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Un anno col baio. Dalle Dolomiti all'Adriatico con un pastore errante e duemila pecore
Da settembre a settembre: dodici mesi al seguito di uno degli ultimi pastori erranti, Ruggero Divan, e delle sue duemiladuecento pecore. Dall'Alpe Lusia e dal Parco di Paneveggio-Pale di San Martino, passando per la Val di Fiemme, la Valsugana, il Grappa, e poi lungo il Piave e il Livenza, fino al mare. Da qui, il ritorno all'Alpe, risalendo le Dolomiti Bellunesi, la val Canali e il Passo Rolle. Un viaggio antropologico, per immagini e parole, dentro un mestiere antico, in perfetto equilibrio con la Natura, seguendo una prospettiva inusuale: infatti, attraverso chi lo pratica ancora, si può intravedere il profilo e la profondità della crisi della modernità. Un cammino lungo un anno per conoscere un mondo pastorale che va sparendo, inaccessibile ai più, visto con gli occhi azzurri del ""Gigante Buono del Lusia"""", o, come si dice nel gergo dei pastori, del baio."" -
Isonzo in bicicletta. Itinerari tra natura e memoria sulle tracce della Grande Guerra
Pedalare lungo l'Isonzo, dalle sorgenti, sulle pendici delle Alpi Giulie slovene, alla foce dell'Adriatico, significa conoscere, con passo lento, riflessivo e curioso, un territorio che per millenni ha plasmato la propria identità storica e culturale nel confronto tra le diversità. Area di confine, ma anche di transizione tra Mediterraneo e Mitteleuropa, la valle dell'Isonzo ha accolto genti di lingua e cultura differenti e ne ha vissuto gli scambi, le fratellanze, le migrazioni e, spesso, i conflitti, come la Grande Guerra. Di quell'immane tragedia, cento anni dopo, sono conservati i segni nei musei all'aperto, nelle trincee, nei cimiteri militari, nei monumenti ai caduti. Questa guida e il silenzio leggero della pedalata del cicloturista sono un rispettoso e intelligente omaggio a quella memoria. -
Fiandre in bicicletta. Itinerari tra città d'arte, vie d'acqua e natura
Le Fiandre sembrano fatte apposta per essere visitate in bicicletta: strade piatte e, tra una meta e l'altra, distanze pedalabili anche da chi non è un navigato cicloturista. Per i fiamminghi la bici è consuetudine e il ciclismo travolgente passione popolare: il Giro delle Fiandre ogni primavera è una sentitissima ""festa nazionale"""". Tra pratica quotidiana e tifo, la cultura delle due ruote ha dato vita a una ragnatela di percorsi ciclabili ben segnalati, supportata da una diffusa rete di punti informativi, con strutture di assistenza e di alloggio per i turisti. In circa 550 km, escluse le possibili deviazioni e le pedalate in città, e in dodici capitoli-tappe, scomponibili a piacere anche grazie agli efficienti collegamenti ferroviari tra una meta e l'altra, la cicloguida Fiandre in bicicletta vi accompagna tra centri storici ricchi di arte e architettura, come Lovanio e Anversa, Bruges e Gent, e lungo itinerari che, costeggiando fiumi e canali, consentono di combinare alle pedalate tragitti in battello. Il passo lento della bicicletta immerge nella natura e nel paesaggio e fa apprezzare innumerevoli occasioni di sosta: dalle chiese e le abbazie ai mercatini vintage e alle fabbriche di birra o di cioccolato, fino ai luoghi della memoria, quelli della Grande Guerra, nella parte occidentale del territorio, o quelli della passione sportiva, coi musei dedicati alle leggende del grande ciclismo."" -
Mi chiamavano professor Fatica. Vita, segreti e tabelle del più grande allenatore di maratoneti
Luciano Gigliotti detiene un record: le uniche medaglie d'oro ottenute da maratoneti azzurri alle Olimpiadi (con Gelindo Bordin nel 1988 e con Stefano Baldini nel 2004) portano la sua firma di allenatore. La sua brillantissima carriera di scopritore e preparatore di campioni della maratona e del mezzofondo gli è valsa il soprannome di ""Professor Fatica"""". Affiancato da Claudio Rinaldi, giornalista nonché maratoneta per diletto, Gigliotti si racconta """"a cuore aperto"""" in questo libro, testimonianza di un grande uomo di sport e, nello stesso tempo, fotografia del mondo dell'atletica - e della maratona in particolare - e della sua evoluzione nell'arco di oltre mezzo secolo: una particolare sezione, arricchita da dettagliate tabelle, è infatti dedicata alle metodologie di preparazione alla corsa. Completano il libro interviste ai più grandi campioni allenati da Gigliotti e a vari collaboratori, che mettono in evidenza, oltre agli aspetti tecnici, l'importanza dei rapporti umani, premessa indispensabile per ogni successo. Prefazione di Enrico Arcelli."" -
Destini verticali
Paco comincio à tremare, ma non mollo il suo carico. Solo quando gli parve che le braccia dovessero staccarglisi dal resto del corpo le mosse come una frusta, gettando il masso giù per il ghiaione. La roccia fece un suono di bomba che si diffuse lungo tutto l'arco della montagna. Forse Corin lo avrebbe sentito, si disse. E forse lo avrebbero sentito perfino i ragazzi allo Stella Alpina. Ma nessuno di loro avrebbe capito davvero cosa significava quell'esplosione nella notte."" La lotta tra un ragazzo e l'uomo che ritiene colpevole della morte del padre. Una sfida che ha il sapore della follia e della disperazione. Per l'onore, e per la vita. """"Destini verticali"""" è una storia ruvida, di emozioni nascoste, di segreti inconfessabili. La montagna, silenziosa, ascolta e pone di fronte i due protagonisti ai propri drammi interiori, amplificando le paure e i desideri."" -
Legnano. Biciclette, campioni, vittorie
La storia Legnano, una storia lunga oltre un secolo, ha due anime. Quella sportiva e quella industriale. Questo libro le racconta entrambe, intrecciate da un'unica e irresistibile passione: le biciclette. Claudio Gregori e Marco Pastonesi, e centinaia di foto e documenti in gran parte inediti, raccontano lo storia del marchio più vincente della storia del ciclismo italiano: Binda e Bartoli, Coppi e Baldini, il commendator Emilio Bozzi e il mitico meccanico Ugo Bianchi, campioni e gregari, sfide e trionfi. -
Umberto Dei. Biografia non autorizzata di una bicicletta
Quella bicicletta non era una bicicletta qualunque. Era una Umberto Dei, modello Imperiale, anni Trenta, un vero classico dell'eleganza a due ruote. Nera, ovviamente. Gli occhi di Nas, il ragazzo uzbeko, non se la sono lasciata sfuggire nella penombra della ciclofficina lungo la Martesana. Comincia da qui la strana amicizia tra Arnaldo Scura, meccanico ciclista, molte vite alle spalle, non tutte felici, e il ragazzo con la pelle scura che, chissà come, pare conoscere alla perfezione le biciclette: telai, mozzi, forcelle, catene, corone, pignoni... Nella Milano dei Navigli, ancora popolare e già multietnica, una storia sulle differenze e sulle diffidenze da cui nascono le paure. -
Sul monte Athos. Viaggio nell'anima senza tempo della montagna sacra
Sul Monte Athos, all'estremità del ""dito"""" più orientale della penisola Calcidica, in Grecia, la vita scorre, per molti versi, simile a mille anni fa. Un'isola di silenzio, spiritualità e preghiera che, da sempre, accetta sul suo territorio solo uomini come, secondo la tradizione, Maria avrebbe richiesto ai suoi primi eremiti. Piccola repubblica autonoma, governata dagli abati dei suoi venti monasteri ortodossi, il Monte Athos è il luogo sacro per eccellenza, e il pellegrinaggio ai piedi della Montagna Sacra - Aghion Óros, in greco - è un rito di passaggio fondamentale per gran parte del mondo cristiano orientale. Il reportage di Fabrizio Ardito, viaggiatore e camminatore, ci guida negli imponenti refettori affrescati o nel buio delle chiese durante la preghiera della notte, dove l'epopea di Bisanzio pare ancora viva e vitale; ci accompagna nelle mattine silenziose e assolate lungo le mulattiere che corrono tra le rocce e il mare della penisola; e ci conduce fino alla vetta della Montagna Sacra che, vertiginosa piramide a picco sul mare, offre lo spettacolo incomparabile dell'intero Egeo settentrionale, con la costa dell'Asia Minore che fa capolino tra le brume in lontananza. In appendice, una piccola guida ragionata ai sentieri più interessanti della Montagna Sacra e i consigli essenziali per come organizzare il viaggio."" -
A Bologna le bici erano come i cani
Un ex-meccanico ciclista che doveva dire a suo figlio che non era suo figlio. Un barbiere fatuo e molesto. Un macellaio filosofo. Una bambina di nome Battaglia. E tante biciclette che servono per andare dappertutto, anche per dimagrire; biciclette che si spingono per mano anche quando si va a piedi, così come si porta a spasso un cane. ""A Bologna le bici erano come i cani"""" è un romanzo fatto di voci, ascoltate, intercettate per strada, registrate sotto i portici, ai tavolini di un bar, nell'androne di un condominio."" -
Patagonia controvento. Viaggio a pedali lungo il Camino Austral e la Terra del Fuoco
Max Mauro, giornalista curioso e ciclista avventuriero, insegue il Camino Austral respirando polvere e assorbendo panorami e pioggia. Scoprirà che un tatuaggio può significare molte cose diverse, che l'heavy metal ha più fans a Punta Arenas che a Udine, che la tenda non è di calcestruzzo e il vento se la porta via. Il suo è un pedalare attraverso la gente e le storie. Come quella di una signora tedesca nata in un villaggio dai due nomi, o quella di don Dante, un signore di ottant'anni partito dall'Italia nel 1948 per costruire case e cantare canzoni d'amore. -
Gli alchimisti delle colline e altre storie di uomini e orizzonti di qua e di là del Collio
Il Collio, estremo Nordest, terra di confine tra l'Italia e la Slovenia. I suoi paesi, appuntiti dai campanili, sono sparsi come isole bianche sulla cima di colline paffute, pettinate da vigne e arruffate da boschi. È una zona conosciuta perlopiù dagli amanti del vino, ma che nasconde molte altre sorprese. Emilio Rigatti la attraversa lentamente a piedi e a pedali, regalandoci istantanee di vita e poesia. Incontra sognatori, pittori, artigiani di presepi e gli ""alchimisti del Collio"""", i maestri del vino che tra le silenziose colline mescolano tradizione e magia. Tra uno strudel di ciliegie e orizzonti che tolgono il fiato, ci racconta come questa terra, che durante la Grande Guerra fu scossa dal frastuono delle detonazioni, sia un singolare impasto di lingue e sapori, di storia e politica."" -
Cicloturismo per tutti. Come organizzare una vacanza in bicicletta
Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono la bicicletta per fare una vacanza, in Italia o all'estero. Il cicloturismo si concilia alla perfezione con le esigenze del viaggiatore moderno. È sostenibile, economico ed ecologico. Fa bene al fisico, aiuta a liberare la mente, non inquina e permette di vivere un territorio a 360°. In bicicletta il ritmo è lento, lontano dalla frenesia della quotidianità lavorativa. Ma come si deve fare per affrontare un viaggio in bici per la prima volta? Qual è il mezzo giusto? Quale equipaggiamento serve? Cosa si deve portare in viaggio? Dove si può andare? In ""Cicloturismo per tutti"""", Leonardo Corradini e Veronica Rizzoli, cioè Leo e Vero, gli autori del blog lifeintravel.it, sanno dare le risposte alle domande più frequenti che sorgono prima di partire. Ma soprattutto invitano """"il cicloturista che è in noi"""" a non esitare, a farsi conquistare dall'idea di vivere l'esperienza indimenticabile di scoprire il mondo su due ruote."" -
Milano e dintorni in bicicletta. 20 itinerari in città e fuori porta, lungo le vie d'acqua
Le vie d'acqua di Milano sono una formidabile possibilità di fuga dalla metropoli: bastano pochi chilometri per ritrovarsi lontani dalle frenesie del traffico, al cospetto di ville superbe, castelli e antiche cascine. Ma anche le grandi aree verdi dell'hinterland riservano al ciclista spazi per pedalare in tranquillità lungo piste adatte a tutte le esigenze, comprese quelle delle famiglie con bambini piccoli. Scappare da Milano, comunque, non è obbligatorio: la città si sta trasformando e la mobilità sostenibile è una colonna portante di questo cambiamento. Con un po' di attenzione, e i consigli di questa guida e i suoi 20 itinerari ciclabili, la bicicletta può portare a scoprire, tra nuove architetture, tesori di storia e archeologia industriale, l'anima di una città complessa e dai mille volti. -
La vocazione di perdersi. Piccolo saggio su come le vie trovano i viandanti
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Franco Michieli, geografo ed esploratore, a raccontare come perdersi e imboccare una strada imprevista sia un buon modo per rinnovarsi. Tutto cambia se si impara a leggere la natura. Non solo si recupera le capacità di orientamento, ma anche la dimensione spirituale che nasce da questa straordinaria esperienza."" -
L' incanto del rifugio. Piccolo elogio della notte in montagna
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Enrico Camanni, alpinista, giornalista e scrittore, a raccontare le storie che rendono indimenticabili le notti passate in un rifugio d'alta quota, quando il silenzio avvolge la montagna e fuori si sentono solo il rumore del vento e le voci degli animali."" -
Costa degli etruschi. Toscana mediterranea
Benvenuti nell""'altra"""" Toscana, quella accarezzata dai venti marini, profumata di nobili vini e olio extravergini. Toscana di spiagge e scogli, di verdi colline, di borghi di pietra e di sapienze artigianali tramandate di generazione in generazione, di strade e di sentieri meravigliosi che invitano a perdersi nel paesaggio. La Costa degli Etruschi è un laboratorio ideale per viaggiatori curiosi alla ricerca del piacere intimo del viaggio lento."" -
Il sentiero luminoso
È possibile attraversare a piedi la Grande Pianura, senza finire schiacciati da un autoarticolato? E quale Padania attende il viandante, oltre l'asfalto e i capannoni, i campi di granturco e la noia piatta? Dopo aver camminato da Bologna a Firenze - sui crinali dell'Appennino e tra le pagine de ""Il sentiero degli dei"""" - Gerolamo torna, zaino in spalla, per unire a forza di passi due grandi città italiane: Bologna e Milano, da Piazza Maggiore a Piazza Duomo. Questa volta, però, non ci sono i segnavia biancorossi, il sentiero è nascosto tra le piaghe del territorio, e Gerolamo lo porta alla luce: raccoglie consigli su guadi e strade bianche, passa le notti su mappe digitali e satellitari, sperimenta miracoli e trappole dei navigatori GPS. E quando alla fine parte, scopre che per arrivare a Milano gli toccherà commettere diversi reati. Eppure procede, in una rinnovata sfida contro l'Alta Velocità ferroviaria e il consumo di suolo, deciso a rivendicare il proprio diritto al paesaggio e alla viandanza. Dai cippi partigiani a quelli di Piazza Fontana, dalla via Francigena alla Strada Regina, dalla pianura-Expo a quella senza sponsor, non very bella! ma bella davvero. Otto tappe, trecentoventi chilometri, otto province e cinquantuno comuni: il Sentiero Luminoso non intende trasformarsi in un percorso turistico, ma invitare i lettori a tracciare le proprie rotte pedonali, laddove nessuno se le immaginerebbe, e a percorrerle con determinazione."" -
Il canto delle vele. Piccole riflessioni sulla navigazione d'altura
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Christophe Houdaillc, navigatore, a svelare l'aspra libertà del marinaio, conquistata nella solitudine, tra il sale e gli spruzzi di mare. Che sia costiero o d'altura, il viaggio a vela è un sodalizio con la barca che permette di superare l'orizzónte e mettere alla prova la propria audacia, al ritmo del mare e del vento."" -
Il sentiero e l'altrove. L'Italia in cammino
"Il viaggio comincia sempre sulla porta di casa, quando si girano le chiavi nella toppa, e il mondo domestico protetto rimane lì al buio, sospeso, con la polvere che lentamente decanta sulla nostra vita ufficiale. Ogni passo è già viaggio, e il luogo del cuore non è tale, se raggiungerlo non è un'impresa in qualche modo eroica ed epica."""" Per cercare il proprio sentiero il viandante gratta via la superficie patinata della cartolina e rovista alla ricerca del più autentico spirito del luogo, o """"non luogo"""". Lo fa con inquietudine, mosso da una forza istintiva e appassionata, da qualcosa che lo spinge via, sulla strada, il richiamo di un altrove che può essere casa o il prossimo viaggio da iniziare. Questo libro parla di quella forza, ma anche dei luoghi che tale spinta porta a vivere. Luoghi vicini a casa -l'ignoto dietro l'angolo -, luoghi selvaggi o esotici, borghi che svelano meraviglie nascoste o gioielli culinari che stuzzicano la gola. Ne esce fuori una mappa dell'Italia in cammino, punteggiata di esperienze e di riflessioni collezionate a piccoli passi, con un respiro libero." -
Il mio Danubio. In bicicletta lungo il fiume d'Europa
Il Danubio, fiume dolce e maestoso, che sgorga nella Foresta Nera in Germania e attraversa il mondo suggestivo della Mitteleuropa accompagnando e definendo culture, popoli, musiche, lingue diverse. Guillaume Prébois ne ha seguito il corso, in bicicletta. Tremila chilometri dalla Germania alla Romania: otto paesi, caldo torrido, albe fresche, cieli stellati, malinconie, le facce antiche di chi lavora i campi e i millenari clichès culturali che si sgretolano sotto il peso della peregrinazione sincera. Prefazione di Paolo Rumiz.