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Il colore del giorno. Cronache e racconti
Dopo le prove del romanzo ""La casa dei due podestà"""" (2006) e dei racconti di """"La Scala dell'Imperatore"""" (2013), salutati da Giorgio Bàrberi Squarotti con convinta adesione critica per la """"mirabile unità di rigore e di completezza e pienezza di ogni episodio"""", Francesco Marani propone ora ai lettori un singolare e intenso percorso narrativo. Lo svolgimento cronologico entro un arco ampio di tempo (dal 1954 al 2014) scandisce fatti reali e racconti in cui fantasia e invenzione si sovrappongono a sguardi e tensioni emotive di grande suggestione. Il libro è attraversato anche da un'incursione in forma teatrale."" -
La strada entra dai piedi. Cronache e memorie
Con uno sguardo che abbraccia un arco ampio di esistenza (i primi testi sono del 1961), Boselli affronta con passo fermo un viaggio nel tempo interiore in cui tutto si muove sul filo di un discorso organico, dove lo sguardo verso la fede (unendo le radici ebraiche alle strade cristiane) diviene il fulcro del ""riflettere"""", del considerare gli accadimenti esistenziali ed epocali. Il senso della cronaca si fa profondo, non come redazione di eventi ma invece come selezione di valori e verità della vita. Il libro è arricchito anche da due lettere inviate tra il 1939 e il 1940 da Clemente Rebora al padre dell'autore."" -
Meditazioni sul campo e oltre
Dopo il singolare e notevole corpus poetico della raccolta ""Antologia del Tempo"""" (2014), Sergio Nave si propone al lettore con un'opera fortemente segnata da un tratto contemplativo in cui si colgono con voce riconosciuta e coerente i vari orizzonti del suo pensiero poetante. E ogni cosa, in queste """"Meditazioni sul campo e oltre"""", è pronunciata con raffinata curiosità interrogativa per farci cogliere un'eco critica che unisce riflessione e capacità di sondare i diversi luoghi dell'esistere. E se la scrittura di Nave ha ormai da tempo una riconosciuta impronta stilistica, particolarmente significativo risulta, nell'ultima parte del libro, l'uso della quartina, scandita da un ritmo esemplare e misurato."" -
Con la promessa di dire
Stefania Bortoli prosegue in modo originale la sua meditazione in forma di poesia attraverso i confini di uno spazio e di un tempo abitati da presenze femminili. ""Il femminile e la parola"""", appunto, nel sentire della poesia e del vivere. Questa prospettiva dello sguardo e dell'ascolto alterna toni e temi diversi: il desiderio, l'amore, la morte. La natura, l'acqua nelle sue molteplici forme, il mare e l'oceano che danno e tolgono la vita. Il libro comprende cinque sezioni tra loro concatenate, in cui si intrecciano figure archetipiche e fili lessicali che formano le tessere di un ideale mosaico. Queste compongono un luogo reale ma anche immaginario, che riconosce la felice correlazione tra desiderio, tempo interiore e pensiero poetico."" -
E-marginati
"Libro di dolore e di tormento, E-marginati è opera densa e riflessiva, potente e delicata, con una disposizione psicologica, da parte dell'Autrice, che è anche avventura estrema di sensi e di acute percezioni di fronte a una panoramica umana da lei vissuta ed esperita nel proprio viaggio terreno, distillandone la 'Stimmung' più profonda e primigenia, e sapendone sottolineare i valori più autentici, ma anche, all'occorrenza, constatandone lo sgretolamento e la perdita; la perdita, in ultima analisi, e forse irreparabile, della loro identità culturale. Ma, malgrado tutto questo, forse il libro - oltre che di denuncia impietosa - vuole anche essere un gesto d'affetto corale verso tante persone che hanno attraversato la vita (prima adolescenziale, poi matura) di Anna Maria, lasciando di sé un segno indelebile di umana fratellanza."""" (Dalia pref. di Luigi Fontanella)" -
Parafrasi d'amore
Un dialogo d'amore ininterrotto, che costituisce il canto delle anime, colte nel momento in cui la luce dell'amore illumina il mistero ed esse sanno di essere ""tornate a casa""""."" -
Storie di Viano e altri poemetti
"Le Storie di Viano si collocano a un punto originale d'incontro fra le due strade a suo tempo percorse da Lisabetta Serra: la strada delle poesie più o meno brevi - domande sul reale in modi d'arabesco o acquerello; la strada dei racconti, anch'essi brevi - puntesécche cariche d'un aspro mistero."""" (Dalla Postilla di Paolo Lagazzi)." -
Con forza di radici
Con una nota di Paolo Briganti. -
L' incertezza del volo
"Finalmente un protagonista impregnato di umanità autentica, con tutto il suo carico di tempo e fatica e forza che viene a poco a poco meno, nel fluire sgocciolante ma implacabile di un'esistenza ormai matura; finalmente il quadro di un paesaggio non immobile, né prenatale, ma sempre in movimento, con valore non tanto di cornice quanto di palcoscenico che plasma e a suo modo determina la rappresentazione"""" (dalla prefazione di Alberto Bertoni)" -
Canto estraneo
"Siamo all'ottavo cimento poetico di Ettore Campadelli, vissuto in sodalizio con la sorella Edvige, in un graduale e reciproco avvicinarsi di due diversi temperamenti espressivi""""." -
La luna lo sa
"Dopo le sette raccolte precedenti, scandite da un ritmo cadenzato dal 1988 al 2011, questa è la prova estrema di Edvige Campadelli: esce postuma, a un anno dalla scomparsa dell'autrice (Febbraio 2016)"""" (Dalla Nota di Enrica Salvaneschi)" -
L' amore è un convento. Un racconto in versi
Poesie dell'amore e della vita. -
Di rugiada e cristalli
«La straordinaria tessitura di questi poèmes en prose fa pensare ad orditi di antica lavorazione, in cui lo scandalo della rivoluzione prospettica non era ancora intervenuto ad alterare la dispositio delle figure sulla superficie, le loro libere, talvolta ludiche giustapposizioni, la prossimità degli uomini e degli angeli, delle bestie favolose nel sogno della Natura. (...) Un testo che vive del confronto serrato di più registri ma riesce a fonderli in unica partitura, in programma di lavoro» (Marco Vitale). -
Radiazione del rosso
«Rigorosa e ""maravigliosa"""", questa terza opera di Mario Novarini, """"Radiazione del rosso"""", si pone in audace coerenza innovativa rispetto alle due precedenti, """"Inventario"""" (2002) e """"Gli occhi della materia"""" (2008)». (Enrica Salvaneschi)"" -
Rifrazioni collinari
Con queste «Rifrazioni collinari», che seguono con armonia le orme impresse dalla silloge del 2014 «I lunghi giorni», dove già «l'occhio spaziava e riposava sulla linea morbida di un vasto giro di colli», Paola Reale ripropone, confermandola, una visione del mondo in cui si combinano cordialmente pensiero, emozione e profonde riflessioni. Con una nota di Antonia Gaita. -
L' altra terra. L'autre terre
In un'esistenza che si accelera trepidante, le ""Poesie silenziose"""" di """"L'altra terra"""" evocano la natura morente per la fragilità dell'uomo, inconsapevole della sua essenza eterna: """"la poesia è la saggezza dell'amore per la vita in ogni suo aspetto; è il pensiero audace e innovativo che restituisce voce alla natura, al suo potere inventivo, ribelle, che seda e conforta""""."" -
Basuràda
"Basura"""" è l'ora bassa a ridosso del tramonto, l'allargarsi quasi improvviso del giorno in una luce vasta e stillante, come di rugiada. Attenta alla parola dei bambini che imparano a parlare, come a quella dei vecchi che insegnano a tacere, Giusi Quarenghi cattura l'eco della luce che si avverte al fondo del giorno per riconsegnarcela in forma di voce poetica: cosí la """"basuràda"""" avverte della sua presenza e, qui, nuovamente, accade." -
Il buio, la neve
Questo nuovo libro di Giuseppe Rosato conferma l'esito di una poesia che dà forma ad un dialogo dove l'amore rivive nella cordialità della memoria. -
La perduta età (Poesie ultime)
Al momento della sua improvvisa scomparsa (Marzo 2017) Alberto Prandi stava lavorando a questa raccolta di poesie per organizzare un suo nuovo libro, che oggi vede la luce con testo di Francesco Guccini, che già aveva scritto la prefazione al primo libro di Prandi ""Nelle cantine del tempo"""" (2002)."" -
Zàndri (Ceneri). Versi modenesi
È questo il primo libro di poesia interamente in dialetto modenese di Alberto Bertoni. Un libro in cui la parte raffinata dell'intellettuale si concede in modo naturale alla sua terra. Con una post-illa di Fabio Marri.