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L' épopée Savorgnan. Un voyage en images-L'epopea Savorgnan. Un viaggio per immagini
Che bella storia, dagli aromi inebrianti di leggenda, quella di Pietro Savorgnan di Brazzà e dei suoi compagni! Una storia che rappresenta una pagina singolare nel gran libro delle esplorazioni africane e dell'espansione coloniale europea. Una pagina che, nel bel mezzo di una epoca di violenze e di arroganza, dimostra invece l'esistenza di una speranza di fratellanza universale. Una pagina che racconta come uomini giusti abbiano affrontato pericoli e superato i propri limiti umani, non per sete di denaro e potere, ma per spirito di conoscenza e di apertura sul mondo, anche verso i suoi angoli allora sconosciuti e considerati, in una Europa conquistatrice ed egocentrica, come ""selvaggi"""". Un racconto per immagini unico, testimonianza della spedizione Savorgnan di Brazzà del 1883-1885, in gran parte basato sulle fotografie realizzate da Giacomo Savorgnan, il fratello cadetto del grande Pietro, scienziato, naturalista, fotografo e cronachista appassionato di questo terzo capitolo dell'epopea Brazzà."" -
L' arte nell'epicentro. Da Guercino a Malatesta, opere salvate nell'Emilia ferita dal terremoto
Il presente catalogo vuole essere una memoria storica di quanto successo in Emilia nella primavera del 2012. Vi si mostrano perciò le ferite (purtroppo ancora aperte) di intere comunità, ma anche gli aspetti positivi che quegli eventi hanno portato: l'ampia solidarietà che ha mobilitato tante persone in gesti grandi e piccoli, l'impegno delle istituzioni e degli enti che a vario titolo hanno dato il loro contributo, la forza d'animo e la dignità di una popolazione in ginocchio che non si arrende. Questo è quanto raccontano la cronaca e la sezione fotografica del volume. La seconda parte racchiude una descrizione storica delle chiese colpite dal terremoto, mostrando immagini sia precedenti che successive al sisma, cui seguono le schede delle opere esposte. La terza parte contiene una presentazione del Museo Diocesano della Diocesi di Carpi, con le schede di catalogo delle opere provenienti da quel territorio così profondamente martoriato dal sisma ed ospitate in segno di fratellanza tra Chiese sorelle nel Museo benedettino e Diocesano d'Arte Sacra di Nonantola. -
Storie al volante
C'è stato un tempo, tra la metà degli anni '60 e gli anni '90 del secolo scorso, in cui il viaggio organizzato in pullman divenne una formula quasi irrinunciabile del turismo culturale e vacanziero, un rito codificato di socialità attraverso il quale ufficialmente si entrava nell'era del benessere. Scrittori e cineasti si sono sbizzarriti a ritrarre questo peculiare fenomeno di costume, dando vita a satire agrodolci che sono ormai dei classici. Mauro Rossi, autista granturismo in pensione, ci riporta dentro a quel microcosmo fatto di sketch esilaranti - a volte volontari, a volte no - avventure e disavventure, piccole magie e clamorose scivolate, straordinarie esperienze vissute in trent'anni dal posto di guida: una posizione sopraelevata, che permette di abbracciare con lo sguardo non solo la bianca riga di mezzeria ma anche la multiforme umanità che, viaggio dopo viaggio, si avvicenda sui sedili di una società che cambia. Da quell'altezza strategica Mauro Rossi ha capito che per fare l'autista Granturismo occorrono almeno due cose: amore per il prossimo e tanto, tanto senso dell'umorismo. -
Che tu sia maledetto
In una Modena deserta e arroventata dal sole di ferragosto, il detective Elvis Zanasi ci trascina in un'avventura fatta di incidenti sospetti, sparatorie, rapimenti, fughe e trappole mortali, un viaggio in carne e ossa che assume via via i contorni di una discesa agli inferi, negli spazi più oscuri della coscienza, in bilico tra il rosso e il nero. Come un vortice sempre più stretto, la storia si impone con il suo ritmo incalzante, travolgendo personaggi vecchi e nuovi in una sfrenata resa dei conti, fino alla prova decisiva. -
Musica a scuola e disturbi specifici dell'apprendimento (DSA)
"In una scuola dell'inclusione, perché non permettere a ciascuno di vivere le esperienze irripetibili che il codice universale della Musica consente?"""". A partire da una riflessione sull'essenzialità dell'esperienza sonora nella crescita e nello sviluppo intellettuale, emotivo e relazionale di ciascuno, questo testo propone un nuovo e rimeditato approccio all'insegnamento della musica nella scuola, con particolare attenzione agli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento. L'autore, prendendo in considerazione alcuni approcci metodologici, pianifica percorsi per i vari ordini di scuola e suggerisce piccoli accorgimenti di Didattica Musicale; analizza, a tal proposito, i software di compositing ed editing più diffusi. Le metodologie suggeriscono tutte un approccio multisensoriale alla Musica che, attribuendo significatività ad ogni esperienza, permettono l'inclusione scolastica di tutti gli alunni, non solo di quelli con disturbi specifici dell'apprendimento: anche in relazione al linguaggio musicale, tutti gli allievi possono essere in grado di costruire un proprio percorso, singolo ma integrato con gli altri. Le attività propedeutiche, proposte in una ricca appendice, possono essere realizzate anche nel contesto familiare." -
Giulitti. Castelfranco Emilia in bianco e nero
A Parigi si trovano delle persone eleganti - scriveva Stendhal - in provincia possono esserci delle persone di carattere. Castelfranco Emilia, dall'inizio del secolo scorso al secondo dopoguerra, è un paese animato da figure memorabili: Barilèin, Minestra, Cicion, Tromba, Rizioti, Walter Sarachèina, uomini di altri tempi e di altri costumi, che appena affacciati al mondo ricevono un soprannome da portarsi dietro per tutta la vita. Come Francesco Gherardini, detto Giulitti per via della mai nascosta ammirazione per il grande statista liberale Giovanni Giolitti. Poi, per tutti quei ragazzini che avevano appena dismesso i pantaloni corti, viene la guerra. La guerra che li porta in Africa, in Europa, in Russia. A Giulitti tocca, dopo il servizio militare in Libia, la disastrosa guerra di Grecia. Tra le nevi e il fango ghiacciato del Monte Kosika, in mezzo a voci che non riconosce e al servizio di un credo che non sente suo, Francesco vive l'esperienza universale della trincea. Una medaglia di bronzo ricorda l'impresa eroica che lo ha visto, per due giorni e due notti, stare al fianco di un commilitone ferito e riportarlo in salvo sulle spalle, tra i fischi del fuoco nemico. Cose che si leggono nei poemi, e si vivono nei paesi. Il dopoguerra cambia gli stili di vita, ma non gli animi. Alberto Poppi, zinzèla, onora con questo racconto la memoria di nonno Giulitti, e con essa la memoria di un'intera epoca: quando ci si dava del Voi ma ci si trattava come fratelli. -
Dalla nostra memoria può nascere un futuro migliore
Con questo libro Geppe Bertoni affronta i nodi e le tematiche della storia di Nonantola nel periodo del secolo scorso (Geppe ha ora 80 anni). Storia simile a tanti paesi e piccole città della pianura padana e dell'Italia intera. Infanzia e giovinezza dense di prove durissime, a volte per la sola sopravvivenza. Quale insegnamento possono trarre le nuove e le future generazioni? Geppe con questo volume desidera tramandare ""il sapere"""" che ha acquisito più che dai banchi di scuola, dalla vita stessa, desidera passarlo ai ragazzi di oggi e di domani. """"...Fino a quando la memoria non mi tradisce...""""."" -
Estensi. Storia, simboli e magie di corte
Verso la fine del 1300 tutta la sapienza classica additata fino ad allora come pagana, riaffiora dalla polvere degli archivi dei conventi. Gli scritti dei filosofi greci e mediorientali andranno a costituire l'essenza della tradizione ermetica che, come un fiume mai esaurito, ora riemerge alla superficie grazie alla mentalità laica della nuova classe dirigente. I codici antichi vengono rivalutati e dissepolti dalla polvere dei monasteri dove giacevano da secoli, incompresi. Su queste basi si forma l'originalissimo linguaggio artistico che contraddistinguerà tre secoli d'oro di dinastia Estense, dalla fine del '300 sino al 1598, incrociando influssi nordici e stile gotico con le nuove teorie sulla prospettiva, coniugando tradizione e innovazione. Ferrara diventa un crocevia di grandi artisti e letterati. Nel tessuto locale emergono personalità straordinarie. La particolarità e la magia del territorio contribuiscono a far sì che intorno alla corte Estense si diffonda un'aura intrisa di mistero e di misticismo che permea l'arte così come i simboli di corte. È questa magia che darà corpo a opere uniche in tutto il mondo, che ispira allora come oggi artisti, poeti e letterati, che dà voce a un linguaggio, quello dei simboli, ancora oggi poco compreso. Questo libro nasce dall'incontro dei trentennali studi sul simbolismo e sull'astrologia dell'autrice con l'esperienza di guida turistica e unisce a questi la passione per la storia e per i paesaggi metafisici dove vissero gli Estensi. -
Il giorno dopo. Una storia di gratitudine
Mirandola, 19.05.2012 - Una sera Luisa torna a casa e si accorge che basta, non ne può più: è venuto il momento di lasciare un posto di lavoro che non assomiglia per niente a nessuna delle sue aspirazioni. Il giorno dopo, senza logica e senza preavviso, quel posto di lavoro giace sotto un cumulo di macerie, nuvole e polvere. Ciò che rimane dell'azienda di Patrizio è una carcassa di detriti e cemento: in trenta secondi si sono sbriciolati trent'anni di sogni, sacrifici e soddisfazioni. In quel trambusto e nei mesi successivi, Luisa e Patrizio sono costretti a reagire. I loro cuori sono lontani, mentre i loro corpi si muovono sotto agli stessi capannoni, condividono gli spazi angusti dei container, si adattano a mense improvvisate. Vedono con occhi diversi la stessa umanità che si adopera, si reinventa e lentamente risorge, aggrappandosi al miraggio di una normalità che si chiama lavoro. Il lavoro che non c'è più, dentro alle fabbriche e ai capannoni crollati, ma esiste ancora dentro alla forza delle braccia e del cuore. In questa storia, ispirata alla vera vicenda di un gruppo di donne e di uomini che lavoravano in uno degli epicentri del terremoto dell'Emilia, il dramma di una catastrofe senza tempo incontra i turbamenti di una generazione precaria. L'esito, prevedibile o meno, ha il sapore della rinascita. -
C'era una volta il duomo. Ediz. italiana e inglese
"C'era una volta il Duomo"""" è la storia di una creatura di pietra. È una favola per grandi e piccoli, un percorso di parole e immagini lungo milleseicento anni. Attraverso un album dei ricordi, si ripropone la vicenda del Duomo di Modena dalla morte di san Geminiano ai giorni nostri, in un viaggio alla scoperta di un edificio che cambia, si trasforma e vive in simbiosi con la città da cui è circondato. Nelle sue pagine sono raccolte alcune tra le immagini più belle della cattedrale, foto storiche, particolari e dettagli che consentono di guardare con occhi nuovi a un luogo che custodisce, nel cuore, il sentimento di una comunità." -
L' uomo in bicicletta
Una nebbiosa Modena fa da sfondo al nuovo ed appassionante romanzo di Vincenzo Galizia. I destini di Marco ed Irina si incrociano in una notte buia, sul viale della piscina. Uno scambio di sguardi, uno schivo sorriso e una breve chiacchierata che rivela la comune passione per la bicicletta, bastano per far nascere tra i due un'intesa straordinaria, che verrà immediatamente messa alla prova da una realtà molto difficile, forse impossibile da combattere. Riuscirà Irina a sottrarsi a un destino che appare segnato? Saprà Marco farsi strada nella vita e nell'amore, in sella alla sua bicicletta? Vincenzo Galizia ci trascina pagina dopo pagina nei vissuti dei protagonisti con un ritmo incalzante, come una pedalata. -
Cose dell'altro mondo
Un giorno la piccola Terra decide di mettersi in viaggio. Sarà un'avventura fantastica e ricca di incontri che aiuteranno la nostra protagonista a trovare delle risposte, ma, soprattutto, a riconoscersi nell'incontro e nella relazione con l'altro. Una storia nata per dare voce ai pensieri e alle emozioni dei bambini e che apre a tanti scenari educativi. Una storia che ha tanto da insegnare anche a noi adulti. Che aspettiamo, dunque, a salire a bordo anche noi per un viaggio verso pianeti strani e lontani? Chissà che non ci capiti di sentirci a casa... Età di lettura: da 5 anni. -
Fernando Losavio. Le voci della poesia. Versi e pagine critiche
"Io scesi un giorno sopra la terra. / Lanciai un grido: e fu la mia vita. / Nessuno l'udì, con questa angoscia / io risalgo alle stelle"""". Fernando Losavio è poeta a tutto tondo, nei suoi versi come nelle sue prose e nelle sue critiche, nonché in alcune sue lettere. Il volume ospita una larga scelta, in parte inedita, di poesie, interventi critici, prose e lettere di Fernando Losavio (1896-1979), figura poliedrica di intellettuale e poeta la cui opera trova in questa raccolta una organica rappresentazione." -
Le spine del fico d'India
Quando il ricco possidente don Carmelo viene ritrovato nei suoi campi sparato di lupara, in paese mormorano che la sua bella eredità se la prenderà Ianuzzo, giovane lavorante a cui don Carmelo era affezionato come a un figlio. Invece, all'insaputa di tutti, Ianuzzo una notte parte. Dalla sua Sicilia verso il Continente, alla ricerca di un luogo dove confondersi, dove iniziare una nuova vita. A Modena, Ianuzzo trova quello che cercava: una torre alta, con i marmi luminosi come l'argento, un campanile in grado di proteggere i suoi sedici anni da una vita che si preannuncia difficile. E lì, nella nebbia avvolgente del Nord, Ianuzzo può ricominciare da capo. O almeno crede. Una storia che ha il sapore dell'enigma, un lungo filo sospeso a partire dal titolo, le misteriose e inquietanti spine del fico d'india, fino all'ultima pagina, dove ogni pedina di questo complesso scacchiere ritrova la propria giusta collocazione e si compiono le sorti di ciascuno. Un filo teso anche dal Sud al Nord dell'Italia, dalla lontana Sicilia alle suadenti fumane modenesi, come a suggerire in una sapiente metafora che nessuna distanza può consentire agli uomini di eludere il proprio destino. -
Riportando tutto a casa
Una raccolta di racconti ispirata all'album ""Riportando tutto a casa"""" dei Modena City Ramblers, a vent'anni dall'uscita. """"Quando abbiamo cominciato a suonare, nel lontano 1991, non avremmo mai immaginato di scrivere, più di vent'anni dopo, la presentazione di un libro di racconti ispirati a un nostro disco. Quando abbiamo cominciato a suonare non avevamo idea nemmeno di farlo, un disco. Oggi, invece, siamo qui per invitarvi a leggere un libro che parla di una generazione. Una generazione di post settantasettini, di post mani pulite, di ragazzi che hanno visto crollare muri (Berlino), che hanno visto costruirne altri (Palestina), che con molta fatica e diffidenza si sono accostati al nuovo modo di relazionarsi con i social network. Nel libro di Fabrizio Cavazzuti possiamo scorgere tutti gli incanti, i sogni, le disillusioni di questa generazione. Di giovani che sono diventati adulti con un pugno di canzoni come sottofondo quotidiano. Sono racconti che parlano di tutti noi, della provincia, dell'Italia che ne esce a volte con le ossa rotte, a volte con le medaglie al collo. Forse la musica da sola non può cambiare il mondo, ma se tutti la ascoltassero con il cuore e non solo con le orecchie, forse avremmo più libri da leggere, meno muri da erigere e meno guerre da guardare in diretta tv"""". (dalla presentazione dei Modena City Ramblers)."" -
Il re di fiori
La sera del primo giorno d'estate l'ingegner Giulio Lambertini rincasa dopo la solita nuotata in piscina. Ad attenderlo, nell'atrio suo superattico, trova l'amante. Una sorpresa gradevole, se non fosse che Sydney giace riversa in un lago di sangue. Chi? Come? Perché? Giulio non fa in tempo a porsi queste domande che si ritrova in carcere con addosso una tuta sbiadita e una montagna di prove contro di lui. Possibile che nessuno creda alla sua innocenza? Il giudice, l'ispettore, sua moglie, il suo avvocato, tutti personaggi di una commedia in cui lui non ha battute. Il carcere è un mondo duro, chi è fuori è fuori, chi è dentro è dentro. Non appena Lambertini lo capisce, comincia il romanzo. -
Orione 1943. L'ultima missione della Decima Flottiglia Mas
"Roberto Serra, classe 1922, è forse l'ultimo uomo vivente ad aver pilotato, durante la seconda guerra mondiale, un Siluro a Lenta Corsa, cosiddetto maiale, il più celebre tra i mezzi d'assalto subacquei della Decima Flottiglia MAS. Un'esperienza estrema, costantemente in bilico tra la vita e la morte, in una continua sfida ai limiti del corpo e dell'anima. Eppure questa non vuole essere la storia di un eroe, e nemmeno di un avventuriero. è invece la storia di un ragazzo che l'8 settembre 1943 si è trovato di fronte a uno spettacolo umiliante e a un interrogativo doloroso e profondo: come continuare a servire il Paese? E quale Paese? Roberto, con lo slancio dei suoi vent'anni, decide di non abbandonare il suo posto e continuare a combattere, in Marina, agli ordini di Junio Valerio Borghese. Comincia così un'avventura piena di dubbi, di riflessioni, di coraggio, di ideali, di delusioni, di ingenuità. Questo libro è una cronaca fedele e dettagliata degli ultimi due anni di guerra di un pilota di maiali, è un racconto di giovinezza, d'amore, di amicizia. Mentre sullo sfondo si contrappongono gli schieramenti della Grande Storia, in primo piano emerge tutta la complessità di un'esistenza individuale: unica, irripetibile, vera.""""" -
Villa Cognento. Vita e luoghi di fede
La vita e i luoghi di fede nella frazione che sorge intorno all'antica fonte di San Geminiano, a Modena, sono argomento di questo ricco secondo volume dell'opera Villa Cognento. L'autore, dismessi i panni dello storico, ci accompagna nell'attualità del territorio cognentese, adoperandosi in un accurato e puntuale censimento di tutte le manifestazioni della vita religiosa della comunità, dagli edifici sacri e segni tangibili della devozione alle feste, sagre e ricorrenze, per arrivare alla realtà parrocchiale e alle attività associative religiose della comunità. Fiore all'occhiello di questo lungo e capillare viaggio è forse il vasto ed esaustivo capitolo dedicato agli oratori presenti sul territorio di Cognento, un'impresa inedita e impegnativa che consente al lettore di entrare in profondità nella straordinaria ricchezza di storie e tradizioni racchiusa in ogni più piccolo luogo dove si incontra una comunità. Molti altri argomenti sarebbero da menzionare singolarmente: un capitolo dedicato ai parroci di Cognento dall'età moderna a oggi, frutto di intese ricerche, i tanti capitoli dedicati alla storia e all'evoluzione dei principali edifici della vita della comunità religiosa, dalla canonica al centro San Geminiano, e infine uno sguardo agli archivi e alle pubblicazioni parrocchiali. Ma questo non è un racconto fatto solo di parole: più di millecinquecento immagini a corredo e documentazione dei testi. -
Mulini ad acqua dell'Appennino modenese. I bacini di Panaro e Secchia
"Il mulino è un castello di carte, meraviglioso, affascinante, ma pur sempre un castello di carte, instabile, improbabile. Già l'operazione iniziale, sul fiume o sul fosso, per deviare l'acqua: uno sbarramento di sassi, labile, effimero, che una piena improvvisa può spazzare via, e bisogna ricostruirlo. Poi il canale, che porta l'acqua al più grande invaso del bottaccio, non sempre è costruito in pietra, e scorre libero fra sponde erbose. Le parti meccaniche della turbina stanno in piedi sostenute da zeppe che sembrano sempre provvisorie e che pure sono lì dalla fondazione del mulino. Un castello di carte, dicevo, dove tutto balla e traballa, ma dove tutto è magico, affascinante, come il duro mestiere del mugnaio, artigiano che con gesti antichi apre la paratoia per dare acqua, controlla a tasto la grana della farina e stabilisce se alzare o abbassare (ma di poco, di quel tanto che basta) la distanza fra le due macine, chiude la saracinesca quando ha finito di macinare o sente che il bottaccio si è vuotato e deve attendere che si riempia di nuovo, e questo anche lungo la notte. Un artigiano che sposta sacchi, li pesa nella bascula, li vuota nella tramoggia, li riempie di farina macinata. Un mestiere antico che non c'è quasi più. A volte il mulino esiste solo in qualche spot pubblicitario"""" (Dalla prefazione di Francesco Guccini)." -
C'era una volta il palazzo ducale di Modena. Once upon a time. Ediz. italiana e inglese
Il volume è la storia di un simbolo. La sontuosa reggia barocca voluta dal duca Francesco I d'Este, oggi sede dell'Accademia Militare di Modena, domina da quattro secoli lo spazio cittadino, sul quale si erge come imponente palcoscenico del potere. Le stanze superbe, i cortili, gli spazi di rappresentanza e di servizio hanno visto avvicendarsi nel tempo alcuni dei capitoli più importanti della storia nazionale ed europea, e hanno conosciuto da vicino i personaggi celebri che hanno contribuito a scriverla. Questo racconto di parole e immagini ci accompagna alla scoperta di un luogo simbolo, capace di trasformarsi nel tempo senza cambiare di segno.