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GTA. Grande traversata delle Alpi. Provincia di Torino
Un itinerario di traversata di valle in valle, su facili sentieri segnalati, con posti tappa per il pernottamento attrezzati in piccole borgate. Una vacanza alla scoperta della natura e della cultura alpina: boschi e pascoli, fiori e riserve naturali, borgate e alpeggi, fortificazioni e abbazie, incisioni rupestri e antiche mulattiere... Curiosità e box di approfondimento accompagnano la descrizione dettagliata di 70 percorsi divisi in 6 itinerari: l'itinerario dalla valle Po alla Dora Baltea, il percorso ad anello delle Valli Valdesi, l'anello Massello-Bourset-Parco Orsiera Rocciavré, l'anello intorno al Parco Orsiera Rocciavré, il percorso ad anello in Valchiusella, il percorso ad anello delle Valli di Lanzo. -
Alê è tournê. Emigrazione e ritorno. Tra fine Ottocento e metà Novecento nella comunità di Giaglione in Valle Susa
Scampare alla povertà, a una guerra o a un disastro ambientale, cambiare mestiere, fuggire da un matrimonio combinato, scoprire un mondo sconosciuto, ricongiungere la famiglia, misurarsi con chi ha avuto fortuna... sono alcuni dei motivi che hanno spinto (e spingono) milioni di persone a spostarsi da un luogo a un altro cercando nuove opportunità di vita. Anche Giaglione, comune di dieci borgate tra i 600 e gli 800 metri di altitudine in Valle di Susa, è stato ed è sia un luogo da cui partire, sia una mèta di approdo. Le storie raccolte in questo Quaderno, raccontate attraverso lettere, fotografie e testimonianze, fanno riferimento all'ampio e variegato fenomeno dell'emigrazione alpina che ha nella ""cultura della mobilità"""" una delle sue caratteristiche specifiche."" -
La mia Juve
Darwin Pastorin, tra i più noti e apprezzati giornalisti sportivi e narratori italiani, racconta, tra ricordi e aneddoti, momenti divertenti e riverberi sentimentali, la passione per la Juventus. Dalla prima volta nel 1966, con la festa per il tredicesimo scudetto entrando allo stadio gratis a un quarto d'ora dalla fine, fino ai giorni nostri. Nel ""mezzo"""" gli incontri, prima da tifoso e poi da cronista, con tanti campioni bianco-neri: da Castano e Stacchini all'idolo Anastasi, da Altafini agli assi del Mundial del 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli, Paolo Rossi) sino a Gigi Buffon e Claudio Marchisio, """"passando"""" da Del Piero e Roberto Raggio ai tre Agnelli (Gianni, Umberto e Andrea) fino agli allenatori come Heriberte Herrera, Trapattoni, Lippi e Conte. Una lunga storia ricca di curiosi retroscena e di tantissimo amore per la grande Juve."" -
Bambini affittati. Vaché e sërvente: un fenomeno sociale nel vecchio Piemonte rurale e montano
Nella quasi totalità delle famiglie contadine di un tempo, soprattutto quelle delle vallate, le uniche cose che si tramandavano da una generazione all'altra, oltre a un po' di terra, erano la miseria e la fame. La scarsità di cibo condizionava tutta l'esistenza fin dalla nascita, e dei tanti figli che venivano al mondo molti morivano a pochi giorni o pochi mesi di età, a causa di malattie determinate dalle disperate condizioni di vita di tutta la famiglia. Per chi sopravviveva c'era il problema quotidiano di sfamarsi, che per i bambini veniva risolto mandandoli via da casa a lavorare: maschi e femmine, fin dagli otto o nove anni, venivano ""affittati """" per diversi mesi ad altre famiglie che sovente avevano solo un po' di miseria in meno. Così il tempo del gioco finiva presto, e in primavera nei mercati e nelle fiere, oltre a vendere, comprare e scambiare merci, molti contadini affittavano i propri figli per impiegarli nella custodia del bestiame al pascolo o in altri lavori. In montagna, in collina e in pianura, per secoli la sorte dei figli di poveri contadini è stata questa."" -
Erbario. Erbe misteriose e flora generosa nello spazio selvativo o antropizzato della montagna valdostana e dintorni
In Valle d'Aosta la conoscenza delle erbe, soprattutto delle piante selvatiche - sebbene sempre più approssimativa -, è una di quelle eredità del passato che tuttora beneficia di un recupero di interesse. I nuovi modelli culturali tendono a marginalizzare gli stili di vita del tempo passato che precedentemente organici a quegli stili - diventano frammentari e incoerenti. È arrivato il momento di cercare di riorganizzare ciò che rimane delle nostre memorie, rimettendole in relazione, documentandole il più possibile prima che questo patrimonio - anche culturale - poco a poco si dissolva, senza lasciarne traccia. Conoscere il passato, è anche preparare il futuro. Qui proponiamo un viaggio emozionale, in Valle d'Aosta e dintorni, nel cuore pulsante della società alpina di inizio Novecento. Lo faremo con brevi schizzi, colpi d'occhio sulla vita quotidiana di un tempo, che tra loro si incrociano e si completano, per sottolineare gli intensi rapporti che la cultura agropastorale, sviluppatasi nelle nostre montagne, ha avuto con il mondo vegetale. E non soltanto con quello: perché i regni della natura e le loro ramificazioni sono talmente interconnessi che, sovente, volerli analizzare separatamente nuocerebbe all'insieme e alla corretta comprensione dei loro messaggi. -
Piante officinali e rimedi tradizionali. Un sapere antico al servizio della modernità
Un'opera a più mani destinata al grande pubblico e incentrata sulle piante officinali e su altri sistemi curativi della tradizione popolare valdostana. Il volume sviluppa tematiche legate alle piante officinali, a partire dalle schede descrittive di una ventina tra quelle più conosciute e/o utilizzate sul territorio, analizzandone oltre ai diversi usi anche la dimensione antropologica, per poi sfociare ad ancestrali forme di guarigione come il ricorso ai rhabilleur, al rito del secret, alla devozione ai santi. -
Pascoli e vigneti. Presidi caseari e enologici nelle zone alpine e prealpine del Piemonte
Il territorio piemontese, così diversificato per orografia, ambienti, climi e tradizioni presenta, più che altre aree regionali del nostro paese una gamma assai variegata di prodotti tipici che contribuiscono a dargli lustro non solo sotto il profilo storico, artistico e paesaggistico, ma anche e soprattutto dal punto di vista enogastronomico. Tra le varie tipicità che la regione annovera - tipicità che vanno dai prodotti agricoli a quelli da forno, dalle carni insaccate o conservate a particolari razze ovine o bovine - meritano però una collocazione di rilievo le produzioni casearie e quelle vinicole. Tanti i vini e i formaggi apprezzati e conosciuti nella regione, tutti con uno o più elementi che li tipicizzano e li rendono unici. Tra tutti questi - se possibile sviluppare una ulteriore distinzione - si presentano come particolarmente caratteristici i vini e i formaggi di montagna apprezzati e più nobilitati perché ricavati da uve maturate al calore della roccia o da latte ricco di aromi. Poi, si rivelano particolarmente pregiati anche per un altro motivo, perché più che non gli analoghi di pianura sono frutto di antiche tradizioni, di consuetudini rimaste immutate nel tempo e soprattutto perché frutto di un lavoro arcaico, faticoso per le difficoltà imposte dall'asperità del terreno, che poco spazio lascia all'asetticità delle innovazioni tecnologiche. -
Indagine sull'aldilà. Vita oltre la vita
Esiste l'aldilà? Se sì, quale aspetto ha? E cos'è, esattamente: il luogo che ospita le anime dei defunti o un nuovo livello di esistenza? Domande che l'uomo si pone da sempre, dando le più svariate risposte, dalle più scettiche alle più convinte. Ade Capone, autore di Mistero, programma Tv di grande successo, grazie alla sua esperienza sul campo ci accompagna in una vera e propria indagine tra scienza e paranormale, con un libro che è come un reportage di grande chiarezza e profondità. L'autore prende in esame le varie ipotesi, intervista ricercatori e sensitivi, parla di casi sconcertanti ampiamente documentati e prende in esame anche le più recenti teorie scientifiche. -
I segreti della nonna 2. Altri 700 rimedi e suggerimenti per la casa, al lavoro, in viaggio per la cura del corpo e molto altro ancora tramandati di generazione...
Sono ancora attuali i ""trucchi della nonna"""", vale a dire le mille astuzie per rimediare a problemi grandi e piccoli della vita domestica, o per valorizzare al massimo l'arredamento, il cibo, l'abbigliamento? La risposta è decisamente positiva, visto il precedente volume """"I segreti della nonna"""". Quella che sembrava essere una raccolta abbastanza completa, però, si è rivelata solo il primo passo di un cammino in una terra ancora per gran parte vergine. Alle numerose segnalazioni di lettrici, desiderose di condividere i consigli delle proprie nonne, si sono aggiunte ulteriori ricerche, in Italia e all'estero. È emerso molto altro materiale, tanto da giustificare una nuova e completamente differente raccolta. Dimostra, come se ancora ce ne fosse bisogno, che le nostre nonne erano maestre nell'utilizzare al meglio ciò di cui disponevano, per avere una casa sempre in ordine senza spendere grandi cifre. In altre parole, le nonne erano vere professioniste nella gestione domestica all'insegna di ecologia ed economia: due termini più che fondamentali anche nelle nostre case di oggi."" -
I segreti della nonna in cucina
La cucina era il regno indiscusso delle nostre nonne. Era il luogo da cui seguivano la vita di tutta la famiglia, dove risolvevano con la loro saggezza i problemi di grandi e piccini, e soprattutto dove preparavano il cibo utilizzando il loro patrimonio di conoscenze per ovviare alla frequente carenza di materie prime. Non potevano permettersi sprechi; riciclavano ad arte gli avanzi e trovavano il modo di conservare al meglio il cibo acquistato. E non sprecavano nemmeno il tempo che, già allora, era considerato un bene prezioso. -
Casa alpina in tronchi/blockbau. Varianti locali ed evoluzione tipologica
Questo Quaderno si propone di documentare e far conoscere al grande pubblico dei non specialisti un tipo di abitazione ormai desueto e in via di estinzione, che ha avuto tuttavia grande importanza nella storia della costruzione umana ed è ancora - nel paesaggio alpino - la presenza forse più qualificante e significativa. Per comprendere le ragioni abitative della casa in tronchi (Blockbau) occorre conoscere i processi che hanno portato nel corso dei secoli al costituirsi della struttura tipica delle valli alpine, sia morfologica che antropica, e che, per quanto conservativa (cioè sostanzialmente ormai stabilizzata nelle sue componenti essenziali), è comunque soggetta - come ogni organismo territoriale - a continue e progressive trasformazioni, augurandoci che questo secolo post-moderno non ne stravolga del tutto l'identità culturale. Proponiamo questa decennale ricerca universitaria (svolta negli anni Ottanta nei corsi di progettazione del primo anno della facoltà di Architettura di Firenze) e il materiale documentario che ne è derivato. Ricerca che rivista, rielaborata e raccolta in questa pubblicazione restituisce, in un colpo d'occhio, la complessità di un fenomeno edilizio (costruttivo e abitativo) da non considerare - come purtroppo oggi accade - in chiave di mero folklore, ma come parte integrante fortemente radicata nel DNA tipologico dell'architettura occidentale. -
La gioia di rispondere si. La regola del Sermig
Queste pagine sono indirizzate ai giovani che si avvicinano alla nostra fraternità. Sonoa nche per ognuno di noi che ha già detto il suo sì al Signore nel matrimonio, nel sacerdozio, nella vita consacrata, perché tutti siamo chiamati ad amare e a servire. Dopo tanti anni penso ancora, e oggi con maggior convinzione, che diventare semplicemente cristiani sia l'avventura più bella della vita. -
La cucina piemontese. Trucchi, segreti e gustose memorie delle ricette della tradizione
La cucina piemontese è da sempre una delle più importanti fra quelle italiane, ricca di gusto, di tradizioni, di sapere popolare e di cultura nobile fusi insieme. Tante ricette tradizionali da zone diverse del Piemonte, polli e funghi, fritto misto e bonet, accompagnate da rapide incursioni nelle loro radici storiche, da citazioni di illustri gourmet, da amichevoli digressioni tra commensali. Un libro nato dallo spunto delle chiacchiere che si fanno a tavola e dallo scambio di ricette che ne consegue. Un libro dal tono molto colloquiale per intrattenere i tanti ""amici di tavola"""", quelli che capitano anche all'ultimo momento e che a casa di chi cucina bene e con passione non mancano mai."" -
Colpevole d'alpinismo
Denis Urubko è oggi un dei più grandi interpreti dell'alpinismo mondiale per la tipologia e la difficoltà delle sue salite realizzate in puro stile alpino. Fuoriclasse di origini russe, dopo una prima forte passione per il teatro e la recitazione, Urubko si forma alpinisticamente sulle montagne del Caucaso, severe, selvagge e difficilmente accessibili, poi nell'isola di Sachalin e infine si trasferisce in Kazakistan nel 1993, inseguendo un sogno. All'arrivo della cartolina militare, disertore in patria ed esule in Kazakistan, Urubko cerca di entrare a fare parte del gruppo sportivo dell'esercito kazako, noto per essere l'unico reparto d'alpinismo di tutta l'ex Unione Sovietica. Vive momenti molto difficili prima di riuscire a ottenere il permesso di residenza, essere infine arruolato e dedicarsi a tempo pieno all'alpinismo. Nel 1999 conosce Simone Moro, con il quale instaura subito un rapporto di grande stima e reciproco rispetto. È con Simone che conosce prima le Alpi e poi muove i primi passi in Himalaya e Karakorum, teatro delle sue più importanti dichiarazioni di stile. Uno stile pulito, alpino, per realizzazioni ideali su linee eleganti, prime assolute, prime invernali, in solitaria e in velocità. In questo libro Urubko ci racconta le sue prime grandi imprese, per lo più salite solitarie e in velocità, nei territori dell'ex Unione Sovietica, in ambienti molto selvaggi, poco frequentati, dove le temperature scendono fino a decine di gradi sotto zero. -
Tutti ai rifugi. Alla scoperta di 100 imperdibili rifugi del Piemonte e della Valle d'Aosta. Vol. 1
In 2 volumi, le escursioni e le passeggiate nei più bei rifugi del Piemonte e della Valle d'Aosta a degustare tipiche ricette montane in luoghi incantevoli. Percorsi per tutti, dai più semplici con i bambini ai più impegnativi con gli amici. Itinerari completi di fotografie, descrizioni dettagliate dei percorsi con dislivelli e tempi di percorrenza, corredati da carte topografiche dell'Istituto Geografico Centrale. Contiene i numeri telefonici ed indirizzi mail dei rifugi. -
Tutti ai rifugi. Alla scoperta di 100 imperdibili rifugi del Piemonte e della Valle d'Aosta. Vol. 2
In 2 volumi, le escursioni e le passeggiate nei più bei rifugi del Piemonte e della Valle d'Aosta a degustare tipiche ricette montane in luoghi incantevoli. Percorsi per tutti, dai più semplici con i bambini ai più impegnativi con gli amici. Itinerari completi di fotografie, descrizioni dettagliate dei percorsi con dislivelli e tempi di percorrenza, corredati da carte topografiche dell'Istituto Geografico Centrale. Contiene i numeri telefonici ed indirizzi mail dei rifugi. -
L'Italia nelle antiche carte. Ediz. illustrata
Un catalogo ragionato delle carte generali dell'Italia, dalle origini fino alla grandiosa carta del Bacler d'Albe, realizzata dal 1798 al 1802, che costituisce la fonte delle mappe del 1800, sia in piccola che media e grande scala. Tali carte non vengono qui proposte: poco attraenti in chiave cartografica e collezionistica le prime; inapprezzabili per le eccessive dimensioni, per la parzialità del territorio rappresentato o per la disomogeneità dei fogli le altre. Motivo che ha imposto un salto temporale che conduce direttamente alla assai più suggestiva e rara stampa celebrativa dell'Unità nazionale del 1861 dal titolo Panorama Italiano. Il volume non presenta le mappe in ordine cronologico, ma ha il pregio di raggrupparle e classificarle per modelli geografici di appartenenza, al fine di ricostruire l'albero genealogico della carta italiana, senza trascurare le informazioni che le collegano alle vicende storico-politiche, alla comunicazione, agli scambi culturali, alle tematiche religiose e ad altre curiosità. 350 schede dettagliate, con 400 illustrazioni, compongono quest'opera destinata a diventare punto di riferimento per gli antiquari, i collezionisti e i semplici appassionati di cartografia. -
Monviso. Storia, letteratura, ambiente, alpinismo, cultura, tradizioni. Ediz. illustrata
Nei tempi antichi quando le alte montagne non avevano ancora gli attuali nomi, lui era il Mons Vesulus - il monte visibile - perché la sua punta, svettando verso il cielo, nelle giornate limpide era riconoscibile anche da terre molto lontane che superavano i confini del Piemonte. È il Monviso: il padre del fiume più lungo d'Italia, custode della prima galleria delle Alpi aperta nel XV secolo, uno dei primi monti ad essere citato nelle antiche carte geografiche e l'unica vetta delle Alpi ad essere indicata nei mappamondi quattrocenteschi, il monte che ispirò scrittori e studiosi antichi quali Dante, Petrarca, Leonardo e tanti altri. E occupa uno spazio importante anche nella storia dell'alpinismo. Fu durante la salita alla vetta del Monviso della prima spedizione italiana avvenuta il 12 agosto 1863, che al grande statista Quintino Sella maturò l'idea di creare un sodalizio alpinistico: il 23 ottobre di quello stesso anno a Torino venne fondato il Club Alpino. Oggi il Monviso offre vie alpinistiche di tutti i gradi di difficoltà e vie escursionistiche di straordinario interesse, all'interno di uno stupendo ambiente naturale, a cavallo tra Italia e Francia. Nel 2013 è stato riconosciuto dall'Unesco come ""Riserva della Biosfera""""."" -
Segni come parole. Il linguaggio perduto
Nell'ambito delle diverse culture preistoriche e protostoriche che hanno prodotto cultura figurativa, gli iconogrammi e ideogrammi condivisi dalla comunità culturale o dal gruppo sociale erano di tipo convenzionale, cioè di comune conoscenza ed uso e al contempo analogici, cioè capaci di evocare relazioni tra il concetto, l'oggetto concreto, l'evento, il mito e la loro rappresentazione. Le opere incise, scolpite, intagliate, plasmate, graffite e dipinte scoperte oramai in tutto il mondo e oggetto in questi ultimi cento anni di analisi - sovente da noi erroneamente definite artistiche -in realtà, per coloro che le hanno realizzate, sono ""storia sacra"""" e meta-linguaggio. I segni, che forse per comodità spesso definiamo simboli, sono infiniti e sono il frutto della sottigliezza metafisica del linguaggio e della sua struttura articolata. Ma i simboli non sono dei semplici """"segni"""" in quanto quei """"segni"""" sono significanti di significati, cioè sono la materializzazione grafica di concetti, idee, sentimenti, emozioni, conoscenze, concezioni del mondo materiale e soprannaturale, sintesi grafica di storie umane, di eroi, di miti e di dei, quindi sono carichi di contenuti che in genere ci sfuggono in quanto espressioni linguistiche di comunicazione di culture molto lontane dalla nostra e delle quali non conosciamo più i codici di lettura."" -
La grande storia di Torino. Dalla preistoria alla basilica di Superga
Punti di vista nuovi, inaspettati e largamente inediti per capire di più sulle fondamentali caratteristiche della città (e dintorni) e dei suoi abitanti. Come è successo che l'una e gli altri sono stati sempre capaci di saper incrollabilmente ricrearsi e rinnovarsi con caratteri e stile unici? Bisogna anzitutto partire dai quattro fiumi che qui confluiscono, caso se non unico, molto raro al mondo; poi osservare l'alternarsi di collina e pianura che hanno dato al ""primo torinese"""", e poi a tutti gli altri nei millenni, allora come oggi nati qui o venuti da lontano, nutrimento, rifugio, importanza strategica; quindi le rocce che vediamo indistruttibili nei palazzi, nelle pavimentazioni, nei monumenti. E, naturalmente, dai galloceltici Taurini a Pietro Micca, i duchi, i principi e i re, le Madame Reali, le donne di Torino ed i suoi abitanti, sono tutti evocati dall'autore, dopo anni di appassionato studio e con profonda """"torinesità"""". Varietà di temi e argomenti, sequenze storiche alternate a flashback sul passato e finestre aperte sull'attualità, contribuiscono a fare di questa nuova storia di Torino un elemento di riflessione sulla città.""