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L' ultima peste: Noja 1815-16. Atti del Convegno di studi (Noicàttaro 28-29 ottobre 2016)
La peste ha tragicamente accompagnato per secoli la storia dell'umanità lasciando segni profondi nel tessuto demografico, nell'immaginario collettivo e nella scienza medica nonché nelle arti figurative e nella devozione popolare. E non ha mancato di ""contaminare"""" anche la letteratura antica e moderna: da Omero a Lucrezio, da Boccaccio a Manzoni, da Defoe a Camus. Gli Atti del convegno di studio """"Noja 1816: l'ultima peste"""", organizzato nella cittadina barese di Noicàttaro in occasione del bicentenario del contagio, permettono di ricostruire aspetti noti e meno noti di un evento fatto di veri e propri """"muri della peste"""", nonché di provvedimenti sanitari inadeguati, se non dannosi. Viene così restituita l'immagine di una comunità cittadina costretta a subire le prescrizioni di una scienza medica non ancora capace di individuare le reali cause del contagio e i provvedimenti di autorità politico-amministrative impreparate di fronte alla drammatica eccezionalità dell'evento. Grazie ai contributi di studiosi di diversa formazione e a un approccio evidentemente interdisciplinare, queste pagine offrono un quadro convincente dell'ultima, grande peste bubbonica del continente europeo."" -
Abbracci
Tra desiderio e ricordo, tra incontri inaspettati e gesti vitali il protagonista, Lorenzo, vaga alla ricerca di uno stato di equilibrio interiore e sociale che gli restituisca il valore dei rapporti familiari e amichevoli. Le strade della sua città fanno da sfondo all'esercizio di decisivi abbracci che riceve da persone a lui care. Rappresentano la quotidianità o sono del tutto inaspettati: gli regalano nuova forza, fiducia, un senso di gratitudine per la vita nonostante i continui stati di inquietudine. Sul crinale di relazioni deludenti o scivolose, progetti di vita inattuali o che tardano a concretizzarsi, Lorenzo fluttua tra stati d'essere e non essere. Gli abbracci riaccendono il flusso della vita, riscoprendo i legami con le persone, le emozioni, i desideri. Riprende così il suo cammino, uscendo dal web, da quelle ""stanze dell'eco"""" in cui, a volte, resta imprigionato come un solitario hikikomori."" -
Poema familiare. Il disordine naturale delle cose
Ogni famiglia è un microcosmo, dentro v'è di tutto come in un reticolato di strade dritte o tortuose che si incrociano e di altre che fingono uno sbocco ma non vanno da nessuna parte; in una famiglia le anime convivono e, anche quando si separano, in realtà non si dimenticano. Ma la morte le estingue del tutto o no, o solo in parte? Se cambia la topografia familiare che conoscevamo, fino a quando ne resta memoria? Alla fine decadono o no le nostre personali responsabilità o ne avanza traccia in quelli che vivranno ancora? Sono alcune delle domande esistenziali che si pone l'autore in questo Poema familiare, con il quale, ironizza, ""mi sono giocato le carte (i documenti?) che mi condurranno all'ultima dogana"""". Forse a nessuno queste pagine gioveranno, salvo convincere che parlare di poesia, e leggerla, è comunque lenitivo passatempo se non toccasana, ma che, quando diciamo """"addio"""", è davvero per sempre e più a niente si rinvia."" -
Progettare la pace. Cristianesimo e Islam dopo Abu Dhabi
Il ""Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune"""", sottoscritto il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi, da Sua Santità Papa Francesco e dal Grande Imam di al-Azhar, Ahmad al-Tayyeb, si conclude con l'auspicio che lo stesso possa diventare """"oggetto di ricerca e di riflessione in tutte le scuole, nelle università e negli istituti di educazione e di formazione, al fine di contribuire a creare nuove generazioni che portino il bene e la pace e difendano ovunque il diritto degli oppressi e degli ultimi"""". Questo volume raccoglie quell'appello ed elabora motivi e ragioni per disegnare itinerari di pace e sostenere esperienze di tolleranza e di autentica fratellanza umana. Le criticità del tempo presente, segnalate dal Documento di Abu Dhabi, condensano una molteplicità di questioni che meritano d'essere analiticamente considerate per diventare altrettanti temi d'indagine antropologica e di riflessione politica, sociale, pedagogica, a sostegno di quanti vogliano farsi operatori di pace."" -
Piatti rotti. Frammenti della commedia umana
Percorsi da un'antica vena di gioiosa saggezza, i racconti di Giovanni Ancona ripropongono personaggi e situazioni della vita, che fanno di noi i piccoli eroi della commedia umana. Dagli anni della fanciullezza a quelli della maturità, con i ricordi scorrono figure come i due fornai, lo stitico, personaggi come il medico, la moglie del capitano, il primario e tanti altri, tutti tratteggiati magistralmente nelle loro umane virtù e debolezze. Onnipresente è la nota umoristica leggera o la sottile ironia, a tinte dissacranti, ma capaci di rendere sopportabili le disavventure e perfino il turpiloquio, ove manifestamente s'incontra, espresso senza malizia alcuna. Le poche poesie in vernacolo sono testimonianza dell'amore dell'autore verso questa forma di comunicazione verbale, oggi in lento e inesorabile indebolimento. -
As-saggi interculturali. Una riflessione pedagogica sul progetto «Le ricette del dialogo»
La Global Education costituisce attualmente l'ampio orizzonte in cui si inserisce la Pedagogia interculturale. I documenti del Consiglio d'Europa ne promuovono la realizzazione negli ambiti educativi del formale, non formale e informale come punto cardine dell'educazione che mira alla cittadinanza globale, alla promozione del pensiero e della mente interculturali, allo sviluppo della democrazia partecipativa e alla responsabilità verso la/le comunità e le esigenze di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Il volume costituisce uno sguardo critico pedagogico sul Progetto ""Le ricette del dialogo. Cibi e storie per l'intercultura e l'integrazione"""", attuato in alcuni territori del Piemonte. Si tratta di un progetto che costituisce un modello di best practices al quale le autrici hanno contribuito con un monitoraggio basato sul processo di autovalutazione, cui è seguita una riflessione pedagogico-educativa."" -
Pedagogia dei contesti. Spazi, tempi, esperienze dell'educare contemporaneo
Dove abita la pedagogia? Quali sono gli spazi in cui essa può concretizzare la sua pratticità? In un'epoca in cui appare acclarato come l'apprendimento sia un processo continuo che accompagna uomini e donne per tutto il corso della vita, che coinvolge le loro dimensioni bio-psico-sociali, che si realizza diffusamente in tutti i luoghi attraversati, occorre riflettere e forse ancora sdoganare un diffuso senso comune che continua ad associare le teorie e le prassi pedagogiche ai ruoli formali dell'apprendimento. Una prima risposta può essere una Pedagogia dei contesti che si definisca come approccio analitico e riflessivo, atto a far fronte alle emergenze e ai bisogni formativi legati ai molteplici luoghi della vita; traducendo, concretamente, idee e concetti della pedagogia generale in alcune diverse declinazioni connesse ai campi dell'esperienza di crescita umana, quali, come nel caso del presente lavoro, la famiglia, il nido, i mass media, il lavoro, il teatro, il carcere, la strada, la città. -
Architettura, design e cultura tecnologica. Il racconto di 18 protagonisti del Novecento
In diciotto racconti, gli architetti e i designer del Novecento che costituiscono oggi i riferimenti centrali per individuare e caratterizzare una cultura tecnologica del progetto da porre come fondamento dei processi di trasformazione dell'ambiente costruito. Le storie di questi personaggi compongono un mosaico di idee e di progetti, di successi e di fallimenti, che consentono di tracciare una mappa dei principali cambiamenti avvenuti nel secolo scorso nel modo di pensare l'architettura e il design, sollecitati dalle importanti trasformazioni tecniche, produttive e realizzative e dalle emergenti istanze sociali e ambientali. Una controstoria del pensiero progettuale della modernità che si dispiega in un arco temporale di circa settant'anni, dagli anni tra le due guerre sino alla fine del secolo scorso, proponendo una rilettura critica e originale delle storie di progettisti che, seppur considerati talvolta ""laterali"""" dalla storiografia architettonica, hanno anticipato temi e questioni con cui oggi il progetto è chiamato a confrontarsi."" -
Narrami, o Musa. Il viaggio degli eroi
Il libro propone un viaggio originale all'interno dei tre celebri poemi dell'antichità classica, Iliade, Odissea ed Eneide, con percorsi di lettura che toccano temi universali come il rapporto tra genitori e figli, l'amore, l'amicizia. La rubrica ""Epica pop"""" suggerisce canzoni da ascoltare e riscritture contemporanee come poesie, romanzi e fumetti, ma anche celebri dipinti e sculture, tutti ispirati ai tre poemi. La sezione """"Adesso tocca a te"""" consente al giovane lettore di esercitarsi alla fine di ogni capitolo. Età di lettura: da 11 anni."" -
Pedagogia in ricerca. Soggetti, contesti, metodi
La crisi che sta segnando la contemporaneità sul piano culturale, economico, sociale e religioso presenta i caratteri della complessità e della permanente transitorietà, ponendo una serie di questioni di difficile comprensione, e dunque ancora lontane dalla soluzione, che richiedono sguardi interpretativi nuovi e diversi tra loro. È a partire da tale scenario che il volume descrive e ricerca - utilizzando il sapere pedagogico come paradigma teorico e prassico - possibili vie di riflessione e di azione rispetto a vecchie e nuove emergenze che rischiano di mettere in crisi le sorti delle generazioni presenti e future. Parole chiave come identità, alterità e differenza tracciano, nei saggi del volume, molteplici piste di ricerca pedagogica riferite ai differenti tempi e contesti di vita, spaziando tra etica, estetica, scienza e tecnologia. -
Ernesto de Martino e il folklore. Atti del Convegno (Matera-Galatina, 24-25 giugno 2019)
L'opera dell'etnologo Ernesto de Martino (1908-1965) continua a suscitare l'attenzione degli studiosi, per la sua natura nello stesso tempo problematica e fondativa. Uno dei temi più interessanti che si offrono alla riflessione è la posizione di de Martino rispetto al folklore, considerata sia nel dibattito politico e culturale del secondo dopoguerra, ispirato dalla pubblicazione dei Quaderni di Gramsci, sia nel quadro attuale delle azioni rivolte alla valorizzazione e alla salvaguardia dei beni di interesse demoantropologico. I contributi presenti nel volume, frutto del convegno ""Ernesto de Martino e il folklore"""", celebratosi a Matera e a Galatina (Le) il 24 e 25 giugno 2019 e organizzato dal Club per l'UNESCO di Galatina, offrono un'approfondita e aggiornata disamina della questione."" -
Sano come un pesce
Tre storie adatte al linguaggio dei piccoli lettori ma, allo stesso tempo, rivolte anche al pubblico adulto. L'attenzione verso l'ambiente e la sua salvaguardia dipendono dall'educazione impartita ai giovani. Perciò è necessario essere buoni educatori e riconoscere come errore anche il semplice gesto di gettare la cicca per terra: un bambino che osserva, infatti, ripeterà il gesto da adulto senza pensarci o chiedersi perché non può farlo. ""Io amo la terra, perciò la rispetto"""" dovrebbe essere lo slogan quotidiano al quale fare riferimento. Il filo conduttore dei tre racconti è la speranza che, se affidiamo ai bambini, educandoli correttamente, il compito di rispettare l'ambiente, creeremo una generazione in grado di riparare alle mancanze e all'incuria di chi all'ambiente ha fatto solo danni. Per volere dell'autrice i diritti rivenienti da tale raccolta verranno devoluti interamente al WWF. Età di lettura: da 6 anni."" -
Riduciamo gli sprechi. Come contrastare lo spreco alimentare e non solo
La legge nazionale n. 166 del 2016 su donazione e distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici e quella della Regione Puglia n. 13 del 2017 sul recupero e riutilizzo di eccedenze, sprechi alimentari e farmaceutici hanno tracciato itinerari per concorrere al miglioramento della convivenza civile. Ma se promulgare leggi è basilare, è necessario poi conoscerle e applicarle. Tra il primo passaggio e il secondo si apre la questione di come veicolare un messaggio perché possa essere pienamente compreso. Modi e tempi di presentazione, scelta delle parole e delle immagini sono aspetti che aiutano o meno a raggiungere il risultato. È su questa fase che si è accentrata l'attenzione della RESS, delle associazioni GEP, GISCEL, del CEEA, delle scuole, di esperti universitari e del mondo del volontariato che si presentano i lavori realizzati nel nostro territorio, le buone pratiche, le esperienze finalizzate a responsabilizzare ognuno di noi nel perseguire obiettivi di bene comune. L'intento è evidenziare come sia possibile incentivare modi di vivere, di consumare e di produrre più giusti ed equi a cui una solidarietà allargata e una nuova sensibilità ecologica possono rispondere. -
Il colore dell'essere
C'è un momento nella vita in cui ci fermiamo a riflettere (o a riflettere di più) su noi stessi, un momento dedicato all'introspezione: la malattia. Mentre affrontiamo una malattia, il tempo si dilata e ci sembra di averne molto più a disposizione. Siamo pronti ad ascoltarci di più e questo aiuta. Così come aiuta la protagonista di questo racconto a confrontarsi con il ""sé"""" più autentico. Paola compie il suo viaggio introspettivo e conoscitivo, nel corso di una lunga convalescenza, accompagnata da un Virgilio che è, allo stesso tempo, amico e mentore. Paola non è sola, ma si sente sola: questa è la sofferenza che deve affrontare per guarire. Anche in questo percorso è """"accompagnata"""" da persone che vivono nelle storie che racconta durante la convalescenza: storie che le appartengono e che introducono alla vita di ognuno perché, come il colore che le caratterizza, sono feeling, sentimento, essenza, sintonia, tutto quello che aiuta a guarire."" -
«Mi ritrovo dinanzi a uno specchio». I sogni della quarantena
Cosa sogna la gente in tempi di pandemia? Carestie, cieli neri, guerre e altre catastrofi? Non solo: vecchi e nuovi amori, viaggi e mare, conchiglie e luoghi incontaminati, donne che si spogliano e candidi cigni. Qualcuno ha detto che il Coronavirus è democratico. Le restrizioni della quarantena hanno livellato le nostre possibilità di interazione sociale: al sicuro da un nemico invisibile ma pervasivo, di cosa abbiamo paura adesso, del virus o del vuoto? Cosa accade quando tutto si spegne? Vuoti produttivi, affettivi, spazio-temporali. Può il sogno sostituire il vuoto, le parole non dette, le esperienze sospese? In questo libro una giovane psicoterapeuta raccoglie le testimonianze di chi, nell'emergenza, ha continuato a sognare, prestando ascolto alla voce della paura e del desiderio. In giorni in cui l'una sembra annullare l'altro o aprire alla smania di vivere. -
Infanzie e servizi educativi a Milano. Percorsi di ricerca intervento con bambine, bambini e adulti per innovare il sistema 0-6 comunale
Il Comune di Milano gestisce, per gran parte in modo diretto, 321 servizi educativi rivolti alla fascia 0-6 anni, e ha costruito una rete di servizi privati accreditati, con un investimento economico che non ha eguali in Italia. Nei servizi educativi comunali sono accolti 32.000 bambine e bambini e lavorano circa 3.300 educatrici ed educatori. Dal 2012 a oggi, il Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, diretto dalla prof.ssa Milena Santerini, e il gruppo di ricerca dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, riunito intorno alla prof.ssa Susanna Mantovani, hanno elaborato e gestito due progetti di ricerca-formazione di grandi dimensioni all'interno del Settore servizi educativi 0-6 anni del Comune di Milano. I progetti hanno indagato e promosso apprendimenti e trasformazioni in merito alla specificità degli interventi educativi per la prima infanzia cittadini, individuandola in una competenza interculturale capace di accogliere pluralità e differenze, e alle pratiche di inclusione. Il progetto è culminato nella elaborazione, supervisionata dagli staff dei due Atenei, delle nuove Linee di indirizzo pedagogiche. -
Zaino e scarponi
Che cosa spinge un essere umano a calzare scarponi e a mettere in spalla uno zaino, spesso pesante? Perché mai camminare per tanti chilometri e superare ripidi dislivelli? Che cosa si prova al termine di una tale esperienza? Bisogna essere allenati per fare queste cose? Sono alcune delle domande che affollano la mente di chi non si è mai affacciato al mondo escursionistico. Domande cui l'escursionista ha dato spesso una risposta istintiva, disordinata se non addirittura profondamente sbagliata. In queste pagine l'autore ha voluto cercare una risposta in una serie di brevi racconti che fanno sentire la fatica, respirare aria pura, risplendere colori, ammirare panorami... Il libro è scritto sia per i camminatori, che potranno rivivere esperienze, sia per i sedentari che potranno camminare liberamente sugli infiniti sentieri della propria fantasia. Zaino e scarponi: in due parole, la filosofia di una vita. -
Il rischio di pensare. Scienza e paranormale in Rupert Sheldrake
Superstizione, truffa, roba da creduloni: con questi epiteti viene etichettato di solito l'insieme di quelle manifestazioni che vanno sotto il nome generico di ""paranormale"""" o """"fenomeni psi"""". Gli uomini di scienza tendono a prenderne le distanze a priori, come se si trattasse di qualcosa di vergognoso, o di contagioso. Ma è veramente così che stanno le cose? Telepatia, premonizione, la capacità di certi animali di ritrovare la strada di casa... si tratta di un residuo d'altri tempi, che l'era della scienza ha finalmente superato? O non è forse vero il contrario: che non solo la scienza non sa dare una spiegazione a molti di questi fenomeni; ma che, in più, proprio perché si rifiuta di indagarli a fondo, si trova essa stessa in una impasse dalla quale potrebbe venir fuori solo rivedendo alla radice il proprio paradigma materialistico-meccanicistico? Rupert Sheldrake spiega che un modo per chiarire questi interrogativi c'è e forse è a portata di mano; ma che la scienza deve essere disposta ad ampliare il proprio orizzonte, per andare incontro a una natura che è più grande di quanto immaginiamo. Prefazione di Fabrizio Dal Piaz."" -
Pandemia. Apprendere per prevenire
Ogni emergenza è un apparire improvviso, un affiorare fra mille incerti segnali. Anche la pandemia Covid-19 da tempo si celava fra le pieghe dell'esperienza; è giunta però inattesa, nonostante gli indizi, le voci, i giudizi... Ha travolto tutti senza sconfiggere né l'incredulità, né la presunzione. Con queste pagine, vergate nei giorni drammatici della pandemia, cerchiamo di sconfiggere il pregiudizio, chiedendoci se almeno stiamo imparando qualcosa. Non sappiamo ancora dire se questo evento ci stia davvero formando: sicuramente ci sta tras-formando. Si prospettano grandi cambiamenti e perciò dobbiamo affrettarci a capire come si possa intervenire pro-attivamente nella sequenza esperienza-riflessione-trasformazione. È compito ineludibile e improcrastinabile: far emergere ciò che si cela nel vissuto individuale e sociale e scoprire la regola implicita, l'informazione che può guidare, il valore che può emancipare, per dare credibilità alla speranza di futuro che nessuna quarantena riesce a comprimere. -
Come i gabbiani. L'ebbrezza del volo
"Come i gabbiani"""" è l'ultimo libro di una trilogia di ricordi, ideale seguito di """"Come i salmoni"""" e """"Come i pavoni"""". Salmoni, pavoni e gabbiani rappresentano acqua, terra e aria, elementi fondamentali alla vita dell'uomo, ma anche periodi diversi della stessa, che ne costituiscono suggestioni analogiche. Noi nasciamo nell'acqua, camminiamo sulla terra e il nostro volo è diretto nell'aria. Attraverso il passaggio tra i due ultimi secoli, del suo volo l'autore ripercorre alcuni momenti particolari, avvenimenti e luoghi inconsueti, in giro per il mondo. I brevi racconti sono talvolta accompagnati da spunti di riflessione, di distaccata ironia o di norme di vita aziendale in un mondo che andava progressivamente trasformandosi, per diventare sempre più globalizzato. Nel capitolo finale si schiude il mistero della vita di un uomo, la sua lotta perenne contro il tempo e il suo ultimo incontro."