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Capolavori e meraviglie del cimitero monumentale Torino. Ediz. illustrata
A Torino c'è una città nella città: il Cimitero Monumentale. Una città bellissima eppure non abbastanza nota, costellata di capolavori d'arte e architettura, un ambiente unico, testimone fedele della ricchezza culturale della società che l'ha prodotta e che in essa si specchia e si rappresenta. Un vero e proprio museo a cielo aperto, in cui si può ammirare un'irripetibile successione di stili e materiali, di capolavori prodotti da artisti di valore internazionale, ai loro tempi protagonisti dell'edificazione e dell'ornamento della «città dei vivi»: scultori e architetti come Bistolfi e Vela, Canonica e Reduzzi, Velati Bellini e Rubino, e poi ancora Tabacchi, Mollino, Mastroianni... Dal neoclassico all'eclettismo, dall'Art Nouveau al contemporaneo, questo libro è una guida alla scoperta del Cimitero Monumentale: la storia, l'inquadramento artistico, una serie di percorsi dí visita con mappe per l'individuazione dei capolavori e soprattutto una sequenza di straordinarie immagini fotografiche realizzate ad hoc. Uno strumento indispensabile per i torinesi, per i turisti colti e per i viaggiatori. Per scoprire le meraviglie - spesso nascoste, quasi sempre poco frequentate - di quest'«altra Torino». Per conoscere nell'intimo la natura e lo spirito della città. -
Neofascismi
Il fascismo non si è esaurito con la fine del ventennio mussoliniano: da settant'anni, la storia dell'estrema destra si accompagna a quella della Repubblica italiana «nata dalla Resistenza». Per più aspetti, anzi, ne è una sorta di reciproco inverso, che nega nella maniera più violenta la legittimità politica delle istituzioni democratiche, denunciate come una perversione dell'ordine naturale delle cose. Questo libro è dunque un viaggio: dalla RSI a CasaPound. I presupposti ideologici, i riferimenti culturali, gli autori e i rappresentanti politici, i protagonisti dell'eversione, i movimenti, la nebulosa di sigle e riviste: per la prima volta, l'analisi puntuale, spietata e informata di un'area di pensiero e d'azione sfaccettata e complessa. Un'ombra nera che ha attraversato tutto il dopoguerra. Fino alla destra radicale di oggi. Fino alla sua aggressiva ambizione di rappresentare il territorio sociale dell'esclusione, indicandogli cause di disagio immediatamente condivisibili: immigrazione, «poteri forti», furto del lavoro, complotti. Perché è necessario capire che la forza del radicalismo di destra è direttamente proporzionale alla crisi della democrazia sociale. Più indietreggia la seconda, maggiori sono gli spazi per il primo. Così è stato in passato, così sarà per i tempi a venire. Un libro per approfondire, analizzare, comprendere. Uno strumento per trovare le risposte alla tragica complessità del nostro presente. -
Insetti pericolosi
Leo Delfos è tornato nella natia Giaveno per godersi la meritata pensione, dopo decenni di lavoro alla Omicidi di Parigi. Nei suoi progetti ci sono l'orto e il relax, ma Fabio Di Giovine, comandante dei carabinieri del paese, lo coinvolge nelle indagini sul colombiano Eriberto Díaz, trovato senza vita nella sua camera per un'overdose di aconitina, farmaco assunto per curare una rara sindrome cardiaca. I primi riscontri sul cadavere fanno pensare anche a un avvelenamento da una sostanza simile al curaro, ma i superiori di Di Giovine sembrano avere una gran fretta di chiudere il caso. Qualcosa non torna, e Leo e Di Giovine indagano in via ufficiosa. I sospetti non mancano: la domestica; un'entomologa, il cui fratello è stato assassinato proprio in Colombia; il segretario di Díaz. Leo prende contatto con alcuni ex colleghi e apre uno spiraglio sul passato della vittima, poi torna a Parigi dove, in modo non proprio ortodosso, raccoglie notizie su una strana associazione, Salida, che si era formata tra studenti dell'Università di San José in Costa Rica e sembra avere a che fare con Díaz. Ma poi, com'è davvero morto Díaz? Perché, dopo aver assunto una prima dose di aconitina, ne ha presa una seconda poche ore dopo? -
L' Italia dei narcopadrini
Il racconto di un'inchiesta sul narcotraffico mai condotta tra Sudamerica, USA e Italia. Un'inedita collaborazione mafia-'ndrangheta-narcos. L'ascesa e la caduta delle famiglie Badalamenti e Cuntrera. Alcuni fra i momenti e i personaggi più controversi, irrisolti e drammatici della storia italiana recente: Giovanni Falcone e l'inchiesta Pizza Connection, le bombe mafiose del 1992-93 e l'alleggerimento della legislazione antimafia, il Capitano Ultimo e Francesco Pazienza, Tommaso Buscetta e Gaetano Badalamenti. La DEA, la CIA, l'FBI, i Carabinieri, i Servizi. Agenti sotto copertura, operazioni internazionali congiunte, intercettazioni, appostamenti, inchieste bancarie. Milano, Torino, Manhattan, Miami, Medellin, Las Vegas, il Canada, l'Andalusia, l'Olanda e la Svizzera. Vent'anni di indagini. Una narrazione senza pause, incalzante e sinuosa, sulle tracce dei fiumi di cocaina che dal Sudamerica sfociano in Europa. Gli atti d'indagine di alcuni fra i più clamorosi processi per droga mai celebrati in Italia. Colpi di scena investigativi, processuali e non: perché la droga non è mai solo droga. Tutt'intorno c'è la nostra economia. La nostra politica. La nostra storia. -
Escursioni per tutti nelle valli del Monte Bianco. Nuova ediz.
Il tetto d'Europa. Crocevia simbolico della cultura alpina, a cavallo tra Italia, Francia e Svizzera. Un comprensorio sfaccettato, ma caratterizzato da un'omogeneità storica e ambientale che lo rende un unicum fra le montagne d'Europa. Le cime più alte del continente, ghiacciai imponenti, vette che hanno fatto la storia dell'alpinismo. Un polo del turismo internazionale, un territorio servito da infrastrutture modernissime, ma tanto ampio e articolato da nascondere angoli quasi inaccessibili, dove la natura mantiene intatta tutta la sua forza. Per esplorare il Monte Bianco. Ci vuole qualcosa di più della solita guida. Dunque, questo libro è uno strumento mai tentato che, valle per valle, consente di scoprire, a piedi o sulle racchette da neve, tutti i volti del grande gruppo montuoso: Valdigne e valle del Piccolo San Bernardo, Courmayeur, val Fernet e val Veny, le grandi escursioni del settore francese, Chamonix con i suoi straordinari ghiacciai, e infine il versante svizzero, forse il meno conosciuto e il più selvaggio, ricco di sorprese e paesaggi indimenticabili. -
1938. Francamente razzisti. Le leggi razziali in Italia
Settembre-novembre 1938: il regime fascista promulga le «leggi razziali» contro la minoranza ebraica. Sottoscritte dalla monarchia, applicate con solerzia dalla pubblica amministrazione, segnano la radicalizzazione del regime e stravolgono la vita di migliaia di italiani, contribuendo al loro sterminio. E tuttavia il significato di quei provvedimenti va oltre il genocidio che ne fu l'esito finale: la loro ragion d'essere riposava nella distruzione delle esistenze civili e sociali, nella stigmatizzazione, nella persecuzione di una parte degli italiani, ai quali venivano revocati i diritti di cittadinanza. Qui si trova il loro cuore pulsante. Un cuore nero e feroce, che questo libro descrive senza indulgenze, senza dare spazio ad alibi (come quello, spesso evocato, delle supposte concessioni al «camerata germanico») o ad attenuanti. Anzi, del razzismo di Stato il libro ricostruisce il progetto politico e i precedenti ideologici, chiarendo, una volta per tutte, che la discriminazione (spesso l'assassinio) di migliaia di donne e uomini indifesi si alimentò della volontaria compartecipazione di un gran numero di corresponsabili. Senza di loro, ben poco si sarebbe potuto fare. E una parte dell'Italia, non solo quella fascista, vi concorse in maniera diretta o indiretta. -
Treni e ferrovie del Piemonte. Ediz. a colori
In questo volume, frutto di anni di ricerche e di un'ampia esperienza editoriale sull'argomento, Diego Vaschetto descrive storia e caratteristiche tecniche delle ferrovie piemontesi, dalle origini a oggi. Dalla Torino-Genova, la prima ferrovia del neonato regno d'Italia, alla Torino-Modane, che poté contare sull'avveniristico (per i tempi) traforo del Fréjus. La rete delle piccole ferrovie secondarie del Torinese, i nodi di Chivasso, Acqui Terme, Cuneo, Casale Monferrato e Novara, sorti per facilitare le connessioni con il capoluogo, spesso a supporto di uno sviluppo industriale di cui, oggi, i tracciati ferroviari sono l'unica traccia sopravvissuta, talora conservata sotto forma di ferrovia turistica. E poi il presente, con la nuova alta velocità Torino-Milano, su cui un treno ha viaggiato a quasi 400 chilometri all'ora. Per ogni capitolo, la storia della linea ferroviaria e delle opere d'ingegneria che la caratterizzano, la descrizione del materiale rotabile, la cronaca delle vicende che ne hanno segnato nascita e sviluppo. Tra passato e presente, un libro che racconta le ferrovie e i treni del Piemonte di ieri e di oggi, con un apparato iconografico, d'epoca e contemporaneo, approfondimenti e cartine realizzate ad hoc. -
L' odore dell'ombra
Edoardo, avvocato affermato, separato, bon vivant, perde il figlio per una dose di droga tagliata male. E tutto cambia, per lui, all'improvviso. La vita mondana non lo attrae più, si abbrutisce, la mattina va in studio a pezzi. In una delle molte notti trascorse a vagare per la città incontra un clochard. Si rivedono, e il clochard racconta di essere stato un farmacista galenico, e racconta a Edoardo di veleni naturali, erbe che uccidono, estratti vegetali letali. In Edoardo scatta una molla: strapperà al clochard i segreti della chimica, conoscerà le formule per ottenere preparati mortali. E da quel momento comincerà una devastante serie di omicidi fra i pusher della città, mentre la polizia da un lato brancolerà nel buio, e dall'altro dovrà reagire a quella criminale sostituzione di compiti. La sfida si farà rovente quando il fratello di Edoardo, medico legale e fi danzato della responsabile della Omicidi, sarà incaricato di esaminare i cadaveri dei pusher... -
Le dieci donne spia che hanno fatto la storia
Tutti conoscono Mata Hari, danzatrice, avventuriera e spia, destinata a scivolare sul terreno del doppio gioco. Ma la bella olandese non è l'unica donna ad aver meritato un posto nella storia dello spionaggio: sono da ricordare anche Gertude Bell, archeologa britannica che insieme a Lawrence d'Arabia operò in Medio Oriente e contribuì alla «creazione» dell'Iraq; la temibile e misteriosa Fraülein Doktor, al secolo Elsbeth Schragmüller, implacabile istruttrice di spie nella Germania delle due guerre mondiali; la principessa indiana Noor Inayat Khan, che nella Francia occupata dai nazisti lavorò come operatore radio SOE in supporto alla Resistenza; la Venere Nera Joséphine Baker, che allo scoppio della seconda guerra mondiale senza alcuna esitazione si mise al servizio della Francia, la sua patria di adozione. E ancora, quanti conoscono la figura di Virginia Hall, la «signora che zoppica», spia del SOE e poi dell'OSS che divenne l'ossessione di Klaus Barbie (il famigerato boia di Lione), che non riusciva a capire come una donna, per di più con una gamba di legno, potesse tenere in scacco i servizi di sicurezza nazisti? E infine, per arrivare ai giorni nostri, lasciano a bocca aperta l'incredibile storia di Ana Belén Montes, che per anni dal suo ufficio nel cuore dell'intelligence statunitense , svolse attività di spionaggio per Cuba; e quella di Anna Chapman, conosciuta come Anna la Rossa, spia negli USA per conto di Putin, scoperta, arrestata e rimpatriata in Russia, dov'è ora una vera e propria star dei rotocalchi. Donne che, nel bene e nel male, sono state straordinarie: capaci di emergere in un settore dominato dagli uomini grazie alla loro tenacia, all'intelligenza, alla forza di volontà e all'astuzia. -
Cammini storici del Piemonte
Una guida che propone ai lettori un atlante dei cammini storico-devozionali piemontesi. Dalle Vie Francigene (del Gran San Bernardo e del Moncenisio-Monginevro) al Cammino di Don Bosco; dal Cammino di San Carlo, che congiunge Arona a Viverone attraverso i Sacri Monti di Oropa, Varalllo e Orta, passando per i santuari di Graglia e della Brughiera; dalla Superga-Crea, che attraversa la collina torinese e il Monferrato, alla Glorieuse Rentrée dei Valdesi dalla Svizzera alla val Pellice; dal Cammino Eusebiano, che congiunge Vercelli a Crea e a Oropa, all'antica Via Francisca novarese, sui passi dei pellegrini che dal Nord Europa, attraverso il Sempione, scendevano nella pianura padana, fino alla Via Romea canavesana, storico trait-d'union tra Ivrea e Vercelli. Tutti i percorsi sono corredati da un apparato iconografico realizzato ad hoc e sono raccontati nel dettaglio, con descrizione delle tappe e approfondimenti sulle straordinarie emergenze storico-artistico-ambientali dei luoghi, e completati da una scheda tecnica con cartine, tempi e dislivelli. Un libro per camminare lento, e (ri)scoprire una regione, il Piemonte, al centro dell'Europa e della sua storia. -
35 borghi imperdibili. Piemonte
Sono piccoli centri urbani straordinari. Piccoli gioielli intatti, spesso nascosti o poco conosciuti. Unici per storia, architettura, contesto ambientale. Dalle Alpi alle colline di Langhe e Monferrato, dalla pianura vercellese all'Ossola, dal Verbano all'Alessandrino. Castelli, santuari, edilizia tradizionale, capolavori d'arte, panorami irripetibili e cultura materiale. Itinerari di accesso, musei, informazioni pratiche per la visita, approfondimenti su prodotti tipici e tradizioni artigianali. 35 borghi d'autore. Da scoprire assolutamente. -
Rimedi, cibi e altre stranezze della tradizione piemontese
Un viaggio nel tempo per riscoprire un mondo perduto: quello dei rimedi naturali della medicina popolare, dei cibi e dei metodi di preparazione antichi, dei lavori che non ci sono più. Quando non c'erano i frigoriferi, c'erano le olle per conservare i cibi; quando ancora non esistevano i fast-food, c'era il salampatata. In Piemonte non si usava l'olio di oliva, perché c'era quello di marmota. Prima dell'autodiagnosi su Internet, si andava dal guaritore. Prima, insomma, che la modernità imponesse i suoi ritmi e i suoi valori, c'era un Piemonte diverso, fatto di mestieri legati al territorio, come nel caso dei calcinai di Rorà o dei coltivatori di bigàt; di prodotti locali come le farine di castagne e il sidro; di figure a metà fra la medicina e la superstizione come i soffiatori di fuoco di Sant'Antonio. Questo Piemonte che non esiste più è tutto nelle pagine di questo libro, raccontato con l'aiuto di straordinarie immagini d'epoca provenienti da diversi archivi pubblici e privati del territorio. -
Bestiario torinese. Sculture di animali a Torino
Una passeggiata inedita tra le vie di Torino. Con lo sguardo sollevato su monumenti, palazzi, portoni, su elementi decorativi in bronzo o in marino (ma non solo), per scoprire tutti gli animali che, silenziosi ed enigmatici, popolano la città, ostentati o nascosti. Un libro per imparare a vederli, per raccoglierli in una sorta di ""codex bestiarum"""", quasi catalogandoli. Di ciascun animale si è voluto investigare il significato ricorrendo a varie chiavi di lettura, come il simbolismo giudaico-cristiano, quello esoterico e persino (nella città che conserva importanti espressioni dell'antica civiltà dei Faraoni) l'egittologia. E di tutti è stata mappata la multiforme presenza nel tessuto urbano, immortalata grazie a una straordinaria sequenza di immagini fotografiche d'autore realizzate ad hoc. Tra arte e storia, curiosità ed erudizione, un libro mai tentato. Un originale safari tra le vie della città, per partire alla scoperta di una Torino diversa."" -
Roghi ed eresie in Piemonte
Dall'anno Mille fino alle soglie della Rivoluzione francese, il Piemonte è stato percorso da una lunga serie di movimenti ereticali, che hanno trovato fertile terreno in una regione di confine, naturale luogo di passaggio di idee e di influenze culturali da e verso l'Europa. Dai Catari di Monforte d'Alba agli Apostolici di Fra Dolcino nel Biellese, dalla parabola degli Umiliati alessandrini all'eresia Valdese, dagli Ugonotti delle valli alpine alle grandi figure della Riforma radicale, questo libro indaga l'appassionante vicenda delle dissidenze religiose piemontesi. Storie di persecuzioni, di processi e roghi, ma anche grandi figure di inquisitori, che spesso rischiavano e talvolta perdevano la vita nel tentativo di ristabilire l'ortodossia della fede. Non manca un capitolo dedicato alle meno note vicende della stregoneria, della magia e della loro repressione, in particolare tra Langhe e Monferrato alessandrino, in quei territori di transizione fra Mediterraneo e Nord Europa che fino all'arrivo delle truppe napoleoniche sono stati teatro di guerre senza quartiere, di pestilenze e carestie, in cui spesso le ""streghe"""" diventavano il capro espiatorio di lotte politiche e crisi economiche ricorrenti."" -
A piedi sul mare nel Levante ligure
Dopo ""A piedi sul mare"""" (ormai esaurito), """"Sentieri sul mare"""" e """"Sentieri del Ponente ligure"""", Diego Vaschetto torna a cimentarsi con le escursioni in Liguria, questa volta proponendo un'inedita selezione di itinerari nel Levante, da Bogliasco a Lerici. Escursioni mai scontate, spesso poco o mai pubblicate, tutte di straordinario valore panoramico, in alcuni dei tratti di costa più spettacolari e celebrati del Mediterraneo. Le dirute scogliere di Tramonti, solcate da vie scalinate di vertiginosa bellezza, e i millenari sentieri che percorrono il golfo del Tigullio, le Cinque Terre più nascoste e le scogliere tra Levanto, Moneglia e Sestri, le bellezze appartate di Framura e i segreti del golfo Paradiso, Zoagli e i suoi sentieri di mezza montagna con straordinarie visioni sul mare, l'immediato entroterra di Camogli e le estreme propaggini della città di Genova. Itinerari per tutti, realizzabili in giornata o anche in poche ore e, soprattutto, in ogni periodo dell'anno. Sempre con il mare negli occhi. Una guida completa e originale: cartine, livelli di difficoltà, tempi di percorrenza, periodo consigliato e un ricchissimo e inedito apparato iconografico. Per ciascun percorso, approfondimenti storici, artistici e naturalistici offrono al lettore l'opportunità di conoscere meglio i luoghi visitati. A piedi sul mare. A due passi dalle spiagge della Liguria."" -
Non mi toccare
Susanna vive alle Faer Øer e fa la traduttrice. È affetta da aptofobia, la paura di essere toccati. La sua è una storia terribile. Sei anni prima, a Torino, i suoi colleghi di lavoro Linda e Ivan vengono massacrati a colpi di pistola. E proprio Susanna, uscita poco prima per una commissione casuale, trova i loro cadaveri rientrando in ufficio. «La strage di via Catania»: qualcuno la ricorderà, perché così si affrettarono a battezzarla giornali e televisioni. Le cause del doppio omicidio restano oscure, ma una cosa appare subito evidente: l'assassino vuole (deve?) finire il lavoro. E Susanna scappa: lascia Torino e si nasconde in Sardegna, poi in Islanda, infine alle isole Faer Øer. Lì, in una casa a picco sulla scogliera, perduta tra l'infinita gamma di grigi del cielo nordico e la perpetua, gelida mobilità dell'oceano, racconta la sua storia a un testimone, un torinese incontrato a Reykyavík (per caso? esiste il caso?). Sarà proprio lui, che di mestiere scrive romanzi noir, a raccontarci la storia che abbiamo fra le mani. Nella quale, però, finisce per rimanere invischiato - ma potrebbe succedere anche a te, che stai leggendo questo risvolto di copertina. Perché le sorprese non sono finite. In un mattino battuto dalla pioggia e dal vento artico, Susanna vede una figura vestita di scuro che passeggia sul bordo della falesia. La riconosce. Va in scena un nuovo incubo. L'ultimo? -
Granata! Storia del Toro a fumetti
Mauro Alberti è uno dei tanti campioncini in erba che giocano a pallone nei campetti di periferia nella speranza che qualche osservatore di grandi club posi gli occhi su di loro. Nello stesso giorno in cui questo sogno potrebbe realizzarsi (la Juve e il Torino sono entrambi interessati, e giocano un vero e proprio derby per accaparrarsi il suo talento), Mauro incontra un vecchio tifoso da cui apprende la grandezza della storia del Toro attraverso un viaggio nei luoghi della città che hanno segnato la storia granata. Dalla fondazione della società alla rinascita dello Stadio Filadelfia, dal Grande Torino al mitico scudetto dei «gemelli del goal» sino al ritrovamento di un vero cimelio granata, Mauro in una giornata imparerà a conoscere eventi e personaggi che hanno creato la leggenda del Toro e alla fine maturerà la decisione che darà una svolta alla sua vita. La storia di una squadra unica e irripetibile: un fumetto adatto a tutti, grandi e piccoli. Purché in maglia granata. -
35 borghi montani imperdibili. Lombardia
C'è una Lombardia meno nota di quella delle grandi città, dei celebri monumenti e musei, dei laghi e delle fiere internazionali: è la Lombardia dei borghi di montagna. Ve ne sono molti ricchi di storia e di fascino, immersi in meravigliosi e incontaminati ambienti naturali, pieni di belle cose da fare e da vedere. Ottime mete per ogni stagione, alcune a breve distanza o facilmente raggiungibili, altre più lontane e quasi inaccessibili. Che siate sportivi o golosi, in cerca di avventura oppure di relax, troverete sempre località che rispondono ai vostri desideri. Paesini che sembrano sospesi nel cielo e nel tempo, moderni centri di villeggiatura attrezzati di tutto punto, teatri di coinvolgenti feste popolari, oasi di tranquillità che non potrebbero essere più discordanti con i ritmi frenetici del «piano», pur appartenendo alla stessa regione. I volti dei borghi montani lombardi sono tanti e variegati, celebrati e sfuggenti, misteriosi e sorprendenti. Questo libro fornisce informazioni utili e aggiornate per la visita e il soggiorno, che sia di poche ore o per una vacanza intera, oltre a notizie su storia, personaggi, natura, dove dormire e che cosa mangiare, eventi, escursioni e curiosità. -
Itinerari imperdibili Loira
Sono circa 300 i castelli reali e le residenze aristocratiche costruiti lungo il corso della Loira, grande fiume navigabile che la corte e la nobiltà francese elessero come luogo ideale di soggiorno. Nelle loro architetture, Patrimonio dell'Umanità UNESCO, si riflette il genio creativo di scultori, pittori e architetti chiamati dai sovrani a progettare irripetibili luoghi di delizie. Tra loro anche Leonardo, arrivato dall'Italia nel 1517, atteso nel castello dí Amboise da Francesco I in persona. I castelli della Loira andrebbero visitati tutti: ognuno nasconde tesori, aneddoti e segreti che aiutano a ricomporre la grande storia d'Europa. Il consiglio, però, è scoprire i più noti - Chambord, Amboise, Tours, Villandry, Saumur o Chinon - arrivandoci da vie secondarie, magari le ciclabili che attraversano campagne, paesini e frazioni, regalando scorci inediti di paesaggio. E dedicare un po' di tempo anche ai castelli di cui si parla meno, come quelli di Maintenon o di Beauregard. E poi ci sono le grandiose abbazie e le cattedrali di Chartres e di Tours, le grotte trogloditiche e i vigneti che hanno contribuito a costruire la fama dei vini francesi: se la Loira è una delle mete turistiche più visitate di Francia, una ragione c'è... Una guida d'autore, per partire alla scoperta della douce France: schede tecniche con tutte le informazioni utili, approfondimenti su storia, arte, tradizioni ed enogastronomia, e un ricchissimo apparato iconografico. -
35 castelli imperdibili. Lombardia
La Lombardia è terra di castelli. Ve ne sono a decine, sparsi su tutto il territorio, anche se in maniera non omogenea: che siano austere sentinelle a guardia di impervie vallate oppure grandi fortezze che dominano la pianura, conservano intatto il fascino di chi è stato testimone della Storia. Questo libro non è, però, la solita «guida turistica» che elenca in maniera asettica edifici, capolavori e artisti. È una narrazione che conduce per mano il visitatore a rivivere le tante vicende, a volte eroiche e altre macabre, che si sono svolte tra le loro mura e a conoscere i protagonisti che ne hanno segnato il destino. Molti castelli conobbero il loro momento di maggior splendore durante l'epoca dei Visconti e degli Sforza, altri vennero costruiti per contrastarne le ambizioni, finendo contesi tra il ducato di Milano e la Serenissima. Figure icastiche come quelle di Ottone, Bernabò e Gian Galeazzo Visconti o Francesco Sforza, donne risolute come Bianca Maria oppure vittime come Beatrice di Tenda, guerrieri indomiti come Bartolomeo Colleoni sono solo alcuni dei personaggi che rivivono in queste pagine, lungo un percorso rigorosamente documentato (pur senza rinunciare, quando merita, alla leggenda) ma narrato con stile accattivante e godibile.