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Il libro di un naturalista
Studi e bozzetti a tema animale e botanico, pubblicati su riviste e riuniti poi in un unico e affascinante volume, in cui il grande studioso William Henry Hudson ha raccolto il meglio della sua vasta produzione. Il libro di un naturalista contiene le divagazioni più disparate – come Bellezza della volpe, Il serpente nella letteratura, Il rospo viaggiatore, Un cavallo di nome Cristiano, Un topo amichevole, Cani a Londra, Il mio amico maiale – in cui lo sguardo acuto del naturalista si coniuga con le sue notevoli doti narrative. L’autore ebbe tra i suoi estimatori Joseph Conrad, John Galsworthy e Ford Madox Ford, ed è considerato uno dei massimi scrittori inglesi del Novecento. -
Arcipelago
"Arcipelago"""" è una mappa che descrive molte isole, reali e immaginarie, fisiche e letterarie, tutte a loro modo esistenti e dotate di una propria personalità. Attraverso racconti, notizie e riflessioni, il lettore percorrerà una rotta che lo porterà ad avvistarle e, in alcuni casi, anche ad approdarvi. Perché le isole sanno essere subdole e nascondersi - magari sotto la superficie dell'acqua, dietro una cortina di parole o sotto una ricaduta radioattiva - o apparire dove non sono. Ecco che allora occorre andarle a stanare, da Antilia a Ortigia, a Zanzibar o a La Soufrière, viaggiando per mare e per terra, all'interno del corpo umano, nel tempo e nello spazio, indovinando correnti e frugando nei libri di bordo di altri naviganti. Le coordinate qui riportate assieme ai porti di partenza permetteranno a ognuno di visitare questo Arcipelago e forniranno ai più intraprendenti una bussola per tracciare una propria carta delle isole." -
Il paese degli abeti aguzzi
Con i suoi boschi fitti, le baie dolci e i panorami selvaggi, il paese degli abeti aguzzi è il territorio magico nel quale si muovono la protagonista e i personaggi di questo romanzo: la signora Todd, mastodontica matrona esperta raccoglitrice di erbe medicinali, il capitano Littlepage, a cui si è «sconvolto il cervello per il troppo leggere», la vispa signora Blackett e il ricordo di Joanna, abitante unico dell'Isola delle Conchiglie. Vite comuni ma straordinarie tratteggiate con minuzia, in un susseguirsi di bozzetti che Willa Cather definì «esseri viventi colti all'aria aperta, con la loro luce, la loro libertà e le loro porzioni di cielo», danno vita a una storia senza tempo ricca di tenerezza, pathos e umorismo. Da lungo tempo assente dalle nostre librerie, ""Il paese degli abeti aguzzi"""" torna arricchito dagli scritti sul romanzo di due grandi estimatori dell'autrice, Willa Cather e Rudyard Kipling."" -
In cerca della primavera
Nel marzo del 1913, Edward Thomas partì per un viaggio in bicicletta da Londra al Somerset, spinto da un'intuizione: quell'anno l'arrivo della primavera avrebbe coinciso con la sua rinascita interiore, ed entrambi gli eventi sarebbero stati improvvisi, da cogliere al volo. Per una settimana Thomas andò così in cerca della primavera: prese nota dei cambiamenti nel paesaggio e nel comportamento degli animali, descrisse i percorsi e le visite alle chiese, e meditò su maestri come Coleridge e Wordsworth e sul loro rapporto con la natura. ""In cerca della primavera"""", per la prima volta in traduzione italiana, rappresenta l'opera-ponte tra la carriera dell'autore come giornalista/critico e quella di poeta, brevissima ma fulminante. Oggi è considerato un punto di riferimento fondamentale per la poesia inglese del Novecento, modello imprescindibile per autori come W.H. Auden, Cecil Day-Lewis, Dylan Thomas, Philip Larkin e Michael Longley."" -
Poesie (1813-1834). Testo tedesco a fronte. Ediz. bilingue
Contemporaneo e nemico di Heinrich Heine, August von Platen fu una presenza inquieta nella Germania dominata dall’astro di Goethe ma già percorsa da istanze romantiche. Nel percorso solitario di Platen giocò un ruolo fondamentale il mito della bellezza, espresso in una poesia che aspira al nitore e alla perfezione della lirica classica, e che trova il proprio compimento nella realtà italiani. Dopo le importanti ma episodiche versioni carducciane di alcune liriche plateniane e alcune piccole sillogi risalenti ormai a più di un secolo fa, il volume presenta, corredata di un ampio apparato, una vasta scelta della copiosa produzione poetica di August von Platen. -
Noir
Estate del 1947, bassifondi di San Francisco. Un'enigmatica bionda di nome Stilton entra nel localaccio di Sammy ""Due Dita"""" Tiffin. È amore a prima vista. Sammy è pronto ad attaccare bottone, ma nel locale irrompe Remy, un generale dell'Aeronautica con una questione urgente da sbrigare. In questi casi, l'uomo giusto al momento giusto è proprio Sammy, che ha i contatti utili e un fido compare cinese. Nel frattempo, un oggetto volante non identificato viene avvistato nello Stato di Washington e un misterioso incidente aereo si verifica nel deserto del New Mexico, in un posto chiamato Roswell. Ma le cose più improbabili accadono comunque in città: quando i piani di Sammy andranno a rotoli e la donna svanirà misteriosamente, Sammy, per ritrovarla, sarà obbligato ad affrontare il suo segreto più riposto."" -
Vi prego di strappare questa lettera. Carteggio confidenziale con Aleksandra A. Tolstàja
Aleksandra incontrò per la prima volta a Pietroburgo nel 1856 il nipote Lev, più giovane di lei di soli undici anni e già noto nei salotti culturali della città, con il quale nacque un'amicizia profonda destinata a durare per tutta la vita. Si racconta che, dopo la morte della zia Aleksandra, Tolstòj leggesse e rileggesse quelle lettere ora burrascose ora affettuose, e affermasse spesso che nel ripensare alla sua buia e lunga vita solo il ricordo di ""Alexandrine"""" gli tornasse alla mente come un costante raggio di luce. In questo carteggio, che è davvero confidenziale – """"Come fanno le collegiali, vi prego di non mostrare a nessuno e di strappare questa lettera"""", scrive Tolstòj ad Aleksandra – e che viene qui riproposto dopo una lunga assenza in Italia nella cura di Olga Resnevic Signorelli, incontriamo Tolstòj in tutte le sue sfumature, a tratti allegro e irriverente, a tratti deluso e tormentato, e ne ricaviamo un ritratto intimo e prezioso dello scrittore e dell'uomo."" -
La cura degli alberi
Modena, estate del 2017. Una città intera in attesa del megaconcerto di Vasco Rossi. L'entusiasmo alle stelle, la paura degli attentati. Sono passati due anni dalla nascita della Compagnia delle Piante. Jan De Vermeer, il poliziotto che colonizzava di notte le rotonde abbandonate, ha cambiato vita. Anna, la sua bellissima compagna sfregiata da una terribile cicatrice, aspetta un figlio. Il serial killer che li minacciava marcisce in carcere. Il poliziotto italo-belga si è lasciato andare alla vita familiare, e non compie più attacchi di guerrilla gardening negli angoli spogli della città di San Geminiano. Ma poi arriva la notizia che il killer è scappato, forse sta tornando in città per completare l'opera. Nuovi morti scannati. Il destino bussa una seconda volta alla porta di Jan De Vermeer. E proprio mentre riscopre la paura di venire assassinato e il concerto è ormai alle porte, Jan si rimette in gioco con nuove imprese botaniche. -
La bibliotecaria
Che cosa è successo alla piccola Angela, scomparsa da un borgo abruzzese nel 1954? A sessant’anni di distanza, in quello stesso paesino tra le montagne arriva Roberta, una giovane bibliotecaria di Novara, che ha accettato quel trasferimento per sfuggire all’ex fidanzato che ha tentato di ucciderla. La storia della bambina scomparsa arriva anche alla ragazza la quale, lentamente, si ritrova coinvolta nella ricerca della verità celata tra i locali dell’antica biblioteca in cui lavora, le rovine di un convento e le stanze abbandonate di un collegio, luoghi in cui da tanti anni si annidano segreti che qualcuno vuole svelare e qualcun altro, invece, vuole assolutamente mantenere nascosti. Cosciente di assecondare il disegno di un personaggio nell’ombra, ma obbedendo al proprio innato senso di giustizia, Roberta si immergerà nel passato, in una storia fatta di relazioni proibite e di crimini perpetrati da personaggi insospettabili, le cui vittime non hanno ancora avuto giustizia. Un’impresa rischiosa e quasi disperata per Roberta, che nel contempo dovrà fronteggiare anche il ritorno del suo persecutore. -
Un cane sportivo e altri racconti
L'incredibile determinazione dei cani (da cui noi uomini dovremmo imparare) è lo spunto che ha ispirato lo scrittore australiano Banjo Paterson per il racconto ""Il cane sportivo"""", che dà il titolo a questa selezione di storie sul migliore amico dell'uomo. Invece in """"L'anarchico e il suo cane"""", Susan Glaspell si sofferma sull'amicizia autentica che può nascere tra un bambino orgoglioso e un trovatello, mentre Mary Wilkins Freeman esplora il tema della paura che i cani possono suscitare negli umani. Anton Cechov narra l'addestramento di Kastanka, una cagnetta disubbidiente, e Bret Harte le pene di un povero cane giallo emarginato dalla comunità. A conclusione non poteva che esserci Jack London, affascinato dall'istinto dell'animale di fronte alle avversità."" -
I fidanzati di Babette
Ne ""I fidanzati di Babette"""", Alice Berend ha saputo narrare le vicende dei suoi personaggi - talvolta vanitosi e ignoranti, frivoli e calcolatori - con una scrittura lieve e acuta, illuminata da una comicità gentile che non sfocia mai nel grottesco ma tratteggia bonariamente le ipocrisie della società piccoloborghese e dell'Europa del passato, così simile a quella attuale.rn«Alice Berend è una maestra nel raccontare con tocco leggero e umoristico la borghesia tedesca degli anni Venti» - Sette, Corriere della SerarnAnna Bomberling è una signora benestante ma tormentata dalla professione del marito, che scalfisce quotidianamente la sua idea di felicità perfetta: il signor Bomberling si è arricchito grazie alla sua impresa funebre, e questa consapevolezza guasta il potenziale idillio di Anna, che pure grazie a lui ha potuto elevarsi socialmente e vivere nell'agio nella Germania di inizio Novecento. La situazione si complica quando c'è in ballo il fidanzamento della figlia Babette, giovane, graziosa e in età da marito..."" -
Un cuore semplice
«Un racconto dove regna lo stile impersonale tanto caro all'autore» – Renzo Paris, Il VenerdìrnUn cuore semplice racconta oltre cinquantanni di vita di Félicité «schiena rigida e i gesti misurati, sembrava scolpita nel legno, come una donna meccanica» cameriera a Pont-lÉvêque in Normandia nella prima metà dellOttocento. Entrata in servizio presso Madame Aubain a diciottanni, dopo molti dolori e privazioni, e una terribile delusione damore a un passo dallaltare, lavorerà come cameriera per tutta la vita. Tramite questo personaggio umile e coraggioso, la cui semplicità viene narrata senza traccia di ironia, Flaubert spiazza il lettore borghese con un racconto di fede autentica e genuina bontà, realizzando una delle sue opere brevi più toccanti e riuscite. -
Angel Hill
"Sono andato scrivendo di questo paese/ per cinquant'anni, guardando sui piccoli dossi/ le orchidee autunnali andare e venire/ e dopo dieci anni di sole radici tornare/ a centinaia. Ho contato i cigni selvatici/ e le taccole sul fienile di Morrison./ Sulla distesa, troppo accanto alle impronte dei trattori/ il nido rotondo del piviere m'ha tenuto sveglio,/ come la lontra affogata nella trappola per anguille./ Recuperare gusci di lumaca e piume di gazza/ per paura di perdere un particolare/ mi lascia poco spazio per la filosofia./ Sempre più piano vado al cancello o al gradino./ La poesia si sta riducendo quasi all'osso.""""" -
Enigmi. Testo inglese a fronte
«Enigmi registra i divertimenti privati e molto audaci di un’autrice che ha spaziato tra i generi anticipando molto tempi e temi» – RobinsonrnrnEnigmi è una detective story scritta da Louisa May Alcott nel 1864, lo stesso anno in cui esordì con il controverso romanzo per adulti ""Mutevoli umori"""". Come lo scrivano Bartleby di Melville, il protagonista viene ingaggiato da un aristocratico per copiare un misterioso manoscritto sulla politica italiana. Travestimenti, colpi di scena, cambi d'identità, complotti carbonari sono gli elementi squisitamente drammatici di questo bel racconto carico di suspense e di omaggi più o meno velati ai maestri del Rinascimento americano, negli anni d'intenso apprendistato in cui l'autrice era ancora determinata ad affermarsi anche presso un pubblico di adulti. """"Enigmi"""" si avvale della cura di un'esperta alcottiana come Daniela Daniele."" -
Il movimento delle foglie
Terzo capitolo della sfida mortale fra il poliziotto italo-belga Jan De Vermeer e il killer Alberto Bacenigo.rn«La passione dell’autore risplende nel suo riuscito personaggio, De Vermeer, che da poliziotto indaga chi dipinge murales e annuncia azioni, ma che in realtà li ammira: perché la sua storia è piena di terra da germogliare, di alberi e di semi.» – Tuttolibrirn«Possiamo consacrare Ludovico Del Vecchio come titolare di un nuovo genere di thriller» – La LetturarnUn anno dopo la cattura le loro vite si sono divise. Dimenticate le incursioni notturne della Compagnia delle Piante, il movimento da lui fondato per il rinverdimento degli spazi metropolitani abbandonati, Jan pensa solo alla piccola Alina, sua figlia, mentre il killer, incarcerato in Toscana, studia per laurearsi in Arboricoltura. A un tratto in città compaiono dei murales che annunciano la nascita di nuovo gruppo ecologico: il Movimento delle Foglie, il cui scopo è quello di salvare un bosco e la comunità che ci vive. Nel frattempo, un tecnico comunale viene ucciso. Alberto, in carcere, riflette se evadere per tornare a farsi giudice e boia. Mentre Jan e la sua compagna Anna si accorgono di essere pedinati, attorno a loro la città di Modena sembra popolarsi di cattivi che minacciano il bosco, ragazze coraggiose con il terrore degli alberi, gente che si arrampica su farnie e querce, stravaganti professori di Botanica. Con un assassino in libertà, Jan sarà costretto a tornare in prima linea e si accorgerà ben presto che il legame con Alberto non si è mai spezzato. -
Il giardiniere dello Scià e La gabbia di Cranford
Il signor Burton, inglese di bell'aspetto nel fiore dei suoi anni, ha accettato un incarico che lo condurrà molto lontano da casa: partirà per Teheran, dove diventerà il giardiniere ufficiale dello Scià di Persia. I problemi, però, sorgono non appena mette piede in terra straniera, perché lo Scià nel frattempo è morto, e al nuovo sovrano non importa né del giardinaggio, né degli impegni presi dal suo predecessore. Inizia così uno dei racconti più apprezzati di Elizabeth Gaskell, ""Il giardiniere dello Scià"""", apparso per la prima volta nel 1852 nella rivista dickensiana «Household Words». In questo volume viene inserito anche il racconto """"La gabbia di Cranford"""", edito dieci anni dopo in un'altra rivista dickensiana, «All the Year Round», una sorta di piccolo sequel al celebre romanzo Cranford."" -
Lamalasantísima
Ci sono leggende popolari che sopravvivono nei secoli e mantengono intatta la loro capacità di incidere sul corso degli eventi. È il caso di Lamalasantísima, santa pagana dell'Estremadura, a cui rivolgono le loro preghiere le donne in cerca di giustizia. In una Madrid cosmopolita e modernissima, in cui lo scontro tra polizia e crimine organizzato internazionale si fa ogni giorno più acceso, si inseriscono tra i titoli di cronaca alcune morti misteriose che sembrano rievocare non solo la figura della santa vendicatrice ma anche certi antichi riti sciamanici della cultura amazzonica. Chi è l'infallibile banda che sta seminando il terrore e quali sono le ragioni celate dietro a quelle morti? L'ispettrice Lupe indaga, tra lo scetticismo machísta dei colleghi, in remoti monasteri e nella Milano della moda, e saranno proprio la sua tenacia e la sua sensibilità a permetterle di collegare i molti fili della trama e risalire fino alle ferite mai sanate della guerra civile spagnola. -
Giardino e paesaggio
Hermann von Piickler-Muskau è stato uno dei più dotati e validi paesaggisti della storia europea. Scrittore e artista, amico di Heine e di Goethe, mecenate, frequentatore di salotti ed esploratore di terre lontane, ha incarnato in pieno la miracolosa vivacità culturale della Germania della prima metà dell'Ottocento. Egli apprese in Inghilterra l'arte del parco all'inglese, che portò al massimo della perfezione, e a partire da questo bagaglio seppe introdurre un nuovo modo di sentire la natura in termini di paesaggio. Il parco Muskau da lui ideato è oggi divenuto Patrimonio dell'umanità Unesco. Da lungo tempo assente in libreria, torna il libro che raccoglie le sue preziose intuizioni. -
Quarks!
Quark è un termine usato nella fisica delle particelle, una parola dal suono di papera che James Joyce usava per rivolgersi alla figlia schizofrenica. Quando Silvana si ammala di quello che gli psichiatri definiscono genericamente “psicosi”, sua figlia Simona e il genero Maurizio, per evitare di impazzire con lei, la utilizzano come via di fuga per troncare i deliri paranoici della donna. Perché una malattia mentale coinvolge a tal punto la famiglia del malato da rischiare di portarsi appresso tutti, come mobili da giardino dopo un uragano: dal cane al gatto, dalla figlia alle badanti, dai vicini di casa al genero. Tutti sull’orlo del baratro, dal quale Maurizio ci racconta, con disincantata e politicamente scorretta ironia, di una famiglia che si stringe attorno alla suocera, di una figlia ritrovata, di un padre egoista e di due sorelle ego-riferite, tra speranze di guarigione, ricoveri coatti, scene surreali e una folle via crucis in cerca di una struttura idonea che aiuti tutti a sopravvivere. Il racconto scanzonato ma non per questo meno veritiero di una famiglia che saltella senza rete di protezione sul sottilissimo filo che demarca i sani dai folli. -
Il branco
La storia, ispirata a un fatto di cronaca, di uno stupro collettivo nella periferia romana più oscura e abbandonata. Un gruppo di ragazzi che diventa improvvisamente un “branco” bestiale. Il protagonista diciannovenne, Raniero, che da individuo diventa segmento dell’orda, dimentico di ogni iniziale titubanza e trasformandosi nel più feroce tra i torturatori. Il linguaggio scarno e diretto, la coraggiosa scelta del punto di vista narrativo (mimetizzato non tra le vittime ma tra i carnefici) e l’assoluta mancanza di retorica hanno contribuito a mantenere intatta la straordinaria forza narrativa de Il branco a venticinque anni dalla sua prima apparizione.