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I sughi e le salse nella cucina della tradizione regionale. Ediz. a colori
Questo libro è interamente dedicato al vastissimo panorama dell’uso di sughi, salse e condimenti, caratteristici e unici nella nostra cucina regionale. -
La magia rosa
Il Giro d’Italia raggiunge nel 2017 il traguardo delle sue cento edizioni: davvero una corsa lunga oltre un secolo; da tutto questo tempo è un passaparola di memorie, emozioni, favole e drammi. Un “passaparola” che attraversa le generazioni, un testimone che si consegna di padre in figlio. In questo libro due giornalisti, Ildo Serantoni e Federico Biffignandi, nati a quasi cinquant’anni di distanza, raccontano il loro Giro d’Italia. Lo fanno da professionisti della cronaca sportiva ma anche da tifosi e tra loro dialogano, a distanza per epoche, personaggi e contesti, ma molto vicini per la passione che li accomuna, sul senso un po’ magico della “corsa rosa”, la più grande “festa popolare” sportiva che ogni maggio incanta gli italiani. -
Otto racconti in bicicletta
Nei decenni a cavallo tra otto e novecento ci fu una ""belle epoque"""" in cui il velocipede era amato, ricercato, celebrato, ma talvolta anche temuto, vituperato e persino boicottato. La bicicletta era un irrompente simbolo di modernità che cambiava i costumi, esaltava una tecnologia da domare, prometteva la conquista di nuovi spazi e nuove libertà. Questi otto racconti, scritti tra il 1884 e il 1930, hanno il passo fiero e temerario dei pionieri della bicicletta."" -
Antonio Pesenti. Una vita da ciclista (1908-1968)
Se Bergamo e la sua provincia è stata da sempre terra di eccellenza ciclistica, un po’ di questa fama la si deve ad Antonio Pesenti, primo corridore bergamasco di una lunga e fortunata serie a vincere un Giro d’Italia. Accadde nel 1932, quando il ventiquattrenne “Tone” ebbe la meglio su un agguerrito lotto di concorrenti tra i quali colui che in quegli anni pareva invincibile: il grande Alfredo Binda. Il successo di Pesenti nasce e si afferma in un contesto di grande valore sportivo all’interno del quale spiccano le qualità atletiche e caratteriali del tenacissimo corridore di Zogno. A fine carriera, Pesenti apre un negozio di biciclette a Bergamo e avvia un’attività artigianale e commerciale che diventa eredità familiare e che è tuttora viva e attiva. A cinquant’anni dalla scomparsa del campione (1968), la ben nota penna di Ildo Serantoni, grande cantore dello sport bergamasco, celebra la figura di uomo e di atleta di Antonio Pesenti e di una famiglia da generazioni legata alla passione per la bicicletta. Un album fotografico di famiglia, commentato da Mauro Perletti, bisnipote per parte di madre, di Antonio Pesenti, completa il volume. Lo arricchisce una prefazione di Felice Gimondi. -
Il vento si è calmato
Hassan Raya giace morto nel cantiere della Nuova Edil. Una disgrazia. Questo è quello che Ugo Mazzai, il potente imprenditore della zona, freddo e calcolatore, vuole e riesce a far credere, grazie alla complicità della gente che conta, pronta a fornire false testimonianze o a corrompere pur di insabbiare l'accaduto. È quindi convinto che un giorno nessuno se ne ricorderà più. Nessuno tranne Gilda che inizia a indagare in un ambiente dissoluto, pronta a fare giustizia in modo spietato. -
Sul marciapiede opposto
Massimo Cassani evoca il genius loci di via Padova, a Milano, nel racconto “Sul marciapiede opposto”. «L'auto di Husky ha circumnavigato la giostra di piazzale Loreto. La bocca di via Padova l'ha appena inghiottito, c'è chi ne ha paura, chi la esalta, chi la subisce. Alcuni, i più, si fanno inghiottire per viverci in pace, altri per nascondersi». -
Le torte dolci e salate nella cucina della tradizione regionale
Torta è una parola magica, che riporta immediatamente a dolci fragranze e a occasioni festive. Tuttavia, la torta, come prodotto da forno, è anche un involucro di pasta salato, che può racchiudere verdure, formaggi, carni. Questo quinto volume della Biblioteca di Cultura Gastronomica percorre l'Italia alla ricerca delle ricette che ancora rappresentano una ricca e preziosa tradizione. Sono numerosissime le farce delle torte salate che utilizzano i prodotti d'eccellenza del territorio, ma anche quelle delle torte dolci non sono da meno: specialità inimitabili, dalla pastiera napoletana, al parrozzo abruzzese, alla cassata siciliana. Un tripudio di frutta - mirtilli, arance, castagne, mele limoncelle, mandorle, nocciole - guarnisce o costituisce l'amalgama dei dolci della festa. Al lettore scoprire quanto sia vasto questo mondo goloso. -
Bianchi. Una storia italiana
Bianchi uguale bicicletta, uguale ciclismo. Nome, marchio, colori inconfondibili: Bianchi ha tracciato la strada della bicicletta, ha fatto la storia del ciclismo. Una strada e una storia tutte da raccontare, come una lunga appassionante corsa iniziata che era ancora Ottocento e che oggi nel Duemila continua a far battere il cuore di milioni di appassionati. Di grande attualità contemporanea, le biciclette Bianchi sono strumento quotidiano e allo stesso tempo oggetto di culto sportivo: la garanzia della qualità, di durata e di eleganza, con in più il fascino dei grandi campioni e delle vittorie sulle strade di tutto il mondo. -
Case da sogno
"Case da sogno"""" è il racconto di un'idea di abitare che va oltre la natura specialistica dell'architettura d'interni e del design. Narra di un'aspirazione che ogni epoca ha inseguito con la propria sensibilità e cultura, affidandosi ai più diversi sistemi di comunicazione: letteratura, manuali, riviste, mostre e cataloghi di vendita prima, televisione poi, ed ora internet. Dal XIX secolo all'attuale rivoluzione digitale, si sono elaborate molte proposte in forma di manifesto o di consigli per migliorare l'estetica e la funzionalità del paesaggio domestico: """"Case da sogno"""" ne rilegge alcune, mettendo in luce nuove fonti e percorsi di ricerca; scorrono le ambizioni della """"House Beautiful"""" di Oscar Wilde e della """"casa che vorrei"""" di Lidia Morelli, la """"casa all'italiana"""" di Gio Ponti, il do it yourself americano sino alle proposte abitative di IKEA. Se persiste una visione """"ideale"""" della casa, è però accompagnata dalla descrizione di come questi """"ideali"""" mutino seguendo le trasformazioni culturali e sociali: alla crisi del concetto di """"tipo"""" che ha distinto l'epoca industriale, corrisponde oggi un cambiamento radicale della cultura dell'abitare, dispersa nei rivoli di molte tribù, quasi una metafora di quella """"società liquida"""" che ha disgregato i solidi concetti della prima Modernità." -
Nel silenzio c'era il vento
Il chiostro del monastero di Astino è un rifugio per Emanuele, quarantasette anni e l’inferno alle spalle. Un rifugio di ombra, sole e quiete, dove ama passare il tempo a fissare l’intarsio delle pietre millenarie, il campanile incorniciato dai boschi della collina. È la sua muta, disperata preghiera. Un giorno incontra Giulia, che lavora al bookshop del monastero e che di quel luogo conosce tutto. Sarà lei a portarlo dentro una storia che lega l’antico monastero alla figura, grande e terribile, di Bartolomeo Colleoni. Così, attraverso il racconto, si incontrano le aspirazioni del grande condottiero e le ferite dell’uomo comune, i desideri piú sconfinati e le lacrime nascoste. Nel silenzio di Astino le parole di Giulia si intrecciano con il mormorio del vento: un dialogo intenso e misterioso fra passato e presente. -
Le strade di Adele
Metà degli anni Cinquanta. Adele è una giovane prostituta, di famiglia contadina, che fa la vita sulla Paullese. Un giorno, per spezzare la monotonia invernale e la solitudine, in un momento di ""pausa lavorativa"""", si fa accompagnare da un cliente nel centro di Milano. Della grande città sa pochissimo e quel poco che sa la turba, la sconcerta, l'attrae e la respinge. Nel centro di Milano, ancora ferita dalle memorie della guerra, Adele si perde in un labirinto di strade e sfugge per puro caso a una retata notturna della polizia. Lei, e le sue occasionali compagne di strada, trovano riparo in via Rovello, dentro il Piccolo Teatro, dove si stanno svolgendo le prove dell'Opera da tre soldi, alla presenza di Bertold Brecht. Adele entra in un mondo parallelo, fatto di memorie partigiane e suggestioni teatrali, di miserie e nobiltà che l'accompagnano verso un finale a sorpresa..."" -
Il giardino in salita
Protagonista del racconto è un giardino a terrazze digradanti come ve ne sono nelle colline attorno a Verona. Nelle sue alterne vicende con le persone che lo animano, e con la città scaligera che fa da fondale prospettico - la ""bella Verona"""" shakespeariana -, il luogo agisce da ambientazione scenica, ma anche da sensibile, espressiva cassa armonica che fa risuonare il racconto. Barricato in una solitudine affollata di piante, Pietro lavorava nell'orto dalla mattina alla sera e chissà quali pensieri ruminava sotto il basco color caffè calzato sopra le orecchie: """"Nel giardino forse pensava il giardino, modellandolo nel pensiero come un'opera d'arte. E ne immaginava forse i sentimenti e i desideri, persuaso che la natura sia simile a noi più di quanto possiamo credere"""". Passato nelle mani di tre sorelle, il giardino precipita nel silenzio della non comunicazione, in un'insignificante freddezza che niente può consolare. Sembra quasi non rappresentare un'eredità desiderabile. """"Che ne sarà quando sarò morto?"""" sussurra Pietro ormai vecchio, in un sospiro appena udibile, quasi presentendo l'abbandono della creatura che gli era vegetata tra le mani. """"Nella forma in cui lo vedi adesso, non durerà neanche un mese..."""" dice alla minore delle tre figlie, l'unica contagiata dall'esperienza del giardino, irretita in un desiderio ossessivo e in un'irriducibile nostalgia, che la fa sentire in esilio da se stessa."" -
Arbogrammaticus
Arborgrammaticusoffre allo spettatore una selezione di scatti realizzati nelle lunghe campagne di alberografia/dendrosofia che Tiziano Fratus ha condotto nei boschi d’Italia e del mondo. Si tratta di fotografie cucite in un rigoroso bianco e nero, manifesto d’una personale lettura luterana dell’immagine. Arborgrammaticusè un neologismo, è parte di quel dizionario per “uomini e donne radice” che Tiziano Fratus è andato a imbastire nel corso delle sue ricerche. Dettagli di cortecce, cicatrici imposte dal Signore dei fulmini, alberi precipitati, disfatti, erosi, boschi di conifera trionfali, solitari segni bianchi in un magmatico respiro notturno, malinconiche foglie rapite dalla dissipazione autunnale, l’esplorazione degli umani e la meraviglia: dal silenzio e dal canto emergono gli scatti di un unico vasto bosco grande quanto il mondo. Tiziano Fratus medita in questi luoghi, accanto ai patriarchi del tempo, e ce li consegna col suo obiettivo. Il volume ospita un saggio introduttivo di Giuseppe Mendicino (Arezzo, 1960), storico e appassionato conoscitore delle culture della montagna. -
Lessico di iconografia cristiana
Il Lessico di Iconografia Cristiana ha goduto di una favorevole accoglienza in Germania. Il testo si caratterizza non solo per la notorietà dell'autore Gerd Heinz-Mohr ma anche per la ricchezza di notizie ivi contenute, per la preziosità di certi riferimenti, per il numero stesso delle voci, che sono quattrocentosessantasette ordinate alfabeticamente in modo da rendere agevole la consultazione. Il volume prende in considerazione numerosi personaggi biblici e mitologici, figure allegoriche, i più svariati strumenti e oggetti, simboli figurati e astratti, specie animali reali e fantastiche, concetti, dogmi. Le citazioni spaziano nei campi dell'Antico e del Nuovo Testamento, con comuni riferimenti al mondo classico e a quello extraeuropeo soprattutto orientale; gli esempi figurativi gettano più di uno sguardo sulle manifestazioni artistiche dell'intera Europa attraverso i secoli. Esso dunque fornisce ampia materia per lo studio della storia dell'arte, per la trasmissione di tipologie e iconografia, per la conoscenza e l'interpretazione dei simboli e per la semiologia. Secondo l'autore infatti il Lessico intende avere un'utilità pratica, aiutando a dischiudere un mondo affascinante. Esso vuole aprire la strada a una penetrazione di quelle opere figurative oggi esteriormente accessibili con maggiore facilità e in maggiore misura che un tempo. Nelle attuali tendenze culturali e storiografiche più sensibili all'interdisciplinarità, per cui l'iconografia e il simbolo presenti in ogni manifestazione artistica diventano validi strumenti ausiliari o addirittura essenziali per la comprensione di determinati momenti della nostra civiltà, che è stata, fino ai nostri giorni, religiosa, siamo convinti che il Lessico del Mohr offra più di una informazione occasionale e permetta invece di riacquistare conoscenze storiche che si erano perdute, rafforzando così la capacità di vedere, di giudicare e di riconoscere. -
Guida biblica e turistica della Terra Santa
Si può ormai definire uno strumento indispensabile per affrontare il pellegrinaggio in Terra Santa con un completo e aggiornato bagaglio di informazioni bibliche e religiose, storiche e archeologiche. -
L' Evangelo di Matteo
In questo commento al Vangelo di Matteo il testo viene seguito passo passo per mostrare l'idea di umanità e di giustizia costruita dall'antico interprete del messaggio di Gesù. Frutto di una vivace collaborazione con tante intelligenze giovani e curiose, le pagine portano le tracce di una ricerca appassionata, che vuole scoprire la novità e l'attualità dell'antico messaggio. -
Beato chi cammina nella legge del Signore. Riflessioni sull'enciclica Laudato sì e altri testi di papa Francesco
"Forse il modo migliore per introdurre alla lettura di questo libretto è la spiegazione di come esso sia germogliato nelle mie intenzioni. Durante l'estate del 2015 ho intrapreso la lettura dell'enciclica Laudato si', pubblicata da papa Francesco il 24 maggio immediatamente precedente, solennità di Pentecoste. Sono rimasto subito attratto dall'espressione utilizzata al n. 155 del testo, all'inizio cioè del capitolo quarto intitolato «Un'ecologia integrale», dove si cita la «legge morale inscritta nella sua propria natura dell'essere umano». Questo riferimento, così chiaro, mi ha confermato nella convinzione dell'importanza di questa nozione per l'attività pastorale della Chiesa. Dal momento in cui ho letto quel punto, la mia lettura del documento si è concentrata su una prospettiva particolare, quella della ricerca in esso di riferimenti a tutti gli ingredienti che, secondo la filosofia realista e la dottrina classica della Chiesa, integrano il concetto, appunto, di legge naturale.In definitiva, le righe che seguono vogliono essere un modesto contributo alla finalità che la consapevolezza dell'esistenza e dei contenuti della legge naturale continui a innervare la proposta educativa della Chiesa."""" (dall'introduzione)" -
Butta in tavola. Ricette semplici e piatti d'autore con avanzi e scarti di cucina per non escludere niente e nessuno
Tutte le ricette di questo libro nasconoda un'esperienza unica nel panorama italiano, quella del Refettorio Ambrosiano di Milano, realizzato da Caritas Ambrosiana durante Expo 2015. Un luogo ""bello e buono"""", dove ogni giorno si cucinano per i poveri le eccedenze di cibo della grande distribuzione, di mense e aziende alimentari, seguendo le ricette insegnate dai grandi chef che si sono alternati ai fornelli del Refettorio nei sei mesi di Expo. Il libro unisce dunque tre finalità: insegna ricette buone e semplici per non buttare via niente; sostiene l'impegno di solidarietà della Caritas; alimenta una cultura contro lo spreco e contro l'esclusione sociale. Per realizzare questa pubblicazione è stato fondamentale l'apporto dello chef Massimo Bottura, che ha ideato il Refettorio Ambrosiano con Davide Rampello e Caritas Ambrosiana, e dei suoi colleghi che hanno donato le ricette raccontate nella seconda parte del libro. Gli chef che hanno collaborato: MASSIMO BOTTURA chef e proprietario dell'Osteria Francescana a Modena; ANDREA APREA chef del ristorante Vun al Park Hyatt di Milano; EMILIO BARBIERI chef del ristorante Strada facendo di Modena; MATTEO BARONETTO chef del ristorante Del Cambio di Torino; GIOVANNI CUOCCI chef e proprietario dell'osteria La Lanterna di Diogenea Solara di Bomporto (Modena); GIORGIO DAMINI chef della Macelleria Damini&affini di Arzignano (Vicenza); RINO DUCA chef dell'osteria Il grano di pepe di Ravarino (Modena); ROBERTO PETZA chef del ristorante S'Apposentu di Siddi, in Sardegna; NICOLA PORTINARI chef del ristorante La Peca di Lonigo (Vicenza); LUCIANO TONA direttore didattico di Alma, Scuola Internazionale di Cucina della Reggia di Colorno (Parma)."" -
Sempre nel cuore. Rinascere dopo la perdita di un figlio
Un figlio che ha lasciato questa vita quando aveva solo 20 anni. Due genitori che quel giorno hanno iniziato un lungo cammino, che continua ancora oggi, alla ricerca di un senso e di nuove ragioni per sperare e per amare.rnrnEntriamo “in punta di piedi” nelle pagine in cui raccontano il loro viaggio, perché – come scrive padre Ermes Ronchi nella prefazione – «sono loro i veri maestri, i testimoni che ci mettono alle strette davanti al “caso serio” della vita».rnrnLe parole di questo “diario” ce li riconsegnano come «dei guaritori feriti. Che proprio dalla ferita subita sanno trarre una terapia, un balsamo per il vivere d’altri: e le ferite diventano feritoie di luce per quanti devono affrontare lo stesso dolore, il più atroce e che mette tutto a repentaglio. C’è dell’oro nelle ferite». -
Teologie e Chiese. A 500 anni dalla Riforma protestante
Il presente testo costituisce il diciasettesimo titolo della collana ""Forum ATI"""", a cura dell'Associazione Teologica Italiana, sorta nel 1967 con «lo scopo di promuovere la scienza teologica in Italia nello spirito di servizio e di comunicazione inculcato dal Concilio Vaticano II». Il titolo della collana riconosce la caratteristica attitudine dell'Associazione a divenire luogo e occasione per propiziare un fecondo dialogo e confronto fra quanti nel nostro Paese si dedicano alla ricerca teologica. In essa confluiscono, oltre agli Atti dei Congressi e dei Corsi di aggiornamento promossi dall'Associazione, ricerche e studi che concorrono alla finalità di incrementare la qualità del dibattito teologico in ambito italiano.""