Sfoglia il Catalogo ibs016
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1361-1380 di 10000 Articoli:
-
Fuoco amico a Bari
Nella memoria storica dei baresi c'è una data, quella del 2 dicembre 1943, che ricorda le deflagranti esplosioni provocate da centinaia di bombe sganciate ad opera dell'aviazione tedesca, sulla città e in particolare sul porto, con la conseguente strage di oltre mille morti tra militari anglo-americani e civili indigeni. Nella stessa memoria manca, viceversa, il ricordo di altre centinaia di morti perché, intossicati da un gas sprigionatosi nell'occasione dalle circa duemila bombe nelle stive di una di quelle navi, l'americana John Harvey, mancarono di adeguate terapie, non avendo il Comando Generale di Algeri, nella persona di Dwight Eisenhower, segnalato la presenza del carico, avendo anzi cinicamente disposto il top-secret su tutto quanto riguardasse quell'evento. Questo pamphlet narra di un teorico procedimento civile, ben possibile nei confronti dei governi degli USA e del Regno Unito, responsabili di quella segretazione, nel tentativo di colmare quel vuoto di memoria. -
Altamura
Ma cos'è Altamura? Come sono i suoi abitanti? Com'è questa città dalle tante definizioni? Lasciamo scegliere al visitatore quella che ritiene più giusta e appropriata, per un paese che fu agricolo-pastorale e che è diventato industrial-globalizzato; ma che mantiene salde le sue radici nella tradizione e nella cultura degli avi. Le tante sfaccettature di questo luogo e di questa gente, il viaggiatore curioso potrà coglier le nelle sue strade, sui suoi monumenti, nei suoi cibi, nel carattere tenace e laborioso del suo popolo. -
Pomarico. Storia arte cultura
Un lavoro di scavo, attraverso i secoli, per dare voce alla storia, attraverso archeologia, architettura, pittura e scultura. Con un linguaggio chiaro, con una storia leggera, ma saliente, si sono ripercorsi secoli che hanno determinato i nostri giorni di questo prezioso scrigno d'arte quale è Pomarico (MT). -
La vigilia della crociata. Christianitas e Terra Santa (1009-1095)
"Aprile 637, il califfo Omar varca le porte di Gerusalemme in sella ad un destriero. La Terra Santa dei Vangeli entra a far parte della """"casa dell'Islam"""" dove è radicato il messaggio del Profeta [...]. Ai cristiani viene sottratto il controllo dei Luoghi Santi, non la possibilità di visitarli, anche se da quel momento bisogna fare i conti con la nuova autorità musulmana [...]"""". La distruzione del Santo Sepolcro ad opera del fatimide al-Hakim inaugura una fase nuova nella storia del pellegrinaggio in Terra Santa. Anziché scoraggiarlo, sollecita un duplice sviluppo: da un lato sul piano numerico, anche perché la conversione dei Magiari apre la strada a un percorso lungo, arduo e avventuroso ma alla portata di tutti; dall'altro attraverso il diffondersi a macchia d'olio di reliquie, immagini e modelli gerosolimitani in Europa. La pratica devozionale coinvolge religiosi, cavalieri, mercanti e popolani desiderosi di fare penitenza e persino di morire in Palestina per guadagnarsi un posto in Paradiso. L'escatologia connessa al millenario della Passione ebbe un impatto sui pellegrinaggi e sulla formazione dell'idea di Crociata, ma su quest'ultima pesarono fattori politici. In Oriente, l'avanzata selgiuchide, le guerre tra Fatimidi e Turchi, l'intraprendenza degli emiri locali e la cupidigia di alcune schiere incontrollate di briganti obbligarono l'Europa a una risposta che appariva non più procrastinabile, perché non c'era un interlocutore unico col quale si potessero valutare vie alternative alla guerra. In Europa, la classe dirigente prende atto del successo del pellegrinaggio, nato come fenomeno spontaneo ma strutturatosi in forma organizzata nel corso dell'undicesimo secolo, e lo istituzionalizza a Clermont (1095): la Chiesa attraverso l'elaborazione della figura del miles Christi, la nobiltà feudale sul piano dell'espansione territoriale." -
Bari Costasud. Concorso Internazionale di Idee
Il catalogo di Bari Costa Sud è indiscutibilmente una pubblicazione tecnica, che raccoglie e illustra in sintesi i progetti presentati da 32 professionisti e gruppi di professionisti in risposta al concorso internazionale voluto dall'Amministrazione per prefigurare un intervento di riqualificazione da troppo tempo atteso, ma è al contempo uno strumento politico e di metodo, che testimonia l'avvio di un confronto trasparente e qualificato sulla visione della Bari futura. -
Si può
Viviamo in un mondo dominato da soggetti economici sempre più grandi, giganti che non smettono di crescere fagocitando tutto e tutti, imponendo logiche alle quali è impossibile sfuggire. Le conseguenze si riverberano nella società: cresce la forbice ricchi/poveri, la classe media si assottiglia, vive di ricordi e risparmi (gli ultimi) e vede sempre più i propri figli allontanarsi alla ricerca della replica di un modello di vita che probabilmente non tornerà. Contemporaneamente l'accelerazione dei cambiamenti climatici obbliga tutti a confrontarci con problemi che avremmo preferito continuare ad ignorare, e così il verde si impone nelle agende dei governi e delle imprese più pronti a cogliere le trasformazioni. Alle istanze economiche e sociali si sono dunque aggiunte quelle ambientali. Il loro equilibrio è alla base del concetto di sostenibilità, idea guida di imprese piccole e grandi che non temono di affrontare le complessità del momento e la cui forza maggiore è nell'uscire nettamente dagli schemi tradizionali. Questo libro racconta storie felici di imprese all'avanguardia, realtà immaginate, create, gestite credendo nell'etica della sostenibilità, da persone di ogni età che non si piangono addosso e non pensano di emigrare. Ma operano con le risorse e nel contesto della propria terra, a testimoniare che è possibile, qui e ora. Si può. -
Le ricette della salute
"L'uomo è ciò che mangia"""" teorizzava il filosofo Ludwig Feuerbach già 140 anni fa. Mangiare bene per vivere meglio. L'officina della nostra vita è la tavola, il buon cibo come manutenzione del nostro corpo. Questo libro spiega con semplici consigli pratici come modificare le nostre abitudini per evitare i principali errori dell'alimentazione moderna. Possiamo diventare protagonisti della nostra salute." -
Incroci (2019). Vol. 40: Luglio-dicembre.
Negli anni caldi della contestazione antiautoritaria, vi fu una corrente antipsichiatrica, il cui leader, Ronald Laing, aveva messo in relazione la malattia mentale con la famiglia, stigmatizzata quale ambiente patogeno [...]. Analoga posizione era stata espressa da un altro e più celebre britannico, Winston Churcill, allorquando aveva affermato che «la democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora». [...] la famiglia rimane un caposaldo socio-culturale, una realtà figliata da millenni di adattamenti comunitari, che andrebbe non demonizzata, bensì aiutata a dare il meglio di sé, dopo averne, però, senza indulgenza conosciuto le contraddizioni e i limiti, a cominciare da quello che è stato chiamato «familismo amorale»: un fenomeno che si ripresenta non solo sotto l'abituale forma della protezione egoistica degli interessi di un ristretto sistema di relazioni, ma anche sotto l'aspetto di quella definita l'ossessione identitaria [...] Ogni presunta appartenenza genetica, etnica, culturale o religiosa rischia di chiudere una comunità nella difesa del proprio territorio con atteggiamenti nazionalisti, autoreferenziali, 'endogamici', incapaci di 'incrociarsi' con altro sangue. Che i due aspetti - quello del familismo e quello del nazionalismo - siano in relazione biunivoca, lo dimostra il fatto che la famiglia stessa, almeno da una dozzina d'anni, è diventata un vessillo brandito da gruppi politici portatori di un'idea esclusiva e conservatrice delle strutture sociali, essendo probabilmente mossi più dal timore di perdere alcuni privilegi che non da una piena consapevolezza delle effettive ragioni 'naturali' e 'storiche' della famiglia. Per proteggere la famiglia da chi potrebbe avere interesse alla sua liquidazione, è il caso di tornare a riflettere sulle caratteristiche storiche che questa istituzione ha assunto a livello globale, al fine di riscoprire, accanto alle sue necessarie modificazioni storiche, anche la sua insostituibile valenza psico-affettiva, quale cellula primaria della società. -
Storia di una collezione. Ernesto Quagliariello e l'arte contemporanea all'Università di Bari
"Nicola Zito ha ricostruito tutte le tappe degli anni del rettorato di Quagliariello e gli avvenimenti correlati a questo periodo consultando, in un paziente lavoro, i relativi documenti conservati nell'Archivio Generale di Ateneo dell'Università di Bari. La pubblicazione ha il grande merito di aver ricostruito una pagina di storia dell'Università di Bari, sconosciuta ai più o poco nota, specialmente se si considera che l'ideazione della collezione di arte contemporanea è intimamente legata alla poliedrica personalità di Ernesto Quagliariello."""" Dall'Introduzione di Christine Farese Sperken." -
Non è la peste. Coronavirus & Co. Cosa capire, come difendersi
Il mercato del pesce e di altri animali vivi di Wuhan ha rappresentato la stazione di partenza del focolaio. Il primo paziente è stato segnalato all'OMS il 31 dicembre. Parliamo dell'ormai denominato Covid-2019. Cos'è un coronavirus? Chi è stato il paziente zero, cioè il primo a essersi infettato? Un instant book in cui si ripercorrono le pandemie di epoca contemporanea, dalla Spagnola all'attuale Covid-2019, per comprenderne meglio evoluzioni, profilassi e prevenzioni. -
Vieste. Il faro di Santa Eufemia. Ediz. illustrata
Dopo quasi sei secoli, questo lembo d'Italia, nella parte più estrema del Gargano, ha ancora il suo guardiano, isolato, arso dal sole o esposto al vento e alla tempesta: il faro sull'Isola di Sant'Eufemia accoglie e guida i viaggiatori del mare. Uno sguardo approfondito, reso senza veli o retoriche, su Vieste e sul Gargano, smarcato dal solito cliché di rinomata località turistica balneare con annesso record di oltre due milioni di presenze (dato 2019) tutto spiaggia ed ombrelloni, che consegna al lettore, al curioso, allo studioso e all'accademico il calcolo di area e perimetro di un solido, oltre che geometrico, patrimonio che è viestano nella sua allocazione, ma è dell'umanità in tutta la sua straordinaria valenza ed essenza. La collana Fari dell'Adriatico è un progetto editoriale promosso dal Dipartimento Dicar del Politecnico di Bari, in collaborazione con il Dipartimento Turismo Economia della cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. L'iniziativa editoriale e l'attività di ricerca scientifica fanno parte di due delle missioni del Politecnico barese; l'attività di ricerca applicata è la terza missione universitaria, tenuto conto che questo lavoro ha un forte orientamento progettuale costituendo anche un'attività di sostegno alle istituzioni pubbliche che intendono attuare politiche di valorizzazione di un patrimonio a un tempo infrastrutturale, architettonico e paesaggistico. Contributi di Giuseppe Nobiletti, Graziamaria Starace, Maria Pecorelli, Aldo Patruno, Nicola Martinelli, Nicola La Vitola. Giuliano De Felice, Donatella Pian, Giuseppe Carlone, Giuseppe d'Agostino, Enrica Simonetti, Michele Montemurro, Romeo Farinella, Gabriele Rossi. Fotografie di Giorgio e Nicola Amato. -
Bari una città tra storia e immaginario. Le architetture raccontano
"La città è un gran libro di pietra su cui è possibile leggerne la storia, e le architetture sono le sue pagine più eloquenti"""", scriveva Victor Hugo. Ed è attraverso le sue architetture che Giandomenico Amendola ci racconta la città di Bari. Una città, quella nuova, fondata solo all'inizio dell'800, che può apparire priva di una storia; cela in realtà una pluralità di processi, progetti, di un passato rimosso e riscritto, di una complessità di memorie e di storie, quella dei commercianti e degli imprenditori, quella dello Stato, quella della gente comune che hanno scritto e riscritto la propria città creandone un testo affascinante. Questo il racconto di una Bari in equilibrio tra consapevolezza e speranze, tra un passato dominato dalla storia ma privo di memoria ed un futuro narrato e sperato." -
L' immaginario e le epidemie
I saggi di questo volume intendono contribuire a ricostruire il rapporto, emozionale, comportamentale e cognitivo, tra l'immaginario e le epidemie attraverso i diversi fattori che in questo giocano. A partire dalla letteratura, dalla pittura e dal cinema che del rapporto con l'immaginario hanno sempre fatto la propria ragion d'essere. Defoe o Manzoni col romanzo, Luca Giordano o Guido Reni con la pittura, Ingmar Bergman o George Romero col cinema hanno narrato e rappresentato le epidemie plasmando ieri come oggi l'immaginario collettivo. A questo hanno contribuito anche le narrazioni storiche, in genere considerate oggettive ma spesso nutrite anch'esse di immaginario o le politiche sanitarie che, messe in atto per fermare la grande peste del '600, sono incredibilmente simili alle attuali. L'immaginario e le epidemie ha inteso fornire una chiave per riflettere sulla nostra attuale esperienza mostrando come anche il rapporto con il Covid19 sia sempre filtrato dall'immaginario che, reso pervasivo e convincente dai media, agisce in maniera sottile ma pesante sulla vita e sulle speranze delle nostre città. Contributi di Giandomenico Amendola, Antonio Ciuffreda, Rino Caputo, Andrea Leonardi, Fabrizio Violante, Silvia Surrenti, Letizia Carrera. -
Solo gli occhi
Anna Presicci, donna, figlia, moglie, madre, nonna, sorella... ha vissuto, insieme alla sua famiglia, una delle esperienze più terribili: aver contratto la famosa COVID 19. Ne ha raccolto in un libro le emozioni, positive e negative, sperimentate in questo duro periodo, da trasmettere e nelle quali riconoscersi. -
Salernum! Ritorno a Cîteaux
Guillom, il geniale vignaiolo di Cîteaux, alla morte del suo mentore, l'abate Etienne, si reca a Salerno, sede della famosa Schola, per apprendervi l'arte medica, e mantenere così la sua promessa di occuparsi dell'infermeria dell'abbazia. Giuntovi dopo un avventuroso viaggio per mare, stringe una fraterna amicizia con il greco Alessio, abile oftalmologo, e, attraverso di lui, con il giudeo Yelom, chirurgo e sapiente anatomista, e Cecilia, allieva della famosa Trotula De Ruggiero. Il suo inserimento nella comunità medica è reso più facile anche dalla considerazione acquisita in seguito alla guarigione del giovane Marco, un ragazzo di Amalfi che aveva perso l'uso della parola a seguito del trauma subito durante un attacco saraceno, nel quale era stata trucidata la sua famiglia. Con i primi freddi invernali, una febbre perniciosa, rapidamente diffusasi nella regione, porta con sé le prime vittime. Una di esse però suscita nel sospettoso Yelom il dubbio che quella morte non sia del tutto naturale. L'inquietante ipotesi che possa trattarsi di un assassinio, spinge così il giudeo e i suoi amici a indagare su di essa, in condizioni rese estremamente difficili dalla pressione esercitata dall'epidemia. La vicenda diviene progressivamente più intricata in seguito ad altre morti misteriose... Un medical thriller ambientato nella Salerno del XII secolo, nel periodo di massimo fulgore della scuola medica salernitana e sullo sfondo delle guerre tra Ruggero II di Sicilia, sostenitore dell'antipapa Anacleto, e l'immensa lega costruita dalla predicazione di Bernardo di Chiaravalle. -
Il volo di Francesco. Storia di un eroe involontario
Storia privata e storia pubblica si intrecciano in questo lavoro su Franco Martinelli (Turi 1917-Bari 1993). Nato dal desiderio di ricostruire attraverso un ampio patrimonio di documenti, di testi e di opere artistiche la vita e le azioni di un ""italiano del '900"""", come lo ha definito Pasquale Martino, il libro ha restituito il ritratto di un uomo, sconosciuto persino ai familiari, dalle molte esperienze e dai tanti interessi che da """"eroe involontario"""" ha creduto, ha combattuto, ha sofferto per difendere nobili valori, soprattutto la libertà, e ha offerto senza riserve il suo contributo alla storia del paese negli anni della Seconda guerra mondiale e della Ricostruzione. Doveroso quindi restaurare un tassello di storia individuale e consegnarlo alla memoria collettiva. Con contributi di Pasquale Martino e Mirella Casamassima."" -
Bari e la Puglia. Venti anni di sport. La storia di una rinascita e di una parentesi felice
Bari e la Puglia: venti anni di sport"" richiama il tema e la volontà di mettere a fuoco, in retrospettiva, il percorso fortemente orientato a sviluppare politiche sportive innovative e legate al territorio. Ricordare, ricostruire, legare con quel filo rosso una lunghissima serie di iniziative, provando a scegliere solo le più significative, senza avere la pretesa di ricostruire la miriade di singole attività svolte senza sosta su tutto il territorio regionale. Offrire, quindi, una panoramica, un quadro sufficiente a delineare il complesso e articolato lavoro condotto negli anni su tutti i fronti di questo mondo variegato e affascinante. Lo scenario è la Puglia e la città capoluogo è vista come un laboratorio per sperimentare progetti sportivi, scolastici, gestionali ma anche un'occasione per attrarre eventi e altre opportunità in modo da coniugare marketing territoriale, promozione e programmi di formazione."" -
Tutto a posto. 23 novembre 1980
23 novembre 1980, ore 19:34. Un terremoto, il più devastante dell’epoca moderna, si è portato tutto via da Caposele, piccolo centro dell’Irpinia che ospita la sorgente del più grande acquedotto d’Europa. Nicola, Fortunata e Beppe combattono una battaglia che non conosce la grazia. Ciascuno, a modo suo, risulterà vincitore per sé e per gli altri. Il romanzo è ispirato ad un episodio realmente accaduto in quei giorni. -
Per grazia di Sua Maestà fui liberato. Le carceri del castello Carlo V a Lecce: storia e restauro. Ediz. a colori
Per grazia di Sua Maestà fui liberato riproduce il testo di un'iscrizione rinvenuta nelle antiche carceri del castello di Lecce durante i lavori di restauro e di valorizzazione eseguiti dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce. L'iscrizione si accompagna a centinaia di altre, lasciateci da quanti - meno fortunati, lì rimasero più a lungo reclusi e forse morirono, come lo stesso Gian Giacomo dell'Acaya, architetto e ingegnere militare autore dei lavori di ampliamento del castello, che in quelle carceri morì nel dicembre del 1570. Questo libro illustra e documenta i recenti lavori di restauro e valorizzazione delle carceri, occasione per una approfondita riflessione sullo stato delle conoscenze del sistema carcerario dell'antica Terra d'Otranto, e tenta infine di ricostruire in un racconto per immagini le vicende di quei detenuti che lì furono reclusi in un arco temporale compreso tra la fine del XV e il periodo preunitario, proponendo anche documenti inediti. -
Sogno di Natale
Una Stellina Nera in un gruppo di luminosissime Superlux, in groppa ad una superba cometa, in viaggio verso Bethelemme la notte di Natale. Orrore!!! Bisogna cacciarla via all'istante, altrimenti la sciagura si abbatterà su tutti. La Stellina Nera precipita e atterra sul ramo di un albero, ai cui piedi è accovacciato un gruppetto di Bambini-Ombra, nati, dicono loro, sotto una stella nera. In realtà ""rifiuti dell'Umanità"""". Pregiudizio e Rifiuto: due parole da cui non può nascere nulla di buono. E invece no! La Stellina Nera non si scoraggia e trascina i suoi amici rassegnati e scettici, da Gesù Bambino. In fondo è la notte di Natale e un miracolo è possibile. Sembrerebbe tutto scontato. E invece non lo è. Perché? Perché neanche Gesù Bambino, pur mettendocela tutta, da solo ce la fa. Se non ce la fa lui allora è la fine? Non è mica detto! Perché? Perché ci siamo noi e ad ognuno di noi tocca fare la sua parte. Bastano poche """"parole miracolose"""" da riscoprire e in cui credere. Quali? Amicizia, Accoglienza, Solidarietà, Sogni condivisi. Ci proviamo? I risultati potrebbero essere sorprendenti... Età di lettura: da 6 anni.""