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Funghi da mangiare e quelli da evitare. Quando cercarli, dove trovarli, come riconoscerli... e tante buone ricette
Il volume è prevalentemente rivolto a tutti coloro che non risultano strettamente specialisti nella materia, i quali tuttavia potranno usufruire di un manuale di grande utilità pratica nel riconoscimento di specie fungine caratterizzate da un valore gastronomico variante dal mediocre all'eccellente. Ovviamente il testo elenca e descrive ampiamente anche quelle specie che hanno uno scarso valore commestibile sia per motivi di consistenza che per ragioni di sapore, senza tralasciare quelle che sono dotate di tossicità più o meno elevata. la preziosa fatica di questi due appassionati e qualificati micologi potrà quindi rivelarsi come un valido aiuto per tutti coloro che vorranno dedicare qualche ora del proprio tempo libero alla conoscenza e identificazione delle specie fungine di valenza alimentare. Tutto raccontato in modo semplice e chiaro, anche grazie alle suggestive fotografie. A parlare è la passione degli autori per la natura, l'ambiente e le sue espressioni. E lo fa attraverso un linguaggio che porta il mondo e i profumi del bosco più vicini a tutti. E non ci siamo dimenticati dei tartufi: bianchi e neri, hanno il loro nobile spazio in coda al libro. -
La colpa sospesa
La storia si muove tra presente e passato. Un quasi omicidio ""farmacologico"""" di una vecchia signora spalanca una finestra su una vicenda della Resistenza nel Cuneese mai chiarita, che fu pure oggetto di un processo. Un farmacista si trova invischiato nell'indagine che farà venire alla luce colpe antiche e recenti, sensi di colpa giganteschi, verità sconvolgenti che cambieranno la vita a uomini e donne, molti distanti come età dalla guerra, ma per motivi familiari, ancora prepotentemente coinvolti nella seconda guerra mondiale. Un romanzo avvincente, tratto da una storia che potrebbe essere vera."" -
Storia di un soldato dalla Langa Astigiana a Bengasi. 1941-1942, la guerra nella corrispondenza di mio padre
"Dai cenni storici relativi agli avvenimenti della prima metà del XX secolo, alle considerazioni sui sogni, le preoccupazioni e le aspirazioni delle persone sottoposte a imposizioni autoritarie determinate dalla guerra che influiscono arbitrariamente sul loro 'destino', rileggendo le 130 lettere di corrispondenza tra mio padre e mia madre che si sono scambiati fino al giorno prima dell'affondamento del piroscafo Bosforo, di ritorno da Bengasi (Libia) il 31 marzo 1942, sul quale mio padre, soldato, prestava il servizio nebbiogeni. Senza trascurare gli avvenimenti del 25 luglio e 8 settembre 1943, 25 aprile 1945 e 2 giugno 1946, che ci hanno consentito di tornare a vivere in pace nella libertà.""""" -
Il duca, le spie e il Monaco d'Oriente
Nel suo primo romanzo, ""Il cioccolato, le donne, Garibaldi e l'Arcangelo Michele"""" (Araba Fenice, 2012), Gianni Garrino ci ha raccontato la vita di Matteo, geniale e sensibile inventore del """"cioccolato da mangiare"""", attraverso la grande storia del Risorgimento italiano e la nascita dell'Europa moderna. La storia prosegue ora con """"Il duca, le spie e il monaco d'Oriente"""" che racconta la lunga vita di Edward, ultimo duca di Maylesbury, nipote di Matteo. L'Inghilterra della regina Vittoria, all'apice della sua potenza, e l'Europa della prima metà del XX secolo, con le grandi guerre mondiali e l'occupazione di territori sconfinati, fanno da sfondo alla sua vita avventurosa. Edward agisce da protagonista in un mondo affascinante e spesso oscuro, che nasconde nei suoi meandri le figure inquietanti delle spie al servizio delle grandi potenze, incontrando donne forti, sensuali e affascinanti che incideranno profondamente nella sua esistenza. Alla fine di questo lungo e avvincente racconto, emerge la presenza misteriosa e autentica della città di Torino, dagli anni terribili del primo dopoguerra al boom economico degli anni Sessanta, del suo territorio e dei suoi abitanti, che ci fanno sentire vicine, quasi familiari, le avventure di Edward e degli altri personaggi."" -
L'amore quotidiano
È un romanzo che ripercorre la vita di una giovane maestra in sposa ad un benestante vedovo di campagna. Ma l'amore, il grande amore, suscita invidia. In famiglia, nel paese. Da qui, nasce la storia. Una storia di felicità e drammi, di vita contadina e affrancamento dalle difficoltà del secondo dopoguerra. Un'Italia che cambia, restando con i piedi profondamente piantati per terra. -
Piccole ricette
Nel 2009, la Casa delle Donne aveva posto all'attenzione propria e della comunità locale, il tema ""La solitudine"""". Da quello è conseguito il tema per l'anno successivo: """"La comunicazione: Una risposta alla solitudine"""". L'elaborazione del tema passa anche attraverso esperienze. Noi abbiamo fatto esperienze di tutto ciò anche tramite momenti di creatività e di condivisione (di ricette), chiacchierando, confrontandoci, gustando i frutti del nostro lavoro, e ne siamo rimaste contente... Abbiamo pensato di mettere a disposizione di altri questo umile patrimonio di ricette tramandate da donna a donna (o da nonna a nipote), per nutrirsi e nutrire (non solo il corpo) sul momento, oppure nella stagione invernale o... in tempi di carestia."" -
Albert Camus. Primo uomo a Mondovì
Attraverso sguardi incrociati e letture provenienti da diversi orizzonti geografici, culturali e disciplinari, gli autori evidenziano come Albert Camus, premio Nobel per la letteratura, sia riuscito a trasmettere un messaggio di ""amore del mondo"""", nel pieno delle lacerazioni del XX secolo. Il fatto che questa riflessione sul cammino camusiano si sia svolta nell'omonima cittadina piemontese che diede il proprio nome alla Mondovì natia di Camus, in Algeria, e che vi siano giunti per l'occasione i Mondoviens, compatrioti di Camus rifugiatisi in Francia dopo la guerra di liberazione, non è un caso fortuito ma il segno che il lavoro della memoria rimane il filo rosso che aiuta a dipanare il difficile percorso di uno degli scrittori più amati e più contestati del Novecento. Nel Mediterraneo dove il destino degli uomini continua ad essere piegato da soprusi, esili e migrazioni, si eleva la voce di Camus che sa parlare ai giovani, ai """"senza voce"""", ai """"Muti"""" della storia con le parole semplici e chiare di un artista liberatosi dalle ideologie e dai rancori che l'hanno incalzato, fedele, con una coerenza radicale, ai valori senza tempo in cui è cresciuto nella luce della sua patria algerina: la povertà, la lotta contro l'ingiustizia, la rettitudine, l'amore del mondo."" -
La leggenda del cavaliere veloce. La meravigliosa storia di Aleramo
Un nuovo romanzo dell'autore de ""Il castello dei Catari"""": la meravigliosa avventura, sconfinante nel mitologico, della cavalcata di Aleramo, che aveva ricevuto dall'imperatore tedesco Ottone I la promessa di avere in feudo tutto il territorio che fosse riuscito a percorrere in tre giorni a cavallo. La leggenda vuole che quel territorio corrisponda a un'area grande tre volte la provincia di Cuneo, tra gli attuali Piemonte, Liguria e Lombardia e che per secoli commerci e storie ne abbiano conservato tracce di verità. Il libro racconta con palpitante senso d'avventura un mondo magico e misterioso attraverso gli occhi di un giovane cavaliere che voleva conquistare il mondo."" -
Verso il rosso
Ale e Laura (""Trascurabili effetti secondari"""") ritornano in una nuova avventura. Dopo un tempo di calma apparente le forze del bene e del male coinvolgono le due amiche, nonostante la protezione del buon Parola, in un thriller internazionale tra Africa (forse), Irlanda e Italia."" -
Stress. Un percorso psicologico di crescita
Che cosa nasconde il nostro ""sé""""? O meglio: che cosa intrappoliamo dentro noi, del nostro passato, che cerchiamo di tenere a bada, e invece esplode in maniera così inaccettabile, trasformandoci in esseri disumani? Anche in questo caso una risposta c'è. In ognuno di noi, scrive Antonio Ventre in questo ultimo suo lavoro, esiste una zona d'ombra, una """"zona interna nascosta"""" dove nascondiamo a noi e agli altri le esperienze negative della vita, il non risolto, fin dall'infanzia, per dimenticare e allontanare le sensazioni negative. Ma le esperienze tornano, sotto forme diverse, come e quando meno ce lo aspettiamo. """"In una società soccombe soprattutto chi non ha un buon livello di benessere psicologico"""", è la tesi di Ventre. Viviamo in una società altamente stressante. Lo stress si manifesta in ognuno di noi in modi diversi, fisicamente, ma con risvolti anche più profondi. I primi, evidenti come un mal di testa, una tachicardia, fino al rischio infarto, i secondi coinvolgono il nostro equilibrio interiore, abbassano le difese e fanno emergere ciò che di noi vorremmo tenere relegato."" -
L'ospedale S. Croce di Cuneo dal 1968 al 2010. Con la sperimentazione gestionale Amos
Questo testo si propone di offrire una panoramica della storia dell'ospedale S.Croce con il processo di aziendalizzazione iniziato dal 1968 con la costituzione degli enti ospedalieri, proseguito con l'istituzione delle Unità Sanitarie Locali, avvenuta con l'approvazione della legge 23.12.78 n. 833, ed infine con la costituzione delle Aziende Sanitarie attraverso il riordino del SSN disposto dal legislatore con il decreto leg.vo 30.12.92 n.502 e successive modifiche. Il volume si articola in due parti ed espone, soprattutto nella seconda parte, un rapido ma completo excursus sulle problematiche riguardanti la sperimentazione gestionale con la costituzione di A.M.O.S. -
Spirito naturale
Mentre un treno transitava veloce, egli aveva d'un tratto avvertito una voce sussurrante di uomo, ferma, suadente, chiara: ""Tu sei spirito naturale...La tua mente attraversa l'universo..."""": Luciano conosceva bene questa voce. Era un pensiero parlante al quale egli poteva solo ubbidire. Un potente comando, imperioso e dolce, proveniente da lontano. Un padrone che, senza preavviso, s'insinuava nella sua mente."" -
Il sentiero di Emma
Emma cresce lontano dai suoi luoghi natii, sceglie la propria strada, vive le sue esperienze ma porta con sé un costante senso di vuoto, quel vuoto lasciato dalla separazione dalla sua montagna, dalla sua vera famiglia. È un passato che non conosce, un passato che proverà a cercarla; un passato che, quando busserà alla sua porta, la metterà dinnanzi ad una scelta che non sarà priva di ulteriori sofferenze. Emma comprenderà che la sua montagna, le persone che mai hanno cessato di amarla, seppur lontana, hanno sempre fatto parte di lei ed a lei toccherà la decisione ultima: ascoltare il loro richiamo o proseguire la propria vita, senza rischiare ancora. -
Naslù
Chi è Naslù? Naslù sono io, sei tu, sono gli altri... Siamo Naslù quando impariamo qualcosa di nuovo o lo insegniamo agli altri, quando facciamo qualcosa di utile per noi ma soprattutto per gli altri. siamo Naslù quando facciamo scelte coraggiose, quando seguiamo il nostro cuore e non la ragione di qualcun altro. Siamo Naslù quando niente ci condiziona e sappiamo riconoscere il bello senza condannare il brutto. Siamo Naslù quando sappiamo ascoltare anche quando siamo noi a parlare. Siamo Naslù quando ci incantiamo ad osservare quanto bella sia la natura, che ci appare sempre nuova, e tuttavia è sempre uguale a se stessa. Quando non ci sentiamo Naslù, dovremmo fare un giro nel bosco per cercarci. -
Trascurabili effetti secondari
Laura si sveglia dopo un grave incidente d'auto senza ricordare nemmeno il proprio nome. La sua mente però recupera in fretta: lei è un medico urgentista che si è trasferita da poco in una piccola cittadina per sfuggire ad un passato doloroso ed ha una relazione con Alex, chirurgo al quale tra l'altro deve la vita. Le manca però di ricordare com'è avvenuto l'incidente... L'ispettore Parola che in questa storia non ci vede chiaro, si fa guidare dalla curiosità e dallo spirito di servizio... Di lì a poco Laura e Alex si ritroveranno coinvolti in un gioco spietato, pedine nelle mani di un uomo senza scrupoli che agisce nell'ombra e del quale nessuno sospetta l'esistenza. -
Il riso e il pianto. Cronache di Valmerlo
Storie del passato (le tremende vicende della guerra del sale) e tanti racconti del mondo contadino di oggi. Un libro a due facce che narra, attraverso occhi giovani, l'universo del Piemonte di ieri. Con tanto amore (e non solo metaforico...), qualche lacrima frammista ad un eterno sorriso. -
Quegli anni di sole e di vento
Storie che corrono sul filo del telefono o si snodano davanti a una tazzina di caffè, con le amiche di sempre, in un pomeriggio qualunque o il sabato mattina. Storie che riescono a far ridere o a strappare un sorriso divertito. Frammenti lontani, di anni di sole e di vento, ripescati fra i ricordi ancora vividi di piccole e grandi tragedie, gioie quotidiane, situazioni buffe e dolorose, strane manie e scherzi innocenti. Storie che parlano con il cuore, in tutta la loro luminosa freschezza. -
Malizie ingenue di un bambino
Le storie che troverete in queste pagine, sono una cinquantina di episodi veri di vita vissuta. L'ambiente dove si sono svolti, è il piccolo mondo delle Penne di Malpotremo e la sua campagna, posti nel circondario di Ceva. Sono raccontate da un bimbetto, ormai invecchiato e nonno pure lui, che le ha vissute o sentite raccontare negli anni '50 del secolo scorso, quando, appena svezzato trascorse nella casa materna, con nonni e zii, nella borgata delle Penne, la sua fanciullezza, soprattutto d'estate, quando l'asilo e poi le scuole, non impegnavano la sua giornata. I ricordi, si sa, a volte sbiadiscono... -
L'ora canonica. Le parabole di padre Filip
"Mi lega a Filippo Bessone una lunga e fraterna amicizia. Questo tuttavia non mi trattiene dal provare una certa invidia per le sue qualità di osservatore e di raccontatore divertente e divertito di un'umanità e di un quotidiano che tutti abbiamo a tiro di sguardo, ma che troppo spesso ci limitiamo a guardare senza veramente vedere. Queste sue parabole laiche mi hanno fatto ridere e pensare più di quanto sarei disposto ad ammettere con lui. Se per caso, dopo averle lette, lo incrociate da qualche parte, non ditegli niente"""". (Gianmaria Testa)" -
Via Viasco n.2. Avvocati a Mondovì. Tra storia, storie e fantasie
L'attività legale sovente ha risonanza pubblica, ma degli avvocati e del loro mondo si conosce poco, anche perché non esistono lavori che ne raccontino in modo articolato il percorso. Il limite è comune ad altre professioni e si accentua ulteriormente nelle realtà provinciali tra le quali si colloca il monregalese. In questo libro sono raccolte notizie storiche sul cammino dell'avvocatura a Mondovì e su tratti del sistema giudiziario, ma pure molti riferimenti al territorio in quanto tale, alle tradizioni ed al costume. Deduzioni fantasiose e lievi racconti romanzati compongono e completano una miscellanea che ha sullo sfondo eventi che si vogliono fissare per mantenerli nella memoria. Il titolo richiama l'indirizzo del soppresso Tribunale e dell'Ordine Avvocati di Mondovì: quasi un auspicio, una speranza di rinascita e di ripresa di un percorso non interrotto, ma soltanto sospeso.