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Pasquino. La voce libera del popolo
Pasquino è la più celebre statua parlante di Roma, divenuta figura caratteristica della città tra il XVI ed il XIX secolo. Ai piedi della statua, e spesso al collo, si appendevano nella notte fogli contenenti satire in versi, in modo che al mattino seguente potessero essere viste e lette da chiunque prima di essere asportate, dirette a pungere anonimamente i personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette pasquinate dalle quali emergeva il malumore popolare nei confronti del potere e l'avversione alla corruzione ed all'arroganza dei suoi rappresentanti, oltre ad una certa dose di evidente sfida. Questo volume raccoglie le satire più famose, accanto ad altre meno note, scritte in un periodo che va dal 1455 al tempo di papa Callisto III fino ai giorni nostri. -
Quando la morte ti sorride
Giacomo, l'antieroe della storia, è un insegnante in crisi, e la sua compagna fedele è la depressione. In un college universitario conosce uno studente, per il quale prova un'attrazione non corrisposta, che si trasforma in morbosa infatuazione. Rifiutato, Giacomo dà sfogo alle sue ossessioni: stalking, occultismo e gioco compulsivo, le sue droghe preferite. Sullo sfondo la madre del protagonista, che appare in disparte, ma ha invece in mano, senza saperlo, il destino del figlio. -
Inviato di guerra 2.0. Dal calamaio allo smartphone. I casi delle «social netwar» in Egitto e Libia
Da eroe a intruso, da scomodo nemico fino a prezioso alleato. Il destino dell'inviato di guerra è sempre stato mutevole e problematico. Questo viaggio, lungo oltre un secolo e mezzo, ne ripercorre le principali fasi storiche: dal calamaio usato da William Russell nel 1853, passando per il telegrafo, la radio e la tv, fino alla Rete e al web 2.0. Con la suola delle scarpe intatta e i polpastrelli consumati. La nuova era del giornalismo di guerra è indissolubilmente legata al mondo delle nuove tecnologie: blog, social media e smartphone. Le primavere arabe in Egitto e Libia ne costituiscono il caso più recente ed emblematico, seppur con numerosi interrogativi. Le interviste agli inviati Cristiano Tinazzi, Fausto Biloslavo, Mimosa Martini e Giovanni Porzio illustrano un possibile futuro del mestiere, capace di rinnovarsi costantemente e trovare nuove vie di espressione per scrivere - o twittare nuove pagine di storia. -
Il fango sullo stivale
"Venti racconti che fotografano l'Italia di oggi, con le sue contraddizioni, l'Italia che cambia senza cambiare, che procede senza muoversi, che è ma che vorrebbe essere altro, attraverso una narrazione che ha il sapore dei testi di Giorgio Gaber e di Fabrizio De Andrè. Il lettore leggerà di un giornalista minacciato da un'organizzazione terroristica, di una riflessione sulle missioni militari all'estero, di un'allucinazione politica, di tematiche sociali che si incontrano tutti i giorni sui giornali. Sono tutti risvolti della stessa medaglia, narrati a volte con ironia e a volte in tono crudo, a seconda del contesto, ma senza presunzione e senza analisi accademica.""""" -
L' interrogatorio dei prigionieri e le strategie di occultamento linguistico
"L'intenzione che mi ha portato a trattare un argomento così delicato è stata sicuramente quella di porre l'accento su come la comunicazione possa subire manipolazioni tali da modificarne integralmente il significato originale. Come descritto in questo libro, infatti, la comunicazione viene completamente stravolta dai suoi obiettivi iniziali, dagli atteggiamenti, dalle convinzioni e dai credo culturali che la condizionano. Le tecniche di interrogatorio e tortura, e il loro insegnamento, rappresentano l'esempio più evidente di quanto enunciato. Nei manuali analizzati all'interno del testo appare chiaro come la comunicazione possa essere instradata in modo da ottenere i risultati sperati e spingere i soggetti a rispondere come vogliamo alle nostre richieste, tanto che per ottenere gli effetti voluti, si agisce sia sul torturato che sui suoi aguzzini. Questi ultimi, infatti, vengono talmente indottrinati da ritenere giusto ogni strumento utile per raggiungere l'obiettivo prefissato.""""" -
L' abbraccio perfetto
Può un legame temporaneo rimanere per sempre nelle menti delle persone? È il momento da vivere fuori dagli schemi, che regala emozioni uniche. Il Mondo cambia ad una velocità vertiginosa e le persone cambiano di conseguenza. Cosa c'è di meglio di una serata in cui il tuo incontro rimane perfetto, impeccabile? Una persona ha fatto una scelta unica, figlia del coraggio: lanciare un segnale dai profondi valori in una società che accoglie sempre più la superficialità tra le proprie fila e la contestualizza come normalità. Come può un uomo rendere indimenticabile un banale primo approccio? Una giornalista caduta nella tela del ragno indaga su qualcosa di prevedibile, che scopre diventare incredibile sotto i suoi occhi. Mistero, fascino, attrazione, azione, imprevisti. Una catena di eventi sfiderà il Destino: nulla accade per caso. Nulla accade, se non all'insegna di un uomo, che non ha un nome. -
La vera storia di Elvis
Toano, Appennino Emiliano, estate 1955. Alvisio Presi è un giovane ragazzotto di montagna, diciottenne. Lavora nell'azienda vinicola della famiglia come addetto alle consegne del vino, il famoso lambrusco di Toano che i genitori producono da sempre. Quotidianamente svolge la sua attività con metodo e impegno anche se nella sua testa cresce piano piano il sogno che fin dalla nascita lo tormenta e assiste. Quello della musica, suonare e cantare. Un giorno trova in cantina una chitarra sfasciata che nessuno in famiglia ricordava nemmeno di avere. Da quel momento la sua vita assume un significato diverso. Impara a suonare grazie all'aiuto del signor Miller, un Americano trapiantato in Italia alla fine della guerra. Quel sodalizio insegnerà ad Alvisio non solo a suonare una chitarra ma gli impartirà quelle lezioni di vita necessarie affinché possa affacciarsi al mondo con occhi diversi. Alvisio comincia a scrivere le sue prime canzoni e a coltivare seriamente il suo sogno. -
I giornalisti e la prima guerra mondiale
La Grande Guerra ha lasciato un segno indelebile. Non solo nelle strade, nei paesaggi distrutti e nei confini ridisegnati. Ma anche negli occhi di chi quella devastazione l'ha vissuta sulla propria pelle. Ma non tutti erano soldati: c'era chi portava avanti la vita di sempre, nelle città o in campagna. Vivevano gli orrori della guerra tramite le parole dei grandi giornalisti che caratterizzarono i primi anni del '900. Parole viziate dalla censura o dalla necessità di motivare le truppe. Le grandi testate giornalistiche sono state decisive durante il conflitto che ha visto l'Italia protagonista a partire dal 1915. La pressione di alcune di queste mobilitò il fronte interventista e la posizione di un giornale era ritenuta strategica per le mosse future del Governo. Politica interna e corrispondenza, passato e futuro, giornalismo e propaganda. Questi erano i principali dilemmi dei grandi giornalisti di quel periodo, alla continua ricerca di un modo alternativo di scrivere la Realtà. -
Il quaderno del destino
Lungo la via dei sogni spezzati si consuma l'infanzia dei bambini del Diablo. Intorno a loro una periferia sofferente, colorata come una giostra e subdola più di un labirinto. Un destino già scritto per Joaquin e Thalia, se non fosse per un misterioso quaderno rosso e per la tenacia di donna Brenda, pronta a nascondersi nelle foreste del Nord pur di tenerli al sicuro, anche a costo di affrontare rancori antichi quanto la guerra civile. A fare da cornice un Nicaragua popolato da bande senza scrupoli ed eroi per nulla straordinari, in mezzo a una natura mozzafiato, tra cascate e miniere d'oro. Una struggente storia d'amicizia, perdono e riscatto, senza tempo né latitudine, intrisa di polvere, caffè e umanità. L'irresistibile richiamo di un passato oscuro che sembra non lasciare scampo e di un futuro che farà di tutto per essere riscritto. -
I labirinti e la memoria. Scritti sul cinema. Vol. 1
Questo libro raccoglie una serie di scritti che pur avendo trovato nell'occasione la loro nascita, come saggi di collaborazione per riviste, premesse a volumi in proprio, interventi per monografie collettanee, seguono a loro modo una logica della continuità che si inserisce in un omogeneo discorso culturale sul cinema d'autore. Trovano allora in esso conseguente collocazione taluni scritti che hanno accompagnato nell'arco di alcuni anni i percorsi di relazione del cinema come pratica visionaria nel rapporto tra le sue zone d'ombra e le più felici intuizioni dello sguardo. -
Le cicatrici dei depressi inventati
Celestino Ferreri, scrittore anarchico costruttivo, ricercatore e indagatore indomito, abile divulgatore di alcune verità occultate a oltranza dai sistemi marci è nato in Sardegna. Tuttavia non si è mai sentito sardo, non si è mai sentito italiano, non si è mai sentito europeo. Lui si è sempre sentito un abitante di quel grande monolocale dalle pareti curve che è il globo terracqueo e vive godendo dell'eternità dell'universo. Nel vortice del crollo economico e culturale della Sardegna si rende conto di essere circondato da una massa ingiustificata di depressi. Dopo un'accurata indagine si convince che dietro l'estensione apparentemente incontrollata di antidepressivi spacciati come panacee per il male del millennio può esserci un business voluto dalla case farmaceutiche, pianificato dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), controllato dai sistemi politici consenzienti e conniventi. Celestino Ferreri inizia la sua nuova battaglia contro le case farmaceutiche ma soprattutto contro l'OMS. E per la prima volta anche lui si sente un cinghiale, selvatico come i suoi conterranei che spesso ha criticato. -
Scrivere un racconto in tre mosse. Guida pratica per chi ha voglia di scrivere ma non sa da dove cominciare
Frutto dei corsi di scrittura creativa tenuti dall'autrice, questo vademecum aiuta a orientarsi tra le scelte narrative più comuni. Con stile adatto a lettori di qualunque età la guida insegna come possa nascere un racconto, a partire da una notizia giornalistica. -
Carri Ariete combattono. Le vicende della divisione corazzata Ariete nelle lettere del tenente Pietro Ostellino. Africa settentrionale 1941-1943
"Carri armati nemici fatta irruzione a sud. Con ciò Ariete accerchiata. Trovasi circa cinque chilometri a nord ovest Bir el Abd. Carri Ariete combattono"""". Fu questo l'ultimo drammatico radiomessaggio inviato dai corazzati della divisione Ariete alle 15,30 del 4 novembre 1942, poco prima di essere annientati nel corso della decisiva battaglia di El Alamein. Ma, a dispetto del titolo, questo non è soltanto un libro di guerra. Nelle lettere spedite a casa dal tenente Pietro Ostellino si troverà soprattutto il racconto delle vicissitudini di un giovane ufficiale del Regio Esercito chiamato a compiere il proprio dovere in Africa Settentrionale. Gli eventi bellici fanno da cornice ad un'avventura umana protrattasi per oltre due anni in Libia, in Egitto ed infine in Tunisia. Il suo epistolario ha consentito di ricostruire un valido spaccato della vita quotidiana dei combattenti ed in particolare dei carristi dell'Ariete di cui, finalmente, sono state raccontate nel dettaglio le gesta compiute nel secondo conflitto mondiale. Nuova edizione fotografica con oltre 250 immagini." -
Ultramaratoneti e gare estreme
Chi sono gli ultramaratoneti? Cosa motiva questi atleti? Quali meccanismi psicologici consentono loro di affrontare gare estreme? Cosa li spinge a spostare sempre più in avanti i limiti fisici? Questi i quesiti che si è posto l'autore Matteo Simone per stendere questo libro, si parla di ultramaratone e di gare estreme per lunghezza kilometrica, per condizioni fisiche-naturalistiche e metereologiche nelle quali si affrontano i percorsi, per le richieste mentali poste a questi atleti. Il testo consente di calarsi nella realtà degli ultramaratoneti, grazie all'esperienza diretta dell'autore ed al contributo di centinaia di atleti intervistati che hanno condiviso le loro esperienze di gara. Vi sono i racconti di amanti della corsa e di atleti professionisti. In primo piano è il vissuto esperienziale degli atleti, le loro problematiche, le loro convinzioni, le loro paure, le loro esperienze di vita e i loro successi. Come ci ricorda la psicoterapia della Gestalt è nell'esperienza che risiede la conoscenza. Un libro affascinante che riporta le motivazioni di queste persone, che tratteggia le loro strutture caratteriali. -
La rivoluzione rimandata
La Rivoluzione Rimandata, racconta il percorso storico - filosofico della Rivoluzione Napoletana del 1799. Il pensiero di alcuni autentici protagonisti della storia. Coloro che con il loro pensiero hanno cercato di dare un'ideale ai cittadini napoletani i quali non hanno capito lo spirito della rivoluzione. Una rivoluziona nata dal pensiero di Giovan Battista Vico, Pietro Giannone, Gaetano Filangieri, Giuseppe Maria Galati, Pietro Verri, Cesare Beccaria, e custodito e tramandato da Benedetto Croce e Gerardo Marotta. E coloro che con il loro coraggio straordinario hanno tramutato il pensiero in azione: Vincenzo Russo, Gennaro Serra di Cassano, Domenico Cirillo, e di Figure femminili per eccellenza come: Eleonora Pimentel De Fonseca, e di colei che divenne eroina per caso Luisa San Felice. La Rivoluzione Rimandata vuole avere l'ambizione di raccontare una storia sempre accantonata come storia localistica, come Benedetto Croce ci dice che è la pagina: ""Tra le più rilevanti della Moderna Storia d'Italia""""."" -
Eroici pensieri e poetici furori
Questa mia settima silloge poetica si alimenta alla sfera metafisica oltrepassando il limite naturale psico-somatico (affettivo, ideativo, volitivo, intuitivo) che circoscrive la ""vissutezza (=esistenza quotidiana sofferta fino al destruente """"male di vivere"""") nella disperazione della terra desolata di T.S. Eliot (poeta) e nell'aridità della terra isolata di Emanuele Severino (filosofo). La scelta letteraria mi proietta nel soprannaturale, nel trascendente, alle soglie del mistico """"dove l'umano spirito si purga"""" per poi tuffarsi nella luce inestinguibile dell'Empireo: regno del divino salvifico, gaudioso, eterno. Nelle liriche non c'è esaltazione narcisistica né eroismo superomistico né furore concettuale presunto o melodrammatico. Mi offro alla fruizione di chi ama il messaggio lirico esplicito e netto e di chi vuole accompagnarmi nella lotta contro la vacuità, la caducità, le apparenze erronee, la bruta carnalità: fiori del male che intossicano l'epoca post-moderna asservita al relativismo etico e preda del nichilismo diabolico."""""" -
Hanno ammazzato Gramsci, Gramsci è vivo. Le categorie del pensiero gramsciano. Ediz. integrale
"...quand'anche fossimo barbari in un mondo barbaro, Gramsci sarebbe vivo. La sua testimonianza, la sua vita e la sua morte, il suo pensiero e le sue parole resterebbero comunque come uno stimolo ad assumersi le proprie responsabilità di uomini, a creare condizioni soggettive di riscatto anche quando le condizioni oggettive siano ostili, ad essere partigiani. E tutto ciò può servire come un monito e una speranza anche per un barbaro.""""" -
Il profumo della conoscenza
Sul pianeta letterario potete concedervi sempre di più perché la libertà è l'unica legge che vale veramente e che va sempre rispettata. Con questa nuova opera letteraria Gianluca Celestino Cadeddu diffonde una avanguardia letteraria che non rinnega la tradizione letteraria e giornalistica ma ne prende decisamente le distanze. Lo scrittore anarchico costruttivo è già inventore di due generi letterari: la Croni-Poesia e il Thriller Filosofico. Con ""Il profumo della conoscenza"""" inventa il suo terzo genere letterario: il Giornalismo Poetico Viandante. In questa nuova avventura narrativa ha radunato tanti articoli, tanti reportage di viaggio, tante indagini viandanti e anche qualche nuova croni-poesia, materiale narrativo che ha creato nei suoi 15 anni di carriera letteraria, parallelamente alla sua crescita da romanziere e da autore di apprezzati thriller filosofici. Chi conosce bene Gianluca Celestino Cadeddu come uomo e chi lo conosce bene come autore sa che la sua grande passione è viaggiare."" -
Psicologia e buddismo
Cosa hanno in comune la filosofia buddista e gli studi occidentali sulla psicologia? ""Psicologia e buddismo"""" è un viaggio che ripercorre i capisaldi di entrambe le correnti di pensiero cercando una risposta a questa domanda. In esso è frequente trovare delle analogie tra le due discipline, al di là delle diverse terminologie usate e dei diversi ambiti di cui si occupano, la psicoterapia e la spiritualità, soprattutto se si tiene conto che a separare le due filosofie di pensiero vi sono migliaia di anni trascorsi e matrici culturali molto diverse. Nel libro vi è una sintesi storica della nascita ed evoluzione del buddismo, attraverso le sue trasformazioni, fino a concentrarsi sul pensiero contenuto nel Sutra del Loto, insegnamento cardine del budda Shakyamuni tramandato dal monaco Nichiren Daishonin. La parte riguardante la psicologia poggia, invece, in particolar modo sulle teorie di un allievo di Freud, Adler, ma con cenni a diversi modelli teorici."" -
Sempre ed ovunque. Agenda Militare Italiana 1916 - 1917 - 1918 del Tenente di Artiglieria da montagna Raffaele Santovito...
Agenda militare italiana 1916 - 1917 - 1918 del tenente di artiglieria da montagna Raffaele Santovito trascritta e commentata dal pronipote