Sfoglia il Catalogo ibs017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6561-6580 di 10000 Articoli:
-
Il patrizio
Lord Miltoun ha una sconfinata ambizione: primogenito di una nobile famiglia, carismatico e volitivo, è cresciuto con la certezza di essere destinato a grandi cose, e si considera il candidato ideale per diventare il prossimo Primo Ministro d'Inghilterra. I suoi piani vengono sconvolti quando si innamora di Audrey Noel, che si vocifera sia divorziata, ma che in realtà è ancora sposata con un uomo di Chiesa che rifiuta di concederle la separazione. All'improvviso, in una vita da sempre condotta secondo intelletto e con freddo calcolo, si insinua la tentazione di una passione clandestina, potenzialmente rovinosa. Tra splendide dimore di campagna e i palazzi londinesi della politica, ne ""Il patrizio"""" (1911) l'autore Premio Nobel ha narrato magistralmente il conflitto immortale tra amore e potere, facendo di ogni frase una miniatura, di ogni periodo un arazzo di dettagli."" -
Breve storia del mondo
La storia più ambiziosa di H. G. Wells prende le mosse dai primordi del pianeta Terra e percorre l'evoluzione della vita e lo sviluppo della razza umana, dall'alba della civiltà ai tempi inquieti della Grande Guerra. Il Neolitico, l'età dell'oro di Atene, l'ascesa e la caduta dell'Impero Romano, la vita di Cristo, la nascita dell'islam, la scoperta dell'America e la Rivoluzione Industriale non sono una rassegna di fatti e date, ma i capitoli del grande romanzo corale che è il progresso della civiltà. Un'avventura talmente elettrizzante che per essere raccontata doveva attendere il ""padre della fantascienza"""" Wells. La vastità del progetto e il peso di miliardi di anni non diano vertigine, perché la Breve storia del mondo è una lettura rinfrescante, che diverte appena ce n'è l'occasione. Un libro per tutti coloro che si chiedono """"come siamo arrivati fin qui?"""", e """"quali sono le tracce della Storia nel nostro modo di vivere e pensare?"""", il cui fascino è rimasto intatto nel tempo."" -
L'eresia del Cannonau
Proposto al Premio Strega 2020 da Arnaldo Colasanti.rnrnNei giorni in cui l'ultima coda dell'estate lascia la Sardegna orientale, a Telévras una bambina di dieci anni sparisce nel nulla. Non parla, teme il latrato dei cani e le urla degli uomini, ed è nera, come i suoi genitori, venditori ambulanti di passaggio in terra sarda. Tutta la comunità si stringe solidale alla famiglia nelle ricerche: dal maresciallo Ettore Tigàssu al mitico centenario Aedo Pistis, fino agli sgangherati avventori della mescita del paese, devoti al vino Cannonau. Un microcosmo a cui il lettore avrà accesso a poco a poco insieme al personaggio dello ""straniero"""", al suo primo incontro (e scontro) culturale con la gente del posto: Ferruccio, milanese, che ha finito di scontare ventisei anni di prigione e deve riprendere confidenza con il mondo. Nel nuovo romanzo di Gesuino Némus ambientato nella immaginaria - e ormai leggendaria - Telévras, nel cuore dell'Ogliastra, il mistero si dipana percorrendo vie mai battute, itinerari irrazionali, in un baccanale di cibo, vino, gioia di vivere e tradizioni sacrileghe.rnrnProposto al Premio Strega 2020 da Arnaldo Colasanti: «D'estate, nell'immaginaria Telévras, una bambina di dieci anni sparisce nel nulla. Non parla, è nera come i suoi genitori, venditori ambulanti di passaggio. La comunità si stringe alla famiglia nelle ricerche: dal maresciallo Ettore Tigàssu al centenario Aedo Pistis, fino agli strani avventori della mescita del paese, devoti al mitico vino Cannonau. Certo, ovunque scorre un'incancellabile disperazione, eppure la scrittura sembra nutrirsi di una profonda speranza. Pian piano, il mistero della sparizione diventa la forma complessa di un paesaggio, finisce per identificarsi con il mistero e con la bellezza di una terra preziosa, arida, meravigliosa, fatta sì di silenzi e di tradizioni sacrileghe eppure, al tempo stesso, di una forza vitale senza confronti. Nemus, col passo del romanziere di una volta, narra e racconta per far vivere all'unisono i personaggi e i lettori. Nulla è pretestuoso: tutto è necessario, così come la vita o forse come la possibile morte della bambina. Quello che più colpisce del romanzo di Gesuino Nemus è la sua capacità di immaginare la nuda verità dell'esistenza. Un paradosso che solo la vera letteratura sa esprimere.»"" -
Finalmente le ali!
Due coppie di parigini, Guillame e Madeleine con Pascal e Régine, decidono di compiere un tour in bicicletta tra Bretagna e Normandia. Via via che si allunga la distanza tra loro e Parigi, i quattro iniziano a respirare una sensazione di libertà mai provata, e tutte le regole borghesi della capitale perdono valore. Diventa chiaro anche che c'è qualcosa di fallimentare nel loro assortimento, e finiscono - dopo qualche esitazione e non senza attriti e gelosie - per cedere a uno scambio di coppia dalle conseguenze imprevedibili... Giudicato all'epoca scandaloso per i temi e il linguaggio libertino, ""Finalmente le ali""""! è il primo canto d'amore in letteratura per la bicicletta, simbolo di libertà e di emancipazione."" -
La via del tè
Nel 1848 il botanico Robert Fortune torna in Cina, a distanza di cinque anni dal suo primo avventuroso viaggio in quelle terre. Pieno di stupore e meraviglia per l’Impero Celeste, e con una punta di incoscienza di fronte ai pericoli che vi si annidano, Fortune ha una missione: trafugare le più preziose varietà di tè e scoprire le tecniche segrete della preparazione delle foglie per poi fuggire verso l’Himalaya, dove la Compagnia delle Indie britannica possiede sconfinate piantagioni. Il racconto appassionante di uno dei più clamorosi furti della Storia, che mise fine al monopolio cinese del tè cambiando per sempre le abitudini occidentali. -
La casa di campagna
Figlio di un'alta società di proprietari terrieri che è disposta a tutto pur di evitare lo scandalo, il testardo ereditiere George Pendyce si trova alle prese con l'amore ingovernabile e sconveniente che nutre per Helen Bellew, separata dal marito ma non ancora divorziata. Una mirabile raffigurazione del piccolo mondo chiuso della nobiltà di campagna che amplia l'imponente affresco di John Galsworthy sull'Inghilterra vittoriana, in cui l'autore — nel dispiegarsi delle complicazioni e dei fraintendimenti che metteranno a serio rischio il rapporto dei suoi protagonisti — ha saputo spendere al meglio lo stile arguto e insieme ironico reso celebre dalla sua opera più fortunata, la Saga dei Forsyte. Con ""La casa di campagna"""", pubblicato per la prima volta nel 1907, prosegue la riscoperta delle opere di un magnifico narratore, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1932."" -
Racconti di uomini e fantasmi
Il successo di critica e pubblico che Edith Wharton raggiunse con ""L’età dell’innocenza"""", romanzo che le valse il Pulitzer, ha spesso oscurato la sua maestria come narratrice del fantastico. Le sue migliori storie di vita quotidiana e del soprannaturale compongono questa antologia in cui uomini e fantasmi (o coloro che gli uomini ritengono tali) vengono presentati in molteplici incarnazioni: ci sono mostri incompresi e spiriti vendicativi, ma anche artisti insicuri e uomini d’affari. Ambientati tra l’Europa e New York, questi racconti realizzano in pieno il manifesto programmatico dell’autrice: le storie ben congegnate devono possedere una «qualità termometrica: devono cioè avere la capacità di far scorrere un brivido su per la schiena»."" -
L'albero di Natale e altri racconti
Ne ""L’albero di Natale"""" di Charles Dickens, che dà il titolo a questa antologia, troviamo uno dei racconti più intimi e autobiografici dell’autore, quasi una meditazione sull’infanzia, sorprendentemente toccante. Di tutt’altra atmosfera è il racconto natalizio di O. Henry, in cui il “regalo di Natale” in questione consiste in una improvvisa pistolettata. E ancora, a comporre questa raccolta, Louisa May Alcott e le sue narrazioni familiari, Thomas Hardy e la storia del quattordicenne Hubert ne """"I ladri che non riuscirono a frenare lo starnuto"""", Emma Orczy con la sua """"Tragedia di Natale"""", e infine Ring Lardner con """"Un Natale in famiglia"""". Con i racconti di: Charles Dickens, Thomas Hardy, G.K. Chesterton, O. Henry, Louisa May Alcott, Emma Orczy, Ring Lardner."" -
Senza fiato. La prima indagine di Heinz Schmitt
Trasandato e cinico, simpaticamente antipatico, l'investigatore Schmitt è perseguitato da una sfortuna instancabile e da una particolare inclinazione a compiere le scelte sbagliate. Vive a Ostratal, città immaginaria nel Sud della Germania in cui tutto funziona, e questo rende la vita terribilmente noiosa, con conseguenze deleterie sulla sua attività. Finalmente, però, qualcuno si rivolge a lui per un caso interessante: un solista di oboe chiede il suo aiuto per sfuggire a un ricatto. Schmitt inizia le indagini, ma poco dopo si ritrova testimone di un assassinio a sangue freddo. È solo l'inizio di una serie di morti e misteri all'interno del mondo della musica classica, che il lettore scoprirà insospettabilmente pervaso da corruzione e malvagità. -
La casa stregata e altri racconti del mistero
Il racconto inedito in Italia che dà il titolo a questa antologia del mistero rivela che Edith Nesbit, conosciuta principalmente per le sue narrazioni per bambini, fu anche creatrice di storie gotiche: la potenza de ""La casa stregata"""" risiede nel non detto, nell'occulto, ben più terrificante di ciò che appare. All'autrice si accostano l'imprescindibile Edgar Allan Poe con una lugubre storia di pazzia, Berenice, e poi Elizabeth Gaskell, Bret Harte, H.G. Wells e Thomas Hardy, in un distillato dei migliori racconti sul sovrannaturale nati dalla fantasia degli autori che hanno fatto la storia della letteratura."" -
La piccola pasticceria
Miklós è un giovane avvocato che ha davanti a sé un matrimonio sicuro — borghese e ordinario — con la figlia diciassettenne del direttore del penitenziario di Budapest, ed è alla ricerca del primo caso degno di nota della sua carriera. Per lui sembra arrivata l'occasione giusta quando si ritrova a difendere la commessa di una pasticceria, la magnetica e sanguigna signorina Riza, scoperta a rubare dalla cassa e arrestata. Durante i colloqui in prigione Riza si confessa innamorata di Miklós, di un amore che la renderebbe capace di qualsiasi cosa, e che riesce a intaccare la morale da uomo perbene di lui. ""La piccola pasticceria"""" è popolato da personaggi che Molnàr ritrae con la sua speciale ironia, temperata però da una empatia sincera. Una storia d'amore in cui l'autore incastona riflessioni illuminanti sulla natura umana, e che ruota intorno a una domanda: chi sono i veri prigionieri della società?"" -
Agenzia matrimoniale
Miss Esther è un'agiata signora di mezza età che trascorre le giornate nella biblioteca di famiglia. È lì che il suo animo romantico trae alimento, ed è grazie alle pagine dei tanti romanzi che ha stilato l'identikit dell'""uomo giusto"""", il quale non può che essere all'altezza del Romeo di Shakespeare o di un cavaliere della Tavola Rotonda. In attesa di incontrarlo, non si è ancora sposata. L'unico altro svago le è offerto dalla compagnia di tre ragazze, Lillian, Helen e Jean, che frequentano regolarmente la sua casa. Quando la fidata domestica Tekla trova marito rispondendo a un annuncio sul giornale, Miss Esther decide di rivedere i suoi standard e di mettere in piedi una sorta di """"agenzia matrimoniale"""" casalinga, per trovare marito a ognuna delle sue tre giovani amiche, provocando una reazione a catena di eventi bizzarri... Carolyn Wells, tra le autrici più eclettiche della sua epoca, firma con Harry Persons Taber una storia di peripezie amorose, intrighi e sotterfugi, imbevuta di citazioni e rimandi alla letteratura sentimentale."" -
Mutevoli umori
Durante una gita in barca nel New England, due amici di lunga data si innamorano della stessa ragazza, Sylvia Yule, la quale vive un'età in cui l'ansia di crescere si combina con la voglia di non diventare mai grandi, e l'amore e l'amicizia sembrano ancora la stessa cosa. I mutevoli umori di Sylvia la porteranno a scegliere l'uomo sbagliato, e poi a pentirsene, finché un nuovo conflitto si aggiungerà alle altre inquietudini: la sacralità del matrimonio da una parte, le tentazioni adultere e il richiamo all'amore libero dall'altra. Il romanzo d'esordio di Louisa May Alcott è considerato il suo miglior libro per adulti, quello che - quattro anni prima di Piccole donne - avrebbe potuto sottrarla alla carriera di scrittrice per adolescenti che l'attendeva. Nel 1864 la storia fu amata e fraintesa, attirò un interesse enorme e critiche di eguale portata: da una «giovane inesperta della vita-- ci si aspettavano forse racconti più miti, di alto «valore morale», e invece ""Mutevoli umori! mise in discussione l'ideale della famiglia vittoriana, annunciando la nascita di una nuova, diversa sensibilità femminile. Con una nota di Henry James."" -
Habitat
«Italiano usa con libera abilità la terzina e altre brevi soluzioni strofiche e colpisce per la forte asprezza rubida, ispida dei suoi versi, dove tratteggia ambienti della memoria o introduce figure di animali in un vero, apertissimo bestiario di cui è l'uomo stesso a far parte» - Robinson""In autunno, siamo corpi speciali, che liberano ostaggi da ricci, gusci, da sotto i piumoni, che si privano di maglia e di sonno, perlustrando chilometri di pelle, in difesa di sé stessi."""""" -
La mia amica Natalia
Natalia pensa al sesso tutto il tempo, eppure proprio durante il sesso la sua mente viaggia altrove; dei molti amanti che frequenta, nessuno può soddisfarne le pulsioni o risolverne le inquietudini. Perché la fantasia erotica e la realtà sono così lontane? A raccontare la sua storia è l'analista che la prende in cura, il cui approccio incrocia l'arte, la filosofia e la letteratura con i ricordi delle scoperte sessuali infantili di Natalia e la messa in scena delle esperienze adulte. Tanto Natalia quanto l'analista si ritrovano completamente assorbiti nella terapia, finché il già labile confine tra verità e finzione, tra medico e paziente, si dissolve. -
L'inserviente
Rose è una giovane della buona società parigina del primo Novecento, colta e istruita, la quale si ritrova all'improvviso orfana, povera e - non potendo contare su una dote - abbandonata dal fidanzato. Sarebbe pronta ad accettare un lavoro qualsiasi per sopravvivere, ma i suoi titoli di studio e la sua classe sociale le sono solo d'intralcio. L'unica possibilità è fingere di essere una ragazza del popolo, semianalfabeta, e accedere al ruolo di inserviente in una scuola materna della difficile periferia. In poco tempo i piccoli alunni cominciano ad amare Rose come una madre, che li ricambia come fossero suoi figli, considerandola l'unico rifugio e consolazione nella miseria del quartiere. Questo incontro, raccontato dalla protagonista in un diario, le rivelerà tutte le storture di un sistema scolastico basato su una severa disciplina, e la porterà all'amara conclusione che ""dalla propria classe sociale non si può evadere""""."" -
L'altro mondo. Gli stati e gli imperi della luna. Gli stati e gli imperi del sole
Ventiquattro anni dopo l'abiura di Galileo Galilei al Sant'Uffizio, in Francia si pubblica una singolarissima difesa della teoria eliocentrica e della pluralità dei mondi: non un trattato né un libello, ma la prima vera storia di fantascienza, scritta da Savinien Cyrano de Bergerac, libertino, scienziato, alchimista e spadaccino. Il libro racconta di un comico viaggio spaziale prendendo a pretesto il mondo celeste per farsi beffe di costumi sociali e culturali ben più terreni: i buffi esseri che popolano la luna sono così poco disposti ad ammettere che il loro mondo sia il satellite di un pianeta minore, da accusare il protagonista - un terrestre - di eresia. Italo Calvino ha definito ""Gli Stati e gli Imperi della luna"""" «una giostra d'invenzioni», e secondo l'autore di """"2001: Odissea nello spazio"""", Arthur C. Clarke, gli andrebbe riconosciuta la paternità del volo spaziale a propulsione. È un racconto che mischia il pensiero magico-filosofico secentesco con le nuove nozioni scientifiche per schernire la società del tempo e dare omaggio alla libertà di parola, qui proposto insieme al libro gemello """"Gli Stati e gli Imperi del sole""""."" -
Regie senza films
«Sei rimasto seduto / dove stavi seduto da prima / senza il cappello per tenere il posto / che comunque nessuno vuole. / Ti attieni ai fatti. / Te li tieni stretti. / Guardi sembrare immobile / l’acqua dei rubinetti.» -
Una nobile donna
Quale sorpresa sarà quest’incredibile romanzo per il lettore italiano. Chi si aspetta una semplice storia d’amore ambientata in epoca vittoriana o chi crede di ritrovarvi elementi comuni con la letteratura per l’infanzia (“Il piccolo Lord” e “Il giardino segreto”), per cui Frances Hodgson Burnett è maggiormente nota, rimarrà meravigliato e positivamente colpito. La scrittura e i contenuti eccezionalmente moderni, i protagonisti dallo spessore profondamente realista, i dialoghi vivaci, i temi trattati rivoluzionari per l’epoca e, in alcuni casi, persino per quella odierna rendono la storia di Clorinda, la nobile donna cui fa riferimento il titolo, un’eroina indimenticabile. La sua storia è emblematica di una condizione femminile comune nei secoli passati: alla sua nascita, la madre muore di parto e il fatto che sia una femmina la priva di ogni valore agli occhi del padre, il quale rifiuta ogni contatto e l’abbandona. Qualche anno dopo, l’uomo torna e trova una bimba fuori dal comune, i cui modi lo conquistano, creando così un forte legame tra loro, destinato a durare nel tempo. Clorinda diventerà una giovane donna dalla lingua tagliente e dalla volontà di ferro, capace di capovolgere gli schemi che la vorrebbero docile e sottomessa alla volontà degli uomini, una donna di nobili sentimenti in grado di affrontare ogni esperienza (incluso l’amore) con coraggio e determinazione. -
Henry Dunbar
Per trentacinque anni il ricco rampollo Henry Dunbar ha vissuto un esilio dorato in India, allontanato dalla famiglia, in attesa che la natia Inghilterra dimenticasse una truffa commessa nella sua giovinezza libertina e dissipata. Ma alla morte del padre per lui è tempo di tornare a Londra, a reclamare il proprio posto nell’alta società e nella banca di famiglia, e a ritrovare la figlia, che non vede da quando era bambina. Ad accogliere Dunbar al suo arrivo c’è l’uomo che fu suo complice nella truffa, il servitore Joseph Wilmot, il quale al contrario di Henry non ha avuto il privilegio di una seconda possibilità, e ha perso tutto. Da questo incontro fatale si dispiegheranno, con uso sapiente della suspense, il mistero di un omicidio e le investigazioni di Scotland Yard, fino al capovolgimento finale. Pubblicato nel 1864, “Henry Dunbar” è uno dei capolavori di Mary Elizabeth Braddon, che precorre il giallo e il poliziesco e colora con le tinte della narrativa di genere una dura critica sociale, qui nella prima traduzione moderna in italiano.