Sfoglia il Catalogo ibs017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6501-6520 di 10000 Articoli:
-
Tramonti
Un gruppo di borghesi stanchi di Boston ha scelto di rifugiarsi a Leicester, cittadina del Massachusetts. Nel pieno della mezza età, trascorrono le giornate consumando una quantità esagerata di drink e dilettandosi con pettegolezzi al vetriolo e occasionali adulteri. Un giorno, però, muore Medusa Nash: è la prima della loro cerchia, e l'evento li costringe a fronteggiare l'idea, sempre più concreta, dell'avvicinarsi della morte. Lo fanno ognuno a suo modo ma tutti guidati da una dissacrante ironia, che non risparmia nemmeno l'amica nella bara, truccata e pettinata come mai era stata in vita. -
Storia della luna che non si spense
La storia del leader bolscevico Michail Frunze si cela, non troppo velatamente, in uno dei primi testi letterari che si arrischiarono a descrivere dall'interno la Rivoluzione russa. Pubblicato per la prima volta sulla rivista «Novyj mirà» e immediata-mente censurato, Storia della luna che non si spense narra la fine del rivoluzionario che avviò il primo soviet russo e che morì per avvelenamento da cloroformio durante un'operazione non necessaria allo stomaco ordinata da Stalin. Boris Pil'njak affronta questa storia tragica con il suo stile potente e incredibilmente moderno, cinematografico e generoso di invenzioni, doti che lo innalzarono tra i più illustri narratori russi del secolo scorso. -
L'allievo
«James è un orefice della trama e il suo avvicinarsi pian piano alla verità coinvolge il lettore che scopre la realtà» – il venerdìrnrnIl giovane e ingenuo Pemberton è un precettore laureato a Oxford assunto da una cinica famiglia, i Moreen, per istruire il figlio Morgan, ragazzo acutissimo e sensibile, affascinante e molto malato. Tra Pemberton e Morgan, ""i due amici"""", si crea un rapporto complesso - sono un padre e un figlio, un amato e un amante, due ancore di salvezza l'uno per l'altro - che permette loro di vagheggiare il raggiungimento della felicità."" -
La cugina Phillis
Paul Manning ha diciannove anni e lavora come apprendista nelle ferrovie. Durante un incarico nel Cheshire, inizia a frequentare dei parenti che vivono nelle vicinanze. Suo zio, il reverendo Holman, è anche un simpatico agricoltore e un uomo di lettere; ha una moglie devota e una figlia diciassettenne, Phillis, che è bella, colta e ingenua, e per la quale Paul non tarda a provare una forte affezione. Un giorno, Paul conduce il suo migliore amico e supervisore, l’affascinante Holdsworth, a incontrare gli Holman: nasce così una sorta di triangolo amoroso che inaugura l’educazione sentimentale di Paul, splendida voce narrante, e di sua cugina Phillis, che si ritrova a fronteggiare, impreparata, l’impetuoso arrivo dell’età adulta. Seppure colme di delusioni ed eventi traumatici, le vicende sono descritte da Gaskell con sincerità, senza mai indulgere in giudizi morali. Ambientato nella idillica, conservatrice campagna inglese che lentamente fa spazio al nuovo con l’arrivo della ferrovia, ""La cugina Phillis"""" è considerato tra le migliori opere di Elizabeth Gaskell."" -
Disinganni
L'uomo è naturalmente portato a credersi protagonista sulla scena della vita e della storia, quando invece se ne scopre piuttosto la vittima: donde l'invariabile esperienza del disinganno, sociale o metafisico. Sotto la molteplicità delle vicende, dei personaggi e dei toni — ora drammatici ora ironici e satirici — di questa raccolta narrativa scorre la percezione unificante che il reale non è mai quale appare in superficie, che tutto presenta un doppio fondo e che la verità si svela, quando si svela, attraverso lo strappo di una violenza. La sorpresa che attende il lettore alla fine di ciascuno di questi icastici racconti, oscillanti fra orrore, quotidianità e favola, è dunque, più ancora che un felice stratagemma letterario, il riflesso dell'ambigua e insidiosa costituzione del mondo. -
Casa Forsyte
Definito da Galsworthy “un volume di racconti apocrifi intorno ai Forsyte, che contribuiranno realmente a completare le cronache della famiglia”, questa raccolta del 1930 si colloca cronologicamente dopo la Saga e prepara alla lettura della Commedia, tasselli di uno dei corpus narrativi più amati della letteratura inglese. Casa Forsyte tratta delle vicende di alcuni membri della famiglia – Soames, Jolyon, Swithin e molti altri –, disseminate in un ampio arco temporale e distillate in diciannove racconti in cui si ritrovano intatte le qualità di superbo narratore di John Galsworthy, insignito del Nobel per la Letteratura due anni dopo l’uscita di questo volume. -
La famiglia Pargiter
La storia de La famiglia Pargiter contiene in sé tutti i tratti del caso letterario: un manoscritto abbandonato dalla scrittrice e in parte occultato nel romanzo Gli anni (1937), poi dimenticato per quasi cinquant’anni fino al ritrovamento da parte del critico Mitchell A. Leaska in una biblioteca newyorkese. Oltre alla prima stesura del sofferto romanzo Gli anni, l’opera è uno straordinario esperimento narrativo che Woolf scrisse in pochi mesi nel 1932, riportandovi “il resoconto fedele della vita della famiglia Pargiter”, le loro vicende, soprattutto, di denaro e amore, e l’angustia di viverle nei salotti vittoriani. L’esperimento consiste nella scelta di una forma inedita, quella del “romanzosaggio”, che testimonia l’ambizione di coniugare critica e creatività al servizio dell’adesione a una causa, quella del femminile, e della ferma decisione di confrontarsi con i fatti, con la Storia. Una svolta poetica dell’autrice protagonista del Bloomsbury Group, che con questa nuova forma tentò di “comprendere tutto: sesso, educazione, vita, valicando precipizi con possenti e agilissimi balzi da camoscio”. -
L'uomo in blu
Valerio è un giovane capitato quasi per caso al servizio di un deputato della Repubblica, dopo una vita trascorsa a guardare quel mondo con ironia e disincanto. Siamo agli inizi degli anni Duemila, centrosinistra e centrodestra si contendono il governo dell’Italia mentre all’orizzonte si intravedono già le onde dell’antipolitica. Il protagonista vive quel periodo con iniziale distacco insieme a una segreta speranza di poter assistere finalmente al cambiamento. Ma onorevoli e ministri lottano per affermarsi, per comandare, e restare ai margini è impossibile. Con il passare del tempo, Valerio si troverà sempre più al centro della corrente, sfrecciando a bordo delle auto blu, seduto su aerei di Stato che attraversano l’Europa, impegnato anche lui a correre, amare, soffrire. Un romanzo di formazione e di passione, una riflessione dall’interno sul potere che racconta con sincerità e grottesco umorismo la frenesia, le contraddizioni e le insospettabili somiglianze della politica con l’amore. -
Trasfondo
"Trasfondo"""": oltre il fondo, in sottofondo, doppio fondo. Sono alcuni dei molteplici significati del titolo di questo romanzo, che ci indica la direzione in cui orientarci nel leggere una storia ispirata a un fatto realmente accaduto. Siamo portati a credere che la verità si trovi sul fondo, celata alla luce del sole. Eppure, secondo l’autrice, nelle profondità appare il falso, l’irreale, così come l’impossibile, il desiderato, il temuto. In altre parole, la finzione. Tramite questo sguardo Patricia Ratto si avvicina all’evento assurdo per antonomasia, la guerra, e ne riemerge con un romanzo che racconta il conflitto delle Malvinas dagli abissi, in cui i protagonisti sono costretti a una continua ricostruzione della realtà. Dal sottomarino sconquassato in cui sceglie di calare il suo punto di vista narrativo, l’autrice racconta dinamiche e tempi della realtà militare, incomprensibile per chi la sta vivendo (a maggior ragione se incastrato in una prigione acquatica) e composta da atroci momenti d’azione ma anche e soprattutto da infinita pazienza. Un romanzo sulla guerra e sull'attesa." -
Vita e opinioni del gatto Murr
"Vita e opinioni del gatto Murr"""", scritto tra il 1820 e il 1822, rappresenta uno degli esperimenti più raffinati e divertenti del XIX secolo, originariamente composto dall’alternanza di due autobiografie: quella di un compositore lunatico e ipocondriaco, Johannes Kreisler, e quella di un gatto, curioso e attaccabrighe, dotato al punto di poter scrivere la propria versione del loro rapporto. Nella presente edizione si è scelto di seguire una delle due vicende, ovvero l’autobiografia del gatto Murr, ispirato al soriano realmente appartenuto all’autore. In questo esuberante e bizzarro romanzo, Hoffmann evoca magistralmente la forza del fantastico, del ridicolo e del sublime che pervadono la quotidianità." -
La figlia di Lowrie
Tutti a Riggan conoscono quel tipaccio di Dan Lowrie. Minatore manesco, amante di birra e complotti, da sempre porta con sé sua figlia Joan a lavorare nelle cave. Anche Joan è una creatura fuori dal comune, ma in positivo: bellissima e fiera, in lei una forza quasi maschile convive armoniosamente con una speciale e delicata grazia. Purtroppo nella piccola comunità rurale del Lancashire, da cui Londra appare un miraggio, il destino sembra segnato per Joan... Fino al giorno in cui in paese arrivano Paul Grace “il prete piccolo”, Anice “la figlia del prete vecchio” e Derrick, l’ingegnere a capo delle miniere, i quali tra amori non corrisposti, struggimenti segreti e propositi eroici riusciranno a scalfire la ritrosia altera della ragazza spingendola a sviluppare le sue doti naturali e a sfidare una volta per tutte suo padre. Il tema dell’ingiustizia sociale trattato con acume, la trama incalzante e la galleria di personaggi indimenticabili – come Sammy Craddock, vecchio burbero dickensiano, o la giovane e frivola Liz, incinta senza un marito – hanno conservato intatto il valore di questo romanzo che dal momento della sua pubblicazione non ha mai smesso di raccogliere consensi. -
Discorso sulla natura degli animali
Il ""Discorso sulla natura degli animali"""", quarto volume della """"Storia naturale"""" di Buffon, apparve nel settembre del 1753, suscitando grande clamore e divenendo all’istante modello imprescindibile dell’arte di pensare e scrivere in modo scientifico. Anche i detrattori dell’autore, gli stessi che nel 1749 erano rimasti scioccati dall’audacia di """"Teoria della Terra"""" e dai paradossi di """"Storia dell’uomo"""", dovettero inchinarsi di fronte a questo genio del discorso scientifico e a quest’opera caposaldo dell’Illuminismo, capace di influenzare le successive generazioni di naturalisti, compresi gli evoluzionisti Jean-Baptiste Lamarck e Charles Darwin."" -
Il giardino. Testo inglese a fronte
Tra le prime, imprescindibili opere sui giardini compare questo breve trattato di Francis Bacon. Scritto nel 1625, questo caposaldo della botanica fornisce un'idea filosofica del giardino ideale, e al contempo suggerimenti pratici per la cura delle piante e per la loro estetica. Dai consigli sul design alle indicazioni sui tempi e i modi della semina, dalla ricerca dei profumi più gradevoli all'uso delle fontane, un piccolo vademecum sul «più puro dei piaceri umani», impreziosito dalle illustrazioni di Lucien Pissarro, figlio e allievo di Camille Pissarro, e tra i massimi esponenti del Neoimpressionismo. -
Tutto quel buio
Susanna Marino, una studentessa squattrinata laureata in cinema, viene incaricata da un misterioso collezionista torinese di ritrovare una preziosa pellicola degli anni Venti, scomparsa durante l’occupazione nazista. Il regista è l’ungherese Károly Lajthay, il titolo ""Drakula halála"""". Si dice infatti che sia questo, e non il """"Nosferatu"""" di Murnau, il primo film in cui compare il personaggio di Dracula di Bram Stoker; nessuno però è mai riuscito a trovarlo, o, se l’ha fatto, non l’ha potuto raccontare. La pellicola pare infatti maledetta, e una mano misteriosa uccide chiunque tenti di venirne in possesso. Una volta giunta a Budapest, Susanna dovrà muoversi in una città dalle atmosfere espressioniste, tra tetti acuminati e oscuri sotterranei, in mezzo a cacciatori di pellicole privi di scrupoli, poliziotti sospettosi e ambigui musicisti noise, lungo una pista di sangue che affonda le radici in un tragico passato."" -
Lasciami l'ultimo valzer e altri scritti
Al di là del mero dato biografico, Zelda e Scott Fitzgerald coppia icona dell’età del jazz, Zelda Sayre fu una figura eclettica. Pittrice, scrittrice, ballerina, a ognuna di queste discipline si dedicò con ardore e impegno, ma della sua personalità carismatica e vitalissima ci è giunto solo il ricordo di una donna fragile, vissuta all’ombra di un marito famoso quanto ingombrante. ""Lasciami l’ultimo valzer"""", il suo primo e unico romanzo – qui presentato insieme a una raccolta di articoli apparsi su giornali e riviste –, attinse a piene mani dalla sua autobiografia, e tuttavia è molto più di uno sguardo intimo sulla vita e la scrittura di Francis Scott Fitzgerald. Con una prosa irregolare, brillante, pervasa da un’immaginazione selvaggia e intessuta da un linguaggio diretto come quello parlato (da lei), Zelda Fitzgerald emerge finalmente dall’ombra di Scott tramite questo romanzo e i suoi scritti, rivelando le sue doti di acuta narratrice dello spirito di un’era."" -
Franziska
Tra Praga e Berlino prossime alle epoche dei conflitti ma ancora inviolate, si svolge questo romanzo sul legame indissolubile tra l’amore e la musica. Vi compaiono personaggi memorabili: Franziska, uno dei ritratti letterari più riusciti di un grande talento musicale, ed Erwin (in cui Kafka credette di riconoscersi), uomo gradevole ma irrimediabilmente inetto, incapace di scegliere tra la protagonista, donna pragmatica, e l’opportunista Hedy, una giovane insicura, consumata dall’egoismo e dalle proprie insoddisfazioni. Un’opera che sa narrare i comportamenti selvaggi e irrazionali di coloro che smarriscono la ragione per i motivi più disparati – il diabete, il genio artistico, l’amore, le malattie veneree o la semplice incapacità di prendere decisioni. Apparso per la prima volta nel 1914, Franziska è uno dei lavori più significativi di Ernst Weiss, autore amatissimo da Kafka e la cui produzione merita di essere riscoperta nella sua totalità. -
Consigli per essere un bravo immigrato
Siete scampati alla guerra, alla fame, ai pericoli dei viaggi clandestini. Adesso che siete finalmente in un luogo dove forse avrete qualche possibilità di rifarvi una vita, dovete però convincere una commissione di estranei che avete avuto valide ragioni per sopportare tutto ciò. A Ismail, un ragazzo gambiano, non hanno creduto, e adesso gira con un pezzo di carta in tasca nel quale si attesta che la sua storia non è plausibile. Ma perché, si chiede Ismail? Quali caratteristiche deve avere il racconto di una vita perché appaia convincente? La stessa domanda se la pone Elvira, una scrittrice italo-bosniaca, arrivata in Italia vent’anni prima di lui. Dal dipanarsi delle loro vicende, nasce il racconto – sul filo dell’assurdo – dell’imprevedibile violenza della burocrazia. Muovendosi tra scomparse, nostalgie e rabbia, con l’ostinato desiderio di salvaguardare la propria dignità e sfuggire allo stereotipo dell’immigrato, i due protagonisti riflettono, non senza ironia, sul potere che traccia il confine tra verità incredibili e finzioni accettabili senza considerare che la vita troppo spesso supera di gran lunga la fantasia. -
Corto viaggio sentimentale
Novella incompiuta definita dall'autore ""lunga come una serpe lunghissima"""", """"Corto viaggio sentimentale"""" narra il percorso in treno da Milano a Trieste del signor Aghios, gli incontri e le disavventure, ma prima di tutto le sue divagazioni mentali, che procedono ondeggianti in un esplicito omaggio al """"Viaggio sentimentale"""" di Sterne. La partenza di Giacomo Aghios è, al pari dell'eterna ultima sigaretta di Zeno Cosini, un tentativo di vivere intensamente, di riacciuffare una vitalità che il personaggio sente altrimenti a rischio. Il contatto con l'ignoto offerto dal treno e dai suoi sconosciuti è dunque un tonico vivificante e un rimedio contro gli assalti mortificanti della vita quotidiana: in altre parole, la possibilità di vivere ancora un'avventura."" -
Il Paradiso perduto
Tra le novelle scritte da Federico De Roberto maggiormente orientate verso l’analisi psicologica dei personaggi, Il Paradiso perduto costituisce una delle più significative. A presentarla, illuminando il racconto anche dal punto di vista dell’elemento autobiografico (in un’opera in cui un tormentoso viaggio in treno richiama chiaramente le vicende paterne dell’autore), un’introduzione dell’italianista ed esperto derobertiano, Antonio Di Grado. Una piccola opera per continuare a leggere uno scrittore a cui non è stato ancora dato il giusto rilievo e che con I Viceré ha scritto, secondo Leonardo Sciascia, “Dopo I promessi sposi, il più grande romanzo che conti la letteratura italiana”. -
Il segreto di Marie-Belle. Diario di un’ombra
Un noir puro dall’anima tenera e spietata, in cui lo stile elegante e l’analisi psicologicamente accurata danno vita a un’opera letteraria fuori da ogni schema.rn«Noir elegante, dai toni a tratti inquietanti» - RobinsonrnUn nodo indissolubile lega l’istitutrice Aurelia e la sua pupilla Marie-Belle, la cui complicità quotidiana origina una spirituale quanto morbosa liaison dangereuse, costellata da una catena di morti apparentemente naturali. Un ricordo dietro l’altro, Aurelia ci rivela il susseguirsi degli eventi, talvolta drammatici, che hanno segnato le loro esistenze, ma le lacune del suo racconto ci portano a chiederci se possiamo credere davvero alle sue parole e se riusciremo infine a conoscere Il segreto di Marie-Belle.