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Platone e l'esoterismo
L'opera di Platone, che ha sempre avuto un ruolo centrale tra i cultori dell'esoterismo occidentale, ha recentemente richiamato l'attenzione della scuola di Tubinga-Milano per le cosiddette ""dottrine non scritte"""", cui si attribuisce una natura esoterica. Tuttavia non sempre si ha piena consapevolezza di cosa sia stato storicamente l'esoterismo. In questo saggio, dopo una presentazione di tale tema alla luce delle più aggiornate ricerche, si analizza in che senso esso possa essere proprio di Platone. Si sostiene che non è possibile intendere l'esoterismo platonico come una sorta di dottrina protologica dei primi principi, bensì si deve parlare di una via simbolico-anagogica che di fatto recupera l'esperienza misterica della religione tradizionale, che viene inquadrata e regimentata all'interno di un discorso filosofico. Per cui si conclude infine che Platone risulta centrale nella cultura europea perché ha congiunto insieme tre fondamentali suoi aspetti: la dimensione dialettico-argomentativa, con ciò fondando il canone occidentale della filosofia; l'aspetto allegorico-narrativo, dando espressione nel racconto del mito alla dimensione popolare della religiosità; infine quello esoterico-iniziatico, depositato nell'insegnamento orale delle dottrine non scritte e che è tipico della gnosi e che punta alla elevazione spirituale e alla contemplazione del Vero nella sua dimensione di ineffabilità."" -
Dalla nigredo alla conquista dell'albero della vita. Qabbalà e alchimia. Sefer Bet
Dopo aver introdotto il lettore, con il Sèfer Alef, alla Qabbalà e all'Alchimia, con il Sèfer Bet entriamo nel dettaglio della prima fase alchemica, la Nigredo, e specifichiamo meglio l'Albero Sefirotico, o Albero della Vita, così come la tradizione, cabalistica ebraica ed ermetica, lo ha fatto arrivare fino a noi. La Qabbalà è una scienza molto complessa ma si deve apprezzare il fatto che essa è al tempo stesso, razionale e nascosta, sperimentale e deduttiva, intima e descrittiva, applicata e naturale. -
I miei pensieri (e quelli degli altri)
Questo rarissimo testo è estratto dall'archivio della II Provincia detta di Alvernia e del suo Collegio Metropolitano ed era destinato ai Professi dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa. Un documento prezioso per studiare come la complessa cosmogonia del maestro di Willermoz, Martinez de Pasqually, sia sopravvissuta anche al di fuori dell'Ordine degli Eletti Cohen, in quello che diventerà in seguito il Rito Scozzese Rettificato. -
Saint-Martin. Il filosofo incognito
Dopo quanto hanno scritto Chateaubriand o Madame de Stahl, o de Maistre o Cousin, non occorre aggiungere niente per rendere il ruolo del 'Filosofo incognito' nella storia del pensiero sul finire del secolo scorso. Se ancora avessimo dubbi, le considerazioni di De Baader, quelle di Moreau, la singolare analisi di Caro e il profilo deliziosi di Sainte-Beuve, tutto questo li avrebbe senza dubbio dipanati. Eppure, Louis-Claude de Saint-Martin non ha ancora avuto nella storia della cultura moderna il posto che merita, e possiamo dire, senza paura di esagerare, che per il mondo è rimasto come lui stesso si è definito: un 'Filosofo incognito'. La sua dottrina, indubbiamente, è bene esposta nei suoi numerosi lavori, ma non del tutto: c'è dell'altro. Non lo è neppure chiaramente: c'è di più. Alcuni dei suoi lavori, pubblicati di recente o altri inediti, sono indecifrati quando non indecifrabili e nella sua corrispondenza percepiamo l'esistenza di particolari della dottrina riservati, persino dei confronti dei discepoli più anziani. Quello che rimaneva completamente oscuro fino ad oggi erano le origini reali della sua dottrina, e quanto era impossibile stabilire era il punto di demarcazione tra il suo pensiero e quello di Martinez de Pasqually, che ai profani era del tutto sconosciuto. Si ignorava dunque, e quasi in uguale misura, i primi passi e i risultati ultimi di quell'insieme di speculazioni, teoretiche e politiche, tra misticismo e teosofia, che, con un tocco di presunzione, si potrebbe chiamare 'sistema'. -
Gnosi e alchimia nella «Divina Commedia»
A un poeta che cerca Dio, come Dante, non poteva sfuggire il senso segreto delle cose, riposto in quella 'Magia Naturale', così detta da Alberto Magno, che era a quel tempo l'arte della trasmutazione, intesa dai più come l'Arte di trasmutare i metalli, e dagli Adepti come la Scienza della Umana e Spirituale Trasmutazione. L'argomento del lavoro riguarda, particolarmente, lo studio approfondito e in chiave alchemica dell'opera ""magna"""" di Dante la Commedia. Per alcuni questa trattazione potrà sembrare una forzatura, nel senso che bisogna a tutti i costi trovare qualcosa che ci riporti all'ermetismo filosofico, ma le coincidenze trovate nella lettura ha spinto l'autore a scrivere alcune personali considerazioni. Ciò non è solo frutto solo degli studi dell'autore stesso, ma è il voler seguire il pensiero di personaggi come Trusso, Contro, Angelini e altri che ebbero il merito di aprire nuove vie per una giusta e proficua comprensione dell'opera dantesca. Prefazione di Tiziano Busca."" -
I tarocchi dal punto di vista filosofico
Il libro è un invito a studiare i tarocchi dal punto di vista filosofico. Questi, infatti, formano un libro sacro di tutte le idee assolute e concrete contemplate nelle scienze sacerdotali. Ogni combinazione dei tarocchi è un responso filosofico e numerico capace di rendere manifeste le più nascoste virtù. -
Teodicea della qabalah. Le sephirot e i nomi divini
Qabalah è il termine ebraico che indica il complesso delle dottrine esoteriche e mistiche dell'ebraismo, esposte in un enorme complesso di scritti pubblicati, in un numero ancora maggiore di manoscritti e in un vastissimo patrimonio di tradizioni orali. Il momento di maggior fioritura della Qabalah si situa intorno al III-IV secolo, ma affonda le proprie radici in una tradizione mistica ininterrotta che la collega con i movimenti apocalittici, con il Talmud e con la Bibbia. Alla formazione della Qabalah che fu organizzata in maniera sistematica intorno al XIII secolo - contribuirono dottrine gnostiche, neoplatoniche, neopitagoriche, islamiche e cristiane. In ""Teodicea Mia Qabalah"""", Francis Warrain ne ripercorre i principali aspetti - le Sephiroth, l'Equilibrio della Bilancia, i Nomi Divini e la loro Plenitudine - per tentare di indagare il rapporto tra Dio e mondo, tra Assoluto e relativo. """"Affermare Dio è, nello stesso tempo, sostenere che Egli non è nulla di ciò che noi possiamo concepire; attribuendogli una natura, infatti, distruggiamo il carattere di assolutezza insito nella nostra affermazione. La nozione di Dio dà luogo, quindi, a una antinomia fondamentale e, sebbene Kant l'abbia esposta in tutta la sua acutezza, era già sostenuta implicitamente da tutte le dottrine esoteriche, da Platone sino a San Tommaso. Tutti i maestri hanno riconosciuto che abbiamo di Dio una rappresentazione mentale negativa e una affermativa. Egli non è nulla di quanto potremmo concepire, però - nello stesso tempo - questa impossibilità a indicarlo non significa una privazione di essere e di specificità ma al contrario testimonia una certezza che supera mtte le nozioni di essere e di natura. E in questa accezione che bisogna intendere i termini nulla, niente, non esistente che la Qabalah ha posto come ultra-principio""""."" -
Sulla quaresima iniziatica e altri scritti per «Ignis»
Nel 1925 Arturo Reghini diede vita e dirisse «Ignis. Rivista di stadi iniziatici». Il volume raccoglie i suoi scritti lì comparsi. Particolarmente di rilievo la parte proveniente dai documenti inediti del Santo Uffizio riguardanti il processo a Cagliosto, ma anche di non poco conto gli altri articoli e le recensioni da esso redatte, in quanto delineano sia il pensiero dell'autore, quanto il suo rapporto con le correnti esoteriche dell'epoca. -
La cabala ebraica e altri scritti tradotti da Reghini
Questo volume raccoglie tre interventi di René Guénon apparsi sulla rivista «Ignis» diretta da Arturo Reghini e da questi tradotti in italiano; testimoniano la vicinanza culturale tra i due e un afflato non indifferente sui temi tradizionali. René Guénon, con la scusa di recensire il volume di Paul Vulliaud sulla Cabala ebraica, delinea il suo pensiero su come sia stato male affrontata la cultura ebraica e la sua tradizione; con lo stesso metodo, nel secondo saggio, delinea la figura di de Maistre prendendo spunto per delineare (e criticare) gli studi martinezisti e, principalmente, l'approccio a questi da parte di Papus. L'ultimo scritto, invece, è un'accusa di plagio (e le successive reazioni) che Guénon rivolge a un noto autore martinista italiano del tempo. -
Introduzione al percorso rituale. Antico e primitivo rito di Memphis e Misraim
L'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim si propone, con la sua specificità, come strumento offerto a quanti volessero un effettivo percorso di ricerca, unico nelle sue qualità per il patrimonio iniziatico di cui è divenuto custode esclusivo, come pervenutogli ed arricchitosi nel corso della sua storia istituzionale. Tale approccio viene tratteggiato dai Fratelli autori dello scritto con la giusta sintesi e come primo impatto alla complessa ed esaustiva via iniziatica proposta. Viene, dunque, tratteggiata l'idea un percorso che si propone di modificare la struttura stessa dell'essere umano, e l'approccio di esso ad una realtà che, pur se da sempre esistente e connaturata, sfugge alla percezione dell'uomo comune. L'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim all'obbedienza del Grande Oriente d'Italia è custode di una Tradizione iniziatica la cui origine corrisponde all'evoluzione dell'Uomo in quanto tale ed è stato inoltre il primo ed unico rito egizio riconosciuto dalle Massonerie Regolari e Legittime. -
Sator-Rotas. Il segreto svelato
"Qual è il segreto nascosto dietro le cinque parole del Quadrato Magico Sator? Perché la """"N"""" e la """"S"""" si trovano in alcuni casi al contrario? Il Sator (o Rotas) è un simbolo cristiano? Le cinque parole attestano un percorso preciso o sono frutto del caso? Trae le sue origini dalla simbologia pagana? Esiste un collegamento con gli antichi cavalieri templari? Esistono Sator (o Rotas) diversi? E soprattutto, chi lo realizzò e perché? Queste sono solo alcune delle domande che troveranno risposta nel libro che risolve il Rebus che da duemila anni ha incuriosito e affascinato il mondo""""." -
Oltre le nebbie di Avalon. Cronache celtiche e magia dei druidi
L'immagine del druido biancovestito con una lunga e candida barba che si aggira per fitti boschi con in mano il suo falcetto dorato ha sempre colpito l'immaginario collettivo, complice la copiosa produzione letteraria e cinematografica, il cui emblema può essere rappresentato da Mago Merlino, fedele consigliere di Re Artù. Quest'opera, al di la delle partizioni formali, risulta idealmente divisa in due parti: nella prima viene analizzata l'origine della società tribale celtica, condita e arricchita dalle leggende che accompagnano la storiografia e la letteratura ufficiale, passando poi all'esame della società e la relativa cosmogonia e teogonia. A questo punto il lettore, reso ormai edotto dal punto di vista conoscitivo, è pronto ad affrontare la seconda parte del libro, un viaggio vero e proprio in compagnia di un druido che gli farà percorrere, per quanto sia possibile rivelare, il sentiero iniziatico per aspirare a diventare sacerdote e penetrare le nebbie di Avalon. -
I sogni degli antichi. La Mesopotamia e i popoli vicini
Nel mondo antico sognare era uno dei tanti modi per tentare di conoscere il volere delle divinità e la storia futura: proprio come studiare l'eterno ruotare degli astri, esaminare il volo degli uccelli, scrutare le viscere di una vittima. Quest'opera distingue con dovizia di particolari e acume filologico tali varie categorie; ne scaturisce un mondo che si agita nel sottofondo; interpreti, sovrani, divinità ed eroi, protagonisti della storia e della letteratura. In primo piano sono gli esempi provenienti dalla Mesopotamia, comprensivi delle testimonianze sumere e assiro-babilonesi. Ad essi ne sono accostati altri, scelti dalla letteratura di vari popoli del passato: Ittiti, Egizi, Ugaritici, Ebrei fino ad alcuni casi tratti dal mondo greco più antico. Se ne potranno osservare, di conseguenza, le affinità, ma anche le profonde differenze, a rimarcare i caratteri peculiari che li hanno contraddistinti. -
Le lezioni dei tre gradi nella Libera Muratoria
La ritualità Emulation, oggi, si differenzia dalle altre ritualità libero muratorie in molte delle comuni pratiche: viene dedicato poco tempo alla contemplazione, alla ricerca filosofica, alla speculazione sulla ""ricerca della verità"""" e ad altri concetti esoterici similari. Questi aspetti di moralizzazione, nelle Logge di tradizione anglosassone, sono limitati alle Letture del rituale promulgate, nel 1770, da William Preston. Il resto è lasciato al pensiero e alla coscienza di ogni massone. Allo stesso modo le Logge di Istruzione servono all'essenziale e lodevole funzione della perfetta conoscenza ed applicazione mnemonica del Rituale nei vari gradi. Le Lezioni Muratorie sono associate ai tre Gradi dell'Ordine, e ne descrivono il rituale e il significato morale e simbolico. Esse sono in forma catechetica, cioè di domanda e risposta, per essere eseguite da due o più Fratelli. Come il rituale stesso, le Lezioni si sono sviluppate nel corso di molti anni, incorporando nelle varie epoche pensieri e idee di un gran numero di Fratelli che hanno ricevuto una qualche generale accettazione nell'Ordine. Potrebbe esserci una gran quantità di pensieri e di materiali che non sono mai sfociati in tali Lezioni, mentre parte del contenuto ora incluso, potrebbe anche essere non più attuale."" -
Il fiume carsico della Gnosi. Vol. 2: La Chiesa Gnostica
Il fenomeno della Chiesa Gnostica, e delle sue successive mutazioni ed articolazioni, è emblematico esempio della convulsa ripresa del movimento esoterico europeo. La fine dell'ottocento è un'epoca di profonde inquietudini sociali politiche e spirituali, al contempo costellata da invenzioni tecnologiche e da profonda curiosità verso nuove forme di spiritualità. Perimetri fino a quel momento separati o maggiormente impermeabili, quali la sfera religiosa, quella magica-occultista e quella afferente la libera muratoria, sembrano cedere e franare innanzi alla propria inadeguatezza riguardo l'interpretazione del cambiamento secolare. Ecco quindi che quanto da essi si riversa giunge a dare vita alla Chiesa Gnostica, capace di essere catalizzatrice di personaggi sospesi fra il tragicomico ed il disturbo psicologico; come in una sorta di collage, spesso frettoloso ed ingenuo, viene data composizione ad una struttura che raccoglie la gerarchia e l'articolazione sacramentale della Chiesa Cattolica, in una cornice rituale paramassonica dall'anima apparentemente gnostica. -
Il fiume carsico della Gnosi. Vol. 3: Il neognosticismo
Sicuramente il neognosticismo, nelle sue varie articolazioni di magico movimento eterogeneo di massa, e proprio in virtù della camaleontica adattabilità che lo caratterizza, ha saputo avvicinare un numero sempre crescente di individui in cerca di una risposta al perché dell'esistenza. Indubbiamente questo fenomeno ha molto più in comune con le Chiese Gnostiche, essendone la naturale evoluzione, piuttosto che con lo gnosticismo storico. Il neognosticismo si rivolge all'uomo contemporaneo attraverso una particolare modulazione capace di avvolgerlo e di farlo sentire, pur nella propria inadeguatezza ed elementare massificazione, un essere speciale: un individuo, il quale proprio perché 'speciale' e soggetto alle malevole attenzioni delle forze di questo mondo, soffre ed è disagiato, come un vaso di terracotta in mezzo ad un mondo di ferrea spigolosità. -
La via gnostica nell'ortodossia occidentale
Riappaiono oggi agli occhi del mondo quelle chiese gnostiche, di legittima successione apostolica, d'Occidente e d'Oriente, che si ritirarono nel segreto e nel silenzio, per evitare persecuzioni e conservare intatto il proprio patrimonio iniziatico. Nel 2017, su iniziativa di Tau Sendivogius (Paul Sanda), alcune fra le Chiese Gnostiche precedentemente celate agli occhi dei profani sono confluite, in qualità di Riti indipendenti, nella chiesa HELIOS, Alta Chiesa Liberale Indipendente Ortodossa Siriaca. Erede diretta della fondazione di San Pietro, secondo la successione di Sant'Evodio, viene qui presentata dal suo Patriarca quale Chiesa non settaria, aperta a tutti, che esercita senza dogmi il culto cristiano delle origini, che non si arroga nessuna infallibilità e non fa proselitismo, pur mettendo incessantemente a disposizione di ciascuno saperi antichi utili all'opera di Pace, secondo la Via della Preghiera del Cuore. HELIOS è Associazione di Culto riconosciuta dallo Stato francese. -
Viaggio intorno al Libro rosso
Un volume che induce a pensare e ripensare la funzione potente del ""Libro Rosso"""" che tocca le coscienze di ognuno di noi; apre domande e dubbi che spingono a vivere nell'hic et nunc e contemporaneamente spingono a re-immaginare la nostra vita e il futuro aprendoci alla categoria della possibilità come antidoto alla necessità del reale con tutte le contraddizioni e i limiti. """"Il libro Rosso"""" attiva nel lettore la totalità delle funzioni tipologiche (sensazione, intuizione, pensiero, sentimento) e gli permette di bagnarsi con la complessità della vita che, seguendo il ritmo delle onde del mare (metafora preziosa dell'inconscio), impone la propria 'Opera'."" -
La via in due. Qabbalà e alchimia. Sefer Dalet
Fare gli asceti o gli eremiti presuppone un allontanamento dalla vita profana, un isolamento dal mondo che non è previsto, non è necessario, anzi non è auspicabile, se si parla di Qabbalà e Alchimia. Per questo motivo l'Autrice tratta il tema della coniuctio, procedendo in due lungo la Via a due Vasi, e quello della realizzazione dell'Uno entro di sé, unica e vera Reintegrazione, con l'aiuto dell'Altro. -
L'isola e i Rosacroce. Storia e segreti di Ustica
Ustica è l'antica Osteodes, l'isola cui furono abbandonati i legionari punici che si nutrirono delle loro stesse membra riducendola in un ossario, Osteodes? È l'isola dove si ambienta la leggenda della maga Circe? Deriva il nome dal verbo latino urso, brucio? Il mistero si infittisce nell'analisi criptata dei molti simboli presenti nell'isola che, comparata con le fonti archivistiche, induce a sostenere come molti personaggi che animarono la vita isolana possedessero una vasta conoscenza esoterica e alchemica. Un percorso che, incredibilmente, conduce all'antico ordine dei Rosacroce.