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Wanderung. Il viaggio dei romantici
Ci furono tempi in cui si viaggiava per arrivare o per ritornare. Dagli abissi infernali si perveniva nella regione celeste e a un lungo e pericoloso viaggio in mare seguiva l'approdo alla nova terra, l'isola felice, Itaca. Nella Wanderung romantica iniziano invece a tacere le sirene del ritorno e della meta; quelli che per il viaggiatore classico sono meri interluoghi, luoghi di transito, tappe, stazioni, sono per il Wanderer tutto, mentre un'ombra luttuosa grava per lui su ogni cosa compiuta. Questo interregno costituisce lo spazio della Wanderung: è in questo spazio intermedio, in cui sono crollati templi e oracoli, che il Wanderer trova la sua patria, la vita. Collini va alle radici del nomadismo romantico - indagandone gli aspetti letterari, estetici, sociologici e psicoanalitici - a partire dalla fase aurorale (Tieck e Novalis) fino agli esiti estremi alla fine del ""periodo artistico"""" (Lied romantico e Büchner)."" -
Napule '70. Chille de la balanza
Prefazione di Massimo Marino. Conclusioni di Franco Corleone. -
L' ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo
«Pensare a come sarà Pisa tra cento anni è esercizio che facilmente porta molto lontano. Con la storia che abbiamo è naturale che fantasia e speranza ci portino ad immaginare, per un futuro lontano, scenari fantastici, inimmaginabili e sicuramente bellissimi. Tutti abbiamo, nel fondo del nostro cuore, il sogno che un giorno si tornerà ad essere una capitale del Mediterraneo. Magari tra cent'anni o tra cinque secoli. E magari Pisa lo ridiventerà per tutt'altri motivi rispetto a quelli che la resero uno dei principali centri del Mare Nostrum quasi mille anni fa. Ma se pensiamo, più coi piedi per terra, cosa sarà Pisa per i nostri figli e nipoti non ho dubbi che la nostra città forse non tornerà subito a dominare il Mediterraneo, ma senz'altro sarà ancora un luogo attrattivo, centrale e insostituibile. E questo soprattutto perché Pisa è solidamente piantata su due basi che tutti ci invidiano. Sono infatti tante le bellezze di Pisa, sono molteplici le ragioni che ci rendono orgogliosi di essere pisani, ma se dobbiamo andare alla sintesi della sintesi e dire nel mondo globale di oggi cosa si associ al nome Pisa non v'è dubbio che accanto a Pisa si dice ""Torre"""" e si dice """"Università"""". E a proposito di sintesi è evidente che queste due parole siano entrambe la sintesi di concetti più estesi. Dove Torre sta per tutto il patrimonio, unico al mondo, di cultura, bellezza e originalità che la città tutta, non solo la Piazza dei Miracoli, racchiude. E dove Università sta per l'intero sistema delle tre Università e degli innumerevoli Centri di Ricerca avanzata che operano nel territorio pisano e fanno di Pisa un luogo di elaborazione, scambio e insegnamento davvero unico...». (Enrico Letta)"" -
Il cuore non indossa la mascherina. Ediz. a colori
Teo è un bambino speciale che esprime le sue emozioni attraverso il sorriso, non potendo parlare comunica con i compagni usando una tavola comunicativa. Vive con i suoi genitori e una cagnolina di nome Nina. Anna, compagna di classe di Teo, è la sua migliore amica ed è specializzata in idee brillanti; ha tre fratelli e una famiglia rumorosa. Quando arriva il momento di chiudersi in casa a causa del coronavirus, come vivranno l'isolamento questi bambini così diversi, eppure accomunati dal desiderio di poter stare insieme? In questo strano periodo scopriranno anche che non tutto è negativo: i rumori si sono attutiti, i genitori non hanno più fretta, c'è calma e silenzio ovunque. Ma quando sarà il momento di rivedersi le cose saranno cambiate e non sarà facile: i bambini dovranno trovare un nuovo modo di stare vicini, pur dovendo tenere le giuste distanze. Ci riusciranno? Cosa inventerà Anna per far capire a Teo che il loro cuore sorride, anche se la bocca è coperta dalla mascherina? Età di lettura: da 4 anni. -
Manifesto per l'insegnamento della lingua italiana agli studenti internazionali. Otto commenti
Il Manifesto ripresentato e commentato in questo volume è un documento unico nel suo genere in Italia. Esso testimonia la volontà di alcune Università pubbliche di condividere le buone pratiche relative all'insegnamento e alla valutazione dell'italiano seconda lingua all'università. Questa dichiarazione di intenti comuni è già di per sé una novità. Il Manifesto propone una glottodidattica scientificamente schierata, collegata alla ricerca europea e nordamericana sull'acquisizione della seconda lingua e sul testing. Il Manifesto dice che per potere insegnare bene una lingua straniera bisogna prima di tutto studiare cos'è la lingua, come si impara e come si valuta. -
La pratica del commento. Vol. 3: canone: esclusioni e inclusioni, Il.
I testi e le letture che compongono questo volume formano la terza tappa di un progetto avviato nel 2014 da Daniela Brogi, Pietro Cataldi, Tiziana de Rogatis e Giuseppe Marrani, e che ha già generato due volumi. Si è trattato stavolta di capire quale sia la relazione tra il commento e il canone, attraverso un campione di letture che va dal Due-Trecento fino alla nostra contemporaneità. Nel momento in cui rileggiamo e commentiamo i testi, li manteniamo in uso o scegliamo di riportarli alla luce dalle zone d'ombra in cui erano stati lasciati dalle epoche passate o dai pregiudizi. Il canone, infatti, non è solo l'arca in cui abbiamo imbarcato i libri essenziali, ma è anche quello che è stato scelto di dimenticare. Se, da una parte, il commento ripensa opere, autrici e autori, movimenti e costellazioni letterarie già inclusi nella nostra tradizione attraverso nuove chiavi interpretative o nuove emergenze della nostra contemporaneità, dall'altra, l'aggiornamento del patrimonio culturale - una questione oggi più che mai vitale e urgente - presuppone anche la necessità di mettere in discussione il canone cristallizzato del gusto e il suo preteso universalismo, usando sguardi filologici, comparativi e di genere. Scompaginare il canone ci permette di contrattare nuovi diritti di cittadinanza e nuove differenze e identità culturali. -
Il turno di guardia
Per molti sono degli invisibili. Per altri sono dei fissati con le armi. Per altri sono degli operai vestiti in maschera. Ma dietro ai pregiudizi la realtà è ben diversa. Sono le guardie particolari giurate. Uomini e donne che ogni giorno e ogni notte, con il sole, la pioggia o in piena pandemia da Covid-19 escono per vigilare su ciò che ci è caro. Cinque racconti, cinque storie, che hanno come protagonista l'istituto di vigilanza Corpo Guardie di Città e che si svolgono nella suggestiva cornice delle città di Pisa e Lucca. Cinque storie di ordinario eroismo, con tocchi di ironia e di suspence, scritte da chi è entrato a far parte di questo strano altro mondo come un estraneo, e oggi lo vive giorno dopo giorno. -
Solide trasparenze. La Torre Pendente in alabastro
Il volume narra la vicenda della Torre Pendente in Alabastro, creata a Volterra da un gruppo dì dieci artigiani che hanno lavorato con straordinaria comunione di intenti. Partendo da alcune considerazioni sulla storia più recente dell'alabastro volterrano, la narrazione si diffonde sulle varie fasi costruttive della Torre, con l'ausilio di oltre cento immagini che illustrano la maestria artigianale e l'intelligenza creativa grazie alle quali si è originato questo straordinario manufatto. Un'impresa che ha richiesto circa quattro anni di lavoro, dal 2007 al 2011. Dando voce agli autori dell'opera, il volume si sofferma, poi, sulle tecniche usate per la sua realizzazione: le più svariate, che abbracciano tutto il bagaglio tecnico-esecutivo assimilato dagli artigiani nel tempo. Infine, un rapido e significativo colpo d'occhio sul ruolo che la lavorazione dell'alabastro ha oggi nell'economia e nella cultura volterrane. -
Le parole di internet
Questo volume è dedicato all'uso che sino a oggi è stato fatto della lingua italiana sul web, intesa come strumento di diffusione di concetti, idee, beni e servizi, specie in ambito giornalistico. Internet è in continua evoluzione, percorso instabile e tortuoso mosso da spinte contrastanti. La sua essenza è la parola digitalizzata, il tema che tratteremo, ricostruendo gli inizi e l'evoluzione della rete, per poi raccontare come sia divenuta campo di battaglia per il commercio e le egemonie tra gli stati nazionali. Contraddizioni acuite dalla diffusione dei social network, sino a immaginare il futuro della parola, sconvolto dalle rivoluzioni tecnologiche che vivremo negli anni a venire. -
100 anni di Pistoiese. Ediz. illustrata
Athos Querci sceglie nel grande album della memoria, immagini ed episodi, per celebrare il centenario della Pistoiese. Una vera e propria opera omnia della storia dell'olandesina che - tra aneddoti, personaggi e illustrazioni - racchiude tutti i primi 100 anni del glorioso sodalizio arancione con gli immancabili tabellini, classifiche e recordi di presenze . L'opera è corredata da un imponente apparato fotografico, oltre 1500 immagini: un'eredità che aiuta a tramandare ai posteri vittorie, gioie, sconfitte e lacrime della squadra calcistica toscana. -
La misura del disordine. Miraggi e disincanti nella poesia barocca europea
«Sebbene molti e importanti studi siano stati dedicati alla rivalutazione del Barocco come stagione letteraria, e ancora di recente sedi prestigiose abbiano rilanciato il termine come categoria straordinariamente onnicomprensiva, è facile riscontrare come nell'uso comune, fuori dagli ambiti accademici, il termine continui a essere usato in senso per lo più dispregiativo anche in un'età come quella contemporanea che certo ha fatto i conti, a volte persino in modo liquidatorio, con gli imperativi classicisti. ""Barocco"""" continua a rimandare a un uso del linguaggio inutilmente complesso, ridondante, la cui forma stride con la pochezza del suo significato o eccede in figure retoriche, addensando significati in modo caotico, e superando un limite di decoro non più classicista ma borghese. È forse per questo motivo che la giustificazione preliminare sembra essere ormai un topos di ogni scritto sul barocco, cui nemmeno questa introduzione può sottrarsi. A distanza di alcuni secoli, si può ben dire che l'eco dello scandalo barocco - la sfida che lanciò nei confronti dell'armonia rinascimentale o forse la reazione alla sua irrigidita convenzionalità - non è dunque svanita. Il «Barocco» continua a portare inscritta in sé la colpa dell'infrazione di una norma o di una implicita misura o simmetria, quasi si fosse dimenticato come quella sfida fosse la risposta particolare elaborata dinanzi a quel profondo cambiamento di paradigma religioso e scientifico, intervenuto tra Cinque e Seicento, da cui è scaturita la nostra modernità. Un passaggio complesso, segnato da antinomie e convergenze, in cui, come ha sottolineato Francesco Orlando, le propaggini dell'estenuazione barocca toccano i prodromi dell'illuminismo, come suggestivamente suggerisce il fatto che Bacone e Góngora nascano nello stesso anno, e così Galilei e Shakespeare, mentre poco distanti sono i natali di Descartes e di Calderón. Tutte figure di scienziati, filosofi e poeti che in modo diverso contribuiscono alla doppia spinta che anima e tiene sotto scacco il periodo: un moto centrifugo ed euforico di curiosità ed entusiasmo per il mondo nuovo che si stava configurando, e un moto centripeto e disforico che rimugina sull'ordine perduto, elabora il lutto della sua evanescenza e ne sfigura ulteriormente la rappresentazione, anatomizzando l'intero un tempo garantito dal divino e creando figure contorte, frammentate, solo apparentemente caotiche, regolate da leggi la cui codifica non è semplice né immediata...». (Carmen Gallo)"" -
Progettare beni comuni. Da vuoti urbani a luoghi della comunità
Il progetto del Giardino Marco Adolfo Boroli nel quartiere Sant'Andrea a Novara. -
La collegiata di Sant'Andrea a Empoli. Arte e storia attraverso i secoli
«Sintesi strepitosa della storia tutta di Empoli, la collegiata di Sant'Andrea s'erge al centro della città cui appartiene come tangibile luogo della memoria e insigne contenitore d'arte. Intrecciando i testi di due esperti ed appassionati conoscitori dell'argomento con la sensibilissima campagna fotografica appositamente realizzata per l'occasione, il libro ripercorre le vicende più o meno note che hanno interessato nel tempo l'edificio di culto ed il suo ricco apparato di decorazioni e di arredi. Uomini, opere, documenti, fonti letterarie, bibliografia specifica ricostruiscono il lungo percorso di una realtà monumentale di cui troppo spesso si sono estrapolati solo pochi, isolati episodi emergenti. Ne nasce una monografia vivace e piena di novità, nella quale quel singolare individuo storico che è la maggior chiesa empolese ottiene il ritratto a tutto tondo, e quasi la biografia, che soli possono rendere giustizia alla sua particolarissima collocazione nel variegato panorama artistico toscano. -
A Marianeve la befana spaziale e altri racconti. Ediz. a colori
Con l'avvicinarsi del Natale, un regalo che Nonna Lela non mancava mai di fare era quello di scrivere una fiaba per sua figlia Elisa, prima, e una volta nonna per i suoi nipotini: Michele, Marianeve e Roland. Questi racconti, personalizzati sui giochi più amati dal lettore, ogni anno davano vita ad ambienti e personaggi che facevano sognare e divertire. In questa nuova raccolta di quattro fiabe tutti i bambini avranno la possibilità di immergersi nel mondo magico del Natale e di incontrare la Befana spaziale, vivere le avventure marine di un piccolo squalo, conoscere i buffi aiutanti di un vecchio falegname e osservare il mondo da un abete alto alto. Ora queste favole stanno per diventare un dono per tanti altri bambini, e ogni volta che qualcuno di loro le leggerà, o se le farà leggere, da qualche parte Marianeve ascolterà ogni parola, e sorriderà ancora, come solo lei sapeva fare. Il ricavato della vendita del libro servirà a finanziare il Progetto ""Il sorriso di Marianeve"""", per la costruzione di una biblioteca per la terza scuola in Etiopia (a Mayo Koyo) in suo ricordo, promosso dal GMA Gruppo Missioni Africa Onlus. Età di lettura: da 4 anni."" -
Dare forma al silenzio. Heiner Müller e Pier Paolo Pasolini artisti dell'intervista
Nel corso della propria carriera, il drammaturgo della DDR Heiner Müller (1929-1995) ha saputo plasmare il testo teatrale attraverso innumerevoli forme, dalla poesia, al collage, all'intervista, spinto dalla necessità di rendere il dialogo tra individuo e storia un atto performativo assoluto. Il valore storico, epifanico e performativo della parola ha avvicinato Müller ad uno dei suoi principali modelli internazionali, Pier Paolo Pasolini (1922-1975) Tentando di perseguire il concetto di realtà, il presente volume indaga l'immagine bifronte di questi due autori come Interviewkünstler, ovvero ""artisti dell'intervista"""", analizzando il genere ibrido dell'intervista d'autore come documento storico e forma di autorappresentazione mediatica."" -
Storia illustrata. Toscana Green. I parchi per un uso sostenibile dell'ecosistema. Ediz. illustrata
La Toscana si caratterizza per una diffusa biodiversità e varietà di ecosistemi che trovano nei parchi una buona sintesi delle sue molte ricchezze. L'istituzione dei parchi risponde all'esigenza di proteggere la diversità biologica e le funzioni che essa svolge per la conservazione degli ecosistemi e del benessere degli esseri viventi. Nello stesso tempo, consente la fruibilità dei luoghi, la costante presenza delle attività umane quali elementi fondanti del continuo dialogo tra uomo e natura. -
L'orto alimento dell'anima e del corpo. Dall'«hortus monasticus» agli orti urbani
La collana ""URBES RURA. Forme, processi, mobilità urbano rurali nell'Europa mediterranea"""" nasce dal macro progetto multidisciplinare """"Migrazioni & Mediterraneo. L'Osservatorio Sardegna"""" dell'Istituto di Storia dell'Europa mediterranea del Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf). Il primo volume è dedicato allo studio dell'Orto, realtà che accompagna l'uomo sin da quando il suo mondo assume connotazioni urbane, associando nel corso della sua storia una doppia vocazione ricreativa e produttiva. Il Progetto Orto dell'Isem-Cnr e del Mipaaf ha inteso incoraggiare e creare, attraverso la cultura e la coltura dell'orto, un'occasione importante nel sistema della seconda accoglienza, trasformando in risorsa un'esperienza di tutti i tempi, dal Medioevo all'Età contemporanea. Il volume multidisciplinare suggella la collaborazione scientifica fra l'Isem e gli Istituti Ibe, Iliesi, Irpps e Isgi del Cnr, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dell'Università Alma Mater di Bologna e il Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Sassari."" -
I learn and play with Boccaccio
Imparo e gioco con Boccaccio si propone di suscitare la curiosità dei ragazzi verso Giovanni Boccaccio, il suo mondo e il suo tempo, rendendo accessibile anche ai più piccoli l'opera di un autore spesso frainteso, che nel Decameron ha saputo trasmettere i valori duraturi dell'amicizia, della civiltà e della solidarietà. -
Francesco Pifferi monaco camaldolese. Un aspirante precettore alla corte dei Medici (con la pubblicazione inedita del suo Trattato di Architettura Militare del 1602)
Un manoscritto inedito del 1602 rinasce attraverso l'opera dello storico Salvatore La Lota Di Blasi. È il ""Trattato di Architettura militare"""" del monaco camaldolese don Francesco Pifferi, originario di Monte San Savino. È un tassello mancante nel più ampio panorama della trattatistica del settore che da Vitruvio prosegue in epoca moderna con Leon Battista Alberti, Sebastiano Serlio e lo stesso Galileo Galilei. L'autore attraverso uno studio e la ricerca delle fonti ripercorre con dovizia di particolari il profilo umano, biografico e scientifico, di un uomo che fu non solo monaco e teologo, ma anche studioso di astronomia e professore di geometria e matematica negli atenei di Pisa e di Siena; infine anche Accademico degli Intronati."" -
L' ospedale di Santa Maria della Scala a Siena nel Cinquecento. Edilizia, arredo e decorazione
Partendo dalla consultazione di alcune serie archivistiche contenenti informazioni relative alla vita e all'amministrazione del Santa Maria della Scala nel XVI secolo, è stato possibile ricostruire le attività edilizie, di arredo e decorazione che hanno interessato il grande ospedale senese in un periodo della sua storia tra i meno frequentati dalla critica. Ampio spazio è stato dedicato anche a rintracciare nomi, mestieri e provenienze di più di duecento tra artisti, artigiani e lavoratori edili attivi durante tutto il secolo, ricostruendo la politica dell'Ospedale nella scelta e reclutamento delle maestranze a seconda del materiale o della prestazione richiesta. Completa l'opera una vasta appendice documentaria.