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Parole arrugginite
È utile indicare al lettore soprattutto le emergenze del significato, a cominciare dal singolare energismo che caratterizza la concezione della vita del nostro poeta: per il quale vivere significa agire, non mai abbandonarsi alle illusioni della speranza, generatrice della rassegnazione: dopo ogni ferita occorre riprendere la corsa, trasformare la sofferenza in dono. Il dovere del vivere, senza cedimenti all'inedia, alla resa, alla sofferenza che paralizza, si alimenta ovviamente di una forte tensione etica, che è il colore fondamentale del libro, si potrebbe dire la sua ossessione. Il poeta, in primo luogo, aggredisce l'individualismo, la totale assenza di una umanità condivisa, ""l'abitudine all'indifferenza"""". Indifferenza è in questa poesia una parola-chiave che ci aiuta a capire il mondo del poeta, la sua solitudine protesa alla conoscenza e al riscatto e insieme la sua ansia di dialogo. L'ambito più doloroso dell'indifferenza è quello dell'amore finito, dell'amore non più condiviso, dell'amore perduto: una dimensione che qui, in """"Parole arrugginite"""", ha uno spazio particolare, al punto che si può definire il libro anche un canzoniere d'amore."" -
Briganti, saracca & archibugio. Quella Romagna leggendaria, spietata, criminale e banditesca
Negli anni '50, '60 e '70 del secolo scorso, lo storico Giovanni Manzoni diede vita - sulla base di lunghe e accurate ricerche e avvalendosi del suo archivio familiare e di altri archivi, privati e pubblici - allo studio più approfondito del fenomeno brigantaggio in Romagna che finora possediamo. Divise il suo lavoro in sei volumi, oggi introvabili, che furono accolti dal grande favore del pubblico. A distanza di quasi quarant'anni, a seguito delle continue richieste di ristampa, Gian Ruggero, a sua volta scrittore e cultore di ciò che è tradizione e passato, ha pensato di compendiare l'approfondita analisi del padre in un unico volume. Snello e piacevole alla lettura, il libro, oltre a riportare i nuclei fondamentali dell'opera di Giovanni Manzoni, aggiunge ulteriori notizie e documenti, ritrovati da Gian Ruggero e da altri storici in questi ultimi decenni. Ne nasce il quadro esaustivo e aggiornato degli eventi che caratterizzarono la piaga sociale del brigantaggio romagnolo, che perdurò fino alla fine del XIX secolo, coinvolgendo anche le Marche, l'allora Granducato di Toscana, l'area del bolognese e il Veneto. -
Sovversive. Donne della provincia di Forlì schedate nel casellario politico centrale
"Esci dalla penombra e cammina davanti a noi un poco, gentile, con il passo leggero della donna risoluta a tutto, terribile per i terribili"""" (Bertolt Brecht, Antigone). """"Vivere è resistere, resistere è memoria, è ricordare, è farsi fionda per ripartire ancora, è uncinarsi alla vita e non mollare"""" (Antonella Sbuelz, Il movimento del volo). """"Il suono dei nostri tamburi deve continuare a battere nel sangue delle attuali generazioni"""" (Gioconda Belli, La donna abitata). """"Il miglior modo per rendere omaggio alle tante eroine del passato, però, non è essenzializzarne le virtù. Non si tratta di trasformarle in sante o madonne. Si tratta, molto più semplicemente, di ricordarne i gesti, per fare in modo che le giovani non rinuncino a diventare attrici della propria vita, a prendere posizioni e a ribellarsi, anche allorché il contesto in cui si trovano le spinga, per quieto vivere, alla rinuncia."""" (Michela Marzano, Sii bella e stai zitta)" -
I miei mondi
Mentre gli anni scorrono e arricchiscono la nostra vita di emozioni e di scoperte, di conoscenze nuove e di attese, e delle gioie e delle ansie che sempre battono le ore dell'esistere, talora sentiamo il bisogno di fissare nella parola scritta esperienze e sentimenti: non sappiamo perché, o forse intuiamo che nella parola che elabora i movimenti del cuore e li fissa per sempre c'è un modo di progredire umanamente, un modo per dare senso alla nostra vita e scoprire chi siamo, o rivivere momenti che ci toccarono e ci toccano nel profondo. Così è per Gilberta Monti, che alle poesie e alle favole di questo libro affida il mondo dei suoi sentimenti, delle sue scoperte affettive, delle stupefatte sorprese nate dai sempre nuovi orizzonti della vita. -
Poesie dell'amore non corrisposto
Queste ""Poesie dell'amore non corrisposto"""" - peraltro non solo un canzoniere d'amore, data la varietà dei suoi orizzonti - è per molti versi un libro singolare: raccoglie le poesie nate nell'arco di oltre un ventennio e tenute nel privato, come un diario segreto che può aprirsi di ora in ora solo ai compagni con i quali abbiamo percorso il cammino della nostra vita; e tuttavia il loro insieme non è soltanto la singolare sillabazione di un uomo che nella poesia ricerca un modo di conoscersi, di dare un senso alla propria vita; è questo ed è insieme ben altro: è un esercizio d'arte consapevole dei suoi mezzi e del suo valore, una espressione di poesia densa di immagini, battuta da un linguaggio di evidenti e ricercate eleganze, così coinvolgente da non sopportare la colpa della dissipazione nel privato."" -
Però sano. Ricette per una nuova cucina
Un libro di ricette di piatti appetibili all'occhio, gustosi e sani, con testi freschi, giovani, a tratti provocatori, talvolta commoventi, ma sempre legati dalle note di una spiccata e contagiosa ironia. Cucinare è creatività, esplosione di gioia, amore e condivisione con chi ci è caro. Ecco perché ogni ricetta è accompagnata da una dedica speciale ad alcune persone significative per l'autrice. Annota nel Prologo Gloria Alcover Lillo: ""Scrivere il prologo a un libro di ricette stupende che è stato """"cucinato"""" con tanto gusto e personalità è per me un bel compitino. Bello per tanti motivi. Il primo perché questo libro aspettava da tanto di vedere la luce e finalmente la vedrà. Io auguro un grande successo a tutti quelli di noi che in tal modo potranno godere di questi piatti stupendi e personalizzati che Elisabetta ha voluto offrire e preparare pensandoci quasi quasi uno per uno. Ovviamente questo comporta un gesto delicatissimo di affetto e riconoscimento di une delle cose fondamentali della vita: l'amicizia. Da parte mia farò uso immediatamente di questo stupendo mangiare."""""" -
La nostra tèra. Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca
"Nell'introduzione al primo volume di poesie di Mario Amici, pubblicato nel 2014, Daniele Gualdi ricorda la generosità di chi si adopera per gli altri: nel caso di Amici, il legame con le Terre Centuriate. I componimenti di questa raccolta hanno anche, forse in maggior numero rispetto a quella precedente, un valore sociale, con particolare collegamento alla vita del paese di San Giorgio, il piccolo borgo collocato a breve distanza da Cesena: il poeta, quando compone le sue zirudelle, parla al paese a nome di una comunità intera. Questa consapevolezza di identità è una delle parti più suggestive dell'intera operazione, al di là degli effettivi risultati poetici. Quello che conta è che, con una freschezza che nella poesia contemporanea è rara, il poeta non è fuori posto: è nel suo paese, lo vive, lo racconta, ne fa partecipe il lettore con una gioiosità del narrare che invoglia a proseguire la lettura."""" (dalla presentazione di Paolo Turroni)" -
La vita cun un suris (la vita con un sorriso). Ediz. tedesca, italiana, inglese e francese
Il canzoniere di Franco Sbrighi ha il profumo di un mondo in cui i valori erano chiari e sembrava più semplice riuscire a distinguere il bene dal male. L'autore è profondamente ancorato alla sua Romagna, alle sue tradizioni, alla sua origine contadina, ai suoi ricordi, al suo lavoro, ma ancor più alla sua famiglia e agli affetti che lo circondano. Sarebbe facile pensare ad un mondo un po' chiuso: non è così. L'autore vi attinge la linfa necessaria per aprirsi all'altro, aiutato da una fede religiosa autentica, fresca e benevola. Osservatore attento, riconosce nell'altro i segni della sofferenza. Segnato egli stesso dall'incontro con la malattia, ha saputo trasformare questo evento in un'occasione per guardarsi dentro e impedire così al morbo di Parkinson di appropriarsi della sua vita: se non è possibile sconfiggere la malattia, si può trasformarla in un punto di forza, in un punto di partenza, per esempio aprendosi all'ascolto di sé e degli altri e in questo orizzonte ha scelto, tra l'altro, di offrire in dono ai suoi cari e a noi lettori tutto il tesoro di emozioni, ricordi e riflessioni che si porta dentro... -
L' anima altrove
Andrea Foschi ribadisce qui una inesausta vocazione per la poesia, che ora, alla sua terza prova, permette di riconoscere con chiarezza una poetica, cioè un sistema di valori lessicali, semantici, espressivi e teorici di compiuta evidenza: e ciò nel ribadimento dei temi già presenti fin dall'inizio: la riflessione sul destino dell'io e dell'uomo; un malinconico sguardo rivolto principalmente a panorami nebbiosi e alle ore del tramonto; soprattutto il tema del tempo che fugge, metafora della fragilità del vivere; e poi la scurità della notte come solitudine positiva, ingresso nella propria intimità: nella quale si snoda il filo rosso che attraversa tutta l'opera, il sentimento dell'amore, in movimenti sempre nuovi, mossi non dalle necessità formali della poesia, ma dalla intensità di esperienze vissute. -
Centopensieri
"La poesia. A chi interessa un verso? Forse interessa a te, amore, che più mi penetri e più mi disconosci. In altra età, ti avrei narrato devastanti amori, sfide alla morte facile e lontana. Ora, frastornato viandante, vivo di bacche e di perle di rugiada.""""" -
Il prestamista
Almería nel 1522, una misteriosa scatoletta di palissandro, i film western e i suoi eroi: sono questi gli elementi del racconto connettivo - straniante, svagato e ironico - nel quale si muovono dieci storie di coinvolgente, fresca originalità. Il lettore si troverà di volta in volta trascinato nelle avventure e nei drammi di personaggi nuovi in ogni loro movimento, ognuno dei quali agisce in situazioni estreme, spesso inaspettate, e comunque sempre in grado, proprio per la loro tensione, di svelarne la personalità e renderla nuda nei desideri, nelle tensioni, nelle attese. Passano così la venditrice di mutande, l'elettroschok che annichila Tortello, Sonja collocata nuda nel cuore di una torta matrimoniale, Joe trascinato da una cieca furia omicida, e poi l'inventore Luigi e l'elicotterista albino, Elvis ""facchino del porno"""", lo sventurato che rifiuta di crescere e si fa clown nano, il reverendo Delafontine e i suoi rapporti con una creatura aliena: una umanità multiforme, rappresentata in figure estreme, ma tutte metafora della vita."" -
La poesia, la parola e la vita
Il 2 dicembre 2014 Andrea Brigliadori, forlivese, uno dei maggiori intellettuali romagnoli del secondo Novecento e dei primi lustri del 21° secolo ci ha lasciato. Questo libro, voluto dal Ponte Vecchio per ricordare e onorare un caro e vecchio amico, raccoglie molti dei suoi scritti più significativi e il ricordo degli amici che lo conobbero, testimonianze accolte in un cenacolo di circa 50 pagine che chiude il volume. -
C'era una volta... anzi appena ieri. Racconti, fiabe e filastrocche
Il libro raccoglie in antologia racconti, filastrocche e favole inerenti al tema dell'infanzia contadina e in particolar modo dell'ambiente ""montanaro"""" delle valli appenniniche romagnole. I racconti sono di Paolina, Velino, Antonella, Colomba, Paolo e delle maestre Lidia e Ileana. Per la loro immediatezza, i testi qui raccolti rissumono una intera civiltà, narrandoci storie nelle quali si rispecchiano tradizioni e culture di un tempo a noi ormai remoto e proprio per questo arrichendoci di consapevolezze altrimenti impossibili. Senza contare il fascino di una favolistica romagnola nata dall'infanzia. Assolutamente originali sono le favole di Velino: intricate, irriverenti, dure ed a tratti anche crudeli, rivolte non tanto ai bambini piccoli quanto a quelli più grandi che si affacciavano all'adolescenza, nel periodo in cui si perde """"l'innocenza"""" per entrare a titolo pieno nella dura vita degli adulti. Età di lettura: da 7 anni."" -
Erano leggende sono diventati dogmi
Pochi studiano le origini del cristianesimo, pochissimi le esaminano con l'intento di scoprire la loro consistenza. Eppure, sapendo che le religioni sono tante nel mondo e che ognuna di loro assicura i suoi aderenti di essere la migliore fra tutte, non è forse opportuno studiare da dove provenga la fede religiosa in Gesù praticata da tante persone? Abbiamo numerosi documenti, come i Vangeli, scritti dopo la crocifissione di Gesù, i quali alla fine del secondo secolo d.C. furono chiamati Nuovo Testamento e dichiarati parola di Dio. Sono affidabili? Si può legare la propria vita ad essi senza conoscerli? Se le conoscenze aumentano in ogni settore, dovranno rimanere fossilizzate quelle che riguardano i destini ultimi dell'umanità? -
I quaderni del Cardello. Vol. 21
In questo numero gli atti di due convegni 1)Dantismo e irredentismo 2)""La vigilia d'una travolgente bufera"""". Le forze politiche ravennati allo scoppio della Grande Guerra e il bel saggio di Michele Borsatti, """"La battaglia prosegue"""". Wagner e Verdi ispiratori di Oriani nel contesto letterario europeo."" -
I misteri di Faenza
Faventia, per gli antichi, oggi Faenza, la città sul Lamone, le cui origini si perdono nella mitologia, ha una storia lunga millenni. Nei suoi pressi si sono combattute battaglie delle guerre civili della tarda Repubblica romana, della guerra greco-gotica. Ha subito l'assedio di Federico II di Svevia e i saccheggi dei bolognesi e dei bretoni e ha scritto - resistendo per mesi alle forze del Borgia - una delle pagine più gloriose dell'intera storia di Romagna. È stata, sotto i Manfredi, una delle capitali dell'Umanesimo romagnolo. Ha visto camminare per le sue strade il grande Leonardo da Vinci ed è, da sempre, famosa in tutto il mondo per le sue magnifiche ceramiche. Tutto questo e tanto altro è noto. Questo libro, attraverso un mosaico di 15 tessere, intende ricostruire la storia di Faenza da una prospettiva diversa: vicende meno conosciute, misteriose, oscure, inquietanti e truci, ma anche divertenti e intriganti. Rosarita Berardi, con lo stile che la contraddistingue, ci offre un percorso curioso e suggestivo alla scoperta del lato oscuro della città manfrediana. -
Cesena curiosa
"Cesena curiosa"""" presenta 43 schede in cui sono descritti aspetti e personaggi significativi della vita, storia, arte della nostra città. Perché questo titolo? Perché le schede riguardano aspetti """"curiosi"""" di Cesena e anche perché si rivolgono a persone curiose che sono interessate a conoscere la propria città. Cesena curiosa ha una finalità divulgativa e vuole incentivare nei lettori il gusto di guardare la città con occhi meno distratti, di passeggiare per la città con maggiore consapevolezza delle tracce di storia e bellezza che i nostri concittadini ci hanno lasciato. La curiosità è la premessa della conoscenza e conoscere e comprendere sono elementi essenziali dell'amore. Cesena è una città degna di essere amata perché ricca di storia, cultura e arte, oltre che di bellezze naturali e tradizioni eno-gastronomiche. Questo libro vuole essere un omaggio a Cesena e ai cesenati di ieri che l'hanno costruita e arricchita di arte e cultura ed un aiuto a tutti coloro che oggi vogliono conoscere meglio e amare questa città dal fascino discreto e sorprendente." -
Storia di Rimini. Dalla preistoria all'anno Duemila
Identità e appartenenza sono per una comunità il fondamento di una qualsiasi idea di progresso, e ciò per la buona ragione che ""è molto più facile perdere la strada per la meta se non si sa da dove si viene"""". In questo spirito, e per l'amore verso la sua città, cui dedica da anni lunghi studi, Angelo Turchini ha accettato la sfida di una grande storia di Rimini per tutti, capace, nelle sue sintesi, di darci insieme la vita delle comunità e i luoghi del vissuto, gli uomini che ne sono protagonisti e il loro ambiente, la storia delle istituzioni e lo sviluppo delle attività produttive, le idealità delle quali nutriamo le nostre azioni e il crescere delle istituzioni culturali. Attraversando le pagine di questo libro apparirà in tutta la sua complessità e ricchezza il fascino di una città che - pur proiettata al futuro con non interrotto slancio - ha pure """"un cuore antico"""" [rc]."" -
La modella e il professore
Eleonora, una freelance del tessile e della moda nella centralissima Milano, incontra Alessandro, un professore di fisica che le spiega il mondo con la mente del cosmologo e, nell'arco di tempo di quattordici miliardi di anni, l'origine della vita, l'invenzione del sesso, l'avvento dell'intelligenza... Eleonora vive invece emozioni cui non intende rinunciare, pur essendo attratta dalla nuova visione dell'Universo. Amante della bellezza, con il gusto dell'eleganza, cerca stili di moda impostati sulla leggerezza delle forme e sulle armoniose tonalità dei colori. Sceglie il professore come compagno di viaggio e insieme scoprono che la vita è un ordito intessuto di trame, dove esaltazione e inquietudine si avvicendano nell'interpretazione dei principali temi dell'esistenza e dell'Universo. Un contorno di personaggi si affaccia e s'intreccia su questo scenario: chi sostiene l'istituzione di un politecnico del tessile e della moda accompagnato da un vasto movimento rinascimentale per il rilancio e lo sviluppo dell'Italia, chi con esuberanza esprime un brioso senso della vita, chi scopre il telaio come icona del tessile e delle vicende della vita. -
La mano mi trema. Vallucciole il 13 aprile del 1944
Il romanzo narra dell'eccidio perpetrato ai danni della popolazione di Vallucciole il 13 aprile del 1944, a opera della Divisione Hermann Göring. Attraverso gli occhi dei protagonisti si dipanano i tragici eventi e si svelano i ricordi appartenuti alle persone semplici e incolpevoli che abitavano la vallata. I personaggi narrati, tutti membri del medesimo nucleo familiare, sono di fantasia, ma assumono su di loro gli accadimenti realmente occorsi agli abitanti di Vallucciole e dei paesi limitrofi, facendosi archetipo doloroso e lucido della memoria di ciò che avvenne sulla Linea Gotica. Reali e verosimili sono anche i comportamenti dei protagonisti che attraverso la meticolosa ricostruzione antropologica della vita contadina dell'epoca, il vaglio della copiosa documentazione sulle stragi naziste, lo studio rigoroso della criminologia, della vittimologia e della psicologia dell'emergenza - pensano e agiscono fuori dagli stereotipi che sovente sono assegnati allo scomodo ruolo delle vittime. Fuori dagli schemi, ma dentro la verità dell'umano sentire.