Sfoglia il Catalogo ibs015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 881-900 di 10000 Articoli:
-
La via. Un approccio olistico alla spiritualità
Chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo? Come rispondere a tali quesiti ancestrali senza la conoscenza dei meccanismi di funzionamento dell'essere umano nel suo complesso? Un viaggio basato sull'esperienza diretta, scevro da posizioni faziose, che si pone anzi come obiettivo quello di evidenziare la trasversalità della sostanza tradizionale a prescindere dalla forma assunta nelle differenti culture. Quello proposto è un approccio fondamentalmente olistico, atto a mostrare come si possa rinvenire la spiritualità in ogni aspetto della manifestazione: dalla medicina alla fisica, dalla storia alla filosofia, dal teatro alla cucina. -
L'esoterismo di Dante
L'idea di Guénon, in questo volume apparso nel 1925, è che Dante Alighieri sia stato membro di un ordine iniziatico e che, scrivendo la Divina Commedia, abbia voluto lasciare ai lettori della sua opera un messaggio dottrinale nascosto nei versi. Il poema, infatti, è ricco di parallelismi massonici ed ermetici e come tale potrebbe essere letto e capito solo dagli iniziati. Le tre cantiche della Divina Commedia rappresentano quindi un percorso iniziatico: l'Inferno rappresenta il mondo profano; il Purgatorio illustra le prove iniziatiche e il Paradiso rappresenta l'illuminazione. Il numero tre compare ripetutamente nell'Opera e ha una grande importanza nel percorso iniziatico: tre sono i principi massonici (libertà, uguaglianza e fratellanza), tre le virtù teologiche (fede, speranza e carità), tre gli elementi alchemici (zolfo, mercurio e sale) necessari per creare la ""Grande Opera"""". Il libro appare qui nella traduzione e curatela di Arturo Reghini."" -
Mem - Madre. Il materno nel cosmo della tradizione mediterranea
Il presente volume si prefigge l'obiettivo di ripercorrere il concetto archetipale del Materno descrivendone i principali aspetti simbolici e, soprattutto, la possibilità di un suo concreto utilizzo a vantaggio della ricerca personale e alla comprensione del Sé. Innanzitutto si affronta la simbologia della Madre attraverso l'analogia con le Acque - e la fluidità Vita-Morte - rappresentata dalla lettera ebraica Mem, per poi ricercare e approfondire gli aspetti esclusivi che connotano di volta in volta le Divinità Femminili, da Iside a Venere, da Lilith a Maria. Il punto d'arrivo sarà la Shekinà, la presenza divina nel Cosmo, immanente e femminile, che, secondo gli autori, ben sintetizza quell'ininterrotta progressione che portò il Poeta ad affidare la sacertà del sepolcro all'Odorata Arbore Amica... -
I misteri della triplice cinta. Viaggio iniziatico da Atlantide ai Templari
La Triplice cinta è una misteriosa traccia iniziatica la cui origine si perde nelle notte dei tempi e che ha accompagnato, in maniera riservata e praticamente segreta, le diverse fasi storiche dell'umanità, arrivando fino alle gilde medievali. Il libro presenta un itinerario simbolico da Atlantide ai Templari attraverso la tradizione, ovvero una sorta di primigenia religione e sacra scienza i cui retaggi esoterici sono rintracciabili nelle diverse civiltà che si sono avvicendate nel corso dei secoli. L'autore ne approfondisce gli aspetti iniziatici soffermandosi sui tre gradi dell'iniziazione e sulle loro implicazioni spirituali legate ai diversi livelli di coscienza. La sapienza ancestrale nascosta in questo antico simbolo passa dal megalitismo al druidi-smo, nell'esperienza mistica della scuola pitagorica, nella cultura delle popolazioni indoeuropee e nella civiltà romana. Il medioevo eredita tali conoscenze grazie all'opera dei benedettini e dei monaci cistercensi per arrivare nelle mani dei Templari. I Cavalieri dell'Ordine del Tempio diffondono la luce della conoscenza insita nella Triplice Cinta riportando in auge la Tradizione, diffondendola in tutta Europa attraverso le corporazioni muratorie e degli scalpellini, intrecciandola con i Trovatori, lo Stilnovismo, i Fedeli d'Amore e il Sacro Romano Impero. A conclusione dello studio si propone una nuova interpretazione del famoso quatre de chO're basata sulle corrispondenze del quaternario, dell'axis mundi e i Quattro Santi Coronati, con riferimenti astronomici e al mitraismo, aprendo una nuova strada di ricerca. -
Simbolismo e filologia
Sembra naturale che gli antichi si servissero del linguaggio come di un simbolo per esprimere la loro conoscenza. In tal modo ottenevano il duplice intento di imprimere nella mentalità dei popoli concetti base non errati, offrendo loro spontanei accostamenti suggestivi, e di lasciare indelebili tracce del loro passaggio che, riconosciute dal mistico pellegrino, costituiscono come una segnalazione e riprova della buona via percorsa. -
La Qabalah o la filosofia religiosa degli ebrei
"La Qabalah o la Filosofia religiosa degli ebrei"""" è un testo che, come scrisse Moshe Idel nel 1988, contribuì alla «conoscenza della Qabalah nell'Europa moderna più di ogni altro ricercatore prima ancora delle opere di Gershom Scholem». Secondo il Franck la storia dell'umanità mostra che tutte le verità sulla natura dell'uomo e dell'universo hanno la loro origine non nella ragione umana, ma in un potere universale noto come religione o rivelazione. Questo potere è essenzialmente Uno, ma si manifesta differentemente in base alle mutevoli condizioni del tempo e dello spazio. Si manifesta in tre modi diversi: come ortodossia, come teologia o filosofia razionale, come misticismo. Egli descrive la Qabalah come: «Un sistema davvero originale, davvero grande, che non assomiglia ad altri sistemi, sia religiosi sia filosofici, tranne che proviene dalla stessa fonte, che è stata determinata dalle stesse cause e risponde agli stessi bisogni, in una parola, alle leggi generali della mente umana». Per quanto riguarda la sua manifestazione nella cultura ebraica, Franck la riduce a due soli libri: lo Zohar e il Sefer Yesirah, e ne mette in parallelo i concetti con quelli di Platone, Filone di Alessandria, il cristianesimo, lo gnosticismo e le antiche religioni caldee. Le conclusioni delle sue analisi lo portano ad una affermazione interessante, ossia che le origini della Qabalah dovrebbero essere ricercate al tempo della Tefutzah (esilio) di Babilonia, e che l'emergenza scritturale dei testi del XIII secolo sono soltanto un vero e proprio tradimento del segreto, e non l'origine della stessa." -
Ecce homo. Il nuovo uomo
Dio è presenza nelle cose del mondo. Dio si fa continuamente e cade nel suo fare mentre si fa e si compie. Il Cristo chiama a raccolta le cose fatte e per questo caduche e la Passione è la morte di una natura, quella umana, finita, per riscoprire che siamo sempre stati in Dio. «Ecce homo è allora» l'ingiuria più adatta all'uomo a cui sfugge la sua regalità, sfigurato, malconcio, barcollante. L'uomo è pensiero di Dio, la determinazione dello sviluppo dello Spirito che non può essere presa per sé, isolata, in questo sta il 'riconoscimento': sapersi scoprire in un 'sempre'. Il nostro destino è anche il nostro desiderio, e non c'è niente al di fuori di questa semplicità. -
L'inchiostro e l'archeometro. Enrico Cardile tra esoterismo e letteratura
Nel quadro nazionale, e in parte europeo, delle ricerche in materia esoterica e letteraria, emerge la figura di Enrico Cardile, originario della Sicilia orientale, dove visse tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Un personaggio di straordinaria vivacità intellettuale, fu rigoroso funzionario, poeta, scrittore, critico, giornalista, cultore di cabala e di alchimia. Nell'ambito letterario Cardile occupa un posto considerevole nella storia del simbolismo italiano e nel dominio delle avanguardie primonovecentesche di stampo internazionale. Amico di Gian Piero Lucini e del poeta armeno Hrad Nazariantz, il suo nome si distinse anche tra le file futuriste. Sul versante esoterico, gli si riconosce la notevole militanza libero-muratoria e gli approfonditi studi misteriosofici. Questo testo, oltre che a restituirlo alla memoria collettiva della sua terra e al pregevole circuito del mondo accademico, cerca di dar voce al melieu storiografico che avvinse la sua anima di apprendista poeta e mago. -
Il divorzio dei nomi. Ghet ha-Shémot
In questo lavoro Abulafia delinea il palcoscenico cosmico in cui opera l'intera cabala e ne spiega lo scopo generale: la perfezione della mente per mezzo dell'intelletto. Ciò fa del ""Get Ha-Shémot"""" un'introduzione all'intera cabala. Abulafia spiega come la cabala sia la parte della Torah che deve rimanere nascosta al pubblico, ricevuta solo oralmente da un degno insegnante a un degno studente. Tuttavia, per dare delle linee guida riguardo alla forma che questa deve avere, ci delinea qui quelli che ritiene siano i principi fondamentali. Questo capolavoro della mistica ebraica costituisce un'introduzione molto lucida e attuale all'argomento, tanto per i principianti che per gli studenti avanzati."" -
Gli eletti Cohen e la tradizione sapienziale
«Quale Dio può essere il residuo della nostra analisi dell'universo, quale Dio può essere ospite nostro o compagno della nostra vita, qualche Dio possiamo opporre alle inoppugnabili evidenze del nulla e della morte? Forse l'inganno dei nostri sensi ci fa credere alla loro positività affermativa, e ci vieta di vedere nell'universo la manifestazione, il fenomeno di un'immensa e universale negatività». Così scriveva, nei suoi Diari, Andrea Emo. «Grazie alla nostra negatività possiamo identificarci alla negatività universale; possiamo identificarci alla assoluta diversità dell'universo e dell'infinito». L'Ordine degli Eletti Cohen di Martinez de Pasqually è stato nel Settecento forse l'unico tentativo, fuori dal mondo massonico, di definire il perimetro della nostra speranza, di quella speranza che ci sopravviverà anche quando non spereremo più. -
Uno stato nello stato. Sette segrete, complotti e rivolte nella Sicilia di primo Ottocento
L'itinerario rivoluzionario che portò all'Unità d'Italia è cadenzato da movimenti incerti e da tratti ancora oscuri spesso rintracciabili decenni prima nei meandri della formazione delle sette segrete. In associazioni come la massoneria e soprattutto la carboneria si ebbe l'incontro e lo scontro di quelle ideologie politiche che permisero alle diverse classi sociali di entrare nel dibattito istituzionale con evidenti differenze finalistiche ma con un unico intento: il cambiamento in senso partecipativo. Il volume intende proporre l'analisi della complessità del sistema settario che fece esplodere i moti rivoluzionari del 1820 in Sicilia, partendo dal delineare la delusione per le mancate riforme promesse dai Borbone amplificata dalle novità politiche assorbite dagli influssi giacobini e, ancor più, dalla ""dominazione"""" inglese. Attraverso l'utilizzo di fonti inedite d'archivio verranno descritti gli ideali ma anche le connivenze e gli interessi privati che portarono al fallimento della rivolta."" -
Qigong e alchimia. Teoria e pratica del tempo interiore
Questo libro descrive, in un'ottica transculturale, i collegamenti profondi tra pratica alchemica, scienza dell'energia (qigong) e teoria della coscienza. L'autore dimostra l'attualità della tradizione ermetica europea e come sia possibile utilizzarla per la promozione della salute e la ricerca del sé. Attraverso riferimenti teorici e pratici - che vanno dal pensiero arcaico alla tradizione rinascimentale europea, dalle recenti scoperte della fisica a quelle della neurologia, dalle analisi della fisiologia occulta del corpo alle implicazioni operative della teoria dell'immagine - si ha la possibilità di comprendere come la medicina orientale e la via alchemica occidentale siano strettamente intrecciate. -
Il Golem. Il primo vero romanzo esoterico
Uscito a puntate tra il 1913 e il 1914 sulla rivista Weiße Blätter, Il Golem ottenne un tale successo che già nel 1915 venne ristampato in volume. L'autore, da sempre interessato a occultismo ed esoterismo, sfruttando l'antico mito del Golem e la storica fama di Praga, città per definizione colma di enigmi dal sapore gotico, compone una trama imbevuta di mistero. Un uomo scambia il proprio cappello con quello di Athanasius Pernath, un intagliatore di pietre preziose, e inizia rivivere, in una sorta di visione e sdoppiamento di personalità, l'esistenza di questi. Il protagonista incontra spesso la misteriosa figura del Golem, l'oscuro costrutto capace di obbedire a qualsiasi ordine gli venga impartito tramite un messaggio legato al suo collo, che, a differenza del mito ebraico, assume una personalità quasi opposta e complementare a quella del protagonista, rivelandosi un suo alter ego o, forse, il suo lato oscuro dell'anima. -
Il gran Cofto
Il Gran Cofto altri non è che il Conte di Cagliostro, mago e avventuriero siciliano, capo di una loggia di rito egizio, avversato dal massone ""illuminato"""" Goethe perché seminatore di pericolosi inganni. Tutto si incentra sul famoso Affaire della collana (un mistero che coinvolge, a pochi anni dalla Rivoluzione, la regina Maria Antonietta, un ambizioso aristocratico, due fantasiosi avventurieri e, sullo sfondo, anche Cagliostro) al quale Goethe si appassiona, vi vede annunciati destini storici, vi trova conferme ai timori espressi nelle sue polemiche all'interno della massoneria. Il Gran Cofto rappresenta il """"fondamento morale"""" della catastrofe che Goethe vide nella Rivoluzione francese. La caduta dei miti, il contaminarsi di ideale e reale. Prefazione Marino Freschi."" -
Pensieri su Salomone
Salomone è uno straordinario personaggio noto dalla Bibbia, che ne esalta la sapienza e il senso della giustizia. Secondo i libri Re (1) e Cronache (2) il suo regno avrebbe raggiunto l'àpice della potenza, della ricchezza e della fama. Come tipico esempio, scarno ma significativo, viene riportato l'episodio della regina di Saba. Tuttavia nella letteratura successiva, dietro suggerimento di un passo di Giuseppe Flavio, la figura di Salomone è incredibilmente mutata, perché questo sovrano è divenuto via via un mago capace di dominare i dèmoni e i venti. Conseguentemente è mutata la figura della regina di Saba, divenuta pian piano una donna malefica e strega. Tutte queste narrazioni appaiono mistificazioni e alterazioni successive, probabilmente frutto, specialmente quelle bibliche, di una visione fantasiosa dovuta alla nostalgia di un'epoca mitica e gloriosa sognata da un popolo deportato e reduce da un passato non particolarmente esaltante. Lo pseudo potere di Salomone è così degenerato in quello di un mago ed esorcista, padrone della natura e del mondo malefico, ma non privo di difetti e di colpe. -
Armando Corona. L'uomo, il politico, il gran maestro
Gli anni '80 del Novecento in Italia, come nel resto d'Europa, furono saturi di tensione e lacerati da efferatezze, ma anche fucina di quei valori etici che la politica ha perso gradualmente fino a dimenticarsene e a snaturarsi nel potere per il potere. Ci furono uomini che osarono guardare lontano, scavalcando il tempo, il contingente, la paura e seppero dare testimonianza di un altro modo e di un altro mondo, Armando Corona fu uno di questi. -
Nove anni e nove mesi con un maestro sufi
Attraverso la lettura dei racconti si traccia nel libro un ""filo rosso"""" di insegnamento durato quasi dieci anni con un autentico maestro sufi. Le favolette, talora divertenti, talora strampalate, altre volte apparentemente banali, spesso nascondono metafore, allegorie, significati e soprattutto insegnamenti basati sulla saggezza antica della più pura tradizione. Studiandole a fondo potremo scoprire i tranelli che la nostra stessa mente ci tende e cercare, quindi, di eluderli per vivere su piani più consapevoli ed elevati. Da sempre il pensiero sufi è stato ed è, almeno nelle sue intenzioni, laterale, cioè non lineare, divergente da quello abituale. Questa struttura concettuale oltre che essere alla base dell'umorismo e della creatività artistica è il viatico essenziale verso la spiritualità."" -
I racconti di Nasruddin
Nasruddin è il personaggio più caratteristico della novellistica islamica ma soprattutto persiana e sufi. Egli rappresenta tutti coloro che smascherano le umane finzioni come il matto o il giullare ma soprattutto è un trucco per insegnare qualcosa, uno stratagemma inventato nel sufismo per vivificare il nostro inconscio e integrarlo, riuscendo a utilizzare il pensiero divergente e l'intuizione. In tutte le sue storielle si ride ma su significati o saggezze nascoste attraverso forme verbali utilizzate consapevolmente fra cui la provocazione voluta, l'esagerazione, la distorsione, l'associazione libera, i non sense, cioè tutte le tecniche alla base, anche, della comicità e che agiscono al di là dei consueti schemi cerebrali. -
La nuova umanità dell'intuizione
La visione del tutto, della scintilla di divino che c'è in ognuno di noi e che anela il ritorno, la convinzione che tutto accada secondo un piano e che noi siamo ciò che pensiamo sono concetti alla radice di tutte le religioni, filosofie e scienze. L'autore, nell'indicare l'intuizione come ponte tra noi e la mente universale, esplicita, in forme diverse, la nozione fisico-quantistica di Campo Unificato d'Informazione; un'elegante definizione di ciò che Carl Gustav Jung definì Inconscio Collettivo. Jinarajadasa illustra, sinteticamente, la situazione economica e sociale; il ruolo della scienza, della Teosofia, della cultura e del destino dell'umanità; il principio di bellezza e la mente divina; per chiudere con la religione e la filantropia della Libera Muratoria. L'aspetto educativo dei bambini, sin dalla più tenera età, e la costruzione di ""uomininuovi"""", riferendosi a giganti dell'educazione quali Pestalozzi, Froebel e Motessori, è il tema centrale che percorre tutto il testo."" -
Mondi. Movimenti simbolici e sociali dell'uomo (2020). Vol. 1
In questo numero: Scott Brown, L'esoterismo di Paolo: la sapienza nascosta di 1Cor 2:6-3:4 [parte prima]; Paolo Bellini, Il mito dell'eterna giovinezza e la civiltà post-moderna. Androginia, generi e biopotere; Cassandra Basile, Bachelard e il teatro della memoria; Alberto Giovanni Biuso, Mai avvennero e sempre sono. Sul politeismo. Recensioni: Mauro Ruggiero, Le muse ermetiche. Esoterismo e occultismo nella letteratura italiana tra fin de siècle e avanguardia (a cura di Fabrizio Sciacca); Alberto Giovanni Biuso, Tempo e Materia (a cura di Enrico Moncado).