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Anna Esposito. L'apparenza inganna
Il volume, che rappresenta una monografia completa sul lavoro dell'artista romana, ripercorre 40 anni di arte in Italia grazie alla creatività di una voce indipendente, che tramite l'uso di una graffiante ironia denuncia i malesseri della società moderna. Questo singolare percorso ci permettere di rivedere, in una chiave del tutto inedita, i principali fenomeni artistici a partire dagli anni '60 e di rintracciare una straordinaria ricerca, ancora attualissima, che si è sviluppata e confrontata con un contesto socioculturale e storico-politico alla base dei cambiamenti più radicali. Più di 180 opere presentate all'interno di un solo corpus che ricalca fedelmente l'articolazione tematica della mostra: quattro filoni principali, suddivisi in nuclei tematici al cui interno si segue un percorso cronologico. Il progetto si completa di un articolata appendice e di una esaustiva catalogazione di tutta la produzione dell'artista a partire dalla sua primissima e inedita attività. -
L' Accademia Nazionale di San Luca. Per una collezione del disegno contemporaneo. Pittura, scultura, architettura. Catalogo della mostra
L'Accademia Nazionale di San Luca riunisce ancora le sue Classi nel nome del Disegno, fondato sull'Aequa Potestas e a Palazzo Carpegna in Roma, sede dell'Accademia, viene esposta, per la prima volta, la Collezione del Disegno contemporaneo, nata con il contributo degli Accademici Pittori, Scultori, Architetti - Nazionali e Stranieri - avendo donato ognuno due disegni, aprendo così alla possibilità di ulteriori contributi, nel previsto ampliamento delle Collezioni e nell'idea di continuità storica alle sussistenti testimonianze che nei tempi trascorsi, hanno dato vita e ragione all'Accademia stessa. -
Ugo Cossu. Le origini del futuro. Catalogo della mostra (Roma, 19 settembre-15 ottobre 2009). Ediz. italiana e inglese
Immaginare il futuro andando a ritroso nel passato. Ecco la via maestra seguita da uno scultore appartato e rigoroso come Ugo Cossu, sardo di nascita e romano d'adozione. Questo volume, pubblicato occasione della mostra a lui dedicata dal Museo Crocetti di Roma, documenta i suoi lavori più importanti, fra sculture e dipinti. In queste opere la memoria pressante dell'arte egizia, cicladica, azteca, africana, nuragica, romanica, dialoga con le inquiete sperimentazioni novecentesche di Brancusi, Boccioni, Archipenko, Tulio Gonzàlez, Picasso, Giacometti, Moore, Marini, Nivola. Ma, come nota Gabriele Simongini nel saggio che analizza la ricerca plastica e pittorica di Cossu, questa appassionata marcia verso il passato è poi diventata una discesa alla ricerca di valori archetipi e sacrali che hanno una validità universale, non legata ad una scansione cronologica del tempo. Ed avviene sotto il segno dell'essenzialità e della potenza espressiva. Cossu ha saputo ricondurre quelle infinite suggestioni all'interno di una vocazione mediterranea volta all'equilibrio fra uomo e natura, tanto che dalle sue sculture promanano pure la forza e il mistero delle straordinarie rocce dilavate dal vento, nella sua natia Sardegna. -
Paesaggio laziale tra ideale e reale. Dipinti del XVI e XVII secolo. Catalogo della mostra (Tivoli, 12 giugno-1 novembre 2009)
"Paesaggio laziale tra Ideale e Reale"""", la mostra dedicata al paesaggio laziale nel '600 e '700, propone dal 12 giugno al 1 novembre 2009, nella splendida cornice di Villa d'Este a Tivoli, più di 30 opere, che illustrano il paesaggio laziale e della campagna romana sotto diverse angolazioni, trasfigurato in visioni ideali. L'esposizione è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Roma, Rieti, presenta opere in gran parte inedite o mai esposte al pubblico rappresentative dei massimi paesaggisti attivi soprattutto a Roma nell'età barocca. Tra gli autori presenti si ricordano: Gaspard Dughet, Gaspard van Wittel, Andrea Locatelli, Frans van Bloemen, Hendrick van Lint, Giandomenico Desideri, unico allievo noto di Claude Lorrain, Herman van Swanavelt, Dughet, Van Bloemen, Paolo Monaldi, Pietro da Cortona." -
Corpus delle uniformi civili. Un progetto di catalogazione informatizzata
Con il termine uniforme civile s'indicano gli abiti indossati dai funzionari della corte e dello stato che, al pari delle uniformi militari, erano codificate in apposite leggi o decreti che ne descrivevano le caratteristiche peculiari - in particolare il tessuto ed il motivo decorativo del ricamo - al fine di rendere riconoscibile il funzionario che le indossava. Con questa pubblicazione la Regione Liguria intende fare conoscere il progetto di catalogazione informatizzata, del ricco materiale sulle uniformi civili dei secc. XVIII/XX, raccolto dal Servizio Cultura nel corso di quasi venti anni, a banca dati che è stata creata, per consistenza ed ampiezza degli estremi cronologici e topografici considerati, costituisce una fonte di primaria importanza per lo studio e la conoscenza di questo particolare ambito della storia del costume. -
Giovanni Gasparro. Noli me tangere. Ediz. illustrata
"Noli me tangere"""" è il titolo di questa mostra, con un testo critico dello storico e critico d'arte Paolo Serafini, prima personale del giovane artista Giovanni Gasparro. L'esposizione presenta con una trentina di tele di grandi e medie dimensioni, dipinti dall'impatto visivo ed emotivo scatenante ed una notevole abilità tecnica. Giovanni Gasparro insolito artista della nuova generazione, nato in provincia di Bari, appena ventiseienne, è pittore figurativo, con chiara ispirazione sacra da cui il titolo della mostra Noli me tangere, in cui le componenti iconografiche tradizionali vengono sovvertite da un simbolismo trascendente che, con un'inquietudine nel tratto e nelle figure, ferma il corpo in azione per raccontarne l'anima. Con radici tecnico-formali della tradizione storica e suggestioni di quegli artisti del realismo novecentesco più inclini all'introspezione, la pittura di Gasparro si contraddistingue per l'espressività drammatica e passionale che conferisce alle immagini un'estrema tensione." -
Palazzo Colonna. Appartamenti. Sculture antiche e dall'antico
Nel Palazzo Colonna di Piazza dei SS. Apostoli a Roma, articolato in edifici che riflettono una storia quasi millenaria, sono conservate non soltanto le importanti collezioni di dipinti, formatesi soprattutto tra il XVI e il XVIII secolo, ma anche le antichità entrate nel tempo a far parte delle raccolte familiari. Si tratta di statue, teste ideali, ritratti, sarcofagi, rilievi, elementi architettonici, iscrizioni di periodo romano che trovano collocazione nella Galleria, negli Appartamenti, nel Giardino Colonna. L'edizione completa di queste antichità è iniziata nel 1990 con la pubblicazione delle sculture presenti nella Galleria, dove all'inizio del XVIII secolo era stata realizzata la sistemazione di un arredo scultoreo, parallelamente all'esposizione dei dipinti; segue questo volume, dedicato alle sculture antiche e dall'antico degli Appartamenti del Piano Terreno e del Piano Nobile, ed è previsto un volume successivo in cui saranno presentate le antichità del Giardino e del Lapidario. -
Mauro Molinari. Congiunture. Catalogo della mostra. (Roma, 10 luglio-5 settembre 2010)
Il catalogo dell'omonima mostra, curato da Antonia Arconti, raccoglie opere figurative degli ultimi cinque anni; tali dipinti riassumono in sé buona parte del percorso artistico di Molinari: c'è il trattamento della carta incisa e colorata all'acquerello, la riproduzione di motivi tessili, il segno astratto, la iterazione pop della figura, l'intento narrativo, la ""congiuntura"""" di memorie e vissuti antichi o recenti. L'attività artistica di Mauro Molinari si svolge da circa un quarantennio attraverso un percorso che va dall'astrattismo alla figurazione trovando spesso nell'incontro tra i due linguaggi equilibri congeniali. Dai registri informali degli anni '60, nel ventennio successivo si muove attraverso la pittura scritta e la geografia modulare. Negli anni '90 sviluppa il lavoro sulle forme tridimensionali, in grandi installazioni che preludono alle progettazioni successive. Riaffiora in quel periodo anche la sua predilezione per i tessuti antichi che si esprime in una gamma di opere che reinterpretano l'iconografia tessile e vanno dalle carte alle tele, dalle tavole agli oggetti e alle sculture in legno dipinto. Come sottolinea la Arconti """"... I segni, le macchie ed i decori si inseriscono nella sua ultima produzione figurativa come un ricamo che percorre tutta la superficie del dipinto, il cui effetto visivo finale è quello di una pioggia che irrora volti, vestiti, il cielo, la terra. Rigagnoli che legano o slegano le diverse storie, grovigli di pensieri che galleggiano nel vuoto."""""" -
Flora romana. Fiori e cultura nell'arte di Mario De' Fiori. (1603-1673). Catalogo della mostra (tivoli, 26 maggio-31 ottobre 2010). Ediz. illustrata
Questa esposizione, dedicata alla spettacolare stagione della pittura di fiori del Seicento romano, presenta al vasto pubblico di Villa d'Este un percorso storico e artistico incentrato sull'arte di Mario Nuzzi detto de' Fiori, dei suoi allievi e rivali. Molto apprezzato dal collezionismo internazionale, ma ancora poco studiato dalla critica, il genere della pittura floreale, di vasi isolati e ghirlande s'intreccia nella Roma di primo Seicento con le pionieristiche esperienze e classificazioni dei naturalisti e botanici dell'Accademia dei Lincei (1603-1630), prima società scientifica europea. Con una prestigiosa selezione di circa sessanta tra dipinti, disegni e incisioni, molti dei quali inediti o poco noti, la mostra è la prima consacrata all'affermazione di questo genere artistico e della moda floreale nella capitale papale ed è ovviamente tangente alla storia dei giardini e del collezionismo botanico. In quei primi anni Quaranta del Seicento, l'arte del Nuzzi fu riconosciuta ed acclamata quale emergente novità nel ricco panorama artistico romano ed europeo, e il pittore assunse cariche ufficiali all'Accademia di San Luca e presso i Virtuosi del Pantheon. Esplosione di essenze autoctone o peregrine, l'arte del romano Mario Nuzzi trasformò il genere pittorico altamente devoto ed emblematico concepito nei primi anni del secolo da illustri maestri fiamminghi, nella grande decorazione del barocco romano. -
Villa Ada Savoia
"I giardini e le ville storiche di Roma costituiscono un settore non secondario del nostro patrimonio, ancora poco noto o valutato a volte solo per le funzioni di polmone verde, di spazio per lo svago e la ricreazione all'aria aperta. Va invece messo in evidenza come, molto spesso, questi complessi costituiscano dei veri e propri musei all'aperto, con un sistema integrato di architetture, giardini, fontane, statue, monumenti, che concorrono a creare tipologie ben precise e definite. Negli ultimi decenni sono stati avviati numerosi studi che ci permettono di cominciare a conoscere le molteplici valenze di questo patrimonio e quindi porre le basi per corretti interventi di restauro e tutela, ha conoscenza è, peraltro, il mezzo migliore per rendere partecipi i cittadini del valore di questo patrimonio ed indurre un uso più rispettoso e consono degli spazi, che ne preservi le caratteristiche storiche, artistiche ed ambientali. Proprio per avvicinare i cittadini alla conoscenza, per offrire delle coordinate di comprensione, ci è sembrato importante realizzare delle guide di facile lettura, con testi volutamente semplici ed agili che però non trascurano il rigore scientifico delle informazioni, basate sulla ricerca e sullo studio di documenti a volte inediti"""" (dalla presentazione di Alberta Campitelli)." -
Confessioni di una ex
Il suo fidanzato si è rifatto una vita a L.A., sua madre sta per convolare per l'ennesima volta a giuste nozze e lei...lei non ha uno straccio di uomo. Se non bastasse, Emma lavora per una rivista di spose, ""Il giorno più bello!"""". Ma il giorno più bello per chi?"" -
Nome e indirizzo: sconosciuti
Lizzie Ford è la 'sexpert' più seguita dalle donne londinesi, guru delle riviste femminili e delle trasmissioni radio. A un party incontra Matt ed è il trionfo della passione. Fino a che lui, con un laconico biglietto, non si dilegua... Poco tempo dopo, Lizzie trova il messaggio anonimo di una donna in crisi. E allora accade l'impensabile... -
Pace e rivoluzione
L'umanità è di fronte a un bivio: può condividere la logica di guerra del sistema, o impegnarsi per far prevalere le potenzialità positive e costruttive su quelle negative, la logica della pace e del benessere comune su quella della guerra e della miseria. Per far questo occorre, secondo Dario Renzi, rovesciare la situazione attuale, cercando tutti insieme un nuovo assetto dell'umanità. Il volume raccoglie scritti composti dal 1991 al 2001. -
L' imperfezione etnica. Un dilemma del futuro
Giovanni Pacini affronta il tema della 'etnicità', dei suoi dilemmi e della sua dimensione storica contraddittoria. La possibilità di superare positivamente i vari incroci, di realizzare gli elementi positivi contenuti in ogni etnicità specifica e di rispondere in chiave di bene comune alle tensioni di fondo da cui scaturisce l'etnicità come fenomeno generale, dipende dalla scelta cosciente dell'umanità, dei gruppi e delle individualità che la compongono. -
Marx apprendista dell'emancipazione
Il volume tratta di un Marx assai poco conosciuto: un giovane filosofo rivoluzionario tedesco esiliato a Parigi che, a contatto con il proletariato, cominciava a interrogarsi sulla natura umana per spiegarsi l'essenza del comunismo. Un giovane che volle provarsi come apprendista dell'emancipazione. -
Socialismo confinato. Marxismi e questione nazionale
Nella grande transizione che stiamo attraversando e che segna l'inizio del crepuscolo della contemporaneità, tutto viene rimesso in discussione e tutto deve essere ripensato. La crisi dello Stato-nazione è anche la crisi delle istituzioni che lo sorreggono di fronte all'erompere della società mondiale che si ridefinisce e in cui riprendono vigore istanze ritenute arcaiche e superate dal tempo: è il fracasso della logica progressista, della politica centralistica e statalistica, della filosofia della storia che è alla base della civiltà industriale e borghese e che è stata ripresa anche dal marxismo che si è auto-proclamato suo erede. -
Il senso dell'umanità. L'impegno dopo lo tsunami
È possibile che questa ennesima catastrofe, quella dello tsunami, rappresenti uno shock per la coscienza di una parte dell'umanità, che possa proporre e riproporre, in termini rinnovati e drammatici, la questione chiave della salvaguardia della nostra specie nel mondo che abitiamo. È possibile che il problema della sopravvivenza dell'umanità cominci ad essere riconsiderato dai protagonisti in altro modo: più profondo, più serio, più organico, più unitario, finalmente non scisso dalla possibilità di miglioramento dell'esistenza comune. -
Rintracciando la natura umana
"Il nostro tentativo filosofico può essere paragonato a un viaggio. Ma verso dove viaggiamo? Verso gli altri e possibilmente con gli altri e per gli altri, ma questo termine va chiarito costantemente, cammin facendo. Verso il mondo, forse, se riusciamo a guardarlo e percepirlo in un modo più sereno, modesto ed appropriato. Soprattutto e al tempo stesso viaggiamo verso dentro: dentro di noi, dentro i nostri misteri, dentro le nostre debolezze patenti e le nostre virtù ascose, verso l'essenza non meno che l'apparenza.""""" -
La nascita della specie umana
La nascita della specie umana, i suoi primi passi e la sua infanzia costituiscono un grande mistero, un intrigante enigma, un continuo motivo di curiosità, d'interesse e di dibattito ma anche un argomento di incessanti contese ideologiche. Attorno alle origini dell'umanità, alla costituzione della nostra straordinaria peculiarità ed unicità nell'ambito del vivente si pongono interrogativi e si propongono spiegazioni anche molto diverse su noi stessi, su chi siamo e sul perché siamo. In questo libro si sostiene che la specie umana non è il necessario frutto dell'evoluzione e nemmeno di una creazione divina, ma di un'opera vasta e complessa di autocreazione da parte degli umani stessi. -
1917. Perché stare con la rivoluzione e contro il bolscevismo
Possibile che l'Ottobre '17 sia passato alla storia come una rivoluzione (che tale non era) e invece siano state dimenticate le giornate dell'irruzione rivoluzionaria del febbraio? Perché il bolscevismo che è stato sempre identificato con la rivoluzione affogò nel sangue la Comune socialista e rivoluzionaria di Kronstadt nel 1921? Una riflessione fuori dagli schemi tradizionali su quell'anno fatidico ma anche sui ""nostri ultimi 90 anni"""", sulle ragioni e le responsabilità di paradossi, rimozioni e mistificazioni della memoria e della storia. Per provare a riscoprire le speranze dei tanti anonimi protagonisti della rivoluzione russa.""