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Meta Nuova Zelanda. Viaggio nella terra del rugby
Nell'anno della Coppa del Mondo ospitata probabilmente per l'ultima volta in Nuova Zelanda, un giornalista da sempre appassionato di rugby percorre il Paese inseguendo gli irregolari rimbalzi di una palla ovale. Lì, dove gli All Blacks sono adorati come eroi, scoprirà che, se uno ha voglia di chiacchierare di rugby, troverà sempre un ""kiwi"""" pronto a tirar tardi con l'immancabile cassa di birra. Vissuto a bordo campo, o attraverso gli echi vivi negli occhi della popolazione, il rugby regala suggestioni e indizi per interpretare la società neozelandese, favorisce incontri e legami, conduce oltre i sentieri più battuti per esplorare la condizione dei maori e per rivivere importanti frammenti di storia."" -
I sentieri nascosti delle Prealpi trevigiane. 35 escursioni tra natura e borghi incantati da Segusino a Villa di Villa
Dopo la pubblicazione di Riscoprire le Prealpi trevigiane, Giovanni Carrano torna sui suoi passi con questa nuova guida. È una ""seconda puntata"""" che rappresenta una sorta di atto dovuto perché parla di un territorio che non si finisce mai di conoscere, in particolar modo se si è mossi dall'appassionata curiosità di immergersi nella natura, nel paesaggio, nella storia e nella memoria dei luoghi, camminando in una fitta rete di oltre 400 km di sentieri rappresentati da 35 itinerari principali e 71 varianti. L'autore ha raccontato questa volta i sentieri meno conosciuti della dorsale monte Cesen-col Visentin e si è spinto anche verso nuove aree, come la parie sud-occidentale dell'altopiano del Cansiglio e una vasta zona del Quartier del Piave. Le escursioni sono accuratamente descritte e integrate da numerosi approfondimenti sui temi più vari legati alla storia del territorio, alle tradizioni popolari, alla testimonianza di antichi mestieri e ai ricordi della Grande Guerra. La ricchezza fotografica con cui sono illustrati gli itinerari rende questa guida uno strumento prezioso per l'escursionista, oltre che un omaggio dell'autore alla sua amata montagna."" -
La filosofia va in bicicletta. Socrate, Pantani e altre fughe
Che cosa hanno in comune, a parte la loro tragica fine, Socrate, il filosofo ateniese che insegnava con il dialogo a ""tirar fuori"""" le idee, e Marco Pantani, il Pirata romagnolo, che andava più forte degli altri in salita per accorciare l'agonia? E che cosa rende le fatiche di Gino Bartali simili all'ascesi di un mistico medievale e quelle di Fausto Coppi, al contrario, così prossime al meccanicismo cartesiano? Lo scoprirete seguendo la ruota e leggendo le pagine di Walter Bernardi, filosofo e professore universitario, appassionato cicloamatore e, in ragione di questa decennale pratica ciclofilosofica, convinto assertore della tesi che """"la filosofia va in bicicletta"""". Con la leggerezza di uno scalatore, con la potenza di un finisseur, con l'agilità di uno scattista, Bernardi percorre un suo personalissimo """"Giro d'Italia"""" filosofico andando in fuga con Fiorenzo Magni e Steve Jobs, piroettando in equilibrio con Albert Einstein e Margherita Hack, facendo un surplace con Diogene e Nietzsche, ragionando infine di massimi sistemi con Alfredo Martini. Alla cui reverenda saggezza bisognerà pur dare retta quando dice, lui che al ciclismo ha dedicato la vita e conquistato tanti allori, che in bicicletta più si pedala e più si pensa."" -
Ciclovia del lago di Costanza. In bicicletta tra Austria, Svizzera e Germania
Il lago di Costanza, le cui acque sono condivise da Svizzera, Germania e Austria, è meta turistica da sempre apprezzata per le particolari condizioni climatiche -il grande bacino favorisce, nel cuore dell'Europa continentale, un microclima eccezionalmente mite -, per la bellezza e la varietà dei paesaggi e per il fascino storico e artistico delle città che lo contornano. Il modo migliore per godere di questo angolo di Mitteleuropa è quello di inforcare la bicicletta e pedalare a ritmo lento e rilassato lungo la ciclovia che, per circa 260 km, abbraccia il lago. Un percorso accessibile a tutti, dai cicloturisti navigati ai neofiti delle due ruote, bambini compresi, su tracciati in gran parte protetti e attrezzati per accogliere ogni anno il gran flusso di cultori del viaggio a pedali. Alberto Fiorin, esperto cicloviaggiatore e curioso indagatore di luoghi e culture, ci porta in queste pagine alla scoperta del ""mare Svevo"""" descrivendo accuratamente, sia nei suoi aspetti pratici di percorso, sia nelle molteplici suggestioni per la sosta, l'affascinante circumpedalata: da Costanza a Uberlingen, da Friedrichshafen a Bregenz, toccando borghi incantevoli come Meersburg o Stein am Rhein e isole ricche di storia millenaria, come Reichenau e Lindau, passando per il Delta del Reno o per le rombati cascate di Sciaffusa, le più imponenti d'Europa."" -
Balkan Circus
"Il tendone è enorme: una immensa jurta siberiana rossa picchettata nei cortile della Vlada Aksentijevic. Caroselli di cavallerizze, marionette che si animano in processione chiassosa seguite da bambini incantati. Darko e Mila, trapezisti, rotolano nell'aria come se fossero colibrì leggeri, prendendo in giro la gravità. Migliaia di occhi trattengono il respiro quando volano da una pedana all'altra, angeli sul cielo di Belgrado, la città bianca dove la luna scende sul fiume, ogni notte, per fare l'amore coni poeti. Una tromba parte in assolo, seguita da una banda improbabile di ottoni. Ho l'impressione che la storia si sia presa una vacanza. I pagliacci salveranno il mondo, sparando raffiche di risate e granate di allegria, mi dico, per convincermi che potrebbe davvero andare così."""" A metà tra reportage narrativo di viaggio e mappa dell'anima, """"Balkan Circus"""" è un'esperienza, un viaggio nel respiro di un mondo colorato e strabiliante. Una prosa che sa di Kusturica e di Goran Bregovic, di matrimoni e funerali: i Balkani in salsa agrodolce." -
Guida alle più belle escursioni in bicicletta lungo fiumi e vie d'acqua in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige
25 percorsi ciclabili, per un totale di oltre 1000 chilometri, su strade arginali, piste ciclabili o strade a basso traffico, per scoprire le principali vie d'acqua del Triveneto, dalle sorgenti dei fiumi allo sbocco in mare, compresi i percorsi all'interno di città storiche come Padova e Verona. Non mancano i percorsi lungo le coste e nei parchi naturali alle foci dei fiumi (parco del Delta del Po, Parco delle foci dell'Isonzo ecc.). Gli itinerari, alla portata di tutti, sono per la maggior parte intorno ai 40 chilometri ciascuno, salvo qualcuno più lungo. Sono tutti ad anello e quindi si possono iniziare da un qualsiasi punto del percorso. Molti itinerari hanno inizio da stazioni ferroviarie, per poter raggiungere il luogo di partenza in treno con la bici al seguito. -
Il respiro delle grotte. Piccole divagazioni sulla profondità
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Natalino Russo, speleologo e giornalista, a riflettere sulle ragioni che muovono gli esploratori del mondo sotterraneo."" -
La libertà del cavalcare. Piccolo trattato sul viaggio a cavallo
Viaggiare a cavallo è vivere una complicità spirituale con una mole animata e fremente di muscoli e nervi scattanti. Ma è anche l'esperienza, diversa da ogni altra, di ""entrare nel paesaggio"""", di sentirsi, attraverso la propria cavalcatura, parte stessa del paesaggio. Galoppare a spron battuto nel bosco con i bagliori della luce tra il fogliame, nell'aria piena dei sentori delle criniere, sentire lo stretto contatto con l'incavo della sella e con la groppa dell'animale; oppupre scegliere un'andatura più lenta, puntando lo sguardo all'orizzonte, cullati in una danza sospesa sul mondo intorno."" -
Parole in cammino. 365 pensieri viandanti
Un'agenda da seguire passo passo, un libro da sfogliare, un I-Ching da leggere a caso prima di mettersi in cammino. Con testi classici di filosofi, scrittori e poeti, canzoni, detti popolari e riflessioni di grandi maestri della spiritualità. Per camminare meglio e in modo consapevole. -
Officina Bolívar. Storie sudamericane di destini, polvere e cieli capovolti
Il Sudamerica del sogno e dell'impegno civile, una terra messa a nudo tra contraddizioni e malinconie, geni e delinquenti. Mauro Daltin ci porta con sé salendo e scendendo da bus e treni, attraverso Argentina, Bolivia e Perù, raccontando ciò che vede con uno sguardo attento e appassionato. Il calcio, l'emigrazione, Perón, la carne, la guerra dell'acqua, la Cordigliera andina diventano i simboli per leggere un pezzo di mondo leggendario. I volti di preti militanti, ex coltivatori di coca, minatori, bambine invisibili, emigranti friulani ci accompagnano in una dimensione sempre in bilico, come se a questa latitudine tutto si facesse attesa, una bolla pronta a scoppiare. Lungo la Panamericana, in mezzo a realtà, favole e visioni, non resta altro che tentare di cercare un po' di magica verità e pezzi di se stessi. -
Taccuino di viaggio. Fogli sparsi intorno al mondo
I1 mondo e piccolo, si diceva un tempo. Il mondo e sempre più piccolo per chi lo misura con il metro ormai planetario del proprio lavoro. Giorgio Brunetti, una vita passata a occuparsi di economia e di strategie aziendali, ha sperimentato in questi ultimi venticinque anni l'accorciamento degli orizzonti che, nel suo campo, ha preso il nome ormai familiare di globalizzazione. Sul suo taccuino, risultato della raccolta di articoli pubblicati nell'arco di venticinque anni per diverse testate giornalistiche nazionali e locali, annota tutto con lo sguardo curioso di chi mette in relazione cose apparentemente lontane, scenari locali e dimensioni globali: gli allevamenti intensivi di salmoni in Alaska e la crisi del traffico portuale di Shanghai; la Grande Russia osservata dai primissimi fermenti della Perestrojka fino alla contemporanea omologazione occidentale delle grandi metropoli; i riti sciamanici nei parchi urbani della moderna Datong, nella Mongolia interna, e il fascino di una serata all'Opera House di Sydney, affacciata su una delle baie più belle del mondo; la Namibia, ex colonia tedesca, un angolo di Mitteleuropa nel cuore dell'Africa subequatoriale, e l'ex penitenziario di Recife, in Brasile, oggi grande centro commerciale. -
Il viaggio verticale. Breviario di uno scalatore tra terra e cielo
Che cos'è la scalata, se non un viaggio verticale? L'uomo o la donna che si sollevano da terra e intraprendono una scalata sono esploratori di uno spazio che non appartiene loro. Scalare e viaggiare nascondono lo stesso segreto, rispondono alla stessa parola d'ordine: leggerezza. Le parole di Enrico Camanni, che assomigliano ai gesti leggeri e sicuri di chi sale in parete, mostrano come l'esperienza di un ""viaggiatore verticale"""" vive più di una dimensione: la dimensione fisica, legata al peso del corpo, all'inesorabile legge di gravità e alle buone pratiche per affrontarla con successo; la dimensione sensoriale che allena oltre ai muscoli anche lo sguardo, il tatto, l'udito, e analizza tutte le relazioni con la materia circostante, sia essa la roccia o l'aria; ma anche la dimensione spirituale che indaga e interroga i movimenti dell'anima che preparano e accompagnano l'esperienza della scalata."" -
Il piacere della gentilezza. Piccolo trattato sulla buona educazione nell'era globale
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Bertrand Buffon, specialista di comunicazione e retorica, a indagare sulla natura della gentilezza come arte della relazione tra gli uomini e come strumento per sapersi orientare con intelligenza e sensibilità negli orizzonti sempre più vasti della civiltà globalizzata."" -
La seduzione dell'avventura. Piccole scuse per fughe verso l'ignoto
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Alberto Sciamplicotti, viaggiatore, scialpinista, fotografo e videomaker, ad accompagnare il lettore lungo gli incerti sentieri che conducono l'uomo a soddisfare il suo bisogno di avventura e di sfida all'ignoto."" -
Alzati e cammina. Sulla strada della viandanza
A chi abita nel limbo delle incertezze. A chi vive l'insoddisfazione di un amore, di una vita in famiglia troppo angusta, di un lavoro in cui non si riconosce. O a chi il lavoro, la famiglia, l'amore, la compagnia delle cose e dei volti cari, per sua scelta o no, ormai non li ha più. A chi ha perso la speranza di risalire la china e vede farsi sempre più profondo il solco tra sé e la propria vita. A chi è in cerca di una strada e sa che è giunto il momento di partire. ""Alzati e cammina"""" vorrebbe finire tra le mani di chi vive in quel limbo, e tentare di condurlo fuori, all'aria aperta, con l'esercizio e la parola, spronandolo a disfarsi degli oggetti che appesantiscono lo zaino, delle abitudini superflue, delle passioni sterili, e incoraggiandolo a dire addio alle persone che ci trasciniamo accanto per paura di rimanere soli. Camminare sotto la pioggia battente, camminare per andare a trovare una persona cara, camminare per perdersi e ritrovarsi, bussare per chiedere dell'acqua, godere della sosta, fare della viandanza la propria casa. E poi aprire la porta, lasciarla aperta, imbandire la tavola: perché non esiste viandante senza chi lo accolga, e viceversa."" -
Ciclovia del Danubio da Vienna a Budapest. Vol. 2
Una settimana in sella per viaggiare lungo l'itinerario ciclabile che parte da Vienna, attraversa l'ultimo tratto settentrionale dell'Austria, lambisce la Slovacchia a Bratislava ed entra poi in Ungheria piegando verso sud fino a raggiungere Budapest. In questo tratto, che fa parte dell'itinerario ciclabile europeo Eurovelo 6, il Danubio bagna, oltre alle tre capitali, numerose cittadine ricche di storia e di arte, come l'austriaca Hainburg, la slovacca Komárno e l'ungherese Györ. Il percorso si svolge su piste ciclabili asfaltate, e per lo più pianeggianti (e quindi adatte anche a chi non è abituato a pedalare). In alcuni punti, la ciclovia che corre lungo il fiume, si interrompe per proseguire sull'altra sponda: si sperimenta così l'attraversamento del Danubio su piccole imbarcazioni. Oltre a una ricca cartografia, la cicloguida contiene la descrizione del percorso e tutte le informazioni tecniche e pratiche per affrontarlo al meglio. Inoltre, è arricchita da informazioni dettagliate sulle varie possibilità di alloggio, da notizie turistiche e tante foto. -
Bimbi in bici. Consigli e buone pratiche per pedalare in famiglia
Pedalare in famiglia è una bellissima esperienza che rende più vicini adulti e bambini, perfetta occasione per condividere valori e sensazioni, la voglia di nuove avventure lungo la strada, l'attenzione per l'ambiente, la conoscenza delle proprie potenzialità, il rispetto dell'altro e dei suoi tempi. La bici rappresenta un mezzo ideale per apprezzare al meglio il paesaggio e l'ambiente in cui si pedala. Per i bambini la bicicletta è un'opportunità di crescita, è la scoperta dell'ambiente in un modalità più alla loro portata. Se abbastanza grandi e non trasportati dagli adulti, guidando quindi autonomamente un mezzo proprio, i bambini imparano a muoversi da soli, acquisendo indipendenza e curiosità per il mondo. Questo nuovo manuale proposto da FIAB e WWF è un invito per lasciare a casa dubbi e perplessità. Che seggiolino comprare? Ce la faranno i bambini ad arrivare alla meta? Che cosa mi devo portare? Dove posso pedalare con piacere e senza rischi per me e i miei figli? Completa il manuale la proposta di sei itinerari di uno o più giorni, in Italia e all'estero, ideali per cominciare a fare pratica di cicloturismo con bambini al seguito. Vivere esperienze su due ruote farà più felici e uniti genitori e figli. Pedalare per credere! -
La strada per il Don. Viaggio sulle tracce degli alpini dispersi nella campagna di Russia
Con la bicicletta si possono ripercorrere tracce, risalire indietro nel tempo e scavare dentro la propria storia. Questo viaggio ha un punto di partenza lontano: un fascio di lettere che due fratelli, Renato e Riego Milan, artiglieri del 3° Reggimento Alpini, nell'inverno del 1942-43 spedirono dal fronte russo alla loro famiglia. Due alpini che, come molti, dalla campagna di Russia non tornarono più. Queste lettere sono rimaste a lungo chiuse in un cassetto, fino a quando, settant'anni dopo, un lontano nipote ha inforcato la bicicletta e ha deciso di andare a ripercorrere ""la strada per il Don"""". Ne è nato un viaggio in solitaria attraverso Serbia, Romania, Ucraina, Russia, per lo più in bici ma, nei tratti più monotoni, anche in treno, in pullman, in autostop per un totale di oltre 4000 chilometri. È stata una lunga traversata, prima lungo il Danubio, poi sulla costa del Mar Nero, fra campi che si perdono nell'orizzonte, grandi città come Bucarest e Kiev, o piccoli villaggi della povera campagna ucraina e russa. Fino al Don, idealmente la meta del viaggio e della memoria. Prendendosi tutto il tempo per incontrare, ricordare, pensare."" -
Lo splendore dei funghi. Piccola narrazione sui piaceri della cerca
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Giancarlo Pauletto, storico e critico d'arte, a narrare le emozioni che accompagnano la scoperta dei funghi, umide e ben tornite creature, e di tutte le altre cose - la sospesa bellezza del bosco, la maestà delle querce, l'intimità delle trattorie di montagna che la cerca dei funghi mette davanti agli occhi del cercatore."" -
La danza sotto il mare. Piccole storie sommerse di un poeta pescatore
La collana ""Piccola filosofia di viaggio"""" invita Franco Fresi, poeta, scrittore e appassionato pescatore, a raccontare il suo """"piccolo mare"""", il mondo dei bassi fondali dall'arcipelago della Maddalena al golfo di Alghero, dove cernie e saraghi, scorfani e corvine, triglie e polpi danno vita a un racconto danzante, sospeso tra la favola esopica e il trattato di etologia.""