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Platone. Repubblica, Libro XI. Lettera agli amici d'Italia
Questo volume presenta due testi inediti di Platone, a lungo dimenticati poiché considerati apocrifi: il libro XI (nonché ultimo) della Repubblica, e la Lettera XIV agli amici d'Italia sulla giustizia. Entrambi i testi suscitano uno straordinario interesse perché documentano una svolta imprevista nel pensiero del grande filosofo: l'incontro di Socrate con l'enigmatica figura dello ""straniero di Treviri"""", nel quale è forse possibile riconoscere un antico precursore di Karl Marx. Questo incontro è drammaticamente descritto nel libro XI della Repubblica. La Lettera invece documenta un episodio della storia d'Italia finora sconosciuto: un piccolo avventuriero, demagogo spregiatore della giustizia, esercita la tirannide con l'appoggio di alcune selvagge tribù di barbari del Nord. Entrambi gli scritti platonici sono accompagnati da ampi commenti critici e filologici."" -
Il complesso dell'Annunziata. Sette secoli di arte, storia, accoglienza
Il tesoro dell'Annunziata, di anno in anno, pezzo dopo pezzo, è stato donato da regine e sovrani, da cittadini di ogni ceto per aiutare i propri simili, per donare un sorriso a chi ne aveva tanto diritto, per voto a quella Madonnina così cara al nostro popolo. Ma l'Annunziata non è solo questo, è anche un forziere che più di ogni altro monumento racchiude la memoria storica di Napoli, un tesoro di opere d'arte di epoche e stili diversi, uno scrigno che, chiuso con una ferrea chiave, nasconde gelosamente l'origine misteriosa di migliaia di vite umane. -
Aristotele Eubulo e la ricchezza. Dialogo immaginario con Platone
Il dialogo qui presentato è la ricostruzione immaginaria di un dialogo perduto di Aristotele, intitolato Della ricchezza, del quale si sono conservate solo tre citazioni. Si tratta chiaramente di un falso, confezionato tuttavia secondo criteri di verosimiglianza, cioè sulla scorta di notizie storiche accertate sull'Atene dell'epoca e sulle vite dei personaggi in esso coinvolti, nonché di brani tratti dalle opere conservate di Platone e di Aristotele. Il dialogo ha luogo nell'Accademia platonica, nell'anno 350 a. C., cioè tre anni prima della morte di Platone, e ha come personaggi Platone, lo stesso Aristotele, Speusippo, Senocrate e Teofrasto. Nella finzione esso porta come titolo Eubulo, nome di un imprenditore, noto soprattutto per la sua ricchezza, che realmente governò Atene a quel tempo. -
Lo Stato sociale: alba, meriggio, tramonto. Una mappa ricognitiva
Il welfare state, nato sotto l'egida delle idee di Beveridge e di Keynes, è stato, per lungo tempo, sinonimo di stabilità e prosperità. Il trend demografico sfavorevole, l'impatto strutturale della crisi economica, il decremento della popolazione attiva, ne hanno essiccato il processo distributivo. Queste diseconomie, unite agli sperperi, hanno riacceso il dibattito in punto di sostenibilità/legittimità del Welfare. Occorre riorganizzarlo, contemperando libertà e motivazioni individuali con una rete protettiva per gli emarginati e le nuove povertà. Si affronta, poi, la risalente problematica delle pensioni - un cantiere perennemente insonne - in chiave storicizzata e prospettica. Si argomenta, infine, sui tre macro-obiettivi della coalizione giallo-verde. Superamento della Fornero; reddito di cittadinanza; flat tax. Prefazione di Oronzo Mazzotta. -
Nottingham Lace
Il testo riassume una serie di tematiche care all'autore, come la rappresentazione dei vizi privati e delle pubbliche virtù di una classe borghese con la sua riduttiva concezione dell'esistenza e il suo arido perbenismo, responsabili di quella inerzia del cuore che agli occhi dello scrittore costituiva una delle peggiori caratteristiche del costume nazionale. Nel ritratto del protagonista, un adolescente inquieto, impegnato a districarsi dalle false immagini della realtà proiettate su di lui dai parenti con i quali vive, sono rintracciabili molti elementi autobiografici, a cominciare dal senso di estraneità del giovane rispetto alle regole e ai valori di una società capace di stendere infiniti lacci in cui imprigionare una coscienza in formazione. Contiene la novella ""Ralph e Tony""""."" -
Archeologia e animali. La narrazione degli autori antichi
Il libro, le cui fonti sono le opere di autori di lingua greca e latina, è strutturato in tre capitoli: Allevamento, Produzione e Sacro. In ognuno di essi i paragrafi trattano argomenti a sé stanti, seguendo un ordine essenzialmente cronologico. Diverse specie animali, terrestri ed acquatiche, sono annoverate nel capitolo riguardante l'Allevamento. Tale pratica, intrapresa nel Neolitico, fu determinante per il cambiamento della storia dell'uomo e presso antiche popolazioni mediterranee sosteneva l'economia di piccole comunità e popolazioni. La storia dei sanniti, ad esempio, è legata all'allevamento ovino e alla transumanza. I romani crescevano ed educavano il cane come animale d'affezione in ambito domestico, e le modeste conoscenze di medicina veterinaria supportavano la crescita dei cuccioli e la cura dei soggetti adulti. È stata esposta, nel capitolo sulla Produzione, l'importanza avuta da alcuni animali per la produzione di carni conservate, miele e garum. La pesca, poi, necessaria alla produzione di pesce salato, era praticata da molti abitanti di Ercolano. Grazie agli asini che azionavano le macine, il cui movimento rotatorio triturava il grano, veniva prodotta la farina. La cattura dei grandi animali selvatici nei territori africani e asiatici, utilizzati negli anfiteatri nel corso dei ludi, rappresentava una notevole fonte di reddito. Nel capitolo pertinente il Sacro, infine, viene delineato il ruolo di alcune specie animali nelle credenze di antichi popoli. Fin dal Paleolitico, infatti, la figura degli animali appariva imperscrutabile e divina. Nella religione egizia il gatto era adorato e imbalsamato come pure il toro che, dopo l'imbalsamazione, era posto in grandi sarcofaghi murati in nicchie. La capra, nella tradizione religiosa greca e romana, godeva di una certa sacralità. -
Il sangue e l'anima. Anatomia della cura di sé e filosofia del conoscere sé stessi
"Puoi discernere fra il sangue e l'anima. Puoi prenderti cura di te in senso filosofico, trasformando la vita in un'opera d'arte. È la """"epimeleia heautou"""" di Socrate, Seneca, Marco Aurelio. Qui la mia versione""""." -
O cattolici col papa o barbari col socialismo. L'antisocialismo in Italia (1849-1899)
Ricomposta la frattura operata dalla Rivoluzione francese, la Chiesa ritiene che nessun atto debba più essere omesso per la sua salvaguardia e per combattere e reprimere ogni manifestazione del pensiero moderno. L'accentramento politico e dottrinale di Pio IX, prima, e di Leone XIII, poi, non fa che irrigidire l'atteggiamento della Chiesa verso la modernità e sancirne in maniera inequivocabile l'assoluta incompatibilità. Soprattutto contro il socialismo e il comunismo essa conduce una battaglia aspra e violenta, alimentata dal timore di perdere la propria leadership all'interno del Paese. Duri attacchi sono mossi non solo dai rappresentanti dell'intransigentismo cattolico, ma anche da esponenti del cattolicesimo transigente. Ogni contrapposizione tra temporalisti e sostenitori della rinuncia del potere temporale del papa, ogni disputa dottrinale tra tomisti e rosminiani, ogni divisione tra oppositori e fautori della conciliazione tra Stato e Chiesa sembrano scomparire di fronte a quella che viene ormai considerata l'ultima ""perversione"""" della modernità, il nuovo nemico, esterno, la cui minaccia è tale da indurre tutti, indistintamente, a unire le proprie forze per combatterlo. L'atteggiamento antisocialista diviene così, nella seconda metà dell'Ottocento, il punto di coagulo dell'azione dei cattolici, caratterizzata da una critica sempre più virulenta nei confronti del socialismo e di una, invece, sempre più stemperata verso il sistema capitalistico."" -
Quaresimale (per le signore)
Pubblicato in 7 puntate tra il febbraio e l'aprile del 1882 sul giornale letterario e satirico «Capitan Fracassa», il ""Quaresimale"""" di Matilde Serao è sfuggito alle registrazioni bibliografiche e, con esse, agli occhi del pubblico per oltre un secolo. Viene ora restituito ai lettori ricomposto nella forma canonica di libro contenente i sermoni da tenersi durante la Quaresima. Ne esce rafforzato il tono smaliziato e dissacrante con cui la giovane Chiquita intenta un percorso di correzione dai principali traviamenti femminili: la moda, l'amore, la maldicenza e persino la lettura dei romanzi. L'agognato dissolvimento della colpa finisce per produrre la sua più riuscita esaltazione e la predica si trasforma in un irriverente invito alla trasgressione."" -
Cinque studi su Benedetto Croce. Estetica, politica, dialettica, libertà, marxismo
Ernesto Paolozzi ricostruisce momenti fondamentali della filosofia crociana prendendo spunto da questioni particolari di grande rilevanza. Nei saggi dedicati all'estetica e alla politica ripercorre lo sviluppo del pensiero del filosofo mostrandone la perenne attualità. Nelle pagine dedicate alla dialettica, il punto di vista crociano fornisce all'autore l'opportunità di rilanciare il pensiero critico dialettico in un momento in cui la filosofia sembra essersi come ammutolita fra la crisi del pensiero calcolante e quella dell'irrazionalismo e del conseguente scetticismo. Nel saggio dedicato alla filosofia della libertà propone un'interpretazione in senso metodologico del liberalismo crociano, mettendo in rilievo la dinamicità del concetto di libertà attorno al quale ruota ciò che può essere definita una filosofia della liberazione. La libertà, infatti, non si può costringere in definizioni astratte ma si deve concepire, come scrisse Adolfo Omodeo, come libertà liberatrice, in perpetua lotta con tutte le infinite forme di oppressione che la storia propone. L'ultimo saggio è dedicato al Croce interprete di Marx. Alla luce degli ultimi sviluppi del pensiero politico e delle tormentate vicende storiche che hanno segnato il secolo scorso, la lettura crociana del marxismo in un serrato confronto con Labriola, si rivela particolarmente feconda. -
Quella notte del 9 novembre 1989
La caduta del Muro di Berlino nel novembre del 1989 indusse molti, sulla base di una visione semplificata del mondo, a ritenere che la Storia fosse giunta al suo capolinea, che l'Occidente non si sarebbe più scontrato con nemici storici, che ""la lotta altalenante che costituisce la storia"""" potesse concludersi con l'affermazione definitiva del liberalismo come modello di organizzazione della società moderna. Un errore. Rapidamente gli assunti ottimistici dell'epoca immediatamente successiva alla guerra fredda furono smentiti. La formula di Francis Fukuyama non resse alla prova degli avvenimenti: crisi politiche ed economiche, insieme all'implosione degli ordini regionali, ai bagni di sangue settari, al terrorismo, a guerre finite senza vittorie, ha messo in questione l'idea che la diffusione della democrazia e dei liberi mercati avrebbe automaticamente creato un mondo giusto, pacifico e inclusivo. Con la caduta del Muro si concluderà anche la storia del Pci, il più grande partito comunista dell'Occidente: nascerà il Pds. Non vivrà settant'anni come il partito comunista italiano. La storia dal superamento del Pci alla nascita del Pds, dalla caduta del Muro di Berlino alla scomparsa dell'Urss, Umberto Ranieri la ricostruisce con l'aiuto dei suoi """"quaderni di appunti"""" diventati """"un indispensabile esercizio quotidiano"""". La scrittura diaristica come si sostiene è la scrittura dell'intimità, o forse, come ricorda Elias Canetti dei suoi quaderni, una valvola di sfogo. Quello di Umberto Ranieri è un diario dei ricordi, è la storia di un pezzo di vita, vissuto con intensità e appassionatamente. Introduzione di Biagio de Giovanni. Prefazione di Giuliano Ferrara."" -
Naploitation. Napoli, la tradizione e l'innovazione
"Ci siamo persi la Piedigrotta e non abbiamo ancora il museo di Totò. C'era una volta la canzone napoletana classica e non c'è nulla per ricordare Enrico Caruso. Perfino Masaniello crea ancora disagio. Per non parlare di Achille Lauro, demonizzato più che studiato. Aver negato valore alla napoletanità, averla sacrificata sull'altare della lotta politica e aver sollevato steccati nei confronti di artisti come Gemito, di scrittori come Di Giacomo e addirittura di autori """"piccoloborghesi"""" come De Filippo o """"popolari"""" come De Crescenzo, ha privato Napoli di un patrimonio simbolico condiviso. Il risultato è un vuoto da colmare. Questo libro legge criticamente (ma anche autocriticamente) le teorie sulla napoletanità come vicolo cieco. E con ricordi, aneddoti e riflessioni avanza idee per viverla laicamente come un'opportunità. La Naploitation (Naples+exploitation) è tra queste""""." -
Benino sogna il presepio. Il racconto delle immagini simboliche del presepe napoletano. Ediz. illustrata
La realizzazione di questo volume nasce dall'obiettivo di restituire in qualche modo all'idea del presepe, così come consolidata nel tempo, il valore del messaggio originale, che racchiude in sé la forza della sacralità della natività, la bellezza delle immagini che la rappresentano e un messaggio tutto rivolto all'uomo, cui si richiede paradossalmente maggiore umanità e un costante ricorso alla pietas, che sia il tratto fondamentale della sua morale e della sua vita. Il presepe napoletano è il frutto di un'espressione artistica, articolata e completa, realizzata attraverso l'utilizzo di una molteplicità di competenze artigianali, provviste di un know-how costituito di tecniche esecutive e gestuali, tramandato di padre in figlio o comunque nell'ambito della propria bottega, e giunto a noi quasi intatto. -
Il problema difficile della coscienza. Su David Chalmers e sulla liquidità paradigmatica del pensiero
Poiché con il termine ""coscienza"""" intendiamo """"coscienza di qualcosa"""", un'analisi del sottostante fenomeno non può non rinviare a quel """"qualcosa"""". Ed entrambe le cose - la coscienza in quanto """"cosa"""" ed il """"qualcosa di cui abbiamo coscienza - formeranno inevitabilmente oggetto di riflessione epistemologica. A tale incombenza sembra, tuttavia, opporsi l'ambiguità dei vocabolari teorico-disciplinari utilizzati nella disamina di fenomeni che attengono, nella prevalenza delle ipotesi esplicative, alla costituzione dell'""""io"""" quale attore esclusivo del fenomeno indagato. Per cui, un discorso sulla coscienza parrebbe destinato a risolversi nell'enunciazione di una sorta di """"teoria fondamentale"""" - quella che gli astrofisici chiamano """"teoria M"""" - supponendo che per la descrizione di fenomeni oltremodo complessi ci si possa servire di più teorie parimenti valide in ragione delle mutevoli prospettive di osservazione."" -
Grazie Ameri, a te Valenti. Nel cinquantenario di 90° minuto. Leggende miti e finanche storie vere
Nel Cinquantenario di 90° Minuto l'autore, che vi collaborò, ha ricostruito i profili dei colleghi cui si deve il successo della trasmissione. Dai 'volti storici' ai colleghi di oggi. La sigla stessa emozionava quanto il racconto per immagini dei giornalisti: alcuni, popolarissimi, erano essi stessi notizia. Leggende, miti e finanche storie vere, perché di quei personaggi viene svelato l'impegno professionale anche oltre il calcio. 90esimo iniziò il 27 settembre del 1970, e di domenica cade il Cinquantenario. Stando alle date ufficiali ricorre pure il Sessantenario di Tutto il Calcio Minuto per Minuto. Le due trasmissioni furono modalità diverse dello stesso romanzo popolare. L'autore, per questo, ha ripreso con inediti particolari le vite dei radiocronisti più noti, spingendosi tanto indietro nel tempo, a.C. (ante Carosium), da individuare i pionieri della radio-telecronaca italiana. -
Specchio a tre ante
Quando si trova il coraggio di guardare oltre la superficie, persino un nome fa riflettere sulla tensione fra il destino e le scelte che possono trasformare la propria esistenza. rn«Solo tornare indietro, ritrovare il fantasma della propria infanzia in quella casa vicino al mare permetterà alla protagonista di fare pace con i suoi dolori, con i suoi lutti, con i suoi errori. E di accettare che la vita è doppia, e che spesso l'unica dolcezza che concede è farci camminare accanto ai nostri fantasmi» - RobinsonrnAda, la protagonista di questo romanzo, è in viaggio e, lungo il percorso, ci accompagna nel suo mondo interiore man mano che affiorano gli episodi della sua vita distinti, nel testo, da due diversi tempi verbali, che scandiscono il racconto facendo emergere, a poco a poco, sensazioni e vicende personali. Forse Ada non è l'unica a viaggiare: le due storie (presente e passato) spesso si intersecano con la dettagliata descrizione di locali e località e ci sembra, nel contempo, di incamminarci per quelle strade e di immedesimarci nel flusso dei pensieri della donna. L'Autrice sa ben districarsi in una materia multiforme, che rivela pure risvolti sociali di grande attualità, giungendo a un finale sicuramente inaspettato e richiamando una sorta di mise en abîme con il gioco di specchi creato, che restituisce ritmo e dà prova di padronanza stilistica e narrativa. -
Una capitale del XIX secolo. La cultura letteraria a Napoli tra Europa e Nuova Italia
Questo libro ricostruisce il determinante contributo di idee-forza, modelli comunicativi e formule artistiche, offerto da una capitale della cultura europea - la Napoli del XIX secolo - alla formazione dell'identità complessa e multicentrica della Nuova Italia. Una topografia della letteratura postunitaria che punta a connettere lo studio della società con l'analisi delle modalità discorsive e delle rappresentazioni simboliche dello spazio urbano, invita dunque a uscire dagli steccati disciplinari per integrare i metodi della critica intorno alle forme artistiche con quelli della storia delle idee. La presente indagine, che non rinuncia alla narrazione minuta di episodi e fenomeni circoscritti nel perimetro urbano, ambisce ad allargare l'orizzonte, e a trascorrere dalla storia delle istituzioni letterarie di una città a una storia culturale della nazione. -
Breve storia di re Ferrandino
Ferdinando II d'Aragona, detto Ferrandino, figlio di Alfonso II e Ciro Raia di Ippolita Maria Sforza, fu re di Napoli per poco meno di due anni (dal 23 gennaio 1495 al 22 febbraio dello stesso anno e dal 6 luglio 1495 al 7 settembre 1496). Anche la sua vita fu di breve durata. Morì, infatti, a nemmeno trent'anni, per avere contratto la malaria nella guerra contro il re francese Carlo VIII. Ma c'è anche chi racconta che Ferrandino sia morto ""per troppo usare il coito con la moglie"""". Il giovane re aragonese, infatti, passò a miglior vita pochi giorni dopo il matrimonio con sua zia Giovanna IV d'Aragona. Non è esclusa, però, una morte, per avvelenamento, per mano di Cesare Borgia (detto il Valentino), uno dei figli del papa Alessandro VI. """"Breve storia di Re Ferrandino"""" è un vivace affresco di un periodo storico molto turbolento con attori dai profili intriganti, che incrociano le vite di papi, sovrani, nobili, mogli ed amanti."" -
Matrioske
Nella confusione allucinata tra letteratura e vita, un dialogo impossibile tra personaggi della narrativa europea, un intricato labirinto di sentieri emotivi, sulle tracce delle madri. Un percorso da vertigine, al confine tra salute e malattia, memoria e oblio, medicina e narrazione. Un viaggio nel continente del materno, mosaico di paesaggi interiori contaminati dal quotidiano, itinerario agli estremi confini del femminile. Raccontati, per farne testamento, da una misteriosa madre di carta e da un suo figlio di sogno. -
Duetto. Col pennello... e con la penna. Ediz. illustrata
Ella Knight ha studiato pittura in Olanda, e poi in Italia. A Milano ha frequentato l'Accademia di Brera, a Roma l'Accademia di Belle Arti. Ha partecipato a varie mostre, sia collettive che personali, ed ha svolto a Napoli l'attività di restauratrice come collaboratrice esterna nel Laboratorio di Restauro del Museo di Capodimonte. In questo testo compie un viaggio a ritroso nel tempo. Riprendendo l'antica tecnica delle gouaches napoletane, ed ispirandosi agli studi del marito Carlo Knight, dipinge l'iconografia della Napoli borbonica. In una sorta di salotto immaginario di quel mondo scomparso inserisce i ritratti di alcuni protagonisti: il poeta Goethe, Sir William Hamilton, l'ammiraglio Nelson e Lady Hamilton. Riproduce, inoltre, gli affreschi di Ercolano e Pompei. I quadri sono accompagnati dai testi del consorte scrittore.