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Xilografia. Le tecniche d'incisione a rilievo
Questo manuale sulla xilografia e le tecniche incisorie a rilevo è il primo titolo di una serie ideata dall'Istituto Nazionale per la Grafica. Nasce con lo scopo di far conoscere e approfondire, agli addetti ai lavori e non solo, le varie tecniche grafiche e le attività dell'Istituto. Illustra la storia di questa tecnica dall'origine ai giorni nostri, sia attraverso l'esemplificazione dei processi d'incisione a stampa della matrice sia attraverso l'indagine storico artistica volta a mostrare quale sia stato il suo uso da parte dei singoli artisti. Il volume presenta interventi di: Antonella Renzitti, Evelina Borea, Ginevra Mariani, Luigi Ficacci, Fabio Fiorani, Ginevra Mariani, Grazia Pezzini Bernini, Alina Moltedo, Giovanni Peternolli, Anna Onesti. -
Bernini dai Borghese ai Barberini. La cultura a Roma intorno agli anni venti. Atti del Convegno (Roma, 17-19 febbraio 1999)
Questo volume comprende gli atti del convegno ""Bernini dai Borghese ai Barberini. La cultura a Roma intorno agli anni Venti"""" tenutosi a Roma il 17, 18 e 19 febbraio del 1999 a Villa Medici, Accademia di Francia a Roma, a conclusione della mostra """"Bernini e la nascita del Barocco in Casa Borghese"""" (Galleria Borghese, 15 maggio - 20 settembre 1998, curata da Anna Coliva e Sebastian Schütze)."" -
Nel segno della pittura. Sedici giovani pittori d'immagine. 49ª mostra nazionale d'arte contemporanea (Termoli, 23 luglio-26 settembre 2004)
"I giovani artisti della nuova generazione che quest'anno espongono a Termoli, invitati dal Prof. Carlo Fabrizio Carli che consapevolmente ha interpretato la condizione culturale e storica del nostro tempo, rappresentano con viva testimonianza il riemergere dell' 'oggetto' dal profondo della sofferta coscienza: alcuni giovani artisti, con immagini riscoperte ex novo, vitali e sorgive; altri, con classica iconografia, tutti alla ricerca di valori e miti umanistici perduti"""" (dall'introduzione di Achille Pace)." -
Sculture in villa. Catalogo della mostra (Tivoli, 14 giugno-5 novembre 2006)
La mostra, curata da Giorgio de Marchis, Maria Vittoria Marini Clarelli e Nicoletta Cardano, propone una lettura - itinerario della scultura italiana degli ultimi dieci anni attraverso la scelta di circa dieci opere di recente realizzazione o create appositamente per l'occasione. I lavori saranno esposti negli spazi all'aperto di Villa d'Este a Tivoli, uno dei capolavori dell'architettura italiana del Cinquecento, da maggio a ottobre 2006, nel momento di massimo splendore del suo giardino all'italiana. Ogni artista allestirà in un luogo prestabilito del parco, secondo un progetto di stretta e reciproca relazione, per stimolare una riflessione sul linguaggio plastico contemporaneo utilizzando i materiali più diversi: dal ferro all'acciaio, alla plastica, al vetro, alla ceramica. Si prevede l'esposizione nell'appartamento al piano terra dei progetti delle opere esposte (disegni, fotografie, piccole sculture) e di materiale fotografico e documentario di presentazione dei diversi artisti. Gli scultori presenti all'evento sono: Lucilla Catania, Umberto Cavenago, Nedda Guidi, Luigi Mainolfi, Eliseo Mattiacci, Marcello Mondazzi, Luigi Ontani, Giuseppe Spagnulo, Mauro Staccioli. -
«La più mirabil cosa». Teoria della statua da Donatello a Rodin
"Un percorso lucido e dotto attraverso cinque secoli di storia della Scultura occidentale, un percorso anche ricco di colte citazioni e di nuove, convincenti idee"""". Così riassume Giovanni Carandente, nella sua prefazione, un libro che cerca di combinare letteratura artistica, riflessione filosofica e storia dell'arte, affrontando un argomento che tratta la vicenda tutta particolare della statua tra Quattrocento e Novecento. Antico, classico, universale, quello di statua è un termine che sembra non avere tempo. Eppure in questo saggio, mettendo direttamente a confronto trattati di scultura, scritti di artisti, riflessioni di storici e opere d'arte, dando loro, come dire, direttamente la parola, si scopre che nel corso dei secoli non è mai stata data una definizione unitaria del concetto di statua. Prendendo ad esempio casi emblematici di statue e di scultori illustri o meno illustri che hanno cambiato e caratterizzato, con le loro teorie e opere, il corso della storia dell'arte, l'autore ha snodato un percorso virtuale della statua, a partire dal significato del punto di vista, del tutto tondo, della somiglianza con la figura umana e del suo rapporto con l'Antico. Dimostrando come la statua abbia attraversato cinque secoli di storia subendo una inesorabile trasformazione che prende avvio dall'integrità etica delle figure di Donatello per arrivare alla frammentarietà esistenziale di quelle di Rodin." -
... Perché tu non dimentichi... Dediche d'esemplare e note autografe nei volumi della Biblioteca Baldini
La Biblioteca Baldini di Roma possiede alcune autentiche ""chicche"""" letterarie di cui forse pochi sospettano l'esistenza. Grazie infatti ad acquisti e doni di fondi personali, come - tra gli altri - quelli degli scrittori e giornalisti Paolo Monelli e Gian Gaspare Napolitano, e di acquisti mirati, si è venuto a creare un interessantissimo nucleo di volumi con dediche, disegni e note d'esemplare, vergate a mano dagli autori. Si tratta di dediche e note molto eterogenee, tutte però ugualmente significative in quanto traccia e testimonianza della rete di rapporti personali intercorsi fra molti esponenti della cultura italiana, e non solo, del Novecento. Al fine di valorizzare e diffondere la conoscenza di questi documenti, sono stati selezionati 120 volumi tra i più importanti, riproducendoli - nella parte di interesse specifico - con mezzo digitale. La riproduzione è corredata della trascrizione del testo manoscritto, dalla scheda catalografica del volume e da alcune note biografiche sui personaggi autori o citati nelle pagine."" -
Habemus papam. Le elezioni pontificie da San Pietro a Bendetto XVI. Catalogo della mostra (Città del Vaticano, 7 dicembre 2006-9 aprile 2007)
Alla morte di ogni Pontefice si apre un periodo che suole chiamarsi di Sede Apostolica Vacante che termina con l'elezione del suo successore. Uno dei momenti più esaltanti della plurimillenaria storia del Cattolicesimo è costituito certamente dal rito dell'elezione papale, detto ""Il Conclave"""" dal latino """"cum clave"""" ovvero chiuso a chiave per alludere alla clausura a cui sono costretti i Cardinali a garanzia della riservatezza della loro votazione. Tra ricerca filologica, devozione e curiosità si snodano nel testo gli aneddoti di un evento in cui spiritualità e mistero si fondono insieme, solleticando l'immaginario del fedele quanto dell'uomo di cultura. L'opera, patrocinata dalla Provincia di Roma e dal Centro Europeo per il Turismo, si avvale tra l'altro dei contributi di Francesco Buranelli e Francesco Petrucci. La mostra (Roma, 7 dicembre 2006-9 aprile 2007) documenta attraverso dipinti, stampe, preziosi cimeli, abiti d'epoca, ritratti, antiche fotografie, la Sede Vacante, la cerimonia dell'elezione papale e i suoi riti, esponendo per la prima volta materiale inedito o mai esposto al pubblico"" -
Litografia serigrafia. Le tecniche in piano
Il volume è strutturato in tre sezioni: dopo una breve trattazione incentrata propriamente sulla tecnica, ossia sulle modalità esecutive, sugli strumenti e procedure per realizzare una litografia o una serigrafia, nella seconda parte sono raggruppati i saggi che ripercorrono la storia delle due tecniche, dalle loro origini alle evoluzioni più recenti. La terza sezione raccoglie interventi mirati a illustrare alcuni episodi che gravitano attorno alla storia delle tecniche. Si indaga, ad esempio, sul ruolo svolto dalla litografia nell'illustrazione di alcuni periodici, o ancora si analizza il confronto tra le istituzioni e la tecnica (la litografia in Calcografia o le stamperie italiane che hanno pubblicato litografie e serigrafie), senza trascurare l'aspetto conservativo e del restauro sia delle pietre litografiche che dei manufatti artistici realizzati con queste tecniche, anche nelle accezioni operative più contemporanee. -
Rose a Villa d'Este
I visitatori che da tutto il mondo e in ogni stagione entrano a Villa d'Este, rimangono incantati di fronte alla straordinaria bellezza del luogo nel suo insieme: la villa, con i suoi meravigliosi affreschi, il giardino rinascimentale che la circonda, le scenografiche fontane che arricchiscono il percorso esterno. Inoltrandosi in questo percorso di architetture e acque, di sculture vegetali e alberi secolari, il visitatore attento anche alle bellezze naturali, scoprirà un altro percorso: quello della collezione di rose che fin dal Cinquecento ha abbellito il giardino della villa. Premiato dall'UNESCO con l'importante riconoscimento di 'Parco più bello d'Italia"" per il 2006, Villa d'Este coltiva più di 350 varietà di rose, molte delle quali in evidenza, altre più discoste rispetto alle più importanti direttrici del giardino. Alla storia del giardino a partire dal Cinquecento ai giorni nostri si affianca parallela una storia della rosa, il fiore più conosciuto ed amato. Una lettura storica e botanica accurata, ma anche una guida preziosa che accompagna il percorso in uno dei giardini storici più belli del mondo."" -
Il Palazzo d'Inverno di villa Metternich a Vienna. Uno scrigno crisoelefantino
Il volume si concentra sulla sede dell'Ambasciata d'Italia a Vienna, sulla sua storia ed i suoi valori architettonici. Lo stile neoclassico del cosiddetto palazzo d'inverno, le sculture antiche provenienti in particolare dalla collezione Metternich, le strutture archeologiche presenti nel sottosuolo della villa, attribuiscono al palazzo il ruolo di significativa testimonianza storica. Particolare interesse, tra gli arredi di questa residenza, rivestono gli oggetti antichi conservati non solo all'interno ma anche nel giardino, solo in parte scampato alla lottizzazione e recentemente sistemato. -
Antonio Sanfilippo. Catalogo generale dei dipinti dal 1942 al 1977
Fabrizio D'Amico e Giuseppe Appella presentano il catalogo generale delle opere di Antonio Sanfilippo. Nel volume, edito per i tipi della De Luca, sfila quindi tutta la produzione del maestro siciliano. L'artista esordisce nel secondo dopoguerra con lo stile Neocubista, allora di tendenza in Italia. Nel 1947, insieme con Carla Accardi (che diventerà sua moglie due anni dopo), Attardi, Consagra, Dorazio, Maugeri, Turcato, fonda il gruppo ""Forma 1"""" il movimento più rilevante sul fronte dell'arte astratta in Italia, che si opporrà al linguaggio del realismo e del populismo artistico, a cui aveva inizialmente aderito. La metà del secolo XX vedrà Sanfilippo sulla strada del concretismo di matrice cubista e costruttivista, che lo condurrà successivamente ad elaborare il """"segno"""" di Sanfilippo che, similmente ad artisti come Capogrossi, lo aiuterà a riassumere la complessità dell'esperienza visiva in un codice aniconico ma allo stesso tempo modulare, incisivo e musicale. Muore a Roma in un incidente stradale il 31 gennaio del 1980."" -
Dipinti tibetani dalle spedizioni di Giuseppe Tucci
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale 'Giuseppe Tucci' ha avviato da tempo una collaborazione con l'ICCROM (International Center for the Preservation and Restoration of Cultural Property) e l'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, Centro Ricerche Casaccia), l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e l'INOA-CNR (Istituto Nazionale di Ottica Applicata) volta allo studio dei dipinti tibetani su stoffa (thangka) appartenenti al fondo dei reperti riportati in Italia a seguito delle celebri missioni scientifiche di Giuseppe Tucci svoltesi in area himalayana dalla fine degli anni '30 alla fine degli anni '40 del XX secolo. Nell'ambito della collaborazione condotta insieme agli enti sopraccitati, è stata effettuata un'ampia serie di indagini con una modernissima tecnologia non distruttiva: radiografia, colorimetria, riflettografia nell'infrarosso e fluorescenza x, volte alla messa a fuoco delle tecniche esecutive e dei materiali utilizzati che hanno condotto ad importanti risultati. La cultura di queste civiltà lontane, grazie allo sforzo congiunto degli storici e dei tecnici, diventa così sempre meno misteriosa e svela i suoi intriganti segreti ad un pubblico di estimatori e neofiti. -
Il paesaggio del Lazio. Tutela, conservazione, qualità della trasformazione. Ediz. illustrata. Con CD-ROM
Il percorso del catalogo inizia con un rapido excursus sull'evoluzione della disciplina, ripercorrendo sinteticamente le tappe salienti che hanno contraddistinto la storia del ""fare paesaggio"""" in Italia, sia sotto il profilo più propriamente culturale filosofico che sotto l'aspetto normativo. Inquadrato il tema all'interno della cornice culturale e del corredo legislativo che lo regola, con la mediazione di documenti quali la Convenzione Europea del Paesaggio, il territorio regionale viene introdotto da una sezione prettamente fotografica con una selezione di immagini che restituiscono con immediatezza le intrinseche qualità e debolezze dei paesaggi laziali, organizzati per """"categorie"""" paesaggistiche. Categorie che discendono da condizioni geomorfologiche, come le zone montane e costiere, riferita ai beni diffusi individuati dalla normativa, come i laghi, i corsi d'acqua, i boschi, oppure frutto dell'antropizzazione, come i centri storici, i paesaggi della cultura e quelli in via di trasformazione, ove agli assetti precedenti non sono ancora subentrati caratteri tali da far loro assumere una nuova identità in grado di essere percepita come tale. Una pubblicazione innovativa che presenta della visione estetico-percettiva e scientifico-ecologica del territorio realizzata a cura dell'architetto Marina Cogotti, patrocinato e commissionato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici e Paesaggistici del Lazio."" -
Roma barocca. I protagonisti, gli spazi urbani, i grandi temi
Il volume presenta il compendio di cinquant'anni di ricerche sul Barocco a Roma. Un primo nucleo di studi è dedicato a Bernini e al Gran Teatro del Barocco: il ""meraviglioso composto"""" della sua arte viene interpretato alla luce degli elementi teatrali (il Sipario, l'Arcoscenico, la Scena e la Luce in tutte le sue manifestazioni) e dei mitici Quattro Elementi - Terra, Acqua, Aria, Fuoco - in tutte le combinazioni possibili. La seconda parte è dedicata agli spazi simbolici di Borromini. Da un lato lo spazio compresso del San Carlino con la rivelazione del mistero della Trinità; dall'altro l'espansione di simboli e forme araldiche nella cupola di Sant'Ivo, fino all'ascesa mistica della lanterna a spirale, conclusa dalla corona fiammigera dell'intelletto. E poi la riplasmazione della cattedrale lateranense, luogo delle nozze mistiche Cristo-Chiesa e Aula di conciliazione universale nel sortilegio della luce che rievoca la promulgazione del giubileo in una ideale città celeste. La terza parte è dedicata alle piazze, alle fontane, alle ville e ai giardini. La quarta parte passa in rassegna le realizzazioni e i progetti dei pontefici che - insieme agli architetti - segnarono progressivamente il volto della città barocca. Introdotto da una lectio magistralis di Paolo Portoghesi sull'incontro-scontro dei protagonisti del barocco, il volume si avvale di una Antologia finale coi contributi di M. Bevilacqua, F. Camerota, D. Gallavotti Cavallero, A. Morelli, G. Spagnesi, C. Strinati, M. Tabarrini, R. Valeriani."" -
Il palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Al tempo di Benedetto XIV (1740-1758). Pitture e arredi
Il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo è uno dei prestigiosi monumenti della Santa Sede eppure poco conosciuto, almeno per quanto riguarda gli interni. Questo studio è una ricostruzione storica di un passato che il tempo ha in grandissima parte cancellato o modificato in maniera irreversibile. Esso si svolge sul filo dei ricordi che una enorme massa di documenti archivistici ha permesso di col legare alla personalità del committente. Fu infatti durante il Pontificato di Benedetto XIV (Prospero Lambertini, 1740-1758) che l'arredo del palazzo raggiunse il suo più alto livello di bellezza e fruibilità. Il punto di partenza della ricerca è stato un inventario conservato presso l'Archivio Segreto Vaticano, poi ampliata attraverso lo spoglio della corrispondenza privata, soprattutto giovanile, e altre fonti biografiche sinora trascurate. -
Ritratto barocco. Dipinti nel '600 e '700 nelle raccolte private. Catalogo della mostra (Tivoli, 3 luglio-2 novembre 2008). Ediz. illustrata
"Ritratto barocco"""", la mostra dedicata al ritratto nel '600 e '700, propone nella splendida cornice di Villa d'Este a Tivoli 37 opere raffiguranti papi, principi, cardinali e figure di spicco della società dell'epoca, provenienti da collezioni private, italiane ed estere. Presenta opere poco note, molte delle quali mai esposte al pubblico, selezionate dal curatore della mostra Francesco Petrucci. Tra i capolavori esposti il ritratto di Isabella Farnese di Nicolas Régnier, il ritratto del cardinale Bernardino Spada del Guercino, un inedito ritratto di Giusto Sustermans raffigurante il cardinale Leopoldo de' Medici, un ritratto di artista di Anton van Dyck del periodo genovese e un gentiluomo del raro ritrattista Luciano Borzone (collezione Aldega), il ritrovato ritratto del cardinale Giulio Sacchetti di Simone Cantarini, alcuni ritratti del Baciccio e di Ferdinand Voet, lo splendido ritratto di bambini detto """"Allegoria della musica"""" di Sebastiano Ceccarini, tre ritratti di Pompeo Batoni mai esposti al pubblico, tra cui quello raffigurante Edward Augustus, Duca di York. Conclude la mostra il capolavoro della ritrattistica di Anton Raphael Mengs, tra barocco e neoclassicismo emergente, una spettacolare posa di Clemente XIII troneggiante tra ori e damaschi, presentato in Italia per la prima volta (Spoleto, collezione privata)." -
Riccardo Tommasi Ferroni. Catalogo della mostra (Forte dei Marmi, 16 luglio-15 settembre 2008)
Questo volume è il catalogo della prima mostra antologica dopo la sua scomparsa (settanta dipinti, trenta disegni, sette sculture e una serie di acqueforti) e rappresenta l'omaggio della Versilia a Riccardo Tommasi Ferroni (Pietrasanta 1934 - Pieve di Camaiore 2000). Pittore figurativo di talento, precorse gran parte delle correnti pittoriche contemporanee alla riscoperta della classicità, senza mai rinunciare a una sottile ironia, a un sarcasmo a volte dissacratorio, a una fervida fantasia sostenuta da una altissima maestria tecnica. A questo proposito ricordiamo l'episodio che, proprio per lo scalpore che suscitò, meglio lo caratterizza: un suo disegno giovanile fu ritenuto, da uno dei massimi esperti di Leonardo da Vinci, un foglio preparatorio per la ""Battaglia d'Anghiari"""". Il catalogo, oltre al testo introduttivo di Philippe Daverio, propone un'ampia antologia critica, con testi, tra gli altri, di Fortunato Bellonzi, Antonello Trombadori, Luigi Carluccio, Enzo Carli, Leonardo Sciascia, Enzo Siciliano, Vittorio Sgarbi e Marco Vallerà."" -
Puglia. Vol. 1: Terra di Bari e Capitanata.
II fenomeno ""Barocco"""" nel barese e nel foggiano, in gran parte rimosso in questi due ultimi secoli, sia nella memoria collettiva sia nelle testimonianze storiografiche, quando non sia stato materialmente annullato dalle demolizioni o dagli sconsiderati restauri di """"ripristino al romanico"""", vede un primo rifiorire degli studi soltanto a partire dagli anni Cinquanta del nostro secolo, senza però travalicare ambiti circoscritti. Con questo volume, frutto di sistematiche ricerche, Terra di Bari e Capitanata entrano finalmente, con i loro molteplici e interessanti aspetti architettonici e decorativi, a far parte del panorama del Barocco nazionale."" -
La circolazione della scultura lignea barocca nel Mediterraneo. Napoli, la Puglia e la Spagna. Una indagine comparata sul ruolo delle botteghe: Nicola Salzillo
Il presente studio sulla circolazione della scultura in legno in età barocca tra Napoli e la Spagna mira a mettere in luce l'intenso scambio di opere d'arte nel Mediterraneo occidentale attraverso i Porti di Napoli, della Puglia, di Genova, di Cagliari e della Spagna. Dall'indagine comparata delle fonti scritte e iconografiche è emerso il ruolo determinante della committenza spagnola: da quella vicereale, nobile ed ecclesiastica, alle confraternite. È apparsa sempre più l'importanza dell'apporto dato dalle botteghe napoletane allo sviluppo della statuaria lignea del Sei-Settecento in Spagna, sebbene non fu solo un fenomeno di importazione ma di proficuo e reciproco scambio. Da questo studio comparato è emersa la figura di Nicola Salzillo e la sua effettiva presenza presso la bottega a Napoli di Aniello Perrone dal 1687 al 1697, con gli altri allievi Pietro e Gaetano Patalano. Da centinaia di volumi (1687-1697) consultati presso l'Archivio Storico del Banco di Napoli ben 40 documenti trascritti sono relativi a scultori del legno; è stato possibile quindi realizzare il Catalogo delle opere di Nicola Salzillo tra Santa Maria Capua Vetere e la Spagna e alcuni ""corpus"""" di opere di artisti (Domenico De Simone, Vincenzo Ardia, Gaetano e Pietro Patalano) facenti parte della bottega di Aniello e Michele Perrone citati dal De Dominici e di altri operosi all'epoca. Molto più noti sono gli artisti napoletani Nicola Fumo e Giacomo Colombo, a cui viene dedicato un paragrafo relativo alle opere in Spagna."" -
Francesco Parisi. Olii, pastelli, incisioni 2006-2009. Catalogo della mostra (Roma, 7-28 marzo 2009)
La mostra propone i lavori dell'artista romano realizzati negli ultimi due anni. Accanto ai grandi paesaggi ad olio di soggetto prevalentemente romano, fortemente evocativi e caratterizzati da una tecnica impeccabile e intensa, l'artista prosegue la sua personalissima ricerca sulla figura proponendo una serie di interessanti nudi dai toni cupi e misteriosi. In mostra anche una serie di pastelli, nell'inedita versione su tela anziché su carta, e diverse xilografie: Parisi è, infatti, apprezzato incisore oltre che pittore. In catalogo un testo critico di Giuseppe Appella e un testo dello stesso Francesco Parisi dedicati ai suoi maestri. Particolarmente ampia la sezione dedicata agli apparati scientifici a cura di Agnese Sferrazza: oltre alla biografia e bibliografia, comprendente anche gli scritti dello stesso artista, una ricca antologia critica permette di inquadrare meglio la figura di questo interessante artista.