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Geschenck des Lebens oder Lohn der Mühe. Adalbert Stifters «Mappe meines Urgroßvaters»
Nella Mappe meines Urgroßvaters, che Stifter considerava la sua opera preferita, egli ha trovato solo faticosamente una forma soddisfacente per la figura del suo protagonista e per il problema dell’amore, inizialmente vissuto in modo drammatico. Le quattro versioni del racconto, profondamente differenti fra di loro, testimoniano l’intimo attaccamento di Stifter a quest’opera le cui ultime due stesure, scritte quando era già gravemente ammalato, sono rimaste frammentarie. In contrasto con le tendenze della narrativa europea che accentua notevolmente la dimensione dell’analisi psicologica, Stifter scrive una sorta di ontologia dell’esistenza borghese dominata dall’etica del lavoro, all’interno della quale i contrasti fra uomo e donna trovano una loro ricomposizione. Sullo sfondo delle esperienze autobiografiche di Stifter, la Mappe è un tentativo di rielaborare la profonda mortificazione da lui vissuta nel fallimento del suo grande amore di gioventù attraverso una storia in cui il sogno ad occhi aperti di un mondo dominato dall’armonia prestabilita si combina con l’esposizione dei valori guida del mondo borghese. Nelle ultime due stesure del racconto-romanzo si delineano però anche i contorni di un vero romanzo sociale, che dipinge un’utopica armonia fra tutte le classi che compongono il cosmo stifteriano, incentrato sul mondo idilliaco della Foresta Boema. -
Miklós Horthy, dittatore o gentiluomo?
La vicenda storica di Miklós Horthy, reggente d'Ungheria tra il 1920 ed il 1944, rappresenta ancora oggi un capitolo controverso della storia europea del Novecento. Dittatore fascista o gentiluomo del Dualismo, la figura dell'ex ammiraglio della flotta asburgica presenta molte zone d'ombra - i legami con la destra estrema, l'antisemitismo, l'avversione per la democrazia ed il nazionalismo esasperato - che ne rendono assai complessa la collocazione nel panorama storico e culturale ungherese ed europeo. La pubblicazione intende sondare la vicenda umana e politica di una figura fondamentale della storia d'Ungheria, attraverso la ricostruzione degli avvenimenti intercorsi tra il crollo dell'Impero asburgico e l'alleanza con la Germania di Hitler durante la seconda guerra mondiale, avvalendosi del contributo storiografico di fonti dirette (scritti personali, carte ufficiali e documenti dell'ex ammiraglio raccolti presso l'Archivio di stato ungherese), della Magyar Történelmi Társulat (Società storica ungherese) e dei contributi preziosi forniti dal dibattito culturale sull'epoca ""Horthy"""", alimentato dagli intellettuali d'Ungheria, a partire dalla seconda metà del secolo scorso."" -
Viaggi di testi e di libri
La cultura bresciana è attraversata nei secoli da una forte presenza del libro inteso sia come oggetto sia come strumento di diffusione di idee e di conoscenze. Una vivace produzione culturale, radicata nel contesto cittadino, si coniuga infatti, tra Medioevo ed età moderna, con una dimensione imprenditoriale che dagli scriptoria medioevali muta e si evolve fino all’affermarsi di una fiorente industria tipografica. L’approfondimento dei vari aspetti della storia letteraria bresciana non può quindi prescindere da un attento esame dei canali della produzione, della diffusione e della conservazione dei materiali librari. Le giornate di studio che si tengono presso l’Università Cattolica di Brescia dal 2002 vogliono contribuire a meglio precisare i contorni e l’identità di tale patrimonio culturale che trova espressione in preziosi libri manoscritti, riccamente decorati, ed in volumi a stampa di più ampia diffusione. -
Sviluppo economico locale e turismo sostenibile in Friuli Venezia Giulia
Il volume descrive l'apporto dell'attività turistica gestita secondo i principi della sostenibilità a favore sia dello sviluppo economico locale, sia dell'incremento del benessere di un territorio e dei suoi portatori di interesse. Nel testo vengono riportate alcune esperienze che, basandosi sulla valorizzazione dell'identità locale, della conservazione delle risorse paesaggistico-ambientali, dei servizi di prossimità e più in generale delle risorse endogene, fungono da buone pratiche turistiche per uno sviluppo territoriale sostenibile. Frutto di un approccio interdisciplinare, la pubblicazione accoglie anche un'analisi del turismo condotta secondo una prospettiva interpretativa di natura economico-manageriale: introducendo uno dei più esemplari strumenti del marketing management, il branding, essa analizza, in particolare, il possibile legame tra i concetti di destinazione, identità e comunità. Il volume offre dunque un'ampia panoramica sul tema del turismo sostenibile e del suo apporto allo sviluppo rurale e locale, anche a favore di aree marginali, che si auspica possa essere di supporto al processo decisionale di diversi soggetti, istituzionali e non. Ciò al fine di generare processi di sviluppo virtuosi volti ad incrementare il livello di qualità di vita a livello locale. -
La società elettrica. Alla scoperta del carbone bianco nella valle dell'Alto Bût. Con DVD
La pubblicazione documenta le fasi preliminari che nel giugno 1911 portano alla costituzione della Società elettrica cooperativa dell'Alto Bût (Secab), la prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia elettrica sorta in forma cooperativa: dalle precondizioni per lo sviluppo dell'industria elettrica alle problematiche concernenti il rilascio della concessione per la derivazione delle acque pubbliche; dalla corsa contro il tempo per spiazzare l'incipiente concorrenza alla strenua difesa degli interessi, dei valori e delle tradizioni locali. Il dvd allegato contiene lo spettacolo teatrale 'La Societât eletriche', diretto da Alessandro Mistichelli, direttamente ispirato alla vicenda. -
Carburanti, statistiche e prezzi. Esperienze di ricerca legate alla manovra di riduzione dei prezzi delle benzine e del gasolio per autotrazione...
La monografia esamina i diversi aspetti statistici ed economici della Legge regionale 47 del 1996 relativa alla riduzione dei carburanti nella regione Friuli Venezia Giulia. Tre le esperienze di ricerca legate alla manovra analizzate: lo studio sulle fasce e sul sistema di sconti in fase di avvio; la stima dell'impatto finanziario sui bilanci regionali del primo decennio di applicazione della normativa; l'indagine sulla mobilità, nazionale e transnazionale, delle famiglie per l'acquisto di carburanti per autotrazione verso Slovenia, Austria e Veneto. Carburanti, statistiche e prezzi sono il filo conduttore del volume, che ribadisce la validità dell'approccio quantitativo come supporto alle decisioni razionali dell'operatore pubblico. -
Il calice e la spada. La civiltà della grande dea dal neolitico ad oggi
Riane Eisler ci propone una nuova teoria dell’evoluzione culturale sulla base di due modelli: quello androcratico, violento e autoritario (simboleggiato dalla spada) e quello mutuale e gilanico (il calice), fondato sulla collaborazione tra i sessi, considerati di pari importanza anche se con diverso ruolo. Dimostrando che la guerra tra gli uomini e tra i sessi non è determinata divinamente o biologicamente, e che il modello maschile/androcratico non è l’unica opzione sociale e culturale a nostra disposizione, l’autrice ricerca nel passato, anche archeologico, gli strumenti per costruire un futuro migliore e un destino di civiltà di tipo nuovo, che sappia resistere agli integralismi e alle barbarie per una convivenza equa e pacifica di etnie e generi. Questa terza edizione italiana è arricchita da una postfazione scritta per l’occasione dall’autrice, come segno di una collaborazione proficua e di lunga data con il Partnership Studies Group dell’Università di Udine. Inoltre, appare qui, per la prima volta, un interessante e utile glossario mutuale, a cura di Stefano Mercanti, che è strumento essenziale per riflettere sul senso delle cose e trasformare il nostro modo di pensare e dire la realtà. The Chalice and the Blade è stato tradotto in più di ventidue lingue e ha venduto nel mondo oltre 500.000 copie. -
150 anni dall'Unità d'Italia. Rileggere il Risorgimento tra storia e cultura. Con DVD
Il volume propone una lettura pluridisciplinare della civiltà risorgimentale, colta nei suoi diversi aspetti e interpretazioni, fornendone una rappresentazione non di carattere politico, diplomatico o militare, bensì, in senso lato, culturale. La pubblicazione, insieme al dvd didattico che integra i saggi con interviste agli autori dei contributi, illustra il ruolo che letterati e artisti hanno avuto nel diffondere i valori risorgimentali e, alla luce delle più moderne e recenti impostazioni storiografiche, evidenzia il respiro europeo di questo fondamentale momento della storia nazionale e i suoi echi internazionali. -
Marcello Mascherini. Una retrospettiva
Il catalogo presenta una selezione delle opere di Marcello Mascherini esposte nella suggestiva cornice del Castello Scaligero di Malcesine. È corredato da un saggio di Giorgio Di Genova che delinea un profilo critico dello scultore e da un approfondimento incentrato su una mostra personale itinerante in varie città della Germania nel 1957. Oltre ai consueti apparati bio-bibliografici e di schedatura delle opere, il volume, in italiano e inglese, propone una serie di immagini storiche di precedenti allestimenti dell'opera di Mascherini in contesti di rilevante valore storico-artistico. -
Primapersona. Percorsi autobiografici (2011). Vol. 24: Che patria?.
Quando non si riesce a spiegare un concetto, nulla di meglio che raccontare una storia per tentare di illustrarlo. Non volendosi sottrarre all’evento 150°, questo numero di «Primapersona» ha tuttavia tentato di introdurre una voce nuova al coro: oltre a ricordare, coi saggi e con le autobiografie, il Risorgimento e i suoi protagonisti, ha provato a riflettere sulla nozione di ‘patria’. Il titolo è una domanda perché le risposte sono molteplici: non esiste una sola patria, né una sola concezione di essa. È un concetto che esalta e tormenta, che chiama alla morte o porta in uno stadio. Ne resta, in fondo, la necessità di un’idea di appartenenza a qualcosa che ci sovrasta, sperabilmente portatrice di un’etica positiva. Ma non sempre è così. Per questo, le storie e i saggi restano sotto il vessillo della domanda, perché se le patrie sono necessarie, è anche indispensabile capire che siamo noi a farle. Ci hanno insegnato che la patria è qualcosa che ci appartiene e a cui apparteniamo, hanno riconosciuto la necessità di credere in Qualcosa e, nella fattispecie, in Qualcuno, per cercare il senso del nostro agire. Messa così, la patria è lingua, cultura, religione; ma anche tante altre cose: essenzialmente, la base di un’etica per cui agire e in cui riconoscersi. -
La synonymie au-delà du lexique
Délaissée pendant longtemps, la synonymie fait l’objet depuis quelques années d’un regain d’intérêt. En partant du constat de l’insuffisance du cadre lexical pour la saisie et pour le traitement de cette problématique, les études réunies dans cet ouvrage souhaitent apporter une contribution originale à l’analyse et au traitement des relations synonymiques et paraphrastiques à travers la prise en charge de la structuration syntaxico-sémantique de la phrase et de la dimension énonciative et interlocutive de l’activité langagière.rnLe volume réunit les contributions de spécialistes de la linguistique française: Marcel Burger, Pierre Cadiot, Mirella Conenna, Georges Kleiber, Michele De Gioia, Jean-Paul Dufiet, Sonia Gerolimich, Claire Martinot, Françoise Sullet-Nylander, Véronique Traverso, Sara Vecchiato.rnrnDopo essere stata per lungo tempo trascurata, la questione della sinonimia è da alcuni anni al centro di un rinnovato interesse da parte dei linguisti e degli storici della linguistica. Constatata l’insufficienza dell’approccio puramente lessicale per cogliere e trattare adeguatamente questa problematica, gli studi riuniti in questo volume offrono un contributo originale all’analisi e al trattamento delle relazioni sinonimiche e parafrastiche prendendo in considerazione la struttura sintattico-semantica della frase e la dimensione enunciativa e interlocutiva del linguaggio.rnIl volume raccoglie i contributi dei seguenti specialisti di linguistica francese: Marcel Burger, Pierre Cadiot, Mirella Conenna, Georges Kleiber, Michele De Gioia, Jean-Paul Dufiet, Sonia Gerolimich, Claire Martinot, Françoise Sullet-Nylander, Véronique Traverso, Sara Vecchiato. -
Per Raffaele Carrieri. Due testimonianze e una mostra
Il quaderno offre una testimonianza dell.incontro e della successiva amicizia tra Italo Furlan, fondatore nel 1962 della galleria d'arte ""Stendhal"""" a Milano, e il poeta Raffaele Carrieri, che ne fu assiduo frequentatore. Introdotta da un ricordo personale dello stesso Furlan, la pubblicazione è arricchita da un saggio di Gian Mario Villalta e dalla riproduzione di alcune opere d'arte possedute da Carrieri - confluite in seguito nella collezione personale di Italo Furlan - e di altre che il poeta ebbe modo di ammirare nella galleria milanese e a Spilimbergo. Vi è inoltre riprodotta integralmente la cartella Gente di Puglia, edita dalla """"Stendhal"""" a Milano nel 1962, contenente cinque incisioni originali a colori di Domenico Cantatore e tre poesie di Raffaele Carrieri."" -
Dalla casa di carità alla fondazione «Filippo Renati». 250 anni di storia
Il primo volume ricostruisce la storia della Casa di Carità di Udine, orfanotrofio e ente assistenziale fondato da Filippo Renati nel 1761, oggigiorno ancora attivo nella veste principale di convitto universitario, sotto l’amministrazione della Fondazione Filippo Renati. Attraverso una serie di saggi redatti, oltre che dai curatori, da Cristina Vescul e Simona Melchiorre, l’opera affronta per la prima volta in maniera scientifica e documentata i vari aspetti della storia dell’istituto, partendo dalla sua fondazione e giungendo fino alle profonde trasformazioni amministrative e architettoniche attuate negli ultimi anni. Corredata da una prefazione storica di Liliana Cargnelutti e da un capitolo memorialistico curato da Luigi Raimondi Cominesi, l’opera vuole colmare un vuoto nella storia udinese, ricostruendo le vicende di una fra le principali istituzioni caritative del Friuli degli ultimi tre secoli. rnIl secondo volume, un catalogo dedicato a ‘conservazione, trasformazione, innovazione’, vuole essere il racconto dell’evoluzione dei lavori di ristrutturazione realizzati nell’Istituto Renati dal 1996 al 2011, periodo nel quale viene profondamente trasformata la struttura convittuale e viene avviato l’ammodernamento e l’ampliamento dei servizi per i giovani. -
Una morte tra vecchie decorazioni
Primi anni Sessanta. Un edicolante polacco in pensione compie il viaggio della sua vita a Roma, un salto dalla realtà dei paesi socialisti a quella dell’Italia del boom economico. Non si tratta tanto di un viaggio dettato dalla curiosità di un turista, quanto dall’esigenza esistenziale di verificare in loco l’impatto tra un uomo semplice che sente la propria appartenenza all’Europa e i valori secolari della civiltà culturale e religiosa mediterranea. Una narrazione in prima persona, osservazioni e flussi di pensiero in presa diretta, la cronaca di incontri e scontri, conferme e delusioni, alla ricerca ostinata di una sintonia tra le proprie nozioni e la propria essenza di comune essere umano, e le grandi opere dello spirito dell’umanità. Un soggiorno che si conclude con tragica banalità in un mondo di cartapesta, nel deposito di accessori di scena del teatro delle Terme di Caracalla. -
Patussi. Premesse per l'uso di una ex caserma
Il volume propone un metodo per affrontare il problema della restituzione all’uso delle ex caserme e presenta una sintesi delle conoscenze relative al complesso Patussi, situato fra Tricesimo e Reana del Rojale in provincia di Udine, propedeutiche alla sua trasformazione. Lo studio si articola nell’analisi della consistenza qualitativa e quantitativa di tutto il comparto della caserma e nella descrizione della sua collocazione nel contesto insediativo. Il dossier propone inoltre una ‘visita guidata’ delle possibili trasformazioni del complesso immaginando nuove prospettive per il suo sviluppo futuro. -
L' archivio-The archive. Filmforum 2011. Atti del 18° Convegno internazionale di studi sul cinema. Ediz. multilingue
Il volume indaga il concetto di archivio e delle pratiche archivistiche dei materiali audiovisivi (filmici, video e digitali). Partendo dalla definizione di Jacques Derida, l'archivio è visto non solo come il luogo dove vengono depositate le fonti, ma anche come il luogo dove da queste scaturisce la legge e dove essa prende dimora. I saggi affrontano l'analisi dell'archiviazione dell'audiovisivo attraverso diversi assi di ricerca: il peso e l'azione degli attori, dei soggetti, delle norme preposte all'organizzazione e alla conservazione del materiale audiovisivo; il confronto tra modalità di strutturazione e di accesso ai documenti; la verifica di come queste influenzino l'interrogazione e, di conseguenza, la definizione delle possibilità dell'immagine. Alcuni testi indagano, inoltre, il ruolo svolto della tecnologia digitale nella ridefinizione delle pratiche d'archivio e di organizzazione dei saperi. Il quadro che ne deriva dimostra come l'archivio costituisca un luogo, discorsivo ancorché fisico, di contestazioni dialettiche e conflittuali di pratiche genealogiche e dispositivi di potere, che determina la forma e la modalità di accesso al presente del regime del visibile. -
Rapporto sullo stato dell'ambiente 2012. Tematiche ambientali in primo piano nel Friuli Venezia Giulia
Il rapporto 2012 dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA FVG) presenta un quadro generale, e al tempo stesso complesso e articolato, della situazione ambientale del Friuli Venezia Giulia. Alla base di questo lavoro c'è la costante e capillare attività di monitoraggio, controllo e studio di un elevato numero di parametri. Rispetto ai report tradizionali, per lo più strutturati in tabelle di dati e analisi di dettaglio, si è scelto di fornire una lettura di scenario delle principali emergenze, ponendo particolare attenzione nel segnalare le linee di tendenza verso cui i diversi sistemi ambientali e i fattori che ne determinano l'evoluzione si stanno orientando. Con questa pubblicazione si vuole inaugurare un modo nuovo di trattare tali dati, fornendo agli amministratori, ai decisori politici, ai tecnici e ai professionisti del settore, nonché a tutti coloro che sono interessati a tali tematiche, uno strumento utile per il loro lavoro, creando un ulteriore canale di dialogo tra l'ARPA FVG e la variegata realtà regionale. -
Pieri da Brazzaville. La straordinaria avventura di un esploratore friulano in Africa
Una storia indimenticabile eppure dimenticata: Pietro Savorgnan di Brazzà, friulano di stirpe, romano d'adozione, francese per cittadinanza, segnò la seconda metà dell'Ottocento europeo con le sue imprese da esploratore coraggioso capace di inoltrarsi nel cuore del Congo non con la violenza, ma con il rispetto, non con il sangue bensì con generosa umanità. La sua storia straordinaria, fatta di atti di coraggio e di intricati complotti che ne segnarono la fine e probabilmente la morte è raccontata in un testo teatrale che spazia dalla sua infanzia agli anni della maturità, che si sposta dal Friuli all'Africa fino a Parigi non in soluzione cronologica, ma per suggestioni, ricordi, analogie tanto impreviste quanto sorprendenti. Una storia ad ampio respiro che utilizza il friulano come lingua principale, ma che lo infarcisce di italiano, francese, batekè, in una progressione drammaturgica irresistibile e dalla coralità davvero affascinante. -
Il nobile esploratore. Vita di Pietro Savorgnan di Brazzà
Il volume, pubblicato per la prima volta in Francia nel 1951 da René Maran, precursore del pensée nègre e ispiratore di movimenti letterari e politici anticoloniali, traccia la storia di Pietro Savorgnan di Brazzà (1852-1905), il grande esploratore italiano di origini friulana naturalizzato francese che diede il nome alla città di Brazzaville, in Congo. Egli perlustrò la riva destra del fiume omonimo aprendo la strada alla colonizzazione francese in Africa equatoriale. La sua tenacia e, nel contempo, la sua mitezza di carattere, il fascino che emanava e l'atteggiamento pacifico verso gli indigeni ne fecero, a differenza degli altri esploratori in missione a nome delle grandi potenze occidentali, una figura d'eccezione presso l'opinione pubblica dell'epoca. -
Transformations of the canadian cultural mosaic
When we think about Canadian identity today, the most pervasive metaphor that springs to mind is that of a ‘mosaic of cultures’ in recognition of Canada’s multiethnic mixture of peoples, languages and cultures. Although the image of the mosaic, with its tightly assembled tesserae, may suggest a certain rigidity, today the connotation of Canada’s cultural metaphor has undergone dynamic and productive transformations, which reflect the crucial cultural and generational changes resulting from the country’s shifting immigration patterns. Acknowledging the fundamental role played by immigrant and First Nations artists and writers in moulding the Canadian identity, this volume investigates the multiple transformations of the cultural mosaic in relation to literary, artistic and creative expressions. The various contributions, which range from scholarly academic essays to mixed forms of creative writing, deal with adaptations in literature, migration, transnational identities, and the reappropriation and evolution of autochthonous cultures and art forms. Within an interdisciplinary framework, they explore how Canadian cultural innovations have helped to transform the structure of the mosaic by capturing the spirit of cultural pluralism and of co-existing multiple identities, often seeing the reformulation of ethnicity in transcultural terms.rnrnSe pensiamo all’identità canadese oggi, ed al suo ricco miscuglio di genti, lingue e culture, la metafora più rappresentativa che viene in mente è quella del ‘mosaico di culture’. Tutt’altro che statica, questa metafora culturale continua a trasformarsi in modo dinamico ed efficace, riflettendo i profondi cambiamenti culturali e generazionali che derivano dai mutati flussi migratori verso il Paese. Alla luce del ruolo crescente che hanno scrittori e artisti migranti e aborigeni nel forgiare l’identità canadese, il volume si propone di investigare le molteplici trasformazioni del mosaico culturale nell’ambito di produzioni artistiche, letterarie e espressive. Nei vari saggi e testi creativi vengono esplorate tematiche quali l’adattamento letterario, la migrazione, l’identità transnazionale e la riappropriazione di forme d’arte e culture autoctone. Analizzando le innovazioni culturali canadesi da un’ottica interdisciplinare, i contributi evidenziano come il mosaico abbia saputo cogliere lo spirito del pluralismo culturale e della coesistenza di identità plurime, spesso attraverso una riformulazione transculturale del concetto di etnicità.