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L'adultera
Linda è una quarantenne bella e indipendente, che viaggia per lavoro attraverso l'Italia come rappresentante. Su di lei, nelle ventiquattro ore durante le quali si svolge il romanzo, si scagliano immagini dal passato e inquietudini del presente, mentre trascorre la notte nel vagone del treno che da Milano deve portarla a Napoli. Un marito grigio e arido, un amante vuoto e svagato, un molestatore tra i sedili, un furto ai suoi danni, le rimembranze dei torti inferti e subiti. Laudomia Bonanni racconta una figura femminile dell'Italia anni Sessanta e sgretola il mito dell'adulterio come topos letterario e cinematografico, caro alla narrativa di penna maschile. -
Io cerco moglie!
Il Cavalier Ginetto Sconer ha una tempra solida e tranquilla; da sempre dedito al lavoro, dirige la propria azienda e si occupa degli affittuari nella sua palazzina. La sua è un'etica da laboriosa formica: accumulare, accumulare, accumulare. In questo differisce enormemente dal suo amico scrittore, Lionello, che con la letteratura non guadagna un centesimo. Ma Ginetto ha un cruccio: cosa ne sarà dell'eredità dopo la sua morte? Il Cavaliere, infatti, non ha ancora una sposa e quindi urge iniziare la ricerca della moglie giusta, che sappia dargli il figlio sperato. È così che inizia l'esilarante rassegna delle possibili candidate da impalmare, viste con occhio decisamente critico... Scritto nel 1917, ""Io cerco moglie!"""" è un romanzo umoristico ed elegante che fu tradotto anche negli Stati Uniti, dove ebbe molto successo, ma che risulta pressoché dimenticato in Italia. Oscurato in passato per le sue posizioni politiche, Panzini è da annoverare tra gli autori che meglio seppero raccontare, con verve umoristica, la quotidianità delle province e delle città italiane nel periodo tra le due guerre."" -
Un nido di nobili
Fjodor Ivanyc Lavrètskij appartiene a un'antica e blasonata famiglia. Viene cresciuto da un padre distante, che non si è mai curato di lui, e da una zia intransigente e crudele. A ventitré anni si trasferisce a Mosca per studiare. Una sera, a teatro, vede la giovane Varvara Pàvlovna. Lavrètskij ne resta ammaliato e riesce successivamente a conquistarla e sposarla. I due si trasferiscono a Parigi, dove Varvara diventa molto popolare nei salotti della buona società. Dopo qualche anno di felicità, Lavrètskij scopre però un tradimento da parte della moglie. L'uomo torna allora in Russia, dove conosce Liza, ragazza pia e di buon carattere, la cui indole contrasta con quella irrequieta e indomita di Varvara. Tra i due inizia una tenera amicizia, ma l'ombra della moglie non accenna ad abbandonare Lavrètskij. Un romanzo incentrato sulle scelte e le contraddizioni della vita, che sa indagare tutta la ferocia e la crudeltà dell'amore, da uno dei grandi maestri della narrativa russa nella traduzione d'autore di Leone Ginzburg. -
Terra degli uomini
La vita di pilota e i reportage scritti per alcuni giornali costituiscono la materia di questa opera affascinante. Il libro, pubblicato nel 1939 su suggerimento di André Gide e premiato nello stesso anno dall'Académie française, si compone di una raccolta di episodi che, senza tener conto di tempi e di luoghi, offrirono all'autore del ""Piccolo Principe"""" l'occasione per elaborare esperienze di volo, sensazioni, emozioni, appunti di viaggio e riflessioni sulla vocazione dell'uomo nel mondo. La parte principale del libro si riferisce a un atterraggio di fortuna nel cuore del Sahara, in seguito a un incidente aereo. Nel deserto, Saint-Exupéry conosce il segreto della solitudine, ed è proprio questa che gli fa scoprire la sua interiorità, la libertà, il senso della vita. Scrive: """"Essere uomo vuol dire precisamente essere responsabile... Vuol dire essere fiero di una vittoria riportata dai compagni. Vuol dire sentire che, posando la propria pietra, si contribuisce a costruire il mondo"""". Un classico senza tempo, qui presentato in una nuova traduzione e con uno scritto di Paul Nizan."" -
Letti gemelli
Divertente commedia degli equivoci ambientata in una New York ritratta ai primi del Novecento, ""Letti gemelli"""" ha come protagonista una giovane coppia piccolo-borghese, arrivata dalla provincia nella grande metropoli. Alla ricerca di un letto nuovo, Bianche si lascia convincere dal commesso del negozio ad acquistare due letti gemelli, anziché il classico matrimoniale, perché è quella la moda del momento. Il loro entusiasmo non viene però condiviso dalla madre di lei, giunta in visita alla figlia, che trova la situazione piuttosto scandalosa, così come gli usi e il modo di vivere newyorkesi. In particolare ciò che all'anziana donna sembra decisamente riprovevole è l'accordo secondo il quale ogni sabato Henry si concede una serata fuori con gli amici. Dopo un'accesa discussione, madre e figlia si ritirano per andare a dormire, ma intorno a mezzanotte qualcuno entra in casa e, dopo essersi spogliato, si infila nel letto di Henry. Bianche pensa che sia il marito, ritornato piuttosto brillo, e tenta di coprire l'accaduto, ma il peggio deve ancora venire. Da quel momento prende il via una funambolica serie di eventi e apparizioni di bizzarri personaggi (un poliziotto, un vicino di casa un po' invadente, una moglie arrabbiata) che renderanno indimenticabili le successive dodici ore."" -
Guardami, Rita. Vita vissuta e appena appena romanzata di un attore per forza
Questo libro racconta le origini, le avventure, le sconfitte e i trionfi di un attore per forza, ovvero le storie bizzarre e divertenti, nostalgiche e commoventi di Nicola Pignataro, comico e mattatore familiare non solo al pubblico barese ma noto ai teatri dell'emigrazione di tutto il mondo. C'è da ridere e da sorridere a leggere le sue esperienze dei tempi della scuola, gli insegnamenti di vita del nonno, il vecchio Jangiuline, le bravate con i compagni, le ""iniziazioni"""" e le """"perversioni"""" del mondo adulto, le prime esperienze lavorative e finalmente l'approdo al teatro, fatto di pane e gavetta fino alla meritata consacrazione. Questo libro è tutto un omaggio a Bari, che con il suo dialetto condisce e anima di verve la storia. Ma è anche un omaggio a Rita, un po' il motore del racconto, conosciuta quando Nicola era ragazzo, conquistata dopo un estenuante corteggiamento e alla fine diventata sua moglie: a lei sono destinate le pagine più serie, in cui si affaccia il lato romantico di Pignataro. Infine, è un omaggio al teatro di scuola barese, che, malgrado tutto, ha saputo dare al nostro paese degli ottimi attori professionisti e di l'attore si onora """"di mantenere viva la tradizione culturale""""."" -
I giorni della festa. Miti e riti pugliesi tra memoria e realtà
La collana ""Il paese di cuccagna"""" si arricchisce di un volume scritto da un italianista dell'Università di Bari che si occupa anche di storia del libro e dell'editoria e di tematiche antropologiche: dall'intreccio di interessi apparentemente così diversi nasce un libro che da un lato si segnala per il rigore della ricerca e le ragioni dell'approfondimento, dall'altro per la chiarezza della forma, l'eleganza dell'impaginazione e la bellezza dell'apparato iconografico. L'autore, in realtà, si sofferma sul significato e sul ruolo ricoperto nella società tradizionale e in quella odierna dalle feste, esaminate non solo come veri e propri beni culturali immateriali da conoscere e tutelare, ma anche come interessanti testimonianze della complessa, contraddittoria transizione dal mondo pagano a quello cristiano e cattolico: i riti odierni, insomma, ricordano i miti di un passato remoto e i giorni magici di un calendario che scandiva l'avvicendarsi delle stagioni e il ritmo misterioso della natura. Un viaggio nel tempo, insomma, ma tutt'altro che nostalgico perché aiuta il lettore a comprendere la realtà di una terra come la Puglia nella quale nei giorni della festa continuano a sfilare santi e madonne, confraternite e bande da giro in uno straordinario, irripetibile spettacolo di luci e suoni, di colori e sapori che, nelle pagine di questo libro, rivivono per tutto l'anno: fra sacro e profano, fra passato e presente, fra parole e immagini."" -
Giallo scrittura. Gli indizi e il reale
Che cosa c'è di più fresco del brivido giallo? La compagnia di un buon poliziesco è un ottimo rimedio perché il tempo trascorra. Ci accostiamo allora al libro prescelto con voracità, la lettura ci inchioda alla pagina, poi, una volta svelato il mistero che esso ci prometteva all'inizio, tiriamo il fiato, e riprendiamo con un'altra avventura. Ma affrontare la lettura o la scrittura del romanzo poliziesco in maniera critica, o almeno più consapevole, può essere egualmente interessante. -
L' amore tra due lune
Una storia d'amore tenera e forte, storia dura e inquieta di un amore che è insieme gelosa chiusura golosamente autosufficiente e inevitabile necessità di condivisione umanamente più ampia. Il protagonista (ne conosceremo il nome solo a un certo punto del racconto) viene calato in un plot sapientemente miscelato e distribuito su diversi piani narrativi, condotti con ferma mano verso una finale ricomposizione in cui, come i differenti filoni congetturali di un'inchiesta ""gialla"""", tutto acquista una connotazione più complessa. Elegante e misurata, la scrittura di questo romanzo aderisce perfettamente al nevrotico suo protagonista, scisso tra la volontà di trovare, dopo numerose e fallimentari esperienze sentimentali, una donna che gli assicuri una esistenza passionalmente significativa e dignitosa, e il pressante desiderio di fuggire dalla mediocre banalità e dalla prevedibilità dei ruoli sociali consolidati. Il risultato sarà un'avventura negli inquietanti territori della follia e in quelli, altrettanto micidiali, della costruzione di rapporti intersoggettivi fondati inizialmente sulla fisicità e sull'attrazione sessuale. Un viaggio complicato e contraddittorio nella teoria delle passioni in cui fuggire (e nascondersi per farsi prendere) configura una pratica del piacere come immaginazione irrequieta e avida di sé, sempre scissa tra i piani dell'attrazione chimica e del controllo razionale per non farsi travolgere."" -
Mi chiamarono Brufolo Bill
Questa è la storia di un'invasione. No, non di ultracorpi, né di baccelloni extraterrestri. No, non è fantascienza, è realtà, il reale incontro/scontro di una giovane con i brufoli. Margherita ingaggia una battaglia senza esclusione di colpi per mettere alla porta gli indesiderati ospiti. Che accade quando ci si ritrova col volto ""assediato"""" dall'acne negli anni in cui ci si apre alla vita? Cosa si prova nell'animo se un brutto giorno ci si sente chiamare """"Brufolo Bill""""? Età di lettura: da 10 anni."" -
Sull'ironia antropologica
Con l'espressione ""ironia antropologica"""", Clifford Geertz, che la coniò, intendeva indicare lo scarto che gli studiosi registrano, nel corso della ricerca etnografica, tra le loro aspettative e i comportamenti che si manifestano sul campo, tra la teoria e la dinamica concreta delle relazioni che instaurano con i loro interlocutori, tra i desideri, le conoscenze, le strategie dei personaggi che, a vario titolo, recitano sulla scena dell'indagine. In questo libro, l'autore sviluppa il tema considerando una serie di casi e di situazioni che inducono a riflettere sulla natura composita e mobile del sapere antropologico, su quella convenzionale delle relazioni sociali, sul rapporto che gli uomini instaurano con l'ambiente e gli oggetti che li circondano. Imbriani incontra numerosi compagni di viaggio, qualcuno inaspettato, come Leopardi o Scotellaro, fino a raccontare una vicenda quasi surreale, che lo ha visto protagonista, suo malgrado."" -
Locali per soli uomini. Viaggio nella rappresentanza di genere
Locali per soli uomini, come per i vecchi pub inglesi, è la calzante espressione con cui definiamo i luoghi decisionali al maschile. E quello che vi presentiamo è il racconto della strada già percorsa e da percorrere sulla rappresentanza di genere in Italia. Certe che non basti e che serva una seria autoriforma della politica. Un libro che aiuta a capire i meccanismi della esclusione ancora vigente per intraprendere nuovi percorsi prammatici e normativi. -
A scuola di cittadinanza. Costruire saperi e valori etico-civili
Attraverso un'indagine storico-comparata e una prospettiva teorico-pedagogica, questa collettanea ha inteso avviare una riflessione sul sistema scuola, in questo momento al centro di un vivace dibattito politico-culturale e sociale, in grado di favorire e promuovere percorsi formativi finalizzati alla costruzione di saperi e valori etico-civili. Formare uomini e donne competenti nell'umano significa educare alla responsabilità, alla partecipazione, alla solidarietà, alla tolleranza, al realismo e alla comprensione del sé storico. Il volume raccoglie i contributi di docenti appartenenti all'unità di ricerca denominata ""Pedagogia: ricerca storica e pratico-teorica nei contesti formali, informali, non formali"""", attivata nel 2013 nel Dipartimento di Scienze della formazione, psicologia, comunicazione dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Tale attivazione intende contribuire a sviluppare abilità di ricerca, di interpretazione e di narrazione delle idee, dei fatti che riguardano l'educativo, presentando e sperimentando esempi concreti di ricerca tradizionali e attuali."" -
Videogiochi, scuola e salute
Parlare di videogiochi e contestualmente di scuola e salute può sembrare un paradosso o quasi una provocazione. In realtà esiste una letteratura che dimostra che è possibile utilizzare i videogiochi per promuovere la salute anche all'interno dei contesti scolastici. La scuola svolge un ruolo fondamentale nella promozione di comportamenti e stili di vita sani. Sono ormai numerosi gli studi e le ricerche che si soffermano sull'efficacia dei videogiochi all'interno di programmi di educazione alla salute correlati a corrette scelte alimentari e all'esercizio costante dell'attività fisica. Il volume descrive una serie di casi di studio a livello internazionale e, in particolare, il contesto scolastico finlandese come una delle best practice nell'ambito dell'utilizzo dei giochi per promuovere comportamenti sani nella crescita e nello sviluppo dei bambini. -
L' arte dell'imprudenza. Dialoghi e lettere segrete
I due saggi che compongono questo volumetto segnalano bene, attraverso un'ironia condita dalla passione civile, come l'imprudenza abbia guadagnato spazio e consenso anche in Puglia, una regione nota per l'essere stata a lunga abitata da un popolo di formiche. Oggi anche in questi luoghi sono l'imprudenza e il coraggio a dominare e sulla scena abbondano quanti amano il rischio. I due saggi, impreziositi dalle tavole del maestro Michele Damiani e dalla prefazione di Gianfranco Dioguardi, utilizzano la forma del dialogo e delle lettere per argomentare, come si usava nel Settecento, facendo uso della immaginazione. L'autore pensa infatti - come Martha Nussbaum - che la letteratura abbia la capacità di condensare in poche righe ciò che di solito richiede pagine e pagine. Molte delle persone di cui si parla in queste pagine esistono e sono note, altre invece sono frutto d'immaginazione. Sia i dialoghi che le lettere non avrebbero dovuto avere alcuna circolazione. Vicende casuali hanno invece consentito che i primi venissero registrati e le seconde salvate in un computer, trovando spazio sui giornali e ora in questo piccolo volume. Bisogna che il lettore ne tenga conto. -
Per una pedagogia dell'inclusione. A partire da Vygotskij
Muovendo da una interpretazione del pensiero di Vygotskij, questo saggio intende mettere in discussione un assioma della pedagogia assai inveterato e duro a morire: che i soggetti dell'educazione si possano suddividere nelle tre categorie ""discrete"""" dei """"normodotati"""", degli """"individui speciali"""" e degli """"svantaggiati"""". Dal crollo di queste tre """"categorie"""", consegue la modificazione degli statuti epistemologici della pedagogia generale e della pedagogia speciale. La rilettura di diverse opere del pedagogista russo, in particolare gli scritti sulla difettologia, la scienza del deficit, evidenzia, d'altro canto, come l'insufficienza connessa al deficit non sia altro che un """"concetto sociale"""": il deficit è una """"sovrastruttura"""". Infine, nel saggio si discutono alcuni temi tipici della pedagogia speciale: le metodologie di """"compensazione"""" del deficit, la stigmatizzazione dei cosiddetti """"disabili"""", il potenziale """"normativo"""" di chi si riscatta dalla disabilità dandosi una normalità alternativa, la dialettica di esclusione/inclusione ecc. Il tutto s'inquadra nella tematizzazione dei rapporti tra la pedagogia generale, la pedagogia speciale e le educazioni speciali."" -
Prospettive di ricerca pedagogica
Le problematiche affrontate all'interno del testo (la ricerca pedagogica, la solidarietà, la famiglia, la comunicazione, l'educazione interculturale, l'educazione alla politica) rappresentano alcuni dei nuclei tematici emergenti sui quali la pedagogia è chiamata a dare delle risposte e a proporsi a livello interdisciplinare nell'ambito del dibattito scientifico e culturale. La pedagogia, infatti, nel momento in cui si propone di raccogliere le sfide educative della società della complessità, manifesta immediatamente un carattere, cioè la necessaria adattività. Essa cerca, quindi, di delineare orientamenti per l'azione che necessariamente sono radicati nella storia e nella cultura e che devono rapportarsi alle varie istituzioni e ai differenti ruoli educativi presenti nella società dalla quale essa scaturisce. -
Il macabro e il grottesco nella moda e nel costume. Dal 1700 a oggi
La storia del costume degli ultimi trecento anni è qui raccontata attraverso una inedita chiave di lettura che lega la moda, fatta di abiti e abitudini, alla sfera del grottesco e del macabro. Gli stili di vestiti concepiti per stupire, sedurre, castigare, tracciano un insolito percorso che si snoda tra lustrini e lacrime. Ostentati in pubblico, al patibolo come in un film, o celati al di sotto di altre vesti, questi indumenti divengono un feticcio utile a descrivere una recondita e irrazionale parte di noi, misteriosa e quasi invisibile, ma non per questo meno bisognosa di essere esibita. Il volume abbraccia, tra gli altri, singolari aspetti della moda ai tempi della regina di Francia Maria Antonietta, proseguendo con lo studio degli abiti indossati durante il Terrore. Usi e costumi funerei all'epoca della regina Vittoria cedono il passo all'avvento del cinema e alla celebrazione dei nuovi miti. Infine si esaminano i repentini mutamenti della società e del suo gusto in fatto di vestiti durante il Futurismo, la guerra e la nascita del New Look, giungendo alle fogge delle tendenze pop e suburbane che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento. -
Rari ma non troppi
Il testo propone una lettura dei costrutti di qualità della vita e di bisogni di cura della persona con malattia rara alla luce, soprattutto, dei risultati del progetto di ricerca ""People with CIDP and Quality of life"""". I processi di trasformazione sociale che caratterizzano l'attuale contesto storico-culturale hanno portato a un cambiamento dei sistemi di assistenza, tutela e di sostegno delle persone fragili. La riflessione pedagogica ha consolidato un percorso di attenzione sul costrutto di cura. L'approccio inclusivo si concretizza in pratiche di sostegno delle reti sociali e della partecipazione, in attenzione al diritto del cittadino, all'equità, al sostegno dei modelli di autovalutazione del proprio stato di salute e di benessere. Il lavoro che qui si propone muove da questa prospettiva e intende offrire una lettura qualitativa del sostegno e delle istanze di cura della persona con malattia rara."" -
Agalma. Per una didattica della carezza
"Agalma"""" è una parola che rimanda al mito dello scultore che si innamorò della sua statua tanto da volerla trasformare in creatura vivente. Agalma, in senso traslato, è perciò lo struggimento per l'ideale e il trasporto dell'arte. Agalma è così l'inganno, il miraggio, ma anche l'illusione vitale dell'immaginario: si trova nel gioco del bambino che trasforma il legno in cavallino, nel tesoro nascosto della fiaba, nella finzione magica del teatro, o nell'ascolto della parola incomprensibile dello straniero. Agalma, infine, è il mistero della bellezza di una natura in cui convivono e si intrecciano le vite della formica e della stella. Insegnare a comprendere gli """"agalmata"""" è il fine di questo libro e di una didattica senza comandamento, che, tramite la carezza, cerca l'assente e la libertà."