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Usa e getta. Parole (e altro) in transito
Dio si affacciò sulla terra e vide l'immane tragedia che ne straziava ogni lembo. ""Pensa"""", si mise a pensare, """"se fossi stato io l'artefice di tutto questo"""". Quindi, confortato: """"Meno male che non esisto"""". Esisteva il microscopio al tempo della Creazione? Sicuramente sì. Sennò il Creatore, quando creò i microbi, non avrebbe potuto nemmeno vedere se gli erano riusciti bene. Anche per i grandi e celebrati eroi, per esempio del fumetto, la vita non è foriera di sole gratificazioni. Pensate a Braccio di Ferro: l'intera esistenza senza mai poter entrare in una banca, per via del metal-detector."" -
La morte meravigliosa. Dèmoni di Sicilia. Vol. 2
Colui che dorme sotto la città di Messina è stato ucciso. Elena Gherardi e il duca dei Sanseverino si godono un meritato riposo dopo il pericolo che hanno corso, ma non a lungo: la Caccia deve continuare. Sei Rosicchiatori minano le colonne di Sicilia e nessuno sa dove si nascondano. Il Sanseverino vorrebbe continuare da solo, ma Elena Gherardi insiste: è disposta a scambiare la sua partecipazione alla ricerca con la Mappa dei Luoghi di Morte, sulla quale sono indicate le altre sei tombe. È una proposta irrinunciabile e grazie al prezioso strumento si scopre che la tomba più vicina si trova a Catania, nel castello di due gemelli di straordinaria bellezza. La Caccia riprende, serrata e pericolosa, per condurre i due fra le braccia della Morte Meravigliosa. -
La ragazza del treno
Fabio è il figlio legittimo del nostro tempo dove la fragilità delle relazioni riflette fedelmente una società divisa tra speranze e inquietudini, con inevitabili ripercussioni sulla vita affettiva. Al pari di un'intera generazione, Fabio usa lo strumento di Internet un po' per gioco, un po' per curiosità, probabilmente anche come diversivo, e al pari di un'intera generazione scopre come nelle chat le situazioni di partenza siano truccate. Una fotografia scambiata resta un'incognita tutta da verificare, mutilata anche del tassello più importante del puzzle: tutto ciò che non è visibile. Questi approcci tenebrosi portano inevitabilmente a rendez-vous più o meno ansiogeni... Attraverso il suo viaggio Fabio prenderà nuovamente coscienza di sé rivivendo in modo catartico i propri ricordi e riscoprendo le proprie emozioni. -
Il Graal in Abruzzo. La Cerca archeo-antropologica
L'eterna e affascinante ricerca del Graal ha incantato gli studiosi di tutte le epoche e la nostra non fa eccezione. Nel mistero di un lunga inchiesta che si snoda attraverso i secoli, luoghi e personaggi oscuri paiono sul punto di svelare i loro arcani segreti; la storia di questa inafferrabile Reliquia si perde così nella leggenda celata ai nostri occhi dalle pesanti coltri delle sabbie del tempo. In questo libro, Nicoletta Camilla Travaglini ha raccolto le possibili tracce del Graal nelle terre degli Abruzzi dove, come emerge da questo reportage, esso sembra aver lasciato profondi segni del suo probabile passaggio tanto a livello antropologico che archeologico. Lanciano e i suoi Miracoli Eucaristici, le sue Chiese, la storia di Longino e della lancia del destino; Atessa, la processione del Graal e le inquietanti testimonianze simboliche che al Graal rimandano; San Giovanni in Venere, in cui potrebbero essere stati custoditi la Sacra Reliquia e i molti, terribili segreti legati all'ordine del Tempio; Vasto, la Spina della Corona di Gesù e la tradizione del Toson d'oro; Manoppelo e la Veronica; e poi ancora San Buono, Liscia, Pollutri... -
I gigli della memoria. Narrazione collettiva
Questo libro è nato attorno ad un desiderio: che restasse testimonianza della nostra vita di questi anni, durante e dopo il terremoto del 6 aprile 2009. Nella prima sezione del libro, ""La banca della memoria"""", è contenuta una narrazione collettiva: 55 testimonianze raccontano le prime 12 ore della nostra seconda vita. Non è stato facile """"estorcere"""" questi racconti: tutte queste testimonianze parlano la mia stessa lingua, quella dell'esilio. Ho cercato, in questo modo, di dare voce a una comunità dispersa, che ha perso i luoghi dell'incontro, il concetto di prossimità ma non la necessità, né il desiderio di condividere il """"momento"""", per cementare la speranza del ritorno. La seconda parte del libro, """"I gigli della memoria"""", vorrebbe invece dar conto del tempo successivo, fino ad oggi. La postfazione è affidata alla penna di Paolo Rumiz. L'ho accompagnato in Zona rossa, fra le rovine dell'Aquila. Volevo che vedesse quelli che per me già erano il simbolo della città: i gigli in ferro battuto, posti alla fine delle catene di ferro che sorreggevano i muri maestri dei palazzi aquilani. Resistono ancora, infatti, sulle pareti crollate."" -
La casa del tempo
Seguendo il proprio destino, Benito Salone anche in questi racconti continua a essere leale a se stesso, un poeta delle trasfigurazioni con soste e ripiegamenti interiori, trasalimenti di un discorso che ribadisce l'atto sovrano del poeta. Anche nella prosa egli è capace di visitare luoghi e tempi che la storia ha saputo trasmettere fino a noi, ma in queste pagine, dove si riflette anche la segreta e tormentata coscienza del vivere tra il bene e il male, tra eternità e temporalità, i personaggi simbolici riassumono la condizione dello spirito umano: anche la verità ha una sua parte di menzogna o indecifrabilità, come pure la menzogna ha bisogno della sua parte di verità per essere creduta, nel tentativo di superare le barriere di vita e morte. L'autore propone concretamente un caso di metemsomatosi che lascia tralucere la circolarità di un segreto meditatissimo linguaggio, dove la sapienza teorica è pari all'austerità morale che regge ogni pagina. -
Poker di re
Uomini e donne intrecciano il loro destino, si incontrano e si scontrano, in una lotta dalla quale non possono che uscire, ogni volta, un solo vincitore e un solo vinto. Quattro storie esemplari, quattro racconti che testimoniano una visione del mondo in cui la lotta tra i sessi pare essere protagonista, anche al di là di avvenimenti più grandi, con un intrecciarsi continuo di ambizioni e intrighi. Michele, Callisto, don Lorenzo, Pierandrea, rispettivamente l'innamorato geloso, il ladro d'amore, il sacerdote, il giornalista, non sono che ipotesi di tale lotta. ""Una delle più grandi difficoltà della vita dell'uomo sta nell'indovinare ciò che una donna vuole veramente. Ciò che invece lei rifiuta lo fa capire immediatamente."""" (Italo Svevo)"" -
Quando Chiara ha perduto la luce. La chiesa dei misteri e delle calle
Quando Chiara ha perduto la luce è la storia di Antonio, un professore universitario ed ex deputato del Partito Comunista Italiano, affetto da una antica malattia, che s'interroga sulla particolare forma di cecità che improvvisamente ha colpito la bella moglie Chiara: ""una cieca capace di cucire l'orlo a una sottana ma incapace di riconoscere il mio volto"""". È anche la storia di un pellegrinaggio interiore """"tra cielo e terra"""" e di una conversione, dopo alcuni suggestivi incontri con l'eterea suora Helenka e Michàs, un frate polacco, nella Chiesa dei misteri (il Santuario di Nostra Signora del Soccorso) e con i ricordi che riemergono nella Casa delle calle (A cà du despetù). La tormentata e drammatica confessione dei crimini esistenziali, politici e affettivi purifica le anime e i corpi di Antonio e di Chiara, dopo che si sono dissetati con l'acqua di una fontanella alimentata da un lago sotterraneo sui cui è stata edificata la Chiesa dei misteri."" -
Il giorno e la notte
La Grande Pianura era una landa brulla che si estendeva a perdita d'occhio, priva di confini. Nel mezzo, unico luogo abitato, sorgeva lo sperduto villaggio di Morya. Morya era come una vecchia signora che rimpiange la sua giovinezza: era stata il crocevia di importanti traffici commerciali più di cento anni prima, e i ricordi dell'Età dell'Oro riecheggiavano ancora sulle facciate dei palazzi del centro, ma oggi tutto era cambiato: nessuno veniva più lì per concludere affari e nessuno, quasi che una forza ancestrale privasse gli abitanti della scelta, da lì se ne andava. Chi nasce a Morya muore a Morya, era il patto sottoscritto dai villani. Come una vecchia signora che sfoglia le immagini della sua giovinezza, Morya aveva trascorso decenni ricordando quel tempo, sperando che potesse tornare, fino a quando le foto si erano sgualcite e poi staccate dal foglio, e infine dimenticate. E senza speranze e senza più nemmeno il ricordo di quand'erano felici, gli uomini e le donne sopravvivevano al centro della Grande Pianura, rifuggendo le stranezze e coltivando la paura, aspettando che qualcuno da fuori venisse a svegliarli. -
Tante storie
Leggendo queste storie sembra di stare in un sogno dove dialogano l'autrice, il sé adolescenziale e quello adulto, animati da un continuo confronto appassionato e vitalizzante. -
Il buon politico
Questo libretto, con i suoi principi e i suoi precetti, vuole essere utile tanto ai politici di oggi quanto a quelli di domani, perché se è vero che i governi sono soggetti alle vicissitudini della storia e alle mutevoli idee degli uomini, l'arte di governare è invece sempre la stessa, in ogni tempo e luogo. I politici vi troveranno valide nozioni per la loro condotta, e vedranno come seguendo la via onesta si consegue non solo ciò che giova al buon governo e alla prosperità dei popoli, ma anche quanto vale a meritare la stima dei contemporanei e la considerazione delle generazioni future, essendo la dimensione etica della politica alla base di ogni democrazia. Nondimeno, questo scritto vuole essere utile anche ai cittadini-elettori, i quali potranno scegliere e giudicare i propri rappresentanti con maggior saggezza, esigendo da parte loro il rispetto di quei principi etici quali la trasparenza, l'onestà e la responsabilità, che devono essere sempre a fondamento di ogni attività politica. -
Il pettine lungo il fiume e altre storie improbabili
La realtà, quando si muove ai margini dell'improbabile, è più incredibile di quanto si possa immaginare; Michele Piccolino la presenta in una raccolta di otto racconti brevi. Le storie sono raccontate in uno stile asciutto ma non per questo meno evocativo: un padre ogni giorno rende omaggio alle vittime della strada; una madre decide di diseredare i figli ingrati; un pescatore trova lungo il Piave un ciondolo d'oro e parte alla ricerca di chi l'ha perduto; un ragazzo non manca mai di presenziare a un funerale; se vi hanno rigato la macchina, vi verrà spiegato chi e perché lo ha fatto; una nonna insegna alla nipote i segreti della cucina; l'amicizia a distanza tra un ergastolano e una bambina dona speranza ai carcerati; le stelle segnano il comune destino di due ragazzi. -
Ombre sul sole. Storie di uomini-contro. Giuseppe Bottai, Folco Lulli e Frédéric Rossif
Che cosa avevano in comune Giuseppe Bottai, Folco Lulli e Frédéric Rossif? Che cosa poteva tenere assieme un gerarca del regime fascista che la notte del 25 luglio 1943 votò contro Mussolini provocandone la caduta, un attore specializzato nel ruolo del ""vilain"""" e un regista di fama internazionale, noto soprattutto come documentarista? Bottai, Lulli e Rossif erano tre """"ronin"""", samurai il cui signore e padrone era finito nella polvere abbandonandoli al proprio destino. E per questo bisognosi di un riscatto morale in grado di poter loro restituire una nuova identità recuperabile soltanto attraverso una testimonianza di fede e di eroismo. Bottai e Rossif trovarono questa identità arruolandosi nella Legione Straniera, Folco Lulli militando nelle formazioni partigiane monarchiche e in seguito, dopo essere stato catturato dai tedeschi e rinchiuso in un campo di concentramento in Polonia, inquadrato nell'Armata Rossa. Tre storie sconosciute, che attendono di entrare nella leggenda."" -
Il marchese che seminava libri
Un valido libro di racconti può nascere quando concorrono due circostanze: la voglia dello scrittore di dar vita con la fantasia a vicende e figure che s'intreccino come accade nella realtà e la sua capacità di comunicare agli altri, attraverso il linguaggio letterario, con immediatezza ed efficacia, il frutto della propria creatività. Entrambe queste condizioni possono rintracciarsi nella raccolta narrativa di Stefano De Sanctis, una silloge che spazia, si direbbe, nel tempo e nei luoghi per mettere a fuoco tutta una serie di situazioni tra loro diverse, ma pure convergenti entro uno stesso orizzonte di idee, di sentimenti, di giudizi. -
Spazio pubblico e desiderio
È la mente l'alcova di pensieri espliciti, ma anche di pensieri intimi ed arditi, quelli che nella prosa poetica di Giovanni Dursi sono descritti e comunicati. Pensieri che svelano l'arcano dell'universo umano e danzano sotto forma di parole, dapprima, per diventare, in seguito, respiro, pulsioni, azioni. Una vera e propria ricostruzione di senso. Parole quasi anacronistiche, come se l'autore di ""Spazio pubblico e desiderio"""" fosse riuscito ad """"evitare"""" lo squallore guardandolo negli occhi. A tratti, i vocaboli in uso nella silloge riescono, sollecitando l'onirico, a far dormire senza morire (Amleto, Shakespeare), a distanziarci dal presente, ma, non per questo, evocano un improponibile romanticismo patetico. Piuttosto, s'avverte lo sforzo autentico che riesce ad inventare per sé e per gli altri un altro mondo. Poesia, in fondo, è procreazione, per cui nessun particolare requisito si chiede, eccetto che sia generatrice ed inventrice. Gli aedi di regime sono avvertiti. Immergendosi convinti nella prosa poetica, il silenzio scoppia tra le dilatate grida dell'autore che giungono al lettore. Ciò punge assai."" -
Ombra e il vecchio
Il romanzo è costituito da due storie parallele, una legata a una dimensione onirica, l'altra a una dimensione reale, che solo nel finale s'incontrano e permettono al lettore di connettere tutti i pezzi - o, se vogliamo, indizi seminati nel corso della narrazione. Un anticipo della storia reale è dato dal dialogo concitato con cui si apre il romanzo. Subito dopo, il lettore è catapultato nella dimensione onirica, il cui protagonista è Ombra, un'entità che lentamente prende coscienza di sé e di ciò che lo circonda. Inizialmente, Ombra è connotato come un sogno che sogna se stesso: è puro e ingenuo come un bambino appena nato e, come fanno i bambini, si entusiasma per ogni piccola scoperta. Mentre osserva il buio in cui si trova immerso, Ombra vede una lucina: raggiungerla e scoprire di cosa si tratta diventa il suo obiettivo. Intraprende un viaggio che lo porterà alla scoperta di se stesso. -
Antichi giardini italiani
Tra storia e affabulazione, e in una lingua, l'inglese, spinta a un massimo livello di eleganza e di complessità morfologico-sintattica, la geniale Lee ci schiude visioni di quelle elette alleanze tra la natura e l'umano che sono certi spazi floreali di un tempo, brulicanti delle presenze che vi aleggiavano, e che oggi... Edito per la prima volta nel 1897, finora mai tradotto in italiano, ""Antichi giardini italiani"""" è un riferimento prezioso per coloro che vogliano scoprire il prodigio di una prosa in cui saggistica e narrazione si fondono, quasi a configurare una """"terza"""" forma letteraria dalle molteplici capacità di suggestione, e suggerimento, per la nostra contemporaneità. """"I must protest against such a state of things"""", strepita l'indomabile scrittrice non troppo dopo le prime battute - confermando l'anticonformismo e lo spirito d'indipendenza che animano la sua parola fiammante, continuamente rinvigorita dall'erudizione e dalla poesia."" -
Il baffo del diavolo
L'autore ci mostra un angolo di provincia abruzzese conservatosi integro nella sua ""terrignità"""", pur essendo stato attraversato dalla guerra, dalle """"pattuglie d'assalto"""" della ricostruzione e del boom economico, dagli echi e dai lasciti degli anni di piombo. Per farlo, l'Autore deve passare subito ai fatti. Articola dunque la narrazione secondo un percorso che abbraccia due piani espositivi: l'uno riguarda la """"presentazione"""" di ambienti, persone e tradizioni locali, l'altro lo sviluppo e le conseguenze di una vicenda elettorale in cui confluiscono apporti di natura storiografica ed antropologica. Si può dire che la disposizione a scrivere qui è sollecitata da un robusto empito politico, di impegno civile, che nutre ininterrottamente il pensiero di Marciani. Tra l'altro, non possiamo sottacere il suo pluriennale attivismo nelle campagne ambientaliste, in manifestazioni contro guerre, genocidi, violenze e altri misfatti che hanno insanguinato l'Africa, il Medio Oriente, il Mediterraneo."" -
Il naufragio dell'utopia. Il Titanic degli abruzzesi dimenticati. 17 marzo 1891
Il libro percorre un ideale viaggio di trent'anni a partire dal 17 marzo 1861, data dell'Unità d'Italia. Richiama con particolare interesse il pomeriggio del 17 marzo 1891, momento in cui il piroscafo Utopia, partito alla volta di New York, si inabissò nella baia di Gibilterra. 563 furono le vittime del tragico viaggio a bordo di una nave dal nome premonitore, a cui più di 800 italiani avevano affidato gli auspici per una rinascita, emigrando lontano dalla miseria in cui era disgraziatamente piombato il Sud del neonato Regno d'Italia. La ferita più profonda inferta a questi emigranti non fu tanto quella che ne causò la morte, quanto la fredda dimenticanza per la loro triste storia, che li fece simbolicamente annegare una seconda volta nell'indifferenza delle cronache contemporanee e postume nei 120 anni trascorsi dalla sciagura. In questo risiede lo scopo principe del libro, nell'esigenza di rimarginare una ferita che ancora sanguina, restituendo al contempo dignità umana ai protagonisti del naufragio. -
La signora in giallo. Che fine ha fatto Jessica Fletcher?
Nella storia delle serie TV c'è un personaggio universalmente conosciuto che rassicura e inquieta allo stesso tempo: quel personaggio è Jessica Fletcher meglio nota in Italia con ""La signora in giallo"""". Nella realtà fittizia delle serie televisive Jessica Beatrice Fletcher (J.B. per i suoi lettori) è un'icona. Rassicurante nella sua immagine di signora perbene, vedova non più giovanissima, Jessica vive a Cabot Cove, nel Maine, senza figli ma circondata da numerosi nipoti, in visita o al seguito, da amici sparsi per il mondo, da vicini impiccioni e soprattutto da cadaveri e assassini. Rassicurante, dunque, ma anche inquietante perché Jessica sembra portarsi dietro l'omicidio, ovunque lei vada. Da supplente del liceo di Cabot Cove diventa autrice di bestseller acclamata in tutto il mondo e viaggia per promuovere i suoi libri e per incontrare parenti e amici e dove arriva lei arriva anche il delitto!""