Sfoglia il Catalogo ibs018
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 4941-4960 di 10000 Articoli:
-
Ombre di nuvole
A mala pena percepibili come forme opache che passano dietro vetri smerigliati. Tale è la sorte - e la storia - di una lavandaia, che passa di casa in casa di signori, e di un muratore, colpito dalle più assurde delle accuse... A dimostrazione che alcune esistenze coincidono quasi completamente con la resistenza: alla miseria, alle disavventure, addirittura alla propria ignoranza. Una vicenda che si svolge tra le due guerre, con il loro strascico di disastri e di morte; e che suggerisce come ci sia del mistero anche nelle vite dei più umili. Insieme a «Casa popolare vista mare» e a «La colpa del coltello», «Ombre di nuvole» chiude una ideale trilogia ""a ritroso"""" di Giacomo Annibaldis. Quest'ultimo romanzo, scavando nell'esperienza travagliata di una famiglia popolana, propone un giudizio nitido e persuasivo: le leve giuste e buone della vita poggiano sul senso di appartenenza a ciò che si ama."" -
Il teatro dei gesuiti. La pedagogia teatrale, la scena europea, il teatro di evangelizzazione
Questo saggio vuole essere un riconoscimento del ruolo avuto dalla Compagnia di Gesù nella storia dello spettacolo dell'età moderna. Dalle pratiche laboratoriali propedeutiche al teatro, alle messe in scena realizzate nei collegi europei, ai ""teatri di missione"""" in Italia fino agli scenari dell'evangelizzazione messi in atto nel Centro e Sud America e in Giappone, scorrono le testimonianze che hanno concorso alla configurazione di una forma teatrale dagli aspetti molteplici, tutti collegati tuttavia da un'unica motivazione fondante, ossia quella dell'affermazione dei valori spirituali determinati dalla fede in Cristo. È così che geniale creatività inventiva, rigore formativo, capacità di adattamento alle diverse realtà del panorama planetario e regolarizzazione del sistema teatro si intrecciano e si manifestano in una visione unitaria, tra globalizzazione e rispetto delle identità; come dire, un messaggio fortemente attuale e ancora oggi artisticamente e moralmente formativo."" -
Antigone. Usi e abusi di un mito dal V secolo a. C. alla contemporaneità
La figura di Antigone si aggira da secoli nelle culture e nei contesti più lontani e diversi: ripercorrere tutte le metamorfosi della figlia di Edipo appare perciò impresa impossibile. Molte zone d'ombra restano nella storia delle Antigoni e molte domande irrisolte. Ad esempio, poco note sono le rappresentazioni iconografiche del mito; quasi sconosciuta è l'Antigone sororale e politica del teatro italiano del Cinquecento. Cosa significano nel pensiero giuridico le 'leggi non scritte' di Antigone? Perché Antigone oggi può perdere la statura eroica e diventare personaggio da melodramma? Si può parlare di un 'modello Antigone' nella critica letteraria e nella scrittura delle donne? Altri interrogativi insoluti ci pone il testo stesso della tragedia di Sofocle, un classico globale quant'altri mai. Con alcuni di tali argomenti e questioni si misurano i saggi che abbiamo qui raccolto, conclusi dalle considerazioni di Massimiliano Civica per la 'sua' ""Antigone"""" in scena."" -
Anna Netrebko. L'ultima divina. Ediz. illustrata
La russa Anna Netrebko è attualmente il soprano più celebre nel mondo, considerata la vera erede di Renata Tebaldi e di Maria Callas. Qui si racconta il suo ruolo nell'arte lirica, fin da quando nella natia Krasnodar giocava al teatro nell'""Antro delle meraviglie"""" della cantina di casa, interpretando di preferenza la strega Baba Yaga e le saghe etniche. Ed eccola, adolescente, a Pietroburgo per affinarsi nel canto, lavando i marmi del Marinskij per mantenersi agli studi e spiare i grandi della Lirica. Lì, come in una favola, la noterà il giovane direttore artistico e d'orchestra Valery Gergiev. Verrà così il debutto con le mozartiane «Nozze di Figaro», e poi i grandi successi internazionali dovuti alla sua eccezionale bellezza, alla voce piena e limpida da """"soprano drammatico d'agilità"""", all'abilità mimica ed interpretativa, al grande carisma iconico. Seguono le stagioni allo Staatsoper di Vienna ed al Festival di Salisburgo, al Metropolitan di New York ed alla Scala di Milano, i grandi concerti nelle capitali del mondo, con incisioni che dominano la produzione Deutsche Grammophon. Il saggio procede attraverso accurate analisi dal vivo sulle performance, recuperate grazie ad un prezioso archivio, da cui sono tratti essenziali fermi-immagine per ogni evento live: primi piani, posture, dinamiche, costumi, dettagli e le sublimi """"emissioni in maschera"""" per un libro-spettacolo ricco di documentazione e di fascino."" -
Guglielmo Giannini uomo di spettacolo
Il presente volume ricostruisce, per la prima volta, l'attività di spettacolo svolta da Guglielmo Giannini (1891-1960), figura poliedrica di giornalista, commediografo, cineasta e uomo politico italiano. A partire da una mole di documenti inediti conservati presso la famiglia, che hanno dato luogo a un archivio digitale («Guglielmo Giannini: A digital archive of theatre, film, entertainment and political activism»), gli interventi mettono a fuoco sia la figura del politico, la cui azione si colloca all'origine dei movimenti 'qualunquisti', sia, soprattutto, quella dell'uomo di spettacolo. I contributi fanno luce non solo sulla produzione nell'ambito del teatro ""giallo"""", ma anche sulla sua """"officina"""" drammaturgica, tanto nel periodo tra le due guerre quanto in quello successivo, nonché sull'attività critica. Parallelamente, viene ricostruita la sua attività nell'ambito cinematografico come riduttore e adattatore di pellicole americane, ma anche sceneggiatore e regista di film, nel quadro della crescita del cinema nazionale durante il periodo fascista. Tanto come cineasta che come critico, egli esprime l'idea di un cinema medio per un pubblico ampio e popolare. La conoscenza dei meccanismi dello spettacolo e l'indubbia capacità di raggiungere il pubblico rappresentano una palestra per la successiva attività politica di Giannini e, forse, ne spiegano il successo."" -
Puglia in fabula. Fiabe e novelle di Castellana Grotte da una raccolta di Pietro Piepoli
La presente raccolta è un florilegio di racconti tradizionali di Castellana Grotte, che restituisce solo in parte l'enorme repertorio di narrazioni cercate, trascritte, organizzate, rinarrate (più e più volte) in una lunga teoria di scritti e di pronunce pubbliche che hanno guadagnato a Pierino Piepoli l'epiteto di ""cantastorie"""" di Castellana. Decenni di attento ascolto, dal vivo, della narrativa popolare del suo paese, attraverso interrogazioni ostinate e appassionate di voci più antiche, di una memoria ancora attiva; anzi, mantenuta viva da una tenace curiosità che la stimolava e rinverdiva. I testi sono stati recuperati dalle ultime versioni delle numerose riscritture che Pierino Piepoli propose nelle riviste e nelle pubblicazioni che seguì direttamente o in cui erano ospitati i suoi scritti."" -
Puglia in fabula. Fiabe e novelle di Santeramo in Colle da una raccolta di Giovanni Desantis
Il presente volumetto raduna 39 racconti tradizionali rilevati a Santeramo in Colle (BA) nel lontano 1987 dalla voce di narratori parlanti nel dialetto locale. Le testimonianze furono sollecitate e acquisite da giovanissimi allievi di istituti scolastici che aderirono con entusiasmo alla proposta del loro insegnante di registrare con fedeltà le narrazioni orali del loro paese. A 35 anni di distanza, l'autore ha recuperato questo materiale, riproponendolo dopo averlo attentamente revisionato, mettendo a disposizione un repertorio consistente (l'unico che Santeramo, al momento, possa vantare) della narrativa tradizionale nonché un documento linguistico fedele della parlata dialettale del paese: forse ultimi residui di una civiltà del passato, quella contadina dell'alta Murgia barese, ormai definitivamente tramontata. -
La biblioteca del filologo. I libri ritrovati di Nicola Festa
Nella Biblioteca del Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Bari è ""riemersa"""" una parte cospicua della biblioteca del filologo Nicola Festa (1866-1940), allievo di Giovanni Pascoli a Matera e poi di Girolamo Vitelli a Firenze, nonché maestro a Roma di Giorgio Pasquali e di molti altri studiosi. Questo volume ripercorre la storia dell'acquisizione di tale collezione libraria nella biblioteca dell'ex istituto di Filologia classica barese, a cominciare dal suo immediato smembramento che ne offuscò il ricordo. Il recupero della documentazione bibliotecaria e l'individuazione di esemplari con dediche e postille permettono ora, nel quadro di uno studio di insieme non privo di novità, di offrire un catalogo complessivo dei libri di Nicola Festa, premessa alla futura costituzione di un fondo specifico e alla valorizzazione dei materiali più rilevanti. La ricostruzione di questa biblioteca privata contribuisce inoltre a restituire quel più ampio mondo di pensiero, ricerca e relazioni in cui si svolse il percorso intellettuale del filologo materano e quello di altri studiosi."" -
Abbà, padre. Un commento al «Padre nostro»
Quotidianamente i cristiani di tutto il mondo recitano le parole della ""preghiera del Signore"""" spesso senza soffermarsi sul loro significato profondo. Cosa vuol dire chiedere che venga santificato il nome di Dio e che sia fatta la sua volontà? il suo regno non è già venuto? può davvero Dio indurre o abbandonare alla tentazione il fedele? A partire dall'analisi linguistica e lessicale, come farebbe un filologo, e interpretando la Scrittura con la Scrittura, alla maniera dei Padri della Chiesa, l'Autore spiega le """"petizioni"""" e le singole parole del """"Padre nostro"""" in un commento fruibile a più livelli: il rigore scientifico e i riferimenti grammaticali alle lingue antiche (ebraico, greco, latino) passano attraverso il linguaggio e il metodo dell'insegnante abituato a parlare ai suoi studenti, rendendo la spiegazione accessibile a chiunque voglia accostarsi con maggior consapevolezza alla preghiera cristiana per eccellenza. In quest'ottica, il volume propone anche un'antologia di brevi testi, da Omero a De André, che contestualizza la preghiera del """"Padre nostro"""" nel solco di un comune sentire umano, volto alla ricerca della verità e del senso."" -
Epifanie. Racconti minimi di vita e di morte
Quadri violenti, teneri, di fatica del vivere e privazioni quelli che si succedono in ""Epifanie"""". Ma anche gesti di solidarietà che alleviano le pene ed i bisogni più lancinanti. Vita e morte a duello, appunto, in contrade di gente umile come lo sono le baraccopoli alla periferia di Buenos Aires, dove si concentra una umanità di emigranti interni ed esterni al paese delle smisurate """"pampas"""" e delle infinite mandrie allo stato brado. C'è la venditrice di biglietti della lotteria che insegue i suoi clienti nei meandri di """"villas miseria"""" sconosciute ai più, il piccolo spacciatore che vende e consuma allo stesso tempo, l'allenatore di calcio in sedia a rotelle, poi un mondo di santi con e senza aureola supplicati ad ogni piè sospinto. Ma c'è anche l'onda di una solidarietà che sfama e assiste i più fragili, i più esposti alla morte che si aggira con la falce sulla spalla. Il tutto osservato """"dal di dentro"""", con simpatia, elevato ed esposto alla luce perché se ne possa vedere la trama nascosta."" -
L'arte in rosa. Le donne nella storia dell'arte
È possibile ridisegnare un profilo dell'arte occidentale in cui il ruolo della donna venga finalmente considerato nella sua portata storica e nell'originalità del suo contributo? Se si prendono in esame i manuali utilizzati nelle scuole secondarie o i testi di ampia divulgazione, ci si accorge della posizione marginale che ancora le viene assegnata. Eppure, il contributo offerto dalle artiste, nelle diverse epoche, costituisce un tassello indispensabile senza del quale si limita la conoscenza sia delle civiltà artistiche che ci hanno preceduto, sia di quella attuale. Questo testo di agile consultazione, concepito in origine all'interno di un percorso didattico destinato alle scuole, si offre ad un pubblico più ampio per generare una nuova presa di coscienza e per stimolare nuovi itinerari di approfondimento e sorprendenti riletture della nostra eredità artistica. -
«Vi metto fra le mani il testo affinché ne possiate diventare voi gli autori». Scritti per Franco Perrelli
Professore Ordinario di Discipline dello Spettacolo all'Università di Torino (e da un paio di anni a Bari), Franco Perrelli, di cui in questo libro si festeggiano i settant'anni, ha rivestito impegnativi incarichi istituzionali nell'Accademia e ha pubblicato scritti scientifici di grande rilievo. Le linee-guida del volume sono le quattro tematiche forse prevalenti nella sua ricerca. Ciascuno dei 40 amici-studiosi e uomini di teatro a cui si devono gli interventi ha focalizzato infatti il proprio contributo su uno di questi argomenti: 1. Teatro e letteratura nordici, 2. Teorie e poetiche del teatro, 3. Regia, 4. Actor. A ciò si aggiungono le Testimonianze su alcuni aspetti dell'attività extra-accademica di Perrelli. -
Amore di ombra
«L'ombra giaceva distesa, un pianto silenzioso le faceva sussultare la pancia. Delle piccole goccioline nere le discesero lungo le guance e caddero sull'erba. Una dopo l'altra si raggrumarono in sfere luccicanti. Lucas, Roby e Máximo si guardarono in silenzio. Non avevano mai visto un'ombra piangere». Verónica era poco più che una bambina, e già scriveva libri: è cresciuta con le sue ombre. Età di lettura: da 11 anni. -
Posti in piedi alla 201. Una di quelle storie in cui s'incontra il mostro
Nel 2019 Diletta si ammala di tumore e decide di condividere la sua esperienza scrivendo il racconto «Posti in piedi alla 201». Racchiuse in queste poche pagine c'è tutta la sua battaglia col ""mostro"""". La sua paura, rabbia, forza e tenacia. Ci sono gli insegnamenti di una donna speciale, indefinibile secondo i parametri consueti, che ha fatto dell'ironia, del gioco e della leggerezza i suoi mezzi per contrastare il male. Una commedia, non un dramma, che ci commuove ma ci fa anche sorridere. Un ricordo prezioso per chi le ha voluto bene ed una rivelazione per chi non avesse avuto la fortuna di averne condiviso lo spirito. Diletta ci lascia l'8 settembre 2020, affidando le sue ultime parole proprio a queste pagine."" -
Dai discordi bellissima armonia
La casa settecentesca di Stefano, affacciata su un ritaglio incantevole del centro storico di Martina Franca, nel cuore della Murgia dei Trulli, si è riempita di ricordi e svuotata di essenza, da quando il prozio Giacomo non vive più con lui. Del tempo trascorso insieme, tra quell'antico edificio e l'accogliente bottega sartoriale, in mezzo a scampoli, rocchetti, forbici e cartamodelli, resta solo un dialogo scucito, compromesso dalla demenza senile e condizionato dagli orari di visita della residenza sanitaria in cui il prozio è ricoverato. Lì Stefano incontra l'animatrice socio-sanitaria Marina, con cui entra subito in conflitto: i due ""opposti in accordo"""" dovranno imparare quanto ogni prospettiva sia complessa e non inscrivibile in una definizione o in un giudizio. Il presente, rappresentato dalle vicende di Stefano, dei suoi amici e degli anziani della RSA seguiti da Marina, scorre parallelamente al passato, innescato dai ricordi di Giacomo e animato da figure indelebili come l'affascinante Anna, l'egocentrico Antonio e l'abile confezionista Martino. Diverse generazioni, a partire dagli anni Quaranta del Novecento, e diverse storie, fatte di dinamiche costruite tanto sulla solidità della famiglia quanto sulla friabilità delle relazioni umane. Un filo sottile, quello tra passato e presente, che Stefano cercherà di riavvolgere e ordire, per ricomporre una trama di amori, rancori, segreti e passioni senza tempo."" -
Limbo. Quaderni del Nordest
In una qualsiasi provincia del Nordest, butterata dal cemento e ingentilita dalla cartellonistica stradale, si incontrano, si sfiorano o si evitano accuratamente uomini e donne tragicamente normali. O comicamente anormali. Il territorio sfigurato è lo specchio di quello che sono diventati o stanno diventando. Eppure proseguono incessantemente verso una meta che non conoscono nemmeno loro. Personaggi affaccendati e trafelati, stanchi ma veloci, percepiscono in modo vago e discontinuo la metamorfosi locale e personale, ma la subiscono passivamente. E a chiunque chieda loro ""Sei felice?"""", questi rispondono entusiasti """"Sono felice"""". Un tragicomico spaccato antropologico ambientato in una delle aree geografiche italiane che ha subito maggiori cambiamenti nell'arco dell'ultimo decennio. Una realtà rappresentata dai media spesso in forma superficiale e stereotipata, che si rivela essere molto più di una semplice """"locomotiva d'Italia"""", e che va ben oltre le imprese e la politica."" -
La buona cucina del latte
Il latte è alimento universale, materno, consueto, rassicurante e piacevole. In questo volume il latte, peculiarmente e singolarmente, viene considerato quale ingrediente di cucina. Il racconto inizia al tempo dei Romani, si snoda nei secoli, attraverso il Rinascimento e la fondamentale esperienza artusiana, si consolida nelle consuetudini regionali, ma anche nella grande cucina professionale dei nostri giorni e, ancora, nelle famiglie. L'autore si è avvalso del contributo dei più autorevoli studiosi, chef italiani e francesi, autori e codificatori di cultura gastronomica: il latte entra in gioco in tantissime preparazioni di cucina, tradizionali e moderne, regionali, creative... -
Le minestre romagnole. Di ieri e di oggi
Nel suo nuovo lavoro di ricerca storico-letteraria, ma anche culturale e antropologica, Graziano Pozzetto affronta le minestre romagnole di ieri e di oggi, comprendendole tutte: in brodo, asciutte, in zuppa... A partire da quelle canoniche codificate in letteratura; attraverso le minestre della memoria, identitarie, contadine, di radice povera, contrassegnata da suggestivi nomi dialettali; quelle tradizionali, ricche di sapori e conviviali, riproposte ai giorni nostri; per approdare alle minestre interpretate dai grandi chef di Romagna, senza trascurare il riso, la pasta ""compra"""", la polenta. Caratterizzano e completano l'opera la presentazione di Giuseppe Bellosi, un saggio storico di Piero Meldini, la postfazione poetica di Tonino Guerra sulle minestre dell'infanzia; 524 ricette, un ricco glossario romagnolo e una significativa bibliografia."" -
Eravamo i burdèll di prét. La parrocchia dei salesiani di Rimini dal 1944 al 1982
Eravamo i burèll di prét racconta la storia dei Salesiani di Rimini e della loro parrocchia dal 1944 al 1982, dal rientro graduale dei riminesi dai luoghi di sfollamento in seguito alla tragedia dei bombardamenti, all'anno centenario della venuta di don Bosco a Rimini. Poco meno di un quarantennio recuperato attraverso la lettura dei giornali dell'epoca e delle ""cronache"""" salesiane, con l'aggiunta di alcune, brevi riflessioni estrapolate dall'archivio della memoria dell'autore."" -
Luigi Tonini riminese. Storico, archeologo, bibliotecario... Alcune cose che sappiamo di lui
Un piccolo libro con il quale Romano Ricciotti rievoca, dal silenzio che lo ha avvolto per un secolo e mezzo, la figura del grande storico riminese Luigi Tonini, vissuto dal 1807 al 1874. Si è scritto tanto sulla sua opera, a incominciare dalla Storia civile e sacra di Rimini in sei volumi, ma poco, troppo poco, intorno alla sua vita. I stessi Riminesi, soprattutto le giovani generazioni non sanno nulla di come visse, che cosa fece e come morì Tonini, definito da Giosuè Carducci ""autore di una delle più erudite e critiche storie municipali che in questo secolo abbia avuto l'Italia"""". Il lavoro di Ricciotti non è una biografia completa, ma un insieme di spunti; è un breve pamphlet, da leggere in un'ora.""