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Il giro di vite
"Giro di vite"""", opera scritta da Henry James nel 1898, è la storia di una giovane insegnante, incaricata da un gentiluomo di occuparsi dell'istruzione dei suoi nipoti, Miles e Flora, due piccoli orfanelli, dalla bellezza angelica. Non appena preso servizio, la donna riceve un'inquietante lettera dalla scuola che Miles frequenta in cui, senza darne concreta motivazione, si comunica che il bambino non è più gradito ospite dell'istituto. A questa notizia, si aggiunge per lei la scoperta della morte, avvenuta in circostanze misteriose, della precedente istitutrice, la signorina Jessel, e del suo amante, un certo signor Quint, assunto in passato a conduzione della casa. Con il trascorrere dei giorni l'apparente serenità che regna nella villa dove la giovane si è trasferita per assolvere ai suoi compiti viene improvvisamente turbata da un susseguirsi di agghiaccianti fenomeni di cui ella è diretta testimone, in un crescendo di suspense che terrà il lettore avvinto fino all'ultima pagina." -
Hridaya Sutra, Hannya Shingyo. Sutra del cuore. Commentato dai maestri zen Han Shan Te Ch'ing e Rolad Yuno Rech
Nei soli trecento caratteri cinesi del Sutra del cuore (Hridaya Sutra, Hannya Shingyo in sino-giapponese), il testo buddhista più celebre dell'Oriente, il Bodhisattva della Grande Compassione, Avalokite-shvara, espone al discepolo Shariputra la suprema dottrina della Vacuità. È il ""Cuore"""" della Grande Saggezza (Prajnaparamita) degli Illuminati. Il sutra è qui corredato da due commenti d'eccezione che introducono alla viva comprensione del suo messaggio nelle pratiche realizzative del buddhismo: del maestro cinese zen rinzai Han Shan Te Ch'ing (1546-1623) e del maestro zen soto R. Yuno Rech (n. 1944), fra i più anziani e noti allievi di Taisen Deshimaru Roshi, il """"Primo Patriarca d'Europa"""" nella tradizione soto. Costituito da discorsi pronunciati durante la pratica, il commento di R. Yuno Rech è al tempo stesso un limpido manuale della pratica meditativa o zazen."" -
Il vampiro
L'incontro tra Aubrey, un giovane e ricco gentiluomo inglese, impregnato di ideali di purezza e onore, e Lord Ruthven, un aristocratico dallo sguardo magnetico e dal carisma indiscusso, sembra sancire l'inizio di una reciproca amicizia. I due intraprendono così un viaggio che doveva avere la Grecia come meta finale. Ma già a Roma, il comportamento dissoluto del compagno, induce Aubrey a proseguire in solitudine. Ad Atene, si innamora di Ianthe, una bella ragazza del luogo che gli racconta la leggenda, famosa in tutta la Grecia, dei vampiri. Quando la giovane muore in circostanze misteriose, tutti si mostrano certi che il colpevole sia proprio un vampiro. A seguire, un'escalation di misteri e macabre scoperte su Lord Ruthven, che si rivelerà capace di crimini atroci e riprovevoli bassezze. Un capolavoro, nato da una collaborazione fra la genialità di Lord Byron e l'invettiva di John William Polidori, che farà restare il lettore con il fiato sospeso. -
L'essenza della religione
Il pensiero filosofico di Ludwig Feuerbach, uno tra i più influenti critici della religione, è espresso all'interno delle sue due opere più importanti: ""L'essenza del cristianesimo"""" e """"L'essenza della religione"""". In quest'ultima, il filosofo tedesco si propone di riconsiderare la posizione del cristianesimo, inserendolo all'interno di un più vasto contesto, che esamina tutte le religioni primitive e l'antichità classica. Feuerbach prende in considerazione ogni sorta di religione che si basa sulla dipendenza dell'uomo dalla natura, intesa non più come natura umana ma come il mondo da cui l'uomo dipende. Un trattato che ci presenta una visione totalmente diversa della natura umana, della religione, del suo mutamento per mano dell'uomo e del suo ruolo in rapporto all'umanità, mostrandoci la totale dipendenza di quest'ultima da una divinità senza la quale essa si sentirebbe persa e spingendoci così a chiedere: è Dio che ha creato l'uomo o è questi che ha dato origine alla divinità?"" -
I falò dell'autunno
La vita di tre famiglie piccolo-borghesi, i Brun, i Jacquelain e gli Humbert, vennero sconvolte dallo scoppio della Prima guerra mondiale, che devastò intere nazioni, rendendo schiavi gli uomini dei propri sentimenti. Nel 1914 Martial Brun, giovane medico di sani principi, sposò sua cugina Thérèse, ma il matrimonio, a causa della morte prematura di Martial, caduto in guerra nel tentativo di salvare la vita a un ferito, ebbe breve durata. Anni dopo, la donna si innamorò di Bernard Jacquelain che, arruolatosi nell'esercito appena diciottenne con la speranza di combattere con virtù ed onore, ne era tornato profondamente deluso, privo di ideali e con l'ossessione di dover ad ogni costo riguadagnare il tempo perduto. Inesorabilmente attratto dal denaro e dalla bella vita, l'unione con Thérèse non era sufficiente a placare il suo animo e il loro rapporto si rivelò conflittuale e privo di quella serenità a lungo agognata dalla giovane donna. Finché lo scoppio di un nuovo conflitto intervenne a sconvolgere nuovamente la loro esistenza. -
Il curato di Tours
Pubblicato nel 1832, ""Il curato di Tours"""", ambientato in un chiostro buio e umido all'ombra della cattedrale di Tours, provincia particolarmente bigotta, ha per protagonisti un vicario sciocco, un canonico ambizioso e una zitella vendicativa. Interessi egoistici e un profondo attaccamento alla vita terrena dominano i comportamenti di tutti i personaggi, che non recano in sé alcuna traccia di quella spiritualità che dovrebbe per lo meno caratterizzare i due ecclesiastici. Ciò che inevitabilmente emerge è uno spaccato critico e accusatorio del clero: se l'abate Troubert, avido e maligno genio del male, è attirato verso l’arcivescovado dal desiderio di potere, Birotteau, parroco stolto e inconsistente, nutre, come più alto desiderio, quello di trascorrere la sua esistenza abitudinaria in un confortevole appartamento, lo stesso da cui l’altro, con la complicità della zitella Gamard, proprietaria di quei locali e animata dal desiderio di ottenere la sua frivola rivalsa, si prefigge di scacciarlo."" -
Il profeta
Pubblicato nel 1923 a New York, “Il Profeta” di Khalil Gibran è un grande racconto, accolto con grande favore dal pubblico, da cui tutt'oggi è ancora particolarmente apprezzato. Protagonista è, per l'appunto, il Profeta Almustafa che si appresta a lasciare la città di Orfalese, sulle cui montagne ha trascorso lunghi anni di solitudine. Prima che egli possa salire sul battello che lo ricondurrà al suo paese natale, intorno a lui si radunano gli abitanti del luogo, che, nel salutarlo, desiderano interrogare un'ultima volta colui che considerano il loro vate. -
David Golder
1929, anno della grande crisi. David Golder, ebreo di origini ucraine, certo di poter presto concludere vantaggiosamente l'ennesima speculazione finanziaria, non pare preoccupato. E tuttavia, di giorno in giorno, si scopre invecchiato, stanco, finché, colto da angina pectoris, ripercorre a ritroso la sua parabola esistenziale, realizzando come tutte le relazioni strette nella sua vita, comprese quelle famigliari, siano basate unicamente sul denaro, al punto che, non appena egli, impossibilitato a lavorare per motivi di salute, cessa di essere ""una macchina per fare soldi"""", si ritrova miseramente solo. Perfino l'adorata figlia, incapace di tollerare un'esistenza priva del lusso cui, fin dalla nascita, era avvezza, lo abbandona. Salvo tornare per supplicare quell'aiuto economico che egli più non può fornirle. E tuttavia, per salvarla da uno squallido matrimonio di convenienza e garantirle una discreta rendita economica, David Golder acconsente a imbarcarsi in un'ultima trattativa, che lo ricondurrà in quel paese natio dove tutto era cominciato. Una storia amara, che descrive il mondo frivolo, scintillante e terribilmente snob di una borghesia arricchita, che ama circondarsi di nobili decaduti e parassiti senza scrupoli e vive nella perenne adorazione del Dio Denaro."" -
Paura
“Paura” narra la storia di Irene Wagner, un affascinante e giovane signora dell'alta borghesia viennese, sposata a un noto avvocato penalista da cui ha avuto due bambini. Una vita apparentemente perfetta, in cui Irene decide di introdurre, più per noia e vanità che per reale desiderio, la nota destabilizzante di una relazione adulterina. Finché, ricattata da una donna che si presenta come l'ex del suo amante, la paura diviene una costante della sua fragile esistenza, scavando dentro di lei un baratro da cui in nessun modo riesce a risalire. -
Il libro dei morti
In questa guida metafisica e mistica, volta alla comprensione e accettazione di tutte le fasi che accompagnano la morte, l'autrice svela alcuni antichi misteri esoterici occidentali, per spiegare come affrontare la morte, rimuovendo la paura dell'ignoto e della separazione. ""Se solo cessassimo di raffigurarci la Morte come una terrificante falce, potremo cominciare a percepirla come la Grande Anestesista, invocata da un Dio caritatevole per farci scivolare in un sonno profondo, durante il quale, reciso il cordone ombelicale argenteo, l'anima torna libera"""". Anche a coloro che restano in vita sono dedicate parole colme di speranza, che li aiutano a superare il dolore della perdita senza rimanere ancorati alla vita terrena del defunto, ora destinato a proseguire su altri piani. """"Che siano pensieri d'amore, non di lutto, ad accompagnarle nel loro viaggio, pensieri lievi come gabbiani che volano in circolo attorno alle navi. Auguriamo loro un viaggio colmo di letizia e apprestiamoci ad accogliere con gioia il momento in cui potremo ricongiungerci""""."" -
La signora delle camelie
Francia, prima metà dell'Ottocento. Marguerite, una cortigiana che ama circondarsi di camelie, è la mantenuta più bella e desiderata di Parigi. Armand, come molti altri prima di lui, si innamora perdutamente di lei e, con il suo affetto disinteressato, riesce a conquistarla. Marguerite scopre così di avere la possibilità di una nuova vita carica di quella felicità a cui mai avrebbe pensato di poter ambire. Ma il passato resta un gravoso macigno da sopportare: è possibile ricominciare dimenticando ciò che è stato? Può la sofferenza giustificare la cattiveria? ""La cortigiana scompariva a poco a poco. Avevo accanto a me una donna giovane, bella, che amavo, che mi amava, e che si chiamava Marguerite: il passato non aveva più forma, l'avvenire era sgombro da nubi. Il sole illuminava la mìa amante come avrebbe illuminato la più casta fidanzata"""" Una storia d'amore, di disperazione e di redenzione, un libro straziante, che commuove e descrive con grande maestria il dolore di una donna che paga a caro prezzo le decisioni prese nella sua vita, ma che al tempo stesso è capace di un coraggio straordinario, rinunciando alla propria felicità per colui che ama. Un libro intenso e incredibilmente attuale, che suscitò all'epoca un grande scandalo."" -
L'uomo invisibile
Romanzo di fantascienza, scritto da Wells nel 1881 e pubblicato nel 1897, ebbe numerose trasposizioni cinematografiche e televisive. Inghilterra, inizio Novecento: uno scienziato albino un po' folle, a seguito di lunghe ricerche clandestine, scopre una formula che lo rende invisibile, vivendo una lunga serie di avventure tragicomiche. ""Ero invisibile e cominciavo a comprendere gli straordinari vantaggi che l'invisibilità offriva. La mia testa brulicava di progetti per tutte le cose pazze e meravigliose che, ora, avrei potuto fare impunemente """". L'esperimento, però, sfugge al controllo dello scienziato, che diviene vittima di un incubo, la cui portata mai si sarebbe immaginato. """"Non avevo un rifugio, niente per ripararmi; indossare qualcosa significava eliminare i miei vantaggi, diventare un essere strano e terribile. E avevo fame: mangiare, riempirmi di materia non assimilata significava però diventare visibile, ma in modo ancora più grottesco """". Nasce così il desiderio di sfruttare la sua condizione per scopi malvagi, abusando degli altri, derubandoli o facendo loro del male. Ma ben presto, questo comportamento finirà per ritorcersi contro di lui, facendogli comprendere che """"essere invisibili dà molti vantaggi, ma non offre la possibilità di goderne""""."" -
Lettere al gatto
La scrittrice turca Oya Baydar, che ha vissuto tre colpi di Stato nel suo Paese, più l'esperienza del carcere, delle torture e, infine, dell'esilio, riversa in questo romanzo le frustrazioni, il dolore e i dilemmi che accomunano gli esiliati. Il tutto viene espresso con leggerezza e ironia, attraverso le parole, i pensieri e le lettere dei gatti, elevati a veri e propri protagonisti, che tentano di scoprire il terribile segreto che colma i cuori dei loro proprietari di indicibile tristezza. Gli 'umani' della storia, fuggiti dalla Turchia durante il colpo di stato del 1980, hanno trovato rifugio in alcuni paesi europei. Le loro esistenze e i loro sentimenti divengono parte di un flusso che scorre dalla Turchia insanguinata fino alle terre europee, dove si scontrano con una diffusa xenofobia. Finché, con il crollo del muro di Berlino e il collasso del sistema socialista, i loro templi cominciano a crollare, i libri in cui credevano divengono carta straccia, le loro speranze, gli antichi ideali mutano in inutili orpelli a cui non è più possibile ancorarsi. E allora diviene inevitabile chiedersi quale sia il vero senso della vita. -
L'importanza di chiamarsi Ernest
"L'importanza di chiamarsi Ernest"""", messa in scena per la prima volta a Londra il 14 febbraio 1895, è una delle commedie più rappresentate al mondo. Jack, il protagonista, per sfuggire alla noia della vita campagnola, si rifugia nella mondanità londinese con il falso nome di Ernest. Andato in visita a casa di Algernon, un suo compagno di scorribande, gli rivela di essersi innamorato di sua cugina Gwendolen, che pare corrispondere i suoi sentimenti. A seguito dell'opposizione della madre di lei, Augusta, Jack torna in campagna, dove viveva insieme alla sua protetta, la diciottenne Cecily, per scoprire che Algernon, anticipatolo, è riuscito a sedurre Cecily presentandosi sotto le mentite spoglie del fratello immaginario di Jack, Ernest. Quando viene raggiunto da Gwendolen, fuggita di casa per coronare il suo sogno d'amore, la verità sulla reale identità dei due viene a galla e le due ragazze, divenute amiche, decidono di vendicarsi. La commedia seguita fino al colpo di scena finale, grazie al quale tutti, compresa Augusta, potranno dirsi soddisfatti." -
Ewald Tragy
In Ewald Tragy, vero e proprio ritratto dell'artista da giovane, Rilke osserva, attraverso un potentissimo cannocchiale, il momento del distacco del giovane e insofferente Ewald dalla sua famiglia e le sue prime esperienze di vita indipendente, come artista, a Monaco. ""Il giovane si stira beato nel letto. Aspetta ancora mezz'ora, ma la vita non arriva. Allora si alza lui e decide di andarle incontro. E che sia costretto a ciò è la scoperta della prima mattina"""". Dai dialoghi tra i personaggi, emerge l'aspetto piccolo-borghese della famiglia, il profondo disagio esistenziale e sociale del protagonista, che inevitabilmente si scontra con le aspettative dei famigliari. Nel racconto, indimenticabili bozzetti di quotidianità domestica, come la scena del pranzo domenicale, in cui Ewald dà scandalo rifiutandosi di mangiare il dolce: """"Al solito, questo distinguersi dalla famiglia. Domani noi staremo tutti male. E lui? E giusto questo?...""""."" -
Il primo e l'ultimo
Ne “Il primo e l'ultimo”, racconto scritto nel 1917, Galsworthy affronta, con tinte forti e melodrammatiche, la storia di un omicidio nella fosca periferia londinese. Per amore, Lawrence uccide, senza averne l'intenzione, il marito e protettore che da anni perseguita la giovane donna di cui è innamorato e, colmo di terrore e di rimorso, si confida con la sola persona che gli offre garanzia di salvezza, il fratello. Questi, avvocato di successo, per evitare uno scandalo in cui si sarebbe suo malgrado trovato coinvolto, propone al debole Larry una facile via di uscita. E tuttavia laddove colui che si atteggia a Primo, bandito ogni precetto morale, non mostra alcuno scrupolo nel far condannare un innocente, sarà l'Ultimo, mantenendosi saldo ai principi di onestà e coerenza, a mostrarsi degno di affrontare il cammino verso la redenzione. -
L'ombra venuta dal tempo
Nathaniel Wingate Peaslee, professore di economia alla Miskatonic University, ha una crisi durante una lezione, che gli procura una strana amnesia e un inquietante cambiamento della personalità. Dopo cinque anni, torna in sé senza avere alcun ricordo di quanto accaduto nel frattempo. Pervaso dall'orrore, scoprirà ben presto che, durante quel periodo, il suo corpo e la sua mente erano posseduti da una strana presenza ancestrale e la sua coscienza era stata trasferita nel corpo della creatura che stava occupando il suo, una creatura presente in un particolare luogo della terra milioni di anni addietro rispetto al tempo vissuto da professore. ""Tuffi i particolari suggerivano l'idea che io non mi trovassi più sulla Terra. Nutrivo la sensazione che il mio corpo fosse simile a quello degli esseri nascosti dalle lenzuola. Fu a quel punto che mi svegliai davvero (...)"""". Riuscirà il protagonista, nel corso della sua indagine, a riacquistare i propri ricordi perduti?"" -
La malattia mortale
In quest'opera l'autore intreccia i fili della sua riflessione psicologica, teologica e filosofica dando vita al suo capolavoro. Lazzaro, amico di Gesù, è malato. Le sue sorelle mandano a chiamare Gesù che le consola: ""Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio"""". Lazzaro però morì, dunque la sua malattia era mortale. Se quella malattia non è per la morte, c'è nella nostra epoca una malattia che invece sia per essa? C'è, risponde Kierkegaard, ed è la disperazione. È la malattia dello spirito, la malattia che fa desiderare la morte pur mantenendo sempre in vita. Per questo la disperazione è per la morte, è a servizio della morte senza essere mortale, fa vivere la morte senza concederla. Kierkegaard descrive una parabola che va dalla disperazione che non sa di essere tale, a quella che comprende se stessa e sfida il mondo e Dio."" -
La filosofia del boudoir
"Ai libertini. Voluttuosi di ogni età e sesso, dedico quest'opera a voi soli: nutritevi dei suoi principi, favoriranno le vostre passioni! E le passioni, verso le quali certi freddi e piatti moralisti v'incutono terrore, sono in realtà gli unici mezzi che la natura mette a disposizione dell'uomo per raggiungere quanto essa si attende da lui. Obbedite soltanto a queste deliziose passioni! Vi condurranno senza dubbio alla felicità"""". Nella cornice di un boudoir aristocratico, la quindicenne Eugénie viene iniziata ai segreti della vita libertina da quattro licenziosi personaggi: Madame De Saint-Ange, suo fratello, il cavaliere di Mirval, l'amico Dolmancé e il giardiniere Augustin. Sollecitata dai quattro, Eugénie si abbandona a un perverso gioco di seduzioni fisiche e intellettuali, che la portano alla scoperta della 'verità' sulla condizione dell'uomo e alla liberazione dai vincoli di una morale repressiva. In quello che appare come il manifesto più compiuto ed estremo del pensiero di De Sade, vizio e crudeltà sono esaltati come forme di energia vitale proprie di una natura libera dai lacci imposti dalla civiltà." -
Il calore del sangue
Ne ""Il calore del sangue"""" Irene Nérnirovsky volge l'attenzione alla vita di provincia francese che, in apparenza, risulta quieta, semplice, anche troppo pacata, ma basta sollevare qualche velo per scoprire che la realtà è ben più turbolenta. La figlia di due ricchi proprietari terrieri sta per sposarsi con un bravo giovane, innamorato e di buona famiglia. Tutto sembra perfetto, tutti sembrano felici, finché ogni maschera comincia a crollare, sciogliendosi come cera innanzi al calore del sangue, sconvolgendo una serenità puramente fasulla. Un dramma famigliare che riporterà alla luce segreti ormai dimenticati e smaschererà le ipocrite apparenze della vita di provincia.""