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L' uomo sbagliato
Un uomo e una donna che avrebbero potuto non incontrarsi mai scivolano invece nella storia contro cui non puoi niente: quella che ti mozza il fiato, quella in cui l'eros si trasforma a poco a poco in amore. Sullo sfondo, una Milano alto borghese, quella delle strade discrete e dei cortili nascosti, dove la ricchezza fa da barriera al frastuono del traffico. In casa Stucchi-Lanzone il potere economico è un'eredità femminile: da cinque generazioni la donna più forte e volitiva, gestisce l'impresa di costruzioni di famiglia con polso inflessibile. Finché Francesca, l'ultima delle eredi, non incontra Riccardo, spericolato e misterioso uomo d'affari del Sud: l'uomo sbagliato. Sposato, come lei. È troppo diverso. Per ambiente, storia, tradizioni, etica. Fermarsi è difficile. Impossibile. E ogni volta sono lacrime e sofferenza, sesso e desiderio, bisogno di abbandono e paura di lasciarsi andare. Ma per quanto tempo si può giocare mantenendo il controllo della partita? Riccardo nasconde un segreto che Francesca non riesce a penetrare, lacerata fra la carne e gli obblighi di un matrimonio e di una classe sociale che è diventata la sua. Una storia torrida che entra nella pelle con la dolcezza di una canzone d'amore. Musica e tessuto narrativo sfumano una nell'altro: dove non arrivano le parole, arrivano le canzoni. Perché, come diceva François Truffaut, ""le canzoni d'amore sono stupide; e più sono stupide, più sono vere""""."" -
Il racconto di Sonecka
Marina Cvetaeva vive in Francia, in esilio dopo la Rivoluzione russa, quando riceve la notizia della morte prematura dell'attrice Sofia Gollidej, detta Sonecka, la sua amica più cara. Per mantenere vivo il ricordo dell'amica, Marina si getta d'impulso a scrivere ""Il racconto di Sonecka"""", una favola poetica a metà tra sogno e realtà, in cui ci tramanda l'immagine di una donna eternamente giovane, sorridente, allegra, pronta allo scherzo e al travestimento. La piccola Sofia, brillante allieva di una scuola di teatro, ha sedotto e incantato Marina con la sua vitalità e il suo entusiasmo."" -
Da una stanza all'altra
Virginia Woolf, Jane Austen, Emily Dickinson, Caterina Percoto, Katherine Mansfield, Anaïs Nin. Sei scrittrici che hanno sentito la necessità di uscire dalla nicchia della propria vita, per affermare la propria individualità, prima che il seme della creazione artistica venisse soffocato. Sei modi diversi di comporre la lacerazione tra vita quotidiana e vocazione alla scrittura, di essere in solitudine, di rivendicare con audacia la propria ""stanza interiore""""."" -
Il resto è silenzio
Tre coppie di sorelle: a Roma, a Sarajevo assediata, nella Tebe del Mito. Sara, voce narrante che ha accolto in casa la fuggiasca Musnida, contro il parere di sua sorella. Musnida, ombra opaca di una sorella eroina, morta per tentare di seppellire un fratello nemico: l'Antigone di Sarajevo. Ismene, sorella oscura dell'Antigone tebana, che rifiuta l'eroismo ma non rinuncia a pensare. Un continuo oscillare fra passato e presente, fra vita quotidiana e tragedia, in cui rimbalzano come in un gioco di specchi gli interrogativi dell'oggi: le guerre, le barriere fra le persone e le identità, la paura dell'Altro che fa scudo alla paura di ascoltare noi stessi. -
Giù tra le donne
Scarlet è il personaggio chiave della storia. Rimasta incinta alla sua prima esperienza sessuale, cerca di barcamenarsi tra la furiosa indipendenza della madre e l'infelicità di Susan, la sua matrigna. Intorno a Scarlet motano le vicende delle varie amiche, la cui vita esiste solo in relazione agli uomini che le schiacciano, le picchiano e le sottomettono ai loro desideri... Storie di donne singolari che cercano di sopravvivere e di riscattare se stesse. Prefazione di Carlo Pagetti. -
Un sacco di benedizioni
Wilmet, una donna graziosa, non più giovanissima, felicemente sposata e un po' annoiata della sua monotona felicità, incontra alla funzione domenicale della vicina parrocchia, Piers Longridge, fratello di una sua vecchia amica, scapolo e intrigante. Piers non si è sposato ""perché le donne al giorno d'oggi hanno troppe pretese..."""", dice occhieggiando Wilmet con aria provocante. Molte cose poi succederanno, nessuna troppo tragica o decisiva, come spesso accade nella vita di tutti i giorni, ma sempre curiose e sorprendenti."" -
Gli strumenti di tortura
Come ha scritto un commentatore, le armi naturali dell'aguzzino sono i pugni e i calci. In effetti, non gli occorre nient'altro per infliggere dolore. Ma, in realtà, queste ""armi naturali"""" non sono mai state sufficienti, e la scelerata epopea della tortura testimonia l'uso dei più vari e inventivi strumenti di sofferenza, dagli schiacciapollici alle droghe allucinogene, solo per fare un paio di esempi. Il volume in oggetto, a documentazione di questo terribile filo rosso che percorre la storia dell'umanità, propone la ricostruzione dettagliata di tutte le tecniche usate dai carnefici di ogni tempo e luogo, spaziando dalle più antiche alle più moderne e sofisticate e prendendo in considerazione differenze e parallelismi tra le pratiche adottate nei diversi paesi che ancora oggi vi fanno ricorso. I diversi metodi sono raggruppati in base al """"principio"""" su cui si fondano: dagli stiramenti agli schiacciamenti, dai supplizi inferti con l'acqua alle tecniche che impiegano il fuoco, dalle scosse elettriche alle diverse forme di tortura psicologica, per arrivare alla soluzione estrema della pena capitale. Le numerose incisioni d'epoca e le fotografie riprodotte accrescono il valore documentale del volume, il quale offre ai lettori un approccio critico e approfondito a questa tematica inquietante e, purtroppo, tragicamente attuale in molte regioni del mondo."" -
I colori di Murano nell'800-The colours of Murano in the XIX century. Ediz. bilingue
Dall'indice del libro: Il vetro di Murano dell'800; Salviati e il Museo di South Kensington; Materie prime rilevate nei ricettari vetrari del XIX secolo; Le perle veneziane: un tesoro da scoprire; Tavole; Schede; Fotografie e disegni tratti dai cataloghi dell'epoca; Bibliografia. -
In cucin@. Appunti e ricette
Una nuova uscita nelle collane di gastronomia di Arsenale: ""In cucina, appunti e ricette"""". Un libro che presenta una nuova tendenza nell'informazione gastronomico/culinaria: il food blog. Negli ultimi anni, infatti, si è assistito ad una vera e propria esplosione di siti condotti da appassionati che hanno dato vita ad un metodo di aggiornarsi nuovo e aperto a molteplici influenze. Arsenale Editrice presenta questo libro portando su carta le migliori ricette selezionate da numerosi blog italiani: un modo nuovo per conoscere nuove e fantasiose preparazioni e scoprire blog di notevole interesse."" -
Poesie. Testo francese a fronte
"Il gioiosamente dissacrante Prévert ha questo di bello in più, a rileggerlo oggi: che, senza averlo voluto o saputo a suo tempo, con la sua vivacità dissacra la dissacrazione salita in onore negli anni successivi, in tanti un po' dovunque premessa d'obbligo al fare poesia, poetica condizionata e condizionante e perciò monotona e monocroma nei suoi argomenti e nelle sue applicazioni. (...) Questo """"gaspilleur"""" delle proprie risorse naturali, questo dispensatore di sorpresa e di ilarità, sorprende ed è irresistibilmente comunicativo, a luci spente e musiche svanite, ancor oggi: come ai loro bei tempi Chaplin e René Clair."""" (Vittorio Sereni)" -
La metamorfosi delle piante e altri scritti sulla scienza della natura
Goethe diceva che gli studi di scienze naturali gli erano serviti per comprendere la propria interiorità attraverso l'analisi delle parti fondamentali dell'essere della natura. I testi contenuti in questo libro mostrano le relazioni strutturali esistenti tra il mondo dell'arte e della scienza in connessione alla dimensione esistenziale, autobiografica dello stesso Goethe. ""La metamorfosi delle piante"""" esamina il problema generale del divenire della forma, mettendo in luce le condizioni in cui i fenomeni si manifestano nel gioco infinito della creatività della natura, che pur rinnovandosi conserva la sua unità. Questo saggio sulla metodologia della ricerca scientifica, sull'origine delle piante e di altri fenomeni biologici, sulla filosofia contemporanea, costituisce un esempio significativo della critica goethiana all'idea di scienza formulata da Newton ed esprimono sinteticamente la visione filosofica di Goethe nella sua complessa formazione di derivazione mistica e alchemica, che si serve del pensiero di Spinoza, di Leibniz e di Kant. Il modello di scrittura proprio di questa saggistica scientifica, molto meno conosciuta della pagina poetica, evidenzia le analogie formali con l'insieme dell'opera letteraria, sottolineando come l'indagine del divenire delle forme nel mondo naturale, ben lungi dall'essere un vuoto esercizio di erudizione, consente anche di penetrare nelle grandi del mondo poetico di Goethe."" -
Nel chiosco di Pressel
In perfetto equilibrio tra la ricchezza di qualità umane e la profondità delle rievocazioni letterarie, tra lo spazio della materia e la purezza della poesia, il racconto scorre veloce lungo i destini di tre poeti svevi, Vaiblinger, Morike e Holderlin, sullo sfondo di una Tubinga di primo Ottocento. -
Nelle tempeste d'acciaio
Ernst Jünger partecipò alla Prima guerra mondiale con i gradi di sottotenente della Wehrmacht. Il suo comportamento in prima linea lo rese leggendario: ferito quattordici volte, ricevette numerosi riconoscimenti al valore, compreso il più alto, l'""Ordre pour le mérite"""". Portava sempre in tasca un taccuino su cui fissava con precisione gli avvenimenti. Da quelle note, in seguito all'insistenza del padre, si persuase a trarre un libro che avrebbe dovuto intitolarsi """"Il rosso e il grigio"""", in omaggio all'amato Stendhal e ai colori mesti e uggiosi della guerra in trincea. Jünger preferì alla fine l'immagine tratta da un poema medioevale islandese. Oggetto di ambigui entusiasmi negli anni Venti e Trenta, le """"Tempeste"""" appaiono oggi la più agghiacciante testimonianza sulla Grande guerra e l'espressione già perfetta della sovrumana capacità di osservazione di Jünger e della prosa fredda e cristallina che egli ha forgiato."" -
Spettacolo. Testo francese a fronte
È lo spettacolo sempre nuovo della vita, lo spettacolo del mondo di fronte al quale non bisogna chiudere gli occhi, tenere a freno la lingua, ma bisogna parlare, e all'occorrenza gridare. Tali sono sempre stati, nell'orizzonte morale di Prévert, gli imperativi che hanno dominato la sua poetica e che infine si riducono a uno soltanto, perentorio: essere ""uomo"""" nel senso pieno del termine, opporsi a tutto ciò che vorrebbe avvilire o negare l'umano. Con quali armi? Lo sbeffeggiare l'ésprit borghese, la dissacrazione, lo smantellamento degli apparati repressivi con cui il forte schiaccia il debole, primo fra tutti il linguaggio."" -
Nella casa della gioia
In una rinomata casa di piacere di Vienna, si danno convegno i cittadini più esemplari e le personalità più bizzarre della città. Il luogo diventa una specie di caotico salotto, nel quale si incontrano uomini di ogni tipo. Ci sono poi le ragazze, tutte comandate con mano d'acciaio dalla signorina Edith, la tenutaria, e dal signor Max, debole e giallastro. La morte di quest'ultimo trasformerà la casa della gioia in casa di lutto, portando lo scompiglio in una vita corale in cui appena si avverte l'eco di un cruciale evento storico: l'assassinio del nipote dell'imperatore, a Sarajevo. -
Sentieri nel ghiaccio
Questo libro è la storia di un viaggio in certo modo straordinario: il viaggio a piedi intrapreso nell'inverno 1974 da Werner Herzog, per recarsi da Monaco a Parigi, dove lo aspettava un'amica malata, Lotte Eisner, storica e studiosa del cinema tedesco. Una testimonianza d'affetto che, secondo Herzog, avrebbe dovuto contribuire a tenere in vita una persona cara. Strade, boschi, paesi squassati da temporali e bufere di neve, villaggi deserti e campi disabitati: questo il paesaggio che percorriamo insieme a un uomo che compie il più anacronistico dei gesti. Il racconto di Herzog ha la capacità di rappresentare in modo nuovo quell'Europa che attraversiamo in treno, in auto o sorvoliamo in aereo, quell'Europa di cui cogliamo di solito solo i paesaggi urbani, le fabbriche, le autostrade, i quartieri industriali. È un'Europa restituita a una quasi inconcepibile ""naturalità"""", a una dimensione arcaica e segreta. E al contempo queste avventure, questi incontri, queste scoperte che si situano in una sorprendente """"terra di nessuno"""", si accostano a un modello aulico, fanno rivivere in modo singolare il mito del viaggio come prova e il tema dell'eroica peregrinazione."" -
Il disperso
Le poesie contenute ne ""Il disperso"""" sono state scritte dal 1971 al 1975. Storie di sé e di altri, di familiari e di estranei, di solitudine e di alienazione piccolo-borghese, i versi di Cucchi danno vita alle numerose voci che si alternano sulla scena: il poeta narrante, vari personaggi, i testimoni oculari, i testimoni reticenti... Un libro che costituisce una sorta di romanzo milanese."" -
Paddy Clarke ah ah ah!
Barrytown 1968. Paddy Clarke ha dieci anni, ama Geronimo, adora accendere fuochi, odia gli zoo, i baci, la scuola e non sopporta il suo fratellino. Paddy e Kevin, il suo migliore amico, costruiscono capanne, suonano i campanelli per scherzo, ma sanno che con una buona confessione il posto in Paradiso è assicurato. Ma Paddy è confuso: vorrebbe che la mamma e il papà smettessero di litigare e non capisce perché per essere amici di qualcuno bisogna odiare qualcun altro. -
Isola con fantasmi
Un gruppo di viaggiatori sbarca su una piccola isola nel mare d'Irlanda dopo che la loro nave si è arenata. Tre dei naufraghi sono bambini, mentre gli adulti sono la donna che si occupa di loro, la fotografa Sophie, il vecchio Cooke, l'elegante Flora e il lascivo Felix. Sull'isola i naufraghi conoscono il professor Kreutzaner e il suo assistente Licht, che si dedicano allo studio di un pittore del Seicento olandese. Perché Kreutzaner sembra avere paura di Felix? Chi è l'uomo misterioso che per un periodo ha vissuto dal professore? E qual è il rapporto che lo lega ai naufraghi, e in particolare alla bella Flora? -
Il capo delle tempeste
Nell'atmosfera malinconica che permea la comunità russa a Parigi negli anni che seguono la Rivoluzione d'ottobre, Sonja, Dasa e Zaj sono tre sorelle in esilio, figlie di uno stesso padre, russo, ma di madri diverse. Sono giovani, desiderose di dare un senso alla propria vita. Dasa, la più solare e concreta, mira a trovare un equilibrio per sé e per gli altri, anche a scapito della propria felicità. Sonja, la più colta e intellettuale, è uno spirito inquieto e va incontro alla sorte tragica di chi punta all'assoluto. Zaj, la minore, giunta per ultima a Parigi, non ha ancora trovato la sua strada e si affida all'istinto: tenta con il teatro, si innamora di un giovane studente, si impiega da un libraio, dove scopre la letteratura e il profumo dei libri freschi di stampa. Tutt'intorno il mondo dell'emigrazione russa a Parigi: gente che si barcamena per stare a galla, che si è più o meno integrata nella grande capitale, che si frequenta e conserva alcune usanze, mentre a poco a poco ne dimentica altre. Sullo sfondo, la Russia, una presenza fisica che incombe, travolgendo la storia personale di ognuno.