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Un secolo di immigrazione a Torino. Storia e storie dall'Ottocento a oggi. Ediz. a colori
Con le straordinarie immagini degli archivi ANSA e le parole di un grande storico, il racconto dell'immigrazione a Torino. Un viaggio lungo un secolo che inizia a fine Ottocento, quando la città perde il ruolo di capitale e si reinventa centro di produzione industriale, e dalle valli montane e dalle campagne piemontesi arriva il primo dei tanti flussi di persone alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. In seguito, nel periodo delle due guerre mondiali, Torino si distingue nella mobilitazione bellica: dalle sue fabbriche usciranno proiettili, mezzi d'assalto, paracaduti e armi, anche grazie allo sforzo degli immigrati e delle donne che prenderanno il posto degli uomini impegnati al fronte. E poi la grande pagina della città-fabbrica, quando Torino sembra voler dire solo FIAT, e migliaia di persone saltano sui treni del sole per indossare le tute blu della fabbrica del Lingotto. Torino deve fare i conti con l'emergenza abitativa e l'adeguamento dei servizi, e deve imparare a convivere con i «nuovi cittadini», in un processo d'integrazione che sarà lento e spesso sofferto da entrambe le parti, come nell'emblematico caso di Orbassano, che negli anni Cinquanta viene eletto a «dormitorio di periferia» e vede aumentare la sua popolazione di quattro volte. La conclusione del viaggio è l'immigrazione «di oggi» da paesi dilaniati da guerre e povertà, che non hanno più nulla da offrire a chi rischia la vita pur di raggiungere l'Italia. Supportato da una rigorosa ricerca documentale, un saggio dallo stile agile e di facile lettura, che ci aiuta a capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che «siamo tutti figli delle migrazioni». -
35 borghi imperdibili del Monferrato
Panorami incantati ricchi di storia e arte, concentrate in borghi da cui svettano le sagome imponenti di castelli e antiche chiese, incastonati come gioielli tra colli, valli, vigneti, prati e boschi. Luoghi pieni di fascino, che hanno molto da raccontare tra le loro antiche vestigia, e che conservano tesori d'arte d'inestimabile valore. Un territorio a misura d'uomo, da percorrere di borgo in borgo con l'auto, in bicicletta e a cavallo. Uno straordinario pezzo di Piemonte carico di storia, cultura, enogastronomia, mercatini, eventi e manifestazioni, che propone al turista lento e curioso un ampio ventaglio di strutture in cui soggiornare per avere il tempo di godersi il piacere della scoperta. Tra le colline astigiane e l'Appennino ligure-alessandrino, un'irripetibile fusione di tradizioni, paesaggi, odori e sapori. Una terra che cattura e contamina l'anima di chi ci nasce, di chi la attraversa, di chi l'ha lasciata e poi ritorna, di chi la scopre per la prima volta. Itinerari d'accesso, musei, informazioni pratiche per la visita e il soggiorno, approfondimenti su storia, prodotti tipici, tradizioni culturali ed enogastronomiche. Un viaggio tra i borghi del Monferrato: imperdibili. A due passi da noi. -
Le grandi battaglie della resistenza in Piemonte
Un libro per raccontare i più importanti scontri fra nazifascisti e bande partigiane avvenuti in Piemonte dal dicembre 1943 al maggio 1945: dalla tragica battaglia di val Casotto a quelle di Vinadio, Pontevecchio e Briccossino; da Bibiana al Triplex, dalla val Sangone a Balmafol, sino alla disperata difesa del col Mayt e del Pic Charbonnel; e ancora i combattimenti di monte Soglio e Ceresole, fino ai drammatici fatti di Megolo, nell’Ossola. Formazioni garibaldine, autonome, di Giustizia e Libertà danno battaglia sulle montagne piemontesi, in risposta ad attacchi tedeschi e per tenere aperti i valichi per la Francia in previsione dello sbarco alleato. In alcuni casi attaccano per primi e riescono a superare le divisioni ideologiche per far fronte comune nella lotta «per un’aspirazione di libertà» che alla fine vinceranno. Storie di rappresaglie crudeli, di atti di eroismo, di personaggi ormai nella storia della letteratura grazie a scrittori come Beppe Fenoglio o che hanno lasciato importanti testimonianze, come Enrico Martini Mauri con il suo Partigiani penne nere, testo fondamentale della Resistenza. Un libro che unisce alla rigorosa ricerca documentale uno stile agile, con un ricco apparato iconografico proveniente da archivi privati e da istituti storici del territorio. -
Donne a Torino nel Novecento. Un secolo di storie
Una narrazione originale che, attraverso racconti, biografie in gran parte inedite e immagini, ripercorre un secolo di Torino al femminile. Un modo nuovo di leggere la storia della città e dei suoi mutamenti. Uno sguardo inedito sulla storia delle donne che nel Novecento a Torino hanno contribuito con il loro essere e il loro fare a rendere la città un luogo capace di accogliere e riconoscere le donne come soggetto attivo, superando l'invisibilità che le ha caratterizzate nel secolo scorso. Una straordinaria mappa esistenziale al femminile, dettata dagli incontri dell'autrice, reali e simbolici, delineatisi nel tempo. Una narrazione affascinante e mai tentata: dalle suffragette d'inizio secolo all'epopea delle sartine, dalle sigaraie della Manifattura Tabacchi alle lavoratrici della Grande Guerra, dalle donne protagoniste dell'antifascismo ai movimenti degli anni Sessanta e Settanta. Le artiste, le scienziate, le militanti per i diritti civili e politici, le donne impegnate nell'accoglienza d'inizio millennio. Una straordinaria sequenza di storie e ritratti di personalità femminili che hanno contribuito a plasmare l'identità storica della Torino contemporanea. L'autrice dà nome e volto a tante donne, compiendo il primo passo per la loro conoscenza, l'acquisizione di una consapevolezza che al nome non si ferma; fa affiorare dal buio percorsi esistenziali, salva dall'oblio inedite e misconosciute storie. Perché, forse, quello che salviamo ci salva. -
C'era una volta la villeggiatura. Vacanze d'altri tempi in Piemonte fra montagna e laghi. Ediz. a colori
All'inizio era la «villeggiatura», esclusivo appannaggio delle classi più agiate. Gli aristocratici impegnati nel Grand Tour. Lo sviluppo dell'alpinismo, dello sci e del turismo estivo e invernale nelle valli alpine del Piemonte. La costruzione della rete di rifugi e bivacchi del CAI. Poi la rivoluzione del treno e delle prime automobili, che rende possibili i viaggi a una fetta sempre più ampia della popolazione. Fioriscono nuove stazioni turistiche, come Sestriere, e alberghi e ristoranti spuntano anche nelle più remote località delle Alpi, mutandone l'aspetto, l'economia, il tessuto sociale. Nascono nuove professioni per soddisfare le esigenze dei turisti. E poi la «Riviera piemontese»: la villeggiatura sui laghi di Viverone, Maggiore, d'Orta e di Avigliana, nel pieno del boom delle cure idroterapiche. Storie di progetti ambiziosi, di personaggi lungimiranti che intuiscono le potenzialità della «nuova moda delle vacanze», di una società che si evolve, di territori mutati in modo radicale. Una minuziosa ricerca documentale, ma dallo stile agile e curioso, e uno straordinario apparato iconografico, in gran parte inedito, proveniente da archivi privati e locali. -
I luoghi della Shoah in Italia. Ediz. illustrata
La geografia della Shoah in Italia è la rete di luoghi che gli ebrei attraversarono e in cui sostarono sulla strada per Bergen-Belsen, Ravensbruck, Buchenwald, Flossenbürg, ma soprattutto per Auschwitz. La geografia della Shoah in Italia è anche fatta di luoghi di reclusione. Conosciamo i 28 campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale, ma furono probabilmente molti di più, perché spesso - è il caso di San Vittore a Milano - le carceri svolsero quel ruolo. E poi, dalla fine del 1943, i campi di concentramento e di transito: Fossoli di Carpi, in provincia di Modena; la Risiera di San Sabba a Trieste; Bolzano dall'agosto 1944; Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo. La geografia della Shoah in Italia, infine, è l'insieme dei luoghi di memoria che contribuiscono a mantenere vivo e vitale il ricordo di quelle vicende. Spesso sono luoghi visitabili o visibili: è così a Fossoli, alla Risiera, al Binario 21 a Milano. E poi ci sono i monumenti, le lapidi, le pietre di inciampo che popolano i marciapiedi delle nostre città e ci costringono a pensare dove mettiamo i piedi. Questo è dunque un viaggio nella memoria della deportazione, ma anche un modo per scoprire la storia negli spazi quotidiani delle nostre vite. Grazie a uno straordinario materiale iconografico, che unisce rari materiali d'epoca e immagini dell'oggi, un libro perché ciascuno di noi possa fare proprio l'ammonimento di Primo Levi: «Fa' che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai». -
Caporetto. Una storia diversa
A cent'anni dai fatti, un volume che getta nuova luce sulla tragedia di Caporetto, con uno straordinario apparato iconografico tratto dagli archivi ANSA e dei suoi partner. Come si è arrivati alla sconfitta di Caporetto? Quali sono le vere ragioni della più cocente disfatta dell'esercito italiano nella Grande Guerra, un evento entrato così in profondità nell'immaginario degli italiani da diventare sinonimo di sconfitta rovinosa? Il volume individua le premesse e traccia la cronaca di quel drammatico ottobre 1917, dando voce ai protagonisti, citando le loro testimonianze dirette o gli atti ufficiali degli eserciti che in quelle ore, in quei giorni, in quei mesi si fronteggiavano sul terreno. Una sorta di storia «in diretta», con la forza emozionale e cronachistica della narrazione. E, dopo l'offensiva austro-tedesca del 24 ottobre 1917, lenta e fatale, forse conseguenza diretta e necessaria della rotta di Caporetto, la ripresa: la resistenza sulla linea del Piave, il monte Grappa, il Montello, fino allo sfondamento di Vittorio Veneto, unica decisiva vittoria sul campo fra tutti i teatri della Grande Guerra. L'autore indaga gli errori di valutazione e le responsabilità (nient'affatto scontate) di Cadorna e Badoglio, approfondisce il ruolo della Marina, ricostruisce l'epopea degli Arditi. Un libro supportato da una minuziosa ricerca di fonti d'epoca, ma dallo stile scorrevole, arricchito da un apparato iconografico di grande valore. Immagini che mettono il lettore al centro dei fatti. Al centro della storia. -
Itinerari imperdibili in Savoia
Per molti secoli, la Savoia è stata «l'altra faccia» del Piemonte: un territorio transalpino che con il Nordovest ha condiviso storia, cultura, spesso costumi e tradizioni, pur mantenendo sempre una forte originalità, che ancora oggi ne fa un unicum fra tutte le regioni che si affacciano sulle Alpi occidentali. Terra variegata e mai abbastanza conosciuta, ricca di sfaccettature e differenze, proprio per questo la Savoia è in grado di accontentare ogni tipo di turista: da chi cerca una vacanza attiva all'appassionato di arte e storia, dall'escursionista che vuole esplorare una natura insieme aspra e caratterizzata da paesaggi straordinari a chi va a caccia di eccellenze enogastronomiche, fino al flâneur che ama girovagare per le sue nobili ed eleganti città per scoprirne i tesori segreti. Dai ghiacciai del Monte Bianco e della Vanoise alla secolare solennità della Grande Chartreuse, prima abbazia dell'ordine certosino, dalle vivaci cittadine di Annecy, Aix-les-Bains e Chambéry alla pace dei laghi Léman e Bourget: itinerari turistici per tutte le stagioni, adatti anche a famiglie con bambini. Per ogni itinerario, una scheda tecnica con tutte le informazioni utili, approfondimenti per conoscere meglio i luoghi visitati e un ricco apparato iconografico. -
Il grande Torino a fumetti
Un graphic novel per raccontare la storia e gli eroi del Grande Torino: la rivoluzione del presidente Novo e la paziente costruzione di una squadra riconosciuta tra le più forti di tutti i tempi, l'arrivo dell'uomo-simbolo Mazzola, il passaggio dal «metodo» al «sistema», i cinque irripetibili scudetti, il tragico periodo della guerra e poi la ripresa di Torino e dell'Italia, un momento in cui proprio i campioni dello sport furono essenziali per rimettere insieme i pezzi di una nazione uscita distrutta e lacerata dal conflitto. Sino al tragico epilogo del 4 maggio 1949 a Superga. Tavola dopo tavola, personaggi, storia, curiosità, vittorie, grandezza e nobiltà di una squadra entrata nella leggenda dello sport italiano, e non solo. Non soltanto una storia di sport. Un fumetto per entrare nel mito. -
Liguria nascosta
Dov'è l'«altra» cappella Sistina? E il più piccolo teatro del mondo? Quale straordinaria villa sul mar Ligure ha ospitato Shelley, Bocklin e i reali d'Inghilterra? In quale remoto specchio d'acqua sorge l'isola delle Tartarughe? E, ancora, dove si trova il campo di concentramento dei pisani sbaragliati alla Me-loria? Chi, ligure o soprattutto turista, crede di conoscere tutto della Liguria, rimarrà sorpreso dai segreti che questa regione nasconde. Se dite Liguria in Italia e nel mondo, chi vi ascolta penserà a Portofino, alle Cinque Terre, al pesto; alle belle spiagge delle riviere (magari un po' affollate e care), ai musei e all'Acquario di Genova, a Camogli, Noli. Luoghi conosciuti e apprezzati da tutti. Eppure, in Liguria, la bellezza non si è fermata li. Dietro le quinte, si trovano vertigini di bellezza e di incanti. Da Ponente a Levante, basta avere pazienza e curiosità. Chiese romaniche, santuari barocchi e castelli medievali, insospettabili raccolte d'arte, musei particolari e appartati, borghi, teatri, ponti, palazzi, cascate, acquedotti; tradizioni secolari, artigianati unici, storie di uomini e donne che sembrano romanzi, di nobili e popolani, condottieri e soldati, letterati e contadini. È una bellezza minuta, poco appariscente, spesso nascosta, che a volte sopravvive a stento, minacciata dall'incuria, aggrappata al lavoro di volontari appassionati. È soprattutto una bellezza fragile, e per questo ancora più emozionante da scoprire. -
Le più belle escursioni nelle valli di Lanzo. 30 itinerari per tutti. Ediz. a colori
Le valli di Lanzo non hanno bisogno di molte presentazioni: sono le montagne di Torino per antonomasia, quelle più prossime alla città, che disegnano il confine con la Savoia, frequentate dalle prime villeggiature e dai pionieri dell'alpinismo subalpino. Ma sono anche un ambiente fragile, minacciato dall'urbanizzazione selvaggia, che va difeso e preservato. Trenta escursioni di tutti i tipi, dalle passeggiate alle camminate più impegnative, su mulattiere e antichi ponti che scavalcano la Stura e i suoi affluenti, su sentieri che s'inerpicano verso colli e vette entrati nella storia, come il Rocciamelone, la Croce Rossa, la punta d'Arnas, la Torre d'Ovarda, la Bessanese, la Ciamarella e il gruppo delle Levanne. Fra panorami straordinari, immersi in una natura viva e vitale, in compagnia di stambecchi e fioriture d'incredibile bellezza; sulle tracce di Annibale, delle streghe, delle battaglie partigiane, delle miniere dismesse, delle ferrovie di montagna, di un'enogastronomia di eccellenza. Per ogni itinerario, un apparato iconografico inedito, una dettagliata scheda tecnica con cartina e tutte le informazioni utili, e approfondimenti per esplorare tutti gli aspetti di queste valli in cui storia, natura e cultura s'intrecciano. -
Il Glacier Express e le ferrovie a scartamento ridotto dal Bernina a Zermatt. Ediz. a colori
270 km a scartamento ridotto, 291 ponti, 91 tunnel, il superamento del passo dell'Oberalp a 2033 metri: il Glacier Express è un treno mitico, che dal 1930 collega tra loro le celebri località di Sankt Moritz e Zermatt. Nonostante l'aggettivo «espresso», il treno non è ad alta velocità; è anzi conosciuto come l'espresso più lento del mondo, visto che per completare il tracciato impiega sette ore e mezzo, con una velocità media di 33 km/h. Una linea (o, meglio, una straordinaria concatenazione di linee) che prende il nome dal ghiacciaio del Rodano e che, per l'arditezza delle opere d'arte e l'incredibile bellezza dei paesaggi attraversati, costituisce senza dubbio la più famosa e ambita ferrovia turistica del mondo. Nel volume Diego Vaschette ne racconta la storia, ricostruendo le varie fasi di ideazione e realizzazione di questa impressionante manifestazione del genio ferroviario europeo, analizza le caratteristiche tecniche dei manufatti e del materiale rotabile, porta il lettere a compiere un vero e proprio viaggio di scoperta del Glacier Express, anche grazie a un materiale fotografico realizzato ad hoc. Ma non solo: nel libro il lettore troverà anche storia e descrizione di tutte le principali linee che incrociano il cammino del Glacier Express e che sono, a loro volta, irripetibili esempi di ferrovie di montagna: dal Bernina all'Albula (entrambe Patrimonio dell'Umanità UNESCO dal 2008), dal Gornergrat alla ferrovia della Schöllenen. Per ogni tracciato: mappe, approfondimenti storici e tecnici, un itinerario di scoperta e tutte le informazioni pratiche per organizzare un viaggio sui trenini rossi svizzeri che ogni appassionato di ferrovie e ogni amante della montagna deve compiere almeno una volta nella vita. -
La donna di pietra
Della famiglia Verdier restano solo loro: Pierre e Claire, fratello, sorella. Lui, alpinista e guida alpina di eccezionale valore, ha interrotto di colpo una carriera folgorante e ha ripreso la fattoria di famiglia ai piedi del massiccio dell'Oisans. Lei vive a Parigi ed è una scienziata di successo. Della vita della sorella Pierre sa poco o nulla. Sa soltanto che gli fa visita due volte l'anno, immancabile, in quella vecchia casa famigliare di montagna dove nulla è cambiato. Stavolta, però, è diverso. Claire è tormentata da incubi terribili. Tutte le notti sogna una certa Vicky. Vicky che la chiama nel vento, Vicky agonizzante, Vicky che muore strangolata. Secondo Pierre i segreti e le nevrosi della sorella sono semplici debolezze. E tuttavia, in un mattino d'autunno imbiancato dalla prima neve della stagione, Claire esce di casa e non torna. Quando il suo corpo viene ritrovato, senza vita e vestito in modo strano, l'ispettore Portal non ha dubbi: è stata uccisa e Pierre è l'unico colpevole possibile, come dimostrano anche le impronte sulla scena del crimine. Ma la verità non è così lineare, e verrà fuori a poco a poco, in un teso e inaspettato susseguirsi di scoperte, che tiene il lettore inchiodato fino all'ultima pagina. -
L' arte nelle strade di Torino. Guida e scoperta dell'arte moderna e contemporanea in città
Quasi 500 opere tra monumenti, sculture, murales, installazioni, dall'Ottocento alla più stretta contemporaneità: Torino non è soltanto uno dei centri riconosciuti dell'arte contemporanea, ma anche una delle capitali internazionali dell'arte urbana e possiede un patrimonio straordinario, spesso sconosciuto ai più, eppure di eccezionale valore, disseminato su tutto il territorio urbano. Un libro per guidare il visitatore alla scoperta dell'arte di strada torinese: venti itinerari fra i quartieri cittadini, tra i palazzi e le pieghe più nascoste della città, per imparare a capire, attraverso un imponente apparato iconografico realizzato ad hoc, come a Torino l'arte dia davvero forma, colore e senso all'ambiente urbano. E al lettore che vorrà partire per questo viaggio di scoperta apparirà una città diversa, multicolore, raffinata e popolare, aulica e pop, in cui le piazze, le strade, i muri stessi sono opere d'arte. Una città in cui l'arte non è solo nei grandi musei, ma in mezzo a noi. -
35 borghi imperdibili di Langhe e Roero. Viaggio nel patrimonio mondiale dell'Unesco. Nuova ediz.
Antichi borghi arroccati sulle colline. Un paesaggio straordinario, caratterizzato da un connubio irripetibile di natura e lavoro umano, non a caso riconosciuto sito patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Castelli e vigneti, pievi campestri e palazzi nobiliari, eccellenze enogastronomiche e tracce pulsanti della grande storia (da Cavour alla Resistenza), fenomeni geologici unici e ambienti umani divenuti lo scenario indimenticabile di alcune delle opere più importanti di grandi scrittori come Pavese e Fenoglio. Tradizioni antiche, ma vive e capaci di segnare la vita quotidiana degli abitanti e dei turisti che decidono di trascorrere il loro tempo su queste colline. Itinerari d'accesso, musei, informazioni pratiche per la visita e il soggiorno, approfondimenti su storia, prodotti tipici, tradizioni culturali ed enogastronomiche. Langhe e Roero: imperdibili. A due passi da noi. -
35 borghi imperdibili della Liguria. Itinerari dal Ponente al Levante. Nuova ediz.
Sono piccoli centri urbani straordinari, unici per storia, architettura, contesto ambientale. Piccole meraviglie intatte, d'acqua e di pietra, ancora a misura umana, spesso nascoste o poco conosciute. Dal Ponente al Levante, dalla costa all'entroterra, dalla montagna al mare. Vicinissimi eppure fuori dal tempo. Castelli, abbazie, carruggi voltati e antichi ponti, capolavori d'arte, panorami irripetibili e cultura materiale. Itinerari di accesso, musei, informazioni pratiche per la visita, approfondimenti su prodotti tipici e tradizioni artigianali. 35 borghi d'autore da scoprire. -
Il pazzo col bisturi
Algeri, una giornata d'inverno. Il commissario Llob è di umore malmostoso, e la telefonata che riceve non migliora la situazione. È stato commesso un omicidio, ed è proprio l'assassino a raccontarglielo. Il «Pazzo col Bisturi», come la stampa subito lo definisce, è al suo primo fatto di sangue, ma ben presto sarà una vera emorragia. Chi è il Pazzo? Uno psicopatico? Un perverso? Llob non ci crede. Ogni omicidio è preparato con cura, eseguito nei minimi particolari, ed è sempre firmato L'uomo tortura le sue vittime, strappa loro il cuore e depone una stella nera sul cadavere. Implacabile. Imprevedibile. Imprendibile. Per tentare di porre fine alla scia di delitti che insanguina la città, al commissario non resta che cominciare un dialogo a distanza con il Pazzo, in un'Algeria sotto pressione, dilaniata da laceranti differenze sociali, che annuncia con folgorante capacità premonitrice i disastri della guerra civile e del fanatismo religioso degli ultimi anni. Una scrittura fiorita e violenta, ironica e sarcastica, che porta il lettore in un mondo solo in apparenza lontano. In realtà, i germi di quella violenza sono tra noi. -
Torino ieri e oggi. Storie e immagini della città che cambia. Ediz. illustrata
In bilico tra passato e presente, un libro per raccontare com'è cambiata Torino nell'ultimo secolo, immagine dopo immagine. Una selezione di luoghi chiave, emblematici del mutamento che, a partire dalla fine dell'Ottocento, ha plasmato la fisionomia e il senso stesso della città. Un confronto tra fotografie d'epoca e immagini realizzate oggi, in cui l'inquadratura contemporanea riproduce con straordinaria esattezza taglio e prospettiva dello scatto storico: un modo originale per comprendere identità e differenze dell'ambiente urbano, per dare concretezza al cambiamento, per visualizzarlo, per esplorarlo. Il Po e le sue rive, i ponti, la collina, le barriere daziarie, le caserme, le vie e le piazze del centro e delle periferie, le ferrovie e le stazioni. E, per ogni luogo, una storia: il racconto del cambiamento attraverso le immagini, le parole della ricerca storica e le mappe d'epoca. Un viaggio straordinario nella città che cambia. Uno strumento nuovo per ricordare (per imparare) com'eravamo e che cosa siamo diventati. -
Piemonte nascosto. 55 luoghi da scoprire e visitare
Dove si trova il più grande ciclo pittorico medievale del Piemonte? E in quale chiesa di campagna si può ammirare la cappella Sistina piemontese? Dove si possono scoprire le tracce di uno dei più grandi «supervulcani» fossili del mondo, ormai estinto, ma capace di modellare un territorio amplissimo e insospettabile? In quale valle alpina sono conservati il mantello nuziale di Maria Antonietta e il drappo funebre di Luigi XIV? Chi, piemontese o turista, pensa di conoscere tutto del Piemonte, rimarrà sorpreso dai segreti che questa regione nasconde. Perché al di là delle città, delle regge sabaude, dei sacri monti e dei beni UNESCO, esiste un Piemonte «laterale» straordinario, inatteso, variegato, prezioso, che attende soltanto d'essere scoperto. È un Piemonte policentrico, fatto di storia e di storie, di chiese romaniche e castelli medievali, d'arte e mestieri scomparsi, di capolavori architettonici nascosti e residenze nobiliari di straordinaria ricchezza decorativa, di musei curiosi e spesso irripetibili, perché espressione unica della storia e delle tradizioni di un territorio stratificato e delle comunità che per secoli l'hanno abitato. 55 luoghi da non perdere. Per ognuno, una descrizione, le informazioni per la visita, un apparato iconografico realizzato ad hoc. -
Torino. La città dell'automobile. Un secolo di industria dalle origini a oggi
Torino e l'automobile: un legame inscindibile, quasi ovvio. In realtà, la nascita dell'industria automobilistica in città non fu un evento scontato. Dopo la perdita del ruolo di capitale e il dissesto delle maggiori banche locali, protagoniste di infelici speculazioni finanziarie, le condizioni socioeconomiche della città erano tutt'altro che favorevoli. Proprio alla fine dell'Ottocento, però, cominciarono a riversarsi nel capoluogo piemontese importanti flussi finanziari, spesso provenienti dalle rendite fondiarie di cui erano titolari le famiglie più facoltose della città. All'epoca, quel che veniva dalla Francia continuava a far testo a Torino. E l'industria automobilistica transalpina faceva scuola in Europa. Fu l'inizio di un'avventura durata più di un secolo. Un volume inedito per raccontare il connubio fra Torino e l'automobile: l'epopea delle origini (con il censimento puntuale delle aziende, la localizzazione degli stabilimenti e il racconto delle vicende, spesso sconfinante nel mito, delle numerose sigle attive agli albori del Novecento), le grandi aziende pionieristiche e i loro fondatori, l'espansione tumultuosa in occasione dello sforzo bellico per la Grande Guerra, le prime corse e le grandi esposizioni, la nascita dell'Automobile Club e poi l'affermazione della FIAT, per molti anni il simbolo stesso di Torino e punto di arrivo dei lavoratori provenienti da tutta Italia, soprattutto dal Sud. In un libro dallo stile rigoroso ma agile, arricchito dalle immagini dei più importanti archivi cittadini e nazionali, la corsa alla modernità di una città intera.