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Isole
"Originale e accattivante l'idea di un romanzo che si sviluppa a più voci: la stessa situazione, quasi fosse la visione di un film, viene presentata sotto diversi punti di vista. Tante isole, appunto, costellate ora di speranza ora di dolore, pervase da un senso dell'attesa che accompagnerà il lettore lungo un suggestivo percorso emozionale."""" (Rossella Montemurro)" -
Nove voci per un'antologia
L'antologia che presentiamo si compone di testi di vari autori e autrici che, pur avendo già ricevuto riconoscimenti e apprezzamenti in ambito critico e di pubblico, hanno aderito a un'opera collettiva come testimonianza di un comune interesse per la scrittura e con il proposito di divulgare ulteriormente la propria opera. Si tratta di una selezione di testi di poesia, prosa, drammaturgia, che insieme formano una silloge composita e complessa in cui ogni autore o autrice può meglio individuarsi nel confronto con gli altri, e offrire a chi legge un profilo della propria personalità artistica. -
Insoliti Personaggi. Ruggero Marcantoni e Ancora
"Il gusto del rapido tratteggio (quel gusto bozzettistico molto toscano, quasi di ascendenza fuciniana), tipico in pregresse e bellissime pagine dell'autrice, in questi racconti, pur non snaturandosi nella diversa cifra stilistica, sembra dilagare in più vasti e implicativi spazi di narrazione: tutto, qui, assume il respiro ampio della sapienza contemplativa affabulata dalla memoria, tutto partecipa delle dimensioni sotterranee del pensiero mentre si fa parola; e la parola stessa, ben vigile nel mantenere tesa e viva la forza penetrante della descrizione, sembra farsi magico involucro evocativo per quelle figure di caldo fervore umano chiamate a significare la mitologia di un tempo e di una storia, di una realtà e di un ambiente. Racconti scanditi dai ritmi di un teatro interiore in cui pure l'elemento nostalgico si stempera nella serena ricchezza dello spirito comunicativo, costituiscono forse il più alto capitolo della produzione letteraria di Lara Pasquini."""" (Rodolfo Tommasi)" -
Il seminatore
"Chi crede ancora nella funzione educativa della scuola, chi ha a cuore le sue sorti e intende prendersene cura - nel ricordo di quell'I care che ci ha insegnato Don Lorenzo Milani - non avrà difficoltà ad amare questo libro che nasce da una lunga esperienza vissuta dall'autore, dapprima come insegnante e poi come dirigente scolastico. (...) Il libro passa in rassegna le più importanti problematiche che la scuola incontra nel farsi comunità educante: la fragilità caratteriale di alcuni insegnanti, la difficoltà a lavorare in équipe, le problematiche relative alla valutazione degli studenti e all'aggiornamento dei docenti, gli ostacoli che si frappongono alla necessità di allargare gli orizzonti del 'chiuso mondo scolastico' verso il 'grand'angolo della vita'."""" (Cristiana Vettori)" -
Vocativi in eco
"Al lettore di poesia auguro di imbattersi più spesso di quanto non gli accada in versi caratterizzati da una sobrietà densa e intelligente come questi di Fulvio Segato. Se non ho scorso troppo superficialmente la sua nuova raccolta, mi sembra di poter constatare che il passato, la memoria con nostalgie e rimpianti, non vi trova uno spazio privilegiato (anche se ero giovane abbastanza ci soccorre con una serie di 'informazioni' utili). C'è qualche avvisaglia di futuro, ma di norma i testi rispondono a un presente che, per natura drammatico e fuggevole, va percepito e trascritto in ogni suo motivo. Nulla di enfatico, a dar tinte eccessive a queste liriche, eppure quell'io che comincia dichiarando di avere 'molte schegge di vetro /fra le dita, sulle braccia, / fin sul collo e altro ancora' avrebbe ben potuto debordare, sulla scia di un così insolito attacco. E invece - per passaggi tra descrittivi e metaforici - lo sguardo va al cielo, al mare, al bosco, all'arcobaleno, per tornare, in un clima sospeso, al sé, 'cuore vitreo' e 'anima di cristallo'."""" (Silvio Ramat)" -
Il biennio rosso 1919-1920
"Nives Banin, con il suo saggio sul Biennio Rosso, ha intrapreso una scelta coraggiosa. Di quanto infatti si sia scritto sulla storia italiana del 900, pochissimi testi si occupano puntualmente ed esclusivamente dell'argomento. Gli anni compresi tra il 1919 e il 1921 vengono infatti interpretati come una testa di ponte tra la storia politica italiana indissolubilmente legata al parlamentarismo liberale a quella dominata dalla dittatura mussoliniana. Questo evento storico viene dunque trattato perché esso si dimostra funzionale per sviluppare i tempi ben più interessanti dell'avvento del fascismo.""""" -
Tatuaggi
"Di un poeta che si dedica anche alla pittura non interessano, di solito, - e sarebbe invece giusto il contrario, da un punto di vista critico - il complesso rapporto tra le due diverse attività e le loro comuni ragioni o implicazioni. Questa rinunzia crediamo che sia causata dalla difficoltà di una operazione, che dovrebbe assimilare o indicare come equivalenti quelle caratteristiche specifiche e proprie di ciascuna differente attività artistica. Tuttavia, in certi casi particolari, sono tali l'impegno e la ricerca di una totale visione delle cose e della natura, da parte di un artista-scrittore - come nel caso della nostra Franca Moraglio Giugurta - e così intensa è la sua capacità inventiva, in unione con una profonda riflessione, che la scrittura poetica ne risulta come amplificata e capace di rinviare, almeno indirettamente e metaforicamente o per analogia, anche se non esplicitamente, alle forme differenti della pittura e alle sue implicazioni profonde, come alle radici uniche e comuni di una sua generale 'imitazione' del mondo e della natura."""" (Neuro Bonifazi)" -
Come amici
In una Firenze che si appresta all'ennesima calura pre estiva, si intrecciano le storie di quattro ragazzi (Max, Alice, Melissa, Andrea). I protagonisti girano in motorino tra le labirintiche vie di Firenze, vivendo una stagione della vita particolare, unica. Max, studente universitario e dj, conosce quasi per caso due bellissime ragazze: Alice e Melissa. Andrea è il migliore amico di Max, un meccanico alla ricerca di un posto nel mondo e soprattutto di ragazze da abbordare. Le storie dei quattro si intrecciano sulle note di canzoni, tra pallonate, esami, situazioni sempre al limite e qualche scazzottata. Tutti e quattro alla ricerca di un'amicizia, dell'amore o semplicemente alla ricerca di loro stessi. Un romanzo vivace e frizzante che si avvale di un'ambientazione ""magica"""" in un luogo ricco d'arte e di cultura, e sviluppa l'intreccio di storie che hanno come protagonisti giovani e giovanissimi, e i loro travolgenti amori: storie parallele in un turbinio di seduzioni, attrazioni, incanti, insidie, inganni, che clamorosamente smentiscono il proposito dichiarato nel titolo, """"Come amici""""..."" -
Il senso del sempre
"Il fascino di questa poesia è sorprendente e immediato, ed è, nello stesso tempo, sconcertante e indefinito, come se il lettore, o il critico, fosse volutamente assalito o invaso da una misteriosa agitazione dell'autrice, che sembra alle prese con una strana e quasi disumana 'Voce' e con misteriose paure e un fondamentale desiderio di fuga e di 'volar via'. E si sentisse, il lettore o il critico, quasi spiazzato dalle 'esplosioni' di questo linguaggio, molto piacevoli per invenzioni e coloriture e varietà di versi, di cui però si debba propriamente riuscire a contenere l''impeto' fantasioso ravvicinato, per poter arrivare alla comprensione e allo svolgersi della storia! E in tal modo si possa apprezzarne la complessa figurazione rappresentativa, coloristica e sonora e lasciamoci dunque trascinare da questa poesia che ci affascina e ci parla dal profondo della sua anima! Da quello che ci dirà con la grazia naturale della sua immaginazione e la passione di un'intera vita, possiamo poi comprendere il significato spirituale ed esistenziale del lungo 'viaggio' di questa intera raccolta poetica, e l'intensa e originale elaborazione del suo stile!"""" (Neuro Bonifazi)" -
Il luogo della memoria
"Dimorare nei luoghi della memoria nella luce incantata di un incontro, entrare in una dolce e fascinosa simbiosi con personaggi di un lontano passato a cui ci lega una sorta di comune destino. è il caso di Rosanna Gazzola, autrice di questo bel saggio su Ada Negri che non ha la pretesa di una speculazione critica sulla sua parola poetica, sebbene ne tracci con sapienza le grandi linee, ma quanto la volontà di evidenziare, con garbo e sobrietà linguistica, affinità di sentimenti e condivisioni esistenziali con la grande poetessa, attraverso una comunanza di luoghi e ideali che il solco divisorio del tempo, con suoi mutamenti epocali, rende alla fine singolare e preziosa."""" (Carmelo Consoli)" -
Luce
"La grazia espressiva di un'esposizione poetica apparentemente semplice e priva di evidenti artifici, nei versi di questa raccolta, e la facilità stupefacente di un eloquio 'parlato' con la disinvolta insistenza della sola anaforica iterazione ('oltre le nostre piccole e grandi gioie, / oltre i nostri piccoli e grandi dolori'), non ci impediscono, anzi ci aiutano a capire un singolare progetto fortemente simbolico, quasi un modello esemplare di una complessa e sofferta ricerca interiore. Si tratta di un cammino, infatti, problematico e intensamente dialogico con se stessa e con il suo 'cuore', che l'autrice, splendida e fantasiosa protagonista, affida alla tenerezza animatrice delle pur familiari 'parole', che superano il 'niente' e sostengono la speranza di un 'dove' più grande e più 'alto' . Un cammino diretto verso l'identificazione con la propria immagine, riflessa nei ricordi e nei fantasmi, che sembrano turbare, senza altra possibilità, la sua inconsapevole coscienza."""" (Neuro Bonifazi)" -
Excursus d'un vìllico scrivano
I poeti amano le parole. Sono le parole che da dentro li ispirano, a ben vedere. Che li eccitano e che li muovono. Perché sono i loro pastelli, le parole, sono i mattoni, sono le vere sostanze della poiesi e dell'architettura ultimata insieme. E da piccole architetture di parole, ipermodellate da un labor limae senza ristoro, è composta questa collezione di Piero S. Costa. -
I poeti fioriscono quando vanno in putrefazione
"Se il titolo di questa raccolta, dall'apparenza bizzarra e metaforicamente un po' macabro e forse irriverente, sembrerà a qualcuno, com'è possibile, almeno strano, diciamo subito che il crudo realismo delle parole, che ce lo propongono con una certa dose di amara ironia, vorrebbe contrapporsi, crediamo, nell'intenzione dell'autore, alla concezione ingiusta di esaltare i poeti solo dopo la morte o solo i poeti ormai del passato. E quindi rivela, in loro (e sua?) ironica difesa, insieme all'apprezzamento nel considerarli come dei fiori, quello che è il leit-motiv di questa raccolta di testi poetici, ossia la concezione satirica del contemporaneo mondo letterario e artistico e una visione etica e politica disastrosa, in termini gustosamente caricaturali e metaforici, ma persino drammatici, della nostra epoca e delle sue ingiustizie."""" (Neuro Bonifazi)" -
IL salto della biolca
"Carta e penna servono, ma non bastano. Neppure basta la cultura con il suo prezioso, ma spesso ingombrante bagaglio tecnico ed erudito. Chi scrive poesie può anche non sapere che cosa siano una sinestesia, un ossimoro, un chiasmo: eppure li usa, con creativa naturalezza, come chi compone musica, le note, gli accordi, anche se non sa leggere il pentagramma e non conosce le regole dell'armonia. Al critico, ma anche al semplice lettore spetta, poi, il gusto di scoprire i percorsi, le forme attraverso le quali quell'istinto si è espresso, al fine di predisporre un sommario dei richiami, di tendere un filo per orientarsi, nei labirinti dei versi, delle strofe e dei colori: come una sfida a snidare la naturale ritrosia di chi scrive. Anche la poesia più occasionale, come quella di intrattenimento, nasce dall'esigenza di dare agli altri qualcosa di sé in un atto di generosa e libera complicità, ma il gioco, a prescindere dalla loro professione, dalla loro carriera, e perfino a prescindere dalla qualità del proprio linguaggio poetico, comporta delle regole, esige delle chiavi di lettura nonostante la loro preziosità."""" (Bruno Andreolli)" -
Letteratura italiana contemporanea. Figure e orientamenti
Esiste un'area della letteratura italiana contemporanea meno conosciuta ma non per questo meno interessante e meritevole di attenzione: autori e autrici che si cimentano con la poesia, la narrativa, la saggistica, una pluralità di voci che certamente meritano considerazione e apprezzamento. È proprio da questo che nasce il presente lavoro: dal desiderio di far conoscere al grande pubblico la forza e la vitalità di una feconda ""comunità delle lettere"""", come ci piace chiamarla, che si affianca alle voci più conosciute e riconosciute del panorama letterario nazionale. Una comunità all'interno della quale si collocano peraltro scrittori e scrittrici che già hanno ottenuto significativi riconoscimenti critici o nell'ambito di prestigiosi premi letterari, e che dunque si propongono con il bagaglio di opere e di realizzazioni caratterizzate da una personale cifra stilistica e linguistica, che è già in grado di imprimere un carattere di originalità e novità alle attuali tendenze letterarie e artistiche del nostro Paese."" -
Politica e scienza in Vilfredo Pareto
La scrittrice Nives Banin comprende alla grande l'attualità del momento e come appassionata cronista analizza i medesimi momenti storici particolari. Dopo aver scritto ""Il biennio rosso - 1919-1920"""" in questo volume riscopre la teoria di Vilfredo Pareto, uomo nobile che proprio negli anni '20 quando si riaffacciavano alla storia nuove istanze e movimenti, da buon liberale, sentiva però le esigenze di un liberal socialismo e avrebbe voluto, impresa ardua e utopica, unire le due correnti e l'evoluzione dei tempi e dell'uomo in una fortunata formula matematica: detto marginalismo."" -
A ridosso del traguardo
Un linguaggio poetico ricco e variegato dunque, che si avvale anche di un uso originale di caratteri grafici e segni d'interpunzione - virgolette, in sostituzione di virgole e puntini sospensivi, o per evidenziare e sottolineare parole, ad esempio - e introduce a un'opera anch'essa particolarissima, come del resto ogni espressione del poeta Piero S. Costa. -
La pergamena
Un turista in vacanza a Cuba, una splendida ragazza e un tesoro nascosto sono gli ingredienti di questo romanzo di avventure, che tra le pieghe di una narrazione leggera, rivela un affresco della Cuba di Castro, con tutte le contraddizioni, le speranze e le delusioni di un popolo paziente, orgoglioso e dignitoso, con il quale la vita è stata avara. -
Rileggendo «To the lighthouse»
Edda Ghilardi Vincenti, con intuito tutto femminile, pervicace nell'indagine interiore, parla con simpatia della protagonista di ""To the Lighthouse"""", Mrs. Ramsay, una donna bellissima, anzi, singolare per il fascino che emana dalla sua persona. Ella ha una luce tale da indurre all'accoglienza, alla comunicativa, alla riflessione; irradia intorno a sé una speciale solarità, tanto da investirne il marito Mr. Ramsay, valente filosofo ma ispido nel tratto..."" -
Io debutto
Preghiera, speranza, amore sono i leit-motif del sentimento di Nives Banin che ama il prossimo ""al di là di se stessa"""" perché proprio il prossimo è il nostro specchio, la realtà del sé e di Dio stesso. Le poesie, nella sua semplicità e chiarezza d'espressione, diventano guida preziosa per guardarsi dentro, trovare sempre Dio che ispira amore e speranza in un domani sempre migliore.""