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Laura Degan
Amore, carità, simpatia, gentilezza, fede, speranza, allegrezza, obbedienza... sono davvero moltissime le virtù che attraverso la vita di Laura Degan si possono imparare. Ed è veramente bello vederle fiorire in una piccina di meno di sette anni, perché rende evidente che il cammino cristiano è un'esperienza di bellezza e di gioia possibile per chiunque. -
Padre Lodovico Crimella. Missionario della Consolata «Una vita donata»
Lodovico Crimella nasce il 10 febbraio 1937. A vent'anni, decide di seguire la vocazione alla vita missionaria e comincia a Rosignano Monferrato, presso i missionari delta Consolata, l'iter di preparazione al sacerdozio. Nel 1962 inizia l'anno di noviziato che si conclude con la prima professione religiosa. Completati gli studi di filosofia e teologia, il 21 dicembre 1968 è ordinato sacerdote nella cappella della Casa Madre della Congregazione a Torino. È inviato in Brasile. Partito il 13 novembre 1969, raggiunge Boa Vista, capitale di Roraima: lavora tra i giovani indios e segue l'amministrazione del territorio ecclesiastico. Nell'aprile del 1972 padre Lodovico è inviato a Normandia, dove rimarrà per circa sei anni, impegnandosi con abnegazione e coraggio nella promozione umana, sociale e culturale degli indios. Nel 1981, padre Lodovico accoglie con gioia la proposta dell'Arcivescovo di Manaus di farsi carico del lebbrosario ""Colonia Aleixo"""". Il missionario si trasferisce tra i lebbrosi e inizia con loro un'attività incredibile per renderli autosufficienti nel lavoro e nella gestione della comunità, ridando loro speranza, dignità e coraggio di vivere. Nell'aprile del 1994, per gravi motivi di salute (gli viene diagnosticato un tumore) padre Lodovico è costretto a tornare in Italia. Il 4 dicembre del 1994 padre Lodovico muore, nell'infermeria della Casa Madre dei Missionari della Consolata a Torino."" -
San Gregorio Barbarigo. Un grande vescovo un Pastore buono
San Gregorio Barbarigo fu un prelato moderno nel senso più giusto ed ampio del termine. Vescovo di Bergamo, ed a mezzo secolo di distanza da San Carlo Borromeo, ne fu un imitatore mirabile dell'applicazione della legislazione post-tridentina, al reggimento della diocesi. Passato a Padova, ed ivi pastore infaticabile di quel gregge per trentatré anni vi fece fiorire una ricchezza tale di istituzioni ecclesiastiche, di cultura, di assistenza, di apostolato, da rendere veneratissima la sua persona e immortale il suo nome, anche per i secoli che succedettero al suo così operoso passaggio. -
Giuseppina Ferrisi. Donna dei nostri giorni vissuta tra terra e cielo
Questo scritto presenta la figura di Giuseppina Ferrisi (1922-2018), che visse una normale e ricca vita nel mondo, come moglie, madre e insegnante, senza che nessuno immaginasse con quanta costanza ella vivesse contemporaneamente un cammino spirituale, fatto di preghiera continua, di contemplazione e di anelito al misticismo, per tener fede alla missione cui si sentiva chiamata: essere ""un'anima adorante"""" per la Gloria di Dio."" -
San Silvestro I papa
Di Silvestro non si conoscono i dati anagrafici, se non appena i nomi dei genitori: Rufino, suggerito dal Liber Pontificalis, e Giusta, menzionata nella Vita beati Sylvestri. Si ignorano anche l'educazione ricevuta, gli studi compiuti e il suo tirocinio ecclesiastico. Nasce nella seconda metà del secolo III, nel periodo successivo alla fine della persecuzione scatenata contro i cristiani dall'imperatore Decio. Attraversa indenne la grande persecuzione di Diocleziano, iniziata nel 303. Probabilmente è già presbitero a Roma durante il breve papato di Marcello (308-309). L'anno dopo l'editto di Milano (313), che ha accordato libertà di culto e pace ai cristiani, muore Papa Milziade. Il clero romano il 31 gennaio 314 elegge a Vescovo di Roma il presbitero Silvestro. Buon conoscitore della complessa situazione ecclesiale, tra i compiti che assolve con sapienza, carità e zelo ci sono: la riorganizzazione delle Chiese e la relazione con esse sia in Occidente che in Oriente; il nuovo rapporto con l'imperatore; la gestione delle crisi e delle divisioni interne dovute a varie eresie come l'arianesimo. Al Concilio di Nicea (325), Papa Silvestro invia due presbiteri, suoi rappresentanti. Muore il 31 dicembre 335, dopo aver retto da Pontefice massimo la Chiesa apostolica di Roma per quasi 22 anni. Fu sepolto nella Chiesa presso le Catacombe di Priscilla. Ora le sue ossa sono custodite nell'Abbazia di Nonantola presso Modena. -
Ino e le olimpiadi dei fiori. Ediz. a colori
Il libro narra la storia di Ino, un minuscolo folletto, piccolo di statura ma grande di cuore. È un ragazzo curioso e intelligente ma bullizzato dai compagni perché considerato ""mingherlino"""". Nonostante ciò sarà proprio Ino a salvare gli abitanti del villaggio dimostrando a tutti grande coraggio e tanta astuzia."" -
A te, Maria, si accosta la mia anima
L'attuale pubblicazione, semplice e agile anche nel suo formato tascabile, è preghiera dell'ora presente, per l'uomo d'oggi, che scorre devotamente sulle labbra di tutti (...). Nessuna pretesa teologica, nessun calcolo letterario, nessuna presunzione magistrale: solo preghiera, preghiera spontanea, preghiera immediata, preghiera universale degli ultimi, che attinge alle corde più intime e commosse dell'animo umano in un momento di grande prova. Un agile repertorio dal respiro universale. Un vademecum quotidiano dell'anima rivolto a Maria. Per chi crede e per chi non crede, per chi pratica e per chi ha abbandonata la chiesa, per chi sa che Dio è padre dell'umanità, che la Santa Vergine ci è madre e per chi l'ha dimenticato o abiurato: i pericoli morali ed esistenziali di portata cosmica che minacciosamente si profilano all'orizzonte, incombono, infatti, sugli europei e sui cittadini del mondo, non solo sui credenti, ma sull'umanità tutta (Mons. Daniele Rota). -
Santi Fermo e Rustico martiri
Purtroppo nel Medioevo, alcuni agiografi greci e latini, in mancanza di documenti storici circa i martiri delle persecuzioni imperiali da Nerone (secolo I) a Galerio (inizio secolo IV), si sbizzarrirono a inventare del loro martire preferito particolari prestigiosi e miracolosi. I Martiri Fermo e Rustico furono tra i più bistrattati , perché agiografi latini, uno prima del secolo VI, ed altri dopo qualche secolo, scrissero la biografia dei due Martiri; i secondi agiografi cambiarono ai Martiri perfino i connotati anagrafici, salvando e confermando solo la loro esistenza storica e le sacre reliquie venerate a Verona fin dal secolo VIII. -
Santi Faustino e Giovita martiri
Faustino e Giovita, nati nel I secolo d.C., sono due fratelli di nobile famiglia pagana di Brescia. Si arruolano giovanissimi nell'esercito romano scegliendo la cavalleria legionaria. Dopo vent'anni di servizio rientrano nella loro famiglia. In città i due fratelli si avvicinano ala comunità cristiana. Sotto la guida di Apollonio Faustino e Giovita intraprendono il catecumenato e diventano cristiani. Si dimostrano subito laici attivi e coraggiosi nell'annunciare il Vangelo, tanto da essere notati da Apollonio che li consacra Faustino sacerdote e Giovita diacono. La loro fervente attività apostolica non sfugge ai pagani che li denunciano al tribunale romano. Faustino e Giovita vengono arrestati e incarcerati. Rifiutandosi di abiurare la fede, i due fratelli sono condannati a morte. -
Mother Maria Pia of the Cross. Foundress of the Crucified Sisters Adorers of the Eucharist
Maddalena Teresa Rosa Notari (poi Maria Pia della Croce, 1847-1919), donna mite e umile, innamorata dell'Eucaristia e conquistata dal mistero dellas Passione di Cristo, testimoniò concretamente la sua adesione a Dio con la tenacia nel contrastare il male, il coraggio nel soffrire, l'ardore apostolico posto nella cura di chiunque entrasse nel suo raggio d'azione. Anima contemplativa, seppe tuttavia vivere appieno il suo tempo, forte di un carattere che non la isolava dal mondo, preoccupata com'era di offire sostegno concreto all'umanità sofferente. -
Don Donato Giannotti. Padre dei poveri
Casapulla (CE). Donato Giannotti nasce il 6 giugno 1828; i suoi genitori appartengono ai casati più nobili, ricchi e illustri del paese. Durante i suoi primi anni Donato rivela una forte inclinazione alla preghiera e ad altre pratiche di pietà. Alla fine del 1840 entra in seminario. Il 21 settembre del 1844, Donato è ammesso alla sacra tonsura. A causa dell'improvvisa morte dell'amata mamma, Donato si ammala e vive fuori dal seminario per circa due anni. Capua (CE). Il 21 maggio 1853, don Donato è ordinato presbitero nella cattedrale di Capua. Inizia il suo ministero sacerdotale nel suo paese natio, Casapulla; qui fonda la Pia Confraternita dell'Addolorata. La sua generosa carità per chi soffre si concentra in particolare sull'infanzia orfana. Santa Maria Capua Vetere (CE). Fonda un istituto per i poveri orfani affidandone la cura ai frati Bigi, fondati da padre Ludovico da Casoria, suo grande amico. L'istituto viene inaugurato il 1 gennaio 1869. Nel 1872 don Donato prende in affitto una casa per accogliervi bambine povere ed orfane. Fonda il Pio Ritiro delle Ancelle di Maria Immacolata. È nominato rettore della chiesa della Pietrasanta e cappellano dell'ospedale San Giuseppe. La vita spirituale di don Donato è caratterizzata da vari carismi (discernimento e profezia) e fenomeni mistici (estasi e levitazioni). Emerge soprattutto la sua straordinaria carità verso il prossimo. Termina il suo pellegrinaggio terreno il 26 febbraio 1914. Il 19 dicembre 2011 il Papa Benedetto XVI firma il decreto della sua Venerabilità. -
Beato padre Giovanni Schiavo
Giovanni nasce, primogenito, l'8 luglio 1903. Fin da ragazzino manifesta la volontà di essere sacerdote. Grazie all'aiuto di un prete del paese, può studiare da allievo esterno presso l'Istituto Maria Immacolata a Montecchio. Giovanni è ammesso tra i Giuseppini del Murialdo nel 1917 e si trasferisce al seminario di Frascati. Inizia il noviziato, il 4 settembre 1918, nell'Istituto San Giuseppe a Volvera. Il 28 agosto 1919 fa la Prima Professione religiosa. Il 13 agosto 1925 Giovanni fa la Professione Perpetua. È ordinato sacerdote il 10 luglio 1927. Mentre svolge il suo apostolato in varie case della congregazione, si fa largo nel suo cuore un'intensa vocazione alla vita missionaria e net 1931 è inviato in Brasile. Padre Schiavo giunge nel sud del Brasile il 5 settembre 1931 ed è destinato ad Ana Rech. Dopo un breve periodo a Galopolis, nel 1937 ritorna ad Ana Rech come direttore dell'opera, divenendo contemporaneamente superiore della Vice Provincia. Dal 1946 è scelto come primo superiore della neo-Provincia del Brasile. Il 23 aprile 1947, padre Schiavo fonda un Centro per Minori a Caxias do Sul, che diviene la sede della Provincia. Nel 1954 dà inizio alle Suore Murialdine a Fazenda Souza. La sua salute, negli ultimi dieci anni di vita, risulta seriamente compromessa. Nell'inverno del 1966 la situazione si aggrava e, il 27 gennaio 1967, muore. Padre Giovanni Schiavo è beatificato il 28 ottobre 2017. -
Padre Camillo Cesare Bresciani (1783-1871). Storia di una rifioritura camilliana
«Padre Camillo Cesare Bresciani, fondatore della Provincia Lombardo Veneta dei Camilliani, testimonia il ripresentarsi di un passato che rinasce, si rinnova e porta frutti con altrettanta fecondità. Man mano che ci inoltreremo nella sua conoscenza emergerà spontaneo il confronto tra i decenni vissuti da San Camillo ai quali si ispirava, i suoi decenni che l'hanno visto riformatore del suo Ordine, e i decenni nostri sui quali ci andiamo interrogando e che noi pure non intendiamo vivere da rassegnati» (dalla presentazione di Padre Roberto Corghi). -
Nicola. Ediz. a colori
La biografia di un ragazzo raccontata in questo libro che fa parte della collana ""Echi dell'anima"""". Un ragazzo normalissimo che, ammalatosi improvvisamente, trova conforto e rifugio in Gesù, che diventa per lui forza, coraggio e speranza. Età di lettura: da 6 anni."" -
Pedro Arrupe S. I. «Un uomo per gli altri»
La biografia di un uomo di quelli che, con spirito di fede, non ha mai ceduto di fronte a una chiamata personale impegnativa, da perseguire fino in fondo, per buone ragioni. Chi lo ha conosciuto è pronto a testimoniare questa sua tenacia, e nello stesso tempo è felice di dare atto della sua fedeltà nel viverla con pienezza e con slancio. È di certo questa sua costanza a fare di lui un esempio luminoso di uomo e di religioso, in un contesto socio-culturale ed ecclesiale certamente non dei più favorevoli, entro il quale si è mosso con intelligente generosità, prendendo iniziative incisive, che ancora oggi si riflettono nell'attualità corrente. -
Santa Francesca Saverio Cabrini. La santa dei migranti. Ediz. illustrata
"Conoscere Santa Cabrini equivale a immettersi in un mondo che parla di santità quotidiana. Quella della """"porta accanto"""" per dirla con le parole di Papa Francesco. Madre Cabrini la percepisci, infatti, come la compagna di strada che ti aiuta a vivere le vicende della vita, belle o tristi non importa, con il sorriso della speranza"""". (dalla prefazione di Mons. Rino Fisichella)" -
La chiesa cattolica in Russia. Il servizio di don Bernardo Antonini alla vita del piccolo gregge nel contesto cristiano ortodosso. Ediz. illustrata
"Il desiderio di dedicarmi a questo tema è nato dall'esperienza in prima persona della Chiesa Cattolica in Russia, con la sua freschezza nella vita di fede, e dall'intuizione sul contributo che essa può dare al cammino verso l'unità dei cristiani. L'auspicio è che il presente lavoro possa essere un piccolo contributo all'unità della verità, aiutando cattolici e ortodossi russi ad avere una visione comune su ciò che ci unisce, la fede in Gesù Cristo, con tutte le conseguenze umane e pastorali che quest'ultima comporta.""""" -
Un campione alla Ugo Colombo. Il «ruolo» nel ciclismo degli anni Sessanta. Ediz. illustrata
«Un mese dopo aver terminato questa lunga intervista, il 10 ottobre alle ore 10.00, è mancato Ugo Colombo, campione di ciclismo degli anni sessanta-settanta. Ho telefonato al suo amico Gianni Mura per comunicargli la triste notizia. Pochi giorni dopo Gianni ha scolpito su ""La Repubblica"""" un bellissimo ricordo: Ugo, """"Hombre Vertical"""". Dopo la morte di Ugo volevo rinunciare al progetto, poi, ripensando alle parole di Gianni, sollecitato dai suoi amici, ho deciso che avrei dovuto raccontare la storia di quest'uomo verticale. La pubblicazione, però, doveva essere legata a uno scopo sociale, per promuovere i valori umani e sportivi che Ugo aveva rappresentato: sport leale e pulito. Un progetto storico-sportivo, ma anche pedagogico, rivolto ai giovani e alle loro famiglie, a allenatori e società sportive. Mi prendo questo impegno: i proventi derivanti dai diritti d'autore dovranno essere utilizzati con questa finalità e devoluti a organizzazioni, di mia scelta, che abbiano gli stessi obiettivi.» (l'autore). Prefazione di Germano Cavalli. Postfazione di Walter Cecchin."" -
Madre Gaetana del SS. Sacramento. Una mistica della carità
In queste poche righe emerge la bella figura di Madre Gaetana: una vera mamma nel nome e di fatto, capace di tenerezza, di affetto, ma al tempo stesso altrettanto capace di chiarezza e di fermezza. Molti oggi desiderano che Madre Gaetana venga definita santa dalla Chiesa, così che venga indicata come modello per tutti i cristiani e per tutta l'umanità. -
Padre Gianfranco Maria Chiti. Il saio e la tuta mimetica
"Sono stato sempre un soldato, sai. Ho cambiato Milizia, ma sono sempre un soldato, ho soltanto messo il saio sulla mia vecchia tuta mimetica da combattimento""""."