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Pensieri in ordine sparso. Riflessioni di un musicista
«Questo libro nasce dall'idea di fermare su carta pensieri affidati al web. Una sorta di raccolta epistolare del terzo millennio. Pagine di un diario che parlano di quotidianità e di futuro, di difficoltà e possibilità. Una riflessione sul senso della connessione non intesa come vita virtuale, ma come recupero di un dialogo tra discipline. La possibilità di restituire all'uomo una visione di sé come unità inscindibile. Corpo, mente e anima sono parti fondamentali di uno stesso individuo. La malattia e il dolore, paradossalmente, ci ricordano la nostra complessità e come ogni parte del nostro essere sia strettamente connessa l'una all'altra. Non si cura il corpo se prima non ci prendiamo cura della nostra anima. Coltivare le passioni, prendere consapevolezza del bello che abbiamo intorno, proteggere l'amore che ci circonda è il primo passo verso la guarigione. Emerge chiaro il concetto di cura, non inteso come attività strettamente medica, ma come principio umano. Citando Battiato, la cura è ciò che protegge l'uomo dalle paure, dai turbamenti, dalle ingiustizie, dagli inganni. È ciò che ci solleva dal dolore, sia esso del corpo o dell'anima. Emerge chiaro un nuovo concetto di tempo, un tempo recuperato, che la malattia ci restituisce. Un tempo per coltivare passioni, per dire ciò che non si è mai detto, per riflettere su ciò che davvero conta per noi. Un viaggio dentro l'anima alla scoperta di nuove possibilità. Un messaggio per quelli che Alberto chiama ""fratelli delle stanze del sole"""". Quei fratelli che condividono l'esperienza del male nelle stanze della cura, le stanze che diventano officine di speranza, dove medicina e anima si incontrano e dialogano fra loro. Questo libro è un viaggio tra ironia e poesia, tra realtà e spiritualità, che mette in mostra tutte le sfumature della personalità di Alberto. A fare da sfondo a tutto la musica, una compagna di vita irrinunciabile. Le pagine si presentano come un dialogo aperto tra chi scrive e chi legge, come la partitura di una musica che si compie e si completa solo con l'incontro tra chi la scrive e chi, leggendola, la suona.» Chiara Raugi"" -
Elisa Bonaparte. Elisa Baciocchi in Italia. Bonaparte e l'Arcipelago toscano. Viaggio di Napoleone ed Elisa a Venezia
Questo libro, a più mani parla di Elisa Bonaparte, e della sua famiglia: ""I Bonaparte appartengono a una famiglia patrizia, di origine italiana..."""" della sua nascita della sua educazione, della sua giovinezza, poi (quando la stella di suo fratello Napoleone inizia a brillare) del suo matrimonio, e degli eventi passo dopo passo singolarmente ricchi nei quattro anni di consolato; della sua venuta in Italia, nei suoi principati di Lucca e Piombino; della sua semi-sovranità a Firenze quando ha ricevuto il titolo e le prerogative di granduchessa della Toscana. Donna molto attiva, seppe amministrare con prudenza e lungimiranza, ma la popolazione dei territori da lei retti, nostalgica, e fedele agli aristocratici, non ebbe mai grande simpatia nei suoi confronti, diffidando soprattutto dei suoi sforzi. A Lucca realizzò anche importanti interventi urbanistici ed economici. Altra iniziativa fu l'acquisto della villa Orsetti, che fu trasformata in residenza dei principi con il nome di Villa Reale di Marlia; qui fu realizzato un parco che conservò però alcune parti dei bellissimi giardini barocchi preesistenti. Durante il dominio Baciocchi-Bonaparte fu emanato, il Codice rurale del Principato di Piombino Introdusse nuove piante nel suo territorio e la coltivazione del cotone a Piombino dove creò anche un grande parco giardino, vi costruì un ospedale moderno. Introdusse la vaccinazione antivaiolosa nel suo principato. Amò le arti e l'architettura, si circondò di una corte sfarzosa e fu amica di Nicolò Paganini. Soggiornava con piacere a Piombino per il clima mite e fece costruire una piccola """"reggia"""" nella cittadella sul mare, al posto degli edifici dei principi Boncompagni Ludovisi."" -
Un pomeriggio di fine estate e altri racconti
Nel primo racconto: ""Un pomeriggio di fine estate """" che da il titolo al volume, vi è la testimonianza che l'amore non ha età specialmente, oggi con l'allungarsi della vita. I personaggi di questa vicenda riscoprono ciò che credevano ormai sepolto, e di cui non si può mai fare a meno finché abbiamo vita... """"Stille di sangue"""" secondo racconto, è una storia sui soprusi che ancora la società e la famiglia attuano verso le donne, negando loro il diritto di scelta, e nello stesso tempo è anche la testimonianza dell'amore di madre che va oltre la morte. Seguono altri racconti brevi, da notare """"L'inganno di Pietro"""", storia dei nostri giorni sulla """"leggerezza"""" dei sentimenti che sta attraversando questo secolo, dove l'amicizia e l'amore lasciano il tempo che trovano. Non manca anche una piccola storia Horror """" I lupi dei Carpazi""""."" -
Il territorio costiero livornese. Storia e patrimonio paesaggistico-culturale
Il libro, frutto di una lunga ricerca svolta nelle conservatorie e sul terreno, presenta un essenziale profilo geostorico e storico-territoriale d'insieme dell'intero litorale livornese tra tempi medievali e contemporanei, approfondendo (mediante utilizzazione della letteratura esistente e soprattutto delle fonti documentarie originali, a partire dalla cartografia dei secoli XVI-XX) alcune tematiche paesistico-culturali che danno corpo ai valori patrimoniali del territorio considerato: quali il sistema delle fortificazioni e delle strutture di controllo della costa, il sistema degli opifici siderurgici granducali di Caldana di Campiglia Marittima (con le appendici piombinesi di Cornia di Suvereto e di Montioni) e il sistema, assai variegato, delle miniere e dei siti di trattamento metallurgico delle colline campigliesi. Le vicende di lungo periodo dei singoli beni culturali - fortificazioni, opifici e miniere - sono tratteggiate in specifiche schede monografiche: i loro contenuti si prestano ad una agevole utilizzazione per finalità didattico-educative e per eventuali piani e progetti di recupero e valorizzazione, anche in funzione di itinerari turistico-culturali. -
L' ascesa di Piombino al declino della Repubblica di Pisa
Questo volume, pur con tutti i suoi limiti di contenuto, vuole essere un contributo alla ricerca storica piombinese, alla quale, apre insospettate e appassionate vie da percorrere. Se il presente testo, infatti, scuote e ribalta molte fondamentali cognizioni storiche acquisite, è ben lungi naturalmente dal dire quanto sarebbe necessario sull'argomento che tratta, e tutto ciò che dice potrà, forse, non essere esente da ulteriori messe a punto. Piombino nel Trecento, era in una fase di pieno sviluppo commerciale e di espansione demografica; pertanto i cittadini vi godevano di buone condizioni economiche e sociali. Come vedremo Piombino contava forse più di 8.000 abitanti nei primi decenni del Quattrocento, ma dobbiamo constatare che già a cavallo del Due-Trecento la sua consistenza demografica era eccezionalmente alta. Ma la Piombino tanto florida, promettente e popolosa del Quattro-Cinquecento si ridusse ai minimi termini demograficamente nel corso del Sei-Settecento, nei secoli del dominio dei Principi assenteisti Boncompagni Ludovisi, tipicamente rappresentativi dell'arretrata alta aristocrazia romana e dell'ancien régime europeo. -
Il Palazzo della comunità e le origini di Piombino
Le origini di Piombino sono tuttora ricordate più da leggende, che non da notizie certe, e non è facile tentare di ricostruirle, anche se per grandi linee, facendo riferimento a dati sicuri. La prima parte di questo lavoro vuole essere un contributo alla conoscenza degli avvenimenti che determinarono la nascita di questa Città che, in seguito, sarà Principato e Stato indipendente per oltre quattro secoli, fino agli inizi del sec. XIX, con un ruolo importante nel quadro politico, economico e strategico-militare dell'Italia centrale e dell'alto Tirreno. Qui in primo piano si parla del palazzo del Comune, che risale alla metà del secolo XV, una sede comunitaria dei Consoli o degli Anziani doveva pur esistere in precedenza, dal momento che è certa l'esistenza della Città di Piombino, con le sue fortificazioni, torri ed edifici e un organizzazione legislativa, fin dalla seconda metà del sec. XI. Nel volume si parla poi delle origini dello stemma del Comune, della Casa delle Bifore e dei Sindaci della Città -
Una insolita befana.... Ediz. illustrata
Dalle ricerche in Biblioteca si è evidenziato che libri a tema ""Befana"""" ce ne sono pochissimi; infatti, mentre la letteratura per l'infanzia sul tema """"Babbo Natale"""" è molto ricca, non lo è altrettanto sul nostro personaggio. Ecco dunque che, senza azzardare ipotesi (Befana come strega? Vecchietta brutta e quindi paurosa per i bambini? Befana che giudica i buoni ed i cattivi, portando ai primi i dolci e agli altri il carbone), ma data questa necessità, una lettrice volontaria ha riscoperto la sua vena di scrittrice e, coinvolgendo un'amica che si è resa disponibile a realizzare le illustrazioni, insieme si sono cimentate a produrre racconti a tema; un altro amico ha curato l'impostazione grafica. Ecco così che sono nate ben 5 storie con la nostra protagonista e questa che pubblichiamo di seguito, dal titolo """"Una insolita Befana"""", è la seconda nata, ma prima ad essere stampata; ogni libro racconta, comunque, un'avventura completa in cui ritroviamo gli stessi personaggi con qualche piccola aggiunta. Naturalmente questi libri sono già stati """"testati"""" sui bambini al Museo nelle varie ricorrenze della Befana e dobbiamo riconoscere che sono piaciuti, da qui la decisione di stamparli per poterli distribuire e farli leggere anche ad altri piccoli lettori. """"Una insolita befana"""" ci permette di avvicinare i bambini con una trama semplice ma coinvolgente, ben comprensibile, che si dipana fino alla soluzione finale grazie alla presenza di piccoli animali amici che la rendono poetica e ricca di risvolti emotivi. Le immagini sono collegate al testo verbale in modo da permettere al bambino di associare lo scritto ai disegni estremamente dettagliati e intercalati da sonorità che specificano quanto viene letto. Buon divertimento, dunque, a tutti i bambini e a tutti gli adulti che vorranno leggerla! Età di lettura: da 5 anni."" -
I miei primi animali in fattoria
Età di lettura: da 2 anni. -
La grande enciclopedia illustrata degli animali. Le incredibili meraviglie del regno animale. Libri per sapere
Età di lettura: da 6 anni. -
Un garibaldino alla mia tavola. Risorgimento, melodramma e ricette
Un viaggio nella memoria dimenticata del Risorgimento: una storia travagliata, che parte dal sogno unitario di pochi intellettuali, per arrivare alle lotte sociali di fine '8oo, seguendo le vicende dei patrioti ma anche quelle dei maestri del melodramma italiano, da Rossini a Donizetti, da Bellini a Verdi. La fatica di questo doppio lavoro è alleviata dall'esecuzione di ricette legate alle cucine regionali italiane che nascono all'inizio dell'800, insieme al formarsi di una moderna borghesia. Il 1861 rappresenta oggi tante cose, intimamente correlate, anche là dove spesso facciamo finta di non ricordarci più: il riscatto di un popolo per secoli soggiogato alla dominazione straniera, l'affermarsi di una cucina popolare che sottrae questo stesso popolo a secoli di fame e malattie, il trionfo di una musica che il mondo ci invidia. Certo non tutto filò per il verso giusto, dopo di allora. Ma il sacrificio di migliaia di patrioti che diedero la vita per un sogno di libertà non può essere rinnegato: predisponiamoci a rendere omaggio alla loro memoria con questo libro. La storia e il palato ce ne saranno grati. -
Viva la libertà
Andrea di Saint-Loup è una ragazza di inizio Ottocento, nella Francia contadina della Restaurazione. Orfana di mamma, vorrebbe avere suo papà tutto per sé. Ma la governante tanto amata diventa la matrigna tanto odiata. Andrea scappa in sembianze maschili, e di qua inizia una serie di avventure, colpi di scena che accompagnano tutto il libro in un susseguirsi mozzafiato di drammi, tragedie e avvenimenti lieti. Un che di mezzo tra un romanzo d'appendice e un romanzo gotico. Siamo in Francia, ma non si tarda ad accorgersi che i boschi e le montagne in cui si muove la protagonista, assomigliano molto a quelli delle nostre valli. Le avventure di Andrea di Saint-Loup vanno lette come una di quelle fiabe che hanno qualcosa da insegnare o addirittura delle tesi da illustrare. -
Il burro salato. 34 ricette per 34 blog. Un nuovo modo di interpretare il burro
Il libro nasce dalla fantasia dei migliori food-blogger italiani che, grazie alla collaborazione di Sandra Salerno, si sono cimentati nell'impresa creativa di reinterpretare il burro salato all'interno di un contest appassionato e dal titolo eloquente: L'ingrediente segreto. E chi poteva essere il promotore di questa iniziativa se non Fattorie Fiandino? Gli artefici del primo burro salato italiano al 100%, il Burro 1889, frutto dell'incontro tra la tradizione casearia piemontese e il fior di sale delle saline siciliane Culcasi di Trapani (Presidio Slow Food). Il libro raccoglie le migliori 32 ricette selezionate all'interno del concorso, corredate dalle immagini scattate dagli stessi blogger. 32 ricette per 32 blogger, dunque, che personalizzano, ognuno con la propria creatività e il proprio profilo web, le pagine del libro. -
Minnie
Minnie è la storia di un cane: una cagnetta intelligente, abbandonata sulle colline del Monferrato, accolta in una famiglia che la riempie di amore e di affetto. Ritorna uno dei primi libri di Maria Tarditi, da anni introvabile. Un piccolo, insolito gioiello: la vita raminga, la quotidianità familiare, la malattia, la morte attraverso gli occhi di un animale destinato a cercare tartufi, e che invece diventerà un dolce, fedele, simpatico cane d'appartamento. Un romanzo per così dire in prima persona, dove la vita degli uomini è raccontata dal punto di vista di un essere a quattro zampe che gioisce e soffre con loro, e dove tutto potrebbe essere profondamente, disperatamente vero. -
Bevo birra
"Non si può fare, questa cosa proprio non si può fare"""". Mi raggelò così il famoso imprenditore , impastato con il potere, che la sapeva lunga sulla birra. Bevi birra e sai cosa bevi, già... lui faceva parte di quella storia, che aveva accompagnato l'industrializzazione della birra e, negli anni Sessanta, come tanti, aveva segnato un successo commerciale. Una certa birra industriale ha finito per diventare anemica e senza gusto e quando un manipolo di giovani ha alzato la testa e ha iniziato a creare i microbirrifici, il colosso s'è svegliato suonato come un pugile a fine carriera. Quella della birra artigianale è stato un vero e proprio movimento spontaneo e serio, che ha avuto la sua forza nel confronto reciproco. Ed è stato un boom, tanto che oggi stiamo parlando di circa 400 microbirrifici. Forse sono troppi, di cui alcuni improvvisati, ma tanti sono autori di birre che il palato riconosce, tanto che il confronto con la birra cosiddetta industriale non è neppure possibile. Dunque ora che succederà? Beh la battaglia è già sotto gli occhi di tutti: il pugile suonato farà dire al potere che non si può chiamare """"artigianale"""" una birra, ma nel frattempo studierà come uscire allo scoperto, coi potenti mezzi della pubblicità e con prodotti che si faranno onore, cercando di non arrivare troppo tardi. Il treno dei microbirrifici sta correndo forte, l'accelerato dell'industria è appena ripartito." -
L'odore del diavolo
Una storia di amori senili, di sentimenti lontani, di rinnovati rancori, di invidie mai sopite. Il nuovo libro della Tarditi è un impietoso affresco della terza età dove l'odore del diavolo (nel piemontese di un tempo la ""spussa 'd demoni"""") è il fetore degli anni che passano, e non finiscono mai. """"Più vecchi non si può venire"""", ma come si diventa? A volte solo le badanti alleviano il dolore dei giorni infiniti e sempre uguali, scanditi dai rituali secolari della Chiesa. Il ritratto di una generazione, di un'Italia ormai distante dalla miseria, ma che nel benessere materiale non ha trovato pace. Perché c'è sempre qualcuno che ha di più."" -
La venturina
Un libro forte. Nelle Langhe, a cavallo della seconda guerra mondiale, la vita di una ""venturina"""" diventa specchio del mondo contadino sullo sfondo della storia italiana. Tra nascite e morti, matrimoni nascosti e violente lotte familiari, l'esistenza dura e straordinaria di un'adolescente speciale di fronte alla realtà del presente e nell'illusione di un futuro, che per un istante sembra davvero felice."" -
Martino va soldato
Undici storie di guerra e di amore, di lavoro e di amicizia: racconti di montagna, quando la montagna era scenario di combattimenti aspri, e la pietà l'era morta. Le valli tra Piemonte e Liguria, sono da secoli strade di passaggio obbligato, dove obbligati sono gli incontri: tra soldati savoiardi e napoleonici, tra partigiani e tedeschi spesso scorre il sangue, furioso e brutale. Ma qualche volta prevale il desiderio, e nuove vite sbocciano grazie ai suoi frutti. Franca Acquarone, con uno stile limpido e deciso, ci conduce negli anfratti dell'animo umano, per carpirne i segreti, per sorprendere l'umanità che si cela anche nei momenti più bui, per accendere una fiamma di speranza nonostante tutto, laggiù dove i monti sentono il mare. -
La primavera di San Martino
Il romanzo è ambientato a Cuneo, fra il 1854 e il 1859, dove vivono i giovani protagonisti prima di essere chiamati a combattere nella battaglia di San Martino: una battaglia sanguinosissima, nella quale ebbe un ruolo determinante la Brigata Cuneo, formata oltre che da cuneesi, da emigrati di ogni parte d'Italia, e a cui parteciparono, ignorate dalle cronache ufficiali, molte donne nei ruoli di infermiere e di vivandiere. Gli anni che precedettero la Seconda guerra di indipendenza, anni che cambiarono il volto del Regno Sardo e della città di Cuneo, sono visti attraverso gli occhi dei protagonisti. Fu un'epoca di grandi trasformazioni, un'autentica primavera, che aprì il nostro Paese al progresso economico e allo sviluppo sociale: dal treno e dall'illuminazione a gas, alla costituzione delle prime casse di risparmio. Il romanzo, che si conclude con la battaglia di San Martino, vuole anche essere un rispettoso omaggio alla povera gente, dimenticata dalla retorica ufficiale e quasi sempre inconsapevole degli ideali ispiratori dell'unificazione italiana, cui diede un fondamentale contributo di sangue. -
Io mangio bio
Un libro illustrato per scoprire tutto quello che c'è da sapere sul biologico e sui prodotti naturali. Che cosa significa agricoltura biologica, che cos'è la certificazione, che differenza c'è tra un prodotto convenzionale e uno biologico, quali sono i vantaggi di un'alimentazione a base di prodotti biologici, dove si possono acquistare e quali alternative si possono adottare in cucina. Insomma un piccolo vademecum per imparare a conoscere o per approfondire l'universo dei prodotti bio e naturali, con una parte dedicata alle ricette selezionate attraverso il concorso ""Stasera cucino bio"""". Venti ricette della tradizione regionale italiana interpretate in chiave """"biologica"""" utilizzando esclusivamente ingredienti naturali."" -
Il segreto della rocca
Storie di montagna, di famiglie, di amori infelici, di tragedie e di vecchi rancori che improvvisamente riaffiorano. Bertolotto ritorna sui monti, questa volta più misteriosi che mai. Tra i boschi, nei campi, sulle pareti rocciose le vicende sono torbide, inquietanti. Un nuovo capitolo di un narratore sospeso in cordata, in bilico questa volta sugli abissi dell'animo umano.