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Puglia. Viaggio nelle dimore storiche
La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l'identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza. La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia. Spesso i beni storici artistici - castelli, palazzi, ville, masserie - sia pubblici che privati vengono visti, nell'immaginario collettivo, come lussuose dimore poste, sia nel cuore sia limitrofi, nei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario la si associa a quella di un ricco e fortunato ""signore"""". La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l'amore per l'arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia, come nel resto del """"bel Paese"""", e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un'antica dimora è complessa e comporta l'opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione. È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l'economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile rappresenta, infatti, una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza."" -
Bari. Il borgo murattiano. Il piano Gimma
Nel 1808 Bari conquista il rango di capoluogo di provincia e la nuova classe dirigente è pronta a uniformare al proprio interno esponenti della vecchia nobiltà, proprietari, rappresentanti delle professioni e commercianti, senza mai perdere di vista il dialogo costruttivo con le autorità provinciali. Protagonista del dibattito sulla fondazione del Borgo Murattiano è l'intendente di Terra di Bari, che nel 1812 affida di autorità all'ing. Giuseppe Gimma (1747-1829) l'incarico della stesura del piano del borgo. Alla vigilia dell'Unità Bari appare una città moderna, seconda solo alle capitali storiche del regno delle Due Sicilie, Napoli e Palermo. Tra la seconda metà dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, il porto nuovo e la rete delle strade e delle ferrovie avrebbero sancito il 'decollo' di Bari come città nodale negli equilibri e nelle gerarchie urbane e territoriali della Puglia. -
Il mistero della morte di Cenzina Di Cagno. «Suicidata» dal marito
Lunedì 29 dicembre 1902: poco dopo le 6,45, una forte detonazione rompe il silenzio nel villino abitato dal tenente Vito Modugno in Corso Vittorio Emanuele a Bitonto. L'esplosione, proveniente dalla camera da letto di Vito e Cenzina, è udita per prima dalla domestica Domenica Bonasia che accorre nella camera da letto dove si trova di fronte a una scena raccapricciante: Cenzina Di Cagno giace ripiegata sul lato sinistro; dalla testa scorre un fiotto di sangue. La poveretta respira a fatica e pronuncia una sola parola: «Madonna mia!». La domestica in pieno panico inizia ad urlare per chiedere aiuto. Alle sue grida accorre il tenente Vito Modugno proveniente da una stanzetta al di là della terrazza, adibita a gabinetto. Dopo circa mezz'ora viene allertato il medico condotto Raffaele Gallo il quale si rende subito conto della gravità della situazione: Cenzina, è stata colpita da arma da fuoco nella regione temporale sinistra, a pochi centimetri dall'orecchio. Dal foro esce ancora sangue misto a materia cerebrale. Ma, quale arma da fuoco se nel letto in quel momento non c'è traccia di pistola o altra arma? Tra il cuscino e il materasso spunta una busta verdognola, contenente un foglio grigiastro sul quale, sotto la data ""Bitonto 28 dicembre 1902"""" è scritto, tra l'altro, «Rimorsi gravissimi mi obligano (sic) a togliermi la vita così penosa e triste». Sembrerebbe un suicidio, ma l'autopsia, testimonianze e circostanze emerse nel corso dell'istruttoria alimentano l'ipotesi di uxoricidio. Il 13 gennaio 1903, su requisitoria del pubblico ministero, viene emesso il mandato di cattura a carico del tenente Vito Modugno «imputato di omicidio aggravato e qualificato per la circostanza della premeditazione in persona della moglie». Il caso ha un'eco straordinaria nell'opinione pubblica; la vittima appartiene ad una ricca famiglia di banchieri baresi, l'imputato è un ufficiale dell'Esercito con un passato molto discusso e il caso diventa nazionale. Il processo si svolgerà a Perugia, per legittima suspicione. Impegnerà ben 96 udienze. I giudici popolari si divideranno a metà: sei a favore della parte civile, sei a favore dell'imputato. Il tenente, grazie al principio """"in dubio pro reo"""" verrà assolto. Ma il mistero della morte di Cenzina alimenterà ancora per molto tempo i dubbi iniziali e le cronache dei giornali."" -
Bariduemilaventiventuno. Amicizia stellare
Amicizia Stellare è una raccolta di contributi di Amici che hanno testimoniato uno spaccato della vita sociale e culturale della Bariduemilaventiventuno. Una riflessione sulla vivibilità, le emergenze e le prospettive future di Bari, una città accreditata di una assai intrigante Storia di oltre tremilacinquecento anni troppo spesso conosciuta solo da studiosi, da ricercatori e dai pochi curiosi innamorati delle proprie origini. Contributi di Giandomenico Amendola, Annamaria Angiuli, Antonella Bellomo, Francesco Bellino, Filippo Maria Boscia, Giovanni Buquicchio, Antonio Capurso, Vincenzo Caputi Jambrenghi, Gerardo Cioffari, Carmine Clemente, Domenico Cofano, Raffaele Coppola, Giuseppe De Tomaso, Gianfranco Dioguardi, Gero Grassi, Riccardo Greco, Pasquale Loizzi, Pietro Marino, Raffaella Patimo, Ugo Patroni Griffi, Ines Pierucci, Pasquale Preziosa, Vito Andrea Ranieri, Walter Ricciardi, Michele Roberto, Ugo Sbisà, Enrica Simonetti, Nicola Simonetti, Francesco Paolo Sisto, Antonio Felice Uricchio, Michele Vinci. -
Il libretto rosso dei comunisti
Già noto con il titolo ""Princìpi del comunismo"""", """"Il libretto rosso dei comunisti"""" di Friedrich Engels nasce nel corso del primo Congresso della Lega dei comunisti, nel giugno del 1847, e rappresenta una """"professione di fede"""" che anticipa i contenuti del futuro Manifesto, scritto con l'amico Karl Marx e pubblicato nel 1848. Documento di rara efficacia comunicativa e stupefacente modernità, """"Il libretto rosso dei comunisti"""" riesce ad affermare i concetti-cardine del socialismo reale spiegando in maniera assolutamente chiara la posizione dei comunisti in rapporto alla storia, alla politica e all'economia. Un testo poco conosciuto eppure indispensabile per comprendere il pensiero marxista e per contribuire a fare in modo che la dottrina di liberazione del proletariato, fatta propria da milioni di uomini, divenga finalmente realtà."" -
Il Canaro. Magliana 1988: storia di una vendetta
Il 20 febbraio 1988, in una discarica a due passi da via della Magliana, a Roma, viene trovato un corpo carbonizzato e orrendamente mutilato. Appartiene un ex pugile di 27 anni. Per il suo barbaro assassinio verrà condannato un toelettatore di cani, detto ""Er canaro"""", a lungo perseguitato e umiliato dalla vittima. Si compie così la parabola del debole Davide che si rivolta contro Golia il gigante: il più delirante omicidio mai riportato dalle cronache, un delitto senza termini di paragone nella letteratura criminale italiana. Fin dal primo giorno di carcere il Canaro della Magliana inizia a scrivere un memoriale. Vuole comporre il romanzo della sua vita e consegna le prime pagine al magistrato credendo che tutti debbano sapere come ciò che ha fatto non sia altro che la storia di una giusta vendetta. Luca Moretti completa le sparute pagine di quel memoriale grazie a una lunga ricerca documentale. Il risultato è il libro che avete tra le mani. Tutta la verità sul delitto della Magliana. O, detto in altri termini, tutto ciò che il Canaro avrebbe voluto raccontare in un romanzo che - almeno fino a oggi- non ha terminato di scrivere mai."" -
Gli ultimi giorni della Comune. In diretta dalle barricate di Parigi, la cronaca dell'insurrezione che ha cambiato per sempre il volto dell'Europa
"Accadde il 18 marzo del 1871. Il popolo parigino insorse e, respingendo come indegno qualunque tentativo di imporre alla Francia un nuovo regime monarchico, conquistò sulle barricate il diritto di scegliere il proprio destino. Nacque così la Comune di Parigi: un esaltante esperimento rivoluzionario che, sventolando la bandiera rossa, in un pugno di mesi riuscì nell'impresa di sostituire l'esercito con una milizia cittadina, di farla finita con l'ingerenza ecclesiastica negli affari dello Stato, di introdurre il diritto universale all'istruzione e di riconoscere ai funzionari pubblici lo stesso salario percepito dagli operai. Tutto questo fino al maggio del 1871, quando le forze della reazione scatenarono sulla capitale francese un'offensiva senza precedenti. Un bagno di sangue che costò la vita a decine di migliaia di rivoltosi, fucilati dai soldati nemici. Giorni terribili che videro tra i loro protagonisti lo stesso Prosper-Olivier Lissagaray che, ne """"Gli ultimi giorni della Comune"""", racconta la gloria della resistenza di Parigi, le grandi conquiste ottenute dalla rivoluzione e il valore delle donne e degli uomini che donarono la propria vita alla causa della libertà.""""" -
No justice no peace. Storia militante delle lotte per l'autodeterminazione afroamericana
Dal 2008 in poi, l'acutizzarsi della povertà e della segregazione razziale negli USA ha fatto riesplodere tensioni a lungo compresse tra le mura dei ghetti. Prima fra tutte quella afroamericana che, in questo modo, irrompe violentemente nel discorso pubblico. Attorno alle proteste contro la brutalità poliziesca si coagula tutto il vissuto storico di un popolo in lotta da oltre quattro secoli. Tornano a galla storie radicali e irriducibili, profondamente sedimentate nella coscienza collettiva nera e ben più scomode delle sbiadite iconografie, ormai pacificate, costruite sulle citazioni del pastore King o dei guanti neri di Smith e Carlos. Riemerge, dalla damnatio memoriae a cui è stata relegata, una storia fatta di resistenze, evasioni, sommosse, arte e contropotere. Dalle rivolte degli schiavi nel Sud alle lotte anticoloniali africane, dai diritti civili al black power, dall'hip hop alle gang, dal Black Panther Party al Black Lives Matter, i dannati delle metropoli americane non hanno mai cessato la loro lotta per l'autodeterminazione. -
Ottobre. Storia di una rivoluzione
Correva l'anno 1917 e il calendario giuliano segnava la data del 24 ottobre. Quella notte il Comitato rivoluzionario di Pietrogrado entra in azione e, in rapida successione, occupa tutte le tipografie, per impadronirsi, nei giorni seguenti, delle poste, del telegrafo, delle stazioni ferroviarie, delle banche e dei principali ministeri, arrivando, il 26 ottobre, ad assaltare il Palazzo d'inverno, sbaragliando gli ultimi fuochi di resistenza tenuti in vita dai controrivoluzionari. Lo stesso giorno, a Mosca, un'incontenibile insurrezione popolare arriverà a stringere d'assedio e quindi a impossessarsi del Cremlino e, a macchia di leopardo, tutto il territorio russo si unirà alla rivolta che segnerà il trionfo del Soviet dei commissari del popolo presieduto da Lenin, vale a dire il primo governo rivoluzionario dell'Unione Sovietica. Viktor Buganov, partendo dalle radici del malessere sociale russo, ripercorre le tappe di un evento capace di segnare per sempre la storia del XX secolo: primo tentativo - riuscito - di dare concretezza alle teorie di Marx ed Engels, dimostrando come il tanto sospirato ""assalto al cielo"""" fosse non soltanto possibile ma addirittura necessario."" -
Gli occhi di Gramsci. Introduzione alla vita e alle opere del padre del comunismo italiano
L'indiscusso rigore morale, l'estrema lucidità e un impegno rivoluzionario e antifascista affrontato a costo della propria vita, sono le qualità che portano Antonio Gramsci al di là della filosofia, trasformando il grande pensatore sardo in un'icona: un punto di riferimento imprescindibile per chiunque continui a scegliere di schierarsi dalla parte degli oppressi nel tentativo di portare avanti un cammino di libertà e di emancipazione destinato a cambiare l'esistente. Una guerra senza quartiere, quella per il comunismo, a cui Gramsci ha dedicato le sue riflessioni più feconde, forgiando armi morali che parlano di egemonia, subalternità, materialismo e lotta di classe: strumenti preziosi che, in questo libro, vengono raccontati attraverso l'avventurosa e sofferta biografia di Gramsci e illustrati con immagini capaci di restituire il senso dell'esperienza gramsciana, ricollocandola nei luoghi (la Sardegna, Roma, Torino, Mosca...) in cui prese forma conquistandosi un ruolo di primo piano nel (mai concluso) secolo delle rivoluzioni. -
Operazione Ogro. Come e perché abbiamo ucciso Carrero Blanco
Il 20 dicembre del 1973, a Madrid, una detonazione di eccezionale potenza scagliava nel cielo l'auto sulla quale viaggiava l'ammiraglio Luis Carrero Blanco detto ""l'Orco"""", presidente del Governo fascista spagnolo e delfino del dittatore Francisco Franco. L'attentato, rivendicato da ETA, segna un passaggio fondamentale nella storia della principale organizzazione militare della sinistra indipendentista basca e, in Spagna, contribuì a disarticolare il destino della dittatura franchista, facilitando il faticoso percorso di transizione verso l'agognata democrazia. Testo a lungo oggetto di censura e persecuzione, """"Operazione Ogro"""" racconta la complessa organizzazione dell'attentato dal punto di vista dei suoi protagonisti: militanti di ETA, vale a dire semplici esponenti della classe operaia basca decisi a dimostrare come neppure il più potente degli uomini possa dirsi invulnerabile. Un'opera Gillo Pontecorvo trasse da questo libro il soggetto del suo ultimo film: """"Ogro"""", con Gian Maria Volonté, uscito nelle sale italiane nel 1979."" -
Siamo ancora qui. Storia indigena del Chiapas e dell'Esercito zapatista di Liberazione Nazionale
In Chiapas la resistenza all'oppressione condivide con l'arrivo degli europei in Messico una storia lunga ormai più di cinquecento anni: una ribellione mai domata che, oggi, trova una degna incarnazione nella rivoluzione zapatista e nell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). ""Siamo ancora qui"""" racconta l'evoluzione di questa insurrezione permanente: una straordinaria epopea popolare che, incarnando dal basso i valori di """"democrazia"""", """"giustizia"""" e """"libertà"""", ha nelle sei Dichiarazioni della selva Lacandona le pietre miliari di una strada ancora lunga. Dal motto """"Unitevi a noi"""", pronunciato nel corso della Prima dichiarazione, fino all'""""Insieme a quelli in basso a Sinistra"""", parola d'ordine della Sesta, gli zapatisti - incarnati dal passamontagna del Subcomandante Marcos nell'immaginario collettivo occidentale - hanno avuto la forza di aggiornare le proprie pratiche senza abbandonare mai i princìpi che, da sempre, ispirano la loro lotta, contribuendo a diffondere ovunque idee come quella della democrazia partecipata, della rotazione delle cariche politiche e dell'economia di comunione."" -
Il libretto rosso di Mao. Il Grande Timoniere istruisce le Guardie Rosse e spiega al popolo la via cinese al socialismo reale
Dal 1966, anno della sua prima pubblicazione, fino ai giorni nostri, Il libretto rosso di Mao ha superato il miliardo di copie stampate e diffuse in tutto il pianeta. E ha nei grandi classici del marxismo-leninismo un ruolo egemone nel campo della ""scienza della rivoluzione"""". Compilato con grande intelligenza propagandistica da Lin Biao, comandante dell'Esercito di Liberazione del Popolo, raccoglie e condensa i tratti più incisivi del pensiero del Grande Timoniere in una serie di citazioni memorabili - da """"la rivoluzione non è un pranzo di gala"""" a """"tutti i reazionari sono tigri di carta"""" - spiegando in modo semplice le ragioni della grande popolarità di Mao al di là della straordinaria epopea che portò alla nascita della Cina comunista."" -
Teppa. Storie del conflitto giovanile dal Rinascimento ai giorni nostri
Cosa si nasconde dietro i fenomeni di teppismo giovanile che hanno accompagnato in modo costante il processo di civilizzazione? Cosa spinge tanti ragazzi ad assumere atteggiamenti che la cultura dominante considera negativamente, e in molti casi sanziona? Questo libro ripercorre e interpreta le forme che il ""teppismo"""" è andato assumendo fin dagli albori della società moderna: dalle violenze dei """"putti"""" cinquecenteschi alle compagnie di vagabondaggio del secolo successivo, dalle bande giovanili della Parigi post-rivoluzionaria ai Victorian Boys londinesi, dal """"coatto"""" pasoliniano al Teddy Boy anglo-americano. Fino ai fenomeni dell'età recente: l'hooliganismo calcistico, le gang statunitensi e, più in generale, quel """"conflitto molecolarizzato"""" che segna il nostro presente. Introduzione di Wu Ming 5."" -
Consigli per aspiranti artisti. Dalle voci dei grandi maestri dell'arte, piccoli suggerimenti per imparare a non gettare mai la spugna
Nessuno può realisticamente affermare di sapere cos'è ""l'arte"""", e tantomeno cosa renda un essere umano un """"artista"""". Di certo sappiamo che il potenziale per esserlo appartiene a ognuno di noi. Attraverso le parole di celebri artisti della storia questo libro dispensa consigli, esortazioni e riflessioni. Che le parole di Salvador Dalì, Pablo Picasso o Henri Matisse possano essere utili al lavoro di artista non lo sappiamo, ma sono senz'altro fonte di ispirazione. Utili invece sono gli agili capitoli, nei quali si traccia un possibile percorso professionale per tutti gli aspiranti artisti. D'altronde, per dirla con le parole di Paul Gauguin, """"L'arte è un'astrazione: spremetela dalla natura sognando di fronte ad essa e preoccupatevi più della creazione che del risultato""""."" -
Il manifesto del Partito Comunista. Ediz. integrale
Alla base de ""Il Manifesto del Partito Comunista"""", capolavoro di analisi politica nonché tra i testi più influenti dell'intera storia dell'umanità, c'è un'idea che, con semplicità disarmante, non ha mai smesso di trasmettere la potenza della sua portata rivoluzionaria: """"Un altro mondo"""", suggeriscono Marx ed Engels, """"è possibile""""; abbattere la borghesia per sancire l'avvento del dominio del proletariato, abolire la divisione in classi della società, superare il regime della proprietà privata e farla finita con le fandonie del """"libero mercato"""", sono i passi fondamentali che la maggioranza degli uomini e delle donne - cioè tutti coloro che vivono del proprio lavoro e non alle spalle della fatica altrui - è chiamata a compiere affinché parole come """"giustizia"""", """"libertà"""" e """"fratellanza"""" possano uscire dallo sterile terreno dell'utopia per tradursi in realtà."" -
Avventura e rivoluzione
Universalmente noto come autore dei ""Dieci giorni che sconvolsero il mondo"""", John Reed, di """"giorni che sconvolsero il mondo"""", ne visse in realtà ben più di dieci. Viaggiatore instancabile, Reed ebbe il merito e la forza, nel corso della sua esistenza, di essere ovunque ci fosse una voce che gridasse alla giustizia sociale o scoppiasse una lotta desiderosa di cambiare l'esistente. Non solo l'Unione Sovietica, dunque, ma anche il Messico dell'insurrezione di Pancho Villa, o gli stessi Stati Uniti, mentre i minatori in sciopero venivano picchiati a sangue e gli agitatori sindacali processati da giudici al soldo dei padroni del vapore. Restati a lungo inediti, i racconti che compongono """"Avventura e Rivoluzione"""" descrivono il mondo con la voce di John Reed, un partigiano della parola che nessuna censura potrà mai oscurare."" -
L' età dell'oro. Consigli per aspiranti scrittori raccontati al bar Cirenaica al fantasma di Andrea Pazienza
Non sono pochi quelli che vogliono, disperatamente e ""fortissimamente"""" vogliono, diventare scrittori. A essere in pochi, però, sono quelli a cui è dato di """"vedere la luce"""" in un bar dalle dubbie frequentazioni in quel di Bologna. E, come se non bastasse, di apprendere dalla viva apparizione del divino Andrea Pazienza, «l'unica rockstar del fumetto italiano», i consigli utili a trasformare i propri sogni in realtà. Accade così che Gianluca Morozzi dipani di fronte a Paz il caleidoscopio delle sue passioni. Dalla fantascienza al Bologna FC, dagli scacchi a una letteratura che, per quanto riguarda gli esordi, è fatta di rocambolesche partecipazioni a concorsi letterari e di altrettanto rocambolesche - e numerose - disfatte. Non è un caso che il nostro protagonista si trovi al cospetto di un bivio: diventare """"uno scrittore in piena regola"""" o mettersi a fare il benzinaio. Questo, almeno, è il succo dell'inesorabile diktat paterno che pende sulla testa del buon Moroz. Chi vincerà? Il crudo realismo di casa Morozzi o le inesorabili aspirazioni del nostro autore preferito? Per scoprirlo non resta che prestare ascolto a questi sinceri, appassionati e appassionanti consigli per aspiranti scrittori raccontati al bar Cirenaica al fantasma di Andrea Pazienza. Per il resto non possiamo garantire nulla. Neppure che nessuno scrittore sia stato maltrattato nel corso della redazione di questo libro."" -
Il fronte rosso. Storia popolare della guerra civile spagnola
"La guerra civile spagnola rappresenta il paradigma stesso del concetto di 'guerra civile'. Difficilmente in altri momenti storici si è determinata una frattura così netta, così evidente e così ben delineata all'interno di uno stesso contesto nazionale. Due fazioni, quantitativamente e geograficamente simili, si contrapposero per tre lunghi anni dando vita a una vicenda giustamente descritta come 'epopea' da molti commentatori. Varie volte definita come 'ultima grande causa', la guerra civile spagnola travalicò velocemente i confini iberici, diventando il terreno di scontro su cui la nascente ideologia fascista sferrava un attacco senza precedenti contro il campo comunista e libertario. Con l'ausilio di preziosi documenti e attraverso un'analisi avvincente, 'Il fronte rosso' ricostruisce la storia della guerra civile spagnola concentrandosi sul punto di vista delle sezioni dell'Internazionale Comunista. Una scelta decisiva, sia per comprendere la dimensione europea del conflitto, sia per dare voce a quella parte rilevante della popolazione spagnola che, insorgendo, scelse di rispondere con la lotta armata al proditorio colpo di stato fascista"""". (Prefazione di Marco Puppini)." -
Il libretto rosso di Gesù. Strappato alla censura ecclesiastica, il «quinto vangelo» di Cristo invoca la giustizia sociale e annuncia la rivoluzione
Nella Palestina di duemila anni fa, in una terra oppressa dalla dominazione romana e angariata dalla gerarchia sacerdotale, collusa con il potere di Roma, la predicazione di Cristo fu un fatto talmente eccezionale da giungere fino a noi. E in effetti il corollario di persecuzione e morte che accompagna il figlio del falegname è meno difficile da capire se, pensando a Gesù, si pensa a qualcuno più interessato a cambiare radicalmente questo mondo che a rimandare la ""salvezza"""" all'avvento di un ipotetico mondo a venire. Le stesse immagini che accompagnano l'esistenza del re dei Giudei - dalla cacciata dei mercanti dal Tempio al Discorso della montagna, in cui si teorizza la necessità di sovvertire la povertà - sembrano più in linea con la biografia di un rivoluzionario che con quella di un pio adoratore dello spirito. Portate """"fuori dal tempio"""" dalla ricerca di Fabio Zanello e strappate a duemila anni di censura ecclesiastica, queste immagini si traducono in un """"quinto vangelo"""", Il libretto rosso di Gesù, mostrandosi finalmente per quello che sono: una battaglia mai conclusa per conquistare - qui e ora - l'unica, vera pace. Quella della giustizia sociale.""