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Vivere i centri storici. Tutela e valorizzazione a 50 anni dalla Commissione Franceschini
La Commissione Franceschini, 50 anni fa, indicava due aspetti fondamentali: la relazione fra beni culturali e territorio (contesto) e la necessità di recuperare il valore civile, collettivo e identitario del Patrimonio. Oggi, l'aumento smisurato e crescente del turismo nelle città d'arte, lo spopolamento, la trasformazione delle attività e delle funzioni all'interno dei centri storici e la conseguente pressione antropica sui monumenti e sui tessuti urbani antichi, hanno posto in modo drammatico l'attenzione sul rapporto fra conservazione, valorizzazione e fruizione delle opere d'arte e delle architetture. È necessario andare oltre la fase delle denunce a favore della formulazione di proposte in grado di dare positive risposte ai problemi che travagliano il rapporto fra protezione e uso, partendo dal sistema di relazioni che esiste fra beni e territorio. Un territorio non statico, ma sensibile al passare del tempo. Solo la comprensione della complessità dinamica che coinvolge persone, cose, monumenti e paesaggi, in rapporto alla complementarietà delle scale di intervento, sarà in grado di dare soluzioni utili alla trasmissione responsabile del patrimonio storico artistico d'Italia. -
Viaggio in Israele
La pubblicazione ripercorre il viaggio in Israele promosso dall’Associazione Italia-Israele di Firenze, dal 30 aprile al 7 maggio 2017. Il volume raccoglie le riflessioni e i commenti dei partecipanti, un testo del curatore, un’ampia galleria fotografica che ripercorre i momenti più significativi del viaggio. -
L'aria ride. In cammino per i boschi di Sibilla e Dino
Il libro si articola in due parti: nella prima Paolo Ciampi racconta un suo viaggio a piedi tra il Barco e Marradi, inseguendo la vita e la poesia di Dino Campana, cercando di vedere i monti dell'Appennino con i suoi occhi, cercando di riflettere anche sulle connessioni che esistono tra il cammino e la poesia. Cerca una narrazione che abbia anche una colorazione poetica. Nella seconda Elisabetta Mari, attrice legata a Casetta, racconta storie e leggende del ""nido d'amore"""". Si completa con alcune pagine di informazione sul cammino, sui trasporti e i posti tappa, sui libri da portarsi dietro... Ci sono cammini che si fanno parola e parole che si fanno cammino. E ci sono boschi che sembrano fatti apposta, per i cammini e per le parole. E che a volte si fanno addirittura poesia."" -
Giacomo Raffaelli (1753-1836). Maestro di stile e di mosaico. Ediz. a colori
È un'opera monografica dedicata a un mosaicista romano: Giacomo Raffaelli, erede di una tradizione familiare nella produzione di paste vitree risalente alla metà del XVII secolo. Negli ultimi tre decenni del Settecento il suo studio in San Sebastianello, angolo Piazza di Spagna a Roma, divenne una meta obbligata per i sofisticati tourists d'Oltralpe e per la nobiltà europea che non mancava di acquistare placche, tavoli o gioielli ideati dal caposcuola del mosaico minuto romano. La fama raggiunta gli procurò riconoscimenti prestigiosi e nel 1804, su incarico del governo napoleonico, fondò una scuola di mosaico a Milano. Qui si trattenne fino al 1820 portando a compimento uno dei capolavori nel genere del mosaico minuto: la replica a grandezza naturale dell'""Ultima cena"""" di Leonardo da Vinci (Vienna, Minoritenkirche). I testi, corredati da ampi apparati documentari e iconografici esaminano l'intera produzione, a oggi nota. La vasta selezione di immagini a colori illustra mosaici e opere lapidee appartenenti a musei e collezioni private in Europa e negli Stati Uniti."" -
Cronaca a due voci. Storie e vicende, persecuzioni di una famiglia ebraica (1938-1945)
L'autrice, Lionella Neppi Modona Viterbo, ci accompagna con garbo e affabilità nel passato della sua famiglia. Episodi di oltre settant'anni fa, talvolta lieti, più spesso assolutamente drammatici, raffigurati con la leggerezza coinvolgente che è propria di chi scrive con una piena padronanza dell'argomento trattato senza nascondere o evitare la propria partecipazione emotiva. In questa ""Cronaca a due voci"""", la storia narrata prende avvio dalle agende e dagli appunti di diario stesi da Aldo Neppi Modona negli anni delle persecuzioni e della guerra e in parte rielaborati trent'anni dopo, per affiancarsi, in forma di contrappunto, ai tanti ricordi giovanili della curatrice che affiorano proprio alla lettura delle agende paterne. Un insieme che propone a due voci il profilo articolato della famiglia e delle sue drammatiche vicende, soprattutto fra il 1938 e il 1945."" -
Mario Bini (1909-1987). La scoperta di uno scultore del Novecento
Mario Bini (1909-1987) è uno scultore mugellano, avviato alla pratica artistica da una delle figure di maggior rilievo nella storia della scultura del Novecento, quella di Libero Andreotti, docente al Regio Istituto d'Arte di Porta Romana a Firenze ed artefice di una cerchia di giovani e promettenti artisti formati sotto la sua guida che prende il nome di ""scuola andreottiana"""". Dopo decenni dalla sua scomparsa, con uno studio di laurea, è stato possibile: ricostruire e portare alla luce la sua vicenda artistica (circoscritta in due momenti distinti, negli anni Venti e Trenta e negli anni Sessanta e Settanta del Novecento); delineare il suo impegno presso la falegnameria ereditata dal padre e la professione di insegnante che aveva svolto, con grande passione, presso le scuole di Borgo San Lorenzo e il Liceo Scientifico di Montevarchi; inoltre, grazie alle numerose testimonianze di parenti, ex allievi e conoscenti, definire la vicenda biografica e la sua eccentrica personalità."" -
Rughe e gente di Cortona. Storie e itinerari inaspettati per viaggiatori senza fretta-Unexpected stories and itineraries for travellers who are not in a hurry
Ci sono luoghi magici che è impossibile dimenticare, luoghi da cui è difficile partire e dove prima o poi la corrente del tempo ti induce a tornare. Ci sono luoghi in cui affondano profondamente le nostre radici, luoghi in cui la storia dell'umanità ha lasciato segni immortali e in cui tante vite di uomini e donne sono passate e si sono perdute. Ecco, uno di questi luoghi speciali è Cortona e forse è per questo che da centinaia di anni questa piccola città della Toscana rappresenta un crocevia di popoli, di razze e di religioni. Evocare lo spirito che aleggia tra queste antiche pietre e permea il carattere dei suoi abitanti è l'arduo obbiettivo che questo libro e l'autore Tito Barbini e il fotografo Roberto Masserelli si sono prefissi e che, a mio modesto giudizio, sono stati capaci di raggiungere. Sfogliando queste pagine osserverete come le parole e le immagini possano fondersi tra loro per cogliere attimi irripetibili ed eterni, come lirismo e colpo d'occhio possano riuscire nell'impresa di incatenare per sempre le antiche strade con le orme che le hanno percorse e le nobili piazze con i gesti, i volti e le espressioni che le hanno animate. -
Sulle orme di Antonio Zobi (1808-1879). La storia civile della Toscana dai Medici ai Lorena
Gli scritti su Antonio Zobi raccolti in questo volume tendono a illuminare la personalità culturale e politica, nonché la produzione storiografica di Antonio Zobi, seguendo le ""orme"""" delle sue pubblicazioni e specialmente la """"Storia civile della Toscana"""", in cinque volumi con un tomo dedicato all'appendice documentaria, e illustrano anche le altre opere di impegno più politico in senso risorgimentale."" -
Metropoli. Paolo Delle Monache. Ediz. illustrata
Il volume ""Metropoli"""" raccoglie le sculture di Paolo Delle Monache: campanili, cupole e grattacieli che convivono entro immaginari skilyne metropolitani. Dove la trama e l'ordito del costruito cittadino assumono il valore di enunciato simbolico. Alcune di queste sculture ci mostrano celebri emergenze monumentali che si stagliano lungo un uniforme e infinito addossarsi di casupole sottoposte a un montaggio come si trattasse di un mosaico. Altre sculture di dimensioni imponenti ricavate su cartone con la tecnica del 'traforo' mostrano sempre infiniti paesaggi urbani, e ci restituiscono paesaggi cittadini intimi, piccole suggestioni di grande fascino, quelle che ognuno porta dentro di sé come ricordo, come suggestione, come frammento."" -
Amore mio non piangere. La melanconia del mangiare contemporaneo
"Dice il vocabolario che 'melanconia' sta ad indicare uno stato di abbattimento, di perdita del tono vitale, senso di vuoto, forse molto vicino alle patologie depressive, oggi così in voga. Questo non è il mio stato: è invece lo stato del mondo, una contemporaneità finanziaria, spettacolare e immateriale, che tende a dissolvere l'origine di tutte le cose. Nascere a metà degli anni '50, mi ha permesso di conoscerne due di mondi: prima i contadini, gli operai e i manovali, il saper fare, l'arrangiarsi, le lunghe cotture, la politica e l'essere di parte; e poi tutto quello che è venuto dopo: la semplificazione, l'omogeneizzazione dei sapori e delle competenze, la cucina televisiva, gli edonismi predisposti e replicabili, le socialità artificiali al posto dei circoli e delle piazze. Che cosa è successo? Forse la grande macchinazione, o un qualunque contagio o un qualunque colpo di stato, chissà, ma ormai l'insalata non sa più di insalata e il pomodoro non sa più di pomodoro. Eppure, si potrebbe provare ancora, con la ragionevolezza della sovversione, la cognizione del gusto e l'emozione della terra: un po' di sapere, un po' di saggezza e il più sapore possibile.""""" -
Forme visuali in movimento. L'arte toscana e il cinema
Il volume è dedicato ai rapporti tra il cinema e le arti figurative realizzate da artisti toscani (in quanto nati in Toscana o comunque ""toscani di adozione"""", quali Leon Battista Alberti e Silvestro Lega). Dal Medioevo a oggi, la Toscana ha contribuito in maniera assai rilevante alla storia dell'arte italiana: dalla rivoluzione giottesca a quella della prospettiva di Brunelleschi, Donatello, Masaccio, da quella macchiaiola al Novecento di Modigliani e di Rosai. Il libro è suddiviso in due Parti: nella prima, Artisti, l'argomento riguarda le opere cinematografiche; la seconda, Iconologie, tratta delle opere cinematografiche che si ispirano a film sulla pittura o documentari d'arte (ossia opere cinematografiche incentrate su un ciclo di affreschi, un pittore, una scuola o uno stile). Il titolo del libro, """"Forme visuali in movimento"""", è un'espressione di Carlo Ludovico Ragghianti che tende a definire la sua idea di cinema, arte visiva e molto legata alla pittura (da cui, del resto, direttamente deriva per il tramite della fotografia). Un profondo studioso d'arte che fu anche profondo studioso di cinema."" -
Un laboratorio culturale nella provincia toscana. L'Accademia Valdarnese del Poggio
Nata nel 1804 a Figline dall'iniziativa di Giacomo Sacchetti, l'Accademia Valdarnese del Poggio ha accompagnato da oltre due secoli la storia del Valdarno. Questo volume ne presenta le vicende dalla fondazione fino agli ultimi decenni, approfondendo i grandi temi delle sue attività culturali e i personaggi che ne animarono le iniziative. Dagli anni ""napoleonici"""" alla Restaurazione, dai primi fermenti delle idealità politiche risorgimentali fino alla Grande Guerra e poi oltre fino al secondo Dopoguerra, la storia dell'Accademia è in gran parte una storia del Valdarno, dei suoi ceti dirigenti e delle sue trasformazioni, segnata da alcune figure di primo piano come Francesco Martini, Ruggero Berlingozzi, Giovanni Capellini, Isidoro Del Lungo. L'aspetto monumentale oggi visitabile nella struttura che si sviluppa intorno al chiostro di San Lodovico, nelle sue articolazioni di Biblioteca, Museo Paleontologico, Sezione archeologica e Audioteca, testimonia materialmente la costruzione storica di un patrimonio culturale qui seguito nella sua formazione."" -
Donne in guerra scrivono. Generazioni a confronto tra persecuzioni razziali e Resistenza (1943-1944)
Il fortunato recupero, in Israele, di un dattiloscritto di Elisa Rosselli (1873-1971) aggiunge un tassello importante all'autobiografia di questa scrittrice fiorentina, e racconta le vicende sue e quelle della famiglia durante la seconda guerra mondiale. Il testo ritrovato ripercorre l'intera esperienza di questa famiglia di solide tradizioni antifasciste sotto le persecuzioni antiebraiche: a partire dall'impatto delle leggi razziali del 1938 con il loro carico di vessazioni, dolorosi espatri e sradicamenti, fino agli ancor più tragici accadimenti successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943 quando, sotto l'occupazione tedesca e la Rsi, i Benaim-Rosselli dovettero nascondersi e vivere in clandestinità cercando di sfuggire alla caccia all'ebreo che si era scatenata, a Firenze, con modalità ferocemente efficaci. Nella sua prefazione Dacia Maraini coglie lo spirito vitale della scrittura di queste tre donne, attraverso cui anche nei suoi momenti più drammatici «la Storia riesce a diventare un affresco pieno di colori e l'emozionante racconto di una città, del suo popolo, delle sue paure, della estenuante attesa della fine di una guerra spaventosa». -
Via Flaminia. Un viaggio in bicicletta. Da Roma a Rimini sulle tracce dell'antica via consolare. Ediz. a spirale
Questa guida, a cura di Fabio Masotti, cicloviaggiatore che delle sue esperienze e della conoscenza del territorio senese ha tratto gli spunti per le sue pubblicazioni, è la prima di una nuova collana sulle vie consolari e sulle strade del pellegrinaggio che Aska propone in collaborazione con la FIAB - Federazione Italiana Amici della Bicicletta. ""Flaminia in bicicletta"""" è un viaggio da Roma a Rimini che ripercorre puntualmente i due tracciati della consolare romana - Flaminia vetus e Flaminia nova - attraverso un territorio di assoluto fascino, ricco di tante rilevanze storiche di epoca romana (ponti, sostruzioni, siti archeologici), città e piccoli centri di straordinaria bellezza, parchi naturali dalle più diverse connotazioni ambientali. La guida, suddivisa in sei tappe per quanto riguarda il tracciato della Flaminia vetus e una per la variate Narni-Foligno della Flaminia nova, è corredata di altimetria del tracciato, traccia scaricabile su gps, brevi note informative dei centri più significativi, box di argomento storico, naturalistico, di costume e gastronomico."" -
Inedito Venturino. Ritratti dal 1948 al 1984. Catalogo della mostra (Montevarchi, 16 giugno-16 luglio 2018). Ediz. illustrata
Venturino Venturi è considerato una delle principali personalità culturali del Novecento. Nato nel 1918 a Loro Ciuffenna, egli ha stretto rapporti di amicizia e di formazione con i maggiori intellettuali italiani, tra i quali Ottone Rosai, Mario Luzi, Eugenio Montale, che ritrovandosi insieme nel caffè fiorentino delle Giubbe Rosse sono stati in grado di esprimere, con le opere, una particolare e suggestiva interpretazione del mondo in chiave moderna. Nei ritratti scultorei, oltre al materiale primitivo composto da elementi come pietra, legno o ferro, si ritrova una particolare attenzione per un percorso visivo caratterizzato da debolezze, sofferenze, ricordi e da una straordinaria curiosità per le gioie e i dolori della vita. Attraverso un linguaggio figurativo semplice, familiare, quasi popolare, si coglie una profonda riflessione sull'esistenza umana. -
Francisci Mochis de Montis Varchi. Ediz. illustrata
Francesco Mochi, figlio di Lorenzo, nacque a Montevarchi il 28 luglio 1580 da un'agiata famiglia di notai. Lo scultore si recò giovanissimo a Firenze, per svolgere il suo apprendistato presso il pittore Santi di Tito. Intorno al 1600, attratto più dalla scultura che dalla pittura, Mochi si trasferì a Roma, dove ebbe modo di vedere e studiare l'arte antica. Poi si spostò ad Orvieto, Piacenza per poi ritornare a Roma, dove morì nel 1654. Il lavoro fotografico di Luca Canonici propone con uno stile personale e suggestivo le opere dell'artista montevarchino, collocate in diversi luoghi della penisola, tra cui si possono ricordare: il busto di Carlo Barberini, Museo di Roma, la statua del duca Ranuccio Farnese Piacenza, il monumento equestre di Ranuccio Farnese Piazza Cavalli a Piacenza, Santa Veronica San Pietro (Roma), il busto di Arcasio Ricci, Cattedrale Gravina di Puglia, San Filippo Chiesa di Sant'Agostino di Orvieto, l'Angelo annunziante Chiesa di Sant'Agostino di Orvieto, San Paolo e San Pietro Chiesa dei Fiorentini di Roma, il busto di Marcantonio Eugenj Galleria Nazionale dell'Umbria. Note biografiche e cronologia delle opere a cura di Marcella Favero. -
Dipende da te. Le tre chiavi del cambiamento interiore
Alcune persone sembrano entrare nella nostra vita con il solo scopo di farci star male. Alcuni problemi sembrano fare lo stesso, impedendoci di raggiungere la nostra felicità. Perché capita tutto questo? Che senso hanno simili vicende? Albert Einstein ha definito la follia come la tendenza a fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi. Ebbene, in queste pagine è presente una formula per impedire che questo destino si compia. ""Le chiavi di cambiamento interiore sono tre"""" - Entrare dentro per uscire fuori. Guardare in faccia le proprie bugie, vedere le proprie resistenze e capire il motivo per cui ce la raccontiamo. - Ricordare per dimenticare. Prendere coscienza dell'origine del proprio carattere, capire quali volumi sono più alti nella melodia della propria personalità. - Trasformare in oro quel che non brilla. Imparare a fare esperienza della propria esperienza. Il metodo presente in questo libro rappresenta il grimaldello per sciogliere l'incantesimo della tirannia delle emozioni e divenire ciò che siamo destinati ad essere."" -
Pugni chiusi. Storia transnazionale di un Sessantotto di periferia. Gauchisme, controculture e rivolta giovanile in provincia di Arezzo (1968-1977)
Il libro è strutturato in tre capitoli (Contesti, Mappe, Cronologie), a cui seguono due ricche sezioni (Documenti, Memorie) e un'articolata Appendice (Biografie, Bibliografia e fonti, Galleria fotografica, Indice dei nomi). Se nel primo capitolo si incrociano le dimensioni micro e macro e i contesti ""locale"""" con quelli nazionale e globale, nel secondo - con lo stesso metodo - si delinea una mappa del """"gauchisme"""" sessantottino, ossia una geopolitica dei movimenti. Nel terzo infine sono esemplificate, in comparazione, cronologie di natura completamente diversa: una dedicata al triennio rosso 1967-1969 in chiave locale; l'altra sulle origini globali e lontane del Sessantotto, rinvenute per tracce in quell'inedito e """"incredibile miscuglio"""" antropologico culturale (e contestativo) che aveva già preso forma nel dopoguerra. Alla sezione documentaria, piccola raccolta di articoli consacrata in parte ai ricordi, segue la corposa e variegata sezione delle memorie individuali, vero fiore all'occhiello di questo lavoro collettivo."" -
Ludovico. Il vampiretto che non sapeva volare
Se si pensa che l'autore del presente racconto ha solo, come il protagonista della storia, 9 anni, lo schema, per quanto originale, non stupisce: solo trasponendo (sublimando) sul versante comico-fiabesco il tema horror, si poteva stemperarlo e svilupparlo serenamente. Così streghe, vampiri, pipistrelli, cimiteri, tombe e bare che pur costituiscono oggetti dell'interesse emotivo del giovane autore, non mantengono più quella loro aura terribile che induce paura ed angoscia ma diventano soggetti, ambienti ed oggetti capaci di dispensare buonumore, ilarità e rassicurazione. Età di lettura: da 9 anni. -
4 percorsi storici nel Valdarno Superiore. In cammino tra Firenze e Arezzo
La guida, a cura dell'Accademia Valdarnese del Poggio, del Club Alpino Italiano sezione Valdarno Superiore e Aska Edizioni, è realizzata, dopo un lungo lavoro di ricerca storico-artistica e naturalistica sulla base dei percorsi escursionistici CAI, oppure su percorsi che seguono strade demaniali o arterie in parte asfaltate. Al lettore vengono proposti quattro itinerari da percorrere a piedi, ciascuno completato in cinque tappe, che attraversano la vallata, consentendo di conoscerne i valori paesaggistici e culturali da diverse prospettive. Tutti i territori comunali del Valdarno sono coinvolti dagli itinerari, che seguono sia tracciati collinari che di fondovalle, su entrambe le sponde dell'Arno. Il volume è corredato di altimetria del tracciato ed arricchito da un ampio corredo iconografi co. Con opportuni supporti digitali (codici QR) si possono scaricare dal sito www.caivaldarnosuperiore.com le tracce per gps. Il volume vuol essere un utile strumento di conoscenza del territorio per quella categoria di viaggiatori che fa del movimento lento la sua caratteristica nel tempo libero, in modo da prendere contatto in maniera molto profonda con la realtà del paese. Le varie tappe possono essere il momento più opportuno per unire alla bellezza dei monumenti il piacere di assaggiare i prodotti tipici del territorio valdarnese.