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Impegnarsi. Adulti e giovani: nessuno escluso
Perché il senso di crisi attuale (più pervasivo e pervicace della crisi economica che l'ha scatenato) non viene vissuto come una sfida cui rispondere attivando le forze migliori, proprie e sociali, ma come un pozzo senza fondo di disperazione del quale non si vuol neppure cercare l'uscita? Mai è stato facile impegnarsi. Ma occorre che adulti e giovani attivino, ognuno per la propria parte, vigilanza e interventi concreti, nel privato come nella cosa pubblica, continui e comuni. Altrimenti si precludono le possibilità di educare i soggetti, adulti e non, a impegnarsi. Il volume propone approfondimenti interdisciplinari, teorici e di ricerca sul campo, del tema nelle sue molteplici realtà. -
Metodologia della ricerca psicologica. L'indagine sul comportamento umano
Il volume, pensato per i Corsi di laurea triennali di Psicologia, mira a introdurre lo studente alla metodologia e alle tecniche della ricerca psicologica partendo dall'idea che occorre saper prescindere da ricette preformate. Nella ricerca scientifica ciò che è importante è avere chiaro il significato di ciò che si fa, interrogandosi sul ruolo che la scienza riveste nel campo della conoscenza e percependosi come attori creativi di un sapere in movimento, piuttosto che come esecutori passivi di sequenze fisse che si basano su regole condivise. Sebbene questo libro fornisca un contributo che può definirsi ""tecnico"""" nell'ambito della ricerca psicologica, non è nato per essere un elenco di strumenti privo della consapevolezza dei propri scopi e utilizzabile come un ricettario. Esso, piuttosto, prende le mosse da una riflessione sull'opzione scientifica maturata nelle diverse discipline attualmente impegnate nello studio della """"dimensione umana"""". Si sofferma sullo """"scopo"""" per cui vengono messi in campo gli """"strumenti"""" delle scienze sociali, sul """"significato"""" dei dati e sulla complessità degli """"oggetti"""" (teorie, modelli, costrutti, indicatori osservabili ecc.) che entrano nel discorso della psicologia e, in generale, delle scienze sociali."" -
La qualità nella scuola dell'infanzia: un percorso di valutazione formativa
All'interno di una molteplicità di approcci ed esperienze di valutazione della qualità, tema quanto mai attuale, il volume presenta il percorso pluriennale vissuto dalle insegnanti delle Scuole dell'infanzia federate alla FISM di Bologna, caratterizzato da una prospettiva formativa e autovalutativa in cui le insegnanti stesse sono state protagoniste attive e motivate, ma anche accompagnate e sostenute da un ""amico critico"""", contro il rischio di autoreferenzialità e chiusure difensive. L'esperienza qui riassunta si avvale del ricorso a uno specifico Strumento e a una procedura denominati """"Ri.Qua Riflessione Qualità""""."" -
Didattica tra scuola e museo. Antiche e nuove forme del sapere
Il rapporto tra museo e scuola si è intensificato negli ultimi decenni, attestando una circolarità di azioni che, se condivise nella progettazione e nell'attuazione, possono incrementare le possibilità di apprendimento. -
Outdoor education. L'educazione si-cura all'aperto
La condizione dell'infanzia, soprattutto nei contesti urbani della nostra società, è fortemente connotata da tempi programmati in spazi chiusi; i bambini che vivono esperienze libere di gioco e di socialità all'aperto sono pressoché invisibili, portando a un'oggettiva crisi dell'educazione, che riguarda lo sviluppo di un vasto arco di competenze psicomotorie, cognitive ed emotive dei bambini. Con l'Outdoor Education si definisce un orientamento pedagogico che intende favorire le esperienze in presa diretta con l'ambiente: dal bisogno naturale nell'infanzia di esplorare e mettersi alla prova, ai progetti di educazione ambientale. I temi del rischio, della salute, del movimento richiedono un profondo ripensamento degli spazi di vita scolastici e urbani e della professionalità educativa. -
Controtempo. Una duplice narrazione tra crisi ed empatia
Sul filo di un dualismo fra civiltà della crisi e civiltà dell'empatia, l'autore sottolinea come sia in atto un processo di evoluzione del nostro modello storico-sociale che solleva contraddizioni potenti di non semplice risoluzione. Tali contraddizioni sono evidenziate dall'imporsi di due narrazioni che muovono in direzioni reciprocamente contrarie. L'una, quella della crisi, dopo aver contribuito per decenni alla costruzione di un pensiero antidogmatico, sembra oggi legittimare il declino delle democrazie occidentali e la loro regressione a fasi antecedenti dello sviluppo storico. L'altra, quella dell'empatia, ipotizza l'avvento di un nuovo modello di civiltà, capace di portare a compimento quel processo di riforma del pensiero e degli stili esistenziali ed educativi che si è imposto negli ultimi decenni. Delle due narrazioni, la seconda risulta indubbiamente più ricca di sviluppi possibili all'interno dell'esperienza educativa: il rischio però è che ci si limiti a idealizzarla, senza coglierne gli elementi di ambivalenza e le difficoltà di attuazione. Ne consegue, per gli educatori del nostro tempo, l'opportunità di confrontarsi con entrambi questi registri narrativi, respingendo le derive nichiliste insite nella cultura della crisi, ma anche il riproporsi di ideali astratti di coscienza pacificata, incapaci di dar voce alle reali contraddizioni dell'esperienza. -
Corpo e movimento nella scuola dell'infanzia. Riflessioni e suggestioni per itinerari educativi nella fascia tre-sei anni
Il testo, partendo dall'importanza della relazione e valorizzando l'espressione dell'intelligenza individuale, nella continua interazione con l'ambiente, richiama gli aspetti legati al corpo, al movimento, al gioco, all'assunzione della regola, alle percezioni del bambino e alla strategia di Outdoor Education, come possibili sostegni qualitativi all'azione educativa nella scuola dell'infanzia. Gli aspetti teorici introduttivi, seguiti dall'esposizione di alcune esperienze educative realizzate nella scuola dell'infanzia, cercano di fornire suggestioni accattivanti per rilanciare il coraggio di educare, insieme ai genitori, portando il bambino nella ""zona di sviluppo prossimale"""", lì ove può evolvere oltre quanto sa già fare per aprirsi pienamente e compiutamente alle sue reali potenzialità di persona unica e irripetibile."" -
Relazione educativa e organizzazione di contesto. Una ricerca nella scuola dell'infanzia della provincia di Modena
Nella complessità che contraddistingue il quotidiano delle scuole dell'infanzia si possono rinvenire configurazioni di elementi ricorrenti fino a riconoscere veri e propri pattern educativi? E quali profili qualitativi relazionali caratterizzano realmente tali tipologie di contesti? L'indagine svolta nella provincia di Modena e riportata nel testo vuole ricostruire tramite procedure di tipo osservativo (per es., la videoricerca) i tratti peculiari di venti scuole dell'infanzia, concentrandosi sull'esame degli elementi organizzativi-gestionali (spazi, materiali, tempi, raggruppamenti sociali) e relazionali (relazione educativa insegnante-bambino), per arrivare a definire i pattern educativi, o le tipologie di contesti, che connotano tali servizi educativi. In particolare, prima dell'analisi dei risultati emersi, si presta attenzione alla relazione educativa presentando un dispositivo per la valutazione focalizzato su quest'ultima dimensione, messo a punto da un gruppo di ricerca statunitense e per la prima volta impiegato in ambito nazionale. Infine, riconoscendo nella valutazione un dispositivo essenziale per offrire alle équipe educative reali occasioni formative e per innescare in esse continui processi di miglioramento, si richiama l'importanza degli incontri di restituzione, valorizzando anche in chiave formativa la ricerca svolta nei servizi prescolari. -
ICT insegnare con le tecnologie
Il volume vuole documentare un articolato percorso di formazione ideato e coordinato dal CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'anno scolastico 2013/14, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie all'accesso al bando Generazione Web Lombardia da parte dell'Istituto ""Galileo Galilei"""" di Caravaggio (Bg), scuola capofila di una Rete di 12 Istituti di Scuola Secondaria. Lungo il percorso formativo, centrali sono stati i momenti presenziali durante i quali si sono alternati lezioni dialogate, lavori di progettazione in sottogruppo e momenti di sperimentazione di applicativi multipiattaforma. La dimensione gruppale, supportata dalla Rete, ha permesso ai docenti, appartenenti a istituti differenti, una riflessione condivisa sulle loro pratiche di insegnamento, sulle metodologie didattiche, su strumenti e contenuti con l'obiettivo di promuovere nei ragazzi lo sviluppo delle competenze, secondo quanto indicato dagli Assi Culturali. Il testo si organizza in una prima parte di quadro e una seconda in cui vengono restituiti gli esiti delle sperimentazioni attuate in classe dagli insegnanti che hanno partecipato alla formazione."" -
Dopo l'infanzia e l'adolescenza. Lo sviluppo psicologico negli anni della transizione verso l'età adulta
In tempi recenti, la fascia d'età che va dai venti ai trent'anni comincia a essere oggetto di specifico interesse per numerosi scienziati sociali e, soprattutto, per gli studiosi del cambiamento evolutivo. Uno degli aspetti che ha maggiormente attirato l'attenzione è il fatto che oggi occorre più tempo di quanto ne servisse in passato per raggiungere la piena maturità. La società contemporanea chiede, infatti, ai giovani di fare scelte difficili tra alternative sempre più numerose, di assumere impegni e avere iniziativa personale in tutti gli ambiti della vita (lavorativo, relazionale, personale). Tutto ciò in un contesto privo di modelli e traiettorie definite di riferimento e in alcuni casi anche flessibile, precario e incerto, quale è quello italiano dell'ultimo decennio. Il volume indaga come i giovani si muovano lungo queste traiettorie individualizzate di vita, come formino la loro identità, come progettino il loro futuro, in quale ambito relazionale si muovano e quali punti deboli si evidenzino nel loro percorso di definizione di sé e di transizione all'età adulta. -
Bambini e tecnologie
Oggi stiamo vivendo una grande rivoluzione culturale, di cui Internet è stata il principale motore. Un nuovo “rinascimento digitale” connesso all’introduzione nelle nostre vite delle tecnologie e della rete. Superando l’inutile dibattito “pro o contro le tecnologie”, il libro intende offrire spunti di riflessione e un inquadramento teorico per capire come agire in modo intelligente questo cambiamento e riqualificare l’approccio tradizionale alla didattica e all’apprendimento dei bambini, certi che non si dà possibilità di fruire in modo intelligente della tecnologia senza una progettazione pedagogicamente fondata. Sono molte le domande a cui il volume tenta di rispondere, tra cui le principali sono: quali sono le modalità di appropriazione tecnologica dei piccoli? Quali caratteristiche devono possedere gli ambienti/contesti di apprendimento per i bambini da 0 a 6 anni per definirli “digitalmente aumentati”? Quali modelli formativi sono necessari per attrezzare educatori, genitori, insegnanti affinché sappiano orientare e guidare i bambini con competenza e consapevolezza nei nuovi ambienti? Il libro dà accesso a una sezione di contenuti ulteriori che offre una prospettiva di studio “digitalmente aumentata”, consentendo la fruizione di materiali on line, relativi a quanto è documentato fotograficamente nei diversi capitoli della pubblicazione. -
PMA Programma Motorio Arricchito. Educare allo sviluppo motorio e allo sviluppo delle funzioni esecutive in età prescolare
Lo sviluppo motorio occupa uno spazio significativo nello studio dello sviluppo umano. Le ricerche più recenti evidenziano come l'acquisizione di competenze motorie via via più raffinate favorisca un armonioso sviluppo cognitivo e sia un prezioso strumento per l'incremento di funzioni esecutive quali inibizione, working memory, shifting e pianificazione. La parte teorica del volume tratta le principali prospettive che hanno caratterizzato lo studio dello sviluppo del movimento e delle funzioni esecutive nella fascia di età compresa tra i tre e i sei anni, a cui si presta il PMA Programma Motorio Arricchito, esemplificato qui da numerose schede di applicazione. -
Sindacati multietnici. I diversi volti di un cammino in divenire
Se i sindacati sono stati e rimangono attori salienti dell'integrazione degli immigrati nella società italiana, nello stesso tempo, hanno trovato tra loro un nuovo bacino di aderenti, soprattutto grazie all'offerta di servizi, in risposta a difficoltà burocratiche e a trattamenti ingiusti nei rapporti di lavoro. Tuttavia, essi sono tuttora prevalentemente clienti e non attori della tutela sindacale. Il passaggio dall'azione per gli immigrati all'azione con gli immigrati e da parte degli immigrati sarà una sfida di primario rilievo per i sindacati dei prossimi anni. -
Educazione e/è politica. Generare alleanze nel sistema dei servizi per l'infanzia
Il XIX Convegno del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia - di cui si pubblicano qui gli atti selezionati e rivisti - è stato organizzato insieme al Centro Internazionale Loris Malaguzzi e al Comune di Reggio Emilia, nelle giornate del 21, 22, 23 febbraio 2014, a vent'anni dalla scomparsa di Loris Malaguzzi, fondatore del Gruppo. Esso ha affrontato un tema centrale per la qualità e la vita dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia: il rapporto tra educazione e politica, ben presente anche nel pensiero e nell'opera di Malaguzzi. Soltanto la solidarietà di azione tra educazione e politica può creare le condizioni per permettere a tutte le persone di divenire capaci di comprendere, immaginare e valutare il mondo in cui vivono. I luoghi educativi hanno il compito assegnato di far crescere cittadini consapevoli e pertanto hanno bisogno e diritto di avere buone politiche che riconoscano ed esplicitino il valore etico, culturale e sociale espresso dall'azione educativa. -
Comunicazione aumentativa alternativa e disabilità. Proposte differenziate per interventi educativi, scolastici e abilitativi inclusivi
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) rappresenta un promettente approccio in grado di fornire supporto alle disabilità comunicative complesse frequentemente associate alle disabilità dello sviluppo. Dopo i pionieristici interventi condotti su soggetti con paralisi cerebrali infantili, le applicazioni fondate sui Sistemi di CAA sono state estese a bambini con disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico, sindromi a base genetica e, più in generale, a tutte le disabilità nelle quali è dominante la presenza di deficit comunicativi. Le recenti ristrutturazioni del DSM 5 sono caratterizzate dall'introduzione di una nuova macrocategoria, i disturbi del neurosviluppo, nella quale sono compresi i disturbi su base neurologica a esordio infantile, frequentemente associati a deficit della comunicazione. Anche l'introduzione della nuova categoria autonoma dei disturbi della comunicazione dovrebbe orientare verso interventi in grado di aumentare le possibilità comunicative dell'allievo con disabilità, opportunità promossa da tutti gli interventi di CAA. Nel volume vengono presentati i fondamenti storici dell'approccio e le sue applicazioni differenziate in base ai disturbi del neurosviluppo che con maggiore frequenza risultano associati a deficit comunicativi. -
Infanzia inattuale
Che cosa si nasconde dietro la patina retorica e rassicurante della narrazione di un'infanzia ""felice e spensierata""""? È proprio vero che """"i nostri bambini"""", i cui diritti fondamentali di tutela e di cura sono garantiti, stanno bene? Domande - queste - che sorgono con urgenza di fronte ai dilaganti fenomeni dell'adultizzazione, da un lato, e del rischio di una """"scomparsa"""" dell'infanzia, dall'altro. L'infanzia così come la conosciamo, come ci è stata tramandata e descritta dalle scienze dell'educazione, è oggi inattuale e sembra farsi strada con fatica nell'odierna società. Il """"premio"""" del successo, infatti, chiede, ai suoi candidati competenza, competizione, risultati e smania di potere: i bambini e le bambine sono preparatissimi a giocare questo ruolo e dialogano (quasi) ad armi pari con chi dovrebbe esercitare verso di loro (e da un piano diverso, quello adulto) un'autorevole responsabilità. Il diritto a vivere l'infanzia con i suoi tratti specifici e le sue peculiarità non è, dunque, sempre garantito e ciò chiama in causa una riflessione e un'azione da parte di chi si occupa di educazione. Con questo libro si sceglie di riportare alla luce, elogiandoli, i tratti dell'infanzia inattuale, volendo contribuire a costruire una """"nuova cultura"""" che abbia a cuore il rispetto dei bambini e delle bambine e la tutela dei loro diritti: primo tra tutti, quello ad avere un'infanzia."" -
Fare per, fare con, fare insieme. Progetti di cittadinanza tra scuole e famiglie
Il volume intende articolare riflessioni e descrivere metodi in tema di cultura della partecipazione, chiamando in causa stili e strategie cooperative proprie dell'azione educativa. Le proposte e le analisi di progetti realizzati con scuole, bambini/e, famiglie, amministrazioni comunali e università possono costituire un significativo contributo per individuare e delineare piste di ricerca e strumenti e metodi attuati per avviare, supportare e accompagnare la presenza attiva di tutti questi soggetti. -
Nessuno escluso. Formazione e strumenti per la Scuola in Ospedale
La Scuola in Ospedale rappresenta da anni un vero e proprio laboratorio dell'innovazione didattica e dell'inclusione. Il volume rende conto di un progetto di Ricerca-Azione condotto dal CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica di Milano nell'ambito della pluriennale collaborazione con l'USR della Lombardia per la Scuola in Ospedale e l'Istruzione Domiciliare. L'obiettivo era quello di definire protocolli e buone pratiche in ordine ad alcune questioni-chiave, di cui la continuità della valutazione tra scuola e ospedale e il raccordo e l'accoglienza degli studenti sono le principali. Il risultato vede il racconto di un'esperienza, la presentazione degli strumenti operativi e uno spazio di riflessione che può accompagnare il lavoro della Scuola in Ospedale. Agli insegnanti il compito di assumerli e vagliarli nel loro lavoro. -
Bello i bambini. Mirò e l'arte contemporanea. Un'esperienza internazionale dell'incontro dei bambini con l'arte
Il volume prende le mosse dal convegno omonimo, organizzato dal Centro Studi “Bruno Ciari” di Empoli, e illustra i risultati di una ricerca-azione avviata da Enzo Catarsi, condotta in Toscana e in altri contesti europei e volta a promuovere nei bambini un approccio educativo all’arte a partire dall’esplorazione delle opere degli artisti contemporanei, in particolare di quelle di Miró. Ciò a partire dalla convinzione che l’arte può essere un ottimo mezzo per educare i bambini allo spirito critico e alla libertà di espressione e che l’arte contemporanea insegna che il mondo può essere rappresentato con forme e colori “molteplici”, così come fanno i piccoli. Diversi studi sulla produzione grafico-pittorica hanno infatti accostato per più versi l’arte di Miró alle rappresentazioni pittoriche dei bambini, compresi quelli molto piccoli, per la loro “naturale” capacità di divergenza e per l’uso consuetudinario della rappresentazione metaforica. Il volume nella prima parte discute alcuni nodi teorici riguardanti il rapporto del bambino con l’arte e nella seconda presenta le diverse esperienze realizzate da insegnanti, coordinatori pedagogici e educatori dei servizi per la prima infanzia in molte realtà della Toscana. -
Fotoeducando
Il testo presenta idee e sperimentazioni raccolte in varie attività di formazione, aventi come tema il rapporto tra fotografia e documentazione educativa, che hanno coinvolto il personale dei nidi, delle scuole dell'infanzia e dei centri per bambini e genitori, sviluppando in modo originale l'utilizzo della fotografia nei contesti dove si costruisce cultura dell'infanzia. Scattare ed esporre fotografie sono divenute pratiche diffuse, ma non sempre ragionate e pensate; da esse è scaturita un'articolata sperimentazione, in cui la visione e la produzione di immagini sono considerate come forme di conoscenza e di relazione. Nel testo, concetti ed elementi tecnici della fotografica sono posti in dialogo con possibili applicazioni in campo educativo; esempi fotografici tratti da documentazioni autentiche permettono un costante collegamento tra teoria e pratica. Viene offerta un'ampia serie di spunti per l'utilizzo, così da rendere fruibile ogni principio descritto e permettere un'interazione puntuale tra testo e lettori. Dopo una prima parte dedicata alle cornici teoriche e di metodo e alle applicazioni della fotografia in campo pedagogico e psicologico, le altre due parti declinano i rapporti tra fotografia e pratica educativa, analizzando sia il piano dei concetti fotografici sia quello degli aspetti psicopedagogici sia le proposte operative ad essi direttamente collegate.