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Amari versi
Negli Amari versi del poeta torinese Franco Sorba c'è l'immediatezza espressiva dell'attualità e dei tempi moderni, con la trattazione delle tematiche che vediamo ogni giorno fare capolino sui giornali ossia l'emigrazione, le guerre nel mondo, la violenza metropolitana, l'inquinamento dei mari e del cielo. Il linguaggio poetico impiegato è quello dei cantastorie popolari di antica memoria e di grande efficacia, parole semplici e concrete, che a quel tempo venivano organizzate in endecasillabi rimati in ottave e ottavine, da cui è successivamente disceso il filone dei grandi poemi cavallereschi della nostra letteratura di Ariosto, Boiardo e Tasso. Franco Sorba esprime la voce dell'uomo comune che vive in una qualsiasi media metropoli dell'Unione Europea, nel caso specifico si tratta di Torino, il capoluogo padano più attorniato dalle Alpi. Un omaggio alla Città è già espresso nella prima poesia, concepita in lingua piemontese e poi tradotta in italiano. Come bene si sa, il dialetto piemontese, in verità, è una vera e propria lingua, perché possiede una sua letteratura scritta, anche se è assai differenziata l'espressione fra i diversi ceppi linguistici diffusi sul territorio. -
Se una notte d'inverno una donna
Il titolo del libro di Natino Lucente demanda chiaramente al metaromanzo di Italo Calvino ""Se una notte d'inverno un viaggiatore"""" ove si racconta la vicenda di un Lettore e di Ludmilla i quali tentano vanamente di riuscire a leggere lo stesso romanzo comprato dal libraio. Dopo avere scorso poche pagine si rendono conto che non si tratta del libro giusto, perché la vicenda continua in modo totalmente scollegato rispetto all'incipit. Allora, tornano dal libraio e si fanno dare una nuova copia che non sia fallata. Questa volta l'inizio è diverso rispetto al primo libro, ma nuovamente si verifica l'errore di impaginazione, perché a un certo punto della lettura di nuovo si ripete la scollatura della vicenda. Per dieci volte si recano dal libraio e cambiano dieci nuovi libri, ritrovando sempre storie diverse e lo stesso difetto di discrepanza della vicenda tale da impedire la continuazione della lettura."" -
Camelot
Negli Stati Uniti d'America la parola Camelot ancora oggi viene impiegata per indicare simbolicamente la breve, ma luminosa epopea della presidenza di John Fitzgerald Kennedy: quell'epoca idilliaca, denominata nuova frontiera, è divenuta uno dei miti più inossidabili non solo del sogno americano, ma in generale di chi viaggia verso la civiltà d'Occidente. Proprio Camelot, città ideale, rappresentava l'Occidente. Nel 1984, uno dei più raffinati cantautori italiani della fine dello scorso secolo lancia la magica canzone Viaggiatori d'Occidente, nella quale si stende un ponte ideale (e d'amore!) tra la Grecia e Bleeker Street, a Manhattan (Lei pensa alle terre greche / e a una maggiore fortuna / mentre in fondo a Bleeker Street / lui sta aspettando quella luna). Adelfo Forni è il viaggiatore d'Occidente che si porta nel cuore le terre greche. Il suo Camelot è il timbro di una nuova frontiera di speranza, ma è anche un viaggio a ritroso nel cuore della sua vita privata e nella pancia della civiltà occidentale. Libro da cui ci si lascia rapire e incantare con malia e dolcezza. -
Le pietre di Virginia
Un creativo omaggio a Virginia Woolf. La scrittrice londinese rappresenta il Prometeo al femminile della liberazione del genio delle donne dall'ingombrante maschilismo non solo vittoriano, ma in genere esteso a tutta la cultura occidentale, sia a Est che a Ovest delle Colonne d'Ercole. Prometeo ha liberato gli uomini dalla soggezione agli Dei regalando loro il fuoco. Virginia Woolf ha liberato le donne dalla soggezione verso gli uomini regalando all'altra metà del cielo il flusso di coscienza: cioè il continuo contatto con la loro intimità di pensiero e di sensualità. Se proseguiamo nel gioco dei miti paralleli - come lo sono le vite di Plutarco - necessita dire che entrambi, Prometeo e Virginia, sono finiti tragicamente, secondo un finale di partita che appare d'obbligo nella cultura occidentale per chi incarni la figura del redentore. -
Come un romanzo
Giacomo Giannone è esempio solare delle virtù virili che debbono appartenere a ogni uomo civile: l'alacrità, la temperanza, il servizio e il rispetto rivolto alle istituzioni, il coraggio di fronte alla sventura, il desiderio sconfinato di apprendere, la disposizione a insegnare e trasmettere cultura, la venerazione per la famiglia, l'amore condiviso verso la donna amata più di sé stesso, il sentimento di carità verso i più deboli. Sono le nove virtù fondamentali su cui si poggia la definizione e il merito di essere virile nella società progressista. Si tratta dell'anti-maschilismo espresso dall'uomo civile, protagonista delle società avanzate contemporanee. Le nove virtù elencate sono tutte presenti nella ricapitolazione poetica che l'Autore compie nel suo libro di Poesia Come un romanzo. Volutamente il titolo demanda a una narrazione di fatti e di sentimenti, anziché a una lirica interiore. -
A chiare lettere
L'autentico trionfo di Lella Buzzacchi è l'inno elevato alla vita come dono inestimabile della creazione, cantato a chiare lettere nelle otto sezioni del libro che sa affascinare il lettore per la luce immediata e colorita del linguaggio poetico, così armonioso e ricco di echi, con assonanze, armonie, distacchi e distonie, sempre capaci di sorprendere e incuriosire anche il lettore più esigente. -
Dovunque il guardo giro. Art and poetry Cconvention
L'obbiettivo primario del ""Dovunque il guardo giro. Art and poetry Cconvention"""" è quello di contribuire a illustrare l'incanto della vita. Proprio in ciò l'arte e la letteratura diventano uno strumento utile e bello: nell'intonare un inno alla vita e alla gioia di vivere. Fondamentale è dirigere lo sguardo """"dovunque"""": cioè verso ogni forma vita e di felicità che in essa si possa trovare. E poiché è fondamentale per la cultura umana riconoscere che anche la morte fa parte essenziale della vita, abbiamo voluto rappresentare anche il definitivo Viaggio in termini di felicità, ovvero di felice morte o di eutanasia che dire si voglia. Toccherà al pubblico ascoltare, capire e decidere se condividere e dibattere le proposte elaborate dai convegnisti."" -
L' altra metà del mondo
Il libro entra subito nel pieno della vicenda e presenta il protagonista, Orazio Bosso, che compie la traversata dell'oceano Atlantico con destinazione New York, dove sull'Isola della Libertà è stata appena collocata l'anno prima l'omonima Statua regalata agli Stati Uniti da Napoleone III. Siamo nel 1887, in Italia è appena salito al governo Francesco Crispi, coi suoi sogni di gloria coloniale. L'Italia è povera e contadina, schiacciata dalla Francia e dall'Impero austro ungarico. L'America attira emigranti da tutta l'Europa. Orazio è un contadino del torinese che sa meritoriamente leggere, scrivere e fare di conto. Il podere è troppo piccolo per mantenere tutti, per cui non gli resta che cercare l'avventura nel nuovo mondo. A New York, tra le braccia della bella Camilla, vivrà il dolce amaro di una storia d'amore che ricorda la vicenda di L'amante di Lady Chatterley. -
Elegia per me solo
Il verseggiare di Rodolfo Vettorello consiste in un'ambientazione poetica del racconto: c'è sempre una vicenda, nascosta tra le pieghe della poesia, ma è comunque ""poeticizzata"""": è resa sfuggente quasi ai limiti dell'ermetismo ed è marcata con la forza dell'espressionismo e dell'imagismo, nel solco caldo e profondo, ubertoso e fertile, della migliore poesia del Novecento, di cui Vettorello rappresenta sicuramente un autore di riepilogo e di rilancio, di ripresa e di rifioritura. Si noti anche la bellezza e la naturalezza del verso libero, sempre sviluppato intorno a un naturale ronzio della metrica contenuta nei paradigmi dell'endecasillabo, talvolta spezzato, talvolta alternato a versi brevi, raramente imbrigliato nei gorghi della rima o dell'assonanza, come uccello finito nella rete dell'uccellaio, per gioco volutamente lieve e quasi canzonatorio, per poi lasciarlo di nuovo riprendere il volo della libertà, come appare nella poesia """"A noi che siamo un animale strano"""", forma di omaggio affettuoso e paziente rivolto alla persona amata, e contemporaneamente valido anche come abbraccio lanciato a un """"Tu"""" generico che rappresenta l'intero genere umano [...]"" -
Insufficienti armonie
Bisogna subito dire che questa non è semplicemente una raccolta di poesie, ma un vero ""libro"""" provvisto di una sua ratio ben riconoscibile, attraverso cui l'autore ci propone un ideale consuntivo della propria vita, dalla scoperta adolescenziale della parola poetica sino alla tarda maturità. Quasi un romanzo di formazione alla maniera della Vita nuova dantesca, alla quale si apparenta anche per il potente valore conoscitivo assegnato all'amore. E a proposito di Dante, non si può non sottolineare subito l'epigrafe che compare in apertura, tratta da un passo anche teologicamente cruciale del Purgatorio (XXII, 60-61). In questo romanzo c'è proprio tutto Bruno. Il suo lavoro di docente di lettere e la passione di letterato militante. I ricordi d'infanzia, i paesaggi familiari di Stradella e dintorni (le passeggiate con il nonno a Montalino!). Naturalmente la fede, tutt'altro che pacificata ma piuttosto tesa a un franco colloquio con un Dio a cui si può (si deve?) chiedere conto del male del mondo. E persino la politica, però interpretata soprattutto attraverso un risentito filtro morale. Prefazione di Gianni Mussini."" -
Dell'amore, della vita e altri accadimenti
Fin dai tempi del suo primo libro di Poesia, Passione della memoria, risalente al 1982, Domenico Parigini ha messo in campo un verseggiare inquieto e indagatore, arroncigliato su tematiche politiche, civili ed esistenziali, con un intento di indagine delle verità profonde e in qualche modo anche di svolgere la nobile missione d'antan del poeta demiurgo, che generosamente si spende per fare ordine nel caos delle forze sociali in competizione, con l'obbiettivo di indicare un orizzonte di speranza e di civiltà capace di armonizzare fra loro le distonie e le lotte fra le classi sociali. Nel consumo degli anni e delle pagine dei libri, voracemente divorati e poi classificati nella sua professione di bibliotecario che fu la stessa di Jorge Luis Borges - massimo poeta del Novecento - Domenico Parigini si è ammorbidito come accade ai trucioli di cui parla Camillo Sbarbaro, ma è rimasto fedele a quel cuore di ciottolo del succitato Poeta dei licheni: un DNA inconfutabile di sognatore e cantastorie, che vive profondamente radicato nel suo ambiente e nella realtà delle circostanze attuali, ma che non smette di intonare un canto libero [...] -
Piccola storia della Resistenza nel Canavese e nelle Valli di Lanzo
Il libro di Riccardino Massa costituisce un importante arricchimento agli archivi della memoria storica per quanto è avvenuto nelle aree interessate, con una dettagliata documentazione anche sulle ""storie minime"""" che riguardano l'eroismo patriottico di uomini e donne, cui è rivolto dall'autore un devoto omaggio, nel pronunciare il commosso appello per nome e cognome, in qualità di eroi nazionali. Rappresenta un'estensione del concetto di Resistenza, non più incentrato solo sulla figura del guerrigliero partigiano, ma anche esteso al sacrificio di onore e di sangue che le forze militari italiane regolari resero come contributo al futuro dell'Italia libera rimanendo fedeli all'armistizio dichiarato dell'8 settembre 1943, con la conferma della fine della partecipazione italiana alla seconda guerra mondiale. È un'accorata testimonianza della condivisione di popolo, necessariamente silenziosa e soffocata, ma altrettanto sentita e spontanea, a sorreggere e a diffondere in ogni modo possibile della Resistenza contro l'ex-alleato tedesco, il quale anziché accettare l'uscita dalla guerra dell'Italia si è trasformato da Paese alleato in Paese conquistatore."" -
Per un milione di dollari
L'intreccio si svolge in una città di fantasia del Texas, denominata Cottoncity, collocata idealmente vicino ad El Paso. Il protagonista Kevin Wallace è proprietario di un'impresa di pompe funebri con annesso forno crematorio. L'idea fissa del danaro (il dollaro!), come unico metro di misura dei valori umani, rappresenta l'ossessione non solo del protagonista, ma dell'intero sistema di vita americano, che trova nel Texas, terra di coltivatori di cotone, di petrolieri, allevatori di bestiame, ricchi proprietari di miniere, l'icona storica più diffusa del ""sogno americano"""". Il protagonista, che appare come un uomo introverso e scrupoloso, è in realtà uno psicopatico, con una doppiezza di vita, molto bene celata. Il suo obbiettivo è realizzare la vendetta (Revenge) per l'infanzia e per l'adolescenza violenta che ha dovuto subire. Egli desidera accumulare un'ingente capitale che gli permetta di rinascere a nuova vita. Tuttavia, il peso dei suoi gesti brutali gli piomberà addosso a due passi dalla rinascita."" -
The dowser. Il rabdomante
Chi è ""The dowser"""", il rabdomante? Un uomo che mette l'istinto accanto alla ragione facendoli galoppare insieme, e percepisce il talento un attimo prima degli altri, come chi scopre l'acqua dove apparentemente non c'è, ma proprio in quell'assenza, la presenza si fa più forte e netta, indiscutibile. Francesco è il talent scout, un manager arrivato in Montedison neo laureato, ma con l'inquietudine dello zingaro che vuole vedere nuovi mondi e sentire sulla pelle il respiro di altre genti, provare il brivido della scoperta anche quando questa è nascosta dalla banalità del quotidiano, dal conformismo o da una burocrazia sclerotizzata. Francesco lotta per emergere, come chi sa del proprio valore, e si trova artista tra gli artisti, perché chi vede lungo coltiva un'arte dentro di sé, quella di preparare il terreno, di arare il campo e seminare, per un raccolto sempre rigoglioso."" -
Il gioco della vita e tre brevi racconti
"Nei racconti di Carla Spinella si ritrova sempre un conflitto tra la realtà e la fantasia, tra le regole e gli scarti dal seminato, tra l'amore e la violenza, tra il caso fortuito e l'impegno programmato. Sovente si ripete una sorta di prova del fato, in base alla quale i protagonisti iniziano il loro percorso di vita su un binario predeterminato, quand'ecco interviene una svolta che cambia totalmente le carte in tavola nel gioco della vita.""""" -
Un treno per tutte le stazioni
"Ivana Trevisani Bach è nota per il suo impegno nei confronti dell'ambiente naturale. Da parte della scrittrice si tratta di un fervore ammirativo rivolto alla Natura la cui capacità di rinnovare la vita sul Pianeta Azzurro non ha mai smesso di commuoverla. Il sentimento di amore per la Natura è indubbiamente all'origine della civiltà umana, poiché quasi in modo simultaneo l'uomo supera il comportamento istintivo tipico degli animali quando riesce a elaborare la consapevolezza ragionata della propria identità autonoma e contemporaneamente dell'alienità dell'ambiente esterno in cui vive. Essere consapevoli sia del proprio io sia dell'ambiente esterno rappresenta l'immensità del salto che si frappone tra tutte le creature viventi unite insieme e, dall'altra parte, l'unicità esclusiva dell'uomo, il solo essere vivente che elabora la nozione della sua autonomia e che modifica tale criterio nello scorrere dei secoli e nel rinnovo continuo delle civiltà.""""" -
Jesus. Il ritorno di Cristo
Prima il Cristo e poi Gesù, o viceversa? È questa, tra l'altro, la grave domanda che pone, o ripropone, il nuovo testo di Aldo Rizzello. Prima, già, c'è prima il Cristo, il Figlio di Dio, con tutto ciò che ne consegue, oppure Gesù, un comune uomo e figlio dell'uomo, con tutto ciò che ne consegue? Ovvero, e per dirlo in termini ancora più precisi: è Dio che attraverso il Cristo, il Proprio figlio unigenito, si fa uomo per la salvezza dell'uomo, oppure è Gesù, sempre il comune uomo e figlio dell'uomo - e noi con lui - che aspira e diviene il Cristo, e quindi Dio stesso, per meriti suoi propri? ""A voi la scelta!"""" verrebbe da aggiungere a mo' di un redivivo Pilato. Ma ciò che sembra aleggiare, in ogni caso, in questo... e speriamo davvero non ultimo impegno del nostro autore, è una consapevolezza nuova, un coraggio nuovo, una nuova ansia di universalità, libertà e sacralità (comunque in nome del Cristo e del Suo indiscusso primato etico morale e religioso) e che non trova altro limite se non quello dell'umanità stessa in questo suo... ce lo auguriamo tutti! davvero grandioso cammino appena iniziato."" -
Memorie di Camilla
La caratteristica principale del romanzo di Ugo Pupillo, ""Memorie di Camilla"""", consiste nel mescolare con naturalezza la commedia e la tragedia. Non solo, ma si aggiungano anche i disorientamenti tra l'ordinario e il paradossale, la virtù con il peccato, la generosità con la crudeltà, il piacere con il dolore e altre contraddizioni di estremi fra loro opposti. Il libro finisce per essere la rottura dei codici, l'elusione dei proverbi, la vanificazione dei precetti etici. L'umanità viene presentata in perenne contraddizione con sé stessa, a bamboleggiarsi in un equilibrio precario di ricerca assidua della necessità del superfluo. Eppure a sorreggere la spettacolosa avventura della vita c'è la vuotaggine satirica di quella formula illusoria, sospesa tra la speranza e l'accettazione fatalista, che recita andrà tutto bene."" -
I ruoli delle donne e non soltanto. Dai prodromi, alla storia, alla poesia
L'opera di Renato Greco è oceanica e attraversa diversi periodi, con l'alternarsi di modi e di forme espressive diverse, ma conserva delle costanti di riferimento: l'eros, la natura, la storia antica e le origini della civiltà, gli oggetti del quotidiano, l'ubi consistam dei luoghi topografici natali e dei luoghi dell'anima, la dinamica degli affetti familiari, la partecipazione attenta, critica, animosa alle vicende civili e politiche del suo tempo, la devozione verso il Meridione italiano, considerato dal Poeta la fucina della civiltà occidentale, congiuntamente alla Grecia e alle civiltà mesopotamiche, il suo sentimento cosmopolita di cittadino del mondo. -
Sei il mio canto. Racconti di racconti
Nei Racconti di Racconti di Sei il mio canto, in descrizioni pittoriche, in intrecci di linguaggio prosastico e poetico, palpitano e rivivono miti greco-romani letti in Ovidio, avvicinati alla sensibilità dell'uomo di oggi. Vengono recuperati valori come il genuino amore e per se stessi, come l'ospitalità, come il rispetto e l'ammirazione per la natura, come il senso dell'armonia del cosmo. Interviene l'idea della metamorfosi, cioè della trasformazione della creatura in altri elementi di natura a suggerire e il convincimento della perennità della vita. In altre forme, siano fiori e costellazioni, l'esistenza di Orfeo, Clizia, Narciso, Orione, continua e si salva. Il messaggio è che nella coralità dell'Universo ogni vita umana ritrova il suo senso compiuto e bene e giustizia si affermano a dispetto del male e della violenza. Questo testo ha ampio respiro, ricorda spazi di vita e di vita interiore a chi è perso nell'affaticante routine quotidiana. È attesa della Primavera.