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Firenze. Dalla colonna dell'Abbondanza alla porta di San Gallo. Percorsi di architettura
Senza imporre alternative di valore e di incidenza a itinerari universalmente noti, si suggerisce un nuovo tipo di percorso che ci accompagni in una lettura dei fenomeni aggregativi di alcune tipologie urbane, come la strada, il borgo e la piazza o di complessi edilizi, come palazzi, conventi, monasteri, ospedali, che hanno determinato la definizione spaziale e formale della città, nonché alla necessaria segnalazione di episodi che hanno incontrato minore attenzione e fortuna critica. Un percorso cadenzato dalle piazze, dagli incroci viari e dai relativi canti, vera rete geografica urbana, e che non è separabile dal movimento della sua gente, dalle sue botteghe artigianali, dai Caffè e dai negozi di eccellenza di via Roma, attraverso borgo San Lorenzo, la piazza San Lorenzo, fino alla via de' Ginori, che alterna l'incanto delle sue ""case da Signore"""" ai fondi commerciali, per proseguire poi sulla via San Gallo fino all'omonima porta. Questo percorso fa parte di un progetto più ampio, teso a far conoscere i due assi storici, cardo e decumano massimi, fondamentali per la definizione della strutturazione urbana di Firenze: la ricchezza e la complessità dei tanti episodi architettonici che vi si incontrano, hanno determinato la necessaria suddivisione dei percorsi, che partendo tutti dalla Colonna dell'Abbondanza, monumentalizzazione dell'incrocio dei due assi, si diramano a Nord verso Porta San Gallo, a Sud verso Porta Romana per il cardo massimo, a Est verso Porta la Croce..."" -
Fredi Drugman. Idee per un progetto di museo lungo il Trebbia
Il volume pubblica la copia anastatica del progetto di Fredi Drugman per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale della Val di Trebbia; esso costituisce uno sviluppo applicativo dell'idea del ""museo diffuso"""". I saggi dei curatori, a corredo del progetto, si pongono in continuità con l'attività del Laboratorio città/museo creato da Drugman presso il Politecnico di Milano."" -
La villa di Castel Pulci. Ediz. illustrata
Dopo sedici anni dalla sua prima pubblicazione, esce ora questa nuova edizione del volume sulla villa di Castel Pulci, una delle architetture più grandi e maestose costruite nei dintorni di Firenze. Sorta sui resti di un antico castello dei Pulci, nei primi anni del XVI sec. la villa fu costruita dai Soderini, la potente famiglia fiorentina cui apparteneva Piero, gonfaloniere 'a vita' della Repubblica dopo la cacciata dei Medici. Dopo essere stata acquistata da una delle famiglie più facoltose di Toscana, i marchesi Riccardi, nella prima metà del Settecento la villa venne ampliata e trasformata su progetto dell'architetto Gioacchino Fortini, divenendo una delle loro più fastose residenza di campagna. -
Museo Salvatore Ferragamo. I nostri primi trent'anni
Nel ventesimo anno di attività ed a 30 anni dalla prima esposizione, questa seconda pubblicazione della collana Fare Museo rende omaggio al primo museo di impresa italiano del settore moda. Scritto da Stefania Ricci direttrice del museo, il volume è arricchito da un saggio di Antonio Paolucci e da una premessa di Ferruccio Ferragamo. Attraverso una ricca selezione di immagini, il volume ripercorre le collaborazioni più importanti e gli allestimenti più innovativi dell’attività del museo, utilizzato oggi come veicolo di conservazione della memoria del fondatore e strumento di comunicazione del brand a livello mondiale. -
Manuale di progettazione urbana
A partire dalla fine degli anni Novanta si è avviata in Gran Bretagna una profonda revisione dei processi e dei metodi della pianificazione e della progettazione urbana, basata su di una rinnovata consapevolezza del potenziale positivo in termini culturali, sociali ed economici che i nuclei urbani e metropolitani possono esprimere. Come primo passo in tale direzione, il gruppo multidisciplinare diretto da Lord Richard Rogers noto come Urban Task Force si assunse il compito fondamentale di delineare quale potesse e dovesse essere il futuro delle città britanniche definendo i principi base e le strategie utili a sviluppare le enormi potenzialità insite nell'idea di città, riducendone al contempo gli effetti negativi, sulle persone come sull'ambiente. Nel London Plan del 2004, che così tanto attinge dal lavoro della Urban Task Force, concetti astratti quali la sostenibilità ambientale, sociale ed economica nel processo di produzione dello spazio urbano si concretizzano in una serie di strategie e di metodologie chiaramente definite, che tendono verso un unico obiettivo di qualità, dello spazio come della vita all'interno dei nuclei urbani. Tra queste strategie, quella che maggiormente incide sul modo di programmare e gestire lo spazio urbano è quella che trasferisce molte delle responsabilità e degli obiettivi che prima rientravano nell'idea modernista di ""pianificazione urbanistica"""" verso una rinnovata e più ampia accezione di """"progettazione urbana""""."" -
Capo d'Orlando. Il palazzo municipale e la città. Studi per la valorizzazione e il restauro. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie la storia di un luogo simbolo deli'autonomia comunale di Capo d'Orlando e attraverso un percorso conoscitivo, che parte dal rilievo architettonico e finisce con la comprensione delle tecniche costruttive, propone la riconversione di uno spazio oggi prettamente amministrativo e politico in un luogo di confronto culturale e sociale. -
Bernard Berenson, Wladimir Weidlé, e «Le api d'Aristeo». Un dialogo sul «destino attuale delle lettere e delle arti»
Attraverso le pagine di un carteggio con Berenson, la riscoperta di un grande autore russo del Novecento, Wladimir Weidlé, e del suo libro, ""Le api d'Aristeo"""", una limpida e commossa riflessione sulla crisi dell'arte e della civiltà contemporanea."" -
Giuseppe Giorgio Gori. Opera completa
Giuseppe Giorgio Gori è stato uno dei Maestri indiscussi della prima generazione dei progettisti di Scuola Fiorentina. Al suo lavoro si deve la revisione e l'evoluzione di ogni possibile gestualità che l'eredità michelucciana sui temi della variabilità poteva lasciare nelle derive di Scuola Fiorentina. Il suo pensiero e la sua opera, infatti, subito la mitigano attraverso l'immissione nel progetto di una dimensione certa, intelligibile, trasmissibile, quindi, scientifica, capace di riportare all'interno del suo spessore teorico e operativo anche la dimensione del procedimento. Grazie all'opera di Gori, potremmo dire che in base a queste caratteristiche si riporta la progettualità fiorentina al ruolo prezioso di ""sistema"""", legandola maggiormente alla tradizione rinascimentale fatta di misura, ritmo, prospettiva, piuttosto che alla casualità e alla libertà tipica dell'epoca medievale. Quindi, per Gori, è molto più importante il transito compiuto per arrivare a quella che è per lui solo una tra le infinite soluzioni possibili e non la soluzione; una soluzione comunque variabile, rivedibile, superabile ed evolvibile in un processo inesauribile di ricerca continua. Quindi un progetto che mai si conclude, ma che si muove nell'infinita consistenza ed essenza della realtà."" -
Arte antica in mostra. Rinascimento e Barocco genovesi negli anni di Orlando Grosso (1908-1948). Ediz. illustrata
Il volume indaga la fortuna critica della straordinaria dotazione artistica della città di Genova, con particolare riferimento alla prima metà del Novecento e al ruolo giocato da Orlando Grosso, direttore del civico Ufficio di Belle Arti, in rapporto con personalità come Bernard Berenson. Wilhelm Suida. Camille Enlart, Corrado Ricci. Ugo Ojetti, Giuseppe Fiocco, Anna Maria Brizio e Carlo Ludovico Ragghianti. Durante il suo mandato, lo spazio effimero della mostra e quello istituzionale del museo furono i due fronti di azione nell'ambito di un progetto culturale unitario, di portata internazionale e parallelo alla ""Genova pittrice"""" di Roberto Longhi."" -
Le api d'Aristeo. Saggio sul destino attuale delle lettere e delle arti
Una lunga meditazione sulla situazione di singolare precarietà e di pericolo che minaccia l'arte e l'artista nel mondo d'oggi. -
In difesa dell'arte. La difesa del patrimonio artistico delle Marche e dell'Umbria durante la seconda guerra mondiale
Il volume illustra, attraverso documentazione inedita, l'azione dei soprintendenti Guglielmo Pacchioni, Pasquale Rotondi e Achille Bertini Calosso, ricostruendo altresì il ruolo svolto dal Kunstschutz e dagli ufficiali americani della Monuments, Fine Art and Archives Sub-Commission nelle operazioni di tutela e di recupero delle opere trafugate quali quelle della collezione perugina di Raimond van Marle, -
Opere postume nell'architettura del moderno: dal progetto alla ricostruzione
Il panorama edilizio internazionale è caratterizzato dalla presenza di numerose opere, attribuite ai più grandi maestri di architettura moderna, realizzate dopo la morte del progettista originario. L'autore, con il gruppo di ricerca che coordina, a fronte di una pressoché totale assenza di letteratura specifica, negli ultimi anni ha effettuato studi inerenti la catalogazione delle opere postume più note e l'analisi approfondita degli articolati processi progettuali e costruttivi di alcune di queste, con lo scopo di individuarne le complesse tematiche sottese. In particolare attraverso il lavoro svolto presso l'inedito archivio dell'architetto Bruno Sacchi, stretto collaboratore dell'architetto Giovanni Michelucci, sono state individuate e studiate nel dettaglio alcune opere progettate negli ultimi anni di vita del maestro. La pubblicazione presenta quindi le principali problematiche legate alla realizzazione ed al recupero delle opere postume di grandi maestri dell'architettura del Novecento, realizzate dopo la loro scomparsa, a partire da progetti dell'autore talvolta costituiti solo da alcuni schizzi. Il tema risulta strettamente connesso alle tematiche afferenti al restauro del moderno ma anche correlato a tutti i noti aspetti riguardanti il rapporto progetto/costruzione. -
Società e finanza a Padova all'avvento della dominazione veneziana (1405-1509). L'archivio della famiglia Lion
Tema del volume è una storia del credito e della finanza a Padova tra fine Trecento e inizi del Cinquecento condotta sull'archivio della famiglia padovana dei Lion, conservato nell'Archivio di Stato di Padova. La storia economica si lega alla documentazione di una famiglia, che, particolarmente attraverso un banco di cambio (""statio de cambio""""), fu fra i principali finanziatori della Signoria dei Da Carrara. All'avvento della dominazione veneziana (1405), i Lion rafforzano la posizione, mediante la partecipazione alle esazioni fiscali, essi formarono una vera e propria banca di finanziamento, connessa ad altre consimili compagnie, anche extra-cittadine, fra cui il ramo padovano dei Borromei, quello degli Alberti e di Palla Strozzi, nonché i veneziani Soranzo e Priuli. Importante fu il legame parentale stretto con il capitano di Venezia, Erasmo Gattamelata ed i suoi eredi, stabiliti a Padova. I Lion ebbero inoltre rapporti con le compagnie prestatrici ebraiche condotte dal Comune. Per questo, il Monte di Pietà, pur decretato fin dal 1469, dovette attendere per essere attivato fino al 1491, grazie all'azione del vescovo Pietro Barozzi. Non ci sorprendiamo nel trovare ancora una volta i Lion - già presenti nella gestione di enti caritativi - in posizione di controllo, almeno nei suoi principi - di tale nuovo organo ad un tempo di prestito assistenziale e di deposito della ricchezza cittadina."" -
Sotto fatale e felice stella nel casentino. Nuove indagini d'archivio sul luogo natale di Michelangelo Buonarroti
Michelangelo Buonarroti nacque il 6 marzo 1475 a Chiusi in Casentino al tempo in cui suo padre, Lodovico, vi svolgeva il ruolo di podestà per conto della Repubblica fiorentina. È attraverso nuove e capillari indagini documentarie che, dopo alcuni secoli, si giunge ad una definitiva chiarificazione che rimanda, peraltro, al portato delle più antiche fonti michelangiolesche (Giorgio Vasari e Ascanio Condivi) che ricordano i natali casentinesi dell'artista. -
Restauro in accademia. Vol. 1
In occasione della prima sessione di diploma del corso quinquennale della Scuola di restauro, l'Accademia di Belle Arti di Bologna inaugura la pubblicazione dei quaderni ""Restauro in Accademia"""" dedicati alle migliori tesi di diploma, facendosi così interprete capofila delle frequenti sollecitazioni riguardanti la necessità di rendere pubblici i risultati della didattica, emersi più volte nelle periodiche riunioni del Tavolo Tecnico sul Restauro presso il MIUR, presieduto dalla prof.ssa Giovanna Cassese."" -
Da Cimabue a Vasari. Repertorio delle opere d'arte alluvionate dagli Archivi dell'Opificio delle Pietre Dure. Ediz. illustrata
L'interesse per una più approfondita conoscenza degli eventi legati alla Conservazione e al Restauro avvenuti nel passato e per una riflessione sui suoi fondamenti teorici attuali, sta progressivamente crescendo; questo grazie alla consapevolezza di dover fondare gli studi e l'attività di restauro su basi storiche e teoriche più solide. La collana Storia e teoria del restauro vuole rivolgersi agli addetti ai lavori e al mondo delle Università, fornendo sia una adeguata sede dove sviluppare la ricerca e il dibattito, sia la possibilità di reperire importanti materiali di studio. La collana è articolata su due serie: gli studi, destinati a presentare ricerche e studi in forma monografica o antologica e i documenti in cui verranno pubblicati o ripubblicati importanti materiali di studio. Il 50° anniversario dell'Alluvione di Firenze è stata occasione per una capillare ricognizione negli Archivi dei Restauri e fotografico dell'O.P.D.: lo scopo era quello di censire di quali e di quante opere era rimasta traccia documentaria dal 1966 ad oggi. Nel volume sono presentati i risultati del lavoro: una raccolta di opere, suddivise per luogo di alluvione, identificabili attraverso le loro fotografie e corredate dai loro dati identificativi. -
Loreto cantiere artistico internazionale nell'età della controriforma. I committenti, gli artisti, il contesto
"Una osservazione attenta e approfondita, un resoconto analitico e complessivo della attività dei cantieri della basilica lauretana, esteso al vasto contesto delle vicende che interessarono il santuario lungo l'arco di circa quattro decenni, al tempo in cui furono protettori della Santa Casa i cardinali Rodolfo Pio da Carpi (per oltre vent'anni), Giovanni Morone e Giulio Feltria Della Rovere (per circa quattordici anni), è il frutto delle ricerche condotte da Francesca Coltrinari, fondate su una rete fittissima di materiali d'archivio, documenti di vario genere, epiteti, fonti, cronache, guide, fino ai risultati della recente bibliografia sull'argomento. Alla intensa attività dei cantieri sovrintendevano i governatori, nominati dai protettori e risiedenti in loco, in un complesso quadro di non infrequenti contrasti con arcipreti e canonici della basilica, a con i gesuiti, chiamati a Loreto dal cardinale da Carpi nel 1554.""""" -
Architetture architetti pistoiesi 1981-2016. Ediz. a colori
In occasione del 35esimo anno dalla fondazione dell'Ordine degli Architetti di Pistoia, il seguente volume fa una selezione dei migliori progetti e dei lavori realizzati nel territorio pistoiese. Accanto a grandi nomi dell'architettura italiana e internazionale . Si affiancano progettisti locali che hanno contribuito con i loro lavori a dare il volto moderno alla città Capitale della Cultura italiana 2017. -
Raffaello Franci. Architetto francescano. Ediz. illustrata
Raffaello Franci (1887-1963) coniuga la dedizione religiosa di frate francescano con un'assidua attività di architetto progettando un numero rilevante di chiese, complessi religiosi e istituti in Italia e all'estero. La corposa opera grafica che accompagna sia i progetti complessi sia i semplici elementi di arredo e i tanti edifici realizzati testimoniano un'attenzione ed un'operosità costanti per l'esecuzione di opere caratterizzate al tempo stesso dall'intrinseca naturalezza dettata dalla volontà di dare appropriate risposte a nuove necessità sociali e dalla sublimata familiarità delle cose semplici. Il volume, sulla base della ricognizione sul territorio, prevalentemente toscano, delle opere costruite e dell'inedito materiale grafico e documentale d'archivio, intende far conoscere l'architetto padre Franci, come figura rilevante nella realizzazione di molti luoghi della tradizionale consuetudine. -
Concreto il plesso scolastico Francesco Calzolari di Rivoli Veronese. Ediz. italiana e inglese
Michelangelo Pivetta. Laureato a Venezia presso lo IUAV con Franco Purini. Ricercatore e Dottore di Ricerca in Progettazione Architettonica DidA Firenze. Docente nel Laboratorio di Progettazione dell'Architettura del secondo anno. Affianca alla didattica attività di ricerca che si concretizza in concorsi e progetti. Alcuni realizzati o in corso di realizzazione sono pubblicati in ambito nazionale e internazionale. Consulente ONU per progetti di recupero e sviluppo, scrive saggi e articoli.