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Il tenente del diavolo
Vienna, 1909. Dieci ufficiali dell'esercito austroungarico ricevono un'insolita circolare: la reclame di un ritrovato contro l'impotenza (con annesso campione gratuito). Uno di loro ingerisce il ""prodigioso"""" medicinale e, pochi istanti dopo, colto da orribili sofferenze, muore. L'autopsia dichiara: avvelenamento da cianuro di potassio. Il caso fa scandalo. I vertici dello Stato Maggiore entrano in agitazione. Il capitano Kunze, magistrato militare, viene incaricato di scovare il mittente delle circolari, e nel giro di poche settimane i suoi sospetti si concentrano su Peter Dorfrichter, affascinante e geniale tenente di fanteria. Ma quando la verità dei fatti inizierà a emergere, il capitano Kunze si troverà di fronte un'indagine molto più complessa del previsto, e nel magnetico carisma del giovane tenente scorgerà qualcosa di inconfessabile che lo riguarda in prima persona. Questo lavoro di Maria Fagyas, scrittrice ungherese emigrata in America, """"Il tenente del diavolo"""" è ispirato a un fatto realmente accaduto, noto in quegli anni come """"il caso Dreyfus austriaco"""". Come nel malapartiano """"Kaputt"""", anche qui la verità storica, elettrizzata dall'immaginazione della scrittrice, ci restituisce l'affresco di un'epoca e di una civiltà, entrando nelle stanze dove si decide il destino dell'Europa e svelandoci l'intimità dei potenti."" -
Kitty Foyle. Ediz. integrale
Indipendente e coraggiosa, Kitty Foyle è la tipica donna in carriera americana. Lavora per la bizzarra Delphine Detaille, creatrice di un famoso profumo, e condivide la casa con altre ragazze, grandi chiacchierone, fumatrici e bevitrici di caffè. In Kitty coesistono l'ansia e la frenesia di New York e la mentalità piccolo borghese del Midwest, le voglie del nascente consumismo e le preoccupazioni che accompagnarono il crollo della Borsa nel 1929. Ma quanto le è costato emanciparsi e seguire i propri desideri di donna? Per Kitty è arrivato il momento di riflettere su ciò che ha perduto e su ciò che ha trovato durante la sua vita. L'infanzia passata a occuparsi del burbero padre irlandese, l'abbandono degli studi, poi l'arrivo nella metropoli, il lavoro, la passione per gli abiti alla francese e per i cocktail dai nomi altisonanti. Ma un posto speciale è riservato a Wyn, un gentleman dal tipico portamento inglese che accavalla le gambe in modo inimitabile e di cui è profondamente innamorata... Christopher Morley tratteggia con spirito elegante l'America degli anni Trenta attraverso lo sguardo impertinente e scanzonato di una donna proiettata nel futuro. Pubblicato nel 1939 e presentato oggi in Italia nella sua versione integrale, ""Kitty Foyle"""" fu subito un best seller. Una trasposizione cinematografica del 1940, che valse l'Oscar a Ginger Rogers, lanciò lo stile """"alla Kitty Foyle""""."" -
¡Tú la pagarás!
Bologna. È quasi finita la notte quando, in una sala da ballo di salsa, viene ritrovato il cadavere di un uomo, Thomas Delgado, barista del locale e inguaribile sciupafemmine. I potenziali indiziati sono molti, prima tra tutti La Guerrera, fidanzata di Thomas e abituale frequentatrice del posto. Disincantata, impulsiva, un po' vanitosa e un po' maschiaccio, La Guerrera è vera salsera, uno spirito combattivo. Di giorno lavora presso la redazione-garage di un giornale diretto da un becero individuo e, oltre alla salsa, ha due grandi passioni: Dante Alighieri e le patatine fritte. Vive con Catalina, l'amica cartomante, appassionata come lei di balli latinoamericani e santeria. Le indagini vengono condotte dall'ispettore Basilica e si incrociano con quelle della stessa Guerrera, che lo guida nel mondo della salsa, svelandogliene fascino e incoerenze, verità e mistero. Nel frattempo, un altro cadavere viene ritrovato nella campagna emiliana: una nuova vittima legata all'ambiente dei locali di salsa. E così, tra insegnanti di danza, animatori pugliesi che si spacciano per latinoamericani, ballerine bellissime e signore ambigue, esibizionisti, suggestivi e arcaici rituali religiosi, storie di sesso torbido, gelosie e superstizioni, l'ispettore Basilica si trova catapultato in un mondo per lui sconosciuto e pressoché incomprensibile. Però, in qualche modo, proprio dagli orishas, gli dei della santeria cubana verrà un aiuto inaspettato che porterà Basilica di fronte a una verità sorprendente... -
La strada. Diari di un vagabondo
Mentre gli Stati Uniti della rivoluzione industriale e del nascente imperialismo costruivano l'immagine patinata e vincente del ""sogno americano"""", uno scrittore dava voce agli angoli più bui del nuovo continente, mettendo nero su bianco - accanto alla vita dei barboni, dei disoccupati e dei diseredati - le contraddizioni di un sistema in cui il benessere di pochi veniva pagato con la povertà di molti. È in questo modo che, tra il 1906 e il 1907, Jack London scrive """"La strada"""": nove capitoli di una saga a cui il padre di capolavori come """"Zanna Bianca"""" e """"Martin Eden"""" dava il nome di """"vagabonlandia"""". Fedele al pensiero di un autore dallo spirito ribelle e dalla biografia a dir poco avventurosa, """"La strada"""" non è soltanto il libro che anticipa di mezzo secolo """"On the Road"""" di Kerouac e che, con il passare del tempo, alimenterà la poetica di scrittori come Steinbeck e Orwell, ma, nella versione curata da Davide Sapienza, fornisce le coordinate di un percorso artistico ed esistenziale ancora poco conosciuto."" -
Ritorno nel South Riding
Figlia di un fabbro dedito all'alcol, Sarah Burton è riuscita a emanciparsi diventando un'insegnante a Londra e nelle scuole per missionarie del Sud Africa. Quando decide di tornare nella sua contea d'origine, il South Riding, lo fa per candidarsi a guida della scuola superiore femminile. Tutto il comitato direttivo dell'istituto è a suo favore tranne l'aristocratico Robert Carne, che amministra la scuola per mostrarsi impegnato nel sociale e seguire le proprie aspirazioni politiche, ma è spesso ostacolato da una torbida situazione matrimoniale e da una figlia difficile da educare. Lottando contro il fascino dell'orgoglioso Robert, le beghe e i sotterfugi amministrativi della Contea e le difficoltà portate dalla depressione economica, Sarah si impegnerà comunque a dare alle proprie allieve una speranza per il futuro. Pubblicato postumo nel 1936, ""Ritorno nel South Riding"""" è l'affresco corale di una comunità sulla via del declino, con i suoi innumerevoli, eccentrici e indimenticabili personaggi. Considerato un classico della letteratura inglese, venne trasposto in un film nel 1938 per la regia di Victor Saville, e in una mini serie televisiva della BBC di grande successo diretta nel 2011 da Andrew Davies."" -
Anche gli sciocchi sanno scrivere in francese
Università di Cambridge, 1943. Max Beerbohm dedica la lectio annuale all'amico e collega Lytton Strachey. Perfetto nei ritratti insieme virtuosi e viziosi dei suoi eminenti contemporanei, critico e ironico nei confronti dei vittoriani inglesi, Strachey era uno scrittore puro, un prosatore eccezionale. La sua aspirazione era però di poter scrivere in francese. Considerava Chénier, Chateaubriand, Lamartine, Dumas, De Musset, Balzac e Stendhal i suoi veri compatrioti letterari. Il suo debutto avvenne nel 1912 con i saggi sulla letteratura d'oltremanica, tra i quali spiccano in particolare le pagine sul Romanticismo qui riproposte. -
La luce della sera
Dal suo letto d'ospedale a Dublino, Dilly Macready aspetta con ansia la visita di sua figlia Eleanora, che si è trasferita a Londra dall'Irlanda, dove il suo primo romanzo ha scandalizzato l'opinione pubblica. La vita di Eleanora è cambiata grazie al successo e alla fama internazionale, che però non l'hanno aiutata a trovare l'amore. La madre le ha chiesto continuamente di tornare a casa, mandandole lettere piene di affetto ma anche di rimproveri, risentimenti e sensi di colpa. Eppure, anche se disapprova la vita che sua figlia ha scelto, Dilly sa cosa significhi cercare la libertà a ogni costo: giovane e piena di speranze, negli anni Venti aveva lasciato l'Irlanda per New York, affrontando la dura vita dell'emigrante, ed è a questo periodo che torna col pensiero, ora che è malata e il tempo è al servizio dei ricordi. ""La luce della sera"""" è il racconto intenso e appassionato di una relazione fondamentale, quella tra madre e figlia, fatta di vicinanze e addii, sogni immaginati e infranti, fino all'incontro finale pieno di rivelazioni."" -
La nemica
Gabri ha una madre bella e frivola, più interessata ai suoi flirt che a prendersi cura delle due figlie. Nel corso degli anni, Gabri ha osservato con odio e rancore il mondo degli adulti, che non le hanno dato né insegnato nulla, costruendo la sua vita sull'assenza d'amore. Ma il tempo è dalla sua parte. Quasi all'improvviso, la bambina taciturna e scostante si trasforma in un'adolescente piena di fascino e gioia di vivere. Forte del potere della giovinezza, Gabri può ora prendersi le sue piccole e grandi rivincite, per giungere alla partita finale con la nemica di sempre. L'odio e l'orgoglio sono i veri protagonisti di questo romanzo di formazione, pubblicato nel 1928 su una rivista letteraria con lo pseudonimo Pierre Nerey (ottenuto dall'anagramma di Irene: Nerey). L'uso di un nome diverso e molti degli elementi narrativi rivelano il carattere dolorosamente autobiografico dell'opera: impossibile non ritrovare nel ritratto impietoso della donna egoista e infedele la madre dell'autrice, che era solita parlare di lei come della ""nemica"""". Secondo romanzo di Irene Némirovsky, mai apparso finora in volume singolo e inedito in Italia, """"La nemica"""" si caratterizza come un atto di rivincita, teatro di sentimenti contraddittori, il cui groviglio potrà sciogliersi e trovare la propria catarsi soltanto nella sua drammatica conclusione."" -
Viaggio in India
Joseph Rudyard Kipling aveva poco più di vent'anni e un'immensa sete di avventura quando, alla fine dell'Ottocento, decise di addentrarsi nell'India più magica e remota. Il suo viaggio, compiuto utilizzando ogni mezzo disponibile - dai treni affollati di vagabondi fino alla groppa di un'elefantessa nervosa - restituisce al lettore immagini dal fascino intramontabile: il maestoso Taj Mahal di Agra, la città rosa di Jaipur, la mitica roccaforte di Amber. Sullo sfondo, le parole senza tempo dei personaggi misteriosi e straordinari incontrati lungo la via, nel cuore dei regni governati dagli ultimi discendenti dei sanguinari guerrieri Rajput e custoditi da una saggezza che soltanto la penna di un Premio Nobel per la Letteratura avrebbe potuto raccontare. -
Lo zoo
In pochissimi conoscono il segreto dello Zoo allestito dalla Contessa nella tenuta delle Pescoluse: gabbie in cui sono imprigionate creature eccezionali quali l'Uomo Scimmia, la Donna Anfora, la Sirena e il Ciclope. Il chirurgo plastico Tommaseo, un medico fallito e ambizioso, le ha trasformate in esseri mitologici e circensi con la connivenza della ricca nobildonna, che ha venti anni più di lui e ne è sedotta tanto da farsi ritoccare ossessivamente il corpo, in un'estenuante rincorsa contro il tempo. Sullo sfondo di un Salente surreale e immobilizzato dall'afa di luglio, oltre alla Contessa e al suo amante, si muovono una banda di sodali e tre servitori, tra cui un guardiano senza scrupoli, un sindaco colluso e una soubrette italo-siberiana, in una sorta di delirio di onnipotenza, fino a quando una sparizione darà il via a una serie di eventi che stravolgeranno i destini di tutti i personaggi. In un susseguirsi di colpi di scena e flashback che rendono visionarie le atmosfere noir e le intridono di humour nero, ""Lo Zoo"""" di Marilù Oliva è una feroce metafora sia sul potere che sulla diversità e converge verso un finale che costringerà vittime e carnefici a disfarsi di tutte le loro maschere e a fare i conti con la propria essenza più profonda."" -
I viaggi di Gullible
Discorsi da strada, comicità feroce, avidità insaziabile: nei suoi racconti Ring Lardner fustiga l'America degli anni Venti sull'orlo della crisi, stilando un campionario di tipi umani bizzarri e picareschi ma anche inquietanti e ipocriti, in cui è possibile ritrovare la parte più maniacale, sfrontata e viziata di se stessi. L'esasperazione satirica dei caratteri, il piacere per il paradosso e l'attenzione alla vita quotidiana si uniscono a un lavoro linguistico straordinario che restituisce con stupefacente vividezza il chiacchiericcio delle partite a carte e l'umorismo da bar degli americani di un secolo fa, antenati creatori del nostro immaginario occidentale. Considerato alla pari se non superiore a Sinclair Lewis (secondo Edmund Wilson), a Fitzgerald (secondo Hemingway), a Hemingway e Fitzgerald (secondo Dorothy Parker) e più profondo di Henry James (secondo H.L. Mencken), Lardner ritrae un'umanità multiforme, brillante e paludosa insieme, che riesce a raccontare gli Stati Uniti e non solo. -
Gli errori degli amanti
È sera, la corrente elettrica è saltata e le strade sono buie. Sei personaggi, tre uomini e tre donne, si ritrovano in una sala da ballo. Le coppie si alternano, ma non c'è sentimento. Quando la musica si ferma, piomba il silenzio. Uno di loro propone di andare a casa sua a riscaldarsi con liquori e vino. Salgono le scale alla luce di una candela, si siedono sul divano, sulle poltrone, sui cuscini. Un grammofono suona, potrebbero ricominciare a ballare ma preferiscono raccontarsi delle storie d'amore. Ed ecco che lentamente prendono vita racconti in cui si condanna ""un mondo in cui l'amore è il destino inevitabile e definitivo di una vita, la prima e unica passione a cui gli uomini consacrano tutta la loro esistenza"""". Pubblicato in Germania per la prima volta nel 1922, """"Gli errori degli amanti"""" è un invito al libertinaggio come antidoto all'ossessione amorosa, l'elogio di un carpe diem emotivo da parte di una generazione affamata e vitale, scritto con prosa elegante dall'autore de """"L'arte di andare a passeggio""""."" -
Strano incidente al Claridge
Chi sta cercando di uccidere Sir Seymour Tradescant? I maggiori sospetti si addensano sul capo della bellissima e giovane moglie, Penelope. Certo, hanno i loro motivi anche l'eccentrica sorella gemella del baronetto, Bettina, l'insoddisfatto e inquieto figlio Nicholas e la frustrata nuora Olivia. Dall'hotel Claridge, dove il maggiore Hugh Payne ha visto compiere all'affascinante Lady Tradescant un gesto alquanto singolare, l'indagine del maggiore e di sua moglie Antonia Darcy si sposta a Mayholme Manor, una lussuosa residenza per anziani nobili e benestanti avvolta in un alone di inquietante mistero e diretta con metodi non proprio ortodossi da un gentiluomo che si fa chiamare il ""Maestro"""". Un caso difficile e intricato, che vede muoversi con astuzia e intraprendenza soprattutto il maggiore Payne, e che lascia aperte sino all'ultimo infinite possibili soluzioni."" -
Nove vite
Donald Dorricks ha una missione precisa: uccidere nove psicoterapeuti. Nel suo diario descrive i dettagli di questa ""crociata"""", la scelta casuale delle vittime, gli appostamenti, le attese e la ritualità dei delitti, compiuti immancabilmente con una corda di chitarra stretta intorno al collo. Senza alcun indizio o testimone attendibile, l'ispettore Wilkins cerca di trovare il serial killer, spostandosi da una parte all'altra del Regno Unito (e persino oltremanica) nel corso di svariati anni. Quando alla fine Donald viene fermato, però, si professa innocente e la moglie Verine crede nella sua buona fede: gli omicidi sembrano solo una mostruosa cornice al loro matrimonio e ai due amatissimi figli gemelli. Ma chi è davvero Donald e perché continua a dichiararsi non colpevole? """"Nove vite"""" è un thriller pieno di suspense e sottile ironia, che con un ritmo serrato e un linguaggio diretto ed essenziale racconta l'alienazione e i rapporti di coppia nelle loro assurde, toccanti e imprevedibili sfumature."" -
Autobiografia di un vagabondo
Dopo aver lavorato come apprendista da un corniciaio, W.H. Davies viaggiò per gli Stati Uniti, attraversò molte volte l'Atlantico su navi per il trasporto di bestiame, perse un piede tentando di saltare su un treno diretto nel Klondike e divenne un venditore ambulante e cantore di strada in Inghilterra. Visse pienamente l'esperienza del vagabondaggio, facendo parte in prima persona di quel fenomeno dai contorni quasi epici che caratterizzò l'America tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo. In seguito, divenuto ormai celebre come poeta, decise di scrivere la propria storia. Pagine limpide e forti nella loro levità e freschezza, che danno tuttavia prova di un'estrema capacità letteraria e raccontano un'esperienza straordinaria senza cercare lo scandalo e il clamore, ma tentando di spiegare il significato dell'abbandono delle convenzioni. Lo stile di Davies non appare mai affettato, ma esprime dignità e amore per la vita concreta e genuina, rendendo preziose le avventure del quotidiano. La sua ""Autobiografia di un vagabondo"""" ha ispirato intere generazioni di scrittori e musicisti, che dalla sua vita e dalle sue poesie hanno tratto spunti e riflessioni. Acclamato tra i migliori poeti georgiani, visse sempre e comunque con il minimo indispensabile, seguendo i precetti di un'esistenza semplice e senza sprechi."" -
La mia biblioteca
Nel 1931 un trasloco costrinse Benjamin ad affrontare la mole sterminata dei volumi accumulati nel corso degli anni. Dal mezzogiorno alla mezzanotte, senza essere riuscito a terminare l'impresa, il filosofo tedesco aprì le casse che contenevano la sua biblioteca. Le ore passate tra la polvere e gli scatoloni ispirarono questo saggio. Dalla tensione non risolta tra ordine e disordine, alla presenza massiccia di libri mai letti sugli scaffali, passando per gli acquisti memorabili e le tattiche da adottare nelle aste pubbliche: tutto concorre a delineare la figura del collezionista, il cacciatore di libri, il flàneur che, perdendosi nelle grandi e piccole città, va alla ricerca di una botteguccia antiquaria o di una sperduta cartoleria. Un testo curioso, qui presentato insieme ad altri due scritti, ""Presso il camino"""" e """"Come si spiega un grande successo editoriale?"""", nei quali Benjamin indaga la magia della lettura e le cause che possono rendere un trattato sulle erbe un imprevedibile best seller. Introduzione di Paolo Mauri."" -
Il mio amico Saint-Exupéry
Molti ricorderanno la celebre dedica de ""Il Piccolo Principe"""" a Leon Werth, """"il miglior amico che abbia al mondo"""". Dopo la misteriosa morte di Saint-Exupéry, Leon Werth raccolse i suoi ricordi e documenti legati al periodo tra il 1940 e il 1944: lettere, fotografie, disegni, appunti sparsi degli ultimi quattro anni di vita dello scrittore. La sua passione per il volo, i percorsi letterari, l'eredità spirituale cui """"Tonio"""" stava dando nuove forme in """"Cittadella"""", ultima opera rimasta incompiuta. Nacque così questo volume, un viaggio a ritroso, un'immersione nel tessuto intimo della vita e dell'opera di Saint-Exupéry, con cui Werth richiama all'esistenza lo scrittore francese attraverso i ricordi più vivi della loro amicizia, tra frammenti alla deriva che ricostruiscono la storia di un vincolo di straordinaria intensità emotiva e intellettuale."" -
Ruth
Autrice di romanzi di successo, amica di Charlotte Brontë e di molti altri scrittori della sua epoca, Elizabeth Gaskell ha da sempre occupato un posto d'onore all'interno della letteratura femminile vittoriana. In questo romanzo, la scrittrice narra la vita di Ruth, una giovane orfana che lavora come sarta. Quando la ragazza conosce l'aristocratico Henry Bellingham, la sua vita cambia: da lavoratrice umile e onesta si trasforma, agli occhi della società, in una fallen woman, una donna perduta, sconveniente e compromessa, che qualche tempo dopo darà alla luce un figlio illegittimo, avuto proprio dalla relazione con Bellingham. Inizia così un percorso di espiazione e perdita, di difficoltà e rinunce, di fragilità e forza. Perché Ruth vuole dare a suo figlio una vita migliore e non si scoraggia, nonostante il passato la perseguiti ovunque vada. Ruth è un romanzo commovente e di grande impegno sociale, attraverso cui l'autrice di ""Cranford. Il paese delle nobili signore"""" si confronta con i temi complessi della condizione femminile e della perdita di status, che costringeva molte donne a vivere ai margini della società. Introduzione di Francesco Marroni."" -
Lettere d'amore tradite
Viktor Störteler ha avuto tutto dalla vita: un'attività commerciale redditizia e una moglie, Gritli, graziosa e gentile. Ma Viggi non è soddisfatto, perché ha grandi ambizioni letterarie e vorrebbe essere riconosciuto come uno scrittore finissimo. Sotto lo pseudonimo di Kurt Dalbosco, infatti, pubblica novelle su varie riviste e gira per locande nel tentativo di stimolare un dibattito culturale. Non soddisfatto, durante i suoi viaggi di lavoro costringe la moglie a intrattenere con lui un intenso scambio di lettere, convinto di poterne ricavare una raccolta epistolare pregiatissima. Però Gritli non ha la penna di una musa elegiaca e rispondere alle pompose missive del marito si rivela un impegno superiore alle sue forze. Così decide di affidarsi all'ispirazione altrui, e chi meglio potrebbe aiutarla se non il suo vicino, il goffo e romantico insegnante di letteratura, che ogni volta sospira al suo passaggio? Scritta da uno dei maggiori autori svizzeri, ""Lettere d'amore tradite"""" è una novella tenera e divertente in cui lo scambio di identità tra i protagonisti genera un'irresistibile cascata di equivoci. Da questo libro venne tratto anche un film diretto da Leopold Lindtberg, vincitore alla Mostra di Venezia del 1941."" -
Diario di un uomo deluso
Appena tredicenne, Bruce Frederick Cummings inizia ad annotare le sue riflessioni su un diario che continuerà a tenere per il resto della sua vita. Nel 1915 gli viene diagnosticata la sclerosi multipla e la malattia incide profondamente sulla sua scrittura, anche se non ne arresta l'incedere. Il diario si ferma all'inverno del 1917 e viene pubblicalo sotto pseudonimo nel 1919, pochi mesi prima della sua morte. Ne risulta un libro estatico, commovente, pieno di curiosità e amore per la vita, che riesce a raccontare un'intera esistenza nella sua lotta semplice e quotidiana. A lungo dimenticato, ""Diario di un uomo deluso"""" è oggi considerato un classico della letteratura inglese moderna, ed è stato inserito da Raymond Queneau tra i novantanove libri più grandi mai scritti. È stato apprezzato anche da Jack Kerouac, Vladimir Nabokov, H.G. Wells e George Orwell.""