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La primavera dei popoli. La rivoluzione siciliana del 1848
Il 1848 fu per l'Europa un anno di ""rivoluzioni"""". La contemporaneità di questi moti li fece apparire - già all'epoca - come movimenti diversi di un unico, grande, processo rivoluzionario. In realtà le rivoluzioni ebbero svolgimenti e obiettivi diversi ma furono tutte accomunate dalla forte aspirazione al cambiamento e, di fatto, segnarono la fine della strategia politica concepita a Vienna nel 1815. I moti del 1848 segnarono uno dei momenti più importanti del processo risorgimentale italiano, le varie anime della rivoluzione si saldarono alla battaglia patriottica per ottenere l'indipendenza e l'unità del Paese. L'anno delle grandi rivoluzioni prese avvio a Palermo, in Sicilia, l'isola viveva da decenni una condizione di profonda insoddisfazione sociale e politica dettata dal malgoverno borbonico e dalla perdita dello status di Regno, deciso al Congresso di Vienna. L'insurrezione siciliana portò i Borboni a concedere una Costituzione all'isola e successivamente a proclamarne l'indipendenza, tenuta fino a maggio del 1849..."" -
Rimango a Messina non andate via. Letterio D'Arrigo Ramondini arcivescovo e archimandrita di Messina (Itala 15/11/1849-Messina 18/12/1922)
La struggente storia dell' Arcivescovo di Messina Mons. Letterio D'Arrigo nato nel 1849 a Itala in provincia di Messina. La sua vita a cavallo il XIX e il XX sec. sarà travolta del sisma del 28 dicembre 1908 che renderà Messina una desolata necropoli. Lui si salva nel palazzo episcopio che crollato in parte seppellirà quasi tutti i seminaristi. Messina prima del terremoto viveva un florido sviluppo e nel contempo la massoneria e i gruppi anticlericali seminavano idee contro la chiesa locale. Mons. Letterio D'Arrigo, nel momento in cui fu elevato alla dignità di Arcivescovo e Archimandrita di Messina, non fu subito accolto dalle classi aristocratiche della città. Tale rifiuto seminò diverse calunnie nei suoi confronti che non cessarono nemmeno durante il tremendo terremoto accusandolo di aver lasciato la città. Vivo in mezzo ai morti nell'alba del 28 dicembre del 1908 diviene il salvatore dei superstiti e di ciò che era rimasto della città. Le cronache del tempo lo osannarono come ""l'angelo del terremoto"""" che seppe dare consolazione ai suoi concittadini difendendone tutti i diritti."" -
L' anima appresso
La silloge ""L'Anima Appresso"""" è, senz'altro, un discorso lirico e meditativo della poetessa Tina Andaloro. Tra le poesie di questa raccolta, si avverte un non so che di dolente e sofferto perché c'è nell'autrice la consapevolezza che la vita è una tragica illusione, un continuo andare verso la dissoluzione di tutti i valori e delle forme, della realtà del quotidiano morire e dell'inevitabile sgretolarsi e trasformarsi di ogni cosa che inducono, appunto, alla meditazione esistenziale, all'amaro isolamento e alle memorie di un passato innocente. Per questo, sogno e realtà, presente e passato, memoria e fantasia, fenomenicità e spirito, negazione e speranza, finito e infinito, essere e non essere, stasi del tempo e inquietudine, intessono la poesia di Tina che soffre per il congelamento dei sogni e delle illusioni, per la speranza dei giorni delusi, per le ore consumate nel grigio della solitudine, solitudine tramata da un dolce ricordo, da un amore finalmente libero di essere che si appalesa nei puntini sospensivi nella poesia """"Sogno e realtà""""."" -
Cronache del Borgo. Nicolò mi ha detto ...
Montalbano Elicona. Le vicende si svolgono tra la fine dell''800 e gli inizi del ´900.Questa è essenzialmente la storia di Cola e della sua famiglia; attorno le vicende di personaggi realmente esistiti e di altri nati dalla fantasia. Quelle raccontate sono tragiche vicende familiari e patrimoniali ma anche storie d'amore, di abnegazione e di riscatto sociale.Su tutti domina il Borgo, con il pianoro dell'Argimusco, luogo surreale ed incantato. -
I libri di canto liturgico del Monastero di San Nicola l'Arena. Biblioteche Riunite «Civica A. Ursino Recupero» di Catania
I codici di canto liturgico del monastero di San Nicola l'Arena di Catania, conservati nelle Biblioteche Riunite ""Civica e A. Ursino Recupero"""", sono una delle espressioni artistiche più insigni della plurisecolare presenza benedettina in Sicilia. Frutto della sapiente fusione tra sensibilità musicale, adattata alla parola divina, e abilità decorativa, questi libri custodiscono le melodie che scandivano i ritmi quotidiani, distribuiti tra preghiera e lavoro, dei monaci nell'antico cenobio. I manoscritti, realizzati tra la fine del secolo XVI e l'ultima parte del XVIII, riccamente decorati con superbe miniature, testimoniano l'abilità di scribi, miniatori e rubricatori, per la maggior parte anonimi."" -
Nuove (e ultime) effinzioni. Poesie italiane e latine
Può accadere che, scegliendosi questo o quello dei tanti possibili particolari, a volte Dio si nasconda fra due parentesi. Quelle, per esempio, disposte attorno alla breve specificazione «e ultime», insinuata da Antonino Grillo nel titolo di questo libretto che oggi porge ai suoi amici e lettori. Se proprio dovranno essere le «ultime», almeno queste «effinzioni» dischiudano una speranza, invochino Dio (quel Dio che, nascosto nei suoi particolari, chiama fra le parentesi), e lo preghino di sostenere Amore - ammesso che, dietro l'«effinzione» pagana, il Dio d'amore non finisca addirittura per identificarsi un po' con lui. -
Racconti della Fiumara di Nisio. La voce del sangue e dei soldi
Il giovane Nino rivive e racconta episodi della sua vita di bambino e di adolescente. La memoria del passato diviene così storia da raccontare restituendo alla vita personaggi e luoghi per salvarli dall'azione demolitrice del tempo. La mole onnipresente di una montagna magica e misteriosa e di una fiumara, fanno da cornice a sogni e speranze. Sono storie quasi sempre drammatiche, di donne vittime di vessazioni e oppressioni maschiliste, di uomini succubi delle circostanze, di padri e figli le cui vicissitudini che si svolgono nell'arco di circa un secolo, si intrecciano e snodano attorno ai luoghi prediletti dai protagonisti. Il ritrovamento casuale da parte di Nino di numerose lettere indirizzate dal padre ai genitori e suoi nonni, durante il lungo svolgersi di una guerra insensata, gli sveleranno, oltre alle violenze psicologiche verso la madre, insospettati vizi capitali di uomini dominatori e manipolatori, di soldi e bramosie di possesso, dove la manifesta avidità, il subdolo calcolo e l'odio reciproco rasentano la pura follia. -
Un giallo d'altri tempi. Vita, morte e sepoltura d'Arnau de Vilanova
Il libro è incentrato sulla figura di Arnaldo da Villanova, medico, alchimista e riformatore religioso vissuto alla corte di Federico II a cavallo fra il XIII e il XIV secolo d.C. Ambientato per larghi tratti a Montalbano Elicona, borgo medievale in provincia di Messina, il testo racconta la vita tormentata del filosofo catalano, in lotta contro le incongruenze delle istituzioni e del potere costituito. Disseminando indizi, ipotesi e congetture, come in ogni ""giallo"""" che si rispetti, l'autore si sofferma in particolare sulle circostanze della morte, piena di incongruenze, di inesattezze e di approssimazioni."" -
1823 Hittorff a Messina. La scoperta di una città nuova
L'architetto franco-tedesco Jacques Ignace Hittorff, con due collaboratori, tra il 1823 e il 1824 ha girato interamente la Sicilia per documentare tanto il patrimonio archeologico che quello artistico e architettonico. Il libro si occupa in particolare di quanto rilevato nel soggiorno a Messina, nel settembre del 1823, in una fase significativa per la città distrutta dal terremoto del 1783 ed in avanzato stato di ricostruzione. La realtà messinese rilevata da Jacques-Ignace Hittorff durante il suo viaggio in Sicilia ha determinato un patrimonio di disegni e rilevazioni che sono stati successivamente in parte pubblicati, sotto forma di incisioni, nel libro ""Architecture Moderne de la Sicile"""", edito a Parigi nel 1835. Testo che ha comportato una divulgazione del patrimonio architettonico siciliano e che è stato identificato come esemplare dall'intellighenzia europea del periodo. La città dello Stretto è stata vista e rappresentata dall'architetto Hittorff come una realtà estremamente stimolante."" -
«Donne». Voci nel vento
Antologia poetica. -
Ictus. Testimonianze nelle mie memorie (a volte romanzate)
"lctus! Il disprezzo per te si è tramutato in viscerale odio, allorché, senza motivo, mi aggredisci proditoriamente alle spalle, e mi lanci la sfida improba, in cui osi flagellare le gioie, minare l'equilibrio mentale e turbare la regnante serenità della mia famiglia. Oltraggiato e vilipeso, non smetterò di combatterti con i denti e con le unghie, anche quando ti illudi di avermi soggiogato e irrimediabilmente ridotto a brandelli. Il fiore in difficoltà, in cima all'esile stelo, sbocciato con le sfumature armoniosamente tinte dei suoi petali tra vento aspro, terreno rude e massi rocciosi, sempre sul punto di soffocare, per istinto di sopravvivenza, sgomitando, si conquista lo spazio vitale per alzare la testa e ricevere energia dalla luce del sole e nutrimento dalla pioggia. Superato il solco buio della sofferenza, esso diventa più bello e forte, vive a lungo e bene. La natura è totalmente stoica; per questo ci offre il più sublime esempio di prodezza ed è la nostra maggiore consolatrice. A parabola della metafora, tu ictus, senza renderti conto, mi infondi forza e coraggio mentre spasmodicamente invoco la misericordiosa protezione del Signore.""""" -
Memorie di un «barone» ereditario
L'autore attraverso l'analisi delle sue vicende, biografiche, scientifiche e professionali, pur nel contesto sociale, politico, ed economico in cui si sono svolte, ha cercato di evidenziare i motivi che lo hanno portato ad una piena affermazione scientifico professionale, in modo da fornire alle nuove generazioni qualche elemento utile per la realizzazione dei loro traguardi. Ritiene che la scelta della professione sia importantissima, deve essere ben ponderata, e va valutata con la massima attenzione. La professione del medico, comporta disponibilità allo studio, interesse per la scienza, prospettiva di sacrifici economici e di periodi di perfezionamento anche all'estero ma soprattutto amore e disponibilità verso il prossimo. Per il chirurgo è necessaria una manualità che non tutti possono avere ma sia per il medico che per il chirurgo è fondamentale possedere grande umiltà. Per la ricerca occorre entusiasmo, immaginazione e sapere accettare i risultati sia quelli positivi che quelli negativi. Prefazione di Antonio Martino. -
Mario Manganaro. «... un disegnatore generoso». In memoria di M. M.. Ediz. illustrata
"Mi sembra di aver disegnato da sempre. Da quando l'ho fatto con maggiore coscienza il mio oggetto di interesse si è indirizzato in prevalenza verso le architettura della città. Mi è sempre sembrato naturale disegnarle; è certamente anche un modo per studiarle e in qualche misura ricostruirle, indagare i rapporti con le architetture vicine e l'intorno o capire il meccanismo compositivo con cui si sono sviluppate, spesso sotteso e poco evidente a prima vista.""""" -
Educazione (s)corretta al medium. Etica ed estetica del messaggio nella formazione di una coscienza critica
Educare ai media significa predisporre l'animo - secondo una propria risonanza emotiva - come pure la mente - attraverso l'individuazione di proprie capacità analitiche - dell'attore sociale verso l'acquisizione di quegli strumenti di speculazione del pensiero, tali da avviare relativamente a conoscenza, abilità e competenze, un processo valutativo, circa le implicazioni etiche ed estetiche, che la (ri)lettura e (ri)scrittura di qualunque medium (e dei rispettivi testi mediali), comporta. Risultano, pertanto, ancora oggi più che mai evidenti e per questo veritieri, i vaticini espressi e con essi i fondati rischi, di un'industria culturale fine a sé stessa e di un attore inconsapevolmente schiavo e padrone nel processo comunicativo di produzione e fruizione mediale (Scuola di Francoforte), sempre più in balia del suo device/medium come sua estensione (McLuhan), nonostante la codifica e/o decodifica del testo mediale (cultural studies). -
Nel segreto di forte Gonzaga. Sette mesi all'inferno, una storia vera
Dal passato riemerge l'inquietante esistenza di un'antica strega, la cui maledizione persiste nel tempo per raggiungere e colpire Giusy, una semplice ragazza messinese, che da quel momento diventa la triste vittima di forze oscure e diaboliche, mentre sullo sfondo campeggia l'imponente Forte Gonzaga. Una vicenda drammaticamente vera in cui prendono ""vita"""" fantasmi arcaici e figure demoniache, che trascinano la protagonista in un baratro spaventoso, un abisso senza fine, ai confini della comprensione umana. Ma sarà proprio la sua disperata lotta contro il male a ricondurla a Dio..."" -
Impronte sui gradini del cuore
"Impronte sui gradini del cuore"""" è la seconda raccolta di poesie, (la prima uscita nel 2009), dove il poeta racchiude le sue emozioni, i suoi sogni, le sue memorie in un arcobaleno di immagini poetiche. L'autore mette a nudo la sua anima ed esprime le sue emozioni con grande sensibilità. Tutte le poesie esprimono sentimenti che scaturiscono da storie vissute, spesso abbellite dai sogni, ma sempre in equilibrio costante tra ricordi passati, angosce e gioie, il più delle volte rivissute in una malinconia che spesso fa sprofondare, causando forti emozioni, e tutti questi sentimenti intessuti tra di loro, hanno un comune denominatore: l'amore." -
Meraviglioso immenso mare
"Il mare ha da sempre rappresentato qualcosa di veramente unico. Guardarlo evoca in me serenità e felicità perché innesta ricordi e pensieri tracciati come in un cortometraggio d'autore. Il mare in similitudine è più volte rappresentato come un essere umano, con cervello pensante ed un cuore, a cui mi sono aggrappata per non disperdere i sentimenti che esplodono dentro la mia essenzialità e che sfociano in varie espressioni di amore. Ciascuno di noi, quando accosta lo sguardo all'orizzonte marino prova delle sensazioni che in queste liriche esprimo con parole che escono dal profondo del cuore. Certamente gli stati d'animo hanno influenzato i miei versi che al lettore appaiono a volte pieni di tormento a volte di spensieratezza. L'amore con la A maiuscola non è facile da trovare, con la mia tenacia credo ancora che possa esistere per coglierne le mille sfaccettature nella sua poliedrica dimensione. Questo è quanto sono riuscita a dire sfogliando le pagine della mia esistenza. Vado dove mi porta il cuore e ancora ricerco i battiti irrisolti della vita, come bianco gabbiano elevo la mia essenza e il mio spirito fra le pieghe cangianti del mare metronomo dei miei sentimenti.""""" -
Sávoca e dintorni
"Sávoca e dintorni""""... dove la Terra di Sávoca, la Città Archimandritale, fu il centro di gravità, il baricentro, di un sistema di corpi che, spazialmente, ne costituirono i """"dintorni""""... Ma """"dintorni"""", con riferimento - questa volta - al tempo, furono anche le epoche successive al tempo - appunto - in cui, pur cessato questo suo status, essa continuò ad esser Madre sempre, luogo estremo di principio e fine nel bene e nel male, lasciando di sé, ancora per secoli, profonda impronta... nei luoghi, nelle cose, negli uomini, negli usi, nelle vicende..." -
Trilogia minima. Per Castroreale e dintorni
Il filo che attraversa i testi è, invero, costituito dal tema universale dell'amore e, in specie, di un amore triplice. Talché il filo unificante s'immagina composto da tre capi intrecciati, ognuno dei quali rimanda a una specifica modalità dell'amore. Quanto dire: tre amori per un amore: amore della cultura, cioè della civiltà, cioè della tradizione; amore dell'onestà, della rettitudine; amore della bellezza. -
Le suggestioni del mare di Messina. Ediz. illustrata
A più di trent'anni dall'uscita del volume ""Le meraviglie dello stretto di Messina"""", pietra miliare e testo base per gli studi naturalistici ed etno-antropologici legati al mare della nostra terra, gli autori si prefiggono di approfondire alcune tematiche sulla scorta di oltre sei lustri di esperienza e di studi che mettono sempre al centro il mare di Messina. Perché """"Le suggestioni""""? Perché sulle sponde del nostro mare lo studio dei fenomeni naturali, metereologici, fisici e biologici inevitabilmente si mescola con i miti e le leggende del mare di Messina entrando a farne parte e a non poterne prescindere. Un percorso unico, intimo eseguito da chi il mare lo vede, lo respira e lo sente ogni giorno, temendolo, ammirandolo e facendosi da esso consigliare. Il mare di Messina è un mare che dialoga con noi ogni giorno... abbiamo solo il dovere di ascoltarlo e di permettergli di starci vicino.""