavoro o semplice interesse desiderano approfondire questi temi. La Banca vuole essere anche uno stimolo per prendere consapevolezza di quanto oggi rischia di scomparire ed essere dimenticato, un ""impulso"""" a considerare la memoria sia come lezione civile, sociale e politica per le giovani generazioni sia un riferimento per progetti di sviluppo. Nella Collana Editoriale della 'Banca' viene pubblicato materiale documentario su varie tematiche per conoscere il territorio e il suo passato cercando di coniugare il carattere divulgativo con l'approfondimento scientifico e l'interesse crescente intorno a tali argomenti. Questa pubblicazione sulla prima guerra mondiale, che raccoglie le lettere inviate dai soldati garfagnini al fronte, è un'ulteriore tassello in questo percorso di ricerca e conservazione della memoria e su come grandi eventi nazionali e mondiali sono stati vissuti dalla gente della Garfagnana.» (Adriana, Patrizia Pieroni e Francesco Pinagli)"" -
Filarmonica alpina di Castiglione Garfagnana
Un volume ricco, frutto di un attento lavoro di ricerca ed elaborazione di dati e documenti che ricostruiscono, grazie anche ai tanti materiali raccolti e alle immagini, la storia della Filarmonica, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, descrivendo i protagonisti che l'hanno fatta vivere e crescere attraverso gli eventi della comunità di Castiglione in questi 160 anni. -
Museo minerario di Gavorrano miniera di Ravi-Marchi
I contadini e i boscaioli di Gavorrano, fino ai primissimi anni del '900, sfuggirono, dunque, al destino di minatori. Solo quando Francesco Alberti, un ex-garibaldino, originario di queste terre, si convinse ad ascoltare i racconti di Bernardino Lotti, geologo massetano, la modernità industriale e mineraria cominciò a far correre le sue lancette... -
I partigiani di «Vite in cambio». Le Medaglie al Valor Militare Gianni Mineo e Giuseppe Rosadi, il Gruppo X, la Banda del Russo e il pericolo mortale per Anghiari
"Nel precedente libro, 'Vite in cambio', c'è la ricostruzione della vicenda complessiva dalla mancata strage, in questo ci sono gli uomini, con le loro storie individuali, i profili del carattere, le azioni e le preoccupazioni: Gallorini punta a ricostruire anche la caratterizzazione e l'analisi psicologica dei personaggi, per cercare di intravedere i comportamenti e le aspettative, di immaginare i pensieri, gli stati d'animo, il coraggio e la paura che sono dietro le azioni o le omissioni di quei giorni. [...] Un libro ben costruito e ben riuscito, con un linguaggio chiaro ed avvincente, una storia vera di una tragedia annunciata, di due giovani coraggiosi che hanno salvato la vita a oltre duecento ostaggi, pronti per essere massacrati."""" (Prof. Ivo Biagianti, Università di Siena)" -
Religio laici. Edward Herbert di Cherbury, John Dryden Charles Blount. Deismi e violenza politica nell'Inghilterra degli Stuart
L'idea moderna di laicità e di libertà religiosa si fece strada in forme diverse in Inghilterra tra gli anni segnati dalla guerra civile (1642-1648), dal suo epilogo con la vittoria dei puritani indipendenti di Oliver Cromwell e l'uccisione del re Carlo I Stuart (1649), e quelli del successivo ritorno degli Stuart (1660) e delle lotte tra Carlo II e il Parlamento. Dall'inquietante intreccio del trattato-manifesto latino Religio Laici (1645) del filosofo e barone Edward Herbert di Cherbury (1582-1648) con tre altre opere in lingua inglese prodotte, con il medesimo titolo latino, nell'arco del successivo quarantennio, emergono, nel saggio di Gabriella Bartalucci, responsabilità politiche precise e l'ipotesi della giustificazione post-herbertiana, paradossale in un contesto laico, di forme di violenza politica nel nome di Dio e con argomenti di origine clericale. Centrali nello sviluppo del libro sono il nuovo inquadramento storiografico del testo inglese Religio Laici (1683) del filosofo libertino e ""deista"""" dichiarato Charles Blount (1654-1693), e la messa a fuoco di alcune fonti inesplorate del suo materialismo, del suo relativismo morale e della sua collusione con il puritanesimo regicida. Quest'ultima si definisce anche grazie al poem """"Religio Laici or a Layrnan's Faith"""" (1682) di John Dryden (1631-1700) e ai significati dei mysterious secrets che il poeta inglese, realista, erasmiano, e aperto ad un cristianesimo """"cattolico"""" e dialogante, vi porta alla luce, preannunciando un nuovo """"raccolto insanguinato"""" pochi mesi prima del Rye House Plot (1683), il discusso complotto fallito della """"Casa della Segale"""", architettato per uccidere un altro re, Carlo II Stuart e il fratello ed erede al trono, il cattolico Giacomo II."" -
Il '68 in Maremma. Un figlio dei fiori non pensa al domani
Il nostro presente nasce dalla consapevolezza del nostro passato e passa, inevitabilmente, da un anno cruciale come il 1968 e dai cambiamenti sociali e culturali che questo ha prodotto. Cinquanta anni fa è iniziata una rivoluzione sociale e culturale che ha cambiato per sempre il nostro Paese: con i movimenti giovanili e operai, le battaglie per l'emancipazione femminile, l'aborto e il divorzio, il rinnovamento della scuola, delle università e dei linguaggi artistici e comunicativi che hanno introdotto un modo diverso di fruire la cultura e di vivere la società. Tutto questo ha prodotto i suoi effetti negli anni e nei decenni successivi arrivando fino a oggi, con un influsso che si farà sentire anche nei prossimi anni. -
Orna-mentale. Manifesto del tatuaggio ornamentale- Manifesto of the ornamental tattoo
Lo stile Ornamentale, di cui Marco Manzo viene riconosciuto come precursore ha come scopo principale quello di ridisegnare il corpo, soprattutto quello femminile, slanciandone le forme ed accentuandone i punti di forza; un corpo che diviene scultura in movimento. La progettazione di questi pezzi unici, studiati ed elaborati per ogni singola persona in maniera originale, ha come punto di partenza il corpo e non il disegno. Grazie allo studio dell'anatomia individuale il tatuaggio non diviene quindi la partenza cui il corpo deve adattarsi, ma conseguenza del corpo stesso. Proprio da questo nasce il disegno.