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Esodo in ombra
Orhan, agente dei servizi segreti turchi del Mit, si occupa di operazioni speciali tra Ankara e Istanbul. Deve indagare sull'attentato compiuto alla sinagoga di Istanbul nel settembre del 1986. La sua indagine avviene quando si infiamma ulteriormente e senza sbocchi, in uno stallo dissanguante, la guerra tra Iraq e Iran e si cerca un modus vivendi con i curdi. Mentre Orhan è sulle tracce degli attentatori, tre giovani italiani arrivano a Istanbul per condurre in porto un'operazione di salvataggio su cui Ankara vuol vedere chiaro: un numero imprecisato di caldei sta scappando, a ondate, da Mossul e Bagdad per entrare in Turchia. I destini di Orhan, dei tre italiani e dei caldei prima si sfiorano a Diyarbakir e poi si incrociano al confine turco-iracheno, tra le cittadine di Hakkari e Uludere. Con un esito sorprendente... -
Quando sarai più giovane
"È una raccolta di singolare compattezza e coerenza, questa che ci propone Gregorio Lato (l'autore si firma con uno pseudonimo), a dispetto della panoplia di anni e situazioni che mette insieme, con la prima delle sei complessive sezioni Giorni pari, giorni dispari che risale addirittura agli inizi degli anni '80 per arrivare fino ad anni recentissimi (l'ultima sezione, Prima o poi, è del 2015). Una compattezza che è data, più che dai temi, dalla coerenza dei toni, dalla temperie per così dire """"morandiana"""", evidente nel cursus stilistico oggettivo, chirurgico, di una scrittura fondata sulla ricerca di un'essenzialità ed esattezza geometrica, classica, a livello di lessico di sintassi di metrica, seppure con qualche sapida invenzione (grafica) e una spruzzatura di ironia. Gregorio Lato mette in atto le risorse di una scrittura piana e lenticolare, colta e raffinata, in grado di immetterlo senza traumi, soprattutto per il lettore, """"nell'inferno della foresta"""" dell'esis tenza."""" (Vincenzo Guarracino)" -
Melanzania
Il personaggio del breve romanzo, Stepan Koselev, un conformista nato, si trova davanti al bivio tra il vecchio e il nuovo portato dalla rivoluzione d'ottobre. Lo stile di vita spazzato via dagli avvenimenti storici è ormai un ricordo che con le sue note nostalgiche mette in rilievo l'inaccettabilità della vita presente nella capitale sovietica. L'agognata fuga dal presente gli si offre con la possibilità di una vacanza a Melanzania, piccola città situata al centro dell'Ucraina, ma i valori che esistono da secoli in questo ""cerchio magico"""" mettono paura al nostro eroe, e lui fuggirà di nuovo dal paradiso del passato, come era già fuggito l'eroe delle """"Anime morte"""", creato ottanta anni prima da un altro scrittore ucraino quale Nikolaj Gogol', scoperto nella sua mediocrità."" -
Incompletezza e politica. Dall'idea di incompletezza a una prospettiva pluralista
Abbracciare l'idea di incompletezza significa rendersi conto che il mondo in cui viviamo è attraversato da confini poco definiti e che può essere visto da prospettive differenti. Significa capire che la politica, quello strumento di cui ci serviamo per gestire la nostra convivenza, non è che una sfera tra le tante che strutturano le società umane, una sfera che collide con le altre, a volte si lascia inglobare, a volte è essa stessa inglobante, in un processo di ri-definizione continua di confini e ambiti di competenza. Infine, l'idea di incompletezza può rappresentare un aiuto nell'affrontare i problemi che affliggono le società plurali: se plurale significa composta da più prospettive, come fare per tenere unite tutte le parti? Come fare per convivere con il diverso, con l'Altro, con chi vede il mondo in un modo completamente differente da come lo vediamo Noi? Nell'affrontare queste domande, che si ripresentano ora in tutta la loro urgenza, la proposta finale è quella di esplorare l'idea di incompletezza nel suo essere apertura: un'autentica tolleranza pluralista non può che originarsi da una prospettiva che sa di essere incompleta. -
L' attracco
Le storie sono intrecciate dal filo rosso della tensione psichica, dell'inconscio come furore interiore dell'individuo nella veglia, del mare come proiezione di un mondo altro dal quale tutti proveniamo e al quale siamo comunque destinati a tornare. La prima parte è costituita da novelle di stampo gotico marinaresco, con i topoi che raccontano di naufragi, navi fantasma, vascelli contaminati da belve feroci. La seconda parte è invece una ridda di proiezioni di ciò che vive dentro l'anima di un uomo, sempre con un rimando al ""mare magnum"""" dello sconosciuto che vive dentro l'essere che definiamo civilizzato e cammina al nostro fianco. Fantasmi, paralisi nel sonno, paura e allegorie, ma anche soluzione ed esalazione di quei problemi e nodi che tanto ci agghiacciano e trattengono nella vita di tutti i giorni, impedendoci di agire, e di risolverci, come imprigionati in un eterno ruolo da Oblomov o Amleto."" -
Stagioni
"Chi legge questa raccolta non guarderà più la natura con gli stessi occhi: questa è la magia dell'arte, la magia di spalancare gli orizzonti sensoriali e percettivi per un arricchimento di senso e di significato. Pochi versi riportati in una plaquette, che si può definire un gioiello di preziosi idilli, che per molti aspetti richiamano alla mente i frammenti dei lirici greci i quali continuano a incantare per la loro freschezza e per il loro vigore."""" (Giulio Greco)" -
L'appeso. Viaggio verso il rinnovamento
Tutto può accadere, ma spesso ci si trova impreparati dinanzi al cambiamento. Ecco perché ""L'Appeso"""" racconta il viaggio di una persona qualunque, a cui, strappate le certezze e le abitudini, si imbatte nel male del secolo: """"il panico"""", quello che ti rende fragile di fronte alle cose più banali. La protagonista racconta ogni debolezza, che l'accompagnerà durante il percorso della guarigione, verso l'ingiustizia, verso la malattia, dalla presa di coscienza di dover abbandonare un luogo all'interno del quale non era più gradita, alle drammatiche conseguenze della scelta obbligata. Nel suo viaggio verso qualcosa di sconosciuto, imparerà a vedere, sentire, e pesare ogni momento della propria esistenza; affronterà gli ostacoli che la vita le porrà dinanzi, nel ricordo di quanto di più caro si porterà nel cuore. Attraverserà corridoi bui e minacciosi, che il tempo le restituirà come luoghi comuni di poca importanza; scoprirà quanto darsi il giusto tempo sia l'unico modo per affrontare la paura, quella che ti spinge a non sentirti più vivo."" -
Dov'è Gianna?
Dov'è Gianna? Un romanzo giallo, una prosa agile, vivace, essenziale. Il racconto variegato prende avvio dai temi della famiglia per ampliare gli orizzonti in uno spaccato di un'epoca, che comprende argomenti inquietanti della cronaca quotidiana come il terrorismo, la delinquenza, le migrazioni, il mondo travagliato del vivere quotidiano... Amicizia, amore, solidarietà sono i temi portanti di un mondo al femminile che trovano il contraltare nella meschinità, nei capricci, nella cattiveria, nelle invidie delle donne. Così si legge nella prefazione, il racconto prende poi l'andamento del genere ""giallo"""" con la scomparsa di Gianna, la protagonista, con le ricerche degli inquirenti, con i falsi testimoni, con le speranze fugaci di ritrovamento, con le delusioni cocenti. Gianna ha lasciato degli scritti, dei diari, """"i quali, più che chiarire, accrescono la curiosità del lettore per la complessità della vicenda giocata su diversi fronti: la fuga, il desiderio di una nuova vita, il sospetto di omicidio, un nuovo amore...""""."" -
L' ultima notte stellata
Un paese appenninico del sud Italia, quando i social e gli smartphone non erano ancora di uso diffuso. Un gruppo di amici già o ancora trentenni, con le loro vicende e i loro rapporti, si ritrovano in una estate; l'incrocio di vicende passate e presenti danno vita al racconto degli eventi. Giulia, tornando da Milano, convince gli altri a un'uscita notturna fuoriporta, mentre la festa patronale si svolge in paese come ogni anno. L'ultima notte stellata è un ritorno al passato con le carte del presente, in un ambiente campestre assolato, dove ognuno troverà, ad ogni modo, la risposta alle proprie domande. -
Percorsi
"Il filo conduttore che collega le varie parti di cui si compone questa raccolta di versi di Giorgio Perrone è racchiuso nel titolo """"Percorsi"""": dunque, momenti di un cammino che dipingono, come in un affresco, le alterne vicende dell'esistenza. Allo scorrere nel tempo e nello spazio della vita nella sua ordinaria ferialità fa da contrappunto l'emergere di sentimenti diversi, persino contrastanti, frutto dell'essere """"gettati"""" - si direbbe heideggerianamente - nel vortice di esperienze spesso imprevedibili e ingestibili."""" (Giannino Piana)" -
Poesie 2009-2016
Il novecentesco ""homo viator"""" in questa raccolta di poesie di Roberto Mosi non è un emblema o, meglio, non è solo un emblema, è un evento che da situazione esterna viene trasferita su un piano di generale condizione umana. L'io narrante si accorge come la singola realtà assuma significato solo se la si spoglia della superficialità di un velo fenomenico per assurgere a dimensione di mito."" -
Le figlie di Ulisse
Valentina e Giulia sono due sorelle come tante altre. La loro altrettanto normale vita cambia bruscamente direzione quando una misteriosa entità le trasporta in un tempo e in un luogo dove il confine tra realtà e fantasia sembra essersi dissolto: la città di Ilio, alla vigilia della sua caduta per mano dello stratagemma di Ulisse. E sarà proprio insieme all'astuto eroe che Valentina e Giulia, per tornare a casa, dovranno affrontare un lungo viaggio pieno di mostri, pericoli e meraviglie, un viaggio che costituisce la più grande avventura della storia della letteratura: l'Odissea. -
Il vino dei giorni a venire. Poesie (1971-2016)
"Tanyol è uno dei poeti più fieramente stambulioti - """"Istanbullu"""", in turco - della letteratura di oggi. La sua poesia rivela una simbiosi perfetta fra un immaginario europeo, una cultura di stampo francese e una conoscenza profonda dell'eredità letteraria ottomana e turca. Questa simbiosi fa sì che Tanyol sia difficilmente incasellabile in generi e correnti specifiche, sebbene la sua attività nei primi anni Ottanta sia andata nella direzione di una poesia lontana dalle rigidità del realismo socialista, di stampo lirico e profondamente introspettivo. Per i poeti della """"generazione degli Anni Ottanta,"""" di cui Tanyol è l'esponente più raffinato, la poesia è un modo per osservare il mondo a partire dalla propria interiorità. La sua voce regala al verso una musicalità e una fluidità difficili da imitare."""" (dalla prefazione di Nicola Verderame)" -
L' amore corrotto
"L'amore corrotto"""" è il quarto romanzo che ha in Renzo Brunetti il suo particolarissimo e improbabile protagonista. Una nuova prova attende Renzo e i suoi ragazzi. Questa volta dovranno cimentarsi con un'indagine molto difficile in cui nulla è quello che sembra e il finale si svelerà nella sua destabilizzante realtà." -
La testa e la spada. Studi sui Cavalieri dell'Ordine di San Giovanni
La pubblicazione presenta tre saggi che raccolgono non soltanto la storie e le vicende note dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, ma anche i risvolti poco noti della loro millenaria presenza, l'anelito spirituale che ne animò la fondazione e una disamina dei rapporti con gli altri Ordini di matrice sia occidentale sia orientale. Ne emerge una visione d'insieme illuminante sull'Ordine Ospitaliero, impegnato nell'assistenza ai poveri e nella difesa della fede, ma anche animato nel profondo da una intensa ricerca spirituale tesa ben oltre i dogmatismi, intimamente legata alle tradizioni più antiche e pregna di elementi condivisi anche dalle cavallerie spirituali sufi mediorientali. Conclude il trittico un'accurata analisi sull'attività di accoglienza popolare e nobiliare e sulla presenza dell'Ordine nell'estremo nord italiano, nell'area compresa fra Novara e l'Ossola, nelle cui installazioni locali e vicende è nuovamente possibile riconoscere la stessa spiritualità silenziosa che animò i Cavalieri Giovanniti a Gerusalemme, a Cipro, a Rodi, a Malta e in Europa. -
Upgrade
Duccio è un quarantenne della Firenze ""bene"""": conduce una vita comoda e pigra, fatta di lussi e belle donne. E poi, senza saperlo, viene proiettato in un mondo di intrighi, spionaggio e complotti. Sballottato per mezzo mondo si trova a contatto un una realtà che mai avrebbe immaginato, e molto più grande di lui."" -
Via Laura ('Ngopp'a suffitta)
"Via Laura"""" è la seconda raccolta di poesie di Pasquale Quaglia, composta interamente in dialetto napoletano. Il comune denominatore dell'opera è l'esaltazione della bellezza, racchiusa nelle piccole cose che l'autore scopre e indaga con uno sguardo fanciullo. La pittoresca lingua napoletana, di per sé già dotata di una sonorità poetica, fa da cornice a componimenti vivaci, dai connotati fortemente affettivi. Nei versi si alternano ricordi di amori svaniti e sperati, suggestive descrizioni di paesaggi tipici del Sud Italia, immagini fantasiose di piccoli animali carichi di significati simbolici e denunce di alcuni dei difetti umani, il tutto accompagnato da un colorito fiabesco. Innegabile è l'eco delle poesie di Antonio de Curtis, il grande Totò. La raccolta rappresenta a fondo la personalità dell'autore che mai dimentica le sue origini e quella saggezza semplice, scarna ma sempre validissima che """"Via Laura"""", la contrada natìa, gli ha donato (Matilde Saviotti)." -
Alfabeto (abecedario)
La raccolta di poesie presenta la traduzione da parte di Maurizio Fantoni Minnella della silloge in lingua spagnola ""Abecedario"""" del poeta cileno Pablo Jofré, uno dei rappresentanti più autorevoli della scrittura in versi sudamericana. L'autore sa penetrare nelle situazioni comuni per scorgere elementi di vita che normalmente sfuggono all'osservazione interna ed esterna del lettore. Ogni composizione si può considerare come una vera e propria scoperta di quando accade ogni giorno nella nostra esistenza."" -
Piccola sonata inutile
Il rapporto tra il mondo sensibile e l'""oltre"""" non viene cercato dal giovane Pietro Fratini in atmosfere sospese, in metafore ardite, in lambiccamenti intellettuali, ma all'interno di una realtà colta con gli occhi stupiti di chi si immerge in essa con la totalità del proprio essere, con tutte le facoltà, i dubbi, gli interrogativi e le provvisorie risposte. Una simile disposizione poetica viene posta al servizio di una Weltanschauung fondamentalmente improntata alla ricerca (Montale): quale il senso dell'esistere? E la ricerca non si limita all'osservazione del mondo, ma si insinua nello studio dei poeti, soprattutto di Eliot, di cui si """"rubano"""" interi versi citati in originale. La poesia contemporanea non rimane l'unico continente da esplorare. Fratini, infatti, si immerge nella tradizione classica: nell'Orestea di Eschilo, in Petronio, in Apuleio, nella tradizione italiana, per esempio, non senza trasposizioni allusive (Giulio Greco)."" -
Radice
La raccolta, circoscrivendo un ampio arco temporale, passando dall'adolescenza alla prima gioventù del poeta, si contraddistingue per una eterogeneità tematica e stilistica, nella quale si fondono tratti del creazionismo di Gerardo Diego, del surrealismo, dell'avanguardismo e dei grandi poeti della ""Generazione del '27"""". Al contempo per la presenza di questi elementi eterogenei e per effetto delle loro sinergie ritmiche e lessicali, si comincia a delineare già un distacco tra Hidalgo, considerato, oggi, uno dei più importanti poeti esistenzialisti del secondo dopoguerra, e i poeti appartenenti ai dettami del movimento poetico prevalente in quegli anni.""