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Le sfide dell'etica ambientale. Possibilità e validità delle teorie morali non-antropocentriche
L'inclusione di almeno una parte del mondo nonumano all'interno della comunità morale è uno degli aspetti cruciali del discorso etico contemporaneo. Ciononostante, sono stati pochi i tentativi di difendere la possibilità di un'etica ambientale che si dimostri tutt'altro che controintuitiva o anti-umanista. Ancora meno sono stati gli sforzi di stabilire delle coordinate teoriche in grado di difendere la validità formale e materiale dei diversi paradigmi teorici al suo interno. Questo libro rappresenta il tentativo di illustrare e discutere criticamente le condizioni di possibilità, di validità formale e di validità materiale della disciplina, e anche lo sforzo di conciliare tra loro tanto l'etica tradizionale con l'etica ambientale quanto le svariate proposte teoriche presenti all'interno di quest'ultimo campo di indagine. L'etica ambientale contiene un invito alla ricerca quanto mai attuale e stimolante che è stato qui raccolto con estremo interesse e con una grande passione. La speranza è che le riflessioni critiche contenute in questo volume siano in grado di suscitare lo stesso interesse e la stessa passione per le questioni sollevate dall'etica ambientale in altri studiosi. -
ContaminAzioni ecologiche. Cibi, nature, culture
L'idea di ambiente come sistema complesso ci parla di un mondo spinto oltre i vecchi dualismi a cui ci ha abituato la tradizione. È proprio tale complessità che questo libro intende descrivere con la parola ""contaminAzione"""": un pensiero costruttivo e creativo, in cui questioni ecologiche e questioni culturali si mescolano in una visione plurale. Partendo dal cibo, i percorsi di """"contaminAzione"""" esplorati ci avvicinano a questa complessità invitandoci a guardare in due direzioni: da un lato, considerando come le pratiche produttive e le politiche economiche e commerciali interferiscano con la vita degli ecosistemi; dall'altro, comprendendo come le sostanze che entrano in contatto con il nostro essere ci modifichino e determinino nuovi e più vasti equilibri. Si tratta di riflettere su come il mondo entri nei nostri corpi e come i nostri corpi alterino il corpo del mondo. Ne scaturisce una riflessione ampia e corale, in cui l'idea di contaminazione si estende fino a includere altre commistioni: dalle dinamiche ibridative che costituiscono la vita degli organismi nell'ambiente alle analisi in cui i piani linguistici e discorsivi si confondono con pratiche di mistificazione."" -
Le traduzioni come Fuzzy Set. Percorsi teorici e applicativi
I primi tre capitoli di questo volume espongono il quadro teorico e i principali concetti e strumenti analitici che informano i capitoli che seguono. L'impostazione traduttologica propone una visione che combina alcuni aspetti della prospettiva descrittivista con altri di quella funzionalista, ponendo l'accento sugli elementi comuni tra i due approcci. Questa visione si concretizza nella categorizzazione delle traduzioni come un fuzzy set, cioè come un insieme aperto e fluido che accoglie al suo interno, con un grado diverso di appartenenza, testi trasposti attraverso diversi sistemi linguistici e semiotici con un rapporto variabile con il testo fonte. Nel volume vengono avanzate per la prima volta altre proposte, come il suggerimento di considerare la lingua tradotta come un vero e proprio sotto-sistema all'interno del diasistema della lingua ricevente e l'ipotesi che l'applicazione della così detta Teoria del Monitor possa servire a spiegare perché il testo tradotto presenta caratteristiche peculiari universali, indipendenti dalla coppia di lingue coinvolte. Nel capitolo finale l'attenzione si sposta sul grande tema delle traduzione dei testi specialistici. -
Etica e politica dell'ordinario
Sappiamo davvero che cos'è la vita ordinaria, che cos'è per noi l'ordinario? Il presente volume costituisce un tentativo profondo e coerente di esplorare la vita ordinaria nel suo carattere al contempo evidente e indefinibile, prossimo ed estraneo. Muovendo dalla convinzione che il compito di una filosofia dell'ordinario sia di ricondurci a noi stessi, ricondurre le nostre parole dal loro uso metafisico al loro uso quotidiano,ricondurre la conoscenza del mondo all'accettazione del reale, l'autrice propone una vasta ricognizione che mira a sottolineare la dimensione democratica del ricorso al quotidiano e le sue implicazioni etiche, estetiche e politiche. Filosofia del linguaggio ordinario (Wittgenstein, Austin, Cavell), etiche della cura, pragmatismo statunitensee, scienze sociali sono così combinati in una prospettiva originale e contribuiscono a mettere in evidenza la potenza non solo formatrice ed emozionale, ma anche teorica e cognitiva di una serie di materiali ordinari - le conversazioni quotidiane, il lavoro di cura, le culture popolari come il cinema e le serie televisive. -
La bussola della mente funzionale. Dal corpo intelligente al sé operativo
Chi cerca di condurre bambini e ragazzi ad apprendere nuove conoscenze e abilità riscontra che tecniche e procedure di consolidata efficacia oggi non hanno più presa sulle nuove generazioni. C'è quindi nel mondo educativo una forte richiesta di prospettive nuove. La bussola è una metafora che può essere di guida a tal fine. Abbiamo bisogno di approcci che siano praticabili in un contesto dinamico e in continua trasformazione ma abbiamo anche bisogno di avere un punto di riferimento affidabile e stabile per pianificare le azioni formative. Quale può essere questo riferimento? Recuperare modalità naturali e spontanee di imparare. Tra queste si segnala all'attenzione l'apprendimento motorio. Grazie al contributo di ricercatori nell'ambito di neuroscienze, pedagogia, psicologia, scienze motorie e mediche nel testo si prospettano percorsi di intervento che aiutino bambini e ragazzi a diventare consapevoli della propria motricità, a controllarla e a indirizzarla a scopi conoscitivi e comunicativi. La sistematizzazione teorica e l'approccio operativo documentati nel libro offrono un contributo per affrontare alcune delle odierne emergenze educative. -
Lingue culture mediazioni (LCM Journal) (2015). Ediz. bilingue. Vol. 1: Comunicazione turistica, rappresentazione e mediazione tra est e ovest.
Contenuti: Premessa / Foreword. Turismo e interculturalità, D. Dolcini R.P.B. Singh - Da incredibile a credibile: strategie nazionali di promozione turistica in India, M. Angelillo - ""Blockbuster movie, blockbuster location"""": cineturismo e costruzione dell'immagine dell'Italia per il pubblico indiano, S. Cavaliere - L. Barletta - Gazing at Italy from the East: A Multimodal Analysis of Malaysian Tourist Blogs, O. Denti - Russo e italiano nei contatti linguistici: immagini riflesse, L. L'vovna Fedorova - M. Bolognani - """"The Past Is a Foreign Country"""": History as Representation in the Writings of William Darlymple, D.E. Gibbons - Please Do not Stand over the Buddha's Head (Pay Respect)': Mediations of Tourist and Researcher Experience in Thailand, A. Jocuns - I. de Saint-Georges - N. Chonmahatrakul, J. Angkapanichkit - For Your Eyes Only': How Museum Walltexts Communicate East and West. The Case of the Peggy Guggenheim Foundation, S.M. Maci - Word-formation in the Arabic Language of Tourism, C. Solimando."" -
Intorno al Papiro di Artemidoro. Atti del Convegno internazionale (Firenze, 4 febbraio 2011). Ediz. italiana, inglese e tedesca. Vol. 3: disegni, I.
Con questa pubblicazione giunge a conclusione il progetto scientifico di seminari e discussioni, focalizzato sugli aspetti più significativi del Papiro di Artemidoro. Il convegno sui disegni del Papiro si è tenuto presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, sotto il coordinamento scientifico di Gianfranco Adornato e Salvatore Settis. Il presente volume raccoglie gli interventi dei relatori al convegno, il cui focus tematico è stato il disegno (graphike) nel mondo antico nella sua accezione più ampia e articolata. Esperti di pittura, iconografia, architettura, cultura materiale, si sono interrogati sull'uso ampiamente diffuso nelle fonti letterarie e sulla possibile ricostruzione di modelli, di libri di modelli e repertori, attraverso l'evidenza archeologica e materiale. Un'esplorazione che travalica i rigidi ambiti scientifico-disciplinari e le specializzazioni, che reinterpreta questo tema assai delicato investigando media eterogenei quanto a materiali, a contesti culturali, ad ambiti geografici e cronologici, alla funzione e fruizione del disegno e della pittura nel mondo antico. -
L' impossibilità normativa. Atti del Seminario internazionale Nomologics 2 (Pavia, 10-11 luglio 2013)
Vi sono varie forme di impossibilità normativa. Una prima forma si incontra quando un fatto naturale al quale il diritto attribuisce un significato normativo è impossibile. Una seconda consiste nell'impossibilità di un atto o fatto la quale derivi dalla presenza o assenza di una norma. Vi è poi una terza forma di impossibilità normativa che si incontra quando si afferma che da una certa realtà oggetto di normazione derivano necessariamente limiti all'attività di normazione stessa. Di una quarta forma si può parlare quando ci si riferisce a un'impossibilità derivante dalle specifiche relazioni che intercorrono tra norme di un sistema normativo dinamico. Le forme di impossibilità normativa sono indagate, nei contributi raccolti in questo volume, da diverse angolazioni: la filosofia del diritto, la filosofia morale, la logica, la filosofia della conoscenza, la scienza del diritto penale. -
Santi Romano ontologo del diritto
Nell'opera postuma ""Frammenti di un dizionario giuridico"""" (1947) il celebre giurista Santi Romano (1875-1947) esplora originalmente l'ontologia spontanea del diritto indagando la natura delle entità che ricadono nell'ambito di quella """"strana realtà, che sembra spettrale, che è il diritto"""". Nella voce Realtà giuridica, alla domanda kantiana """"Che cos'è il diritto?"""" (Quid jus?), Romano accosta un'ulteriore e fondamentale domanda """"Che cosa v'è nel diritto?"""" (Quid in jure?). La risposta offre un suggestivo catalogo delle entità giuridiche che compongono la peculiare realtà del diritto. L'analisi di Alessandro Olivari, che prende le mosse dalle ricerche di Romano, è condotta alla luce degli studi di ontologia sociale e consta di tre parti. La prima parte presenta cinque ricerche compiute da: A. Reinach, Cz. Znamierowski, K. Olivecrona, A.F. Ferrari, M.S. Moore. La seconda parte analizza la struttura della realtà giuridica mediante tre paradigmi concettuali: realtà giuridica vs. realtà a-giuridica, realtà giuridica vs. astrazione giuridica, realtà giuridica vs. mito giuridico. La terza ed ultima parte indaga due proprietà della realtà giuridica: la non-irrealtà e l'effettività."" -
Il paesaggio americano e le sue rappresentazioni nel discorso letterario
Il motivo del paesaggio è tra i più rappresentati nella letteratura americana di tutti i tempi e di tutti i generi. Categoria centrale dell'immaginario e luogo paradigmatico di confronto, il paesaggio per sua natura esalta le specificità nazionali ma al tempo stesso le mette in crisi, tendendo a superarle in una dimensione transnazionale in cui esse diventano terreno di confronto tra culture diverse, che tuttavia intrattengono tra loro legami profondi. Il paesaggio si rivela elemento chiave nella costruzione dell'identità americana nelle sue plurime forme, così come luogo di una sua continua rinegoziazione. Accanto a saggi di taglio storico-letterario, il volume presenta contributi che collegano il paesaggio a questioni di gender e di razza, e altri che individuano nel paesaggio il luogo di contatto tra forme culturali ""alte"""" e """"popolari"""", permettendone un ripensamento in termini nuovi, interdisciplinari e interculturali. Nella molteplicità di approcci qui dispiegati, il paesaggio americano viene così ad acquisire le sembianze di vero e proprio palinsesto, nelle cui proteiformi rappresentazioni è possibile rintracciare la storia stessa della cultura americana."" -
Storia dell'epistolario leopardiano. Con implicazioni filologiche per i futuri editori
Del prezioso epistolario di Leopardi il volume illustra in modo organico e nuovo le vicende lungo l'Ottocento, muovendo dal retroterra della sua prima edizione e spingendosi fino alla quinta ""ampliata e più compiuta"""". Le carte e i libri appartenuti a Prospero Viani (1812-1892) sono stati eletti a osservatorio privilegiato e punto di partenza per una vasta ricognizione di materiali inediti o malnoti. All'interesse storico, con ovvio riguardo anche alla fortuna di Leopardi, se ne somma e intreccia un altro spiccatamente filologico, rivolto pure al domani dei futuri editori dell'epistolario. L'indagine storica collabora in modo costante e deciso a fare luce sulle vicissitudini della trasmissione testuale, trasferendo così frequenti e non irrilevanti benefici nel corpo vivo delle lettere leopardiane, nella loro stessa lezione. Sul fronte filologico esce così rafforzata e assai più consapevole la recensio; la gerarchia dei testimoni non di rado è stata modificata; alle copiose rettifiche puntuali si aggiunge pure qualche incremento netto. Nel disciplinare questa messe di materiali e informazioni, il volume mira a conciliare criteri di pertinenza, economia e chiarezza."" -
BerlinoGrafie. Letteratura nomade e spazi urbani. I percorsi di Emine Sevgi Özdamar e Terézia Mora
Nel nostro tempo lo spazio è diventato centrale nella riflessione teorica: Spatial Turn, Raumtheorien, geocritica vengono utilizzate per orientarsi nel cambiamento in atto e a Berlino, attraverso la letteratura transnazionale di lingua tedesca, si cerca la matrice del rapporto tra scrittura e ""spazio"""". Berlino, città senza centro, città rizomatica, ci offre una possibilità di cogliere l'intrinseco legame tra Grafie e luoghi. Le opere di due scrittrici, E. Sevgi Özdamar e T. Mora, ci accompagnano in questa indagine. Questa letteratura viene qui definita nomade in relazione alle tesi di Braidotti, Deleuze e Guattari ma anche guardando a uno spazio urbano decostruito. Le opere di queste autrici mostrano la capacità della scrittura di creare una connessione tra interno ed esterno, o dimostrano l'impossibilità della relazione laddove ci siano sistemi, traumi che trasformano lo spazio vitale in un luogo di morte. La letteratura transnazionale manifesta la cifra nomade della relazione con lo spazio. Le BerlinoGrafie mappano nuove spazialità e forme di convivenza, mostrando il potenziale che la scrittura ha nel modificare lo spazio vissuto."" -
Il traduttore. Mito e (de)costruzione di una identità
Per fare luce sul pensiero che ha influenzato una ben precisa idea di ciò che sia la traduzione e di chi sia il traduttore, è presentato un bilancio condotto sul profilo storico delineando come dallo scientismo positivista, passando attraverso il trascendentalismo kantiano, si sia giunti all'ermeneutica gadameriana, per sintetizzare, in seguito, il contributo di Ricoeur e approdando alla teoria della decostruzione di Derrida. Un tale percorso di riflessione conduce a prospettive di analisi che de-costruiscono il senso comune di teorie che considerano la traduzione come neutra e il traduttore come obiettivo. La pretesa di un traduttore imparziale e neutro appare infondata, se si considera che il traduttore utilizza un «materiale», la lingua, che non è affatto un materiale, ma parte integrante di una soggettività che lo costituisce nella sua specifica singolarità. La lingua attraversa il traduttore implicandolo profondamente nella realizzazione dell'oggetto, che è giusto la traduzione la quale di fatto finisce col certificarsi non già come mero oggetto, ma come specifica espressione della sua soggettività. -
La politica imperialistica ateniese a metà del V Secolo a.C. Il contesto egizio-cipriota
Tra gli anni sessanta e cinquanta del V secolo a.C. Atene e gli alleati della lega delio-attica intervennero in Egitto per sostenere 2 tentativi di ribellione di alcuni dinasti locali contro il dominio dell'impero persiano. Si tratta di un contesto di guerra del tutto nuovo per la città, la quale cercava in quegli anni di consolidare le proprie posizioni contro il nemico persiano anche in altre aree del Mediterraneo orientale, soprattutto nell'isola di Cipro. Sono delle pagine molto difficili da ricostruire: cercare di chiarire le dinamiche di questi interventi egizio-ciprioti non è solo utile per la piena comprensione degli stessi episodi, ma anche per tentare di ricostruire più in generale quel periodo di transizione della politica ateniese. Al fondo di questo libro la questione principale riguarda il motivo per cui gli Ateniesi si spinsero negli affari interni dell'Egitto. È una buona occasione per riflettere sull'eventuale presenza ateniese nel Mediterraneo orientale nella prima metà del V secolo, e soprattutto in una macro-regione che comprendeva l'Egitto, Cipro, le coste della Fenicia e ancora, una città filistea, Dor, forse tributaria di Atene attorno alla metà del V secolo. -
Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità
L'interrogativo e il profilo etico allargano l'esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell'orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L'etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell'autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l'etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l'orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione. -
Sacramentum civitatis. Diritto costituzionale e Ius Sacrum nell'Arcaico ordinamento giuridico romano
L'argomento degli articoli qui riuniti è quello del problema di rintracciare uno strumento giuridico atto a fornire, nell'ambito della costituzione romana, un carattere immodificabile a determinate norme fondamentali che si volevano rendere eterne e parte irrinunciabile della conformazione strutturale dello Stato, come in particolare quella sul carattere per sempre repubblicano di Roma o come quella della inviolabilità dei tribuni della plebe, cardine essenziale del nuovo assetto patrizio-plebeo dell'ordinamento romano. Una più che soddisfacente soluzione in tal senso venne tuttavia con ogni verosimiglianza reperita nella religione e specificamente nello ius sacrum romano, in quanto la città non si limitò a votare semplicemente queste norme in sede comiziale, ma le rese oggetto di un giuramento da parte di tutti i cittadini prestato per se stessi e per i propri discendenti. Per tal via, simili scelte costituzionali divenivano irremeabili e senza alternativa, dato che il venirvi meno avrebbe violato i giuramenti così prestati e reso Roma una città spergiura, come tale invisa alla divinità e destinata dunque alla rovina. -
Anankastico in deontica
Riprendendo quanto George Edward Moore scrive a proposito del concetto di “bene” (“good”), Hans Kelsen sostiene che il concetto di “dovere” (“Sollen”) sia un concetto semplice, un concetto ultimo, e in quanto tale né definibile, né analizzabile. Questa tesi di Kelsen sembra essere smentita dalle ricerche che sono state condotte parallelamente da Georg Henrik von Wright e Amedeo Giovanni Conte a partire dagli anni '80 del XX secolo. Von Wright e Conte hanno, infatti, distinto dal concetto di “dovere deontico” (“deontic Ought”), il dovere par excellence, altre specie di dovere che essi considerano categorialmente irriducibili al concetto di dovere deontico come il “dovere tecnico” (“technical Ought”) e il “dovere anankastico”. È proprio all'indagine di queste due specie di dovere adeontico che è dedicato il libro Anankastico in deontica. -
L' enfant et ses droits. La «Convention Internationale des droits de l'enfant» à travers les langues et les cultures
Le présent ouvrage rassemble des articles représentatifs des travaux menés au sein de l'atelier international informel ADculture. Cet atelier regroupe des chercheurs d'origines disciplinaires diverses (traduction, analyse du discours, approche interprétative de la culture), tous en quête des traces que laisse la culture au creux des discours. Mettant à profit la variété des langues maternelles représentées au sein du groupe, les recherches se sont concentrées sur la Convention internationale des droits de l’enfant (CIDE) – corpus à la fois multilingue et commun à tous. Les articles réunis ici montrent comment même les traductions ‘contraintes’ d'un texte juridique illustrent la tendance de la culture à s'inscrire au coeur du matériel linguistique. Outre l'historique de la Convention, on trouvera, dans ce recueil, un exposé de la manière dont la comparaison ‘inter langues' peut éclairer la culture, ainsi que des articles qui illustrent l'aptitude des désignations de l'enfant, dans la Convention comme dans les textes en vulgarisant le contenu, à véhiculer les représentations de l'enfant, des rapports qu'il entretient, ou est censé entretenir, avec les adultes, parents ou autres, qui sont partagées au sein d'une société donnée. -
Per ammazzare il «Corriere della Sera». Romanzo follaiolesco
«""La Folla"""" non offre ai suoi abbonati a 5 lire né chincaglieria né cartelle di lotteria né automobili. Offre solo Per ammazzare il """"Corriere della Sera"""", il romanzo più spettacoloso del giornalismo dei nostri tempi»: con queste parole, nell'autunno 1912, veniva annunciato sulla rivista «La Folla» il romanzo del giornalista e scrittore socialista Valera. Il testo non venne mai pubblicato ed è stato considerato fino ad oggi introvabile. In quest'opera, che per la prima volta si pubblica in volume, l'autore nomina centinaia di giornalisti, scrittori e politici, innumerevoli testate italiane e internazionali; di tutti e di tutte discute l'organizzazione, gli orientamenti, le azioni, ne giudica le firme e l'atteggiamento tenuto nei confronti del potere. Un ritratto spietato e disincantato del giornalismo italiano ed europeo tra Otto e Novecento, e il sogno di un nuovo quotidiano, «Il Corrierissimo», che non sarà la tribuna dell'opinione nazionale, liberata dall'influenza del «Corriere della Sera», ma il principale divulgatore del verbo socialista, antiborghese e antimonarchico in tutti gli angoli della terra, per la redenzione dell'umanità, finalmente illuminata dal «Sol dell'Avvenire»"" -
Journal of educational, cultural and psychological studies (ECPS Journal). Ediz. italiana e inglese (2017). Vol. 15
Unione Europea, un dibattito per avviare una nuova strategia educativa - Dalla povertà educativa alla valutazione del successo scolastico - The Revised Educational Context Perception Questionnaire - Teachers and Parents Involvement for a Good School Experience of Native and Immigrant Children - A Comparative Research between Italian and Spanish Youth - Social Comparison as a Standard for Ingroup Evaluation in Classrooms - Evaluación de la matemática temprana mediante la primera validación italiana del Early Numeracy Test-Revised - Uno studio di caso nelle scuole secondarie palermitane di primo grado - Dalla progettazione lineare alla coprogettazione condivisa - Note sulle pratiche di appropriazione delle tecnologie dei più piccoli e sulla necessità di una didattica digitalmente aumentata - Perception of Students on Tablet and Laptop Distribution Scheme of U.P. Government - I colloqui di orientamento per facilitare il successo accademico - Applicazione di strumenti per autovalutazione di strategie di apprendimento e prospettiva temporale in ambito universitario - Convegno PRIN2013-2016 «Successo formativo, inclusione, coesione sociale: strategie innovative, ICT e modelli valutativi»