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Didattica del nido d'infanzia
Questo volume intende proporre un'analisi dei metodi e degli strumenti che dentro i nidi trovano espressione attraverso il lavoro quotidiano delle educatrici. In particolare l'idea del libro è quella di delineare una didattica del nido intesa come insieme di buone prassi orientate da principi e valori che ne sostanziano e ne fondano la sostenibilità pedagogica. Lontani dall'idea di una didattica intesa come insieme rigido e scarsamente flessibile di metodi operativi, il volume delinea un profilo del lavoro al nido che è insieme prassico e teorico, orientato al ""fare"""" ma fondato su un pensiero sempre vivo e attivo, con l'intenzione di offrire a tutti coloro che gravitano intorno a questo universo la possibilità di una riflessione attiva e partecipata, che investa tutti gli aspetti della quotidianità nei servizi. Frutto di studio e riflessione, ma anche di un costante e lungo lavoro sul campo, il presente volume si configura, quindi, come uno strumento con cui contribuire a che il """"fare"""" quotidiano possa sempre più essere il frutto di intenzionalità e riflessività professionale."" -
Educare alla diversità sociale, culturale, etnica, familiare
È passato ormai molto tempo dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti del Fanciullo che ha riconosciuto, in questo modo, uno status giuridico al diritto all'identità, al rispetto del contesto culturale di ogni bambino e all'insegnamento della tolleranza. Nella pratica, però, l'educazione si è mossa con la lentezza di una tartaruga e ci sono ancora tantissime conoscenze da approfondire e diffondere per poter educare i nostri bambini nel suo spirito. Il termine ""diversità"""" include la lingua, il sesso, le caratteristiche fisiche, l'origine sociale e la religione. Gli educatori influenzano molto il modo in cui i bambini concepiscono la diversità. Le strutture educative collettive, le strutture educative familiari e la scuola costituiscono i luoghi nei quali il bambino muove i primi passi nella società e fuori della famiglia. Si tratta di passaggi tra la sfera privata e la sfera pubblica, di luoghi nei quali il bambino può vivere le prime esperienze sociali e dove riceverà e costruirà le prime rappresentazioni della società in cui entra, che gli comunica o meno un messaggio di benvenuto."" -
Qualità del nido e autoformazione riflessiva
Un percorso di qualità al nido: l'organizzazione degli spazi, l'intreccio tra le diverse professionalità di chi lavora al nido, le metodologie di lavoro, la dimensione della cura. -
Psicomotricità e riabilitazione. La qualità del sistema integrato pensieri e interventi di Cecilia Morosini
Negli ultimi anni con sempre maggiore vigore si assiste al tentativo, da parte degli studiosi della psicomotricità e degli operatori che la applicano, di promuovere processi di chiarificazione su questa tecnica, i suoi obiettivi, le sue prassi operative ecc. Ed è proprio in questa linea di pensiero e di ricerca che si inscrive questo volume, dedicato al pensiero di Cecilia Morosini, che vuole contribuire a ridurre, almeno parzialmente, la confusione. Per facilitare la lettura e favorire la comprensione del testo riteniamo sostanziale esplicitare le linee guida che ci hanno portate a proporre questa selezione di scritti: il volume è organizzato in una trentina di contributi che percorrono tutta la linea evolutiva del pensiero morosiniano sulla psicomotricità. L'esposizione avviene secondo una scelta cronologica: dai primi lavori del 1970, agli ultimi, degli anni 2000. È particolarmente dettagliata l'evoluzione del pensiero teorico clinico mentre i contributi tecnico applicativi, nelle diverse utenze, sono più contenuti. Questa scelta è motivata dall'obiettivo espresso precedentemente: contribuire alla chiarificazione del ruolo clinico terapeutico della psicomotricità oggi ed in questo senso la riflessione teorica è particolarmente sostanziale e sostanziante. Grande attenzione viene posta anche al tema della formazione dello psicomotricista. -
Shopping d'identità. Consigli per gli acquisti
Non passa giorno in cui ciascuno di noi, in modo più o meno consapevole, non sia sottoposto a migliaia di spot soprattutto attraverso la televisione. La pubblicità moderna per riuscire a vendere un prodotto, cerca di indurre nel consumatore il bisogno di quest'ultimo associandogli dei valori attinti dall'immaginario collettivo, a cui tutte le persone generalmente aspirano, come ad esempio la bellezza, il successo, il potere, la salute. I media, essendo mezzi di trasmissione di valori, attraverso gli spot offrono input per costruire la propria identità e propongono risposte alle domande di senso, ovvero chi siamo, a cosa aspiriamo, cosa conta davvero per noi. In adolescenza, dove la spinta alla ricerca di sé è prioritaria e imprescindibile e dove l'angoscia di pensare di non valere rischia di prendere il sopravvento rispetto alla fiducia delle proprie capacità e possibilità, soprattutto quando non si è riconosciuti come i primi in qualche abilità fi sica, scolastica o sociale, recarsi al supermercato per fare shopping d'identità consente di limitare la sensazione spiacevole, tipica dell'età, di sentirsi vuoti e inadeguati. In questo libro illustriamo i modelli identitari, a nostro parere, più frequenti che vengono proposti dalle pubblicità video di prodotti alimentari a preadolescenti, adolescenti e ai loro adulti di riferimento. -
Diventare testimoni. Riflessioni e percorsi per la Giornata della Memoria a scuola
Dedicare un giorno alla riflessione sulla Shoah ha ancora senso? E ha senso nella scuola di oggi, multimediale, multiculturale, plurale? Il testo intende fornire una riflessione sul rischio che la Giornata della Memoria si riduca a un ritualismo poco significativo se non viene considerata come una sorta di visore critico da applicare a tutta l'esperienza scolastica dei bambini e dei ragazzi. L'idea è allora che gli scolari e gli studenti affrontino i temi relativi alla Shoah riportandoli all'attualità con una lettura critica dell'esistente (un esempio: riflettere sullo sterminio dei disabili nella Germania nazista deve portare a uno studio sulla presenza o meno di barriere architettoniche nella nostra scuola). Le proposte vengono declinate a partire dalla specificità psicopedagogica e didattica della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado, indicando strategie e consigli differenziati per età. Il tutto è presentato in un'ottica interdisciplinare, proponendo che il 27 gennaio costituisca un'occasione per mettere alla prova programmazioni didattiche ed educative più ampie attorno ai temi-chiave della Giornata della Memoria. -
Sostenere senza sostituire. I cambiamenti sociali e culturali e i servizi educativi per l'infanzia
Negli ultimi anni gli operatori in campo sociale ed educativo segnalano la difficoltà a tenere il passo con le trasformazioni culturali che influenzano le nuove generazioni di genitori. Le responsabilità genitoriali vengono interpretate e agite in modo differente dal passato, creando talvolta incomprensioni comunicative e relazionali tra famiglie e servizi. Il Coordinamento Pedagogico Provinciale di Piacenza ha provato a leggere queste trasformazioni in chiave interdisciplinare, inserendole in un quadro di cambiamenti sociali e culturali che influenza tutta la cultura occidentale. L'intento è di offrire nuove chiavi interpretative al personale che opera in campo educativo, al fine di trovare letture differenti e innovative sia sul piano concettuale che organizzativo. -
La sezione primavera: dal monitoraggio alle linee guida
Il volume, prendendo spunto dalla sperimentazione della sezione Primavera che è in atto sul territorio nazionale, e particolarmente nella regione Liguria, esamina la situazione italiana e internazionale dell'educazione precoce, allo scopo di individuare quale approccio sia prevalente: se quello centrato sullo sviluppo (Development Appropriate Practice), oppure quello per così dire accademico, centrato cioè sulle abilità strumentali, come il leggere, lo scrivere e il far di conto. L'ingresso precoce nel sistema educativo, previsto con l'introduzione della sezione Primavera, rafforza il valore di una progettualità centrata sui compiti di sviluppo: di questo paradigma vengono delineate alcune componenti, che potrebbero diventare i punti chiave del modello pedagogico della sezione Primavera, oltre che costituire elementi di riflessione per il miglioramento dell'offerta educativa prescolare nel suo complesso. -
Il piccolo Bruco Maisazio e altre storie in Toscana
In più occasioni con il Centro Studi ""Bruno Ciari"""" abbiamo cercato di promuovere la lettura con i più piccoli nel nido e nella scuola dell'infanzia. Nel corso degli anni educativi 2009-2010 e 2010-2011 abbiamo così proposto nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di alcune realtà della Toscana (Pistoia, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Viareggio, Zona Empolese) un progetto di ricerca-azione teso a conoscere gli albi di Eric Carle e il livello di comprensione delle storie proposte dal famoso illustratore. In particolare, il progetto si è posto l'obiettivo di far conoscere a insegnanti, educatori, bibliotecari e genitori gli albi illustrati scritti e illustrati da Eric Carle e tradotti in italiano. Eric Carle è autore di molti libri che si rivolgono a bambini in età prescolare: si tratta di testi in grado di arricchire la conoscenza e l'immaginario dei piccoli interlocutori, perché affrontano tematiche e argomenti attuali tenendo conto del loro punto di vista. Un altro obiettivo importante è stato quello di realizzare con i bambini frequentanti i nidi e le scuole dell'infanzia della Toscana un percorso di lettura sui libri di Eric Carle, verificare la comprensione della storia e confrontare i risultati raggiunti, tenendo presente l'età dei bambini coinvolti, la storia letta e il contesto in cui è stata realizzata l'esperienza di lettura."" -
Valorizzazione degli stili e promozione dell'apprendimento autoregolato. Teorie e strumenti per una didattica meta cognitiva
La competenza metacognitiva deve essere promossa e potenziata da chiunque svolga un compito educativo a scuola. Aiutare gli alunni a riflettere sul loro modo di apprendere e, soprattutto, incoraggiarli a sfruttare al massimo le loro risorse intellettuali si configura come elemento fondamentale per il successo del processo di insegnamento-apprendimento. All'interno della cornice di riferimento della personalizzazione della didattica, il volume affronta i temi della promozione della capacità di autoregolazione e della valorizzazione degli stili di apprendimento. Gli strumenti che si propongono, le mappe concettuali, le rubriche di autovalutazione e il dialogo con l'alunno, sono analizzati alla luce della loro capacità di favorire lo sviluppo dell'autoregolazione dell'apprendimento degli alunni. Nel libro si illustra in che modo tutti gli alunni possono ""imparare ad imparare"""" meglio di come fanno abitualmente, come sia possibile aiutarli ad acquisire una conoscenza del proprio funzionamento cognitivo che li orienti a scegliere, predisporre, dirigere, ordinare e controllare l'esercizio delle strategie da mettere in atto, per lo svolgimento di un compito di apprendimento."" -
Coordinatore pedagogico, professione multitasking. 30 modelli per gestire
"Il coordinatore pedagogico si occupa della gestione, della progettazione e della qualità educativa dei servizi educativi della prima infanzia presenti sul territorio. È responsabile del progetto educativo, della sua verifica, della formazione e dell'aggiornamento del personale educativo. Sostiene, orienta, controlla e cura l'attività dei servizi educativi. Facilita il confronto, lo scambio di esperienze e la formazione"""". Deve quindi essere abile nel coordinare, promuovere e innovare, abilità che a loro volta richiedono persuasività, assertività, capacità di convincimento e pragmatismo. Svolge meglio il proprio ruolo il coordinatore pedagogico che riconosce grande valore alla relazione, che ha spiccata creatività ed è abile nel problem solving, chi ha un forte orientamento agli obiettivi da raggiungere e al contesto, creando e sostenendo reti territoriali. In questo testo vengono suggerite tecniche per valutare la propria leadership, per diventare più persuasivi ed autorevoli o per trasformare il proprio gruppo di lavoro in un team eccellente. Sono indicati metodi per imparare a prendere le decisioni, per individuare le priorità, per programmare e pianificare il tempo e le attività, per costruire piani strategici di comunicazione che agevolano la gestione del cambiamento. Una lettura veloce, un manuale fondamentale per chi svolge un ruolo così articolato e complesso." -
Abitare il nido d'infanzia come open space. Un nuovo modello operativo per l'équipe educativa
"Abitare il nido d'infanzia come open space"""" è il risultato di un lavoro di ricerca-azione che ha permesso di coniugare i bisogni pedagogici e sociali dei bambini con le caratteristiche delle nuove strutture, portando un'innovazione nella modalità di lavoro da parte dell'équipe educativa. Il libro propone il superamento della """"logica di sezione"""" a favore di una """"logica di sistema"""" caratterizzata da processi di scambio più ampi volti a promuovere la pro-attività, educare alla scelta e favorire una socialità serena e aperta nei confronti del prossimo. L'obiettivo, oltre a condividere chiare e concrete prassi operative per chi si appresta a operare in un """"open space"""", è quello di offrire la testimonianza di come è possibile trasferire la nuova operatività anche nelle strutture tradizionali, costruite con stanze al loro interno e organizzate per sezioni. Le strutture per la prima infanzia che si vanno costruendo oggi in Italia, infatti, seguono il filone dell'architettura ecosostenibile nordeuropea che si propone di progettare e costruire nel rispetto della vita. La cooperativa Itaca, di cui l'autrice del libro fa parte in qualità di supervisore delle équipe educative di servizi alla prima infanzia, gestisce dal '96 asili nido e strutture per la prima infanzia con una tensione sempre alta verso l'innovazione e la qualità dei servizi alla persona." -
Dispense dai testi del corso di psicologia delle disabilità e dell'integrazione
I temi trattati riguardano la disabilità e la formazione degli insegnanti di sostegno, l'educazione con le artiterapie. -
Musica nei nidi d'infanzia. Progetti ed esperienze. Con DVD
Il progetto ""Nidi sonori"""", realizzato col contributo dell'Unione dei Comuni e coordinato dal CRED (Centro Risorse Educative e Didattiche) è finalizzato a sostenere l'attività quotidiana delle educatrici e dei genitori dei nidi della Valdera per provare a """"creare e ricreare il mondo"""" anche dal punto di vista del sonoro-musicale. Il volume e il DVD allegato raccolgono la documentazione relativa alla prima fase del progetto con contributi di esperti e resoconti di esperienze delle educatrici."" -
Educare all'incontro tra generazioni. Vecchi e bambini insieme
La civiltà occidentale ha realizzato un ordine sociale fondato sulla separazione degli individui con medesime caratteristiche, riducendo all'invisibilità e al silenzio un'enorme moltitudine di persone. Tra questi i vecchi e i bambini, confinati in modo ordinato in ""contenitori sociali"""", o sospinti disordinatamente ai margini della società e della socialità. Questo determina una dispersione di saperi e risorse di cui patisce l'individuo come la collettività intera. Al contrario, spazi di contaminazione e di condivisione tra soggetti con provenienze anagrafi che, generazionali, culturali diverse, creano le premesse perché cresca tra le persone quell'attenzione reciproca che l'educazione, le politiche sociali, i servizi alla persona devono contribuire a promuovere. È pertanto agli operatori di questi ambiti professionali che il volume si rivolge, presentando una riflessione sulla vita come un continuum in cui ogni frammento è concepito in relazione a ogni altro. I bambini costituiscono per gli anziani una sorta di sguardo introspettivo, mentre gli anziani fungono da specchio proiettivo in cui prefigurare il tempo a venire. Assumere lo sguardo, la prospettiva dei bambini e dei vecchi insieme può allora suggerire nuove angolature sul mondo nel quale viviamo. Angolature che qui muovono da una lettura socio-antropologica della realtà, con l'obiettivo di risalire alle origini dell'indebolimento del principio di solidarietà."" -
Universo famiglie. Ricerca-azione nel territorio di Forlì-Cesena
La storia delle modalità di essere famiglia è un lento e irreversibile percorso di profonda trasformazione e rivisitazione del modo in cui gli esseri umani si uniscono in legami primari. Contemporaneamente e simultaneamente anche i servizi si pongono il quesito del se e come possono trasformarsi per accogliere e connettersi con nuovi bisogni dei bambini e delle famiglie che intercettano, al fine di garantire la qualità del proprio operato. Questo contributo traccia il percorso e gli esiti di un lavoro che ha coinvolto diversi professionisti interessati a riflettere e interrogarsi circa l'intreccio tra nuovi bisogni delle famiglie contemporanee e servizi per la prima infanzia. Coordinatori pedagogici, ricercatori, formatori, educatrici e dirigenti hanno costruito un percorso di ricerca complesso, intrecciando ad esso il livello formativo delle équipe educative e dello stesso coordinamento provinciale, quello dell'intervento psicoeducativo per i genitori dei bambini frequentanti i servizi e quello riflessivo della relazione tra essi e gli educatori che vedono quotidianamente. Il volume si configura come report di lavoro nel quale i colleghi possono trovare, oltre che la narrazione e i contenuti dell'esito della sperimentazione, anche strumenti progettuali sul tema della partecipazione delle famiglie, della qualità percepita, del monitoraggio del proprio operato nei confronti delle famiglie che accedono ai servizi. -
Progettare esperienze e relazioni
Il volume propone una serie di riflessioni orientate alla definizione dei servizi educativi per l'infanzia. -
Il diario di Amalia. Uno spazio per crescere
Vicende, comportamenti e reazioni dei bambini stranieri - da zero a tre anni lasciati alla cura delle educatrici, mentre le madri frequentano un corso di italiano. -
I cento linguaggi dei bambini. L'approccio di Reggio Emilia all'educazione dell'infanzia
“I cento linguaggi dei bambini” rappresenta una felice sintesi dei motivi ispiratori e delle scelte teoriche e pratiche che sono state alla base dell’importantissima esperienza educativa di Reggio Emilia, che tuttora prosegue con grande autorevolezza ed efficacia. La nuova edizione di questo volume corrisponde alla terza edizione americana, di cui costituisce un adattamento con integrazioni specificamente rivolte al lettore italiano. Nell’attuale versione, le idee esposte nel nucleo centrale, rappresentato dalla lunga e profonda intervista a Loris Malaguzzi, sono accompagnate, commentate e sviluppate da contributi di ricercatori, pedagogisti e educatori di Reggio Emilia e da colleghi che hanno lavorato a partire dal Reggio Emilia Approach in Italia, in Europa e in America settentrionale. -
Persensare. Percepire, sentire, pensare da sei a sette anni. Manuale per insegnanti e educatori
Unendo i verbi ""percepire"""", """"sentire"""" e """"pensare"""", il libro prende spunto dal racconto Pébili, a cui si accompagna, per """"giocare a pensare con i sensi"""", ossia esplorarne le possibilità educative, tanto nell'aspetto percettivo quanto in quello estetico ed etico. Vengono così offerte ai docenti della scuola primaria indicazioni e proposte di lavoro, per ciascuno dei capitoli del racconto, che si avvalgono del linguaggio verbale e non verbale, delle espressioni artistiche e di attività poetiche, narrative, ludiche e musicali. Il programma è dedicato in particolare al primo ciclo di istruzione e costituisce parte integrante del progetto NORIA.""