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Prandino l'altro Visconti. Vita e film di Eriprando Visconti, regista milanese
"Vedere i film di Prandino Visconti, scrivere di Prandino Visconti, oltre che un piacere è un obbligo morale. Oggi, che un libro di cinema non lo si nega a nessuno, il vuoto di informazioni, critiche, riflessioni su Pradino Visconti, si fa ancora più vertiginoso e insostenibile (...) Prandino lavorava sul territorio, per contrapposizione, alternando le immagini della città grigia, claustrofobica e indifferente, agli spazi aperti della campagna, anch'essa grigia, spoglia d'autunno e altrettanto indifferente; usando la nebbia, sempre incombente, come un velo (im)pietoso, quasi pudico, che ammantava le passioni e le vergogne di una storia d'amore così diversa e così uguale a tante altre. Il linguaggio cinematografico, asciutto e severo ma di un'eleganza inquietante, si imponeva fin da subito al di sopra di qualsiasi altra forma di narrazione. Sarebbe stato così per sempre, anche quando, ancora alla ricerca di un'identità cinematografica che non avrebbe mai trovato, attingeva a fonti letterarie o di cronaca che ispirassero il suo bisogno di fabbricare film."""" (Dalla prefazione di Manlio Gomarasca)" -
Tre estati
"Tre estati"""" è il racconto di un viaggio, compiuto nel corso di 60 anni, dai membri di una famiglia, generazione dopo generazione. Definire a quale genere letterario appartenga non è facile. È di certo un romanzo, che racconta del lungo cammino intrapreso dagli uomini, alla ricerca della felicità. Ma non è raccontato come un romanzo. Al posto dei capitoli, ci sono invece delle poesie." -
Essenza essenziale
"Una mini raccolta di poesie, racconti, citazioni, foto immagini disegnate da me, sul tema dell'essenza, intesa come madre della vita, madre dell'emozioni e sensazioni. Essenza come la figura protagonista nella vita, la donna madre fedele compagna di madre natura, amante, universale per la sua sensibilità e pazienza nei confronti della prepotenza e intolleranza disumana. Essenza essenziale, uno sfogo, il mio, contro chi è sordo e cieco nei confronti dell'attimo, che va dilatato e non consumato dall'avida golosità dei carnefici. Una dichiarazione all'amore senza divieti. Non è la quantità che dilata un emozione. Ma la qualità. Essenza quell'odore che si respira, che ho respirato, appena nati, appena nato. Che cerco, che cerchiamo. Sono un manovale dell'arte, randagio, perché questo maledetto progresso è un regresso della cultura. Nella mia diversità nasco e vivo, cercando di non assomigliare. E allora dipingo e scrivo dichiarazioni d'amore all'essenza. Per lei."""" /L'autore)" -
Attimi
In questa terza raccolta di poesie Alessia Gallello affronta temi riguardanti l'amore, la solidarietà, la speranza, l'universo mondo dei sentimenti, con un'intensa consapevolezza di vivere di un tutto fatto di esperienze pur brevi, di un collettivo di anime e racconti colti come trame di volti e di cuori. Affronta temi imprescindibili in versi che scorrono come armoniosa melodia, come musica. L'autrice ha voluto raccogliere insieme le poesie per lei più significative, parlando di temi delicati, sperando di suscitare emozioni, di incastonarle nel profondo di se stessi, per poi magari farle uscire in una luce nuova. Questo è ciò che è avvenuto all'autrice mentre le componeva. -
Siamo gli eroi del circo
Talal è un ragazzo siriano di diciannove anni, scappato da Aleppo insieme alla sua famiglia, di tradizioni musulmane. Si è rifugiato a Mardin, in Turchia, a pochi chilometri dal confine con la Siria. Studia per diventare un medico, ma nel tempo libero si dedica alla sua grande passione, il circo. Anush è una ragazza armena, che abita come Talal nel quartiere di Midan ad Aleppo, finché non arrivano i bombardamenti, le esplosioni, la paura, per cui anche la sua vita cambia improvvisamente e inevitabilmente. Le vicende drammatiche della guerra sullo sfondo sono la triste cornice in cui si collocano le emozioni, le scoperte, i sogni di una giovinezza che, nonostante sia rischioso persino immaginarla, sa riemergere forte e viva dalle macerie, urlando a chiara voce il desiderio di riprendersi il tempo perduto e lo spazio negato. -
Matroneum
Corte di Mantova, 1616. Una damigella di nome Camilla Faà sposa in segreto il duca Ferdinando Gonzaga. Ma il matrimonio risulta illegittimo, orchestrato dal duca e dai suoi collaboratori con lo scopo di convincere la giovane Camilla a concedersi a lui. Dalla loro unione nasce Giacinto, l'unico erede alla corte dei Gonzaga, mai riconosciuto. Per evitare uno scandalo, su insistenza di Caterina de' Medici, nuova moglie di Ferdinando, Camilla viene rinchiusa in un monastero e le viene tolto il suo bambino. Prima di prendere i voti, però, fa qualcosa di unico per la sua epoca: denuncia ciò che è avvenuto, e scrive la sua storia, che allora è solo all'inizio. Il manoscritto originale, su cui si basa questo romanzo, è custodito tutt'oggi nel Monastero del Corpus Domini, a Ferrara. Si tratta di un testo molto breve, ma di un immenso valore letterario e sociale, trattandosi della prima autobiografia in prosa scritta da una donna in Italia. Un vero atto di coraggio e di libertà. Matroneum è la storia di una donna che ha affrontato da sola un'intera società misogina e maschilista con l'unica arma a sua disposizione: la verità. -
Di vento di verso
"Di vento di verso non è opera improvvisata, parrocchiale, è invece frutto di uno scavare in profondità nel proprio sentire per aprire una crepa in persone e cose affinché, per mezzo di essa, possa filtrare una lama di luce, di luce divina."""" (Giuseppe Iannozzi)" -
Aforismi scelti. Vol. 2
"Una voce nella memoria che fa ascoltare le parole allo spirito. Quel richiamo costruito dalla mente da corpo alle parole e, in questa meravigliosa condizione che è propria della lettura silenziosa, il racconto fulmineo di un'esperienza passa dalla pagina scritta al nostro essere profondo. Questa introiezione è ricca di passaggi e cambiamenti, l'aforisma si tramuta velocemente in pensiero e comincia a lasciare i suoi carichi di senso profondo, di malinconia e di tempesta. Ora che li avete letti portateli con voi come un viatico, ogni tanto trovateli e lasciatevi trovare da loro."""" (Mauro Mazziero)" -
Renè Dubois. La vita ai tempi di Dario Mancuso
Dario, giovane liceale, vive immerso nello studio e fugge dai rapporti umani. L'unico a cui è permesso ""entrare"""" è Mirko, suo migliore amico. Però, forse, farà un'altra eccezione per il chiodo fisso dai ricci ramati che, ultimamente, affolla i suoi pensieri. L'amicizia, quella vera, rara e preziosa, accompagnerà Dario e Mirko fra i banchi di scuola, e non solo. Ambientato in Sicilia in un futuro prossimo fra le incantevoli bellezze storico-culturali e artistiche di Catania, Messina e Siracusa, il romanzo si tinge di avventura quando Dario, diventato uomo, riceve una misteriosa lettera e... Dario si fermerà a riflettere sulla famiglia, corredo misto di cromosomi e DNA, lineamenti somatici e tratti caratteriali che sottilmente o più evidentemente lega l'uno all'altro, o che si trasmette generazione dopo generazione. La famiglia: è solo quello? Oppure, è qualcosa che va oltre questa definizione?"" -
C'era una volta a Piombino
Nove novelle è l'allitterazione che compendia lo spirito e l'ispirazione di ""C'era una volta a Piombino"""", una raccolta destinata a commuovere e a far gioire i piccoli e i grandi cuori di tutto un territorio. Ognuna di esse è uno spaccato di città e di anima, di cultura locale e di spazi cosmici, di vita quotidiana e di valori universali."" -
La bellezza mite
Elsa Beffigi nasce alla fine degli anni trenta in un podere della Maremma. Figlia di un partigiano iroso e taciturno, e di una proprietaria terriera strappata alla vita monastica da un matrimonio riparatore, cresce in un corpo forte e poco aggraziato. È una ragazza emancipata e ribelle, una lavoratrice scrupolosa, ma è avara di sentimenti perché non ha imparato a nutrirli. Non ama il contatto fisico e non si sente attratta da nessuno. Tranne Clelia Bassi. Con lei è diverso. La loro amicizia è fuori dall'ordinario, provoca emozioni che Elsa non sa decifrare. L'incontro con un facoltoso imprenditore del nord, la nascita di un figlio e la partenza inattesa di Clelia la privano del tempo necessario a comprendere; la proiettano in una dimensione esistenziale che non le appartiene. Almeno fino a quando il destino non la obbligherà - diventata adulta - ad affrontare i molti interrogativi lasciati in sospeso. -
Piombino. Memoria di ferro
Non è facile rendersi conto che il tempo è trascorso, non ci sarà più modo di osare con Francesca e Marina, loro come me sono cambiate, quelle persone che il ricordo mostra ai miei occhi non esistono più. Per quanto chiuda gli occhi e mi veda a cogliere le ginestre con zia Tecla oppure nuotare davanti al Centro Velico con zia Nilde, per quanto la notte sogni di dare la mano a mio padre o giocare in piazza Dante con Raffaele, per quanto mi metta affacciato sul muro di Cittadella e creda di giocare playmaker a Masnago oppure insegnare matematica, tutto questo non potrà più accadere, Piombino è cambiata, l'acqua che lambisce la spiaggia di Sotto i frati non è più la stessa e mi rendo conto che c'è un tempo per ogni cosa. -
Firenze. Storie di delitti e bordelli
"Il mestiere più antico del mondo"""". Lo chiamano così. Una definizione tanto vera quanto triste e, al tempo stesso, intrigante. Firenze, come ogni città, ha vissuto la prostituzione e lo ha fatto a modo suo. Non è un caso, forse, che il termine """"casino"""" sia nato proprio qui, dall'uso dei nobili di condurre le prostitute nei loro """"casini di caccia"""", lontano dagli occhi delle famiglie. E ancora alcune vie del centro - Vie delle Belle Donne, per esempio - conservano nel nome il ricordo del quartiere, a ridosso del Mercato Vecchio, destinato ai postriboli. Un mondo fatto anche di misteri e delitti, nel quale dieci autrici e autori fiorentini si sono addentrati con altrettanti racconti a cavallo fra storia e fantasia, non disdegnando un pizzico di quella sana ironia che fa parte dello spirito della città." -
Le filastrocche di Nello il pipistrello
Età di lettura: da 3 anni. -
Sinfonia senese
La parola ""sinfonia"""" richiama da una parte l'aggregazione armoniosa di più elementi e dall'altra un'opera composta da un susseguirsi di movimenti diversi. Del resto nelle antologie si uniscono in concerto più voci, ognuna delle quali mantiene le proprie caratteristiche distintive: il tono, lo stile, la scelta delle parole. Il risultato dovrebbe essere, per quanto possibile, un insieme omogeneo eppure variegato. Ed è quello che spero sia successo in questo libro."" -
Elettricismo. Una scarica di poesie!
Simultaneità oltreomimica Mangio, mi vesto, una brioche! Bevo, mi lavo, un latte? Non so, forse si, cosa faccio? Mi lavo, sapone, telefono: rispondo! Chi è? Con la bocca piena, mi profumo. Sono Francesca, gioco alla Playstation, va bene: arrivo! Pantaloni, specchio, tv, film: no sempre questo! Spengo, accendo il microonde, phon: aria calda, finestra: aria fredda, lavandino! Esco, entro in macchina, e chiudo la porta, parto, musica, strada, segnali, semaforo: arancione, rosso, telefonino, verde: marcia! Strada, rotonda, parcheggio: Calcinara. Passeggio, telefonino, Instagram, Facebook: Francesca! -
Tutto Avati
"Figlio bizzarro di un Sessantotto rinnegato (l'energia corrosiva antiborghese rimarrà intatta, ma incanalata in una sacralità cristiana o esplosa in una sarabanda horror) e di un Fellini rivissuto da un artista controcorrente, Avati è contemporaneamente terragno e metafisico, cattolico e pessimista, incantato e disincantato, capace di osare sentimenti estremi e guizzi surreali, simile a certi suoi personaggi saggiamente matti. Eppure, alla distanza, ci accorgeremo che proprio questo regista, il più estraneo, per gusto e scelta dei generi (memorabili le sue incursioni nell'horror) alla tradizione del cinema italiano, sarà quello che, fingendo di trascurare l'attualità, ha saputo darci il ritratto più vero dell'Italia dell'ultimo mezzo secolo."""" (Dall'introduzione di Fabio Canessa)" -
Raccontare Campiglia
"Spesso mi fermo ad ammirare il mio centro storico. Passo piano per le vie contorte e ripide. Guardo le vecchie case che ogni volta mi rivelano un nuovo dettaglio. Scheletri di finestre incassati e murati gli uni dentro gli altri, svecchiati in secoli diversi, come tante matrioske stampate su quelle facciate. Mi fermo ad ammirare l'orizzonte dal Circolo. E penso. Penso a quante mani hanno toccato quelle pietre. Quanti piedi hanno calpestato quei lastricati. Quanti occhi prima dei miei hanno ammirato e contemplato. Quante lacrime, quante voci, quanti tramonti. E quanta memoria persa dentro quelle mura. Quanta ricchezza. È straordinario. Rievocare il vissuto. Fantasticare il ricordo. Tramandare la Storia, finché siamo in tempo. Metterla nero su bianco, lasciarla lì per chi verrà. E avrà la pazienza, un giorno, di scorrere queste pagine. Facciamolo! Raccontiamoci... Raccontiamo Campiglia!"""" (Umberto Bartoli)" -
Raccontare Imperia. Vol. 2
Questa volta il filo conduttore, oltre all'ambientazione squisitamente ligure, sono i personaggi e la loro storia che vi incanterà e vi commuoverà. Felice Cascione, San Leonardo, San Giovanni, Grock, Petrarca, l'Agnesi, Edmondo De Amicis, Voronoff, Paolo Saglietto e moltissimi altri ancora, sono i personaggi della Provincia di Imperia, magica e mitica come sempre. -
Rapsodia della rinascita
Poesie come pensiero unico, come tracce di una memoria oramai metabolizzata, come un quieto respiro, il respiro della terra, percependo il quale si può tornare in sintonia con la natura e, quindi, con noi stessi. Una ""rinascita"""" quanto mai necessaria e taumaturgica in un momento così drammatico della storia e della nostra esistenza su questo pianeta.""